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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA III COMMISSIONE CONSILIARE DEL 29 GIUGNO 2020 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARRAZZO

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA III COMMISSIONE CONSILIARE DEL 29 GIUGNO 2020

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARRAZZO La seduta ha inizio alle ore 10.35

Consiglieri presenti: Ciaramella (PD), Cammarano Video Conferenza (M 5 S), (Passariello (F. d’I.), Saiello (M 5 S).

Assistono i funzionari Barra e Ferrara.

Oggetto: Audizione “Criticità Lavoratori Appalti Pulizie AORN Cardarelli di Napoli”.

PRESIDENTE (Marrazzo): Buongiorno a tutti. Abbiamo ricevuto la richiesta della CGIL, CISL e CISAL per quanto concerne il tema delle criticità rispetto al ruolo dei lavoratori nell’appalto delle pulizie dell’Azienda Cardarelli.

La mia Segreteria ha provveduto a contattare il direttore generale, che si scusa per non essere presente, purtroppo aveva già impegni precedentemente assunti.

Per quanto riguarda gli Assessori, non mi è arrivata notizia.

Abbiamo convocato quest’audizione anche per avere una conoscenza rispetto alle cose che stanno succedendo al Cardarelli e accendere un faro di attenzione rispetto ad una serie di criticità che mi vengono elencate nella lettera.

Lo dico per il prosieguo dei lavori, normalmente preferisco interventi brevi, concisi e che vadano al tema della discussione in atto. Preferirei evitare che qualcuno pensi di dare a questa Commissione lezioni della storia del sindacato, meglio entrare nel merito delle cose per evitare lungaggini che alla fine fanno perdere tempo a voi, tempo a me e soprattutto concentrazione rispetto agli obiettivi.

Si sono iscritti a parlare varie sigle sindacali. Darò la parola a ognuno di voi, vi chiedo la cortesia di parlare a microfono perché tutto quello che ci diciamo venga opportunamente registrato.

La parola al signor Mastrogiovanni Guglielmo, Segretario regionale Filcams CGIL, prego.

MASTROGIOVANNI Guglielmo - Segretario regionale Filcams CGIL: Buongiorno Presidente. È chiaro che abbiamo chiesto quest’incontro, e ringraziamo per l’invito, rispetto alle criticità di uno degli appalti più importanti della Regione Campania, parliamo degli appalti pubblici, degli appalti di pulizie della Regione Campania, parliamo dell’Ospedale Cardarelli.

Le criticità di quest’appalto sono molte e noi siamo preoccupati non tanto rispetto alla salvaguardia occupazionale di questi lavoratori, ma rispetto alla tenuta salariale di questi anche perché c’è in atto una fase di gara, quindi di aggiudicazione, c’è un’azienda che sembrerebbe vincitrice, un’azienda di Torino che ha fatto un notevole ribasso dell’offerta economica rispetto ai 39 milioni messi a base d’asta della gara, ha fatto un’offerta di 26 milioni in 36 mesi.

Voglio fare una serie di puntualizzazioni per essere chiaro ed entrare nel merito della discussione, poi saranno gli altri colleghi che mi integreranno.

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L’appalto nasce nel 2014 con l’aggiudicazione affidata alla Romeo Gestioni, all’epoca, oggetto del passaggio di cantiere furono 333 lavoratori. In questi anni, ci sono stati degli ampliamenti e ci sono state anche delle riduzioni di alcune strutture, l’organico è cresciuto da 333 lavoratori a 354 lavoratori. Ricordiamo tutti, c’è il consigliere che all’epoca era presente, anche all’epoca ci sono state lotte, quando è entrata la Romeo. La Romeo, già all’epoca, aveva detto che non ce la faceva a garantire il costo dei 333 lavoratori, tanto è vero che i lavoratori, in questi anni, hanno già avuto una serie di perdite rispetto al vecchio appalto affidamento alla società Florida 2000 che era preceduto e hanno perso delle condizioni di miglior favore acquisite, come i ticket presenza, avevano alcune premialità, è stata fatta un’organizzazione del lavoro basata su cinque giorni e non più sei, quindi hanno perso delle maggiorazioni. In questi anni, hanno avuto delle perdite.

PRESIDENTE (Marrazzo): Quale era l’importo della gara?

MASTROGIOVANNI Guglielmo - Segretario regionale Filcams CGIL: 52 milioni nel quinquennio.

Oggi, ci troviamo che la CM Service garantisce 8 milioni all’anno, rispetto ai 10 attuali della Romeo, che non vuole accettare ulteriori proroghe, proprio perché non sostiene i costi.

Nella nuova gara è stato inserito un ulteriore servizio, quello della raccolta dei rifiuti settici che erano assegnati ad una precedente azienda, e solo quest’appalto, compreso tutti i lavoratori, era un ulteriore costo di 1 milione 750 che rientrano nei 26 milioni dell’azienda affidataria.

La cosa più grave, che è stato anche motivo di un incontro sterile in prefettura, abbiamo fatto uno sciopero il 16 giugno all’Ospedale Cardarelli, quindi siamo preoccupati e inascoltati, la Romeo sta inserendo ulteriore personale da altri appalti di sua pertinenza. Mi spiego meglio, la Romeo ha l’appalto al Tribunale, al Palazzo di Giustizia, ha fatto dei cambi generazionali, deve ancora proseguire nell’appalto per qualche altro anno, sapendo che deve lasciare l’Ospedale Cardarelli, i cambi generazionali che sta facendo al Palazzo di Giustizia, li sta trasferendo sull’Ospedale Cardarelli e nell’ultimo mese ha inserito ulteriori dieci unità.

PRESIDENTE (Marrazzo): È arrivata a 350 o 360?

MASTROGIOVANNI Guglielmo - Segretario regionale Filcams CGIL: 354 più 9, siamo a 363. Quest’ulteriore personale che ha inserito, è chiaro che influisce sul costo del lavoro e in materia legislativa, i lavoratori, una volta che hanno acquisito i quattro mesi di anzianità, rispetto all’articolo 4 del Multisersvizi, nessuno più li potrà togliere da quell’appalto. Questo ci preoccupa perché non fa altro che rigonfiare l’appalto, trovarci personale in più e soprattutto, stiamo parlando dell’Ospedale Cardarelli, stiamo parlando dell’importanza che ci siamo resi conto, durante la pandemia, dei servizi di sanificazione che si devono tenere negli Ospedali, quindi al di là di un problema sociale e delle ricadute sui lavoratori, è e chiaro che un’ulteriore riduzione di ore di servizi, nell’Ospedale Cardarelli, quando invece si parla di sanificazione, ospedali puliti, eccetera, ricadrà sui cittadini.

PRESIDENTE (Marrazzo): Grazie. La parola alla Fisa Scart, Quatrano Gennaro.

QUATRANO Gennaro - Fisascat CISL: Buongiorno e grazie per averci convocato. Non vorrei ripetermi rispetto a quanto diceva il collega. La protesta che abbiamo fatto nei giorni scorsi, proclamando lo sciopero, non è stata di semplice decisione. Viviamo e stiamo ancora vivendo questo momento sanitario, c’è stata veramente una grossa riflessione

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prima di indire lo sciopero. Detto questo, non potevamo far passare che la Romeo, visto che c’era una gara, visto che lei di fatto aveva detto che non solo non partecipava perché non economicamente riusciva a gestire l’appalto, in questi giorni, quando abbiamo proclamato lo sciopero, ha fatto delle nuove assunzioni, come diceva prima il collega, ben 10 assunzioni.

PRESIDENTE (Marrazzo): Non ha fatto assunzioni, ha fatto passaggi di cantiere.

QUATRANO Gennaro - Fisascat CISL: No, 10 assunzioni era il cambio generazionale di un altro cantiere.

PRESIDENTE (Marrazzo): Ho detto che ha fatto passaggi di cantiere, non ha fatto assunzioni.

QUATRANO Gennaro - Fisascat CISL: Sono delle assunzioni ex novo.

PRESIDENTE (Marrazzo): Per l’azienda Romeo diventano passaggi di cantiere nel momento in cui invece di utilizzarli in un cantiere, li sposta.

QUATRANO Gennaro - Fisascat CISL: Il lavoratore stesso, una volta acquisito il diritto, com’è previsto dal contratto collettivo di riferimento, superato i 4 mesi ha diritto al passaggio di cantiere e di fatto ce li troviamo in testa a tutti i lavoratori.

Fermo restando che siamo per l’occupazione, quindi nel momento in cui si fa il cambio generazionale di un cantiere, dovrebbe essere naturale che quel cambio generazionale vada fatto nel cantiere in cui è nata quest’idea. Visto che stai andando via dal Cardarelli, perché di fatto non ti sei nemmeno presentato, perché Romeo non si è nemmeno presentata, ed ha preso queste nuove dieci persone, facendo il cambio generazionale, e le ha messe sul Cardarelli, di fatto rimanendoci con la difficoltà della gestione futura. Con quest’offerta anomala, che è venuta fuori dal fatto della gara d’appalto, ci rende ancora più preoccupati rispetto alle condizioni di prima. Ecco perché abbiamo l’interesse che Regione Campania accenda i riflettori e diventi un attore principale in questa questione, perché non possiamo, per l’ennesima volta, subire quello che poi abbiamo subito, di fatto, con un costo più alto con Romeo.

Romeo, come raccontava prima il collega, comunque ha fatto un taglio economico sulla testa dei lavoratori, quindi perdendo gli accordi di secondo livello, perdendo le percentuali sull’organizzazione dei servizi. Non vogliamo che questa storia si ripeti in maniera più drastica, perché se prima l’ha potuta gestire in questo modo, oggi ci potremmo trovare con un taglio di voti addirittura.

PRESIDENTE (Marrazzo): Volevo capire, c’è stata un’aggiudicazione della gara?

(Intervento fuori microfono)

PRESIDENTE (Marrazzo): Normalmente, quando viene giudicata un’offerta anomala, viene esclusa dalla gara. Evidentemente è stata fatta un’aggiudicazione provvisoria, chiedendo le giustifiche rispetto agli importi.

La parola a Caiazzo Luigi della UGL, prego.

CAIAZZO Luigi - UGL: Vi ringrazio per averci accolti. Prima di passare la parola al mio collega, volevo dire che con queste gare l’operaio non avrà più una paga. Cinque anni fa abbiamo avuto un taglio, entrando un'altra ditta che farà un altro taglio, e durerà tre anni,

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già stiamo che con tutti gli 80 euro di Renzi a stento prendiamo il mille euro. Non lo prevedo il futuro per portare avanti una famiglia. Grazie.

PRESIDENTE (Marrazzo): La parola a Luigi Lavino della CISAL.

LAVINO Luigi - CISAL: Buongiorno a tutti. Faccio un ringraziamento particolare al Presidente Marrazzo che ha raccolto il grido di dolore che veniva dai lavoratori del Cardarelli nell’ambito di una criticità più ampia, da noi denunciata, con documentazione per la quale abbiamo chiesto audizione. Un ulteriore ringraziamento va ai Consiglieri componenti della Commissione presenti, resisi sensibili rispetto alle tematiche e ai problemi da noi evidenziati.

Il dato primario per il quale abbiamo chiesto l’audizione è che dal primo giugno, a fronte di una gara che si stava definendo la Romeo, che è detentrice del servizio presso l’AORN Cardarelli, ha deciso, per dare il giusto apporto alla forza lavoro esistente sul cantiere, di ulteriori dieci unità. La cosa che a noi ci ha fatto enormemente preoccupare è che le dieci unità immesse sul cantiere, venivano immesse con un tempo indeterminato che in applicazione del contratto nazionale di categoria, all’articolo 4, avendo maturato nel tempo i quattro mesi di anzianità, sarebbero andati a gravare su quella che era la forza lavoro impegnata per l’appalto ormai da decenni, quindi avrebbe modificato, in parte, quelle che sono state le offerte economiche e relazioni tecniche su cui ogni singola azienda ha gareggiato all’appalto.

Evidenziato la problematica perché, di fatto, il giorno 22, la Commissione giudicatrice ha concluso i lavori e a conclusione dei lavori è risultata un’aggiudicazione provvisoria a un’azienda CM Service Srl che ha deciso di fare la sua offerta per questo servizio, con un ribasso pari al 33 per cento, facendo la fotografia di un momento ante e all’atto di ciò che ha previsto, all’interno del bando di gara, l’ente committente, non tenendo conto delle ulteriori dieci unità che rispetto al ribasso in essere provocheranno sicuramente, qualora dovessero maturare i quattro mesi di anzianità, ulteriori aggravi e problemi per la forza lavoro esistente al Cardarelli che già di per sé è uscita penalizzata con l’ultima aggiudicazione all’azienda Romeo ed ha perso ogni singolo lavoratore che è monoreddito all’interno delle proprie famiglie e gli si è abbassato il reddito familiare di circa 250 euro mensili, onde rientrare in quel famoso ribasso che la Romeo fece già a suo tempo. Se volessimo semplicemente aggiungere due ribassi, diciamo che nel giro di sette anni, mentre il servizio in un momento particolare che viviamo, come quello del Covid attuale, dove si investono soldini sulla sanità per migliorare la qualità del servizio da rendere, che parte prima dai medici e quindi dall’assistenza diretta, ma in questo circolo virtuoso dobbiamo inserirvi anche i lavoratori addetti alle pulizie che senza non si riuscirebbe a far quadrare il cerchio e a chiudere questo famoso circolo virtuoso. Ci sarebbero delle strutture non idoneamente igienizzate che non permetterebbero né agli assistenti diretti che profondono assistenza agli utenti cittadini, quindi ci sarebbe un vuoto per la fruizione del servizio sanitario nazionale da parte dei cittadini.

Facevo questa piccola parentesi legata alle dieci unità di cui abbiamo fatto una vertenza, di cui è stato protagonista il prefetto, dottor De Stefano, di cui ne abbiamo ampiamente discusso con l’ente committente, abbiamo prodotto un primo pacchetto di 24 ore di sciopero recentemente, il 16 giugno, con impegni presi da parte del committente che cristallizzava e fotografava una situazione di organico impegnato per l’appalto ante, è vero, ma nel momento in cui si assegna prima della maturazione dei quattro mesi di anzianità di quei lavoratori e ha una grossa valenza. Mi rifaccio a ciò che stavo dicendo poc’anzi, se vogliamo tener conto che dall’inizio dell’assegnazione Romeo, rispetto a una base d’asta dell’epoca di 72 milioni di euro, nel quinquennio volessero aggiudicare oggi, con l’assegnazione provvisoria, la base d’asta precedente era 72 milioni di euro, così

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come ampiamente evidenziato all’audizione tenuta in Commissione Trasparenza, di cui onorevole Passariello, lei era presente, quindi ha ben chiari i dati che sto evidenziando.

(Intervento fuori microfono)

LAVINO Luigi - CISAL: Andiamo oltre, in un momento particolare, dove si richiede il massimo della qualità del servizio da rendere all’interno del strutture sanitarie. L’Ente committente, nel dicembre 2019, bandisce la gara e per la costruzione del prezzo a base d’asta evidenzia il costo orario della manodopera, più altri costi, che messi insieme formano la base d’asta. Questo dato, è stato oggetto di contestazione da parte nostra in quanto non rispecchiava le tabelle ministeriali, di ciò abbiamo prodotto dei documenti che lascerò in Commissione, li ho qua, per un maggiore studio da parte di chi volesse approfondire, ma siamo stati costretti a evidenziare che tali dati erano erronei nella composizione, perché non rispettavano né i livelli di inquadramento professionale delle maestranze impegnate per l’appalto, né i costi relativi all’applicazione delle tabelle ministeriali in essere. Poi, se aggiungiamo che l’attuale bando di gara prevede anche delle estensioni al servizio, tanto è vero che agli storici si aggiungono ulteriori 13 unità che gestivano il servizio di trasporto rifiuti settici, all’interno dell’Ospedale, e ai quali gli si applica il contratto igiene ambientale privata, che fa un costo sicuramente superiore rispetto al contratto nazionale Multiservizi, applicato al resto dei dipendenti. Forza maggiore, l’Ente, a fronte delle nostre disamine e suggerimenti, con l’apporto anche della prefettura, ha dovuto rivedere il prezzo a base d’asta e ha rettificato lo stesso, tanto è vero che c’è stata un’ulteriore pubblicazione, in termini di rettifica del bando, che è lievitato a 39 milioni e rotti, di cui circa l’85 per cento della composizione lo assorbiva, essendo un appalto di servizi, la manodopera. La manodopera veniva indicata, nella composizione del prezzo, in circa 10 milioni 900 mila euro annui. Se volessimo sommare il costo della manodopera in applicazione delle tabelle ministeriali e dei livelli di inquadramento professionale che hanno i lavoratori, di fatto, andiamo oltre quel prezzo che hanno offerto almeno le prime sei che si sono classificate nell’ultimo bando di gara, tanto è vero che dalla seconda alla sesta variano di circa 200 o 300 mila euro nel triennio l’una dall’altra.

Tenete conto che la Romeo, oggi, che sta in sofferenza rispetto al servizio, ha un servizio che si aggira intorno ai 10 milioni e mezzo di euro annui, per un totale di 31 milioni e mezzo di euro, tanto è vero che dichiara continuamente, la Romeo, che non regge più, tanto è vero che ha richiesto all’ente committente di voler andare via dall’appalto. Mi potrà dare conferma il dottor Scala, direttore generale della Romeo, potrà darmi sicuramente supporto e conferma rispetto a ciò che sto dichiarando.

Tutte queste cose, messe insieme, ci preoccupano, ma preoccupano fortemente le maestranze che già si sono viste defraudate di alcuni emolumenti salariali, con l’avvento della Romeo e che forza maggiore, se da parte del committente, Ospedale Cardarelli, non si dovesse addivenire, come punto fermo, nell’aggiudicazione a far salvo ciò che è il costo orario delle maestranze impegnate nell’appalto, a breve, si vedrebbero ulteriormente defraudate e questo provocherebbe non pochi disagi a tutti.

PRESIDENTE (Marrazzo): Prima di dare la parola al dottor Scala, sentiamo il consigliere Passariello.

PASSARIELLO: Presidente, prima di tutto stigmatizzo l’assenza dell’Azienda Ospedaliera. È vero che il direttore generale è impegnato, e lo comprendiamo, ma esistono i segretari amministratici, i direttori sanitari, il Rup che ha fatto la gara. Per me, l’assenza dell’Ospedale la dice tutta su quanto è interessata a questa vicenda.

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Premetto che secondo me, e non escludo di farlo, questa è una questione che va sottoposta alla Procura della Repubblica. Partiamo dal contratto collettivo nazionale dei lavoratori, il contratto collettivo nazionale parla chiaro: nel caso che si faccia un appalto di servizio e quest’appalto non è mutato, quindi non vi siano state riduzioni, e in questo caso parliamo di aumento, perché ci sono dei servizi in più, c’è la salvaguardia non solo dei livelli occupazionali, ma c’è il passaggio diretto ed immediato. Sappiamo bene che l’articolo che prevede la clausola sociale è diviso in A e B, la A è il passaggio di cantiere e B è secondo l’organizzazione dell’azienda.

Secondo me, ci sono tutte le caratteristiche affinché l’Ospedale non penso che sia stato demolito o ridotto, anzi, ci sono dei servizi in più, ma ancora di più, e questa è la cosa più importante, siamo in un momento di emergenza, se ci siamo in questo momento di emergenza, poi se l’emergenza è finita, lo si dica, e si potrebbe iniziare a discutere di una cosa diversa.

Ricordo bene quando entrata Romeo, ha fatto un’offerta, in base a quell’offerta ha fatto un’organizzazione, in base a quell’organizzazione tra agevolazioni, ticket e monte ore ha fatto una serie di riduzioni e si è chiuso un accordo. Già qui non comprendo, perché se faccio una riorganizzazione e stabilisco che su quell’appalto ci vogliono X migliaia di ore, è chiaro che non comprendo l’aumento del personale, ma di un dipendente, non lo comprendo. Non c’è la motivazione, se entri in un appalto e fai una riduzione, non comprendo come si possa di aumentare di una sola ora quell’appalto. Di ore, non ci sono soltanto le 9 persone, ma dalle 333 alle 360 che diventeranno, parliamo di migliaia e migliaia di euro al mese.

Non comprendo assolutamente come si possa stare qui a discutere solo di questa problematica. Se prendiamo il costo messo a base d’asta, tolta la riduzione che scaturisce dall’offerta fatta dall’azienda, commisurato a quelle che sono le ore che si consumano, siamo su un costo manodopera di 12 euro all’ora, quando sappiamo che un dipendente, da tabella ministeriale, è la storia che lo dice, costa oltre 17,50 euro.

Adesso, inizio a capire perché l’Ospedale Cardarelli è assente, perché l’Ospedale Cardarelli sa che c’è il problema. Evidentemente l’Ospedale Cardarelli ha commesso degli errori e quando si commettono degli errori ci vuole il coraggio a fare il passo indietro.

Il fatto già che durante l’appalto è dovuto subentrare il sindacato, cosa secondo me scandalosa, con tutti i soldi che paghiamo ai dirigenti dell’Ospedale Cardarelli, a dovergli spiegare che l’appalto era stato sbagliato. Come si può pensare di poter affidare, con una percentuale di ribasso di quel genere, quando l’Amministrazione è già a conoscenza che un’azienda come Romeo lascia l’appalto perché non ce la fa.

Perché parlavo di Procura della Repubblica? O l’Ospedale Cardarelli negli ultimi 20 anni ha regalato soldi alle imprese, perché l’impresa Romeo e credo anche quella che stava prima, incassavano oltre i 30 milioni nei tre anni. L’Ospedale è quello, non è cambiato. È e diventa da Procura della Repubblica, perché se voi regalavate 10 milioni di euro, nel triennio, alle imprese, c’è qualcosa che non va.

La verità sta nel fatto che, secondo me, c’è tanta incompetenza, perché coloro i quali fanno le gare, e mi permetto di dire che a questo punto il Presidente De Luca deve essere informato di questa vicenda, perché se lo sa e nulla fa, e questo è il metodo per rimettere la sanità a posto, abbiamo proprio sbagliato strada, perché la sanità in regola non la si può mettere tagliando le teste delle persone e mandando la gente per strada, perché è quello che succederà.

A me sembra strano che stiamo parlando di questa vicenda, è una vicenda così chiara, è una vicenda che mi meraviglia non sia già arrivata in prefettura e la trasmissione degli atti alla Procura. La questione è grave, è seria, questo meccanismo, a questo punto, se parte, parte per tutto. L’esempio del Cardarelli si trasferirà su tutto. Stiamo dicendo alle imprese:

venite qua a lavorare, potete tagliare quello che volete, tanto il servizio non ci interessa e

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quindi potrete fare quello che volete. Se non risolviamo questa vicenda madre, non risolveremo una serie di vicende che arriveranno, perché arriveranno tante vicende.

L’altra volta abbiamo fatto una battaglia, e mi permetto di dire che l’abbiamo persa. Tutto il rispetto per l’azienda Romeo, che è una signora azienda, però se all’epoca avessimo impuntato i piedi a terra, tutti quanti, non ci troveremo a dover discutere di questo.

Sottolineo, non comprendo perché il Cardarelli non abbia scritto con chiarezza:

“Passaggio diretto ed immediato di tutto il personale”. O sa qualcosa che noi non sappiamo, quindi che i lavoratori non lavorano, che le ore non ci servono, e allora queste cose ancora di più vanno dette, vanno evidenziate e vanno portate sempre in Procura.

Grazie Presidente.

PRESIDENTE (Marrazzo): Grazie Consigliere. La parola al dottor Raffaele Scala, in rappresentanza della Romeo, a cui vorrei anche chiedere se può fare chiarezza rispetto al momento in cui la Romeo, preso in carico la commessa Cardarelli – mi dicevano – aveva un numero di dipendenti pari a 330, poi successivamente, sono arrivati a 350 e ulteriormente a 362 o 363. Chiedo se mi aiuta a capire, ho sentito una campana, vorrei sentire l’altra. Se c’è stato quest’incremento di personale, a cosa è stato dovuto. Grazie.

SCALA Raffaele - Rappresentante Romeo: Buongiorno a tutti. Dobbiamo andare su tecnicismo, nel senso che un conto è il numero, quello che lei diceva, 330, e un conto sono le ore impegnate sull’appalto. Le posso dire che da quando siamo entrati non abbiamo fatto né tagli, né aggiunte non giustificate. Mi spiego meglio, quando siamo entrati, e lo sanno tutti i sindacati, abbiamo dato di più e abbiamo garantito tutti i livelli occupazionali. Quando si è trattato, da ultimo in particolare, con l’esigenza Covid di dover garantire un servizio a fronte di situazioni emergenziali che comunque sono ben note a tutti, siamo stati costretti a inserire del personale e tutt’oggi siamo ancora, per uno spirito di servizio e per garantire un’adeguata sanificazione al Cardarelli, siamo costretti a impegnarci economicamente. Questo deve essere chiaro. L’inserimento di risorse costa all’azienda.

Ciò detto, non registriamo rilevanti variazioni. C’è stato sicuramente un picco molto importante nella fase più critica della gestione del Covid, mi riferisco ai mesi tra marzo, aprile e metà maggio. Non che oggi non ci sia il problema, il problema c’è lo stesso e noi stiamo maggiormente attenti, sempre pronti per cercare di conseguire migliori livelli di servizio. Tenga conto che da ultimo, tutta una serie di provvedimenti, anche a livello governativo, hanno creato una problematica in più alle aziende, quella di andare a coprire i vuoti che si generavano, e mi riferisco alle 104, mi riferisco alle malattie, mi riferisco ai periodi lunghi di congedo e l’azienda, gioco forza, si è dovuta far carico anche di questo fardello, quindi ha dovuto inserire del personale.

Vorrei aggiungere, perché da più parti si è fatta menzione ed è stato chiamato in causa sia il Cardarelli che la Prefettura che questa stessa, all’epoca era tutta in videoconferenza, perché era in piena emergenza Covid, si è tenuta una convocazione e c’è stato un verbale rispetto al quale non è stata rilevata alcuna criticità sul punto.

Presidente, sto davanti a lei a conferire di nuovo su tutto quanto accaduto e su quella che è oggi la situazione, però vorrei che questa cosa fosse portata alla sua attenzione.

Per il resto, oggi, con grande sacrificio stiamo portando avanti i servizi. Ripeto, non registriamo alcuna anomalia di sorta e, per il resto, tutto quello che si è detto sulla gara o sugli altri aspetti, mi comprenderà se resto fuori da questo discorso.

PRESIDENTE (Marrazzo): Del resto, non posso chiedere a lei il parere sulla gara, è abbastanza evidente. Qualcuno, giustamente, rilevava che in due gare siamo arrivati al di sotto del 50 per cento di quello che era l’importo iniziale. Un minimo di preoccupazione c’è

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rispetto alla qualità del servizio, rispetto all’inserimento degli ultimi dieci operatori e se oggi lo dicono i sindacati, non l’ha detto lei per una cortesia istituzionale, la Romeo non vede l’ora di lasciare l’appalto, perché la sofferenza che gli stessi sindacati denunciano, e non lei, è piuttosto forte, immagino cosa succederà nel momento in cui ci sarà un subentro di un’azienda che vede ridotto il canone annuale di 2 milioni di euro con un aumento di servizi ulteriori.

Una fine di tutto questo percorso, un minimo di preoccupazione l’abbiamo, e provvederemo a informarne anche la direzione generale dell’A.S.L.. Non ci sono eventi di illegittimità, però è una preoccupazione legittima che, secondo me, conoscendo il direttore generale e il management dell’Ospedale Cardarelli, avranno la giusta attenzione. Chi dirige una grande azienda, come l’Ospedale Cardarelli o qualunque altra azienda, la prima cosa che vuole è l’efficienza e il giusto riscontro salariare per tutti i dipendenti, perché non c’è nessun dirigente, nessun imprenditore che voglia avere scioperi un giorno sì e l’altro pure, così come i direttori generali vogliono il servizio, gli imprenditori vogliono che i propri dipendenti lavorino e che tutti siano soddisfatti. Penso sia questo il desiderato di tutti quanti noi.

La parola al consigliere Saiello, prego.

SAIELLO: Ci troviamo spesso a fare questo tipo di audizioni, parliamo, cantiamo, ce la suoniamo tra di noi perché manca la parte di governo reiteratamente, manca un Assessore, manca qualcuno che faccia riferimento alla Giunta.

A me interessano poco che aziende che subentrano, vanno via, vincono appalti e quant’altro. A più riprese, in queste sedi, abbiamo posto il problema di monitorare e gestire il bene pubblico, perché parliamo di appalti pubblici, dalla Regione Campania.

Questa situazione, che poi si ripercuote sempre sui più deboli, perché alla fine chi paga sono i lavoratori, si tende sempre a fare contratti a ribasso, a tagliare sulle commesse, a tagliare i diritti delle persone che già lavorano lì, in barba alle clausole sociali, in barba alle regole che lo Stato ha sancito in leggi. Ci siamo ritrovati a più riprese, in ultimo con l’American Laundry, dove la Regione non ha fatto niente per far valere quelle leggi che esistono, addirittura ci sono stati anche dei passaggi dove l’ispettorato del lavoro ha messo nero su bianco che c’era la clausola sociale da far rispettare e la Giunta De Luca, quindi sia l’Assessore al Lavoro, l’Assessore alle Attività Produttive, ma lo stesso De Luca che ha la delega alla sanità, non ha mai proferito parola. Abbiamo scritto tramite pec, abbiamo mandato interrogazioni, abbiamo portato la questione in Aula, ci siamo visti un'altra volta con i sindacati, sempre con la stessa modalità.

Lo dico proprio per esperienza di questi cinque anni, se dovessi dare un parere ai sindacati e ai lavoratori, posso soltanto dirvi: rassegnatevi. Con questo tipo di gestione c’è soltanto da rassegnarsi.

PRESIDENTE (Marrazzo): Le audizioni non le faccio per fare comizi, sia ben chiaro.

SAIELLO: Sono membro di questa Commissione, mi occupo di temi del lavoro. Non è un comizio, questa è la mia umile esperienza di cinque anni in questa Commissione, e tratto questi argomenti sia a livello di Regione Campania sia al Ministero, perché i problemi sono tantissimi. Qui parliamo di sanità campana, trovate un interlocutore? No, ce la cantiamo e ce la suoniamo tra di noi, finisce questo momento, i lavoratori vanno in mezzo alla strada.

Se è questo l’andazzo, non c’è nessuno che può dire di bloccare tutto perché c’è qualcosa che non va.

Sentivo parlare di Procure, sentivo parlare di altre situazioni, a me interessa poco, io faccio il Consigliere, non faccio il magistrato, in questa sede dico che la Regione Campania è assente.

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Le regole esistono, le sedi opportune regionali esistono, abbiamo un’agenzia che per la Regione Campania si occupa di monitorare e di imbastire gli appalti. È questa la cruda verità.

Sto ricevendo un sacco di email da parte delle persone che hanno paura di perdere il posto, ma questa paura, dall’altro lato, si traduce in un fatto che anche noi come Consiglieri, che scriviamo, diventa inutile perché dall’altro lato, chi governa, non ti dà neanche la possibilità di interloquire sui problemi. Non abbiamo la verità in mano, attenzione, poniamo dei quesiti e desideriamo parlare di queste cose, però con un interlocutore, se quell’interlocutore manca, è inutile.

PRESIDENTE (Marrazzo): La parola alla consigliera Ciaramella, prego.

CIARAMELLA: Siamo qua in questa Commissione perché la Regione è intervenuta in un appalto che aveva delle regole che abbiamo, con Soresa, ripreso per poter far valere quelle clausole sociali che non c’erano in premessa. Al di là dei comizi, al di là di quelle che sono le fasi elettorali, che devono essere fuori da queste Aule, mi auguro e ringrazio questa Commissione che ancora una volta è su questo tema e il nostro impegno è e dovrà essere quello di far rispettare quanto detto nelle Commissioni precedenti soprattutto per la correttezza contrattuale di una continuità di questi lavoratori.

Non volevo affatto intervenire, lo faccio per ribadire che è questo il nostro impegno, è questo il lavoro che faremo. La campagna elettorale la faremo fuori da queste Aule.

Grazie.

PRESIDENTE (Marrazzo): La parola al consigliere Passariello.

PASSARIELLO: Nell’intervento che ha fatto il dottor Scala ha parlato di un momento di emergenza, questo significa che passata l’emergenza se le riportano queste ore in più? Si riporta il personale o lo lasciano sull’appalto?

PRESIDENTE (Marrazzo): Dottor Scala, prego.

SCALA Raffaele - Rappresentante Romeo: Ribadisco, l’emergenza è tutt’ora in essere.

Sarà sicuramente con livelli meno incisivi rispetto a qualche mese fa, però noi facciamo azienda, fino a prova contraria godiamo di una nostra autonomia organizzativa.

Dopodiché, se qualcuno può garantirci che togliendo le risorse non ci verranno comminate penali o non ci verranno fatte osservazioni di sorta, ripeto, siamo azienda, non abbiamo nessun problema.

Siccome siamo azienda seria, teniamo a garantire i servizi, quindi quando le risorse occorrono, l’azienda Romeo non si tira mai indietro.

PRESIDENTE (Marrazzo): È stato molto chiaro, del resto avevamo intuito il percorso.

L’Ufficio di Presidenza di questa Commissione si farà carico di mandare, con una lettera, alla direzione generale del Cardarelli, quelle che sono le preoccupazioni che sono uscite fuori da quest’audizione. Ovviamente, sono preoccupazioni che trovo abbastanza legittime e su cui inviterò a riflettere la direzione generale perché parliamo non di profili oscuri, ma parliamo di profili che possono interessare la qualità del servizio e la qualità e la quantità della retribuzione.

Vi ringrazio per il tempo che ci avete dedicato e per gli interventi che si sono succeduti.

Saluto Raffaele Scala in collegamento e tutti quanti voi. Arrivederci e buon lavoro.

I lavori terminano alle ore 11.30.

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Il Presidente

Dott. Nicola MARRAZZO

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