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colture cellulari) in vitro e modelli animali si sono rivelati, da un lato insufficienti e dall’altro troppo costosi o difficilmente realizzabili

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Academic year: 2021

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Riassunto

L’Adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC) è una patologia letale. Nonostante la bassa incidenza risulta essere una delle prime cause di morte per cancro nei paesi industrializzati. Questo tumore è capace di attaccare il sistema linfatico e organi distanti molto presto e rapidamente, diventando così metastatico fin dai primi stadi. Pertanto, nei casi in cui la chirurgia pancreatica migliora la prognosi del paziente operabile, i soggetti che sopravvivono a lungo sono molto rari. Questa sua aggressività è attribuita ad un outcame silente, infatti nella maggior parte dei pazienti la malattia si presenta in stadio avanzato con una sopravvivenza a 5 anni inferiore al 5%. A questo si deve aggiungere la resistenza del tumore ai trattamenti chemioterapici convenzionali che danno un beneficio in termini di sopravvivenza ad un numero limitato di pazienti. La ricerca di chemioterapie ancor più efficaci, rimane ad oggi una sfida per i ricercatori che studiano questo tumore. I modelli preclinici potrebbero migliorare gli studi di biologia molecolare e di farmacogenomica per incrementare la target-therapy del PDAC. Vista la complessità dei sistemi tissutali, i tradizionali modelli bidimensionali (2D; colture cellulari) in vitro e modelli animali si sono rivelati, da un lato insufficienti e dall’altro troppo costosi o difficilmente realizzabili. In questa tesi è stata valutata la possibilità di studiare l’assetto molecolare del PDAC, usando modelli tridimensionali (3D), migliori rispetto alle colture cellulari e meno costosi rispetto ai modelli in vivo (modelli murini). A questo scopo sono state utilizzate colture cellulari primarie di PDAC e 3D scaffold per monitorare la crescita del PDAC. E’

stata analizzata l’interazione delle cellule di PDAC con scaffold polimerici composti da polivinilalcol e gelatina (PVA/G) su cui è stato eseguito uno studio metabolico, utilizzando il test Alamar Blue, e l’analisi morfologica con istologia convenzionale. Le cellule sono state osservate per 15 giorni ad intervalli regolari di tempo (5 osservazioni). Per ogni intervallo di tempo sono stati eseguiti il test metabolico e l’analisi istologica in triplicato. I risultati hanno evidenziato differenze morfologiche, di densità e di distribuzione cellulare all’interno delle matrici di supporto, nel tempo; è stato osservato un movimento cellulare dal centro dello scaffold verso la periferia, con un addensamento simil-toroide. Questi aspetti di migrazione cellulare nel nostro modello “in vitro” potrebbero rappresentare una simulazione della progressione metastatica che si osserva “in vivo”. Le modificazioni morfologiche descritte sono state associate a variazioni colorimetriche indicative di modificazioni del metabolismo cellulare. Prospettiva futura dello studio sarà la caratterizzazione immunofenotipica delle cellule di PDAC che possa spiegare l’acquisizione della particolare motilità dimostrata nel modello 3D.

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