• Non ci sono risultati.

SI.VIS. r -*v«. ' f. /ir. ,n Jj ' f^vuvvf..,.. / / * M. i *, 0jùf. i y 32^ JU/ .!... ;>r. Digmzeò by Goc

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SI.VIS. r -*v«. ' f. /ir. ,n Jj ' f^vuvvf..,.. / / * M. i *, 0jùf. i y 32^ JU/ .!... ;>r. Digmzeò by Goc"

Copied!
170
0
0

Testo completo

(1)
(2)
(3)

DigitizedbyGoogle

(4)

'

W—

SI.VIS

•'f

/ir

r

-*v«.

,n

Jj™' f^vuvVf..,..

( 1

'

/

/

4

i* ,

*

*

0- M

^

0

jùf

2

'

i y

'

32^ JU/

„.!• ...

;>r

%*

Digmzeò byGoc

(5)

L E T r ERE

RAGIONATE

,

N

CON UNA

DISSERTAZIONE

Contro posta ALLA ILLUSTRAZIONE DI UN ANTICO SIGILLO

DELLA GARFAGN'ANA

In Lucca Mdcclxxvi;

Appresso Giuseppe RoatàHl

DtgitizedbyGoogli

(6)

I

(7)

L»fm

gjj-xyvc

;

.AVVISO

DELL' EDITO RE

.

R O M A

O'Vf

;

i's

'

roma

'Si

¥>^^§)6®V

vcf>

Q

UeJìefamiliariffìmamentc aLettere

f

ebbene

me

franoeperfìnte

me

,ferirenonte

per fìamparf

, contuttocio ejfendo.fìnte vedute da alcuni Eruditi, il bene che

me

ne

hanno

detto

mi ha

invogliato apubblicarle,

lufngandomi

che fa- rei co

fa

grata aqueimolti che confervano

animo veramente

patriottico.

E

/’

Amico Autore

dtj'tdta-

rando

forga

fu

qualchedunode'fonimi nofìri

Eru-

ditia trattare

ampiamente

anco prejfo ilPublico le fìeffe materie,

mi fono

avvifato chequefìeLet- tere potrebbero fervire

d

.incitamento non

meno

che

di lume

edi ajuto.

Anzi

il

medefmo Amico

a-

vendo

pregato

me

difarle vedereachiunque

vo

-

Uff*

accingerft atalefatica,

mi

è parfo che

non

A

2 N me-

DigitizedbyGoogle

(8)

meglio

piiiftcuramente gliele Avercimojlrate} che qolpubblicarle, potendo ejfervi di quelliche

fi accingano all' opera

fenza mia

faputa. Se» fa- ranno gradite iofìimoleròe impegnerò

t

mìmicoa.

fcrivermenedell'altre

,ele comunicherò.

IET-

(9)

LETTERA I.

SullaPatria diPietro

Lombardo

Maejìro dellfi'/S^

Sentenze, (

A r

<

H À

Letteradiquellavolta,Amico,è indirizzi^

taafarvivedere che ancoranoipolliamofpe- raree farciavantiapretenderede’noftriilfa' molìflìmo PietroLombardo,MaellrodelleSen- tenze, e Arcivefcovo di Parigi.

Che

ellro!

chefantafia!direteVoi,rifarlioraamettere

m

campo unacofamai da alcunopenfata!E’ pur certo che anche aquelligiorniilcelebreAbbateTirabofchi ne haaccu- ratichelacomuneopinioneilfanativodelTerritoriodiNova- ra, fenzafifappiavifiafiata maialtraopinione?Beniflimo.

Che

volete cheiovi dica?

Ho

confiderataanche quellacofa,che certieftri,ecerte novitàinCampagnafoghono edere più gra- dite»Piacciavidunqueafeoltarmiconlavollrafolitàbontàt

Offervateattentamenteilmodocolqualeioanderò fvolgen- doereggendoilmionovelloeftro,ericevete fin d’orala miaparola, chenontroveretequellaLetteranècapncciofa, nèinutile,echeinultimorimarretecontentodi

me

.

E’ veriflimo chel’AbateTirabofchijnvelligatore diligen- tilTimodellaPatriadegliantichi dottiìraìianinel

Tomo

ÌIÌ*

dellaStoriadeltaLetteraturaItalianaallapag. ovein' comincia afavellaredi PietroLombardohafcritto,chelà comuneopinioneilfa nativodelTerritorioNovarefi.

Ma

è al' tresì vero che pocodopoiterminatoildifeorfodiPietroLom- barde)alla pag.238.fida per intefocheun opinione ancor' chè comune puhetTerenoticerta.Ivieglicosipigliaadire acontodiPietroManducatore:ChePietro Manducatore

f

of- fe nativodiTrpyes vegliamoeffere /lata finoralacomuneopi- nione.

Ma

iellaveramentecerta?

0

non abbiamonoianzi qualche argomento acrederlonato inItalia? Così diròio:

Che

PietroLombardofòflenativodelTerritoriodi Novara èHatafinoralacomuneopinione.

Ma

è ellaveramentecer'

A

^ ta?

DigitizedbyGoogk

(10)

6

Lettera L

ta?

O

nonabbiamonoianziqualcheargomentoa crederlo natoinLucca1

IlmedefimoTirabofchi alla citata pag.233» dichiara- tochedi qnejl'uomoquantoècelebreilnome,altrettantoè ofcuraPorigine,dopo quelle parolela comuneopinioneàifa nativodelTerritorioNovarefe,ripiglia»Nondimenociconvien confettarecheipiùantichiAutori,cheiofappid,acuique- llofentimentofiappoggia fono Riccobaldo di Ferrara,che fcri- vevaalfinedelSecoloXIII,eFraJacopod'

A

quiDomeni- canoche fcr'tvevaPanno1328.,eperciòpojterioriamenduedi circa unfecola e mezzo alla morte di Pietro Lombardo.

Quindi degli Scrittori del Secolo XIII.non efclufoRic- cobaldo da Ferraranel

Tomo

IV.Lib.II.Cap.V.haaffer- mato,che nefifiancavano moltoindifeemereiliterodalfai-, fo,

ma

parlando ftngolarmentedicofeantiche cinarrano le piàgranfoledelMondo.... Punicolorpregio fi èquellodi dirciilverooveparlanodicofealorotempiavvenute.

E

di Jacopod’Aquinel

Tomo

V.Lib.II.Cap. FI. oveparla de*

Cronilli del di luitempo>nonglièvenutonel{cuoredi direaltro, fé non che delladi lui Cronicail Muratori haparlato come diOpera javolofae indegnadiufeirealla luce.

Nemmeno

fièappagatodegliAutori chehannoadotta- ta taleopinioneattefelefolechediPierroLombardo hanno avanzate.Alla pag. 234.delcitato

Tomo

III.contro parecchi diedi hafcritto:Congetturatroppomalfondata Iovorreiche fireca fieroAutori piàcertichenon fono Paolo Gìovio,eGian Batti/laPiotto Giurcconfulto,Scrittori del SecoloXFI.zaQue- Jlatradizioneancoraconverrebbeefaminarequanto ftaantica Porigine,eognuno fachemoltedi cotali popolariopinioninon hanno alcun probabilefondamento

~

Opinionichenonftveg- gono fondate fu prova alcunacheba/li a renderle inqualche modoprobabili.

~

Tuttelequalicofeforfèfon vere,

ma

non vihatejlimonio,cheiofappia,diantichiAutoricheleren- dacerte.Quindi coerentementenel

Tomo

V.pag.151 .rimet- tendoildifeorfofugliUomini famoftde’quali pocohannofcrit- togliAutorilorocontemporaneihafoggiunto,che gli Scrittori pojleriorichehannointraprefoditramandarnelavitaapojle- ri,non trovandoaccertatenotizie,evolendopure fecondo il guflode'tempifcrivere cofemaravigliofe,amonumentihan fo- Jlicuito lalor

f

antafia,e allavéritalefavole

.

Voidunqueben vedete cheadiluifenfol’opinionedella qualefavelliamo, ancor-

cinzi?:::byGóogTe

(11)

f

1

Lettera

I. V

ancorchécomune,nonècerta.Peròpuòbeniffimoin ogni temponafcerlein facciaunnuovoparere,non cheiprimi principidiuna nuovaopinione

,fecondochetanto enonpiù intendo ora io,fepureinultimo avoflrogiudizio farò ri- ufcitoa qualche cofa che badi

.

Rirenuto pertanto chediPetroLombardo finoaqui è ofcura/’origine,fea levared’ ofcuritàlecofelaregolaè,che fifatichi e lavoriintornoallemedefime confatticerti,e con- gettureedifcorfiben fondati,io dal chiariamoTirabofchi rilevo unfattocerto,cheforfèè1’unico certochediPie- troLombardoegliiviriferifca.Narraeffere fuorididubbio, chequandoloiteflb PietroLombardorecoffi inFranciaper

ifuoifludjfuilVefcovodi Luccache lo raccomandòaS.

Bernardo.

E

dicebenilfimo

;perchèfebbenenonfi abbiano lettere diquelVefcovo, attefoche piùverifimilmentela rac- comandazione,comevedremo,fufattaavoce,abbiamoper altrounaletteradiS.Bernardoall*AbbatediSanVittore diParigicitatadallo flefloTirabofchi cheèdelfeguentete- nore*

NecefFehabeo multa requirere quia multa requiruntur ,,anobis,nec amicis poifumusparcerequiaabaliis amici:

non parcitur;DominusLucenfisEpifcopusPater

&

Amicus

noltercommendavitmihivirumvenerabilemPetrum Lom-

bardum,rogansutei parvo tempore quo morareturin

,,Franciacaufaftudii perAmicos nofirosvi£lui neceflaria

„providerem,quodeffeciquamdiuRemi:moratusefl.

Nunc

,,commorantemParifius,veftr* dilezionicommendo,quiade

„vobis ampliuspraefumo^ roganS utplaceatvobis providereei ,,inciboperbrevetempus quodfaéturuselihicufqueadna-

tivitatemB. Virginis Maria?-Vale.,,Nell’edizione

Mau-

" rina quellaletteraèla 140.eduecole ioneraccolgo;la prima,cheilProtettoredi PietroLombardo fuil Vefcovo diLucca;la feconda,chePietro Lombardoerapovero che nonavevacomefuflifterefuoradiPatri,!.

Or

daquelle dueCofe,econquelleduecofecertecertilTimelavorandoio efaticando intornoall’ofcurità dell’originedelmedefimoPie- troLombardofvolgeròlecofeintalmodochenenafeano»

principidiunanuova opinione,chepiùverifimilmenteelfo PietroLombardofollenativoLucqhefe

.

Ma

nò,diretevoi;èinutileconfumaretempoeparole

.

LaparolaLombardusindicacheegli funativodellaLombar- dia, eperònonpuò penfarfiaLucca.

Ma

ioanche quiu-

A

4 fando

DìgitizedbyGoogle

(12)

8

Lettera

I.

Iandòlafrale dell’AbbateTirabofchi, dico, 4 poi certo che inqueitempilaparolaLombarditsappellale Temprealla

Lom-

bardia,emaifofleunnomeocognome,cosìcherispettoal

^ noflroPietipnonfofleno fecondonome,oildi luicognome, oilnomedelPadreTuo,comealriferire delfetrarcainFran- ciaeracreduto^IlPetraicaincerta Apologia,ocom’altri lachiamanoInvettiva controunAnonimoFrancefe,aconto didire,chequellicheilluflraronol’UmverfitàdiParigifu- ronoingranparteItaliani,fcriflè:magnaex partaItalifue- re;PetrusLombardusNovarienfts(anch’egliaoggettodilò- fìenerloItalianofi accomodòafcrivcrequelloche daaltri gii dipocoinnanzieraflatofcritto)quemipft(iFrancefi ) PetrumLombardi folemdicere,utvideatur Patrienomeneffe , non Patria

.

I'FrancefidunquefolevanochiamarloPietrodi Lombardo.Infrattantovoifapetecheio flòattualmenteripaf- fando certe antiche pergamene nofìre Lucchefiper l’Opera chemeditofare, e inunadieffedell’anno 1195. leggo:Cac- cialumbardus.Inaltradel1198.Lumbardafiliaquond.Lum~

bardiDragoncini

.

In altradel I2}6.Guidoquond. Orlandi Lombardi.Inaltradel 1245. Caccialumbardus

&

Bonajun-

Ila

&

UbertusfratrtsGuidonis Caccialumbardi

.

E

recatimidi- nanziibreviAnnalidiTolomeoLucchefe,all’anno 1171.

holetto,Traffa Mezzolombardi Scuramente CittadinoLucche- fecome tuttiglialtrifopradetti.

Or

datuttociòmipare chiarochequieranoinufoinomi,ecognomi Caccialiim- bardar,Lumbardus,Lumbarda,Caccialumbardi

,Lumbardi, e Mezzolombardi,e che quelli nomi venivanoappuntodal tempodiPietroLombardo.Prezzodell’opera farebbe poter fapereda qualtempoiFrancefi,fraqualiilnollroEroedi- ventò famofo,lofolevanodirePierre diLombardo.

Ma

a

me

fuduepiedinonriefeerintracciarlo.Badi per oraquello ,

cheilPetrarca nondicefoflecofarecente

.

Ditepurevoi,fevipiace,cheforfèifopradettierano 0- riundi Lombardi,echeinmemoriao fequeladiloro origine Lombardaverifimilmenteintrodufleroquà,e confervarononel- le lorofamiglie queinomiecognomi.Imperocché poco monte- rebbe che anco PietroLombardofofleflatooriginarioLombar-

• do,quandononfiaimponìbileoincredibilecheeglifoflenativo diLucca. Iovifacilitereiilcafo.NelLaCronicadiPifaflam- patanel

Tomo

VI. R.I.S.filegge: anno1004. Lucanicum magnoexercituLcmbardorumvenerunt&c.AltrevolteiLuc- chefiaveranno prefealpropriofoldo1*mafnadeLombarde

.

Or

/

(13)

Lettera

I. f

Or

chediquei poveri Soldati) oieMoglidialcun: degli C*

Ainti,rimanelferoquaiopaefe,qualcolapiùfacileaedere avvenuti, eacrederli I

E

dauno diquellinonaverebbe potuto nafcereilpoveriflìmo PieTroLombardo,ededere chia- mato Lombardo,comeloerano chiamatiglialtrifopradetti 1 AdunquelaparolaLombardusnienteimpedifee cherapporto allaPatfiadelnolhoPietrofipoffapenfare anche aLucca»

e per Lucca opinare

.

IlperchèritornandoTulleduerilevatecofe certecertif- fimc, cheilProtettorediPietroLombardofuilVelcovodi Lucca,echeeffoPietroLombardofupoveriflìmo,dalleme- defimeduealtrecolequafiugualmente certe forgono,cioè, cheilVefcovodiLuccaperfarequellafuaraccomandazio- necaufd Jiudii dovette avere fperienzadelgrantalento diPie- troLombardo;echequandoPietro Lombardoin virtù di dettaraccomandazioneli portòin Franciadovette ederela primavoltache ufeivadiPatria.Sivuole daalcuni,

ma

co-

me

avverteilTirabofchi, fenzaficurezze,chePietro

Lom-

bardo abbiaftudiatoinNovara,cdopoinellacelebreUni- verfitàdiBologna,

Ma

a

me

pareche fceglififoffetrova- toinunoStudio, ed Univerfitàtantofamoìa ovegià avelie accomodateleTuecofequantoaibifognidelvittoeveftito» chelagran povertà averebbe dovutoritenerlodallarifoiutio- nediandare altrove,echeilVefcovodiLucca prudentemen- teavelli:dovutoconfigliarloatrattenerli ivi,più tortoche andare vagando perlaFranciamendicandoiltozzodelpane, mallìmc cheinBolognapotevaprofittarequanto a

Rems

o- vediprimoandò.

Effendodunquepiùvcrifimilecheegliufeiffe allora di Patria, da dove mai è piùcredibilecheufeiffe?

Da

Novara?

Ma

percheraccomandarloilVefcovodiLucca,e nonilVe- lcovodi Novara,che aben ofTervareitempi

,dovetteeffe- requelLitifredodicuiilP.Ughellinell’ Italiafacrahari- levato che aveva tuttoilpenfieroperilTuoClero?Forfè il

Vefcovodi LuccaeraNovarefe?

Non

fenehàil minimo indizio,evedremoche anzieraLucchelè.

GliaccuratiflìmiMaurinineldarcilafopradettalettera diS.Bernardo,nonhannofaputodirciinqualannolartef- fafortefcritta,nèchiforteilVefcovodi Lucca raccoman- dante.Solamenteinunanota alla lettera448.dellorteffo Santo Abbate,hannofcrittoche quelVelcovodovetteeffe- re aUberto, oGregorio^quorumtilt,(dicono)anno 1140.,

'

&

)

DigitizeòbyGoogle

(14)

io

Lettera

I.

&

bicanno1146.eletìusejitejlanteUghcllo inItaliaSacra

TomoI.benché con sbaglio, perchèildottiffimonoffro

Man-

finelDiario&c. hàfattovedere cheilprimoera Vefcovo nel 1128.,e ilfecondononprimadel1148.

A me

effendo importato fapere accertatamente qualede’dettidue -Vefcovi folleilraccomandanteel’AmicodiS. Bernardo,hò fatte dellegrandidiligenze,efebbenenon mifia riufcitorintrac- ciarealtrocheunaletteradiEugenioIII.alVefcovoBel- vacenfe pure credo avere ottenutide’ fufficientilumi per giun- gere all’intento. EccolaLetterariportatadai PP.

Mar-

lene,eDurandnel

Tomoli.

Script.

&

Minument.col.636.

„Eugenius &c.

Ad

opuspictatisillorumlludiumconfi-

*,

dentiusinvitamus, dequorumdevotione,prudentia,

&

reli-

gioneplenioreminomnibusfiduciam obtinemus.Prolatore

„pr*fentiumMagilìroPetro,& DomniClarevallcnfis

&

a-

liorum plurium,quorumpollulationibusconfenfumfubtra-

herenecpolTumus,necdebemus,fcriptarecepimus,inqui-

buspr*cabanturattentiusutquoniam tamlongotempore

„fchalallicisStudiisutiliter

&

honefleperDei gratiaminfu- ,,davit,nectamen adhuc ecdeliafticomeruitbeneficio fub-

levari,noltroidinterventùalfequimereretur &c. però lo

prega utprcbendamin Ecclefiatuaconcedas,utipfe tibi

&

,,nobisdebeateffefidelior,

&

Ecclefi*tu*fideliterdefervi-

re,

&

nos Fraternitatitu* gratiarum aéliones reddere va-

leamus.

Datum

Signi*

XIV.

cal.Februarij.

IcitatiPadri MarteneeDurandalle paroleMagijlro Tetrohannofottopoftauna nota che dice cheeglinonèal- troche ilcelebrePietroLombardo.DalBollario

Romano

poicollando cheEugenioIII.rifiedevainSegnil’anno1152.

qualora il Ponteficeaffermacheilnollro Pietro tamlungo temporefcholajlicisStudi)infudavit,bifognadirechegià fof- fefeorfolongotempodache raccomandatodal Vefcovo di Lucca era andatoinFrancia >>caufaStudii,ovepoicercava unqualcheBenefizio;però.ilVefcovo raccomandante dovette effereUberto,enon Gregorio qualenonfuVefcovodiLuc- caprimadel1148. pochilfimi anniinnanziallariferitalette- radiEugenioIII.

Ma

diquell’Ubertononcodagiàche foffeNovarefe o Lombardo? IllodatoArcivefcovoManlinelcitatoDiario ha affermato che eraLuccheje\

E

fidee crederelofapeffe di certocomequeglichelepergamenedelnoftroArcivefcovato avearipallate,efivede, chediparecchialtriVefcovidiLue-

(15)

Lettera

I.

n

cadiquell’anticotempo nonefpreffelaPatria,fenzadub- bio,perchèlaignorò ,enonarrifchiavaquello chenonfape- va.

Come

maidunquenellacontroverfiafePietroLombardo folleNovarefe oLucchefefipuòprefumereche ilVefcovo di Luccanon Novarefe

ma

Lucchefeaveffefperienzaepro- tezione diunChiericoNovarefe,dicuiperlafomma po- vertà,e peraltreragioni non può fupporfi fofTe mantenu- toquadaiproprjgenitori?Ioconfideròinoltrela qualità dellaprotezione eraccomandazione cioècheimportavaed elìgevadaS.Bernardol’incomodoepefodellefpefeper il povero raccomandato»

E

non fodarmi adintendere che ilVefcovodi Luccafiavanzaffeatanto perun efteroche nientegliapparteneffe.Offervo cheS.Bernardoallorchévol- le raccomandare ilmedefimo Pietro Lombardo all’Abbate diSanVittore fuo CorreligiofoperlellelTefpefeinParigi,

tlifleper brevetempus ufqueadnativitatemB. Vtrginìs

Ma-

rix;voglioinferireche1’affaredelle fpefeancheinqueitem- pieradifficoltofo,pernon credere cheilVefcovodiLucca

s’intereffalfeeimpegnalifinoalmedefimo per undi No- vara.Credobensìtuttociòquando mifiguroche PietroLom- bardo‘fofTeLucchefefuo Chierico,efperimentato da-effonel- lefcuole dell’epifcopio.E’facilifiìroointendereche conofciu- talararitàde! diluiingegnofacefTepereffodi queipalli ediquelleraccomandazioni chenonfoglionofarfiperunefie- ro fconofciuto.

Delle Scuole chefindiqueltempodovetteroeflerepref- fol’Epifcopiò noftrodiS.Martinoho trovatamenzionenel- leanzidettepergamene. In unadel1226.filegge\Atlum Lu- cxin

Domo

S.Martiniinquadormì untfeu jacent fchtlares S.Martini;epoco dopoiPtefbyteroOrlando Magijiro Scho- larum

S

»Martini.IlConcilio

Romano

dell’anno826. ave- va ordinato cheinomnibus Ecclefùs,fubieiìifr/uePlebibus...

Magijlri

&

DoBoresconjlituantur .

GregorioVII.nelConci- lio

Romano

dell’anno 1078. rinuovòildecreto cheiVefco- viprocurinochenelle Chiefedelloroepifcopiovifiafcuo- la dilettere,peròinqueltempoeffendoVefcovodiLucca S.Anfelmo,che ubbidiva efattamenteaGregorioVII.ed era dottiamo,ècredìbile che qualorapreffoilnoftroEpifcopio lefcuolenonfoffero fiatefinodall’anno826. veleintrodu-*

cefleelfo, ecosìpoivifoffero altempodelVefcovo Uberto comevierano pofieriormente.Il celebreAlcuinonellalet- tera98.narradifeftelTochedai piùteneriannierafiato iftrui-

DigitizedbyGoogle

(16)

ti

Lettera L

idruitonellaChiefadiYorch.Cosìanche ilfattoloPietftì Lombardopotèaveredudiatonellefcuoledell’Epifcopio di Lucca,edefTerfifattoconofcere dalVefcovo Uberto,quale ammirandonelagrandeabilitàloprotegefleper maggiori(lu- diinFrancia conl’occafionedellamiciziaconSiBernardo.

Quandopoiecomefuccedelfeladiluiraccomandazione aS. Bernardo,èquelloche ora giova efaminare.EugenioIIL nellariferitaletteradifle

/

criptarecepimus daquelliche gli avevano raccomandato lo (lelToPietroLombardo,dacheli raccoglieche.quella raccomandazionefuccefleperlettere.S.

Bernardo poi fenza nominarefcritruraolettera fiefprefle Epifcopus Lucenfts Pater

0

sfmicusnojiercommendava mihi O’c.dachefiha luogoacrederechelaraccomandazione("of- fefattapintoftoabocca.Infrattanto Tappiamo chenel1134»

InnocenzoII.congregòinPifaunConcilioditutti i Ve*

fcovi dell’Occidente,alquale fenzadubbiofaràintervenuto il viciniamo VefcovodiLucca, cheficuramenteerailfopra- dcttoUberto.Certiffimopoi èchev*intervennealtresì S.

Bernardo,comefileggenelladiluivitapreffoiBollandidi.

AdunqueinPifain talecongiuntura etaleanno potèinter- venirel’abboccamentodelnoftroVefcovo conS.Bernardo.

.Circailtemponon puòefleredifficoltà

;perchèfeEugenioIII.

nel1152.fcriflechePietroLombardoaquell’oratamtango temporefchold/iicis fiudiisutiliterinfudavit

,

iltamìongo ttm

*

forehàtutta la fua piu giuda edenfione,e fipuò anche fupporre,che il poveriffimo Pietros’accompagnadefind’

alloraconS.Bernardo peraverenelviaggioladiaria del cibo.

CredoetiamdiocheinPifailVefcovoUbflrtoeS.Ber- nardofiabbracciafleroAmicicottebuonidifenforidelPon- teficeInnocenzoII.contro l’Antipapa.Delnodro Uberto predò1 ’Eccardo Corp.Hi/i.Tom.II.col.355.fihaunafor- teletteraafavoredello(tedbInnocenzo da

me

vedutae let- ta,ondeatutta ragioneil lodatoManlinelcitatoDiario dupifeecheilCardinald’Aragona nelleVitede’ Pontefici abbiafcritto,cheUbertoinquelConciliodiPifa, perlacon- getturaaccettatadal P.Ughelli che avedefavorita lacaulst dell’AntipapacontroPapaInnocenzo,fudepodo,quandoè certochedifefeInnocenzo, potè edere amicodiS.Bernardo, e che nell’ArchiviodelnodroArcivcfcovatofihannorifeon- trididfo,cometuttaviaVefcovodi Lucca nell’anno113 9.

(17)

Lettera

I. 13 Ora opportunamentevogliodirechefeilcelebre Landulf'o lafciò(crino,cheInnocenzoII.Ccncilium ex univerfo Occidente indixityanche Litulfo VefcovodiNovarafarà(Iato aPifaaquel Concilio,

e però averebbe avutatutta labuona occafìonedirac- comandare anch’egli a S.BernardoPietroLombardo,qua- lorafolTe (IatoNovarefe,Chiericodella fua Diocefi,ea- veffe(ludiatoin Novara,

Ma

fipubdirechenonloracco- roandaffe nè punto nè poco, perocchéfeS.Bernardofecemenzio- nedellaraccomandazionedelVefcovodiLucca,nonmipar*

che averebbetaciutaquelladelVefcovodi Novara.Eugenio III.nonrammentòla folaraccomandazioneDomniClarevallenfts

ma

feceetiamdiomenzionediquelladialtri,

&

alìerumplurittr», cosìfembra cheadar vigoreallapropriapremuraaverebbe fattoancheS.Bernardo.IlS.DottoredopoilConciliodi PifanelfuoritornoinFranciaprefeja(IradadiMilanoin- caricatodalPonteficedicolàtrasferirli per fedarele turbo- lenzediquellaCittàacontodell’Arcivefcovo deporto.IVe- fcovicomprovincialidovetterovenireall’elezionediun

nu^

voArcivefcovo. Intervenneallamedefimailfopradetto

Li*

fredo, qualefeperavventurafitrovòinMilanoprima che nepartiffeS.Bernardo,ficuramente ebbe un’altraoccafione diraccomandarliPietroLombardo.InoltreleCittàdiLom- bardia effendofra loroindifcordia,ilS.Dottore viaggiò per lemedefimeafinedipacificarle.Novaraeraunitaco’Mi- laneficontroiCorpafchi, peròècredibile farà(Iatoanche a Novara.

Ma

infrattantomai un cennofiha che oinun luo- go,0inunaltro,0 perlettere,oinaltromodoS.Bernar- do ricevere da Litifredouna qualche raccomandazioneper PietroLombardo.Sehodettoche verifimilmenteil noflro PietrofiaccompagnòcolSantoinPifa, chifa che nongl»

occorrertipartireancheperNomenogno,pretefoluogo della nafcitadierto?

E

quivi ijeravventuraavendo pernottato, poi nellongo corfodiquali dueSecolicorrottalagenuinità del fatto,dall’accennartituttavialadanza ove avevadimo- rato,fortepattato,adirliefcriverfi, eh’ egliin quelluogo eranato.Pe’fopradettiviaggidiS.Bernardo,puòvederfi laStoriadiLandulfonel

Tom.

V. R.I.S.elacitataVita delSantopredoiBollandidi

.

Eccoefpofle,Amico,leragioni,lecongetture,!difeor- ficheinfenfomionell’incertezzatroppo grande che Pietro LombardofortenativoNovarefe, fondanoiprimiprincipi di unanuovaopinione,periqualiinprincipiodellaletteram' induf-

DigitizedbyGoogte

(18)

14

Lettera

I.

indurtiadirvi,cheancoranoiportiamofpcrarede’noflriil gran Maertradelle Sentenze.

Lo

pretendono iNovarefi

ma

forfècon maggioriragioni,omiglioriraziocini?

Non

ho potuto vedere certa Dirter fazionedelCh.P.GuidoFerrari:

ma

ho ortervato che faccuratirtimo Tirabofchi citandola nien- tepoifeneègiovato;anzicongetturo abbiaindirizzatecer- te paroleanchecontrodilui.

Vengoadertoa duecofeche facilmente opporrete,e fpe- ro cheilmioaflunto rimarrà viemeglioflabilito.Laprima è, che1AbbateTirabofchinel

Tomo

III.pag.234.harile- vatoefcrittofenzaimpugnarlo, chelaPatria, di PierLom- bardoéfiata detta da alcuni latinamente

LUMEN OMNIUM,

cosìcheiMaurini hannocongetturatochelafteflafortePu- ntello.nelPavefe.

E

come,direte,puòciòverificarfiedef- fereflatodettodiLucca?Sitrovabensìcheèflatodettodi

Nomenogno

nelNovarefe.Io,adirvero,avendo ortervato cheilGioviochiama lumedi tuttinonlaPatria

ma

laPec- fona dell’iftefloPietro Lombardo, mi eroperfuafo di un

falche

sbaglio,

ma

confideratocheildiligentiflìmoTirabof- chicidàlacofaperunfattocerto,cosìchenonfi oppuone adaltrofenoncheallacongettura che lumenomniumforte Lumello,mitrovoinobbligodi rifponderealladivifataop- pofizionePrimavirecheròciòcheillodatoTirabofchi ha fcrittocontroquellicheper lumenomnium hannointefo

No-

menogno:Iovorreichea provare chePierLombardofo(lena- tivodiNomenogno,e chequefia Terrafi dicefjelumenomnium, iovorrei,dico,chefirecafjeropiùcertiAutoriche non fono Paulo Giovio,eGiambattifiaPiottoGiureconfulto,Scrittoria- menduedelXVI.Secolo.Cosìallacitatapag. 234.Oraparto aperfuadervicomebeniflìmodi Luccapotèedere dettoLu- men omnium,

Che

nefecoli

XIV.

eXIII,eforfèanche piòinaddie- troftaverteròdellanoftraCittà‘perildi leinome Luca o Luccaideediluce,fplendore.,ediCittà rifplendenteècofa certifltma,

Non

devofaraltroche riportareidettidialcuni Scrittori.Ricordano Malafpina chefinìdi viverenel 1281.

nelCap. IV.dellafuaStoria fcrifle,chelanoftraCittàfu chiamata Luccaquafi Luce.Reciterò intieroildilui tefto.

Poichéaltempo cheCrifionacquedellaVergineMarialaCit- tàdiLuccaArnigià

,imperocchéinprimaficonvertironoalla fede diCrifio ,e nellaCattolica fede furonrilucenticome

ma-

gnalucediCrifio,fifù da poiinquachiamataLuccaquafi luce.

(19)

Lettera

I. 15 luce.Gio.FiefcoGenovefeDomenicano,che purfiorivanel fecolo

XI

11.nelfuoCatboliconfcrifle:Luca Luca,quadam Civitasa lucedeflucnsquiaolimmultumeluxit.Similmente Facciodegli libertiche viveva nell’anno 1300.nel Ditta- mondocantò.

Ma

perchèilluminatadallaFede

,,InpriachealtraCittàdiTofcana

,,Cangiòilfuonome,eluce felidiede.

Tomaio Dempftero nel

Tomo

II.

De

EtruriaRegali Lib.V.Cap. V.riportaquelliverfidiunAnonimo Autore dellavitadiS.Willabrodo Scozze(e,

Pervenitinclaram famofo nomineLucam

,,Sicdiftamfideiquoniamfplendorecorufcat ,,PrimaqueinEtru/cisChrijiivejiigiaprejfit,

Lafcio di riportareGio.Villani,epiutofto dico,che niente importafia falfofalliamocheilnome della noftra Cittàderividallalucedellafede,eche neppure fia facile ora benefchiarirechela ftefla foflelaprimain Tofcanaa ricevereilVangelodiGesùCrifto.All’intento prefente ba- llacheinqueiantichitempitalicofefoderocredute, e in follanzafiaveflerorifpettoaLuccaideediluce,fplendore, edirilucereerifplendere,perchèfiveda polfibililfimo che

Lumen

omninmpotèda qualche Scrittorepieno di tali idee

«fiereintefoedettodiLucca,maffime poi(èvifofle (lato chiavefleopinatonelmodocheharilevatoil lodato

Dem-

pfteronelluogocitato, cioècheMarco Varrone MarcusVar- ròriconobbeilnome Luccaaluceclypeorum qui infummis mocniumTurribuscollocatiegregtumvirtutisbellicafplendorem longe lateque diffundebant,comepareintendereil fopradetto Gio.Fiefcoallorchéfcriflecome fopra,L«caaluce defittene, quiaolirnmultum eluxit.

E

fe fofleflato e fio medefimo che aveflechiamatala Patriadi PietroLombardo

Lumen

omnium,fi potrebbeforfèdifficultare aprefumereavefle in- tefodiLucca?Ioperaltromirimettonella miaperfuafio- nediprima,che lumenomnium,piutoftodella perfona che dellaPatriadi PietroLombardofiaftato detto.

Non

vedo come unluogonelqualeegliflettepoco, eforfèmai do- poche diventòdotto,eia cui neppure dovetteferiverele

/

DigitizedbyGoog

(20)

Lettera

I.

fueOpere,potefleconfeguiredi effcrchiamatoincotalmodo.

Paflòallafecondacofache potrete oppormi. Tolomeo Lucchelé ScrittoredalfecoloXIII.opiuttoftodeiprimi an- nidelSecolo

XIV.

parlandodiPietroLombardo,nonfola- mente nonha dettochefoflenativoLucchefc,

ma

efpreflV- mentehafcrittóchefuNovarefeNovarienfts,cosìnegliAn- nali;de Novariatrahensorigine

m

,cosinella Storiaecclefia- fticaLib.

XX.

Cap.20. PolTibile,credibilechefefofleflato Lucchefel’avefleignorato? CredutimiAmicocheèpoflìbi- liflìmo, e credibiliirimo.Troppecofe dellepiùantichedi fefleflò ignorò.Neppurefeppeche

h

gran Contefla Matrlda nefuoi Progenitori fofleflataoriundaLucchefe^L’ignoranza delle cofepaflate,neiSecoliXIII.e

XIV.

eracomunecfeufabi- le,ecomedalTirabofchi harilevatol’Autoredell’eflratto delcitatodi lui

T«mo

IV.l’iftelfafecenafeereinmoltiil deftderiedite [fereStorie.

Qua

fuTolomeoche incominciò a fcriverequalche cofa.

Ma

fePAbbateTirabofchinel

To- mo

V.pag.142.ledàlalodediavereprimad’ognialtro intraprefoafcrivereunaStoriaecclcGaflica,&dicechenet- taStoriade'fuoitempicida molteparticolarinotiziecheal -

travenonfiritrovanoecheaccrefcononon pocopregioalladi luiOpera,avverteancora che ne tempiantichi tinonfi,fe- condo/’ufodiquelSecolo,checopiare gli Scrittoricheaveva allemani

.

Bagnerebbepotereflercerticheegliebbefotto glioc- chivecchieCronicheLuccheli;

ma

non usàve ne folfero

,

ed effettivamenteeglimai necitauna.Ebbedinanzi i pu- bliciregiflri

,

ma

quellicontenevancofedibenaltranatura.

Ognun

làqualitempifconvoltil’avefleropreceduto,, equali foflero(late fin aquell’orale premuree.gl’impegni dello Città d'Italia nonefclufa lanoflra,perintenderecomedi certecofe nonfofletenutoconto,eandafferoin oblivione.

NoiAedi, che faprebbemo orade’ noflriavvenimentidiunfe- coloemezzofa,fenon.litrovaflemofcrìtti?Tantoavven- neaTolomeorifpettoamoltiflìmepatriecofe. PeròdiPie- troLombardotrovando chegliScrittoridel fuotempoave- vano già principiatoa fcrivere ch’era oriundo Novarefe, an- eli’eglis’accomodòafcrivereincotalmodo,efufacileche- infeguitodatuttioquafituttigiiScrittori,per l’ufodico- piarlil’unol’altro,foflecopiatol’ifleflb.

puòdarfalli-, dio ancorchéfi trovaflechetuttigli ScrittoriavelleròScrit- toinunmedefimomodo. Di uncertoGianLodovico

Lai»

;• . ber-

(21)

Lettera

I. 17 bertacci, iltantevolte lodato Tirabofchi nel

Tomo

V.

pag.'lèi.ha(critto:Que/iidalPanarci]

,edatutti eli altri Scrittoriè dettodiPatriaPadovano,

ma

è probabileeh' ti traeffeoriginedaLambertacci Bolognefi...

E

inquello mio Jofpettomiconferma CTc.Eglinonfi muoveva dalla turba

degliScrittori« ,

E

per ultimo; qualefperaozamai

o

indizio avviche Tolomeopotefferiufeireanonsbagliare?Poche rcp/e,ripi- gliàl’efattiflìmoTirabofchinel

Tomo

V. Cap. VL.,aveanft de'buonialatoti , e questeancoraguajiee contrafatu dagli ignoranti Copijti (quali adirveto guadarono dopai anco gliAnnali elaStoriadiTolomeo)imonumentiantichitran nonricercatinì efaminatida alcuno,eperò, eranfifparfene' Secoliprecedentisìfoltetenebre fulla, Sportade tempi addietro ,

chtappenaera poffìbile ilpenetrare fraguelfa,profondacaligi- ne,e(hiaveva pure coraggiod'intraprenderlo,appena poteva dareun. puffo ferrzainciampare.Eccoioquale Datodicote

,

einqualitempifitrovi)Tolomeo..

ilPetrarca fuilprimo0de’primichefi-accingeflè a dileguaretenebresifolte, e-caliginesigrande,col diffotterrarc Opereemonumenti antichi.

Ma

nongiovagiàappigliarlia dire,ch’eglifcriffeche PietroLombardofu,NovareCe, perche Doncoliacheintorno aciòfcoprilfequalcheanticodocumen- « to, di cuituttorafi avrebbecontezza.

giàdetto che ftriffe incotalmodoperfortenerechePietro Lombardo fù Italiano,quello enonaltrooffendoflato control’alboFran- eefeilfuoimpegno. Il perchènemmenol’Abbate Tirabof- chil’hà;citatoadar pefoallacomuneopinione.Infenfofuo- anch’egli, incorfefatalmentekisbagli,adotti fcri.venelluo- gocitato,tradizionichelapiu Jeveracritica, ora.harigettate; eilMuratori nellaDijfert.

XXXXIL.

Tulle Antichità Ita- liane,inpropofitod’altracofa fcriffe,la.tejlimonianzadelPe- trarcadiniun,pefoèintale- circejlanza.Neppureglièdata credutoinfallibile.

Se per unproporzionatoefempiovihòaccennato,che Tolomeo neppurTeppe chelagranConteffaMatildane’fuol ProgenitorifoffefiataoriginariaLucchefe,etemoaffai che voipiutortopigliereteanimo Adire,che appunto. percheegli ignoròtalcofadeeopinarli nonche la ignoraffe,

ma

che nonfbDèvera,noneffendo aprefuroerficheinLuccanonfc neavertila minimatradizione*.imperocchérifponderviqui ora,edimagrarvi che Matilda veramente 61 oriunda Lucche-

B

fe.

DìgitizedbyGoogle

(22)

18

,, Lettera R

fé, echeatempodiTolomeopotevafaperlì,mi eondurebbe troppoinlotlgo,emidetrarrebbemofiruefaroentedalprin-

icipalefocgettodiquellalettera,viprometto trattacene di- ligentementeinaltramia.Oraaandare avantiripiglio.

Ma

fidovrà credere cheiprimichedivulgarono ofcrifi- ferociòil facelTerocapricciofamente,deftitutid’ogniindizio e d’ogni ragione?Hocopushiclabor,perchefièdettocon l’accuratiflimo Tirabofchi, cheiCronici del SecoloXIII.

nonfifiancavano moltoindilcernereilverodaltallo,e oi hannotramandatefolegrandifiime.

Non

ufavano nètemeva- nolacritica.Potrehbeeflerechequalche tradizione finalmen- terifolveflequeitaliafcrivcreciòcheperunfecoloemezzo nonerafiatofcritto,chePietroLombardofortenativo

No-

varefe.

Ma

bifognerebbeeflereficuridi nondover dire col Tirabofchi

Tomo

V- pag.241.Io la frodounadi quelle tradizionpopolari,dolioqualifitrovanosifrequentigliofem- pi y nata dalcapricciodialcuni,0confermate dalla credulità dialtriScrittori.Io qui foprahòtoccataunatalqualemia congettura,che PietroLombardoaccompagnato conS,Bernar- dopafTafleperNovara,eforfèanche per

Nomenogno

,ove for- fèleconvenire pernottare.Di untalfatto avrebbe potuto refiarequalchetradizione, elarimembranzadella cafa nella qualedimoròo pernottò, finalmentedopomoltotempoave- rebbe potuto indurre sbaglio

.

Io peraltromiprefierò ancheaquello,che effettivamen- tevigefleunaqualche tradizione,cheinFranciaavertefiori- tounPietroLombardoNovarefe.

Ma

ilvero è che due Pietro Lombardoin un ifteflotempofiorironoinFrancia, Delfecondo fa menzione 1’AbbateTirabofchi

Tomo

III, pag.235. con quelleparole:Nelruoto degliArchiatrioffia primariiMedicidel

Ri

diFrancia

,publicatodal

Du-Ckang

Veggiamonominato all'anno1x38.PetrusLombardus Canone- cus Camotenfis Axchiater LudoviciVII.Chequelloforte di- verti)dalMaefirt)delleSentenzel’aflerifcePiflertoTirabofchi, rilevandochenonavvialcunindiziocheilMaeilrodelleSen- tenzeforteverfatonellaMedicina.Iopoichehòfattovede- re chealdirediEugenioIII.finoall’anno1x52.non ave- vaconfeguito alcunbenefizio ccclefiailico,comedo fondatamen- tel’ifteflo,einfrattantoilfopradettoArchiatra eraCanoni- coCamotenfefindall’anno1138,

Eccovi orailcafo,comeio

me

lofono figurato,quanto ancoa potereeflere fiato preti)sbagliodall’unoall’altro.

Duo

nel

"T

(23)

i* tt* *

» r. 19 nelfecoloXII.fonoflatiinFrancia chiamati Pietro

Lom-

bardo.

Uno

ottenneungrannomemaffimedopo morteper lafuadottrinarimafta trionfante,onde cominciò aeflèrrico- nofeiutoCapode*TeologicolgforiofotitolodiMaeftrodel- leSentenze. Dell1'altro,febben famofo,conladilui vita predo fvanìlacelebritàdelnome,nonemendoaccaduta cofa valevolea eternarla;peròpocotempofeorfechepopolarmen- te,ecomunementenon rellòahramemoriaealtro diicorfo,che delprimo. DiquellonelSecolo feguente crefciutavie piò lafamadelladottrinaeilnumerode’feguacidiefl»,ècre- dibiliffimoveniffevogliaagliScrittoridiftriveme e dichia- rarnelaPatria.RiccobaldodaFerraraficredefofleilpri-

mo

aaveretalevoglia,ecomeLombardopotendolufingarfi chelaparolaiombardus nonfofleunnome o cognome,

ma

alludefleaHaLombardia,invilladell’anzidettafuppofla de- boletradizione,cheinFranciafoflfeflato unPietroLombar- do Novarefe,einvilla altresìdi nonaverfialtraidea che diPietroLombardo MaeftrodelleSentenze, perchddell’altro eraperitaaffattoognimemoria,fi appigliane a fcrivereche PietroLombardoMaefttodelleSentenze era natoin Terri- torioNovaria.

Rilevandopoi1*AbbateTirabofchi

Tomo

IV.pag. z£8.

che aqueitempicofa farittaeet[ainfattìbilevenivanoali- gnificare

T

iJUIfiof fufacilecheCromitifuflc-guentifcrivefle- ro rifte!To,e pertalmode, nonincontrando maiconttaditto- ei,diventale opinionecomuneinmanodiScrittoridelTiftef- fòcalibro,chenonhannodifficultatorilpettoaPietroLom- bardo aggiungerefavoleafavole.Alcunihanno feritto che fud’illegittimanafeita,altrihannoafferito che fu fratello uterinodiGraziano,ediPietreMangiatore;Altri hanno accennata perfinola[danzaove nacque,comedttuttofamen- zionel’Abbate Tirabofchi fenzaaderirvipunto. Vedete di graziaallemanidiqualiScrittoriè diventata,efiàconfer- vala opinionecomune

.

Ma

oracheabbiamolanotiziacerta,cheoltrealMae- ftrodelleSentenzefiuvviunaltroPietroLombardodicuiè Ignota tuttavialaPatria, efihàlariferitalettera di S.Ber- nardocontuttelecongetture edifeorfichenelcorfodique- llamiahòefpofti,fipuò. temeredisbaglione’primiScritto- ri,e cheil Pietro-LombardoNovarefe fofle nonil

Mae-

ftro delle Sentenze,

ma

l’Archiatro.

Mi

par chiaro, che affegnandofiall’ArchiatroNovara,tuttorimarrebbe acconto-

fi% dato.

(24)

20

LÈTTERA'

I.

dato.

Ma

noncosìovefiperfidaa dire cheilNovarefefi*

ilMaedrodelleSentenze.Raderebberoinpieditutteleco- feche tanno aciòodacolo,emai riunirebbe affegnareall’Ar- chiatrolaPatria.Lecolechehò dette del

Maedro

delle SentenzerifpettoaLucca,nèpunto nè poco fono adattabi- liall’altroPietroLombardoArchiatra.E’bensìadattato al tnedefimoArchiatra chefofleegliilNovarefe.

Perlomeno miparefidebba feendere aquedo,chefe fiè lafciato efi lafciacorrerelaSentenza, cheil

Maedro

delleSentenzefoflfeNovarefe,fidebba comportare abbia cor- fo anchequedo primoprincipiod’opinione,chefoflepiutoflo Lucchefe.LaSentenza chefavorifeeiNovarefi,intantiSe- colimaihà potuto acquidarecertezza.Queda mianafeea- defloconquedalettera,enon hà ancheun tempodiffiden- te, e neppurehà potuto giungere alle manidiverieruditi cheladirozzino, eilludrinopiùdiquellonon èriufeito a

me

.Iodibuoncuoreerifpettofamentelafciointattalagloria che perladivifatacomuneopinionerivieneaiSignoriNova- refi;

ma

fedivulgandotiiprincipidi queda mia nuovaopi- nione qualche pocodigloriaincominciafle arivenireanchea noi,aedere giudi, nondoverebbe eflerciciti cene poni invidia,

CU

eruditidevonoroodrarfilieticheperquedo

mo-

dofidiamotoallecofedelgranMaedrodelieSentenze, per- chè vengano una voltainètuonaluce.Nuovefeoperte po- trebberoun giorno recare evidenza e certezzaaquedo

mio

novelloopinare, fe,comedefidero,inodrieruditine’loro Studjdarannoattentiatuttociacheleverràfottogliocchi atto a {chiarirel'ìfleflacofa.

Che

peraltroavendo ioinferite quiparecchie notizie

• voi poco note, confido,Amico,chealmeno perquedaparte non giudicheretequedamialetterainutile.Anzi

nemmeno

come unpuro edro, ecome unapura novitàvifèmbrerà ta- le,perchèinCampagna, opiutodoincotedovodroEremo, dovrebbeeffervidiunlietotrattenimento.Beneperultimo intera',cheiofofpendodideterminarmi dabilmente perlapro- podaopinione,fino ache, taotofudiefla,chefututtaqueft*

miamiferabileletteraabbiaintefoilvodroparere,quale

dimo

moltiJimo.Spero abbiate a edere contentodime.Fatefi- milmentecontento

me

colmantenermieaccrefcermilavodra

Amicizia. *

(25)

LETTERA IL

Sullaorigine della

gran

Contejfa

Matilda

dal

Contado

di

Lucca

.

E

Ccovi,Amico,laletteracheiovihoprofflefla full'origi*

nedellagranConteflaMatildadalContadodi Lucca

.

Quella voltail mioaffuntononècofa nuova. Molti fono (latiquellichehannoopinatoeferinopertale origine. Il celebrenollroSig.Fiorentinitrattòilpunto da Tuo pari.

Ma

dopoialSig.Muratori efLndopiaciutofpargcredubbi ete- nebre fopracertitedidecitivi

,erivolgereadaltrointendi- mentoilloro fenfo,adirvero neèrivenuta ofcurità eam- biguità.Ilperchèconfeffochepiòvoltemifono maraviglia-

to, che.maifialideflatofu unqualchenotfto Erudito a

levaredimezzotali dubbi»«a ridonareaqueitellieal- la originediMatildalànativachiarezzae certezza.Que- llaindolenza pocoonientefcufabile,perchefitratta diuna incomparabile Eroina, non meno che divari punti della noflraanticaStoria,è(latacauta che iopiùvolentieri ab- bia abbracciatal'occalìone di quellalettera.Per Io meno

ni

aflìcurerò, fétoglierviaqueidubbjèimprdachepofTa riufcire.Eccopertanto a qualiterminiioriducoilmioim- pegno.

Che

lagranContesaMatildane’ luoiProgenitorifu oriundadalContaJodi Lucca.

Non

v* èchinon fappia o neghi, cheilprimonàtoAn- tenatooProgenitoredi'MatildafuSigefredo.

Da

quellonac-

3

ue Attone,dettoancheAdalberto.

Da

AttonefortiTedal- o,edaTedaldoBonifacioPadredellagran Contelfa.

Co-

sìriportal'Albero genealogicodiMatildal’iddìoSig.

Mu-

ratorinelle -AntichitàEJienfiParieI.pag.6a.E’bensìvera cheSigefredooltreaAttoneebbe duealtri figli,Ridolfo e Gotifredo; e che fimilmenteTedaldo,oltrea Bonifacio, eb- be CorradoeTedaldo,comefihà chiaramente da chiunque bkferinelememoriediMatilda.

Or

diSigefredoiiMuratori medefimonella Diflertaz.Vili.

DigitizedbyGoogle

(26)

22

Lettera!!.

tetettodauna Cartadell’anno958. Attofilioquarta,ttent*

que Attonis de Comitatu Parmenfi,qualeconfettaaverricevu- telirefeffanta,ab Adelberto quietAttoconfobrinomeofili9 }

quond. Sigefredide ComitatiLucenfi.Eraduopodipiua dircon chiarellache Sigefredo defontodipocotunativo dal Contadodi,Luccaì [1Sig.Muratorifubitodopotaliparole avvita:Sigefredusi(ietfiomniumantiqttijjìmusauos baSlenus noverimusintermajores celeberrimaComitifi* Mathildis.At- toverobaiememoratus exfratreejufdemSigefredinatus ejt

.

Sicchéchi atteilòe ditte,Sigefredide Comitatu Lucenfi,era

un

• Nepotedell’ ittefloSigefredo,del qualecomecontemporaneo non pubdubitarlifa p effelapatriadiSigefredoquantofape- valafuapropria.IlSig.Fiorentininonpotèfarufodiquell auterevoltetto,perchè a giornifuoinonfene aveva contez- za, ed oraèunode'principalidocumenti, edecifivo.

A

talePrincipaldocumentofuccedonolefeguenti parole delcelebre Donnone, contemporaneoe familiaredellafletta ConfettaMatilda.EglinelnotoPoemafullavitadiMatil- dacosìincorniciailCap. I.

AttofaitprimusPrincepsafi.esuthidrut,

,,Nobilitervero fuitortusde Sigefredo ,,Principe prxclaro Lucenfi de Comitatu»

Ritenutal’idea dell’altropiùanticotetto,che Sigefredo fotte nativodelContadoLucchefe, anche daquello non fi

pubnèdee raccoglier altro,fenonchefotteoriundo dal

\

medefìmo Contado. ,

Ma

cibnonottante fuquelliduetetti,ècheilSig.

Mu-

ratorinellacitataDiflertaz.Vili,ha fparlodubbj^cioè fe fidebba intendere cheAtioneilnepote,eSigefredo il zio fofleroConti, l’unodiParma,1*altrodiLucca,perchè

Do-

nizonechiama Sigefredo Prencipe.Eccolediluiparole:

An

ijiiProteres eaformuladeferiptiComiteiLuca,ac

P

armafuifi- fe cenfendi ?Egoaffermate non aufim.Quippein chartisAdal- bertiAttonis,Sigefredumejus parentem nunquamdepfehendi donatumtituloCornitis.Verumexempta fuppetuntComitum

CT

JAarchionum'quorumNotarti prxtermiffotitulo sntntionem fa

-

eiunt.PrxtereaDonizo Sigefrednm Principem appellai,qux ap- pellano ntfeio aneofxculoaliisdefertetur,quamEpifcopis,

Ducibus

> Marchionibus,

&

Comitibus,altamenrem innuiffe ionttntHSydnbiamrelinquo.

Ma

tantoballava,perchè pollo

*

(27)

(

*

'

Lette!

a

IL

aj*

iidubbio che ilde Comitati1 Lucenfiappelli al Principato diSigefredo, già diventa ambiguo che lignifichi ilpatrio Contado.

E

aquelloforfèmiròilSig.Muratori,perchè poi nellapoflerioretraslazionedelledetteDiflertazionidallatino initaliano,lafciatodaparteildubbiocircaalComes

Parma

rifpettoaAttone,loriducealfoloSigefredofefoffeConte diLucca»

Da

longotempoglipremeva untaledubbio.

Lo

pro- pofc già nel

Tomo

V. R.I.S.peroccafionedipubblicare ivicon lenotedi Leibnizio,econaltrefucpropriéilPoe-

ma

di Donizone.Nella nota 20.fottopollaalleparolePrincipe preclaro,cheilLeibniziohafpiegate,Dinajla potente,egli incominciaafcrivere:ComitibusquidemoliminterPrincipes loeusfuit,toquetitulofpeEìatumfuij]eAtlonemfivtAzonem SigefredifUiumconjlat:Sigefrednsauttm curO"ipfePrinceps appelleturnonfacileojiendas.Ncqueenim Allodtorum copia iistemporibus

,vtincquenojlris

,Principemconjlituerefolebant

.

Mihiobortadubitano

,

num

fortevtrbisillis

LUCENSJ DE COMITATI

J [ignificarevolueratDonizoSigejredum Lucen/ìs UrbisCoraitemfuijfe.

At

de hoceritmihijermoalioin loco ( iononhopotuto trovarne altro difcorfoche brevenella citataDisertazioneVili.)Interra fi

PRINCEPS

heicpri potentedumtaxat fumendusejl,minuspropriehac voce ufus fuit Donizo.

Or

poichétuttoildubbio pofafolleparole Principe pra- elaro&c.ioincomincieròlemieoflervazionielemieriflef- fionidalle riferiteultime fue parole;e dico, cheépoicerto, cheeglimedefimonegliAnnali d’Italia all'anno1174. ha fpiegateleparolevieprinceps perpotentiffimo eprimario Cit- tadino:quindidinuovonellaDiflertaziode delleAntichi- tàItalianepag. 359. dell*Italianaedizionedi

Monaco

del 1765. hafcritto,cheleparolevitprincepsinpopulo Fcrra- rienftpotrebbero[ignificare un primarioCittadino di Ferrara.

ProcopiodebelloGoth. Lib.III.cap.\3.riportatoanche dal MarcncfeMaffeinel

Tomo

Muf.Veron.pag.402.chiamòla Città diPiacenza JEmilia principem,

ma

hà da credere,

e

intenderechePiacenzaforteuna Contefla dell*Emilia?Op- portunamente1’AbateTirabofchinel

Tomo

IV"Storia&c.

pag.296. harilevato, che latinamentelavoce princepshà fenfo di principaletraCittadini.La voceadunquePrinceps difrenaturalignificandounprincipale,od unprimarie,e nonfemprcun Vefcovo, un Conte, un Marchefe cometate}

£

4 impe-

DigitizedbyGoogle

(28)

'14

Lettera

II.

imperocché da niun luogo coda che SigefredofolTe

da»

Con- te,o Marchefe,apiurofto dubitaredi talelignificato,che delladignitàdiContediLucca dovea fideilo Sig. Mura»

torilalciarfiportare.

Non

(blamenteLeibnitionellacitatanota20.afferma, che Sigefredo maiebbe alcunadignità,alcuntitolo;

ma

ri- flettoMuratorinon ha potuto indicareunfotoluogonelqua- leSigefredocompanicacoltitolo di Conte: anzidicendo, cheinchartit delfiglioSigefredumejusparentemnunquttm depre bendidonatumtuteloCorniti?,e potendoli aggiungere, che neppurenella rtf ritaCartadel958.dalfuoNipoteèram- mentato con dettotitolo,fihaquantobailaa dover conclu- dereche maifu Conte.Chi fi pervaderàche un figlio eunNepotemailoraromentafl*ero colcofpicuotitolo diCon- teche ridondavainonoreditoromedefimi?DiceilSig.

Mu-

ratori, cheexijluntextmplaComitum

&

Marchionum quorum Notarti,prxtcrmijjotitulo,mentionem fatiunt.

Ma

oltreche fipuòcrederechealloraiNotarirammentafler queiConti, e queiMarche!! folamenteperlatoroPatria,che talvolta eral’iAeflacheilluogodi doveerano ContioMarciteli

,

nelcafo noflrotalcofa non puòragionevolmente fupporfi* SitrattavadiSignoriricchiepotenti,eiNotarififarebbe- ro guardatidalcommettereunafiffattaomilfione.IlSig.

Mu-

ratorinellafuaNota70.alPoemadiDonizoneciporge da vedere, cheanzirifpetto aimedefimiabondavano.Attone mai eraflatoMarchefe,e contuttociònellecartedelfigliocom- parifee col titolodiMarchefe.Reciteròlediluiparole •.Ai- deAttonemipfumin chartitTheudaldiejusfittitituloMar- chianitdanariapudBacchinium pag. 16.laudataAppendici?

.

Quum

innulli? chartitipfoviventeconfcripti? aliterquam Co- me?appe'leturidem Atto,fufpicandìlocutejtipfumdefun- Elttma Notarti? ampliort?titulo? recepiffe,utTheudaldoMar- chianieju? filio majoraccrefcerethonor.

Attonemai eraflatoMarchefe,perchèèfuordidubbio chenellafamigliailprimoMarchefefuildiluifiglioTe- daldo,e puredopo morteaonorificenza,dopo chein

Te-

daldofuentratonellafamigliailtitolodiMarchefe,da*

No-

tarinefudecorato anch*effo.

Non

farebbegiàvero che in cotalmodo,eperuncotaleflileavvenite1*ifteftoanchediSige- fredo,thè febbene mai(offe flatoConte,oMarchefe,entra- tinellaCafai titolidiConte,ediMarchefe,Doniatefé- guitando quelloflilelo riconofc.-fleConteeMarchefe,e per-

' ,ciò

(29)

Lettiiu

II.

ciòledaflTe iltitolodiPrencipeìIo quilafcioda parte tut- toilfellocheavereipotutodirecontroaldubbio non ben promoffodalSig.Muratori,efollituifco piutolloil dubbio predetto,come uuicoavenireacapodirintracciaredall’i- UeiToDonizonequalfoffeladi luimente,allorchéchiamòSi- gefredoPrincipe preclaro

.

Lo

ililedacui nafcel’cccafionedeldubbio propollo,fi è veduto che vigeva.Alpiùladifficoltàediligenzapuòri*

durfiaquello

,diverificare feDonizonenelfuoPoemaabbia feguitatotale(litesìono.

Ed

ioa taleoggetto avendoripaf- fatodiligentementeilPoemafuddetto,mifonoafficuratoche effettivamentelofeguitb.Ecconedue chiarezze.NelLibroI.

ilCap.Vili, ha pertitolo:QttotMsrchiontsfepttltifuntapud Canojj'ami

ma

infrattantonominaiviegliperprimoAttone che iìcuramentemaifuMarchefe.

E

nonèquellounfegui- tareioItile de’fopradettiNotari chenellecartediTedaldo veroMarchefechiamavanoMarchefeancoAttone benchémai (latolofoffe?Pofcianomina Tedaldo,dopoi Corradofiglio diTedaldo,eperultimo,di Uomini,RidolfofigliodiAt- tone.

Ma

inun Capitolo ove èdifcorfo diMarchefi,tjuot Marcinones, Ridolfo eCorrado non potevanoavereluogofe

nonin forzadeldettolìile . ,

L'altra chiarezzafihadalCap.I.delLib.I. Imperoc- chéquivibendue volterammentaLitulfocoltitolodi

Rè,

che mai tu

,bensìfigliodi

,comefcrivel’ifteffo

Mu-

ratori nellanota58.

Non

Rexr,/edfiliniRegis fnitLudut~

fin,C7*

Dux

^ternaniaconfiitutusab OttonePatre anno 950.

E

nonfipuògiàfofpettare,cheDonizoneignoraffecheLi- tulfononfu

Ré;

fapevabeni(fimocheil

era Ottone,/?.**

Ottevenit=3OttoniRegi,fcrive inquell" ifteffoCapitolo;e altresìfapevache Litulfononfopraviffenèfucceffe alPadre,

ma

ilPadrefopraviffe alfiglio;poichéparlandodellamorte /

diLitulfodlffe,che Otto de natonimiumdoluit,ecosìnon credette che LitulfofoffefuccedutonelReguoalPadre.

A-

dunquefenominòcoltitolo di

Re

anchè Litulfo,ciò fece fol- tatitoperchèfufigliodiRe,econfeguentemente perchè ave- vaadottatoloftiie,che entratanella famigliauha qualche dignità,iltitolofiparticipavadatutti dellafamiglia,Padre, fratelli,efigli,vivio morti chefoffero.

\ Ilperchèornaicomparile fuora didubbio, cheallor- quando Donizone chiamòSigefredoPrincipepreclaroLucenfi deComitatù,0intefeprincipale e primario CittadinodelCon-

- tado

DigitizedbyGoogle

(30)

t6

Lettera IL

Udo

diLucca, ocoro*èpiùverifimile,alluderevolleaart titolo fine realuidovuto per puro(lite,comePadredi

un

Conte,e

Avo

diunMarcitele,triquel

modo

chenominò fraiMarchefiAttone,perchèPadrediunfiglioMarcitele»

Ed

effondountitolorivenutolifoltanto dopo morteper di- gnità entrareporteriormentenellafamiglia,cpeto fondato Co- prì dignitànonfua,giàilde Comitati* Lucenfi niun rappor- to hà aqueltitolo,efvanifceaffatto,cheinfenfodijDo- nizonefoffePreneipe,o ContediLucca.Bensìripigliano la anticae nativa loro chiarezzairiferiti-tetti,cioè,'cheineffì ilde ComitatitLucenfi alludaalnatioContado,altronon po- tendolignificare,comenient* altroeffettivamente intefero gli antichicheleparolediDonizoneebberofotto gliocchi,con- formeamomenti vedremo,perocchéconettifenzapiùmiac- cingo a continuareleprovedelmioaffiamo.

11dottiamo Monng.Garampinellaeruditiflima fuaDif»

fertazione/opraunantico Sigillo dellaGarfagnanainuna no- taallapag.7.hafattamenzioaediunavitadellaConteffa Matildadaluiveduta nell’amichiamo Monaltero di Pa- dolirone, erileva che incomincia: Incipiunt gefia Mathi/- dis.Sigefredus fuit,deComitatu Lucenfi tranfiulithabi

-

tationemfuam in EpifcopatuRegii. Il Sig.Muratori nel

Tom.

IV.Antiquitat. Italie. &c.publicògli Excerpta ex Cnronicon Jordanti,Autorechefiorivanel1300.

E

in effi nellaPerticalaV.filegge:Sigefredut ex ComitatiLucenfi.

.

eunttribui filiisfuit Sigefrido,Azone,

&

Gerardo Longobar- dianeintroivit.NiunoderefpettiviAutorifa menzione del titolo Principepreclaro

,

fegnomanifellocheloriconobbero fittizio,ediniuna relazionealdeComitatu Lucenfi,

AltripoirammentaronoSigefredocon quel titolo,

ma

lènzaladetta relazione.Benvenutoda Imolanel

Commen-

tariofopralaComediadiDanteliampatodal Sig.Muratorinel

Tom.

I.Antiquie.Italie.&c.fcriffe;Fuitergoquidamnobi- liPrincepsde partibut Tufcia inComitatuLucenfi ortus, ftudentfui nominisgloriain ampliare Longobardiafintiingref*

fui.Se.c.Umilmentenel

Tomo

V. R. I.S. dopoil

Poema

diDonizone,inaltra vita diMatildafilegge:SigefredusPtin- aepsinlujiris deTufcia partibus Comitatu Lucenfi ortus. Il MuratorinellaPrefazionealPoemadiDonizoneavvifa,che quellavitaaltrononèquamipfum DonizonisPoemacompera diofaorationeexpreffum;quindi parlandodiduealtreVite di Matildaeli(lentinellafamofa BibliotecaEftenfe,echealri- ferire

(31)

Lettera

II. *7 ferifedieffo(ono ex DonizontbrevéttodeduSla,riportiijucltC parole,ComesS'tgefredusvenit de Comitatà LucenftumtnEpt- fcopatuRegino curntribus filiti»L’Autorein vece ai aire Princeps haferinoComes,infegno cheintefeilPrinceps di Doniteneper Comes.,

ma

dipurotitolo,ondenonditte,come averebbe volutoilSig.Muratori,Comes Luce,

ma

che ventt de Comitatà Lucenftum, cofa benalienadalvolermnnuare

chefoffeContediLucca. , L e ,

Finalmente èsicerto chegHantichiriconobbero Sigetredo oriundoLucchefe, cheinanticofitrova detto anchediBo- nifaciodaluidifendente,e PadredellaContefla Matilda, che eranativo dellaCittàdiLucca.Il noftro Monfig.Manli nel

Tomo

I.de MifccllaneidiStefano Baluzioallapag.430.

dell’edizionedi Lucca ha pubblicatounbreviflìmo Chrontcon ed alcuni ExcerptaexNecrologioLueenfi.

Or

nelprimo, ove

fihà Bomifacius Marchioobiti11. non.ALrWI.avvifa,cheivi alta menu,fed entiqua,l aggiunto ,kicfuitoriundus de Cerniate

Lu

-

renjì.SimilmentefafaperechenegliExcerpta&c.ovefi*e&“

ge

XIV.

Cai, ejufdemMenfis\Majas)obitiBeatrtx CanutiJ- fa,di altramano,

ma

antica,èfoggiunto,

Hxc

Beatrtxfutiuxot Bonifaeii Lunnfts,

&

focetfìenticiprimi,CTe* ti

&

eXBo- nifacionataejiComitijfaMathildis

.

Io credo, Amico,che tutte quelle cofe vi batte- rannoareftarconvintiffimo,che Sigefredoprimo notoAnte- natodiMatildafolleoriundodalContadodiLucca,per gni- dicareconfeguentememeben provatalamiapropofilione,che lagranConteffa Matildanefuoi Progenitori fh nativaLuc- chefe.Pocoimporta chelafteffadiceffedi effereex genere Lemgobardorum exnationemealegem vivete Longobatdorum

.

Anco

quaiLongobardi fierano annidati, ed anzi tutta la nollraTofcanaIhdopoidetta

Tofana

de Longobardi.Tuf- eiaLongobardotum cujus olimcaputLuca,diceilMuratori nellanota21.aDoniione-,ondeinuna pergamenadell’an- no1044.delnoftro Arcivefcovatoun certoDonnuccio aue- ftadiefferedelContadodiLucca,edivivere fecondolaleg- ge de Longobardi? Donntiusqui

&

Siniciusfiiliufquandi Donutii deComitatu Lucenft,qui pnfejfus

fum

ex nettane mtàlegevivereLongobtrdorum.

E

inaltraCarta^delliiìeffo annodell’ArchiviodelMonafterodiPonziano,riportata nel

Tomo

II.degliAnnali de Camatdolenfifilegge,cheiFon- datoridelMonafterodiS.Pantalonenelnoftro

Monte

Ere- mitico dichiaranofub Rontantrumlege profejfivivere,atqua

Riferimenti

Documenti correlati

• Attività Gestione, organizzazione e coordinamento dell’attività diagnostica applicata ai vari campi di indagine della virologia umana, con particolare riferimento a: i)

che e piane indistintamente cariate ed affette da esostosi e fistole sinuose; l’atrofia delle estremità, segnatamente superiori; convulsioni e febbri, i quali fenomeni,

Può essere utilizzato da solo come rinforzante e indurente per le unghie, o come BASE e TOP per gli smalti Ariosa.. Un prodotto innovativo che garantisce una maggiore durata

Pagamento anticipato del Corrispettivo della cessione di credito: pagamento che IFITALIA può effettuare al Cliente, a sua richie- sta, in percentuale massima del 100% del valore

Oggi è un Gran Giorno, e lo passiamo al Gran Canyon, una delle tappe più iconiche del nostro giro degli Stati Uniti in camper.. Elettrizzati, arriviamo alle porte

“Monitoraggio di sorveglianza delle proliferazioni di fitobentos potenzialmente tossico lungo il litorale della regione Lazio: provincia di Roma e Latina – anno

Quand des hommes, voyageant très-commodément Cosmorama, viennent vous parler de TAmcrique veuillez au moins vous rappeler que votre humble collèguc, le Pauvre Pèlerin, dans leur

[r]