9. Confronto tra l’attuale intersezione e le alternative
9.1 Prestazione dell’attuale semaforo
9.1.1 Semaforo in Viale delle Cascine
Per la verifica si è utilizzato HCS+, nel capitolo 6 è stato descritto i tipo di input che il programma richiede e i risultati che quest’ ultimo è in grado di ottenere.
Qui di seguito sono descritti i dati che sono stati inseriti per la verifica e, conseguentemente, i risultati ottenuti dall’elaborazione del software utilizzato. Il primo input inserito, risulta essere la schematizzazione dell’incrocio, unitamente alle manovre che è possibile effettuarvi,che qui sotto riportiamo:
A questo punto è d’uopo inserire una serie di dati, primo dei quali il “PHF” (“Peak Hour Factor”), cioè il fattore dell’ ora di punta, che nel nostro caso si impone uguale a 0,93 per ogni gruppo di corsie.
E’ necessario effettuare un approfondimento sul valore dei flussi che sono stati inseriti per ogni gruppo di corsie in questo caso si è presa la matrice O/D 4X4 costruita tramite i dati di traffico (la stessa con la quale si sono progettate le alternative).
Il ciclo semaforico della intersezione è pari a 121,0 [sec]
Dopo l’ inserimento di tutti i dati geometrici della intersezione, bisogna inserire le fasi semaforiche e i tempi di:
Y = Giallo, G = Verde e R = Tutto Rosso .
N/S G = 80” Y = 5” R = 3” E/W G = 25” Y = 5” R = 3”
Fig.2- Schema fasi e tempi semaforici,inserito nel HCS+
Lo schema del ciclo e i tempi dei semafori mi sono stati consegnati dal Comune di Pisa, è sono stati controllati il 15/02/2009.
I risultati che i il software fornisce sono molteplici, per i fini della ricerca sono importanti due dati la Lunghezza della coda L98 e i Tempi medi
d’attesa Et,
LUNGHEZZA DELLE CODE L98 [M]
E W N S
LT R LT R LTR LTR
76,0 6,8 85,8 2,6 91,4 69,7
I tempi medi d’attesa Et, sono molto importanti, perché sono proprio
quest’ultimi che indicano il livello di servizio dell’intersezione ed è proprio il livello di servizio del semaforo che impone quello della rotatoria semaforizzata.
Qui di seguito è riportata la tabella con i tempi d’ attesa per ogni gruppo di corsie:
TEMPI MEDI D’ ATTESA ET [SEC/VEH]
E W N S
LT R LT R LTR LTR
3011 42 1046 39 69,3 60,5
F D F D E E
Come si vede i tempi d’attesa medi sono molto alti e di conseguenza i livelli di servizi risultano molto scarsi.
L’HCS+ indica anche il tempo medio d’attesa dell’intera intersezione e il livello di servizio totale, che riportiamo qui di seguito:
Tempo medio d’attesa = 552,9 [Sec/Veh] LOS Totale = F
9.1.2 Semaforo in Via Fossa Ducaria
Come nel caso precedente, la verifica è stata effettuata con l’HCS+, qui di seguito sono descritti i dati che sono stati inseriti per la verifica e, conseguentemente, i risultati ottenuti dall’elaborazione del software utilizzato.
Il primo input inserito, risulta essere la schematizzazione dell’incrocio, unitamente alle manovre che è possibile effettuarvi,che qui sotto riportiamo:
Fig.3- Quick Entry, HCS+
A questo punto è d’uopo inserire una serie di dati, primo dei quali il “PHF” (“Peak Hour Factor”), cioè il fattore dell’ ora di punta, che nel nostro caso si impone uguale a 0,93 per ogni gruppo di corsie.
E’ necessario effettuare un approfondimento sul valore dei flussi che sono stati inseriti per ogni gruppo di corsie in questo caso si è presa la matrice O/D
3X3 costruita tramite i dati di traffico (la stessa con la quale si sono progettate le alternative).
Il ciclo semaforico della intersezione è pari a 154,0 [sec]
Dopo l’ inserimento di tutti i dati geometrici della intersezione, bisogna inserire le fasi semaforiche e i tempi di:
Y = Giallo, G = Verde e R = Tutto Rosso .
N/S1 G = 25” Y = 5” R = 3” N/S2 G = 80” Y = 5” R = 3” E/W G = 25” Y = 5” R = 3”
Fig.4- Schema fasi e tempi semaforici,inserito nel HCS+
Lo schema del ciclo e i tempi dei semafori mi sono stati consegnati dal Comune di Pisa, è sono stati controllati il 15/02/2009.
I risultati che i il software fornisce sono molteplici, per i fini della ricerca sono importanti due dati la Lunghezza della coda L98 e i Tempi medi
d’attesa Et,
LUNGHEZZA DELLE CODE L98 [M]
E N S
L R L T TR
11.8 14,5 7,7 15,1 129
I tempi medi d’attesa Et, sono molto importanti, perché sono proprio
quest’ultimi che indicano il livello di servizio dell’intersezione ed è proprio il livello di servizio del semaforo che impone quello della rotatoria semaforizzata.
Qui di seguito è riportata la tabella con i tempi d’ attesa per ogni gruppo di corsie:
TEMPI MEDI D’ ATTESA ET [SEC/VEH]
E N S
L R L T TR
62,7 70,1 50,2 3,3 129,5
E E D A F
Come si vede i tempi d’attesa medi sono molto alti e di conseguenza i livelli di servizi risultano molto scarsi.
L’HCS+ indica anche il tempo medio d’attesa dell’intera intersezione e il livello di servizio totale, che riportiamo qui di seguito:
Tempo medio d’attesa = 70,9 [Sec/Veh] LOS Totale = E
9.1.3 Semaforo in Lungarno Cosimo Primo dei Medici
Come nel caso precedente, la verifica è stata effettuata con l’HCS+, qui di seguito sono descritti i dati che sono stati inseriti per la verifica e, conseguentemente, i risultati ottenuti dall’elaborazione del software utilizzato.
Il primo input inserito, risulta essere la schematizzazione dell’incrocio, unitamente alle manovre che è possibile effettuarvi,che qui sotto riportiamo:
Fig.5- Quick Entry, HCS+
A questo punto è d’uopo inserire una serie di dati, primo dei quali il “PHF” (“Peak Hour Factor”), cioè il fattore dell’ ora di punta, che nel nostro caso si impone uguale a 0,93 per ogni gruppo di corsie.
E’ necessario effettuare un approfondimento sul valore dei flussi che sono stati inseriti per ogni gruppo di corsie in questo caso si è presa la matrice O/D
3X3 costruita tramite i dati di traffico (la stessa con la quale si sono progettate le alternative).
Il ciclo semaforico della intersezione è pari a 154,0 [sec]
Dopo l’ inserimento di tutti i dati geometrici della intersezione, bisogna inserire le fasi semaforiche e i tempi di:
Y = Giallo, G = Verde e R = Tutto Rosso .
N/S1 G = 25” Y = 5” R = 3” N/S2 G = 80” Y = 5” R = 3” E/W G = 25” Y = 5” R = 3”
Fig.6- Schema fasi e tempi semaforici,inserito nel HCS+
Lo schema del ciclo e i tempi dei semafori mi sono stati consegnati dal Comune di Pisa, è sono stati controllati il 15/02/2009.
I risultati che i il software fornisce sono molteplici, per i fini della ricerca sono importanti due dati la Lunghezza della coda L98 e i Tempi medi
d’attesa Et,
LUNGHEZZA DELLE CODE L98 [M]
W S N
L R L T TR
12,5 16,6 23,4 12,2 115
I tempi medi d’attesa Et, sono molto importanti, perché sono proprio
quest’ultimi che indicano il livello di servizio dell’intersezione ed è proprio il livello di servizio del semaforo che impone quello della rotatoria semaforizzata.
Qui di seguito è riportata la tabella con i tempi d’ attesa per ogni gruppo di corsie:
TEMPI MEDI D’ ATTESA ET [SEC/VEH]
W S N
L R L T TR
63,6 37,3 75,1 2,7 107,7
E D E A F
Come si vede i tempi d’attesa medi sono molto alti e di conseguenza i livelli di servizi risultano molto scarsi.
L’HCS+ indica anche il tempo medio d’attesa dell’intera intersezione e il livello di servizio totale, che riportiamo qui di seguito:
Tempo medio d’attesa = 60,5 [Sec/Veh] LOS Totale = E
9.2 Semaforo VS Rotatoria standard
9.2.1 Semaforo VS Rotatoria standard di Viale delle Cascine
Adesso mettiamo a confronto i risultati ottenuti, tra la verifica del semaforo esistente nella intersezione tra Viale delle Cascine e la S.S.1 “Aurelia” e la rotatoria standard progettata.
Il confronto verrà effettuato confrontando prima le lunghezze delle code L e poi i tempi medi d’ attesa Et, di conseguenza i livelli di servizi.
ramo
L
98semaf
L
99rotatoria
Δ
(autov.)
Δ
(m)
Δ%
1)
Aurelia (Viareggio) 70 6 - 64 - 396 - 92%2)
Viale delle Cascine (Parco) 76 4 - 72 -432 - 95%3)
Aurelia (Livorno) 92 9 - 83 - 498 - 90%
4)
Viale delle Cascine (Pisa) 86 3 - 83 - 498 - 97%ramo
E[t]
semaf
E[t]
rotatoria
Δ
(sec/veh)
Δ% LoS
semaf.LoS
rotat1)
Aurelia (Viareggio) 60,5 6 - 54,5 - 90% E A2)
Viale delle Cascine (Parco) 2372,5 7 - 2365,5 - 99,7% F A3)
Aurelia (Livorno) 69,3 8 - 62 - 89% E A
4)
Viale delle Cascine (Pisa) 978,5 6 - 972,5 - 99% F A9.2.2 Semaforo VS Rotatoria standard di Via Fossa Ducaria
Il confronto in questo caso è un po’ più complicato, perché il quarto ramo della rotatoria, cioè il ramo che viene spostato dall’altezza dell’opera d’arte a proseguimento di Via Fossa Ducaria, avrà come valori di confronto i dati ottenuti dalla verifica dell’ intersezione semaforica in Lungarno Cosimo Primo dei medici.
Anche in questo caso si confrontano prima le lunghezze delle code L e poi i tempi medi di attesa Et :
ramo
L
98semaf
L
99rotatoria
Δ
(autov.)
Δ
(m)
Δ%
1)
Aurelia (Viareggio) 129 11 -118 - 708 - 91%2)
Via Fossa Ducaria (CEP) 15 4 -11 -66 -73%3)
Aurelia (Livorno) 15 10 - 5 - 30 - 33%
4)
Lungarno (Pisa) 17 4 - 13 - 24 - 76%ramo
E[t]
semaf
E[t]
rotatoria
Δ
(sec/veh)
Δ% LoS
semaf.LoS
rotat1)
Aurelia (Viareggio) 129,5 8 - 121,5 - 94% F A2)
Via Fossa Ducaria (CEP) 69 8 - 61 - 88% F A3)
Aurelia (Livorno) 7 7 - 0 - 0% A A
4)
Lungarno (Pisa) 47 6 -41 - 97% E A9.3 Semaforo VS Rotatoria semaforizzata
Come già detto in precedenza,la progettazione della rotatoria semaforizzata è stato deciso di realizzarla solo nella intersezione tra S.S.1- Aurelia e Viale delle Cascine, quindi il confronto dei risultati ottenuti, si eseguirà tra la verifica del semaforo esistente nella intersezione e quest’ ultima.
In quest’ultimo caso dobbiamo dire, come già detto nei capitoli precedenti, che il livello di servizio della rotatoria semaforizzata è stato ricavato dal livello di servizio del ciclo semaforico progettato nella rotatoria.
Il confronto verrà effettuato confrontando prima le lunghezze delle code L e poi i tempi medi d’ attesa Et, di conseguenza i livelli di servizi, di entrambi i
semafori.
ramo
L
98semaf
attuale
L
98semaf
prog
Δ
(autov.)
Δ
(m)
Δ%
1)
Aurelia (Viareggio) 70 24 - 46 - 276 - 66%2)
Viale delle Cascine (Parco) 76 15 - 61 -366 - 80%3)
Aurelia (Livorno) 91 22 - 69 - 414 - 76%
4)
Viale delle Cascine (Pisa) 86 11 - 75 - 450 - 87%ramo
E[t]
semaf
attuale
E[t]
semaf
prog
Δ
(sec/veh)
Δ% LoS
semaf.LoS
prog1)
Aurelia (Viareggio) 60,5 19 - 41,5 - 69% E B2)
Viale delle Cascine (Parco) 2372,5 20,2 - 2352,3 - 99% F C3)
Aurelia (Livorno) 69,3 16,7 - 52,6 - 76% E B
4)
Viale delle Cascine (Pisa) 978,5 19 - 959,5 - 98% F B9.4 Rotatoria standard VS Rotatoria semaforizzata
In quest’ultimo confronto,dobbiamo precisare quali sono i dati che si utilizzano per eseguirlo, come abbiamo detto nel paragrafo precedente il livello di servizio della rotatoria semaforizzata viene trovato tramite la verifica del semaforo che regola il traffico al suo interno.
Quindi il confronto avverrà tra il livello di servizio, i tempi d’ attesa e le lunghezze della coda del semaforo per quanto riguarda la rotatoria semaforizzata e quelli ricavati dalle verifiche nella rotatoria.
ramo
L
99rotat
prog
L
98semaf
prog
Δ
(autov.)
Δ
(m)
1)
Aurelia (Viareggio) 11 24 +13 +782)
Viale delle Cascine (Parco) 4 15 +11 +663)
Aurelia (Livorno) 10 22 +12 +72
4)
Viale delle Cascine (Pisa) 4 11 +7 +42ramo
E[t]
rotat
prog
E[t]
semaf
prog
Δ
(sec/veh)
LoS
rotatLoS
prog1)
Aurelia (Viareggio) 8 19 +11 A B2)
Viale delle Cascine (Parco) 8 20,2 +12,2 A C3)
Aurelia (Livorno) 7 16,7 +9,7 A B4)
Viale delle Cascine (Pisa) 6 19 +13 A BBisogna notare una cosa importante, in quest’ ultimo confronto sembrerebbe che la rotatoria standard sia lievemente megliore di quella semaforizzata.
Questo potrebbe risultare vero, sulla basandosi esclusivamente sulla sola analisi del livello di servizio e non andando a analizzare la struttura nell’insieme.
I risultati sulla rotatoria standard sono risultati ottimi, anche perchè l’intersezione è stata progettata di grandi dimensioni, cioè una rotatoria compatta con diametro di 55 m.
Se, per esempio, avessimo progettato al posto di tale conformazione, una rotatoria con diametro di poco minore, sicuramente non si sarebbe ottenuto il
medesimo risultato, anzi con molta probabilità, il livello di servizio sarebbe peggiorato e con esso i tempi di attesa e la lunghezza della coda.
Come abbiamo detto nel capitolo 2, la rotatoria standard non garantisce l’ingresso in rotatoria dei veicoli che si trovano nella secondaria al momento di una crisi della stessa.
Quindi tramite i semafori è possibile garantire l’ingresso in rotatoria, e le relative manovre dei veicoli provenienti dalla secondaria.
Naturalmente il funzionamento sopra indicato è basato su un semplice fatto, quello che, nel caso in cui non venga rilevato nessun veicolo sulla strada secondaria dalla spira presente in essa, il flusso veicolare presente sulla principale non subisce alcuna interruzione dai semafori presenti in rotatoria.
Sulla base di tale concetti è possibile stabilire come sia preferibile la realizzazione di una rotatoria semaforizzata , rispetto ad una standard, anche nel caso in cui vi sia un’ elevata differenza nelle entità dei flussi veicolari presenti.
Quindi per flussi con tanta differenza tra la principale e la secondaria, come nel nostro caso, e con grande importanza dei flussi sulla principale, sicuramente e preferibile la realizzazione di una rotatoria semaforizzata.