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mercoledì 22 GIUGNO 1966

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(1)

jjesocofiti Parlamentari 1429 Assemblea Regionale Siciliana,

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno 1966

C C C L X X I I S E D U T A

m e r c o l e d ì 22 GI UGNO 1966

Presidenza del Vice Presidente GIUMMARRA

I N D I C E

Commissioni leg is la tiv e:

(Variazioni nella composizione) . . . . Congedi . . . . ' ...

Disegni di le g g e :

(Annunzio dì presentazione e comunicazione d’invio alle Commissioni legislative) . (Per riscrizione all’ordine del giorno):

p r e s id e n t e . . ...

l o m b a r d o ...

Pag.

1430 2430

1429

1433 1433

« Determ inazione d e l p rez z o d i ven d ita delle zone industriali » (150/A) (Seguito della discus­

sione) :

p r e s i d e n t e... 1433, 1434, Ì435, 1436 a v o l a... 1433 B O M B O N A T T ... 1434 OJENI, Presidente della Commissione . . 1434, 1435, 1436 EAGONE, Assessore all’industria e com m ercio 1434, 1435, 1436 NICASTHO ... 1434 SALLICANO ... .... . 1434, 1435 Bo m b a r d o, relatore ... 1435

(Votazione segreta) . . . . . . . 143&

(Chiusura della votazione segreta) . . . 1442 (Risultato della v o t a z i o n e ) ...

«Modaclie ed integrazioni al E.D.L. 30 dicem­

bre 1925j numero 3367 ed alla legge 35 luglio 1953, numero 991» (545) (Discussione):

Pr e s id e n t e . . . i436, i43s, 1439, 1440, 1441, 1442 RUSSO Mi c h e l e, Presidente della Commissione

® delatore . . . . . . 1437, 1439, 1440, 1441, 1442 Ba sin o. Assessore alPagricoltura è foreste ' . 1438, 1439 1440, 1441, 1442

^VA22a . . . . . ‘. . , . 1442

^(^«l’PeUanze (Rinvio dello svolgiménto) :

^’^e s i d e n t e

ÈOSco 14321432

PIZZO, Assesso?‘s alle fin a n z e ... 1432 (Per lo svolgimento urgente) :

PRESIDENTE . . . . . . . . 1432, 1433

T U C C A R I ...- . . . 1432 FAGONE, Assessore all’industria e cojnm ercio 1432 C O R T E S E ... 1433

In terrog a zion e:

(Annunzio) ... 1430

Mozione (Determinazione della data di discus­

sione) :

PRESIDENTE . . . . . . . .

PIZZO, Assessore alle fin a n z e ...

TUCCARI . . . . . . . .

1431, 1432 1431, 1432 1432

La seduta è aperta alle ore 17,15.

NICASTRÒ, segretario^ dà lettura del pro^

cesso verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro­

vato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge e comunicazione d’invio alle Commissioni legi­

slative.

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati, nelle date a fianco di ciascuno se­

gnate, ed inviati in data odierna alle compe­

tenti Commissioni legislative, i seguenti di­

ségni di legge :

— « Interventi per Tesecuzione di opere pubbliche » (563), daU’onorevole D ’Acquisto, in data 21 giugno 1966, alla Commissione le^

Resoconti, f. 189 (500)

(2)

Resoconti Parlamentari 1431 — Assemblea Regionale Siciliana

V Le g is l a t u r a CCCLXXII SEDUTA 2 2 Gi u g n o 1966

decreta

Tonorevole Francesco Taormina è nomina­

to componente della sesta Commissione legi­

slativa permanente « Pubblica istruzione », in sostituzione dell’onorevole Calogero Mangio- , ne.

11 presente decreto sarà comunicato in As­

semblea.

Palermo, 22 giugno 1966 ».

Comunico che la prima Commissione legi­

slativa permanente « Affari interni ed ordi­

namento amministrativo », nella seduta nu­

mero 76 del 14 giugno 1966, ha gletto Presi­

dente l’onorevole Antonino Varvaro, e nella seduta numero 77 del 16 giugno 1966 ha elet­

to Vice Presidente l’onorevole Aurelio Mazza.

Onorevoli colleghi, la seduta è sospesa per quarantacinque minuti. I capigruppo sono convocati neU’Uffìcio del Presidente.

(La seduta, sospesa alle ore 17,25 è ripresa alle ore 18,05).

Determinazione della data di discussione di mozione.

PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Si pas­

sa al punto II dell’ordine del giorno: Deter­

minazione della data di discussione della m o­

zione numero 73 degli onorevoli Cortese, La Torre, Marraro, Tuccari, Nicastro, Messana, Prestipino Giarritta, Carbone, Di Bennardo, Ovazza, Colajanni, La Porta, Scaturro, San- tangelo, Giacalone Vito, Carollo Luigi, Miceli, Varvaro, Renda, Romano, Rossitto e Vajola.

« L’Assemblea regionale siciliana

constatato l’esito del dibattito parlamenta- re del 7 dicembre 1965 sulle mozioni numeri 59, 60; l’impegno in questa occasione as­

sunto dal Governo di rifirare la circolare nu- l’sero 28464 del 19 novembre 1965, di annul- are la relativa gara per la concessione in de-

*6gazione delle esattorie non potute conferire

•lei'modi ordinari, di riesaminare la questio- in Giunta di Governo, e di informarne la Assemblea;

considerato che il Comitato regionale del ha deliberato all’unanimità la revoca

®lle concessioni delle esattorie ai gestori pri- 'fatì ed impegnato in tal senso la propria rap­

presentanza all’Assemblea regionale;

considerato che la Cassa di Risparmio per

® province siciliane ha reiterato la proposta

' di assumere nuovamente, a termini di legge, ed alle condizioni del precedente biennio, la gestione delegata delle esattorie in oggetto, già da essa condotta con risultati positivi e con piena soddisfazione sia dei contribuenti che dei dipendenti delle esattorie;

considerato che, nel contempo, si è nuova­

mente scatenata l’offensiva di grosse ditte private (Satris, Sigert), che offrono ribassi sulle spese di direzione rispetto alla percen­

tuale richiesta — per le stesse —■ dalla Cassa di Risparmio-

considerato che con dette proposte le so­

cietà private non potrebbero garantire un ser­

vizio soddisfacente e dignitoso se non a spese dei dipendenti delle esattorie; e che le stesse ditte mirano con tali proposte ad accaparrar­

si tutte le esattorie, al fine esclusivo di oppor­

re situazioni di monopolio alle iniziative ten­

denti alla pubblicizzazione del servizio della riscossione delle imposte dirette in tutte le esattorie siciliane;

considerato che a prescindere dai prece­

denti, anche se precari, rapporti di lavoro, in pieno accordo tra Assessorato delle finanze e delegazioni private, sono state assunte circa 90 unità lavorative;

considerato infine il voto con cui, nella se­

duta del 9 aprile 1965, TAssemblea regionale impegnò il governo ad affidare la delegazio­

ne governativa ad istituti di credito con esclu­

sione di qualsiasi società privata, impegna il Governo

1) a rispettare la volontà espressa in quel­

la occasione dall’Assemblea Regionale, e a concludere positivamente le trattative con la Cassa di Risparmio o con altro Istituto di credito;

2) di dare precedenza nelle eventuali nuo­

ve assunzioni ai dipendenti licenziati dalle esattorie;

invita altresì il Governo

a prendere tutte le iniziative necessarie per­

chè sia sollecitamente discusso e approvato il disegno di legge di iniziativa parlamentare che prevede la costituzione di un consorzio fra Istituti di Credito e Regione per la gestio­

ne delle esattorie delle imposte ».

Quale data propone il Governo?

PIZZO, Assessore alle finanze. Il Governo propone la data del 5 luglio 1966.

(3)

Resoconti Parlamentari 1432 Assemblea Regionale Siciliana

V Le g is l a t u r a CCCLXXII SEDUTA 22 Giu g n o ig^g

TUCCARI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TUCCARI Onorevole Presidente, la data proposta dairAssessore ci sembra piuttosto lontana; noi saremmo del parere che la m o­

zione si discutesse al più tardi il 30 giugno o il 1 luglio.

Ove dovesse prevalere la richiesta avanza­

ta dal Governo, desidereremmo preventiva as­

sicurazione che a quella data TÀssemblea sia aperta. Ciò per evitare che si determini una fuga prima dell’incontro.

PRESIDENTE. Il Governo?

PIZZO, Assessore alle finanze. La settima­

na ventura sono impegnato a Roma per di­

scutere sulle norme di attuazione in materia finanziaria. Quindi non so se per il giorno 1 luglio potrò essere a Palermo. Comunque, poiché il Governo non intende sfuggire alla discussione, desidererei che da parte del Pre­

sidente mi si assicurasse che il giorno 5 lu­

glio l’Assemblea sarà ancora aperta.

PRESIDENTE, Onorevoli colleghi, non è stato ancora stabilito alcun calendario di la­

vori. Pertanto da parte della Presidenza non può essere data assicurazione che per il 5 lu­

glio' l’Assemblea sarà aperta.

TUCCARI. Onorevole Presidente, noi in­

sistiamo perchè venga posta ai voti la richie­

sta per la discussione della mozione il 1 lu­

glio.

PRESIDENTE. Onorevole

nulla in contrario? Assessore, ha PIZZO, Assessore alle finanze. D ’accordo.

PRESIDENTE. Pongo ai voti la proposta che la mozione numero 73 venga discussa venerdì 1” luglio 1966.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvata)

Rinvio dello svolgimento di interpellanza.

PRESIDENTE, Si passa al punto III del­

l’ordine del giorno: « Svolgimento della in­

terpellanza numero 510 « Rilevamento del pacchetto azionario delle Cartiere riunite di Fondachello di Mascali da parté della Sìcil-

carta », dell’onorevole Bosco.

BOSCO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOSCO. Onorevole Presidente, l’onorevole Coniglio ieri mi ha fatto sapere che, a causa della sua assenza da Palermo, l’interpellanza non avrebbe potuto essere svolta oggi. Se fos­

se possibile, sarei del parare di stabilire la da­

ta di giovedì 0 venerdì della prossima setti­

mana.

PRESIDENTE. Il Governo è d’accordo per giovedì?

PIZZO, Assessore alle finanze. D ’accordo, PRESIDENTE, Resta, pertanto, stabilito che lo svolgimento dell’interpellanza numero 510 avrà luogo giovedì 30 giugno 1966.

Per lo svolgimento urgente di interpellanza.

TUCCARI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ,

TUCCARI. Onorevole Presidente, è stata presentata una interpellanza, che reca il' nu­

mero 508, il cui contenuto di natura politi­

ca riveste un carattere di estrema importan­

za. Gradiremmo, pertanto, che, anche se non.

è presente il Presidente della Regione, attra­

verso il pronunciamento di chi oggi lo rap­

presenta fosse stabilita la data di svolgimen­

to, trattandosi di un argomento dì assoluta priorità rispetto ad altri impegni del Go­

verno.

PRESIDENTE. Il Governo?

FAGONE, Assessore all’industria e corti' mercio. Se fosse possibile svolgerla venerdì V luglio sarebbe bene, anche perchè per quel­

la data il Presidente della Regione sarà sede.

(4)

Resoconti Parlamentari 1433 — Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giu g n o 1966

CORTESE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CORTESE. Signor Presidente, vorrei far presente che nella riunione dei capigruppo si era stabilito che rinterpeìlanza fosse svol­

ta nella seduta di martedì prossimo.

PRESIDENTE. Allora resta stabilito che la interpellanza numero 508 sarà svolta nella se­

duta di martedì 28 giugno 1966.

Per l’iscrizione aìFordine del giorno di disegni di legge.

LOMBARDO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LOMBARDO. Onorevole Presidente, avan­

zo formale richiesta perchè vengano iscritti aH’ordine del giorno della prossima seduta i seguenti disegni di legge: numero 93 sulla piccola, proprietà contadina, per il quale esi­

ste una copertura di spesa: numero 367, rela­

tivo alla assistenza generica agli artigiani, ed anche per questo provvedimento esiste la re­

lativa copertura; infine il disegno di legge nu­

mero 497: « Norme di revisione ordinaria del­

le cooperative », che non implica alcuna spe­

sa.

PRESIDENTE. Assicuro Tonorevole Lom- laardo che in sede di formulazione dell’ordine

*161 giorno sarà tenuto conto della sua richie­

sta, compatibilmente con gli impegni assunti

^8l corso della conferenza dei capigruppo.

Seguito della discussione del disegno di legge:

« Determinazione del prezzo di vendita delle zone industriali » (150/A).

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, comuni- che nella riunione dei capigruppo è stato pbilito di proseguire l’esame del disegno di numero 150 e di discutere il disegno legge numero 545.

Non sorgendo osservazioni, si passa pertan-

°> punto IV dell’ordine del giorno: Di- eussione di disegni di legge,

j oi prosegue la discussione del disegno di numero 150; « Determinazione del

prezzo di vendita delle zone industriali», iscritto al numero 3 del punto IV delPordine del giorno.

Invito i componenti della Commisisone a prendere posto nell’apposito banco. Ricordo agli onorevoli colleghi che la discussione del disegno di legge è stata rinviata in sede di esame deU’articolo-. 1, al quale era stato pre­

sentato dagli onorevoli Falci, Giummarra, Avola, Rubino, Occhipinti e Cangialosi il se­

guente emendamento;

dbVartìcolo 1 dopo le parole: « 700 mq. » aggiungere le altre: «P e r le zone industria­

li di Agrigento, di Ragusa, di Trapani e di Caltanissetta il prezzo è fissato nella misura di lire 100 mq. ».

Comunico che è stato presentato aU’arti- colo 1, dal Presidente della Commissione, onorevole Ojeni; il seguente emendamento:

dopo le parole: « lire 700 mq. » aggiungere le altre : « per le zone, industriali di Agri­

gento, Ragusa, Trapani e Caltanissetta il prez­

zo è fissato nella: misura di lire 150 mq. ».

AVOLA. Anche a nome degli altià firma­

tari dichiaro di ritirare remendamento a fir­

ma mia e di altri colleghi.

PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende at­

to.- Non sorgendo altre osservazioni, pongo ai voti remendamento della Commissione al­

l’articolo 1.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Onorevoli colleglli, dichiaro, pertanto, chiu­

sa la discussione e pongo ai voti l’articolo 1 nel testo risultante dall’emendamento appro­

vato.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 2.

Invito il segretario a darne lettura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 2.

Il prezzo di cui all’articold precedente sarà di diritto soggetto a revisione tutte

(5)

Resoconti Parlamentari 1434 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno igeg

le volte che verranno segnate dairUffìcio centrale di statistica variazioni nel livel­

lo generale dei prezzi, in aumento o in di­

minuzione, superiori al limite del 5 per cento ».

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione. La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione. Fa­

vorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FAGONE, Assessore all’industria e com- mercio. Favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’articolo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 3.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NI CASTRO, segretario:

« Art. 3.

E’ vietata la concessione di aree nella zona industriale regionale in favore di co­

loro che siano comunque in possesso di aree nelle zone industriali di cui al D. L.

6 maggio 1909 numero 264; legge 13 luglio 1910, numero 466; decreto legislativo 19 agosto 1917, n. 1399 e successive aggiunte e modificazioni, tranne che non conferiscano le aree di cui siano in possesso al patrimo­

nio comunale.

Il comune utilizzerà, ove possibile, le aree ad esso pervenute a norma del com­

ma precedente, per gli scopi di cui alla leg­

ge nazionale 18 aprile 1962, numero 167.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione.

BOMBONATT. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOMBONATI. Signor Presidente, il pi-g.

sentatore di questo disegno di legge ha forse trascurato un aspetto importantissimo della questione, e cioè che molti proprietari di ter­

reni vengono a trovarsi, a causa dell’espro- prio, da un momento all’altro privati del ter­

reno senza, peraltro, percepire il pagamento relativo. Vorrei, pertanto, pregare la Signo­

ria Vostra di sospendere brevemente la sedu­

ta, al fine di concordare un emendamento che possa in un certo senso sanare la situazione.

A Termini Imerese, per esempio, vi sono mi­

gliaia di piccoli coltivatori, i quali da proprie­

tari si ritrovano braccianti proprio perchè viene loro espropriato il terreno.

Ebbene, mi sembrerebbe giusto consentire anche a costoro, che sono pure cittadini sici­

liani, di essere garantiti dalla Regione.

PRESIDENTE. La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione.

Onorevole Presidente, la richiesta dell’onore­

vole Bombonati non mi pare pertinente, quin­

di la Commissione è contraria.

NICASTRO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

NICASTRO. Signor Presidente, credo che l’onorevole Bombonati non abbia tenuto con­

to del fatto che, per quanto riguarda l’acqui­

sizione di queste aree vi è una procedura stabilita dalla legge, trattandosi di esproprio per pubblica utilità.

Il proprietario ha sempre il diritto di riven­

dicare il prezzo, ove non sia soddisfatto di quello fissato; ed in questo caso viene istitui­

ta una commissione arbitrale. Ma non mi pare questa la sede adatta per sollevare un pro­

blema del genere.

BOMBONATI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE, Ne ha facoltà.

BOMBONATI. Onorevole Presidente, il mio rilievo tendeva a chiarire se il singolo proprietario abbia o meno il diritto di discU' tere prima di cedere il proprio terreno.

SALLICANO. Chiedo di parlare.

(6)

Resoconti Parlamentari 1435 Assemblea Regionale Siciliana

V Le g is la t u r a CCCLXXII SEDUTA 2 2 Gi u g n o 1966

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SALLIGANO. Onorevole Presidente, io ri­

tengo che la contestazione insorga sulla in­

terpretazione dell’articolo 1...

PRESIDENTE. Siamo in sede di esame del- Farticolo 3, onorevole Sallicano.

SALLICANO. Allora si potrebbe modifica­

re l’articolo 3, nel senso di aggiungere che è vietata la concessione di aree demaniali nella zona industriale regionale.

PRESIDENTE. Onorevole Sallicano, si tratta di aree già acquisite che fanno parte del demanio della Regione, non di aree da acquisire.

LOMBARDO, relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LOMBARDO, relatore. Onorevole Presi­

dente, il problema sollevato dall’onorevole Bombonati ritengo non possa trovare soluzio­

ne in questa fase, perchè, s0 non vado erra­

to, egli ha posto il quesito dei rapporti tra lo agricoltore venditore di terreno, o espro­

priando, o espropriato ed il demanio regio­

nale.

Il provvedimento al nostro esame, onorevo­

li colleghi, regola i rapporti tra la Regione, n quindi il demanio, ed i titolari di aziende industriali.

Indubbiamente, la questione cui ha fatto cenno l’onorevole Bombonati ha una sua lo­

sca. Tuttavia mi pare più opportuno inqua­

drarla nel contesto generale della legge rela- Iton alla espropriazione per pubblica utilità;

*n quella sedè il titolare può far valere i suoi

^^toti, può avanzare le sue richieste.

Pr e s i d e n t e. La commissione, suU’arti-

colo 3? ' ^

OJENI, Presidente della Commissione. Fa-

''orevole. .

Pr e s i d e n t e. Il Governo?

PAGONE, Assessore alVindustria e com- Favorevole.

PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’articolo 3.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 4.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 4.

I contratti di vendita dei terreni delle zone industriali, stipulati sino alla data di entrata in vigore della presente legge a prezzo diverso da quello sopraindicato, pos­

sono essere approvati in sanatoria dall’As­

sessore per le Finanze di concerto con l’As- sessore per lo sviluppo economico ».

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione. La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione. Fa­

vorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FAGONE, Assessore alVindn,stria e com­

mercio. Favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’articolo 4.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 5.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 5.

Dall’entrata in vigore della presente leg­

ge sono abrogate le disposizioni contenute nel quarto comma dell’articolo 22 della leg­

ge regionale 21 aprile 1953, numero 30 e nel

(7)

Resoconti Parlamentari 1436 ^ Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno 1950

secondo comma dell’artìcolo 34 della legge regionale 5 agosto 1957, numero 51 ».

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione. La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione. Fa­

vorevole.

PRESIDENTE. Il Governo? .

FAGONE, Assessore all’industria e com­

mercio. Favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’artìcolo 5.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 6.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 6.

La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, E’ fatto obbligo a chiunque spetti di os­

servarla e di farla osservare come legge della Regione.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione. La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione. Fa­

vorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FAGONE, Assessore all’industria e com­

mercio. Favorevole.

PRESIDENTE. Non avendo altri chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’articolo 6.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

( £ ’ approvato)

Propongo che il titolo del disegno di legge sia così modificato; « Determinazione del prezzo di vendita dei terreni compresi nelle zone industriali ».

La Commissione?

OJENI, Presidente della Commissione. Fa­

vorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FAGONE, Assessore all’industria e com­

mercio. Favorevole.

PRESIDENTE. Pongo ai voti il nuovo ti­

tolo del disegno di legge.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E’ approvato)

Votazione per scrutinio segreto.

PRESIDENTE. Indico la votazione per scrutinio segreto del disegno di legge testé discusso.

Chiarisco il significato del voto: pallina bianca nelFurna bianca, favorevole al disegno di legge; pallina nera nell’urna bianca, con­

trario.

Invito il deputato segretario a fare l’ap- pello.

Dichiaro aperta la votazione.

NICASTRO, segretario, inizia l’appello.

PRESIDENTE. Avverto gli onorevoli col­

leghi che le urne rimarranno aperte, mentre si porosègue nello svolgimento dell’ordine del giorno.

Discussione del disegno di legge: « Modifiche ed integrazioni al R. D. L. 30 dicembre W ’ numero 3267 ed alla legge 25 luglio 1952, mero 991 » (545).

PRESIDENTE. Si passa, pertanto, all’e j me del disegno di legge « Modifiche ed tegrazioni al R.D.L. 30 dicernbre 1923, mero 3267 ed alla legge 25 luglio 1952) mero 991 », iscritto al numero 6 del punto

! dell’ordine del giorno.

(8)

Resoconti Parlamentari 1437 Assemblea Regionale Siciliana

V Legisiatxtra CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno 1966

Invito i componenti della Commissione a prendere posto nell’apposito banco.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare, il relatore, onorevole Russo Michele.

RUSSO MICHELE, Presidente deila Com­

missione e relatore. Onorevoli colleghi, il di­

segno di legge oggi al nostro esame è stato elaborato allo scopo di consentire una proroga delle provvidenze vigenti in favore delle aziende-silvo-pastorali.

La Commissione si accinge a presentare al­

l'articolo 1 un emendamento che tende ad elevare a quindici anni la durata dei contri­

buti previsti dalla legge. Il motivoi che ha de­

terminato questa modifica risiede nel fatto che una organizzazione aziendale di tipo montano richiede, per la sua stessa natura, un lungo periodo di tempo, per cui una azien­

da che dovesse limitare i propri programmi ad un ciclo di soli cinque anni non potrebbe che realizzare un piano con prospettive limi­

tate, senza innovazioni tali da mutare radi­

calmente le condizioni della produzione pa­

storizia montana.

E’ questo un tipo di azienda che, se pure interessata ad un aspetto, vorrei dire margi­

nale dell’attività pastorale, poiché riguarda il modo di utilizzare pascoli e boschi demania­

li ai fini della pastorizia — che, naturalmente ha il suo campo di azione nell’intero térrito- rio — si può considerare come uno strumento propulsivo di grande utilità per il settore.

All’articolo 2 la Commissione è venuta nel­

la determinazione di risolvere il problema della concessione di contributi, a condizione rhe le aziende stesse proroghino i contratti di affitto con i pastori, salvo loro rinunzia, e rhe documentino l’applicazione della legge sull’equo canone. Ciò in quanto il fine ultimo ui Una gestione moderna, tecnicamente ele- '’ata, dei territori suscettibili di una utilizza­

ndone di tipo pastorale è legato, in definitiva, alla sorte dei pastori, che sono i maggiori in­

teressati a questa attività.

1 contratti annuali, pertanto, potrebbero determinare gestioni di rapina che non armo­

nizzerebbero con i programmi a lungo respi­

ro delle aziende. Ed allora, soltanto in teoria 'stituiremmo aziende con ampie prospettive di 'mpiego di nuovi sistemi culturali e organiz- n^tivi nel campo della produzione del latte,

della carne, e in genere della pastorizia; per­

chè nella realtà verrebbe a determinarsi un diaframma nei confronti dei produttori che portano il peso di questo specifico settore, nel momento in cui i benefici della riorga­

nizzazione dei territori demaniali, anziché essere armonizzati con le loro esigenze, costi­

tuissero un elemento polemico con la lo­

ro attività. Quindi: necessità di arrivare ad una proroga dei contratti, almeno finché du­

ra l’intervento. La Regione, tuttavia, può, nei limiti della sua potestà, stabilire per lègge che questi contributi debbano essere erogati solo alle condizioni cui ho fatto riferimento, anche per evitare che i pastori vengano re­

legati. al ruolo di destinatari di una volontà estranea, come è accaduto in talune circostan­

ze, nelle quali l’Azienda ha creduto di potere svolgere una attività puramente economica e si è ridotta a strumento fiscale di massi­

mizzazione degli affitti, provocando conse­

guenze onerose per i pastori.

A ll’articolo 3 la Commissione ha ritenuto di elevare i contributi per quanto riguarda le opere di miglioramento fondiario e di tra­

sformazione dei prodotti della pastorizia, con l’80 per cento della spesa ammessa a contri­

buto. E’ proprio di questi giorni la notizia del­

la rinunzia da parte dell’Azienda di Nicosia ad un contributo regionale di 100 milioni, che non ha potuto essere utilizzato a causa del divario di tempo tra l’emanazione del prov­

vedimento ,e la sua possibile e pratica attua­

zione. Ma in effetti la ragione è più profqn- da, più sostanziale: l’azienda infatti, avrebbe dovuto reperire il 40 per cento di differenza dell’onere nei suoi bilanci; somma questa che

— a causa della applicazione della legge sul­

lo equo canone, per i pastori — non poteva essere prelevata dalle entrate ordinarie; nè vi erano entrate straordinarie, perchè il con­

tributo regionale è limitato all’attività di pu­

ro e semplice finanziamento.

Questo aumento all’80 per cento del contri­

buto, altrimenti insufficiente, è, oltretutto, lo­

gico, perchè aziende di tipo silvo-pastorale che non avessero ricoveri per gli animali, per i trattori, che non avessero strade di servizio, che non disponessero della possibilità di cap­

tare le sorgenti, non avrebbero ragion d’es­

sere.

A ll’articolo 4 è stata inserita una norma che potrei definire transitoria. Nella legge nazionale è prescritto che alla direzione tec-

tiesoconti, t. 190 (500)

(9)

Resoconti Parlamentari 1438 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatuea CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno

nica di queste aziende sia preposto un laurea­

to in scienze forestali. Titolo di studio, questo, che è diffìcile conseguire in Italia, dove una sola Università, quella di Firenze, accoglie questa Facoltà. Nè tra l’altro mi pare cosa facile per impiegati di aziende che si trovano in piccoli comuni montani, molto poveri, af­

frontare le spese necessarie per conseguire questo diploma.

Proprio per tale motivo, l’articolo 4 stabili­

sce che in mancanza di aspiranti in possesso di laurea in Scienze forestali, la gestione tec­

nica può essere affidata a persone che posseg­

gano la laurea in Scienze agrarie e che ab­

biano conseguito la relativa abilitazione pro­

fessionale.

A ll’articolo 5 è prevista una rappresentanza elettiva, anche se con voto consultivo, delle categorie intervenute, affinchè possano par­

tecipare con il proprio parere alle delibera­

zioni da adottare nonché agli orientamenti da seguire.

Gli altri articoli contengono norme di carat­

tere formale organizzativo.

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati dal Presidente della Commissione e relatore, onorevole Russo Michele, per la Commissione, i seguenti emendamenti;

sostituire l’articolo 1 con il seguente: « La durata prevista agli articoli 139 del R. D. L.

30 dicembre 1923, numero 3267 e 4 della leg­

ge 25 luglio 1952, numero 991, non può es­

sere inferiore ad anni 15 »;

sostituire l’articolo 2 con il seguente ; « In aggiunta alle condizioni fissate dalla legisla­

zione vigente, i contributi previsti dalle nor­

me richiamate all’articolo 1, nonché quelli di cui al successivo artìcolo 3 della presente leg­

ge, sono concessi alle Aziende speciali ed ai Consorzi di cui agli articoli 239 e 155 del ci­

tato R. D. L. numero 3267 a condizione che gli stessi proroghino i contratti di affitto at­

tualmente in vigore con pastori o coopera­

tive di pastori, salvo loro rinunzia, e che do­

cumentino altresì l’applicazione della legge sullo equo canone » ;

sostituire l’ articolo 6 con il seguente: « Re­

stano in vigore le norme non contrastanti con l’applicazione della presente legge ».

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Signor Presidente, onorevoli colleghi, gli emendamenti presentati dall’onorevole Russo Michele agli articoli 1 e 2 del disegno di leg­

ge al nostro esame mi dispensano dallo svol­

gere un intervento inteso a modificare il te­

sto approvato dalla Commissione che, con molta probabilità, sarebbe andato incontro a censure di incostituzionalità, dipendendo la formazione delle Aziende silvo-pastorali di­

rettamente dalla volontà dei Comuni e poten­

dosi, pertanto, profilare un intervento ten­

dente a limitare l’autonomia degli Etiti locali, sia pure in questo settore.

Il Governo, tuttavia condivide l’opportuni­

tà di proprogare i contributi per un arco di tempo non inferiore a quindici anni. Infatti, per chi si intenda di boschi e di pascoli non è incomprensibile il fatto che i miglioramen­

ti dei pascoli e la ricostituzione dei boschi ne­

cessitino di interventi prolungati, se non si vuole rischiare di perdere quelli precedente- mente effettuati. Sotto questo profilo, dun­

que, è opportuno la iniziativa legislativa di cui ci stiamo occupando.

Ritengo, altresì, di potete condividere il concetto della subordinazione della proroga dei contributi al rinnovo dei contratti che, previsto nella forma di cui al nuovo emenda­

mento sostitutivo, consentirebbe, anche in questo caso di superare una certa difficoltà di carattere costituzionale in ordine a siffatta materia. Sarei comunque del parere che la suddetta proroga dei contratti non riguardas­

se soltanto i pastori, ma pure gli affittuari al­

levatori, dato che sono tutti cointeressati nel­

la attività zootecnica in queste zone. Si evi­

terebbe così un diverso modo di agire che po­

trebbe essere censurato, come del resto è av­

venuto in altri casi, da parte della Corte Co­

stituzionale, a causa del trattamento impari operato nei confronti di cittadini che svol­

gono eguale attività nelle medesime zone e per le stesse finalità.

Devo ancora aggiungere, per completare lo mie osservazioni; che ritengo opportuno che l’Assemblea valuti la rigidità del principio i»;

trodotto dalla Commissione, e di cui non l'i era traccia nel testo del proponente, circa elevazione del contiibuto air80,per cento. • sostanza, togliendo all’Amministrazione n®

certa discrezionalità, la conseguenza e che 1®

(10)

Resoconti Parlamentari 1439 — Assemblea Regionale Siciliana

V Le g is l a t u r a CCCLXXII SEDUTA 2 2 Giu g n o 1966

aziende potrebbero benissimo disinteressarsi del miglioramento del pascolo e dei boschi, in quanto il contributo è loro garantito per legge in questa misura. Mancherebbe, cioè lo stimolo di ordine economico, oltre a quello morale — che dovrebbe essere presente — , affinchè queste aziende si migliorino e nella struttura e nella gestione e nelle eventuali entrate, perchè moltiplicandosi le attività al servizio dei pascoli si finirebbe, evidentemen­

te, con l’aumentare anche le entrate delle aziende. Sarei pertanto del parere di mante­

nere la formula adoperata dal proponente, cioè contributi fino all’SO per cento. Ove l’azienda riuscisse ad avere introiti sufficienti a copri­

re le spese di gestione, non vedo perchè non si dovrebbe potere diminuire il contributo.

La norma, infine, che consente la gestione tecnica dell’azienda a chi non è laureato in Scienze forestali, dovrebbe a mio avviso, ave­

re una limitazione nel tempo: anche questo per agire da sprone. In effetti, la materia ri­

veste un carattere particolare, per cui il ti­

tolo di studio di assoluta competenza è quello delle Scienze forestali, però accanto all’atti­

vità forestale, vi è un’attività silvo-pastorale per la quale è sufficiente la laurea in Scienze agrarie.

In genere le aziende silvo-pastorali hanno oltre il 50 per cento di attività boschiva e quindi la preminenza dovrebbe essere di lau­

reati in Scienze forestali;, tuttavia potremmo adoperare la formula adottata nella legge na­

zionale, e cioè che per un quinquennio, a par­

tire dalla data di pubblicazione della presente legge è consentita la gestione a persone che non posseggano la laurea in Scienze forestali.

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Sempre che non vi siano richieste.

r a s i n o. Assessore all’agricoltura e fora­

tile. D’accordo. Il problema così sarebbe ri­

solto e nello stesso tempo si creerebbe uno stimolo affinchè alcuni laureati in Scienze agrarie si rechino a Firenze onde acquisire il titolo particolarmente richiesto.

Con queste proposte ritengo che si possa Senz’altro passare allo esame degli articoli, con il parere favorevole del Governo.

.p r e s i d e n t e. Poiché nessun altro chiede parlare, dichiaro chiusa la discussione ■ ge­

nerale e pongo ai voti il passaggio all’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 1.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 1.

Le aziende speciali previste dagli articoli 139 del R. D. L. 30 dicembre 1923, numero 3267 e 4 della legge 25 luglio 1952, nmne- ro 991 hanno in Sicilia la durata di anni venti.

La disposizione di cui al comma prece­

dente si applica anche ai Consorzi previsti dall’articolo 155 R. D. L. 30 dicembre 1923, numero 3267 ».

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato, dall’Assessore Fasino per il Governo, il seguente emendamento:

sostituire l’articolo 1 del testo della Com­

missione con il seguente: « Il termine mmi- mo di cui aU’uitimo comma dell’articolo 139 del R. D. 30 dicembre 1923 numero 3267 e del primo comma deU’artìcolo 4 della legge 25 luglio 1952, numero 991, è elevato ad anni 15 ».

Dichiaro aperta la discussione.

La Commissione, suiremendamento Fasino?

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro chiede parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti l’emendamento Fasino sostitutivo delTarticolo 1 del testo della Commissione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approtmto)

L ’emendamento dell’onorevole Russo Mi­

chele risulta, pertanto, assorbito.

Si passa all’articolo 2.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

NICASTRO, segretario :

(11)

Resoconti Parlamentari 1440 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno 1966

« Art. 2.

La scadenza dei contratti di affitto stipu­

lati tra gli Enti previsti dall’articolo prece­

dente e pastori o cooperative di pastori, ancora vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge, è prorogata di anni dieci.

PRESIDENTE. Comunico che all’emenda- mento sostitutivo deironorevole Russo Mi­

chele è stato presentato dagli onorevoli Lom­

bardo, D’Alia, Mazza, Franchina ed Avola il seguente emendamento:

aggiungere all’ emendamento della Commis­

sione dopo le parole : « in vigore con pastori » le altre: «allevatori e le loro cooperative».

Dichiaro aperta la discussione.

La Commissione sull’emendamento Lom­

bardo ed altri?

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Favorevole.

PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, dichiaro chiusa la discussione e pongo ai voti Temendamento aggiuntivo Lombardo ed altri.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo ora ai voti l’emendamento Russo Michele sostitutivo dell’articolo 2 con la mo­

difica risultante daU’emendamento approvato.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 3.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 3.

I contributi previsti dalle leggi vigenti per la realizzazione di opere di migliora­

mento fondiario e di trasformazione dei prodotti della pastorizia, quando sono con­

cessi alle Aziende speciali di cui all’arti­

colo 1, sono elevati all’SO per cento della spesa ammessa a contributo.

PRESIDENTE. Comunico che sono stati ad esso presentati, dall’Assessore Fasino, per il Governo, i seguenti emendamenti:

sostituire le parole: « all’80 per cento » con le altre: « fino al massimo dell’80 per cento »;

.all’articolo 3 del testo della Commissione dopo il primo comma aggiungere il seguente:

« Gli oneri derivanti dall’applicazione del pre­

sente articolo graveranno nei capitoli di bi­

lancio della Regione relativi ai contributi da concedere ai termini dell’articolo 3 della leg­

ge 29 luglio 1952, numero 991 ».

Dichiaro aperta la discussione.

La Commissione?

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. Non sorgendo altre osserva­

zioni pongo ai voti l’emendamento Fasino, parzialmente sostitutivo dell’articolo 3.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo ai voti l’emendamento Fasino ag­

giuntivo all’articolo 3.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E' approvato)

Onorevoli colleghi, dichiaro pertanto chiu­

sa la discussione e pongo ai voti l’articolo 3 nel testo risultante dagli emendamenti ap­

provati.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato) Si passa alFarticolo 4.

Invito il deputato segretario a darne lettura- NICASTRO, segretario :

« Art. 4.

La gestione tecnica dei patrimoni ® Aziende speciali e dei Consorzi di cui a / articolo 1 può essere affidata in Sicilia, ® mancanza di aspiranti in possesso di laur

(12)

Resoconti Parlamentari — 1441 — Assemblea Regionale Siciliana

V LEGISLATURA CCCLXXII SEDUTA 22 Giu g n o 1966

in Scienze forestali, a persone che posseg­

gano la laurea in Scienze agrarie e che abbiano conseguito la relativa abilitazione professionale.

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato, .dall’Assessore Fasino per il Governo, il seguente emendamento:

premettere al testo dell’articolo 4 le parole:

«Nel primo quinquennio sucessivo alla pub­

blicazione della presente legge ».

Dichiaro aperta la discussione.

La Commissione?

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. Non sorgendo altre osserva­

zioni, pongo ai voti Pemendamento.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Onorevoli colleghi, dichiaro, pertanto, chiu­

sa la discussione e pongo ai voti l’articolo 4 con la modifica risultante dell’emendamento approvato.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato) Si passa all’articolo 5.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 5.

Delle Commissioni amministratrici pre- '^iste dagli articoli 142 e 158 del R. D. L.

30 dicembre 1923, numero 3267 fanno parte con voto consultivo, due rappresentanti de­

gli utenti di tutte le attività istituzionali

^egli Enti menzionati nell’articolo 1 della presente legge.

L’Assessore aU’agricoltura e foreste è autorizzato a stabilire con proprio decreto le norme per l’applicazione della disposi­

zione di cui al comma precedente ».

.p r e s i d e n t e. Dichiaro aperta la discus­

sione.

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Onorevole Presidente, questo articolo dà facoltà all’Assessore all’agricoltura di stabi­

lire con proprio decreto le norme per l’appli­

cazione della disposizione relativa alla par­

tecipazione alle commissioni esaminatrici dei due rappresentanti degli utenti di tutte le at­

tività istituzionali degli enti menzionati nello articolo 1, con voto consultivo. A me sembra, onorevoli coileghi, che tale autorità debba spettare al Presidente della Regione, sentita la Giunta di Governo.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, propon­

go che venga accantonato l’esame dell’arti­

colo 5.

Non sorgendo osservazioni, così resta sta­

bilito.

Si passa all’articolo 6.

Invito il deputato segretario a darne let­

tura.

NICASTRO, segretario:

« Art. 6.

Sono abrogate tutte le norme contrastan­

ti con l’applicazione della presente legge ».

PRESIDENTE. Ricordo che è stato presen­

tato dall’onorevole Russo Michele il seguente emendamento:

sostituire l’articolo 6 con il seguente : « Re­

stano in vigore le norme non contrastanti con Tapplicazione della presente legge ».

Dichiaro aperta la discussione.

Ha facoltà dì parlare l’onorevole Michele Russo per illustrare Temendamento.

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Onorevole Presidente, ne­

gli articoli precedenti abbiamo stabilito con­

dizioni diverse, senza precisare che sono ag­

giuntive: potrebbe, quindi, darsi luogo ad una interpretazione secondo la quale i contributi sarebbero concessi solo a questo titolo; in realtà, non è così perchè anzi le altre condi­

zioni restano in vigore.

(13)

Resoconti Parlamentari 1442 — Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura. CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno igeg

Questo va precisato stabilendo esplicita­

mente che rimangono valide tutte le norme non contrastanti.

PRESIDENTE. Il parere del Governo?

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Favorevole.

PRESIDENTE. Non sorgendo altre osser­

vazioni, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti Temendamento sostitutivo delì’ar- ticolo 6.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Si riprende l’esame dell’articolo 5 poc’anzi sospeso.

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato, dall’Assessore Fasino per il Governo, il seguente emendamento;

sostituire il secondo comma dell’articolo 5 con il seguente: « Il Governo della Regione è autorizzato ad emanare entro il termine di 180 giorni dell’entrata in vigore della presente legge le norme regolamentari relative alTap- plicazione del presente articolo ».

OVAZZA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

OVAZZA. Onorevole Presidente, il princi­

pio di rimandare rautorizzazione ad emanare le norme regolamentari all’esecutivo è, vorrei dire, quasi dovuto. Tuttavia, mi consenta ono­

revole Assessore, — e non voglio fare pole­

mica — di ricordare che il Governo, spesso, in altre occasioni ha lasciato trascorrere i ter­

mini, fissati, peraltro, dalla legge, senza prov­

vedere.

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore­

ste. Chiedo di parlare,

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore all’agricoltura e fore- st]e. onorevole Presidente, io ero del parere di sopprimere Fultimo comma dell’articolo. De­

vo comunque precisare che l’emendamento a

mia firma tende soltanto ad evitare la palese incostituzionalità del comma suddetto. Infatti sarebbe stato puerile ricadere nello stesso er­

rore che già altre volte ha provocato una censura.

PRESIDENTE. Poiché nessuno chiede di parlare, dichiaro chiusa la discussione e pon­

go ai voti remendamento.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo ai voti l’articolo 5, con la modifica conseguente all’emendamento approvato.

Chi' è favorevole resti seduto; chi è coptra- rio si alzi.

(E’ approvato) Si passa aU’articolo 7.

Invito il deputato segretario a darne lettura, NICASTRO, segretario :

« Art. 7.

La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus­

sione. Poiché nessuno chiede di parlare di­

chiaro chiusa la discussione e pongo ai voti l’articolo 7.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Avverto che la votazione per scrutinio se­

greto del disegno di legge testé discusso avra luogo nella seduta di domani.

Chiusura della votazione segreta.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione segreta del disegno di legge numero 150,

Hanno preso parte alla votazione:

Barbera, Barone, Bombonati, Bonfiglio, Bn tafuoco, Carbone, Colaj anni, Corallo, Cortes^.

D ’Alia, D ’Angelo, Di Martino, Fagone, Fasin >

(14)

Hesoconti Parlamentari 1443 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCLXXII SEDUTA 22 Giugno 1966

Franchina, Fusco, Genovese, Germana, Giaca- lone Vito, Giummarra, La Porta, La Torre, Lo gagro. Lombardo, Marraro, Mazza, Miceli, Mucciolì, Muratore, Nicàstro, Nigro, Ojeni, Ovazza, Renda, Romano, Rubino, Russo Mi­

chele, Sallicano, Sammarco,. Sanfìlippo, Sca­

tarro, Taormina, Tuccari, Vajola, Varvaro. ■ Sono in congedo: Coniglio e Santangelo.

PRESIDENTE. Invito i deputati segretari a procedere al computo dei voti.

(Il- deputato segretario Nicàstro procede al computo dei voti)

Risultato della votazione.

PRESIDENTE, votazione :

Proclamo il risultato della

Presenti e votanti . . 46 Maggioranza . . . . 24 Voti favorevoli . . . 33 Voti contrari . . . . 13

(L’Assemblea approva)

Onorevoli colleghi, la seduta è rinviata a domani, giovedì 23 giugno 1966 con il seguen­

te ordine del giorno:

I — Comunicazioni.

II — Votazione per scrutinio segreto del di­

segno di legge; « Modifiche ed integra­

zioni al R. D. L. 30 dicembre 1923, nu­

mero 3267 ed alla legge 25 luglio 1952, numero 991 » (545).

III — Discussione dei disegni di legge:

1) « Provvidenze in favore dell’Asso­

ciazione Nazionale Combattenti e Re­

duci della Regione » (395) ;

2) « Partecipazione della Regione si­

ciliana all’aumento del fondo di rota­

zione dell’Istituto regionale per il finan­

ziamento alle industrie in Sicilia » (90) (Seguito);

3) « Finanziamento di un programma di interventi prioritari » (479) (Seguito);

4) « Assistenza e tutela della coope­

razione di credito rurale» (163);

5) « Integrazione del fondo concorso interessi della Cassa regionale per il credito alle imprese artigliane (Crias) » (460);

6) « Sviluppo della proprietà coltiva­

trice » (93);

7) « Norme relative al personale di­

rettivo, di segreteria e di servizio della Scuola magistrale ortofrenica regionale di Catania istituita con legge regionale 4 aprile 1955, numero 33 e successivo D. P. 1 dicembre 1959, numero 10 (Re­

golamento per l’esecuzione della legge regionale 4 aprile 1955, numero 331 »

(481);

8) « Istituzione di una Cattedra dì te­

rapia medica-sistematica presso la Fa­

coltà di medicina e chirurgia dell’Uni­

versità di Catania» (113);

9) « Istituzione di un posto di pro­

fessore di ruolo di fisiopatologia oste­

trica e ginecologica presso rUniversità degli studi di Catania» (214);

10) « Istituzione di una cattedra di dermatologia presso l’Università di Pa­

lermo » (238);

11) « Istituzione di un posto di assi­

stente di ruolo alla cattedra di pueri- coltura presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Messina » (176);

12) « Istituzione di un posto di assi­

stente ordinario di ruolo presso Tlsti- tuto di clinica pediatrica dell’Univer­

sità di Catania» (67);

13) « Istituzione di un posto di assi­

stente alla Cattedra di pediatria pres­

so la Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Messina» (175);

14) « Istituzione di due posti di assi­

stente presso la Cattedra di urologia della Facoltà di medicina e chirurgia presso l’Università di Palermo » (59);

15) « Concessione di contributi regio­

nali per l’assistenza sanitaria generica domiciliare ed ambulatoriale agli arti­

giani di Sicilia » (367); « Concessione di contributi regionali alle Casse mu­

tue provinciali ai'tigiane operanti in

(15)

B,esoconti Parlamentari 1444 Assemblea Regionale Siciliana

V Le g is l a t u r a CCCLXXII SEDUTA 22 Giu g n o I9fi6

Sicilia in base alla legge 29 dicembre 7956, numero 1533 » (375); «P ro v v i­

denze regionali per l’assistenza sanita­

ria generica agli artigiani » (408) (Ur­

genza e relazione orale);

16) « Ulteriore proroga del termine di cui airarticolo 3 della legge 31 lu­

glio 1962, numero 20 (Commissione in­

chiesta Amministrazione delle foreste)»

(73).

La seduta è tolta alle ore 19,40.

DALLA DIREZIONE DEI RESOCONTI ^ Il Direttore Generale

Avv. Giuseppe Vacéarino Arti Grafiche A. BENNA - Palermo

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