Portualità la Portualità Triestina e Monfalconese.
sfruttando razionalmente le singole vocazioni dei Territori.
Per pianificare e realizzare in futuro un razionale assetto infrastrutturale "della Portualità della Regione F.V.G." bisogna assolutamente tenere in debita considerazione le peculiarità e vocazioni dei singoli Territori, e valutare almeno quattro elementi, che si possono sintetizzare in:
1) Profondità dei fondali.
2) Potenzialità dei collegamenti gomma/rotaia attuali e pianificati.
3) Consistenza delle Aree retroportuali.
4) Regimi di Porto Franco
Trieste.
Questo Scalo dovrebbe razionalizzare/concentrare le sue future iniziative per consentire un maggiore sfruttamento di quella che è la sua indiscussa/invidiata maggiore peculiarità "i profondi fondali presenti al Porto Nuovo Triestino" e pianificare quindi il rimodellamento di - Moli - Banchine - Piazzali - dello Scalo, per adeguarli a quelle che sono le attuali e crescenti esigenze dei Traffici Containerizzati, ma per materializzare concreti/apprezzabili risultati bisogna prima risolvere le problematiche legate al trasferimento dal Porto Nuovo ai Litorali del Golfo di Muggia di ad un'altro Comparto molto importante per le nostre economie "Traffici Ro/Ro relativi alle Autostrade del Mare"che attualmente hanno praticamente monopolizzato ed occupato gran parte di banchine/piazzali del Porto Nuovo, e che da decenni sono in attesa che si concludano le operazioni di bonifica/urbanizzazione delle Aree Ex Aquila ed Ex Esso, per rendere quindi disponibili i quasi due milioni di m2 di superfici e poter finalmente creare un nuovo Hub in cui poter concentrare sia tutte le attività legate alla particolare tipologia dei Traffici Ro/Ro, che a quelli delle Merci Convenzionali moto redditizi per valore aggiunto e numero di avviamenti al lavoro.
Le nuove Aree presenti nel frontemare del Golfo di Muggia potrebbero sfruttare il Regime di Porto Franco e disporrebbero anche di collegamenti gomma/rotaia adeguati essendo direttamente collegate sia con la Grande Viabilità Internazionale che con la Stazione Ferroviaria di Aquilinia e possono contare su fondali più modesti ma comunque adeguati a quelle che sono le esigenze di sviluppo sia dei Traffici Ro/Ro che per quelli delle Merci Convenzionali, l'incremento dei flussi merceologici in transito potrebbe conseguentemente favorire anche lo sviluppo delle attività della Piccola Media Impresa.
Nb. Lo Scalo Triestino per supportare una futura auspicabile crescita dei suoi volumi di Traffico, deve anche pianificare corposi interventi per potenziare i suoi due Collegamenti Ferroviari "linea bassa Aurisina > Trieste Centrale - Stazione di Campo Marzio > Opicina".
Monfalcone.
Considerati i limiti dei suoi fondali (e se le merci containerizzate avranno come fulcro di riferimento soltanto lo Scalo Triestino) questo Sito dovrebbe concentrare prioritariamente le sue iniziative per incrementare i Traffici delle merci Convenzionali, delle Automobili, e di quelli Ro/Ro relativi alle Autostrade del Mare. Data la strategicità della sua posizione unitamente alla presenza di adeguati collegamenti gomma/rotaia sia attuali ma sopratutto quelli già pianificati/cantierizzati "terza corsia autostradale, alta velocità/capacità ferroviaria" con le grandi Reti Internazionali e l'elevata disponibilità di spazi retroportuali posti sia a Ovest che a Est del Golfo di Panzano.Le potenzialità di questo Scalo sono realmente notevoli poiché se si sfruttassero a dovere i collegamenti marittimi (le Autostrade del Mare) questo Scalo avrebbe tutte le caratteristiche per poter diventare anche il fulcro per la raccolta - lo stoccaggio - la conservazione - la distribuzione, ed eventuale lavorazione dei prodotti alimentari, ittici, ortofrutticoli, provenienti sia dal nostro Sud ma anche da altri Paesi e Continenti, questa per i produttori potrebbe rivelarsi la porta ideale per facilitare la loro penetrazione nei ricchi mercati della Piattaforma Continentale Europea.
Nb. Per questo Scalo il tema degli scarsi fondali forse è un falso problema, poiché razionalizzando le attuali discutibili Normative che regolano dragaggi ed interramenti e sfruttando le moderne tecnologie ed in presenza di una chiara volontà Politica, potrebbero essere notevolmente incrementati e con la realizzazione di adeguate opere di sbarramento/contenimento anche mantenuti/garantiti nel tempo.
Brunello Zanitti Giuliano [email protected]
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