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Passi decisivi per il raddoppio ferroviario, il commissario ad Albenga: Più treni, tempi ridotti e tutela dell ambiente

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Academic year: 2022

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Passi decisivi per il raddoppio ferroviario, il commissario ad Albenga: “Più treni, tempi ridotti e tutela dell’ambiente”

di Daniele Strizioli 18 Febbraio 2022 – 16:18

Albenga. Il progetto c’è, è stato aggiornato, sistemato e migliorato (anche alla luce dei dubbi e delle rimostranze di agricoltori e diverse associazioni), ed è ormai consolidato. L’opera è stata inserita nell’elenco delle opere commissariate, che hanno priorità rispetto alle altre.

Ora scatta la caccia al finanziamento e si cercherà di migliorare ulteriormente il

“matrimonio” tra lo sviluppo dell’infrastruttura ed il recupero di una zona agricola importantissima.

È questo, in sintesi, l’ultimo inquadramento relativo al progetto del raddoppio ferroviario tra Andora e Finale Ligure. Tema al centro di un incontro che si è svolto questa mattina, nel municipio di Albenga, alla presenza del sindaco Riccardo Tomatis e del consigliere con delega alla pratica dello spostamento ferroviario Vincenzo Munì,

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dell’onorevole Raffaella Paita e del commissario straordinario per l’opera Vincenzo Macello.

La discussione è durata circa un’ora ed è stata seguita da un incontro con i giornalisti, mentre un passaggio fondamentale, annunciato dal consigliere Munì, sarà “un successivo ciclo di incontri, che partirà a breve, con le varie associazioni del territorio per presentare il progetto e raccogliere eventuali rimostranze e proposte di miglioramento”.

Il progetto, nato nel 2011, dopo passi modesti e tanti inciampi nell’ultima decade, è stato ripreso in mano, migliorato e ampliato. Il costo complessivo dell’opera dovrebbe essere indicativamente di 2 miliardi e 150 milioni di euro, suscettibile però di modifiche (al rialzo) dovute alla pandemia e al conseguente rincaro dei materiali.

Il tracciato della nuova linea ferroviaria tra Andora e Finale Ligure si svilupperà in variante, rispetto al tracciato attualmente in esercizio, per circa 32km (31.720 metri), di cui circa 25km in galleria (25.200 metri complessivi, 79% della tratta) e circa 7km di viadotti, rilevati e trincea.

La galleria più lunga, denominata “Alassio” (all’interno della quale troverà dimora anche la nuova fermata ferroviaria alassina) sarà di 9km circa (9.725 metri), mentre il viadotto più lungo, viadotto “sul Neva”, sarà di 460 metri.

Ovviamente, all’avviamento della nuova linea (i tempi previsti, una volta ottenuti i finanziamenti ed aver dato il via effettivo ai lavori, sono di circa 6 anni) sarà dismessa la linea costiera esistente che sarà riutilizzata in chiave turistica, sportiva e naturalistica:

l’idea, infatti, è di realizzare sul vecchio tracciato più piste ciclabili.

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Il progetto, come hanno spiegato i presenti all’incontro, vede nella sostenibilità una delle componenti principali e porterà anche ad una totale rivoluzione della viabilità nei Comuni interessati: nello specifico di Albenga, la nuova stazione troverà dimora nella zona di Bastia, a pochi passi (circa 30 metri, distanza minima consentita), dal casello autostradale.

IL COMMISSARIO MACELLO: “NUMERO MAGGIORE DI TRENI, RIDUZIONE DEI TEMPI E INTEGRAZIONE CON IL TRASPORTO PUBBLICO”

“Nell’incontro odierno, – ha dichiarato il commissario straordinario Macello, – abbiamo presentato il raddoppio ferroviario Andora-Finale, che prevede una lunghezza di 32 km, di cui 25 di galleria. Abbiamo ultimato a dicembre il progetto definitivo dell’opera, con circa 2.700 elaborati. Sulle cifre, si parla di 2 miliardi e 150 milioni circa, ma questo aspetto è da rivedere alla luce della pandemia e del conseguente aumento dei costi dei materiali. Abbiamo previsto la presenza di 4 frese per abbattere i tempi di realizzazione e si andrà a consumare meno suolo rispetto al progetto iniziale”.

“Per quanto l’iter autorizzativo, abbiamo ottenuto la conferma della localizzazione dell’opera da parte di Regione Liguria. Ora Rete Ferroviaria Italiana farà la sua azione di reitero del vincolo per l’esproprio. Restiamo in attesa del finanziamento per poter far partire la Conferenza dei Servizi. Nell’attesa, sono importanti incontri come quello odierno con le amministrazioni per approfondire tutte le caratteristiche del progetto. Non puntiamo solo ad implementare la linea ferroviaria ma anche tutta la viabilità, con un occhio di riguardo all’accesso alle varie stazioni”.

“L’altro elemento che stiamo chiudendo sono i siti di conferimento delle terre rocce da scavo sulle quali, con i vari comuni interessati, stiamo portando avanti discorsi di riqualificazione ambientale. La linea ferroviaria costiera, alla luce del nuovo tracciato, sarà dismessa, un elemento importante per poter ipotizzare progetti di rigenerazione urbana. I benefici più importanti dell’opera sono un notevole incremento della capacità di treni: passiamo dagli attuali 62 treni fino ad una potenzialità di 120 treni, con una riduzione dei tempi di percorrenza, stimati in circa 30 minuti.

Ovviamente dobbiamo ancora lavorare all’integrazione del trasporto pubblico locale, che sarà fondamentale per connettere al meglio le nuove stazioni con l’area

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costiera”.

ONOREVOLE PAITA: “GRANDE LAVORO. ORA I FINANZIAMENTI E IL RECUPERO DELLE ZONE AGRICOLE”

“Il mio lavoro, – ha spiegato Paita, – è stato quello di inserire quest’opera nell’elenco delle opere commissariate, che hanno priorità su tutte le altre. Quindi, è stato necessario individuare un bravissimo commissario che il Governo ha voluto, identificato in Vincenzo Macello: posso dire che la scelta non sarebbe potuta essere migliore“.

“Abbiamo aggiornato il progetto, che era datato (2011) e aveva bisogno di un aggiornamento tecnico. Ora il lavoro che ci aspetta è duplice: recuperare il finanziamento, e siamo molto positivi in merito, ma anche mettere insieme lo sviluppo dell’infrastruttura con il recupero di una zona agricola importantissima come quella di Albenga. La vecchia ferrovia, nella nostra idea, sarà riutilizzata in chiave turistica, con la realizzazione di più piste ciclabili collegate a tutta la rete ligure, che è diventata un vero e proprio patrimonio dal punto di vista naturalistico sia in Italia che a livello europeo”.

TOMATIS: “QUALCHE DISAGIO INIZIALE, MA I BENEFICI SARANNO TANTISSIMI”

“Lo spostamento a monte della ferrovia è una decisione importante, – ha affermato il sindaco di Albenga. – Si è già creato un cantiere di idee in attesa che si realizzi il cantiere vero e proprio. Come Comune, ci siamo fatti portavoce delle esigenze del territorio. Il progetto porterà tantissimi benefici, ma anche qualche disagio fisiologico soprattuto nella fase iniziale. Dobbiamo intervenire per mitigare i disagi e trasformarli, dove

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possibile, in opportunità. Inoltre, abbiamo instaurato un dialogo collaborativo con le associazioni agricole e non del territorio per dare risposta ai loro dubbi”.

ASCOLTA “LA TELEFONATA” CON IL SINDACO DI ALBENGA

MUNì: “PROGETTO RIVOLUZIONERà IL TERRITORIO. A BREVE GLI INCONTRI CON LE ASSOCIAZIONI”

“Quella di oggi è stata una riunione positiva e propositiva, – il commento del consigliere ingauno. – Si tratta di un progetto che, da qui ai prossimi anni, porterà cambiamenti profondi e migliorie al nostro territorio. La volontà nella nostra amministrazione è quella di far partire, a breve, un ciclo di incontri ad hoc con le associazioni del territorio per spiegare i dettagli del progetto e risolvere eventuali dubbi”.

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