• Non ci sono risultati.

IL CASO/ La "scorciatoia" per portare i giovani dalla scuola al lavoro

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "IL CASO/ La "scorciatoia" per portare i giovani dalla scuola al lavoro"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

16/6/2014 IL CASO/ La "scorciatoia" per portare i giovani dalla scuola al lavoro

http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2014/6/16/IL-CASO-La-scorciatoia-per-portare-i-giovani-dalla-scuola-al-lavoro/print/507600/ 1/2

LAVORO

IL CASO/ La "scorciatoia" per portare i giovani dalla

scuola al lavoro

Gianni Zen

lunedì 1 6 giugno 201 4

I dati sem pre più im pressionanti relativ i alla disoccupazione giov anile stanno, forse, per im porre una sv olta positiv a nel sistem a form ativ o italiano. Dico “forse”, perché di false partenze ne abbiam o av ute sin troppe, negli ultim i anni. La buona notizia parla di una sperim entazione triennale, a partire dal prossim o anno scolastico, dell’alternanza scuola-lav oro per gli studenti delle classi quarte e quinte delle superiori. L’annuncio arriv a da una nota congiunta del m inistero del Lav oro e del Miur.

L’obiettiv o è chiaro: creare reali opportunità di inserim ento nel m ondo del lav oro, già durante la v ita scolastica, ai nostri giov ani. Perché com prendano concretam ente v alori e opportunità. Quasi a dire che è il lav oro sul cam po che potrà accom pagnare e orientare i nostri ragazzi nelle loro scelte. In altri term ini, anche le aziende, gli studi professionali, il m ondo dei serv izi: sono tutti m om enti e luoghi altam ente form ativ i. Div ersam ente da certi schem i ideologici, ancora duri da m orire, che preferiscono rifugiarsi nella v ecchia contrapposizione tra form azione e lav oro, quest’ultim o ridiv enta cuore pulsante della dom anda di futuro.

Con un decreto interm inisteriale (D.M. prot.n. 28/0005408 / 1 .44.1 0 del 5 giugno 201 4, prev isto dalla legge 8 nov em bre 201 3 , n. 1 28), firm ato dai m inistri com petenti, com presa l’Econom ia, questo

docum ento “segna una sv olta nel rapporto fra scuola e m ondo del lav oro ed era atteso da m olto tem po sia dalla Scuola che dalle stesse im prese”, precisa il m inistro Giannini. Così com e Garanzia Giov ani, a un m ese dalla sua presentazione, “questo prov v edim ento - sono le parole del m inistro Poletti - è un’altra testim onianza dell’im pegno del gov erno per fav orire nuov e opportunità di ingresso nel m ercato del lav oro dei giov ani, assicurando loro un’adeguata qualificazione professionale e una v alorizzazione delle com petenze”.

Nuov e opportunità, dunque. Dov ute, è giusto riconoscerlo, al passo in av anti prev isto dal già citato “Decreto Carrozza” conv ertito in legge lo scorso nov em bre, il quale ha av uto un m erito particolare: av ere collocato il v alore form ativ o del lav oro al centro del dibattito sulla riform a del nostro sistem a form ativ o. Una conquista bipartisan, com e si disse allora, in un Paese com e il nostro, ancora legato all’idea negativ a, in term ini form ativ i, della cultura d’im presa, per v ecchi schem i ideologici, corporativ ism i e resistenze di natura politica e sindacale. L’im presa, cioè, com e v alore in sé. Luogo di form azione e sv iluppo della persona, non solo sede m ateriale della produzione o dello scam bio di beni e serv izi, secondo la fredda e superata definizione che ritrov iam o nel Codice Civ ile, datata 1 942. Ora la palla passa alle aziende. Nel senso di una chiam ata diretta alla corresponsabilità da parte del m ondo del lav oro, anzitutto attrav erso un protocollo d’intesa con i m inisteri com petenti (o gli uffici periferici) e le Regioni, poi con delle Conv enzioni con le singole scuole o, m eglio ancora, con reti di scuole. Protocolli e Conv enzioni che dov ranno m ettere in chiaro: gli indirizzi di studio prescelti, i criteri per l’indiv iduazione delle scuole e degli studenti, le m odalità di rientro degli studenti ai percorsi curricolari ordinari, il num ero di ore da sv olgere nei luoghi di lav oro, i criteri del m onitoraggio e della v alutazione della sperim entazione.

Le im prese, dunque, div enteranno protagoniste, assiem e alle scuole, di queste nuov e opportunità form ativ e, fondam entali per i nuov i “apprendisti”, anche m inorenni. La sintesi di questo incontro scuola-lav oro sarà un “piano form ativ o personalizzato”, che accom pagnerà lo studente-apprendista durante tutto il percorso. A dar m an forte saranno il tutor aziendale e quello designato dalla scuola (com ponente del consiglio di classe dell’alunno).

Concretam ente, questi sono gli spazi di flessibilità prev isti: il percorso potrà occupare sino al 3 5% dell’orario annuale delle lezioni. Questi periodi, in term ini di v alutazione, saranno v alutati e certificati e v arranno com e crediti per l’am m issione agli Esam i di Stato. Per le terze prov e, la com m issione dov rà richiam are il percorso seguito dagli studenti, anche con l’aiuto del tutor aziendale. Si tratta di un altro

(2)

16/6/2014 IL CASO/ La "scorciatoia" per portare i giovani dalla scuola al lavoro

http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2014/6/16/IL-CASO-La-scorciatoia-per-portare-i-giovani-dalla-scuola-al-lavoro/print/507600/ 2/2 tassello, ha concluso la Giannini, del “Cantiere giov ani” m esso in cam po dal Miur, un cantiere che sta

lav orando su altre iniziativ e di v alorizzazione delle com petenze degli studenti, i cui frutti dov rebbero v edersi a brev e, in term ini di proposte operativ e.

La proposta di questa inedita alternanza, potrem m o aggiungere, ben si adatta alle esigenze degli studenti degli istituti tecnici e professionali, m entre è tutto da capire com e possa, per v ia della necessaria interazione tra form azione e lav oro, v alere anche per i percorsi liceali. Se consideriam o, infine, il crollo delle iscrizioni univ ersitarie, e il fatto che una notev ole parte di liceali non si iscriv e oggi all’univ ersità, resta da concordare com e v alorizzare al m eglio, anche per loro, questa opportunità. Sapendo che il m ondo del lav oro, fatto per la quasi totalità di piccole aziende, non tutte in un m om ento positiv o, non si sa in che m isura potrà o saprà rispondere a questo nuov o inv ito alla collaborazione. Già un anno fa, a fine giugno, il consiglio dei m inistri in un articolo, poi stralciato, del decreto su «Disposizioni in m ateria di istruzione, form azione ed enti di ricerca», av ev a prospettato questo nuov o raccordo tra form azione e lav oro. Oltre i progetti, regionali o degli Uffici scolastici regionali, di alternanza già attiv i da anni, m a che toccano poche decine di studenti per scuola. Già allora si era com preso che non era possibile costruire «interv enti urgenti per la prom ozione dell’occupazione, in particolare giov anile» senza coinv olgere anche l’istruzione e form azione scolastica, professionale e univ ersitaria.

Il nuov o decreto interm inisteriale copre quell’esigenza? O si tratta del solito interv ento tam pone che non incide sulla struttura-base, organizzativ a e didattica, anzitutto, del m ondo della form azione? Allora v i era stata, al com m a 1 dell’articolo 4 dello schem a di decreto, una chiara scelta, di 5 m ilioni, per

l’am pliam ento del Fondo per gli Istituti tecnici superiori. Non si trattav a di risorse aggiuntiv e, bensì di uno spostam ento di fondi tra v oci di bilancio dello stesso Miur; tuttav ia la scelta appariv a corretta per la v olontà di v alorizzare il canale non univ ersitario di form azione terziaria tanto diffuso in Europa quanto inconsistente in Italia.

Di conv erso, oltre agli Its, v arrebbe la pena spendere un po’ di tem po per capire la situazione della form azione professionale regionale, in m odo da av ere un quadro preciso su tutta la filiera form ativ a. Ma sarà occasione per un altro interv ento. Intanto il tem a dell’alternanza è div entato, da refrain bipartisan, scelta operativ a, cioè di struttura. Pur in un quadro di im m obilism o di ordine m entale, contrattuale, culturale.

Sapranno, queste scelte, produrre un progressiv o scardinam ento di quell’im m obilism o? Per intanto, continua a crescere la disoccupazione…

Riferimenti

Documenti correlati

Le informazioni registrate nel corso dell’indagine sono utilizzate per migliorare le politiche e gli investimenti pubblici per la formazione dei lavoratori e per ridurre il

Per rendersi conto della distanza tra la norma e la realtà è sufficiente mettersi all’opera e provare a cercare di intercettare un giovane partendo proprio dai

l’urgenza di evangelizzare e della centralità della proposta di Gesù Cristo: «Avvertiamo l’evangelizzazione come l’urgenza principale della nostra

Per evitare che questa crisi lasci cicatrici durature sulle carriere e sul benessere dei gio- vani, i Paesi devono agire rapida- mente e aiutare i giovani a mantene- re un

E ancora: «Sia che ci sia un qualche soggetto dal quale proviene la generazione, sia che no, occorre sempre che la sua generazione avvenga dal non ente, che è il termine

consolidata Lombardia, che già da anni ha intrapreso con successo la strada della valorizzazione degli operatori privati remunerandoli prevalentemente a

Alcune sperimentazioni di alternanza tra scuola e lavoro sono già in atto, ma ancora non si fa sistema: permane il pregiudizio sulla valenza formativa del lavoro,

Mia figlia si era iscritta al progetto subito dopo l'uscita del bando ma non è MAI stata contattata nemmeno per un colloquio, quindi Garanzia Giovani è un pacco per prendere in