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SCOPO DELLA TESI
Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare i risultati di uno studio sperimentale in cui sono stati presi in esame 127 casi di cui 37 campioni di donne con POF, 60 con sospetta POF e 30 con familiarità per casi di POF e ne è stato valutato il numero di triplette CGG al locus FMR1. In particolare, tra i soggetti è stato valutato il numero dei casi che presentavano la premutazione (54-200 CGG), quelli con un numero di ripetizioni nell’ambito della “zona grigia”(45-54 CGG) e quelli con un numero di ripetizioni nell’intervallo di normalità (6-45CGG) per valutare se esiste un’associazione tra la POF ed il numero di ripetizioni al locus FMR1, in particolare nell’ambito della premutazione. Questi assetti sono stati confrontati con quanto osservato in un gruppo di controllo rappresentato da donne fertili appartenenti a classi di età ed etnia omogenee a quelle dei casi.
Il nostro intento è quello di stabilire la natura dell’associazione tra la POF e la premutazione al locus FMR1 anche perché tale conoscenza può essere utile per monitorare quelle famiglie “a rischio” in cui sono presenti alleli con la potenzialità di dare luogo ad espansioni, nonché di generare prole affetta da sindrome di X fragile.
Abbiamo preso in esame anche donne ancora fertili con familiarità per POF, per cercare di studiare, dove possibile, il meccanismo di trasmissione dell’allele premutato e la penetranza del fenotipo POF. I casi di sospetta POF sono stati analizzati per valutare l’esistenza di un eventuale spettro variabile di disfunzioni ovariche correlato con il numero di ripetizioni al locus FMR1.
31 I risultati dell’analisi statistica relativa al confronto tra le percentuali delle classi alleliche osservate nelle categorie dei casi e quelle osservate nei controlli ci hanno permesso di stabilire una associazione statisticamente significativa tra gli alleli appartenenti alla classe della premutazione e la POF.