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Academic year: 2022

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Itinerario

Visita alla città di Reggio Emilia ---

Itinerario consigliato

Una visita a Reggio Emilia è un affascinante percorso nella storia, nella civiltà e nell’arte che hanno segnato la città lungo i secoli. L’antica storia di Reggio Emilia inizia oltre duemila anni fa con la fondazione dell’accampamento romano permanente durante la costruzione della Via Emilia. Era circa il 187 a.C. .

Le radici romane della città, proprio a partire da questo punto, sono ancora oggi ben visibili lungo il tracciato urbano. Reggio Emilia è infatti ritenuta un tipico esempio di città a pianta romana i cui schemi geometrici hanno, probabilmente, hanno definito anche l’andamento esagonale della cinta muraria medievale.

Dalle ceneri del feudalesimo a Reggio Emilia nasce uno dei primi liberi comuni; successivamente, agli inizi del XV secolo passa sotto il dominio degli Estensi e diventa un centro culturale di primissimo ordine.

Nei periodi di pace, durante il Rinascimento, la creatività dei reggiani ha modo di manifestarsi con l'edificazione di sontuosi palazzi e numerosi edifici religiosi che vedono all’opera artisti come Correggio, Orsi, Campi, Procaccini ed altri.

- PIAZZA PRAMPOLINI

Piazza Prampolini, per i reggiani “Piazza Grande”, sulla quale si affacciano la Cattedrale con il Battistero Romanico e il Municipio con la settecentesca Sala del Tricolore, è il centro della vita cittadina. Sul lato nord è collocata, sul pozzo della piazza, la statua raffigurante il fiume Crostolo.

- PALAZZO DEL COMUNE,SALA DEL TRICOLORE E MUSEO DEL TRICOLORE Piazza Prampolini, 1 - Reggio nell'Emilia

La costruzione della sede comunale iniziò nel 1414, come ricorda una data scolpita in un blocco di arenaria dell’edificio. Il consiglio comunale vi iniziò l’attività nel 1434. Alcune delle sale interne sono arricchiti da affreschi settecenteschi e ottocenteschi.

SALA DEL TRICOLORE

Una visita alla Sala del Tricolore e all’annesso Museo del Tricolore è un momento indispensabile per scoprire una delle anime della città, l’anima ribelle che ha lottato per scrollarsi di dosso antiche servitù e per conquistare il proprio futuro nella libertà e nell’eguaglianza.

La sala che oggi è intitolata al Tricolore, all’interno del Palazzo Comunale, venne progettata nel 1774 dall’architetto bolognese Ludovico Bolognini, su incarico del Duca di Modena. In questa stessa sala venne ospitato il congresso delle città libere dell’Emilia; qui il 7 gennaio 1797 si riunirono i rappresentanti delle città di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara per proclamare la Repubblica Cispadana conferendo per la prima volta al Tricolore la funzione di bandiera della repubblica. Attualmente la Sala del Tricolore è la sede del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, vi è custodito anche il gonfalone della città, fregiato di medaglia d’oro.

MUSEO DEL TRICOLORE

Adiacente alla Sala si trova il Museo del Tricolore in cui sono esposti cimeli relativi alla storia della bandiera e documenti e materiali legati al periodo storico e politico compreso tra la nascita della Repubblica Reggiana e la Restaurazione.

I materiali sono affiancati da strumenti multimediali che consentono di approfondire le tematiche legate al Tricolore nato a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.

Orari di apertura Da martedì a venerdì: 9,00 -12,00 / Sabato, Domenica e festivi: 10,00 -13,00 e 16,00 -19,00 Lunedì chiuso

Orario estivo - fino al 31 Agosto

Da Martedì a Sabato: 09,00 - 12,00 e 21,00 - 24,00 / Domenica: 21,00 - 24,00.

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- LA CATTEDRALE

La Cattedrale risale all’anno 857 ma è stata fucina di artisti per vari secoli: l’interno è stato rifatto alla fine del Cinquecento, ha eleganti, cappelle, importanti dipinti del Seicento emiliano e una suggestiva cripta romanica.

- IL BATTISTERO

Chiesa di S. Giovanni Battista. Singolare edificio del XII secolo caratterizzato da una pianta a croce latina, al cui centro si trovava il fonte battesimale.

La primitiva fondazione risale al 1040 o 1049. Notevoli

le trasformazioni operate alla fine del Quattrocento dal Vescovo di Reggio Bonfrancesco Arlotti a cui si deve anche l'adeguamento rinascimentale della facciata (dove spicca, sopra il portale, la lunetta dove è scolpito il Battesimo di Cristo) e l'inglobamento nel Palazzo Vescovile.

All'esterno sulla colonna di sinistra dell'ingresso sono ancora visibili le misure lineari del "Braccio" e della

"pertica" che erano il punto di riferimento per le misurazioni del commercio. Da cui il detto popolare "San Giovanni fa vedere gli inganni".

- BROLETTO

Alla destra della facciata della Cattedrale si apre il “Broletto”, antica area cimiteriale del Duomo, successivamente orto dei Canonici. Fu realizzato nel 1488 con l’apertura al pubblico del passaggio sotto la loggia. Oggi costituisce un caratteristico passaggio e punto di richiamo inserito tra Piazza Grande e Piazza San Prospero.

- BASILICA DI SAN PROSPERO

Antica Chiesa consacrata nel 997 e dedicata al Vescovo Prospero, proclamato Santo protettore della città. Fu ricostruita interamente nel XV secolo; la facciata è del XVII secolo.

La Basilica e la torre di San Prospero costituiscono un fondale scenico monumentale straordinario per chi si immette nella piazza, la più caratteristica della città sede ancora del tradizionale mercato. L'interno della Basilica è a tre navate ed a croce latina con cupola. Nel catino absidale si può ammirare il ciclo di affreschi di Camillo Procaccini (artista bolognese) che raffigura il "Giudizio Universale" Nel cantiere si succedettero

anche il cremonese Bernardino Campi ed il parmense Giovan Battista Tinti. Il prezioso coro in legno (dei De Venetiis del 1546) intarsiato con paesaggi campestri, nature morte, prospettive urbane, costituisce per la tecnica raffinata un capolavoro dell'arte della lavorazione ad intaglio e della tarsia che si afferma a Reggio Emilia fin dalla metà del '400.

Per la cappella di famiglia all'interno della chiesa, Alberto Patroneri commissiona al Correggio la famosa tavola con "L'Adorazione dei pastori" detta "La Notte" oggi a Dresda.

- PALAZZO DEL CAPITANO DEL POPOLO

Caratteristico palazzo che si affaccia su Piazza Del Monte.

Costruito nel 1280, come sede del Capitano del Popolo (una funzione governativa a fianco del Podestà), restaurato nel 1432 e, cessate le funzioni originarie, servì anche agli Estensi che governavano la città. Nel 1515 il palazzo fu trasformato in Ospizio del Cappello Rosso, che occupava anche l'attiguo stabile; nel 1913 l'Ospizio subì un riammodernamento e divenne Albergo della Posta.

- PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ

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Antica sede del Palazzo Comunale fino al 1414. Ospitava il Podestà e nel 1280 era unito da un “cavalcavia” al vicino Palazzo del Capitano del Popolo. Nel ‘500 questo palazzo ospitava anche la “Sala del Ballone”, il più importante locale cittadino destinato al teatro e allo spettacolo in generale.

La Torre dell’Orologio, del XIII secolo, recava all’esterno delle pitture eseguite nel 1544 da Lelioorsi, pittore di Novellara, uno dei maggiori artisti del Manierismo italiano. Purtroppo sono andate perdute.

- BASILICA DELLA B.V. DELLA GHIARA Corso Garibaldi, 44

La costruzione della Basilica è legata al miracolo avvenuto il 29 aprile 1596 quando il giovane Marchino, sordomuto dalla nascita, ottenne miracolosamente parola ed udito mentre pregava davanti a un'immagine della Madonna dipinta dal Bertone.

Il progetto del tempio è dell'architetto ferrarese Alessandro Balbi; la realizzazione è del reggiano Pacchioni Francesco che ne iniziò la costruzione nel 1597.

Peculiarità della Basilica è lo straordinario ciclo di

affreschi e pale d'altare eseguiti dai migliori artisti del '600 emiliano: Ludovico Carracci, Gianfrancesco Barbieri (il Guercino), Lionello Spada, Alessandro Tiarini, Carlo Bonomi e Luca Ferrari. Le corporazioni delle arti contribuirono con preziose donazioni: l'acquasantiera della corporazione della lana e quella dell'arte della seta; il Comune commissionò al Guercino un'opera che è ritenuta il capolavoro: la "Crocefissione di Cristo, con ai piedi la Madonna e i Santi Maria Maddalena, San Giovanni e San Prospero". Da non tralasciare: la sala dei paramenti sacri e dei tessuti dal XVI al XIX secolo; il tesoro della Ghiara costituito da reliquiari, ostensori, calici, ex voto di altissimo pregio. Infine il museo in cui, tra i vari preziosi esposti, vi è il disegno originale di Lelio Orsi che ha ispirato l'affresco del Bertone e la corona donata alla Madonna dal Consiglio Civico Reggiano.

- CHIESA “DEL CRISTO” Piazzale Roversi, 4

Vero gioiello del barocco, costruito per preservare un affresco del santissimo crocefisso, dipinto ad olio su intonaco da anonimo artista reggiano, durante la peste del 1630 - '31

Nell'abside è custodito l'affresco del miracoloso, santissimo crocefisso che rappresenta "Cristo Crocefisso con la Vergine Addolorata inginocchiata ai suoi piedi"

- PIAZZA DEI TEATRI

La piazza è collocata tra l'isolato San Rocco e i Giardini Pubblici. In questo ampio spazio si affacciano il Teatro Valli, il Teatro Ariosto, il Teatro Cavallerizza, Palazzo Carmi e la Chiesa di San Francesco.

Teatro Valli

L’imponente fabbrica del Teatro Municipale, inaugurato nel 1857 e intitolato dal 1980 all’attore reggiano Romolo Valli, copre un’area di 3. 890 metri quadrati. La pianta è a ferro di cavallo e si compone di 4 ordini di palchi ed un loggione in grado di ospitare 1150 persone a sedere. Il teatro Valli ospita un’intensa e

variegata attività, è in grado, infatti, anche di funzionare come contenitore multiplo di spettacoli e di cultura teatrale: dal ridotto che ospita esposizioni, conferenze, convegni, incontri con gli artisti, ad un’ampia superficie di spazi di servizio, in parte trasformati nei locali dell’Archivio e della discoteca storica "Agosti".

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Si svolgono al Teatro Valli le stagioni d’opera, concerti, danza, musical e operetta. Sono altresì ospitati alcuni titoli della stagione di prosa e tutti gli eventi musicali e non che richiedano una capienza significativa.

L'Archivio Mediateca osserva i seguenti orari di apertura: dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13, previo appuntamento telefonico allo 0522 458938.

Teatro Ariosto

Il secondo spazio, il teatro Ariosto, ospita la maggior parte degli allestimenti di prosa della Stagione, alcuni titoli della Stagione di Danza e varie manifestazioni pubbliche. Fu eretto nel 1878 da una società privata che, forte delle richieste di una larga parte della cittadinanza, pose mano alla costruzione di un "politeama" (cioè di un teatro che servisse sia alle compagnie di prosa che a quelle equestri). Nel 1927 venne aggiunto il golfo mistico per l’orchestra e furono eliminate le strutture necessarie agli spettacoli equestri. Nella stessa occasione il teatro fu decorato ex-novo da Anselmo Govi con affreschi di gusto tardo-liberty. Nel 1981 il Teatro è stato sottoposto ad una serie di interventi di restauro: ripulitura, demolizione di zone pericolanti, rinforzo o rifacimento dei piani (primo fra tutti quello del palcoscenico), posa di nuovi pavimenti. La capienza del Teatro Ariosto è di 780 posti.

Teatro Cavallerizza

Il Teatro della Cavallerizza è uno spazio eclettico ricavato cambiando destinazione d’uso all’ex Cavallerizza della Caserma Zucchi. Si tratta di uno spazio polivalente, destinato in particolare alla prosa di ricerca e alla danza contemporanea, a stages, workshops, convegni ed eventi musicali, oltre che sede naturale per il teatro musicale contemporaneo.

Recentemente –estate 2004- oggetto di potenziamento e ammodernamento delle attrezzature tecniche, può ospitare fino a 500 persone.

- LA CHIESA DI SAN PIETRO E I CHIOSTRI BENEDETTINI Nel 1586 i monaci benedettini affidano la costruzione di una nuova chiesa ( nel luogo dove fin dal 1140 esisteva una chiesa dedicata a San Pietro), all'architetto bolognese Giulio Della Torre (segue i lavori il reggiano Prospero Pacchioni); la cupola è progettata dal reggiano Paolo Massoni e realizzata dal 1625 al 1629. La chiesa è arricchita nel 1765 da una torre campanaria e completata nel 1782 dalla facciata eseguita da Pietro Armani. Nel 1816 fu costruito l'attuale sagrato a gradinata, rimaneggiato tra il 1926/30.

L'interno è a forma di croce latina ad una sola navata.

Il Chiostro “piccolo”, del 1524, presenta un impianto

tipicamente rinascimentale. Sono visibile alcuni dipinti ma purtroppo gran parte delle decorazioni sono state ricoperte.

Il Chiostro “grande” del 1584 si presenta imponente con le facciate percorse dall’alta loggia e fittamente decorate con statue e finestre.

- PIAZZA FONTANESI

Un angolo dal sapore antico: Piazza Fontanesi, ampio spazio armonico, alberato, su cui si affacciano molte botteghe di antiquariato. Anticamente vi scorreva a cielo aperto il Canale di Secchia, le cui acque consentivano di svolgere attività legate alla lavorazione della seta, alla concia delle pelli, alla fabbricazione delle candele di sego.

Il corso d’acqua scendeva lungo l’attuale via del Guazzatoio sul cui fondo si innalza il “bastione”, unico spezzone rimasto delle duecentesche mura che cingevano la città.

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All’altezza del n. civico 7, da notare il dipinto recentemente restaurato (posto in una lunetta tra un arco e l’altro), Madonna con Bambino e Santi, riconducibile al XIX secolo.

- IL “MAURIZIANO”

Dimora estiva del poeta Ludovico Ariosto.

Villa quattrocentesca in riva al Rodano, lungo la Via Emilia in direzione Modena, a circa tre chilometri dalla città, dove il poeta Ludovico Ariosto, nato nel 1474, soggiornò per lunghi periodi. Si accede alla villa varcando un arco in cotto del XVI secolo e percorrendo un lungo viale alberato. Interessante è l'ala est dell'edificio, in cui si conservano strutture del XV secolo e dove si possono ammirare il "Camerino dei Poeti", il "Camerino degli Orazi e Curiazi" e il "Camerino dell'Ariosto" con affreschi cinquecenteschi raffiguranti scene di caccia, paesaggi, scene amorose, episodi di storia e figure di letterati, in piena sintonia con il gusto cortese e letterario dell'epoca.

Orario Feriale: Per le visite: telefono 0522/456527 - Orario di apertura al pubblico: lunedì-venerdì 16-18.

Altri suggerimenti di visita:

- COLLEZIONE MARAMOTTI

Galleria privata di arte contemporanea. ln esposizione oltre duecento opere rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali dal 1945 a oggi, tra dipinti, sculture e installazioni, nella vecchia sede produttiva di Max Mara convertita in spazio espositivo.

L’ingresso alla Collezione Maramotti è gratuito e la visita avviene solo su prenotazione. L’ingresso senza prenotazione avverrà solo in caso di disponibilità di posti.

Ogni visita è aperta a un gruppo ristretto di visitatori che, al momento della prenotazione, possono scegliere il percorso completo (della durata di circa due ore e trenta minuti) o parte di questo (della durata di circa un’ora e quindici minuti).

- FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI

corso Garibaldi, 29/31 - Reggio nell'Emilia

Il Palazzo che oggi ospita la sede espositiva Palazzo Magnani appartenne, per un secolo, ai conti Becchi, per poi passare, all'inizio del Settecento, a un'altra famiglia nobile, i Chioffi, che nel 1841 ne promossero restauri importanti, dando all'edificio

la configurazione attuale.

Le successive vicende del palazzo furono piuttosto travagliate:

l’ultimo proprietario fu il possidente di Villa Gaida, Giuseppe Magnani. Il figlio, Luigi, collezionista d'arte, musicologo e uomo di cultura ne fece la propria residenza cittadina mentre quella di campagna era a Mamiano di Traversetolo (oggi Fondazione Magnani Rocca). Acquistato dalla Provincia di Reggio Emilia nel 1989 il Palazzo è divenuto la più prestigiosa sede espositiva cittadina. Vi sono state ospitate importantissime mostre.

Orari di apertura:

possono variare a seconda delle mostre. E’ opportuno consultare ogni singolo evento.

Chiuso il lunedì.

- GALLERIA PARMEGGIANI

Corso Cairoli, 2, Reggio nell'Emilia

La Galleria raccoglie la collezione d'arte di Luigi Parmeggiani. Comprende: armi e coltellerie europee, oreficerie, smalti e gioielli, costumi europei dal XVII al XIX secolo, sculture in pietra e in legno policromo, dipinti italiani, spagnoli e fiamminghi, altri oggetti artistici.

Orario feriale

invernale: da martedì a venerdì 9 -12; sabato 10 – 13 e 16 – 19 estivo (luglio e agosto) da martedì a sabato 9 – 12 e 21 – 24

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Orario festivo

Invernale: domenica 10 – 13 e 16 – 19 / Estivo: 21 - 24

- MUSEI CIVICI

I Musei Civici di Reggio hanno sede, dal 1830, nel Palazzo di S. Francesco.

Contengono numerose raccolte e collezioni: la Collezione Spallanzani con spettacolari raccolte settecentesche di zoologia e anatomia, etnografia ed erbari. Fra le altre sezioni il Gabinetto di antichità e patrie, il Museo di archeologia e paleontologia “Chierici”, la Galleria dei marmi, la Pinacoteca Fontanesi, il Museo Mazzacurati e il Museo di arte industriale.

Palazzo dei Musei: Via Spallanzani, 1 42121 Reggio Emilia; Telefono: 0522/456816.

Orari di apertura:

Periodo invernale (settembre - giugno):

dal martedì al venerdì 9,00-12,00 - sabato, domenica e festivi 10,00-13,00 e 16,00-19,00 Periodo estivo (luglio - agosto):

dal martedì al sabato 9,00-12,00 e 21,00-24,00 - domenica e festivi 21,00-24,00 Lunedì chiuso

- MUSEO CAPPUCCINI

via Ferrari Bonini, 6 - Reggio nell'Emilia

Sono conservate all'interno del museo opere di artisti dei secoli XVII e XVIII. Nelle vetrine sono esposti vasi sacri, crocefissi, ostensori, reliquiari, turiboli.

Orari: sabato, domenica e festivi: dalle 15,00 alle 18,00

in occasione di venti espositivi anche dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12, 00

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