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Capitolo 2 Il problema 2.1 L’approccio

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Academic year: 2021

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Capitolo 2

Il problema

2.1 L’approccio

Il problema che caratterizza questa tesi, è quello di ottimizzare la produzione.

Dietro alla realizzazione di un prodotto c’è un percorso lungo e per certi versi travagliato. Per prima cosa c’è la richiesta di realizzazione del prodotto da parte del cliente, successivamente, c’è da parte dell’azienda la fattibilità del prodotto, con la sua successiva pianificazione, sistematicità e controllo.

La pianificazione consiste nella ricerca delle risorse dei materiali che comprendono le materie prime, ma anche la scelta di eventuali partner per delle joint-ventur, e scelta del tipo di trasporti.

La sistematicità consiste nel dare delle regole al mosaico che abbiamo a disposizione per rendere il processo indipendente.

L’ultimo passo nella progettazione è quello del controllo del prodotto finito, che deve rispettare certi parametri affinché il prodotto sia “idoneo” ed anche perché dato che la MagneTek ha clienti di importanza mondiale, non può pregiudicare la propria reputazione di qualità a scapito di altri fattori che posso essere anche importanti come quello della quantità o del fatturato.

Quando si decide di produrre un determinato prodotto, si effettuano diverse operazioni, innanzitutto bisogna conoscere i time fences e sono prettamente di carattere gestionale.

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1. Lead Time (LT)

• Prelevamento materiali da magazzino

• Prelevamento documentazione di produzione

• Distribuzione ai vari centri di lavoro dei materiali e della documentazione • Attrezzaggio macchine

• Lavorazione • Fermo macchine

• Disattrezzagio macchine e pulizia • Compilazione documenti di produzione

• Consegna del prodotto al centro di lavoro successivo o al magazzino • Registrazione dell’avanzamento delle attività dell’ordine sul sistema

2. Ready for Release (RR) • Conferma dell’ordine

• Risposta alle attività suggerite • Apertura dell’ordine

• Verifica dei materiali mancati

• Aggiustamento delle prenotazioni dei materiali • Lancio in produzione

• Stampa documenti (ordine, bolle…)

• Preparazione da parte del magazzino dei materiali dell’ordine • Le attività del LT

3. Firm Planned (FP)

• Verifica pre-lancio elaborazione • Lancio elaborazione

• Verifica post-lancio

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Dal punto di vista schematico, i vari passi possono essere schematizzati come qui sotto.

t

FIRM Conferma RLSE Rilascio LEAD Apertura RECV Ricevimento F.P. R.R. L.T. Tempi Amministrativi Tempi Emissione Tempi Magazzino Tempi Attrezzaggio Tempi Lavoro Tempi Versamento

t

LEAD TIME tempo totale necessario per la effettiva realizzazione di un pezzo e pertanto comprendente i tempi di lavorazione, di attrezzaggio, di attesa, e di transito che vanno dal lancio dell’ordine in produzione e quindi dalla prima fase del ciclo di lavorazione al ricevimento a magazzino semilavorati o prodotti finiti.

READY FOR RELASE intervallo comprendente il precedente ed inoltre tutti i tempi necessari ai pianificatori della produzione per la preparazione al lancio degli ordini di lavoro in officina con i tempi relativi alle verifiche dei cicli di lavoro e schedulazioni dei carichi di reparto, di verifica dei materiali, di stesura dell’ordine, di stampa della documentazione di produzione, inclusa la distinta di prelevamento, ed i tempi prelevamento e kittaggio dei materiali.

FIRM PLANNED è l’intervallo comprendente i due precedenti ed inoltre il lasso di tempo tale da consentire la conferma dell’ordine ad una data congruente con la necessità di implementazioni di eventuali varianti tecniche e con i vincoli temporali del piano.

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2.2 Gli obiettivi

Il problema consiste nell’avere una produzione fluida anche in presenza di imprevisti, quali modifiche di un prodotto.

Pertanto il problema è rappresentato dalla disponibilità dei materiali, delle attrezzature e dal tempo di realizzazione del prodotto.

Nella produzione, ha un impatto molto importante la terzializzazione del prodotto (out-sourcing), dove per motivi economici, di qualità e di tempo si preferisce esternizzare la produzione di diversi semilavorati a delle ditte esterne creando così anche un indotto.

Tutte queste operazioni devono essere coordinate, bisogna rispettare tutti i tempi, in maniera tale da non spezzare la catena.

Se parte del prodotto viene realizzato in fabbrica, si deve fare in modo che i passaggi tra i reparti sia il minimo, in modo da poter pianificare il lavoro, rispettando certe regole avendo un layout il più ottimale possibile.

prodotto distinta base i

prodotto distinta base j

FIRM

FIRM RLSE LEAD RECV

RECV LEAD

RLSE

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ottimizzare i trasporti, specialmente quando un semilavorato invece di uscire da una ditta esterna per poi rientrare in fabbrica, va a finire in un altro lavorante esterno.

Il problema di questa azienda è che i tempi che intercorrono tra l’ordinazione di un prodotto da parte del cliente e la sua successiva fatturazione (consegna del prodotto finito) sono molto lunghi.

L’obiettivo di questa tesi è quella di ottimizzare i vari passaggi dei materiali durante la realizzazione del prodotto ovvero tutte le movimentazioni che intercorrono fra lo stabilimento di Valdarno, quello ungherese, quello cinese e tutti i fornitori interessati.

Riferimenti

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