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Una tabella di marcia all'altezza di un'unione più ambiziosa

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Academic year: 2022

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Programma di lavoro della Commissione Europea 2020

“Una tabella di marcia all'altezza di un'Unione più ambiziosa”

Ufficio Relazioni esterne e Comunicazione USS Comunicazione, Relazioni istituzionali e Stampa

Febbraio 2020

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Indice

1. La nuova Commissione europea 2019-2024 ……….3

2. Introduzione al nuovo Programma di lavoro della Commissione europea 2020…5 3. Sei tematiche ambiziose: 3.1 Un Green Deal Europeo ……… 7

3.2 Un’Europa pronta per l’era digitale ……… 9

3.3 Un'economia al servizio delle persone……… 11

3.4 Un'Europa più forte nel mondo ……… 12

3.5 Proteggere lo stile di vita Europeo………. 14

3.6 Un nuovo slancio per la democrazia europea………. 15

4. Il Consiglio regionale e il Programma di lavoro della Commissione europea 2020

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1. La nuova Commissione europea 2019-2024

Il primo dicembre del 2019 si è insediata la nuova Commissione europea.

Per la prima volta nella storia, anche il Presidente della Commissione è una donna - Ursula von der Leyen - la cui candidatura è stata approvata dal Parlamento a luglio.

La maggior parte dei commissari ha ricoperto la carica di ministro nel proprio paese in passato.

All’interno della squadra di Ursula von der Leyen, nove sono stati membri del Parlamento europeo.

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Introduzione al nuovo Programma di lavoro della Commissione europea 2020 Il Programma di Lavoro è un testo programmatico con il quale la Commissione Europea pianifica annualmente le azioni (legislative e non) da intraprendere nei 12 mesi successivi alla sua pubblicazione.

Il 29 Gennaio 2020, la Commissione Europea ha adottato il suo Programma di Lavoro in cui definisce gli interventi che metterà in atto nel corso dell'anno.

Il Programma di lavoro, strutturato sulla scorta degli ambiziosi sei punti programmatici stabiliti dalla Presidente Ursula von der Leyen, tiene contezza sia delle priorità stabilite dal Parlamento Europeo, che dell’Agenda Strategica del Consiglio Europeo per il 2019-2024. Nondimeno, il programma risulta essere fortemente ispirato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, vera e propria bussola orientativa dell’intero processo decisionale, principalmente volto alla conduzione di una diffusa e radicale transizione climatica e digitale.

Al fine di soddisfare, da un lato le aspettative dei cittadini europei, e dall’altro affrontare imminenti sfide senza precedenti, il Programma dovrà essere coadiuvato da risorse economiche appropriate. Di rilevante importanza, sarà dotare L'Unione di un nuovo bilancio a lungo termine che sia flessibile e quantitativamente congruo al raggiungimento del nuovo set di obiettivi. In tal senso l’implementazione del Programma di Lavoro della Commissione è legata a doppio filo al negoziato relativo al Quadro Finanziario Pluriennale, che entrerà in vigore nel 2021, consentendo l’operatività della programmazione degli investimenti sin da subito.

Altro punto politicamente sensibile sarà il negoziato di un nuovo partenariato con il Regno Unito che vada, per via della sua portata, al di là dei temi puramente di carattere commerciale. Come nel caso dei negoziati dell'accordo di recesso, la Commissione garantirà il massimo livello di trasparenza durante l'intero processo negoziale nei confronti delle altre istituzioni dell'UE, degli Stati membri e dei cittadini.

Dare concretezza alle azioni stabilite in questo programma di lavoro sarà uno sforzo di gruppo tra le istituzioni Europee. A questo scopo, la Commissione ritiene rilevante la costruzione di relazioni speciali e proficue con il Parlamento europeo.

In ultima analisi, il Programma di Lavoro 2020 si caratterizza dall'uso indispensabile e sempre più importante della lungimiranza strategica. Ciò riflette la necessità di approfondimenti sulle

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6 tendenze a lungo termine e sui principali cambiamenti che stanno plasmando le nostre vite e il futuro del lavoro; cambiando la composizione delle economie, ambiente e società; incidendo sulle strutture di potere globale e sulla nostra autonomia strategica.

Comprendendo meglio e anticipando ciò che si staglia all'orizzonte dei prossimi decenni, la Commissione intende attuare politiche che aiutino l'Europa a superare le principali problematiche sociali del futuro, come quella dell’incremento demografico globale rispetto alla disponibilità di risorse naturali.3

La priorità della Commissione 2020, adesso, è trasformare in azioni concrete le altre proposte, comprese tutte quelle prioritarie individuate nelle dichiarazioni comuni, e successivamente dare loro efficace attuazione.

Il presente lavoro rappresenta una sintesi del Programma della Commissione Europea nel 2020 ed è finalizzato ad agevolare l’individuazione delle materie di interesse regionale e favorire la partecipazione del Consiglio regionale della Lombardia al processo normativo europeo.

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3 Sei tematiche ambiziose 3.1 Green Deal Europeo

Il Green Deal Europeo è stato presentato dalla Commissione come la risposta alle questioni più pressanti di questi anni: l'aumento della temperatura globale; l'esaurimento delle risorse naturali;

la continua perdita di biodiversità; l'aumento di incendi boschivi; inondazioni e altri disastri naturali che minano la nostra sicurezza e prosperità.

Il Green Deal vuole essere la soluzione per mantenere il nostro pianeta salubre e le persone che lo abitano in salute. Allo stesso tempo, vuole proporsi come la nuova strategia di crescita europea, rendendo l’economia e l'industria più innovativa, efficiente sotto il profilo delle risorse, circolare e competitiva. Il Programma ritiene che ciò aiuterà a creare posti di lavoro e rendere l'Europa più competitiva a livello globale. Il Green Deal Europeo fornisce quindi una tabella di marcia con politiche e misure al fine di realizzare un’adeguata transizione in tutti i settori. L'Unione Europea continuerà inoltre a guidare i negoziati internazionali per aumentare le ambizioni dei principali emittenti in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Glasgow nel 2020 (COP26).

Dopo la presentazione delle prime iniziative chiave nel dicembre 2019 e nel gennaio 2020, la Commissione proporrà quella che sarà di fatto la prima Legge Europea sul Clima (European Climate Law), per ridurre le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e raggiungere l’obiettivo vincolante di neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.

Il Programma di Lavoro propone azioni in tutti i settori dell’economia, e comprende: una strategia per l'integrazione dei settori intelligenti e ondata di rinnovamento (Strategy for Smart Sector Integration and a Renovation Wave); un nuovo approccio per sfruttare il potenziale dell’energia rinnovabile in mare aperto; una strategia per una mobilità sostenibile e intelligente (Strategy for Sustainable and Smart Mobility); il nuovo Piano d'azione per l'economia circolare (Circular

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8 Economy Action Plan). Per affrontare l'allarmante perdita di biodiversità e ecosistemi sani la Commissione propone una nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (EU Biodiversity Strategy for 2030), e la strategia "dai campi alla tavola" (Farm to Fork), per aiutare gli agricoltori nel fornire in modo più sostenibile alimenti di qualità elevata, economicamente accessibili e sicuri.

Per garantire l’adeguato finanziamento dell’ambiziosa e profonda transizione intrapresa, la Commissione ha proposto il piano European Green Deal Investment Plan per sbloccare almeno 1.000 miliardi di euro di investimenti sostenibili nel prossimo decennio. Per garantire l'integrazione degli investimenti sostenibili nel nostro sistema finanziario, una Strategia di Finanza Sostenibile Rinnovata (Renewed Sustainable Finance Strategy) mirerà a riorientare i flussi di capitale privato verso gli investimenti green. Altrettanto importante sarà l'integrazione di una cultura di governance aziendale sostenibile nelle imprese del settore privato. Il Programma prevede inoltre che l’Unione Europea garantisca una transizione alla neutralità climatica equa e giusta per tutti attraverso il Meccanismo di Transizione Giusta (Just Transition Mechanism).

Questo accompagna il Fondo di Transizione Giusta (Just Transition Fund) proposto all'inizio del 2020 e sosterrà le regioni e i settori più colpiti, aiutando a modernizzare e diversificare le loro economie e ad alleviare i costi sociali ed economici della transizione.

➨ Tutti questi sforzi confluiranno nel Patto Climatico Europeo, che vedrà il coinvolgimento di attori ad ogni livello — regioni, comunità locali, società civile, scuole, industria e privati.

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3.2 Un’ Europa pronta per l’era digitale

Il Programma di Lavoro 2020 ritiene che la transizione digitale stia già avendo un impatto significativo su ogni aspetto della nostra vita. L’Unione Europea ha tutte le carte in regola per gestire al meglio questa trasformazione e diventare leader in questo settore. L’orientamento strategico della Commissione sarà focalizzato in primis sulle tecnologie del futuro con il massimo potenziale, garantendo al tempo stesso, che l’approccio europeo sia umano, etico e fondato sui valori.

Nella fattispecie, una nuova Strategia europea sui dati permetterà di sfruttare al meglio l’enorme valore dei dati non personali, inteso come un bene in continua espansione e riutilizzabile nell’economia digitale. La Commissione provvederà inoltre alla pubblicazione di un Libro bianco sull’intelligenza artificiale per sostenere lo sviluppo e garantire il pieno rispetto dei valori e dei diritti fondamentali europei. Parimenti, una nuova Legge sui servizi digitali (Digital Services Act) punterà a dare maggior forza al mercato unico di tale settore. Tale iniziativa avrà lo scopo di munire le piccole imprese di un quadro giuridico chiaro, oltreché tutelare la protezione dei cittadini e dei loro diritti così come la libertà di espressione.

Per rafforzare ulteriormente la sicurezza informatica globale nell’Unione, la Commissione esaminerà la Direttiva sulla sicurezza dei sistemi di network e di informazione. In tale contesto, il rafforzamento della leadership digitale e dell’autonomia strategica dell’Europa richiede un rafforzamento della capacità industriale e di innovazione. A sostegno di ciò, la Commissione proporrà una Nuova strategia Industriale globale per l’Europa che aiuti, in tal guisa, la transizione ecologica e digitale e rafforzi una concorrenza leale. Tra le ulteriori iniziative che andranno in

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10 questa direzione rileva evidenziare la Proposta sulle Criptovalute atta a garantire maggior tutela alla finanza digitale contro i cyber attacchi.

Inoltre si affiancherà una Strategia dedicata alle PMI che renderà più facile per queste operare su scala più ampia ed espandersi. Nella fattispecie particolare attenzione sarà dedicata ai settori dei media e dell’audiovisivo. La Commissione presenterà pertanto, una relazione sulle barriere di mercato e proporrà anche un Piano d’azione per il rafforzamento del mercato unico (marzo 2020) e un Libro bianco per uno strumento sui sussidi esteri (giugno 2020) nell’ottica di dotare possibili nuovi strumenti volti ad affrontare gli effetti distorsivi di tale tipologia di sussidi nel mercato unico e contribuendo, infine, a preparare il terreno per una proposta legislativa nel 2021.

Il programma 2020 della Commissione prevede inoltre una proposta per il miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori delle piattaforme online, a fronte di crescenti incertezze relative allo status occupazionale, alle condizioni di lavoro, alla protezione sociale, alla rappresentanza e alla contrattazione collettiva. Più in generale, una parte degli investimenti nel settore riguarderà lo sviluppo delle competenze digitali e l’alfabetizzazione digitale dei lavoratori.

Tali tematiche guideranno, entro la metà del 2020, la stesura del Piano d’azione per l’educazione digitale. Infine, la Comunicazione sul Futuro della Ricerca e dell’Innovazione si focalizzerà sull’utilizzo efficace delle risorse nel campo della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione.

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3.3 Un'economia al servizio delle persone

Dopo aver presentato le prime idee su un'Europa sociale forte, la Commissione adotterà misure per integrare le transazioni digitali e climatiche nell'economia sociale di mercato europea (esempio unico nel suo genere) e per assicurare che la nostra economia coniughi l'equità sociale, la sostenibilità con la crescita economica.

Il Programma di Lavoro 2020 prevede un piano d'azione per l'attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, già previsto a seguito della sua comunicazione su una forte Europa sociale per le giuste transizioni, e dal successivo processo di dialogo e di consultazione.

Nel rispetto delle tradizioni nazionali, la Commissione presenterà uno strumento giuridico sul salario minimo equo per i lavoratori nell'UE, in consultazione con le parti sociali e tutte le parti interessate, ed una proposta per l'assicurazione europea contro la disoccupazione (European Unemployment Reinsurance Scheme).

La Commissione proporrà inoltre una garanzia europea per l'infanzia (European Child Guarantee) per garantire che i minori abbiano accesso ai servizi di base, e rafforzerà la garanzia per i giovani al fine di sostenere la loro istruzione e permettere loro di accedere alla formazione e alle opportunità di lavoro di cui hanno bisogno.

Il piano d'azione sull'Unione dei mercati dei capitali (‘Action Plan on the Capital Markets Union’) mirerà a integrare meglio i mercati dei capitali nazionali, garantendo la parità di accesso agli investimenti e alle opportunità di finanziamento per i cittadini e le imprese in tutta l'UE.

Per garantire l'integrità del sistema finanziario europeo e ridurre i rischi di instabilità, un nuovo Piano d'azione contro il riciclaggio di denaro cercherà di migliorare il sistema di vigilanza e

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12 l'applicazione delle regole. La Commissione presenterà una comunicazione sulla tassazione delle imprese per il 21° secolo, concentrandosi sugli aspetti fiscali rilevanti per il mercato unico. A ciò si aggiungeranno un piano d'azione per combattere l'evasione fiscale e rendere la tassazione semplice e facile.

E’ previsto inoltre un piano d'azione sull' Unione doganale che si concentrerà su tre pilastri:

garantire la protezione delle frontiere; promuovere il rispetto delle regole; migliorare la governance dell'Unione doganale. La proposta legislativa su una Finestra unica doganale vuole rafforzare la protezione delle frontiere e semplificare procedure amministrative per le aziende.

3.4 Un'Europa più forte nel mondo

Dalla fine della Seconda guerra mondiale, il sistema multilaterale basato sul diritto internazionale è stato essenziale per sostenere pace e stabilità. Nonostante tale sistema sia stato messo in discussione in questi ultimi anni, l'Europa si impegnerà sempre a sostenere, aggiornare e garantire un ordine globale basato su regole adatte al mondo odierno. A tal riguardo, la Commissione sottolinea la necessità di investire in alleanze e coalizioni per far progredire i propri valori, promuovere e proteggere i propri interessi attraverso un commercio aperto ed equo e rafforzare la sinergia tra politiche interne ed esterne. Con la nuova Commissione, la diplomazia europea continuerà a rivestire un ruolo essenziale in tutti i continenti, aiutando le relazioni con i propri partner sia a livello bilaterale che multilaterale.

Per rafforzare il ruolo geopolitico della Commissione, tutte le iniziative del programma di lavoro saranno caratterizzate da una forte dimensione esterna. La Commissione e l'Alto Rappresentante svilupperanno nuove strategie per la collaborazione con i vicini dell'Africa e dei Balcani occidentali.

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Tra queste il Piano di Lavoro comprende: una nuova strategia globale con l'Africa per dare impulso alle relazioni economiche e creare posti di lavoro in entrambi i continenti e approfondire la collaborazione; un nuovo accordo di partenariato tra l'UE e i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, per sostituire l'accordo di Cotonou1 che scade a alla fine di febbraio 2020; un nuovo Partenariato orientale post-2020 al fine di mantenere e rafforzare ulteriormente il dinamismo di questo importante accordo proponendo una serie di obiettivi politici a lungo termine. Si ritiene inoltre necessario l’approfondimento della partnership con i Balcani occidentali, avanzando prospettive di adesione credibili per la regione. In particolare, il Piano di Lavoro si propone di continuare a sollecitare l'avvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l'Albania.

Parallelamente, la Commissione cercherà di mantenere vivo lo slancio contribuendo al processo di adesione, anche per quanto concerne la metodologia di allargamento corroborato da un quadro di investimenti rafforzato.

La Commissione ritiene che un commercio libero, equo e aperto possa funzionare solo con un'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) forte ed efficace. A seguito della prossima Conferenza ministeriale dell'OMC nel giugno 2020, si proporrà per guidare gli sforzi internazionali e lavorare con i partner per riformare l’organizzazione, proponendo regole che siano eque, efficaci, applicabili e che creino condizioni di parità per tutte le parti commerciali.

Il Piano di Lavoro prevede che si avvii una comunicazione sul rafforzamento della sovranità economica e finanziaria dell'Europa, basata sul consolidamento del ruolo internazionale dell'euro.

Inoltre, a partire dall'anno prossimo, preparerà il terreno per un meccanismo di sanzioni rafforzato, così da garantire che l'Europa sia più resistente alle sanzioni extraterritoriali di paesi terzi, e che le sanzioni imposte dall'UE siano adeguatamente applicate.

La Commissione lavorerà a stretto contatto con il Consiglio per un piano d'azione sui diritti umani e la democrazia che si concentrerà sul ruolo guida dell'UE nella definizione di standard in materia

1 L'accordo di Cotonou è il quadro generale per le relazioni dell'UE con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP). È stato adottato nel 2000 per sostituire la convenzione di Lomé del 1975. Si tratta dell'accordo di partenariato più completo tra paesi in via di sviluppo e UE, e riguarda le relazioni dell'UE con 79 paesi, tra cui 48 dell'Africa

subsahariana. L'accordo di Cotonou è inteso a ridurre e in definitiva eliminare la povertà e contribuire all'integrazione progressiva dei paesi ACP nell'economia mondiale. Si basa su tre pilastri: cooperazione allo sviluppo; cooperazione economica e commerciale; dimensione politica. (Vedi: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/cotonou- agreement/)

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14 di diritti umani e nella difesa del diritto umanitario internazionale. Presenterà inoltre un piano d'azione sull'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile nelle relazioni esterne.

3.5 Proteggere lo stile di vita Europeo

Lo stile di vita europeo è costruito intorno ai valori di solidarietà, uguaglianza ed equità. La Commissione intende trovare soluzioni comuni alle sfide condivise e dotare i cittadini delle competenze necessarie, investendo nella loro salute e nel loro benessere ovvero promuovendo la protezione dei soggetti più vulnerabili e l’inclusione sociale. Da ciò discende l’impegno ad incaricarsi della tutela della salute dei cittadini. Nella fattispecie, presenterà Il Piano europeo per sconfiggere il cancro. Inoltre, lancerà una Strategia farmaceutica per l’Europa allo scopo di continuare a garantire la qualità e la sicurezza dei farmaci, consolidare la competitività globale del settore, fare in modo che tutti i pazienti possano beneficiare dall'innovazione e, infine, resistere al caro prezzi dei farmaci.

Parte dello stile di vita europeo consiste nel promuovere le competenze, l'istruzione e l'inclusione.

A tal proposito, la Commissione è pienamente impegnata a rendere lo Spazio Europeo dell'Istruzione una realtà entro il 2025. Nei progetti di tale piano, l'approccio richiesto è da intendersi come un coinvolgimento continuativo, dalla prima infanzia all'età adulta.

Il Programma 2020 recepisce al suo interno anche un nuovo Piano d'Azione sull'Integrazione e l'Inclusione con il precipuo scopo di garantire che la società protegga i più soggetti maggiormente vulnerabili.

Non meno rilevante la protezione dei diritti dell’infanzia: la Commissione definirà una Strategia dell'UE per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali su minori.

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Negli ultimi anni, sono emerse nuove minacce intersettoriali sempre più complesse riguardo la sicurezza transfrontaliera, evidenziando la necessità di una più stretta cooperazione in materia di sicurezza a tutti i livelli. Per quanto concerne il tema sicurezza, la Commissione presenterà una nuova strategia per definire le aree dove l'Unione può apportare un valore aggiunto per sostenere gli Stati membri nel garantire la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, a prevenire e individuare le minacce ibride, a sostegno della sicurezza informatica e all'aumento della resilienza delle nostre infrastrutture critiche. La Commissione intende anche rafforzare il mandato di Europol e la cooperazione operativa tra le forze di polizia.

Infine, per quanto riguarda il tema migrazioni, la Commissione presenterà un nuovo Patto sull’immigrazione e l'asilo. Si tratterà di un approccio integrato, volto al riconoscimento del collegamento inestricabile tra aspetti interni ed esterni della migrazione. La riforma della politica comune europea in materia di asilo rimarrà una parte essenziale di questo approccio globale. La Commissione intende garantire dunque un sistema di migrazione e di asilo più robusto, più umano e più efficace, puntando al rafforzamento della fiducia nell'area Schengen di libera circolazione.

3.6 Un nuovo slancio per la democrazia europea

La democrazia è un valore fondamentale dell’Unione, insieme ai diritti fondamentali e allo stato di diritto. Per rispondere alle multiple sfide interne ed esterne che la democrazia europea si trova ad affrontare, la Commissione presenterà un piano d'azione per la democrazia europea (European Democracy Action Plan) per contribuire a migliorare la resilienza delle nostre democrazie e affrontare le minacce di interferenze esterne alle elezioni europee. L'obiettivo sarà quello di contrastare la disinformazione e di adeguarsi all'evoluzione delle minacce e delle manipolazioni,

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16 nonché di sostenere mezzi di comunicazione liberi e indipendenti. Inoltre, insieme agli altri partner e istituzioni dell'UE, avvierà la Conferenza sul futuro dell'Europa2 coinvolgendo i cittadini, le istituzioni dell'UE, le istituzioni nazionali, regionali e i politici locali in un dibattito.

Nell'ambito del nuovo meccanismo dello Stato di diritto, la Commissione lancerà la sua prima relazione annuale sullo Stato di diritto, che riguarderà tutti gli Stati membri. Ciò introdurrà una nuova strategia per l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali, con particolare attenzione alla sensibilizzazione a livello nazionale. In tale contesto, la Commissione presenterà una strategia per la parità di genere per trattare le principali sfide che le donne devono affrontare oggi, tra cui la violenza di genere, l'indipendenza economica e l'accesso al mercato del lavoro. Il nuovo Programma di Lavoro prevede anche la promozione dell’uguaglianza e una migliore inclusione dei Rom e adotterà una strategia dedicata a garantire l'uguaglianza delle persone LGBTI in tutta l'UE.

Particolare attenzione deve essere sempre prestata alla protezione delle persone più vulnerabili:

la Commissione presenterà una strategia per i diritti delle vittime.

Esamineranno anche in che modo le nuove realtà demografiche incidono su tutti gli aspetti della vita: dall'occupazione alla previdenza sociale, alla sanità pubblica, alle finanze pubbliche, alla politica regionale, alla connettività digitale, alle competenze e all'integrazione rispondendo attraverso iniziative di vario tipo.

In conclusione, la nuova Agenda per i consumatori della Commissione allineerà la tutela dei consumatori con l'odierna realtà, in particolare le transazioni transfrontaliere e online. Permetterà quindi ai consumatori di effettuare scelte informate e svolgere un ruolo attivo nelle transizioni ecologiche e digitali.

2 https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_89

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4. Il Consiglio regionale e il Programma di lavoro della Commissione europea 2020 Il Consiglio regionale della Lombardia ha effettuato una prima analisi delle prossime iniziative comunitarie sulla base del programma d’intenti della nuova presidente della Commissione, la tedesca Ursula von der Leyen.

In tal senso, sono stati individuati tre macro-temi (ambiente, digitalizzazione e trasporti) che avranno una certa rilevanza non solo per la prossima sessione comunitaria, ma anche nel lungo periodo.

• Per quanto riguarda l’ambiente, Il Programma di intenti della nuova Presidente individua il tema della salvaguardia degli stessi e dello sviluppo sostenibile come prioritario. Il Green Deal europeo presentato dalla Commissione a dicembre si muove infatti in tal senso, ossia come programma di sviluppo finalizzato al conseguimento della neutralità climatica entro il 2050 attraverso un piano di investimenti di mille miliardi di euro nel prossimo decennio. Il Programma rafforza gli obiettivi già stabiliti dalla precedente Commissione nel Piano di transizione verso un’Europa sostenibile entro il 2030, che mirava a dimezzare le emissioni di carbonio dei Paesi UE. Il Green Deal interesserebbe il territorio lombardo in molteplici ambiti, tra cui la tutela della biodiversità e della qualità delle acque, la difesa dal dissesto idrogeologico, il miglioramento della qualità dell’aria, lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare.

• Il tema della digitalizzazione emerge sempre dal Programma di intenti della Presidente, che, in continuità con il Piano coordinato UE sull’intelligenza artificiale, intende completare il mercato unico digitale attraverso proposte legislative sull’intelligenza artificiale, sulle reti 5G e sui servizi digitali, oltre all’aggiornamento del piano d’azione per l’istruzione digitale.

Prendendo in considerazione il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, emergono due proposte di regolamento relative a tale tema: la prima sul Meccanismo per collegare l’Europa, con una dotazione complessiva di 42,3 miliardi di euro, volta all’integrazione dei settori dei trasporti, dell’energia e del digitale; la seconda denominata Europa digitale, con una dotazione pari a 9.2 miliardi di euro, che prevede investimenti nelle infrastrutture digitali strategiche. L’innovazione digitale rappresenta un fattore fondamentale per la competitività e la crescita economica della Regione e possiede risvolti in numerosi ambiti strategici lombardi, quali la sicurezza, l’istruzione, la sanità e le infrastrutture.

• Il tema dei trasporti è infine strettamente connesso ai due punti precedenti. L’obiettivo europeo si prefigge infatti di potenziare il sistema di trasporti e renderlo eco-sostenibile attraverso innovazioni di carattere tecnico e di minor impatto ambientale. Nel già citato Meccanismo per collegare l’Europa la quota più consistente del budget, pari a 30.6 miliardi di euro, verrà destinata al finanziamento di progetti strategici per la mobilità sostenibile. In questo senso, il piano europeo si pone in linea con gli obiettivi di miglioramento infrastrutturale della Regione per il triennio 2020-22 ed in sincronia con diversi progetti già approvati nell’ambito del programma INTERREG tra la Lombardia e la Svizzera.

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18 Il 16 gennaio scorso si è tenuta la seduta della Commissione I Programmazione e Bilancio del Consiglio regionale della Lombardia, a cui hanno presenziato esponenti della Giunta regionale.

In questa occasione è stato presentato il Documento di Indirizzo Strategico (DIS) quale strumento per individuare le priorità strategiche della regione per il periodo 2021-2027.

Il documento parte da un’analisi dell’allocazione dei fondi per la Politica di Coesione 2021-2027, ancora largamente basata sul PIL pro capite ma con l’aggiunta di altri criteri più specifici (disoccupazione giovanile, livello di istruzione, accoglienza ed integrazione dei migranti).

Tali fondi verranno poi convogliati in quelli che l’UE ha definito come Obiettivi di Policy (OP) 2021-2027. Questi obiettivi vanno a sostituire gli 11 Obiettivi Tematici istituiti per il periodo 2014-2020, raggruppandoli in 5 macro-categorie:

OP1, un’Europa più intelligente

OP2, un’Europa più verde

OP3, un’Europa più connessa

OP4, un’Europa più sociale

OP5, un’Europa più vicina ai cittadini

La presidenza finlandese del Consiglio dell’Unione Europea ha proposto una riduzione della cifra per i fondi da destinare a questi obiettivi3, con conseguenze tangibili soprattutto per la PAC (politica agricola comune). Per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi, spetterà agli Stati membri decidere la percentuale da destinare agli Obiettivi. La presidenza finlandese ha comunque avanzato l’ipotesi di regolamentarne l’utilizzo, ed in particolare l’allocazione dei fondi FESR (fondi europei di sviluppo regionale), cioè la parte dei fondi strutturali dedicati in particolare allo

3 La presidenza finlandese ha proposto una cifra pari all’1.07% del PIL, tagliando perciò una quota di circa 50 miliardi rispetto al periodo precedente 2014-2020; la scelta sulla percentuale finale verrà presa verosimilmente nel secondo semestre del 2020, durante il periodo di presidenza tedesca del Consiglio.

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sviluppo industriale4. Per le regioni più sviluppate, e quindi anche la Lombardia, si prevede che l’85% dei fondi FESR vengano allocati agli obiettivi OP1 ed OP2, con una quota per l’OP1 di non meno del 60%; da parte finlandese si è proposto di innalzare il livello di spesa per l’OP2, portandolo almeno al 30%.

Per quanto riguarda la Lombardia, i fondi si potrebbero quindi utilizzare in due modi:

• Mantenere una quota complessiva per OP1 ed OP2 pari all’85%, innalzando la quota per OP2 al 30%;

• Diminuire la quota OP1-OP2 al 75%, innalzando però la quota per l’OP2 al 30%.

A seguito di un’analisi5 svolta dalla Giunta regionale nei mesi scorsi, sono state trovate le seguenti priorità per ogni singolo Obiettivo di Policy:

OP1, un’Europa più intelligente:

✓ Incrementare gli investimenti privati in Ricerca & Sviluppo valorizzando la collaborazione tra Università, imprese e centri di ricerca, la proprietà intellettuale, la nascita di start up;

✓ incrementare gli investimenti per l’acquisizione di tecnologie digitali, anche nei settori della distribuzione e dei servizi;

✓ favorire l’utilizzo dei Big Data;

✓ aumentare il valore delle esportazioni con programmi per avviare o potenziare la presenza nei mercati esteri;

✓ ampliare la % di popolazione con istruzione terziaria e la popolazione 25-64 anni in corsi di formazione: percorsi di istruzione e formazione professionale in partnership con le imprese, formazione continua; favorire l’accesso al credito da parte delle PMI;

✓ favorire l’innovazione di prodotto, processo ed organizzativa anche in ottica di sostenibilità.

OP2, un’Europa più verde:

4 Per maggiori informazioni, è possibile consultare la Pagina web dell'UE sui fondi europei di sviluppo strutturale.

5 L’analisi è stata svolta seguendo il cosiddetto metodo data driven, o data driven approach, cioè un procedimento che consente di avere una visione più oggettiva della realtà attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati statistici legati ad indicatori di performance.

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✓ Promuovere un sistema regionale dell’energia basato sull’efficienza e sulla sostenibilità dei consumi attraverso l’efficientamento del patrimonio pubblico, anche residenziale, la riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive;

✓ favorire il trasporto pubblico locale ecosostenibile, la decongestione del traffico nelle aree urbane e l’intermodalità, migliorandone anche la qualità e l’efficienza;

✓ miglioramento della qualità dell’aria con strumenti a favore della lotta all’inquinamento atmosferico e della riduzione delle emissioni inquinanti;

✓ promuovere la protezione del capitale naturale e paesaggistico, migliorare la qualità delle acque di falda e dei suoli, promuovere la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici;

✓ adozione di modelli di produzione e consumo sostenibile per la graduale transizione ad una economia a basse emissioni di carbonio (green economy e economia circolare)

OP3, un’Europa più connessa:

✓ Garantire l’estensione della banda larga e ultra-larga al 100% delle aree bianche.

OP4, un’Europa più sociale:

✓ Diminuzione del rischio di dispersione scolastica attraverso la prosecuzione del sostegno ai percorsi di istruzione e formazione professionale e nell’istruzione terziaria (ITS e IFTS);

✓ aumentare l’occupazione femminile con investimenti in educazione e formazione continua, potenziando gli interventi di conciliazione vita lavoro e migliorando i livelli di accesso ai servizi per l’infanzia;

✓ evoluzione del modello di Politiche attive del lavoro, confermando la collaborazione con i centri per l’impiego ed operatori accreditati;

✓ Interventi a sostegno dell’apprendistato; sostegno alle persone fragili e con disabilità a rischio di esclusione sociale per accompagnarle nello studio, nell’accesso al mercato del lavoro, ai servizi di welfare per accrescere le opportunità di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica della comunità;

✓ investimenti in formazione continua per riqualificazione e miglioramento delle competenze;

✓ incrementare il sistema dei servizi abitativi accessibili in modo da rispondere alle emergenze abitative che spesso portano le famiglie a rischio di povertà conclamata.

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OP5, un’Europa più vicina ai cittadini:

✓ riuso di aree urbane degradate e di edifici inutilizzati, inserendolo nel concetto più ampio di rigenerazione urbana;

✓ attuare interventi volti al recupero sistemico di quartieri di edilizia residenziale pubblica dei centri urbani e delle loro periferie, finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, alla promozione della sicurezza e della qualità dell’abitare sociale;

✓ policy mix adeguate alle comunità rurali e montane, volte a rafforzare le condizioni di base per la permanenza dei cittadini sul territorio.

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