• Non ci sono risultati.

2. CARATTERIZZAZIONE DEL MATERIALE RICICLATO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "2. CARATTERIZZAZIONE DEL MATERIALE RICICLATO"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

2.

CARATTERIZZAZIONE DEL MATERIALE RICICLATO

2.1 Generalità

Il materiale impiegato per questa sperimentazione è stato prelevato presso l’impianto di riciclaggio INERT.ECO, sito a S.Stefano in Magra (SP), e l’Azienda Riciclaggio Edilizia Ambiente (A.R.E.A.), sita in Navacchio di Cascina (PI). In particolare il materiale prelevato in quest’ultimo impianto è stato impiegato limitatamente ad uno studio sui risultati derivanti dalla prova di frantumazione “Los Angeles”.

All’interno di tali impianti, entrambi di tipo fisso, il materiale è stoccato in cumuli conici costituiti per caduta del riciclato dall’alto. Dopo un’attenta analisi visiva essi si sono presentati sufficientemente uniformi con riguardo a caratteristiche di immediata evidenza quali il colore, la granulometria e la composizione. Per tale motivo sono stati prelevati, secondo quanto prescritto dalla Norma UNI 10006/2002 [11], vari campioni, della massa di 80 kg ciascuno, da parti diverse e a differente quota del cumulo, adottando le accortezze previste dalla CNR-B.U. n. 25/1972 [12] punto 6 e dalla UNI EN 932-1 [13], e portati presso il Laboratorio Sperimentale Stradale del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Pisa, dove sono state effettuate le varie determinazioni sperimentali realizzate nel corso della presente tesi di laurea.

2.2 Analisi granulometrica

L’analisi granulometrica sul materiale riciclato è stata eseguita in conformità con le prescrizioni contenute nella Norma UNI EN 933-1 [14].

Il campione di prova, ottenuto per riduzione mediante l’operazione di quartatura regolata dalla Norma UNI EN 932-2 [15], è stato essiccato in stufa alla temperatura di

(2)

Il resoconto di prova (Tabella 2.1) e la curva granulometrica (Figura 2.1) ottenuti per il materiale esaminato sono riportati di seguito. In figura viene anche riportato il fuso granulometrica prescritto dalla CNR-B.U. n. 176/1995 [17] relativo ai requisiti di accettazione degli aggregati per misti granulari da impiegare in strati di fondazione.

Tabella 2.1: Resoconto di prova per la determinazione della curva granulometrica UNIVERSITA' DI PISA

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE

LABORATORIO SPERIMENTALE STRADALE

ANALISI GRANULOMETRICA

Rifer. normativo

UNI EN 933-3 Campione: Riciclato INERT.ECO

Data: 28.06.05 Operatore: Simone Paglianti Massa della porzione di prova

Mo=15092,0 g

Metodo usato

aggregato grosso: stacciatura per via secca aggregato fino: stacciatura per via secca Apertura degli stacci [mm] Massa del trattenuto Ri [g] Percentuale del trattenuto (Ri/Mo)x100 Massa del passante Pi [g] Percentuale del passante (Pi/Mo)x100 31,5 0,0 0,0 15092,0 100,0 20 1797,0 11,9 13295,0 88,1 16 1710,0 11,3 11585,0 76,8 14 830,0 5,5 10755,0 71,3 12,5 876,0 5,8 9879,0 65,5 10 1387,0 9,2 8492,0 56,3 8 1334,0 8,8 7158,0 47,4 6,3 1048,0 6,9 6110,0 40,5 4 1695,0 11,2 4415,0 29,3 2 1211,2 8,0 3203,8 21,2 1 947,8 6,3 2256,1 14,9 0,5 780,0 5,2 1476,1 9,8 0,25 618,1 4,1 858,0 5,7 0,125 403,2 2,7 454,7 3,0 0,063 192,8 1,3 262,0 1,7

Da tale confronto si può osservare come la curva granulometrica è tutta contenuta all’interno del fuso previsto con eccezione della parte finissima dove risulta in leggero difetto. Per tale motivo si può affermare che granulometricamente il materiale in oggetto soddisfa i requisiti granulometrici, consentendone, di fatto, l’utilizzo per gli impieghi sopra detti cosi com’è prodotto dall’impianto. L’analisi dei risultati, inoltre, consente di evidenziare che il materiale è caratterizzato da una composizione granulometrica dotata di apprezzabile continuità, testimoniando un’omogenea presenza di ogni frazioni granulometrica.

(3)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0,01 0,1 1 10 100 Diametro equivalente [mm] Percen tu ale d ei p a ss a n ti RICICLATO INERT.ECO CNR 176/1995

Figura 2.1: Curva granulometrica sperimentale materiale riciclato

2.3 Analisi della composizione della miscela

La composizione dell’aggregato riciclato è stata determinata mediante separazione visiva, seguendo il metodo descritto nell’Appendice A della Norma UNI 10006/2002.

Il provino, secondo quanto prescritto dalla Norma UNI EN 932-2, è stato ricavato per quartatura da un campione rappresentativo dell’aggregato in esame e vagliato al crivello da 4 mm, le particelle trattenute sono state lavate ed essiccate in stufa fino a massa costante, che è risultata pari a Mtot = 8973,2 g.

Le particelle essiccate, in seguito, sono state vagliate visivamente e suddivise, dal punto di vista della loro composizione, come indicato in Tabella 2.2.

Tabella 2.2: Composizione del materiale riciclato

Componente Massa [g] Massa % Aggregati rocciosi frantumati 4305,3 48

Laterizio 774,4 9

Calcestruzzi 2618,6 29

Conglomerato bituminoso 1235,7 14

Materie plastiche 12 0,13

Gesso 1,2 0,01

Vetro e scorie vetrose 1,8 0,02

Metalli 11 0,15

(4)

Figura 2.2: Aggregati rocciosi frantumati

Figura 2.3: Laterizio

Figura 2.4: Calcestruzzo

Figura 2.5: Conglomerato bituminoso

Figura 2.6: Materie plastiche

Figura 2.8: Vetro e scorie vetrose

Figura 2.7: Gesso

(5)

I dati ottenuti mostrano come il materiale, ai sensi della Norma UNI 10006/2002, ha una composizione che lo rende idoneo ad essere impiegato nella formazione del corpo di rilevati, di sottofondi stradali, di riempimenti e di colmate e strati accessori (strati con funzione anticapillare, antigelo o drenante) posti sotto la fondazione.

Le proprietà del riciclato derivante da demolizione sono il risultato di una combinazione di quelle relative ai materiali originari componenti. Spesso la parte grossa di tali materiali è principalmente costituita da grani litici o da frammenti di laterizi ricoperti da malte o da intonaci, evidenziando cosi un’intrinseca disomogeneità, dato che presenta, contemporaneamente, sia nuclei compatti sia parti friabili, facilmente separabili per azione d’urto o sfregamento.

Si è anche proceduto a valutare la corrispondenza tra la composizione delle varie classi granulometriche e quella dell’intero materiale (Tabella 2.3).

Tabella 2.3: Composizione del materiale riciclato suddiviso in classigranulometriche

Classe granulometrica

(trattenuto staccio serie UNI) 20 mm 16 mm 14 mm 12,5 mm 10 mm 8 mm 4 mm

Componente Massa [%] Massa [%] Massa [%] Massa [%] Massa [%] Massa [%] Massa [%]

Aggregati rocciosi frantumati 29 47 51 48 56 59 56

Laterizi 16 8 7 9 5 5 5

Calcestruzzi 41 31 31 27 23 23 22

Conglomerato bituminoso 14 13 10 16 14 12 16

Materie plastiche 0,29 0,09 0,12 0,41 0,16

Gesso 0,02 0,09

Vetro e scorie vetrose 0,13

Metalli 0,38 0,35

Sostanze organiche 0,09 0,78 0,03 0,03

Dai dati contenuti in tabella si può osservare come, eccezion fatta per la frazione più grossa, tutte le altre sono caratterizzate da una composizione molto simile a quella globale (Tabella 2.2), da cui si può concludere che, per l’aggregato riciclato in oggetto, esiste un’effettiva corrispondenza compositiva tra le singole classi e l’intero materiale. Tale omogeneità testimonia anche una bontà delle tecniche di produzione adottate nell’impianto di produzione.

Figura

Tabella 2.1: Resoconto di prova per la determinazione della curva granulometrica  UNIVERSITA' DI PISA
Figura 2.1: Curva granulometrica sperimentale materiale riciclato
Tabella 2.3: Composizione del materiale riciclato suddiviso in classi granulometriche

Riferimenti

Documenti correlati

Nella prima colonna i colori rosso, verde e giallo indicano rispettivamente una performance regionale in peggioramento, in miglioramento o stabile, rispetto alla settimana

Nelle ultime 2 colonne rosso e verde indicano il superamento, o meno, della soglia di saturazione del 40% per l’area medica e del 30% per le terapie intensive

Nelle ultime 2 colonne rosso e verde indicano il superamento, o meno, della soglia di saturazione del 40% per l’area medica e del 30% per le terapie intensive

Nella seconda colonna rosso e verde indicano rispettivamente un aumento o una diminuzione di nuovi casi rispetto alla settimana precedente.. Nelle ultime 2 colonne rosso e

Nelle ultime 2 colonne rosso e verde indicano il superamento, o meno, della soglia di saturazione del 40% per l’area medica e del 30% per le terapie intensive

Nelle ultime 2 colonne rosso e verde indicano il superamento, o meno, della soglia di saturazione del 40% per l’area medica e del 30% per le terapie intensive

[r]

Nella seconda colonna rosso e verde indicano rispettivamente un aumento o una diminuzione di nuovi casi rispetto alla settimana precedente.. Nelle ultime 2 colonne rosso e