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Marketing. Oggi IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

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due riviste a soli € 3,50

IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

Marketing

ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ

3,50 due riviste a soli € 3

Oggi

Il nuovo a.d. spiega la strategia di rilancio dopo il salvataggio i nanziario. Risultati già nel 2013

Limoni, la catena si rifà il trucco

Ceccato: saremo l’insegna partner dei marchi beauty del lusso

DI VALENTINA GIANNELLA

D

opo la ristrutturazione finanziaria, quella dei punti vendita. Limoni, la catena di profumerie che in Italia conta 400 vetrine e il 25% del mercato, si rimette in forma e punta a diventare «la ca- tena partner dei principali brand del beauty di lusso», come rac- conta a ItaliaOggi

il nuovo ammini- stratore delegato, Enrico Ceccato, partner fondatore con Paolo Scar- latti di Orlando Italy Manage- ment (fondo che, insieme a Bridge- point, ha guida- to il salvataggio finanziario del gruppo nell’agosto scorso).

«Come investi- tori siamo molto soddisfatti di aver

scommesso su una realtà che rappresenta un punto di riferi- mento essenziale per il settore della cosmesi in Italia», raccon- ta Ceccato. Settore notoriamente anticiclico, ovvero resistente ai trend negativi in base a quella che dagli esperti è conosciuta come la «lipstick theory», la teoria del rossetto: prendersi cura del proprio aspetto, anche con una

piccola spesa, è uno dei modi per sconfi ggere la de- pressione da crisi globale. «Ne è una prova la crisi del 2008/2009: quan- do molti settori perdevano dal 20 al 30% dei fat- turati, la profumeria ha resistito con un -3/4%».

Un buon investimento pre- vede anche un piano di rilan- cio. «Ci siamo domandati: cosa vuole diventare Limoni sul mercato? In questi anni è cre- sciuta mettendo insieme punti vendita a volte molto disomo- genei fra loro. Noi vogliamo af-

fermarci come il partner della cosmetica di lusso, evitando di competere con le catene della grande distribuzione in cui or- mai si possono trovare molti dei prodotti beauty non posizionati nel segmento più alto».

Via dunque a una vera e pro- pria revisione dei singoli punti vendita, con l’obiettivo di alline- arli tutti verso quelli già oggi po- sizionati nelle migliori location (strade di passaggio, vicinanza di marchi del lusso, grandi ve- trine, ottime concessioni). Le vetrine «saranno uno dei nostri principali strumenti di comuni- cazione», prosegue Ceccati, «e le studieremo in co-marketing con

i grandi gruppi del beauty».

L’operazione remise en forme sta partendo in questi giorni.

«Guardiamo al futuro con otti- mismo», conclude ceccato, «con- sapevoli del fatto che ci sia molto da fare ma fi duciosi nel rilancio del brand e dell’azienda in tempi

brevi. La nuova fi nanza, la ridu- zione del debito e i nuovi accordi con i fornitori ci permetteranno di lavorare con maggiore atten- zione al progetto commerciale e a generare cash fl ow positivi già nel 2013».

© Riproduzione riservata

DI SIMONETTA SCARANE

Oggi, quando si parla di moda, design, gastronomia, cibo, le quattro eccellenze del made in Italy riconosciute a livello internazionale, si parla di beni culturali.

Uno status che «deriva dal cambiamento del perimetro della cultura, che si è allar- gato, in campo internazionale, tanto da comprendere anche gli oggetti che fan- no vivere meglio. Ma questa novità non è riconosciuta dal ministero per i beni culturali, che invece dovrebbe adeguar- si, e cambiare anche nome, diventando il ministero per la cultura». La pensa così l’economista Walter Santagata, direttore dell’Ebla Center, il centro internaziona- le di ricerca specializzato nell’economia della cultura, istituzioni e creatività, con sede a Torino. Ha prodotto tre ricerche specifi che: sul futuro della moda, tra eco- logia, tecnologia, commercializzazione, co- municazione); sul design, analizzato nel rapporto con l’artigianato; e sulla gastro- nomia, illustrando come sta cambiando modello. In Francia, riferisce Santagata,

«la tendenza degli chef oggi è ridurre le stelle». Cultura signifi ca industria cultu- rale, ha sottolineato Santagata, e per que- sto è necessario elaborare un modello che dovrà essere un volano per contribuire a fare uscire il nostro paese dalla crisi. Il passato dovrà essere rielaborato con le nuove tecnologie come sta avvenendo per l’industria del libro che si garantirà la sopravvivenza con gli e-book. «Moda, design e gastronomia sono beni culturali che vivono una generazione», ha aggiunto,

«il problema culturale è come garantire che possa continuare la produzione». Le tre ricerche saranno presentate alla ma- nifestazione «Florens 2012, la Biennale internazionale dei beni culturali e am- bientali», seconda edizione. Sarà dedica- ta al tema «Cultura, qualità della vita», che si terrà a Firenze dal 3 all’11 novem- bre. Class Editori è tra i media partner.

L’evento, lungo nove giorni, tra convegni, tavole rotonde, lectio magistralis, eventi d’arte con una performance di Michelan- gelo Pistoletto in piazza Santa Croce, e il Forum internazionale dei beni culturali

dall’8 al 10 novembre, nelle intenzioni annunciate dovrà essere una sorta di

«Davos dei beni culturali». È organizzata dalla Fondazione no profi t, Florens, nata nel 2010 con la missione di promuovere lo sviluppo delle conoscenze «nei settori dei beni culturali, ambientali e dell’in- dustria creativa, intesi come motore di progresso civile e sociale e come volano per lo sviluppo economico». Presieduta da Giovanni Gentile, editore, past-president della Confi ndustria fi orentina, conta tra i soci fondatori: Intesa Sanpaolo, Banca Cr Firenze, Confi ndustria Firenze, Cna Firenze, l’associazione partners Palazzo Strozzi (Apps). La direzione culturale è affi data oltre a Walter Santagata, docente di scienza delle fi nanze all’ateneo di To- rino, anche ai docenti, Mauro Agnoletti, associato di pianifi cazione del paesaggio rurale e storia dell’ambiente all’univer- sità di Firenze e ad Andrea Carandini, della Sapienza di Roma, direttore artisti- co: Davide Rampello, ex presidente della Triennale di Milano ora mente creativa del futuro Padiglione Zero dell’Expo Mi-

lano 2015. «Si parlerà di economia della cultura come una delle chiavi per uscire dalla crisi», ha affermato Gentile nella presentazione ieri a Milano, «la sfi da è creare una piattaforma generale che in- dichi temi per l’agenda del governo, che di cultura non parla». L’eredità dell’evento

«Biennale beni culturali» potrebbe essere, secondo Gentile, la creazione di una «alle- anza, rete, lega, per l’economia culturale», che comprende anche il paesaggio, che i politici dovrebbero raccogliere. Il pensie- ro va a Matteo Renzi, che di Firenze è il sindaco, considerato come il politico che potrebbe raccogliere la sfi da sui beni cul- turali come motore dell’economia. Ai sin- daci e agli amministratori è demandato il compito di creare le azioni di marketing capaci di attrarre talenti, fondamentali per le industrie creative. «La cultura si produce e si consuma su mercati specifi ci.

Il marketing è uno strumento», per dirla con Santagata, «produrre cultura è una capacità che deve tornare a essere una priorità».

© Riproduzione riservata

Firenze, la Biennale dei beni culturali e ambientali punta sulla qualità della vita

La profumeria Limoni di Udine, tra i punti vendita di riferimento per il restyling della catena

Enrico Ceccato

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DI MASSIMO TOSTI

Dopo la catastrofe di Per tutta la vita (cancellato dopo la seconda puntata), Raiuno ci riprova a promuo- vere l’istituto del matrimo- nio con Sposami, fiction in sei puntate (mercoledì, ore 21,20) con Daniele Pecci e Francesca Chillemi. Sem- bra una scelta stravagante, in un’epoca nella quale le uniche coppie che sognano la cerimonia in tight e abito

bianco sono quelle gay; la maggior parte degli etero si rifugia nella convivenza, che implica meno obblighi e verifiche affettive quotidiane. O, forse, più che stravagante è una scelta dettata da qualche oscura lobby (il Vaticano? I fioristi? I ristoranti con terrazze panoramiche? I venditori di bomboniere?).

La location dello sceneggiato (Trieste) è un punto a favore della produzione. Il cast degli attori non promette scintille recitative di altissimo livello (a parte una splendida Lisa Gastoni nei panni della zia Clo, che cerca di rimettere in piedi il matrimonio a pezzi fra Ugo e Nora, i due protagonisti). La commedia «sen- timentale, brillante e contemporanea» garantisce il primo e il terzo aggettivo, ma non offre grandi spunti di divertimento nei dialoghi piuttosto banali. L’unico momento esaltante (e realistico, nei tempi che corrono) è quello in cui Ugo, di fronte a una gio- vane coppia che gli comunica la decisione di convolare a nozze, storce la bocca e (con l’aria di chi prende atto di una sventura) mormora: «Mi spiace… e, come mai?».

Daniele e Nora hanno deciso di divorziare (la sentenza è attesa dopo un anno) quando la zietta Gastoni (sostenendo di essere molto malata) chiede loro di trasferirsi nella sua villa e dirigere insieme il suo atelier di abiti da sposa, inchiodandoli a continuare a vivere insieme e fingere di amarsi. Nora decide di aggiungere alla scarsa remunerativa sartoria nuziale un’agenzia di wedding planner. Ogni mercoledì ci promettono due nuovi matrimoni, fino all’inevitabile riconciliazione dei due protagonisti. Con il contorno di Mendelssohn, fiori d’arancio e manciate di riso. Una sophisticated comedy, ma Hollywood è un’altra cosa (come Pene- lope Cruz e Julia Roberts, per fare due esempi a caso).

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DIGITALE EXTRATERRESTRE

Sposami. Che commedia!

Bene lascia l’Agl. Mauro Bene lascia la direzione dell’Agl, l’agenzia centrale del gruppo Espresso con sede a Roma che fornisce le pagine di politica interna ed estera, cronaca ed economia ai 18 quotidiani locali. La direzione viene affi data ad interim al direttore editoria- le dei quotidiani locali, Luigi Vicinanza.

L’IHT compie 125 anni.

Ha compiuto ieri 125 anni l’International Herald Tri- bune, edizione globale del New York Times, con sede centrale a Parigi, distribuito per la prima volta nella capi- tale francese il 4 ottobre 1887 e fondato dall’imprenditore americano James Gordon Bennett, con il nome di Paris Herald.

Proto, alla Consob il pat- to sul 2,8% di Rcs. Alessan- dro Proto ha annunciato ieri di aver inviato alla Consob la comunicazione di un patto di sindacato tra quattro in- vestitori sul 2,8% di Rcs, sul quale afferma di aver totale delega e rappresentanza tra- mite la Proto Organization.

L’accordo parasociale sareb- be stato sottoscritto il primo ottobre. In base all’articolo 122 del testo unico della fi nanza va comunicato per estratto entro cinque giorni di calendario: si desume quindi che Proto debba dare pubblicazione dell’accordo entro sabato.

CHESSIDICE LA VIGNETTA DEL GIORNO

Indice Chiusura Var. % Var. % 30/12/11 FTSE IT ALL SHARE 16.403,39 -0,17 3,49 FTSE IT MEDIA 8.057,11 -0,65 -21,17

L’editoria in Piazza Affari

Titolo Rif. Var. Var. % Capitaliz.

% 30/12/11 (mln €)

Cairo Communication 2,5620 -0,93 -8,70 200,7 Caltagirone Editore 0,9900 -1,00 3,13 123,8 Class Editori 0,2206 -2,82 -13,49 23,3 Espresso 0,8405 -1,12 -22,82 344,8 Il Sole 24 Ore 0,6000 0,67 -14,77 26,0 Mediaset 1,5100 0,27 -29,37 1.783,7

Mondadori 1,0770 -3,75 -20,40 265,4

Monrif 0,2800 -0,46 -2,91 42,0 Poligrai ci Editoriale 0,3000 -1,02 -1,74 39,6 Rcs Mediagroup 1,4170 -2,88 109,62 1.038,2 Seat Pagine Gialle 0,0083 -1,19 -66,67 133,3 Telecom Italia Media 0,1780 -1,77 10,42 257,4

DI MARCO CASTORO

Il d.g. Luigi Gubitosi l’ha ribadito: «Ne- gli ultimi anni la Rai ha tagliato, risen- tendo del calo pubblicitario, nei prodotti di intrattenimento e di informazione e meno nei costi di struttura. Cercheremo ora di tagliare questi costi per investire nella tecnologia. È una sfida importante, credo che ci siano tutti i mezzi e le pro- fessionalità per vincerla». Il d.g. di Viale Mazzini ha anche aggiunto: «Spero che in Rai l’indipendenza dalla politica sia diffusa. Qualcuno ha detto che è un lusso.

Forse in parte è così. Ma credo che sia molto importante. Cercherò, per quello che mi è possibile, di muovermi su basi come pluralismo, indipendenza e com- petenza. Ci aspettiamo che ci saranno scelte dettate da questi criteri». Dunque pluralismo, indipendenza e competenza:

come non pensare alla prossima nomina importante, quella del direttore del Tg1, che dovrà essere indicato già dal pros- simo mese? Con un paletto importante:

il tetto dello stipendio (intorno alle 300 mila l’anno) che potrebbe frenare l’arrivo di Roberto Napoletano e Mario Ca- labresi (non quello di Mario Orfeo che accetterebbe l’incarico anche riducendo- si lo stipendio). Alla corsa partecipano, come già scritto da ItaliaOggi, diversi candidati. Esterni e interni. Quest’ultimi, non solo dell’organigramma del Tg1, ma anche provenienti da altre testate Rai.

Oltre alla soluzione interna di Fabrizio Ferragni a interim o di Antonio Ca-

prarica (candidature più forti rispetto a

quella di Monica Maggioni, che invece potrebbe puntare a RaiNews24), all’oriz- zonte ci sono anche il direttore del giorna- le radio Antonio Preziosi e il direttore di Raitre Antonio Di Bella. Ma nella testa del cavallo di Viale Mazzini ci sono pure altri avvicendamenti. A comincia- re da quello di Raiuno, dove comincia a prendere corpo la possibilità di sostituire alla guida della rete ammi-

raglia Mauro Mazza con Giancarlo Leone, con Rai Intrattenimento affidata a un nuovo responsabile o in- globata dentro Raiuno. Per quanto riguarda Raitre, se Di Bella dovesse passare al Tg1, si pensa a Silvia Calandrelli, ex vice della rete e attuale responsabile di Rai Educational (che ver- rebbe accorpata a Raitre).

GRAMELLINI MEGLIO DI SAVIA- NO. Nella curva degli ascolti di Che tem- po che fa di lunedì scorso è singolare il fat- to che Massimo Gramellini abbia fatto registrare una media superiore rispetto a Roberto Saviano. Il distacco è stato di un punto netto di share in media. La tra- smissione alla fine ha portato a casa una media del 10% (salita all’11% durante lo spazio gestito da Gramellini). Per il pros- simo lunedì è atteso Neri Marcorè.

A COLPI DI 007. A James Bond Sky ha addirittura dedicato un canale per tutti i suoi film in Hd. Per contro non si è fatta

aspettare la risposta da parte dei canali presenti sul digitale terrestre. A 50 anni da Licenza di uccidere, film che ha lan- ciato James Bond sul grande schermo, Rai Movie gli rende omaggio con il ciclo Agente 007, in onda da stasera a venerdì 30 novembre. Un’autentica scorpacciata di film per gli appassionati del genere.

HULK SPOPOLA SU ITALIA 1. Un mercoledì sera tutto dedicato a Hulk, quello andato in onda su Italia 1. Ironia della sorte (o di qualche esperto di pa- linsesto di fede juventina o interista) dopo la partita di Champions League tra Ze- nit e Milan, che ha visto il successo dei rossoneri con- tro la squadra di Luciano Spalletti nonostante l’otti- ma partita di Hulk, punto di forza (in tutti i sensi, visto anche la stazza) della squadra russa. Ebbene fi- nita la partita (Hulk ha segnato un gol) che cosa ha mandato in onda Italia 1? Il film L’Incredibile Hulk! A consolazione dei milanisti va detto che la partita ha quasi fatto il doppio di share (13,29%

contro 7,58% della pellicola).

LA DOMENICA NON È BELLA SE NON È LITIGARELLA. Domenica par- te la sfida di Canale 5 a Raiuno sul con- tenitore del pomeriggio. Domenica Live contro Domenica In. Tuttavia in casa Bi- scione serpeggia qualche apprensione sui

due conduttori, Alessio Vinci e Sabrina Scampini, entrambi desiderosi di fare la prima donna e non la spalla del partner.

Qualche piccolo screzio è già nell’aria, addirittura prima della partenza. Sorge un dubbio: si tratta di liti spontanee o preparate per far parlare del program- ma? A riguardo ci sono esempi (ricordate In Onda con Luca Telese e Luisella Costamagna?) che hanno portato al successo di pubblico e di critica.

AGORÀ SI ABBATTE SU OMNIBUS.

Sarà che si tratta di un format che da anni si ripete, vuoi che non c’è più la brillantezza dell’inizio quando conduceva Antonello Piroso, aggiungici soprattut- to la concorrenza di Agorà su Raitre, ecco spiegato il calo di ascolti di Omnibus, la trasmissione del mattino (quella della notte non ha ancora lasciato il segno) di La7 che veleggia intorno a una media del 3,2% di share, inferiore anche a quella di Coffee Break che la segue come orario, ma che la sorpassa come share (4,5%).

Agorà condotto da Andrea Vianello sta consolidando anche in questa nuova sta- gione i successi dell’anno scorso (la media è vicina al 10% di share).

CRESCE IL TG4 DELLE 14. Seppu- re lentamente l’edizione delle 14 del Tg4 diretto da Giovanni Toti comincia ad avere un primo consolidamento del pro- dotto. La settimana scorsa la media dello share è stata del 4,6% (quasi 2 punti in più rispetto all’avvio).

© Riproduzione riservata

RAI, SERVIZIO PRIVATO

Rai, si pensa all’intrattenimento dentro Raiuno con Leone direttore

Daniele Pecci e Francesca Chillemi in una scena

di Sposami Giancarlo Leone

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Per gli analisti del settore il piano di tagli dovrà essere intrapreso da altri gruppi editoriali

G+J/Mondadori, la cura convince

Il rilancio parte anche da un nuovo modello aziendale

DI CLAUDIO PLAZZOTTA

L

a cura da cavallo presen- tata il 3 ottobre dai verti- ci della casa editrice Gru- ner und Jahr/Mondadori (chiusura di otto testate su 13, taglio della metà del personale, si veda ItaliaOggi di ieri) è un grosso segnale al mondo della carta stampata periodica in Italia. E molti analisti vedono nella decisione di G+J/Monda- dori solo il primo di una serie di passi che dovranno essere presi, prossimamente, anche da altri grandi gruppi. Mentre nuovi poli come Cairo editore o Guido Veneziani editore sono già nati con strutture flessibili e orien- tate al risultato, Rcs Periodici, Gruppo Espresso, Mondadori, Condè Nast, per esempio, po- trebbero ispirarsi alla svolta G+J, scegliendo come strategia del futuro quella di chiudere i giornali con risultati economici negativi (e sarebbero molti) e di liberare risorse per investi- menti nello sviluppo di nuovi prodotti e di contenuti multi- mediali, pensati sin dall’inizio come «nativi digitali» e quindi

pronti per la carta, il web, i tablet, le app, la televisione, e quant’altro.

La raccolta pubblicitaria, su tutti i mezzi, è in drastico calo.

Le diffusioni anche, e gli au- menti del prezzo di copertina non possono essere usati ogni anno per incrementare il fattu- rato. Alcuni gruppi hanno pro- vato a vendere. Qualcuno ci è riuscito, come Hearst magazine, che si è concentrato su poche te- state (lasciando anche gli uffi ci di viale Sarca, a Milano, dove in questi giorni è in corso il traslo- co verso una sede più funziona- le in zona piazzale Maciachini), cedendo i periodici non strategi- ci a Play Media company; altri hanno tentato, senza riuscirci, di fare spezzatini, come per esempio Rcs Periodici. La casa editrice di via Rizzoli, nel 2011, cercò di vendere Astra, Il Mon- do, Novella, Ok, Visto. Non ci riuscì, e rimase in attesa degli eventi. Il piano industriale che a giorni verrà presentato dal nuovo amministratore delegato Pietro Scott Jovane tornerà certamente a occuparsi della vicenda. E lo farà con prag-

matismo americano. Il proble- ma di fondo è che al momento mancano i compratori. Pure la casa editrice Domus, quella di Quattroruote, aveva sondato il terreno alla ricerca di acqui- renti in passato. Per Mondado- ri periodici sarebbero arrivati interessamenti dall’estero, ma solo per le attività in Francia e per il network internazionale di

Grazia. E in queste ore alcuni operatori di mercato si lasciano scappare che anche il gioiellino Universo, della famiglia De Feo, potrebbe essere ceduto di fronte a offerte generose.

Di certo l’attendismo non è più una strategia vincente né sopportabile. In passato si aspettava che il ciclo economico negativo tornasse positivo per

concentrarsi nuovamente sul- lo stesso business editoriale: la pubblicazione di periodici e la raccolta pubblicitaria. Ora non è più così: c’è una crisi che, se- condo gli operatori del settore, non ha paragoni nella storia, e dalla quale si uscirà con un business completamente cam- biato, del tutto nuovo. Perciò il «wait and see» (aspetto e vedo) non è più una opzione plausibile, mentre un ripensa- mento del business del tipo di quelli attuati G+J/Mondadori potrebbe funzionare. Si tratta, quindi, di prendere decisioni nette. Non più chiusure di una- due testate col riassorbimento dei dipendenti in altre parti dell’azienda, ma l’avvio di un nuovo modello di azienda, una sorta di start up. A questo, per esempio, starebbero pensando in Condè Nast, che a differenza di Mondadori o di Rcs periodici ha un azionariato statunitense molto più diretto e pragmatico.

Ci sono testate con il conto eco- nomico negativo? Si chiudono.

Occhi puntati, allora, su GQ, Wired e Traveller.

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PREVISIONI PWC

La pubblicità ripartirà

dal 2013

DI MARCO A. CAPISANI

Cauto ottimismo sul futuro del mercato pubblicitario italiano:

il 2012 fi nirà con una contra- zione a doppia cifra, ma la se- conda metà del prossimo anno porterà la ripresa. «Ripresa contenuta all’1,4% per 8,4 mi- liardi di euro», afferma Andrea Samaja, entertainment & me- dia leader Italia di Pwc, citan- do l’E&m outlook Italia 2012- 2016 che prevede nel periodo analizzato una crescita fino a quasi 9,5 miliardi nel 2016, su del 4,6% rispetto al 2015.

A trainare le inserzioni fi no al 2016 ci sono web (+13,2% di tasso ponderato annuo di cre- scita) e i videogame (+9,6%).

Ma già alla fine del 2012 la raccolta online supererà quel- la dei quotidiani con quasi 1,4 mld contro i quasi 1,2 mld spesi sulla carta.

Internet e videogame spinge- ranno l’industria della comuni- cazione e dell’intrattenimento che, a fi ne 2016, avrà un valore di 60,8 miliardi.

«La scommessa per le media company», sottolinea Samaja,

«è decidere se vogliono o meno presidiare più settori, seguen- do l’audience che si è fram- mentato. Se vogliono coprire diversi target, devono rivedere i loro perimetri di attività».

Primo passo verso la nuova numerazione dei canali del digitale terrestre. Il consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comu- nicazioni ha approvato ieri lo schema di provvedimento che dovrà regolare in futuro la Lcn, l’ordinamento automatico dei canali. Una volta pubblicato in Gazzetta uffi ciale si aprirà la consultazione pubblica che durerà 30 giorni. In totale, prevede la stessa Agcom, si potrà arrivare al nuovo provvedimento entro sei mesi dall’inizio della consultazione.

Già lo scorso 4 settembre l’Agcom aveva prorogato l’attuale numerazione, annullata con una sentenza del Consiglio di stato lo scorso 31 agosto. I giudici amministrativi avevano deciso la non legittimità dell’attuale regolamento, in particolare chie- dendo che si rivalutasse l’attribuzione dei canali 8 e 9, così come il sistema di ordinamento deciso per le televisioni locali.

La consultazione sarà affi ancata da un’indagine conoscitiva sulle abitudini e propensioni degli utenti della televisione, che sarà affi data ad un istituto specializzato.

Numerazione tv, c’è lo schema A breve la consultazione

DI MARCO A. CAPISANI

I

l gruppo Sole 24 Ore si avvicina a una chiusura d’anno con una perdita stimata di 36-38 milioni di euro, dopo aver chiuso il 2010 in rosso di 8,4 milioni di euro e, nel solo primo semestre di quest’an- no, di altri 8,4 milioni di euro.

Pesano soprattutto (vedere Ita- liaOggi del 3/10/2012) i minori ricavi pubblicitari in calo a set- tembre di oltre il 20%. Mentre si mantengono sostanzialmente stabili le vendite del quotidiano, a quota 258.392 copie, secondo le ultime rilevazioni Ads.

Dopo il cda di ieri, quindi, il gruppo editoriale di Confi ndu- stria ha deciso di avviare un nuovo piano di interventi per 100 mln di euro, tra risparmi gestionali e sviluppo multime- diale. L’obiettivo è raggiungere un mol positivo nel corso del 2013. Tra i costi da abbattere do- vrebbero ricadere le consulenze esterne, il numero delle sedi di corrispondenza così come quel- lo dei collaboratori del giornale diretto da Roberto Napoleta- no, in particolar modo alcune fi rme più prestigiose e quindi più care. Ma non è escluso dai tagli nemmeno l’affitto della sede milanese di viale Monte- rosa, a cui si aggiungono le spe- se straordinarie per l’immobile

che ospita la redazione (mentre l’amministrazione è stata spo- stata nella zona più periferica di Molino Dorino). Non ver- rebbero toccati gli stipendi dei giornalisti, anche perché fi no a febbraio 2014 proseguirà il re- gime di solidarietà che prevede già una riduzione delle retribu- zioni (compensate in gran parte dall’Inpgi). Sarà dopo febbraio 2014 che potrebbero ripartire le trattative tra editore e gior- nalisti, se i conti non dovessero migliorare e si ponesse la scelta tra una nuova riduzione degli stipendi e possibili esuberi.

Pur a fronte di un peggiora- mento dei conti, l’a.d. Donatella Treu rimarrà al suo posto. Al- meno fi no alla fi ne del prossimo anno, nonostante il presidente di Confi ndustria Giorgio Squin- zi abbia deciso di monitorare da vicino i conti del Sole 24 Ore.

Con quest’obiettivo Squinzi ha incaricato un uomo di fi ducia, proveniente dalla Mapei, la sua azienda di prodotti edili, di af- fi ancare Massimo Luca Ario- li, direttore amministrazione- fi nanza-controllo del gruppo.

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Il cda vara interventi da 100 mln in 3 anni

Sole 24 Ore, rosso in vista da 38 mln

Presto per gli editori potrebbe essere più facile far paga- re le notizie online. Google starebbe infatti pensando di far utilizzare il suo borsellino elettronico, Google Wallet, per la far pagare l’accesso ai siti di news. Si tratta di un sistema di micropagamenti, per ora testato negli Usa, da 25 a 99 centesi- mi che può funzionare anche attraverso il cellulare. L’editore, così, potrebbe decidere di fare pagare parte delle pagine del proprio sito, anche una volta che l’utente vi arriva dopo essere stato reindirizzato da Google News. Il sistema potrebbe met- tere pace fra gli editori e il motore, accusato di approfi ttare dei contenuti prodotti dai primi.

Ma Google ha già raggiunto un altro accordo, questa volta con l’Aap, l’associazione degli editori Usa di libri, che chiude il procedimento legale avviato nel 2005 contro il motore di ricerca, accusato di violare le leggi sul diritto d’autore con il suo progetto di biblioteca online. Google ha già scansionato 20 mln di libri per renderli disponibili su internet e, in base all’intesa, gli editori potranno scegliere se consentire la dif- fusione online dei libri digitalizzati. A facilitare l’accordo la

possibilità di vendere i libri su Google Books.

Google, un borsellino virtuale per acquistare le notizie

Altri articoli sul sito www.italia- oggi.it/sole+24+ore

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I dati Audiweb di agosto. Leiweb +152%, Donna Moderna +84%, Quotidiano.net +37%

Sky.it primo fra i siti delle tv

Tgcom24 +41,5%, ilmeteo.it +36%, Gazzetta.it +33,5%

DI ANDREA SECCHI

A

gosto ha portato una bel- la sorpresa per Sky.it. Se- condo i dati Audiweb, il sito dell’operatore satelli- tare è stato il più visitato fra quel- li delle televisioni, raggiungendo i 300 mila utenti unici giornalieri, oltre 100 mila in più di un anno prima (+53%). Già a marzo Sky.

it, che nell’anno ha veleggiato fra i 250 e i 270 mila utenti, aveva superato quota 308 mila, ma re- stando terzo e ben staccato dopo Rai e Mediaset. La performance agostana è merito sicuramente anche delle Olimpiadi di Londra, su cui il broadcaster ha puntato molto, Olimpiadi di cui non hanno beneficiato in maniera massiccia

i siti sportivi, o almeno non quan- to hanno fatto con gli Europei di calcio un mese prima. Unica eccezione quella della Gazzetta.

it: 157 mila utenti unici aggiunti rispetto ad agosto 2011, per un totale di 625 mila (+33,5%).

Ma agosto, Olimpiadi a parte, è anche il mese delle ferie e sicu- ramente questo ha infl uito nelle scelte dei siti su cui navigare. Il primo fra quelli di informazione per crescita assoluta degli utenti rispetto a un anno prima è stato ilmeteo.it: ha raggiunto 764 mila visitatori giornalieri, mettendone da parte 202 mila in più (+36%).

Ma come, agosto non è sempre agosto di qualsiasi anno si parli?

Probabilmente l’eccezionalità del caldo di quest’anno e soprattutto

la furbizia di dare nomi agli even- ti atmosferici come si fa nel mon- do anglosassone (moda importata in Italia proprio da ilmeteo.it, che però non vede d’accordo diversi meteorologi) hanno fatto la loro parte.

Tgcom24 è il secondo sito per crescita nel numero assoluto degli utenti. Ne ha guadagnato poco meno di 200 mila, arrivando a 679 mila (+41,5%). Segue Gaz- zetta.it, di cui si è già parlato, e ancora, Donna Moderna con un incremento dell’84% a 274 mila utenti unici giornalieri (+125 mila). Probabile che anche in questo caso abbia molto contri- buito 3BMeteo, altro sito sotto il cappello di Donnamoderna.it.

A Seguire Quotidiano.net, ar-

rivato a 354 mila utenti (+36,7%

e +95 mila in termini assoluti), Leiweb di Rcs a 136 mila (+152%

e +82 mila) e Lettera 43 che ha portato a casa 51 mila utenti in più arrivando a 85 mila (+150%).

In quest’ultimo caso saranno i prossimi mesi a decretare se si tratta di una crescita consisten- te, perché, partendo da un dato sotto i 50 mila utenti, si possono registrare variazioni elevate da un periodo all’altro dovute al me- todo di rilevazione.

Tornando in cima alla classifi - ca per numero di utenti unici dei siti di informazione, i maggiori quotidiani non brillano partico- larmente: Repubblica.it ha visto calare gli utenti unici giornalieri del 4,7% e Corriere.it dell’1,1%. In

entrambi i casi gli utenti mensi- li sono invece cresciuti: +3,1% e +10,3% rispettivamente.

La radio si mantiene su livelli ancora piuttosto bassi. In ogni caso la novità in tabella è quella di Radio Lattemiele, rientrata questo mese fra i 100 maggiori siti italiani qui selezionati. Ha raggiunto i 38 mila visitatori, superando Radio 105, ma anche in questo caso sono valide le av- vertenze date per Lettera 43.

Uno sguardo anche ai portali e agli altri siti. Cresce del 156%

www.tv (64 mila), il portale con canali televisivi gratuiti e a pa- gamento; raddoppia Blogo.it (398 mila) e cresce del 95% Pianeta- donna.it (335 mila).

© Riproduzione riservata

Totali

11.692 1.616.680 81:03:00 10.714 1.660.065 78:11:00 27.497 50.117.084 26.022 51.462.004 9,1% 5,7%

I SITI DI INFORMAZIONE E DELLA CARTA STAMPATA

La Repubblica

1.159 10.079 6:17 1.216 9.805 5:50 8.028 312.439 7.785 303.953 -4,7% 3,1%

Corriere della Sera

908 7.282 5:08 918 7.064 5:20 7.360 225.742 6.675 218.993 -1,1% 10,3%

ilmeteo.it

764 5.007 2:53 562 3.420 2:31 6.178 155.225 5.180 106.009 35,9% 19,3%

TGCOM24

679 5.127 4:36 480 3.503 4:00 4.793 158.950 4.453 108.599 41,5% 7,6%

La Gazzetta dello Sport

625 4.372 4:41 468 3.490 5:10 4.205 135.524 2.990 108.187 33,5% 40,6%

ANSA

355 2.120 4:06 346 2.121 3:50 3.121 65.722 3.347 65.765 2,6% -6,8%

Quotidiano.net

354 1.304 2:30 259 971 2:20 4.713 40.435 4.086 30.106 36,7% 15,3%

La Stampa.it

308 1.862 4:01 277 1.311 3:33 3.856 57.730 3.255 40.653 11,2% 18,5%

Il Sole 24 ORE

279 1.373 3:40 244 1.491 3:53 2.933 42.554 2.889 46.210 14,3% 1,5%

Donna Moderna

274 1.560 2:40 149 981 2:29 3.744 48.351 2.233 30.421 83,9% 67,7%

Corriere dello Sport

214 1.492 4:04 196 1.255 3:21 1.634 46.237 1.450 38.902 9,2% 12,7%

Quotidiani Espresso

204 1.079 3:30 154 763 2:57 1.930 33.455 1.840 23.642 32,5% 4,9%

TuttoSport

202 1.532 4:33 175 1.576 5:01 1.242 47.503 955 48.860 15,4% 30,1%

Citynews

198 851 2:26 2.655 26.372 - -

Il Fatto Quotidiano

194 695 3:38 249 1.019 4:18 1.569 21.530 1.614 31.578 -22,1% -2,8%

Leiweb

136 1.277 3:53 54 525 3:44 2.533 39.583 1.119 16.286 151,9% 126,4%

Il Giornale

135 581 3:47 135 637 4:06 1.307 18.011 1.123 19.742 0,0% 16,4%

calciomercato.com

130 1.115 4:35 123 883 3:44 933 34.569 906 27.381 5,7% 3,0%

Il Messaggero

121 511 3:01 91 437 3:32 1.689 15.848 921 13.541 33,0% 83,4%

Style.it

108 669 3:31 107 881 4:05 1.761 20.750 1.546 27.318 0,9% 13,9%

Libero Quotidiano

91 425 4:08 77 225 2:40 747 13.176 833 6.989 18,2% -10,3%

Lettera43

85 348 2:14 34 133 2:36 1.197 10.801 506 4.113 150,0% 136,6%

Il Mattino

84 477 4:40 53 306 4:51 656 14.802 529 9.475 58,5% 24,0%

Leggo

75 457 4:18 50 257 4:03 873 14.168 557 7.956 50,0% 56,7%

ClassEditori

64 424 3:31 57 1.419 12:17 626 13.145 629 43.995 12,3% -0,5%

AGI

59 198 1:52 23 53 1:35 1.085 6.144 486 1.647 156,5% 123,3%

Il Secolo XIX

58 405 4:54 64 415 4:36 634 12.553 612 12.880 -9,4% 3,6%

Tuttojuve.com

58 566 6:14 347 17.541 - -

l'Unità Online

56 258 5:24 63 274 3:06 627 7.999 631 8.507 -11,1% -0,6%

Moto.it

52 761 5:33 21 293 5:35 633 23.586 362 9.076 147,6% 74,9%

UnioneSarda

49 306 4:43 500 9.481 - -

DagoSpia

49 304 5:27 61 382 6:27 366 9.437 360 11.836 -19,7% 1,7%

Il Gazzettino

48 374 5:33 51 573 5:54 435 11.595 344 17.767 -5,9% 26,5%

Varese News

48 318 3:41 330 9.849 - -

Quattroruote

47 253 3:10 57 573 4:42 686 7.845 878 17.760 -17,5% -21,9%

SoldiOnline.it

45 159 2:29 51 206 2:37 821 4.929 940 6.390 -11,8% -12,7%

L'Espresso

45 122 2:48 70 194 2:15 618 3.788 1.184 6.010 -35,7% -47,8%

COSÌ I PRIMI 100 SITI PER VISITATORI SECONDO LE RILEVAZIONI DELL'AUDIWEB

Agosto 2012 (dati quotidiani) Rielaborazione agosto 2011

(dati quotidiani) Agosto 2012

(dati mensili) Rielaborazione agosto 2011 (dati mensili)

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Fcinternews.it

42 252 4:25 44 569 6:37 304 7.819 271 17.625 -4,5% 12,2%

Alvolante.it 40 198 3:21 16 158 5:36 422 6.145 261 4.887 150,0% 61,7%

Globalist 38 90 2:04 429 2.797 - -

Il Post 31 160 3:34 20 121 3:23 457 4.957 282 3.764 55,0% 62,1%

Grazia.it 30 91 1:49 2 20 3:12 532 2.836 66 629 1400,0% 706,1%

I SITI DELLA TELEVISIONE

SKY.it

300 2.363 4:33 196 1.967 4:20 4.437 73.265 2.999 60.987 53,1% 47,9%

Sportmediaset

284 2.432 6:08 264 2.370 6:24 1.504 75.402 1.386 73.475 7,6% 8,5%

Rai

250 1.781 4:11 234 1.519 3:40 3.236 55.214 2.948 47.086 6,8% 9,8%

VideoMediaset

114 568 2:56 78 404 2:48 1.582 17.610 1.271 12.515 46,2% 24,5%

Mediaset.it

83 263 1:40 64 201 1:29 1.315 8.152 1.024 6.243 29,7% 28,4%

Mediaset Premium

74 511 3:44 65 551 4:21 1.240 15.837 990 17.092 13,8% 25,3%

LA7

36 282 3:47 21 93 2:08 589 8.745 387 2.898 71,4% 52,2%

I SITI DELLA RADIO

Radio Deejay

41 210 2:38 32 314 3:34 499 6.511 469 9.725 28,1% 6,4%

Radio LatteMiele

38 118 1:52 26 79 1:51 204 3.659 224 2.445 46,2% -8,9%

Radio 105

33 182 3:39 33 487 3:49 404 5.638 413 15.112 0,0% -2,2%

I PORTALI E GLI ALTRI SITI

MSN/WindowsLive/Bing 3.156 27.827 6:37 3.373 32.018 8:08 14.551 862.645 15.158 992.559 -6,4% -4,0%

Libero 2.473 48.023 9:07 2.566 50.053 8:23 12.235 1.488.704 13.018 1.551.656 -3,6% -6,0%

Virgilio 2.449 34.326 6:14 2.378 30.217 5:42 13.543 1.064.117 13.773 936.724 3,0% -1,7%

Yahoo! 2.033 21.751 5:55 1.961 22.355 5:45 13.125 674.295 13.230 693.008 3,7% -0,8%

Skype 1.876 3.801 10:02 8.318 117.839 - -

Leonardo.it 817 4.540 3:14 650 3.627 3:11 9.355 140.740 8.075 112.434 25,7% 15,9%

alterVISTA 537 3.386 2:56 439 4.458 3:54 6.515 104.963 6.025 138.199 22,3% 8,1%

Tiscali 529 7.941 7:18 549 9.912 7:38 3.597 246.175 3.870 307.272 -3,6% -7,1%

Subito.it 478 10.799 9:35 358 8.830 10:02 4.315 334.781 3.394 273.727 33,5% 27,1%

Blogo.it 398 1.660 2:17 199 866 2:05 5.705 51.454 3.333 26.847 100,0% 71,2%

VEVO 387 1.082 1:43 4.239 33.545 - -

SeatPG Directories Online 371 2.154 2:37 362 2.131 3:04 6.322 66.767 5.800 66.056 2,5% 9,0%

Pianetadonna.it 335 1.539 2:57 172 587 2:14 5.171 47.697 3.310 18.202 94,8% 56,2%

alfemminile.com 293 1.580 3:18 4.353 48.976 - -

TuttoMercatoWeb.com 266 2.897 6:05 266 3.281 6:46 1.459 89.795 1.479 101.712 0,0% -1,4%

SPIL Games Network 227 2.214 16:10 183 2.188 19:20 2.165 68.644 1.976 67.833 24,0% 9,6%

Blurum 222 1.246 1:47 781 38.632 - -

Giallozafferano.it 219 833 2:40 120 560 3:14 2.770 25.834 1.948 17.348 82,5% 42,2%

Nanopress 203 632 1:51 134 446 1:41 3.722 19.599 2.846 13.824 51,5% 30,8%

Fanpage 197 471 2:41 2.386 14.611 - -

Kijiji 195 1.703 4:20 130 1.208 4:35 2.434 52.801 1.473 37.452 50,0% 65,2%

Liquida 183 531 1:57 169 454 1:51 3.143 16.454 2.996 14.061 8,3% 4,9%

MyMovies.it 159 682 2:38 151 811 3:28 2.509 21.152 2.470 25.132 5,3% 1,6%

AutoScout24.it 152 3.861 11:10 1.727 119.676 - -

Casa.it 148 1.135 4:17 86 935 5:53 2.471 35.179 1.704 28.983 72,1% 45,0%

FastWeb.it 133 1.721 5:53 133 1.785 5:57 1.322 53.359 1.343 55.322 0,0% -1,6%

Diretta.it 117 2.827 11:11 879 87.628 - -

Saldiprivati.com 115 1.080 3:35 68 1.021 4:27 1.200 33.479 1.004 31.637 69,1% 19,5%

Kataweb tvzap 108 622 2:20 139 749 2:08 1.395 19.277 1.996 23.227 -22,3% -30,1%

ComingSoon TV 97 307 1:59 79 278 1:49 1.771 9.514 1.649 8.618 22,8% 7,4%

Pianetatech 95 317 2:38 61 164 1:53 1.550 9.814 1.237 5.084 55,7% 25,3%

Studenti.it 93 474 2:40 73 320 2:53 1.854 14.686 1.575 9.907 27,4% 17,7%

IBS 85 573 3:03 78 601 3:45 1.513 17.771 1.376 18.617 9,0% 10,0%

Tuttogratis 84 314 2:24 117 359 1:35 1.898 9.719 2.664 11.119 -28,2% -28,8%

Dailymotion 79 601 4:33 1.325 18.622 - -

Kelkoo 69 194 1:24 1.536 6.025 - -

twww.tv 64 271 1:56 25 147 3:28 702 8.390 369 4.553 156,0% 90,2%

Borsa Italiana 57 337 2:41 540 10.456 - -

Disney Online 56 956 13:18 36 498 13:54 790 29.639 717 15.441 55,6% 10,2%

Ivid 51 121 1:35 54 123 1:09 1.083 3.765 1.079 3.811 -5,6% 0,4%

eprice.it 50 254 3:09 37 278 3:52 881 7.887 733 8.604 35,1% 20,2%

Bow.it 42 273 2:23 479 8.452 - -

Zingarate.com 41 161 2:19 25 74 1:46 768 4.988 617 2.289 64,0% 24,5%

ePlaza 41 145 1:42 454 4.482 - -

NostroFiglio.it 40 182 3:06 33 274 5:32 802 5.650 452 8.488 21,2% 77,4%

Multiplayer.it 35 212 3:12 523 6.581 - -

Hdblog.it 32 114 2:09 17 55 2:25 593 3.528 314 1.703 88,2% 88,9%

Movieplayer.it 31 91 1:22 745 2.825 - -

Fonte: elaborazione Nielsen, Memis e ItaliaOggi su dati Audiweb. I dati del 2011 sono rielaborati per permettere il confronto a perimetro costante

Agosto 2012 (dati quotidiani) Rielaborazione agosto 2011 (dati quotidiani)

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Le novità del Salone francese nel segmento Sport utility vehicle. Range Rover si toglie 400 kg

A Parigi trionfa il Suv ristretto

Opel lancia Mokka, Peugeot la 2008. Nissan presenta TeRRA

DI ANTONIO CALITRI

I

l mercato si stringe, le auto si alzano.

In diretta dagli stand del Mondiale de l’automobile 2012 di Parigi si respira un’aria completamente diversa dalla crisi che sta attanagliando il Vecchio conti- nente: la

fanno da pa-

drone concept futuristiche pronte a essere messe in produzione, ammiraglie da mille e una notte, sportive mozzafiato. A selezio- nare bene tra le circa cento novità presen- tate dalle case, i produttori più che pensare all’elettrico, all’ibrido, alle piccole, che pure ce ne sono tante, sembrano voler continua- re a puntare su quello che in questi anni si è rivelato un vero e proprio modello antici- clico, il Suv. Chi lo ha avuto nel listino ha fatto il botto guadagnando e continuando a vendere, chi non lo aveva ha sofferto. Oggi si può dire che ormai lo hanno un po’ tutti.

E quindi qualcosa cambia. Temendo un po’

la crisi anche qui e seguendo le coscienze più attente all’ambiente, il modello sfonda verso il basso e viene proposto in versione crossover intorno ai quattro metri o addi- rittura meno, più parsimonioso, meglio adatto all’uso cittadino per il quale di solito viene utilizzato nonostante le doti fuoristradiste e i potenti mo- tori, e diventa soprattutto più politically correct. Per chi vuole andare al salone parigino, c’è ancora tempo, visto che chiude il pros- simo 14 ottobre per riaprire però tra due anni (negli anni dispari si al- terna con la manifestazio- ne di Francoforte).

Per tutti gli altri, ecco una

carrellata dei più interessanti Suv che vedremo prossimamente sulle strade e dei fratellini crossover.

SPORT UTILITY VEHICLE

Partiamo dai più grandi. Probabil- mente il più sognato dagli appassionati

del genere in questo salone è il Suv di Maserati che dopo la presentazione dello scorso anno dovrebbe vedere la luce nel 2013. Non è cambiato di molto rispetto al debutto ma dopo la protesta di tanti appassionati per il nome obiettivamente poco gradevole di Kubang, la casa del tridente ha deciso di cambiargli il nome in un più italico Levante. Ed è già una bella novità! Il più grande Suv davve-

ro all’esordio è il sempre- verde e lussuoso Ran- ge Rover, che dopo

aver pescato a man bassa tecnologia dalla cugina Jaguar si pre- senta allegge- rito di oltre 400 chili grazie al telaio in alluminio, in quattro potenti versioni da 258 a 510 Cv, tutte dotate di cambio automatico a otto rapporti. Dopo anni di di- giuno nel settore, grazie al marchio Jeep il grup- po Fiat può far senti- re la sua voce. Non ci sono grosse novità di prodotto in attesa del nuovo crossover che dovrebbe condividere con Fiat 500X ma un bel po’ di versioni speciali sì. Tra questi, segna- liamo la Wrangler «Moab» dedicata alla regione dello Utah più amata dai fuori- stradisti americani, che riesce a conser- vare la sua classicità

pur rinnovandosi e presentandosi fi nal- mente con un hard top in tinta con la carrozzeria che quasi non si distingue quando è montato e con i passaruota e il paraurti in continuità profi lati e rinfor- zati in colorazione nera. Praticamente già in strada ma stella dello stand Hon- da al salone è l’ultimo Suv della casa

giapponese, il mitico Cr-V che merita di essere citato per la ricchissima dotazione di guida assistita, il massimo in sicurezza, con l’innovativo cruise control, che adegua la velocità di marcia a quella dell’auto che ci sta davanti per mantenere sempre la distanza di sicurezza, a il sistema LKAS, che controlla lo sterzo evitan- do le sbandate.

SUV COMPATTI E CROSSOVER

Dalla tendenza di Parigi i pros- simi mesi, mercato permet- tendo, le strade d’Europa saranno invase da piccoli Suv, precisamente Suv compatti e crossover, davvero per tutti i gu- sti. Parliamo di veicoli più alti mediamente di 4-8 centimetri rispetto alle auto tradizionali ma meno dei Suv clas- sici e soprattutto con dimensioni più contenute e motori più parsimoniosi. Ce ne sarà davvero di ogni… Se di Fiat Panda 4x4, la

più piccola auto

a trazione integrale che sarà lanciata uffi - cialmente questo mese, abbiamo già detto nella scorsa puntata dedicata alle citycar e alle utilitarie, un’altra novità al debutto entro fi ne anno è la Opel Mokka, il cros- sover costruito sul pianale del- la Corsa, lunga appena 4,27 metri, con trazione integra- le a chiamata (interviene solo quando l’auto per- de aderenza, evitando di sprecare energia quando non ce n’è bisogno), con mo- tori compatti e soluzioni ecolo-

giche. Altrettan- to interessante è il crossover derivato dalla nuova Peugeot 208 che acquista altezza, uno zero nel nome diventato 2008 e una linea molto intri- gante. Dovrebbe debuttare il prossimo anno con un propulsore davvero conte- nuto per il genere, il tre cilindri della casa del leone da 1.2 litri turbo da 110 Cv. Suv compatto anche per Ford che dopo i suc- cessi ottenuti con Kuga, presenta il nuovo EcoSport, un modello più piccolo realizza- to sulla nuova piattaforma B che dovreb- be montare al debutto un propulsore da appena 1.000 cc. Volvo, dopo il successo di critica che ha ot- tenuto con il lancio della V40 grazie al suo stile originale e alla ricchissima tecnolo- gia di sicurezza non solo per chi sta nell’abitacolo ma anche per i pedoni, presenta una versione per tutti i terreni, la Cross Country che si richiama alla mitica V70 Cross Count- ry di 15 anni fa ma in linea con i gusti di oggi, più piccola, più arroton- data e soprattutto più

agile e sicura. Dopo aver aperto la strada prima dei Suv per tutti con Qashqai e poi dei crossover con Juke, Nissan presenta TeRRA, un prototipo integrale dallo sti- le squadrato, adatto per sfruttare tutti

gli spazi, e dalle soluzioni innovative come il doppio motore uno per asse per evitare l’ingombro del tunnel centrale e il display removibi- le che in futuro potrebbe

essere sostituito da un pad comune. Il modello presentato è alimentato da celle d’idrogeno ma presto potrebbe vedere la luce con una versione elettrica a batterie, come la Leaf. Non pote- va mancare un richiamo all’innovazione

p r e m i u m del settore con Audi che presenta la sua anima tecnologica, ecologica e sportiva in un colpo solo. Grazie alla Crosslane Coupé, un crossover 2+2 posti lungo 4,21 metri, stile innovativo da sportiva rialza- ta con ben tre motori, due elettrici e uno a benzina con la tecnologia TFSI in grado ci consumare appena 1,1 litri ogni 100 km e di emettere solo 26 g/km.

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VOLVO V40 CROSS COUNTRY

HONDA CR-V

JEEP WRANGLER MOAB OPEL MOKKA

FORD ECOSPORT PEUGEOT 2008

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