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Alimentazione del cane e del gatto in sovrappeso

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Academic year: 2022

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Alimentazione del cane e del gatto in sovrappeso

Alimentazione del cane

L'obesità è dovuta a un sovraccarico lipidico e idrico degli spazi periviscerali, dei tessuti sottocutanei e del connettivo in generale che genera un eccesso di peso.

Per le variazioni morfologiche di razza, talvolta l'obesità è di difficile valutazione nel cane.

Di regola, se l'eccesso di peso reale supera il 20% del peso ideale si parla di obesità, se inferiore viene definito sovrappeso.

La causa comune del sovrappeso è data da uno squilibrio tra il consumo di energia dell'animale, in funzione dell'età, dell'attività fisica e dello stato di salute, e l'apporto energetico fornito dall'alimentazione.

Abitualmente è la conseguenza di un esercizio fisico insufficiente e di una sovralimentazione.

Alcuni squilibri endocrini, come ipotiroidismo, castrazione e sindrome di Cushing, possono comunque condurre all'obesità anche animali alimentati correttamente; inoltre possono avere un ruolo importante anche i trattamenti con cortisonici, se prolungati.

Per avere un dato oggettivo si dovrebbe pesare il cane, saltuariamente o regolarmente

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Consigli sul regime alimentare

La dieta commerciale umida e la dieta casalinga sono formate dal 90% di acqua, mentre la dieta commerciale secca ha una percentuale di acqua del 10/12%.

Di conseguenza, una somministrazione abbondante di dieta secca è causa di un regolare e costante aumento di peso rispetto ai cibi umidi.

Come per l'uomo, è più difficile correggere il peso corporeo rispetto al mantenerlo corretto fin dall'inizio.

Razionamento

Le diete commerciali hanno delle tabelle di razionamento, ma sono indicative e non hanno un valore assoluto. Il dosaggio corretto sarà definito dall'occhio del proprietario e soprattutto dalla bilancia. La razione quotidiana comprende anche gli spuntini dati fuori pasto. La dieta casalinga non ha tabelle di razionamento, ma i dosaggi migliori possono essere suggeriti dal veterinario.

Per dosare il quantitativo dei cibi secchi usate sempre una bilancia.

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Consigli per gli animali in sovrappeso o voraci:

! somministrate delle crocchette in brodo, lasciatele riposare in acqua, latte o brodo

! prediligete una dieta umida, rispetto ad una dieta secca ha un maggior coefficiente di ingombro e dà maggior senso di sazietà

Allo scopo di abbassare il valore energetico di una dieta casalinga, arricchite i pasti di fibra e riducete carboidrati e proteine: ad esempio si possono usare carboidrati integrali, aggiungendo due cucchiaini di crusca e aumentando le verdure, lessate o crude, mescolate alla razione.

Somministrare alimenti dietetici ipocalorici per animali obesi può essere una buona soluzione.

Attività Fisica

Per mantenere buone condizioni fisiche, migliorando la flessibilità articolare e la circolazione del sangue, è importante una regolare ginnastica locomotoria.

Evitate la vita sedentaria nei soggetti obesi o in sovrappeso, con questi esemplari sono raccomandate passeggiate piccole e ripetute, evitando le ore più calde e più fredde.

Fin dai primi anni di vita, dove il livello di attività è più elevato, stimolate il movimento degli esemplari che vivono esclusivamente in ambito domestico con scalette, palline, altalene e giochi vari.

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Il sovrappeso e l’obesità del gatto

Con la stima di un rapporto di uno a quattro, i casi di obesità e sovrappeso nella popolazione felina sono in notevole aumento.

Per un felino, l'obesità è un rischio per la salute ed è correlata a varie patologie, tra cui:

! patologie metaboliche tra cui la lipidosi epatica, anche se indirettamente

! patologie articolari

! malattie cardio-vascolari

! diabete

Uno dei punti più difficili da accettare, soprattutto per i proprietari, è la stretta correlazione tra peso e alimentazione.

Per una correzione del peso di un felino occorre una collaborazione tra veterinario e proprietario su un rigido programma alimentare.

Valutare il sovrappeso e l’obesità

I gatti di razza hanno degli standard di peso codificati, pur ammettendo una tolleranza del 20-30%.

Per gli esemplari non di razza si deve considerare la struttura ossea, la corporatura, lo stato metabolico, il sesso e l'età.

Con l'aiuto del veterinario si può scegliere la dieta adatta alla perdita di peso, una volta stabilito il peso forma dell'animale, e tenendo conto che il gatto è da ritenersi obeso quando il suo peso è 40% superiore del suo peso forma.

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Per escludere eventuali cause patologiche trattabili, come ipercorticosurrenalismo e ipotiroidismo, ogni gatto ritenuto obeso dovrà essere valutato clinicamente prima dell'inizio di qualsiasi dieta ipocalorica.

Dieta per i gatti sterilizzati

Sterilizzando un gatto si modifica anche il suo metabolismo.

Indipendentemente dal sesso, alcuni esemplari sterilizzati hanno una diminuzione dell'ormone tiroideo, cioè l'ormone che regola il metabolismo del gatto. Pur senza compromettere la salute o il comportamento dell'animale, questa modesta diminuzione provoca un abbassamento dell'attività metabolica, le cui conseguenze sono diverse.

Il fabbisogno calorico può diminuire del 5-10%, ma ciò non significa che il gatto vada in sovrappeso se si adegua la dieta al nuovo tenore calorico necessario dopo l'intervento.

Programma alimentare per l’obesità

Un'abitudine alimentare corretta, un regolare esercizio fisico e un’alimentazione bilanciata sono fondamentali per perdere peso, anche per gli esseri umani.

L'obesità non è da considerarsi una malattia, ma predispone il gatto a molte malattie correlate e non è da sottovalutare.

Una valutazione competente e obiettiva sullo stato di sovrappeso può essere esposta sono da un veterinario.

In commercio esistono diete di crocchette e scatolette a basso contenuto calorico che favoriscono la perdita di peso.

Tali diete, inoltre, hanno un basso contenuto di grassi e una corretta quota proteica per evitare fenomeni di iponutrizione.

Per favorire i processi digestivi senza incorrere in alterazioni microbiche intestinali o in fenomeni di fermentazione, molte di queste diete hanno delle miscele di carboidrati e zuccheri che favoriscono un apporto adeguato di fibre e un senso di sazietà.

Una dieta non bilanciata può portare a carenze minerali e vitaminiche.

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Abitudini alimentari

Il proprietario dovrà essere consapevole che l'eccesso di calorie non è l'unica causa del sovrappeso, sovente gli spuntini fuori pasto aggiungono una quota calorica tale da annullare l'efficacia della dieta.

Si consiglia di somministrare la dieta in almeno quattro pasti nell'arco della giornata, allo scopo di avere una migliore gestione della quota calorica e, al tempo stesso, un buon controllo della fame.

Esercizio Fisico

Nella gestione di una dieta che mira a far perdere peso al gatto, l'aumento dell'attività fisica e dei relativi consumi di calorie è fondamentale.

Non è facile far fare attività fisica ad un gatto pigro, specialmente se è abituato alla vita in appartamento.

Solitamente il proprietario può farlo giocare, cosa apprezzata dai gatti, in alternativa si può posizionare la ciotola in posti diversi della casa, stimolando l'animale ad una caccia per trovare il cibo.

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Alimentazione del cane e del gatto anziano

È consigliabile far seguire una dieta precisa agli animali anziani, per tenere sotto controllo le patologie già presenti e prevenirne altre.

Un animale è ritenuto anziano ad età diverse, anche in base alla sua taglia:

Kg di peso Anni

Cani di taglia piccola da 1 a 9 12

Cani di taglia media da 10 a 22 11

Cani di taglia grande da 23 a 40 9

Cani di taglia gigante maggiore di 40 8

Gatti 12

Problematiche di cani e gatti anziani

! Neoplasie

! Riduzione di udito, vista e gusto

! Riduzione della funzionalità renale

In presenza di sintomatologie cliniche, la dieta dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

o Alti livelli di vitamine idrosolubili

o Basso contenuto di fosforo per ridurre l’iperfosfatemia o Basso tenore proteico per ridurre azotemia e creatinemia o Presenza di fibra fermentescibile per ridurre l’azotemia

o Adeguato tenore lipidico con rapporto omega-6/omega-3 non superiore a 5:1

! Riduzione della motilità del colon

La profilassi alla costipazione intestinale in cani e gatti anziani viene attuata:

o Stimolando l’assunzione di acqua

o Somministrando una dieta contenente moderate quantità di fibra insolubile, fibra solubile e eventualmente probiotici

o Evitando la somministrazione di ossa e bruschi cambiamenti di dieta o Stimolando l’attività fisica

! Problematiche articolari

I cani anziani ed in particolare quelli di taglia grande e gigante, sono spesso soggetti a processi patologici a carico delle articolazioni con relativo dolore. Una

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corretta gestione alimentare dell’animale è parte della profilassi a queste problematiche:

o Controllo del peso corporeo per evitare condizioni di obesità

o Somministrazione di una dieta con rapporto acidi grassi omega-6:omega-3 compresi 1:1 e 2:1

! Riduzione della funzionalità cardiaca

o Ccntrollo del peso corporeo per evitare condizioni di obesità

o somministrazione di una dieta con scarso contenuto di sodio (< 0.24 mg/100 g; per ridurre la ritenzione idrica) e possibile integrazione con carnitina, taurina e vitamina E

! Ridotta efficienza del sistema immunitario.

La ridotta efficienza del sistema immunitario è un processo inevitabile connesso all’invecchiamento i cui effetti (maggiore incidenza di infezioni ed altre patologie) possono essere parzialmente contrastati evitando inutili stress all’animale e ricorrendo ad opportune strategie alimentari quali:

o adeguati livelli di proteine di ottima qualità

o sostanze antiossidanti (vitamina E, beta-carotene, luteina, licopeni) o oligoelementi (selenio, cromo, zinco)

o rapporto equilibrato acidi grassi

! Riduzione dei fabbisogni energetici di mantenimento o ridotta attività fisica

o rallentamento di circa il 20% del metabolismo basale o rischio obesità

o riduzione della massa magra corporea

Nel gatto anziano il rallentamento del metabolismo basale è meno evidente o completamente assente rispetto al cane.

! Problematiche periodontali

In età avanzata l’incidenza di problemi periodontali, come accumulo di tartaro e gengiviti, in cani e gatti è elevata. Alcune strategie alimentari che possono ridurre il deposito di tartaro:

o Ossa di pelle di bufalo, giochi masticabili, crocchette appositamente studiate (resistenti alla penetrazione del dente)

o Impiego di un alimento secco se non esiste dolore alla masticazione o Presenza di polifosfati sullo strato esterno della crocchetta

! Modificazioni comportamentali

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Alimentazione del cane anziano

Il metabolismo del cane subisce un rallentamento dall'ottavo anno di età. In maniera graduale per non sconvolgere le abitudini del cane, è opportuno ridurre l'apporto di cibo quotidiano anche del 30%.

Per evitare al cane le patologie legate alla vecchiaia e all'obesità, come artrite e problemi ossei, è fondamentale adeguare le razioni di cibo al cambiamento del metabolismo dell'animale.

È importante che il cane anziano mangi alimenti adatti alla sua età e ad alta digeribilità, poiché l'apparato digerente funziona molto più lentamente rispetto a quello di un cane adulto.

Se il cane non mastica bene, si deve consultare il veterinario, potrebbe essere un'infiammazione alle gengive dovuta all'accumulo di tartaro. Le conseguenze, se non curate, potrebbero portare a infezioni batteriche molto gravi.

Un cane anziano deve seguire una dieta con:

! basso contenuto di fosforo, per non provocare sovraccarichi renali

! un adeguato apporto di fibre, per il funzionamento corretto dell'intestino

! integratori di vitamina E, per potenziare il sistema immunitario

Somministrate i pasti in piccole dosi, per non sovraccaricare lo stomaco, distribuiti su tre volte al giorno anziché due.

Una volta anziano, il cane diventa tendenzialmente più mansueto e delicato.

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Alimentazione del gatto anziano

Le esigenze alimentari variano da un esemplare all'altro, per il benessere e la salute del gatto anziano è fondamentale tenere sotto controllo le condizioni fisiche dell'animale e adattare la razione giornaliera ai suoi bisogni specifici.

Le esigenze nutrizionali variano da gatti anziani (oltre i 7 anni) e gatti molto anziani (oltre i 12 anni), ma entrambe le fasce d'età necessitano di una dieta che mira a contrastare i fisiologici processi di invecchiamento.

Dieta per gatti anziani:

! Apporto calorico ridotto rispetto al periodo precedente in funzione anche dello stile di vita e di salute per ridurre il rischio di sovrappeso.

! Fosforo in quantità ottimali per garantire tutte le normali funzioni fisiologiche senza danneggiare la funzionalità renale.

! Sostanze antiossidanti come le vitamine A, E e C, la luteina, la tuarina, e i polifenoli, per contrastare l’azione dei radicali liberi a livello cellulare.

! Sostanze condroprotettrici e acidi grassi essenziali quali EPA-DHA per mantenere in buono stato le articolazioni.

! Acidi grassi omega-6 per favorire la salute della pelle e la bellezza del pelo.

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Dieta per gatti molto anziani:

! Forma, consistenza e sapore del cibo più adatto al gusto e alle esigenze del gatto per stimolare l’appetito.

! Fosforo in quantità ottimali per garantire tutte le normali funzioni fisiologiche senza danneggiare la funzionalità renale.

! Sostanze antiossidanti come le vitamine A, E e C, la luteina, la taurina, e i polifenoli, continuano ad essere fondamentali per contrastare l’azione dei radicali liberi a livello cellulare.

! Sostanze condroprotettrici e acidi grassi essenziali quali EPA-DHA in quantità aumentata per mantenere la funzionalità di articolazioni sempre più compromesse.

! L-triptofano, un amminoacido dalle riconosciute proprietà calmanti che aiuta a stimolare le funzioni cognitive e quindi favorisce nel gatto il mantenimento delle relazioni con le persone e con l’ambiente circostante.

! Apporto calorico bilanciato in funzione di una eventuale perdita di peso, sempre possibile in età più avanzata.

Esistono varie formulazioni specifiche per gatti anziani in commercio, le quali dovrebbero contenere questi elementi in giuste proporzioni e quantità.

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