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Festa dell Europa. Venerdì 9 maggio 2014 ore Patrocinio del Comune di Mentana. L Associazione Culturale La Giraffa Impertinente

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Festa dell’Europa

Venerdì 9 maggio 2014 ore 16.00

Sala Conferenze della Biblioteca Comunale di Mentana

Sindaco Altiero Lodi

Dott. Salvatore Giuseppe Vicario Dott.ssa Valentina Cosimati Moderatrice Ileana Valente

Anna Lepre e Alessandro Cau regia Prof. Giovanni Falduto I Ragazzi del Mentana Calcio 1947

La Giraffa Impertinente

Comune di Mentana

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§ Resoconto sintetico della Festa dell’Europa (IT)

§ Abstract, Festa dell’Europa (EN)

§ Atti della Tavola Rotonda

INDICE DEI CONTENUTI MULTIMEDIALI

* Cartella di fotografie dell’evento

* Resoconto sintetico della Festa dell’Europa

* Atti della Tavola Rotonda

* Video della rappresentazione teatrale ‘Il rumore delle onde’, scritto da Valentina Cosimati, diretto e musicato dal Prof. Giovanni Falduto, interpretato da Anna Lepre e Alessandro Cau.

Il materiale intellettuale della presente pubblicazione non periodica è stata prodotta dall’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente, Mentana, RM, Italia con Licenza Creative Commons CC BY-SA-NC 3.0. Qualunque utiliz- zo dello stesso da parte di terzi è pertanto soggetto alla Licenza Creative Commons summenzionata che richiede l’Attribuzione autoriale, gli scopi non commerciali e la condivisione con la medesima Licenza. Si specifica inoltre che qualunque utilizzo da parte dell’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente di materiali dal sito euro- pa.eu o di qualunque logo europeo sono è stato posto in essere solamente per scopi divulgativi e senza dare l’impressione che vi fosse un collegamento diretto con le Istituzioni Europee diverso da quello che intercorre con qualunque libero cittadino dell’Unione Europea. Si specifica pertanto che non vi è stato alcun finanziamento da parte dell’UE o di altre Istituzioni Europee e che non vi è stata alcuna forma di patrocinio o sostegno da parte delle medesime Istituzioni. L’evento è stato patrocinato esclusivamente dal Comune di Mentana.

Mentana, maggio 2014.

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Resoconto della Festa dell’Europa 9 maggio 2014 Mentana Sala Crescenzio della Biblioteca Comunale

Organizzato da Associazione Culturale La Giraffa Impertinente, con il Patrocinio del Comune di Mentana, e con la partecipazione del Sindaco di Mentana Altiero Lodi, del Dott. Salvatore Giuseppe Vicario, Fondatore e Presidente Onorario dell’Associazione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS, del Prof. Giovanni Falduto e di due compo- nenti della sua Compagnia Teatrale Amatoriale, Anna Lepre e Alessandro Cau, dei Ragazzi del Mentana Calcio 1947 e del Responsabile Scuola Calcio Mentana Calcio 1947, Emanuele Fravili, con il supporto del Presidente del Mentana Calcio 1947 Goffredo Fravili.

Tavola rotonda:

Oratori: Sindaco Altiero Lodi (Primo Cittadino di Mentana), Dott. Salvatore Giuseppe Vicario (Presidente Onorario dell’Associazione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS, autore di numerose pubblicazioni sul territorio), Va- lentina Cosimati (Presidente Associazione Culturale La Giraffa Impertinente)

Moderatrice: Ileana Valente (Fotografa e responsabile Arti Visive La Giraffa Impertinente)

Momento teatrale musicale:

Attori: Anna Lepre (Ursula Hirschmann), Alessandro Cau (Eugenio Colorni) Musica e regia: Prof. Giovanni Falduto

Testo: Scrittura su Misura di Valentina Cosimati

Momento ludico-divulgativo:

I Ragazzi del Mentana Calcio 1947, con la supervisione di Emanuele Fravili (responsabile scuola calcio Mentana Calcio 1947) e il supporto del Presidente Goffredo Fravili

Immagini di Mentana:

Ileana Valente

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SINTESI DEI LAVORI:

Il Sindaco Altiero Lodi ha aperto i lavori della Festa dell’Europa con i saluti istituziona- li, ha quindi svolto una prima introduzione al tema centrale della Tavola Rotonda, parlando dell’importanza di Mentana nella storia della costruzione dell’UE, con un accenno alle principali personalità i cui destini si sono incrociati con quello del nostro paese, tra cui Agrippina, Garibaldi e Carlo Magno.

Il Primo Cittadino ha quindi raccontato il suo excursus politico che lo ha portato ad accettare la candidatura per la carica che attualmente ricopre e ha ricordato alcuni punti del suo programma di governo particolarmente rilevanti per la manifestazione, quali l’istituzione di un Centro culturale permanente in cui possano incontrarsi ed interagire persone che amano la cultura in tutte le sue forme, dal teatro alla musica, dalla letteratura alle scienze per ribadire le nostre origini e svolgere opera di divulgazione e valorizzazione del territorio, in un dia- logo costante con le feste patronali e le altre forme di cultura popolare che ‘svolgono un’importante funzione culturale mantenendo vive le tradizioni locali e – ha affermato - servono a tenere insieme il tessuto sociale e anche a rallegrare la cittadinanza nei momenti difficili’. Il Sindaco ha poi ribadito la ferma intenzione di istituire un Parco archeologico ambientale risorgimentale in un progetto di ampio respiro che possa ridare vita alla nostra memoria storica nella costruzione di luoghi per la fruizione sostenibile e consapevole del territorio e che possano anche incrementare il turismo a Mentana.

Lodi ha accennato all’importanza della nostra cittadina nella storia europea e ha ricordato che il Vecchio Con- tinente è stato per secoli funestato da guerre e sommovimenti tali da rendere impensabile un momento tanto lungo di pace e soprattutto un’unione concreta con l’abbattimento pacifico di frontiere che sembravano impe- netrabili.

Il Primo Cittadino ha poi messo in luce un importante aspetto della ‘questione europea’: la necessità di una sempre più prolifica e forte unione per far fronte alle sfide del mercato globale e alla concorrenza dei paesi del BRICS – Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Ha poi rivolto gli auguri per un buon svolgimento dei lavori e ha promesso di concludere gli stessi.

Il Dott. Salvatore Giuseppe Vicario ha quindi svolto il ‘difficile compito’ assegnatogli dall’Associazione di deli- neare un excursus storico dall’antichità alla costituzione dell’Unione Europea, con focus su Mentana, con dovi- zia di particolari e una peculiare abilità di connessione tra eventi storici e luoghi.

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Nello specifico ha ricordato le origini mitologiche del nome ‘Europa’ e ha poi narrato brevemente le vicende delle popolazioni pre-romane che abitavano il nostro territorio, confermando l’affermazione del Sindaco nella parte introduttiva, ossia che la città di Nomentum è piuttosto precedente la fondazione dell’attuale Capitale d’Italia. Tra l’altro, ha sottolineato, la nostra zona era il luogo in cui imperatori e importanti personalità del tempo possedevano le ville di campagna. Ha poi accennato all’Antica Roma, società che ha sviluppato i criteri fondativi del moderno stato di diritto e il principio di fondamentale rispetto degli usi e costumi delle civiltà che entravano a far parte dell’impero, i cui confini ricordano molto quelli dell’odierna UE.

Dopo aver chiarito il concetto di cittadinanza nell’Urbe ed aver evidenziato le caratteristiche comuni a quelle contemporanee, ha sottolineato che, nonostante le similitudini, è cruciale la differenza tra un’annessione con le armi e un’annessione pacifica e spontanea come quella che sta avvenendo nel nostro continente, pur se va riconosciuta ai Romani una ‘grande intelligenza: quella – ha chiarito - di preservare gli usi e i costumi locali’.

Il Dott. Vicario ha quindi rapidamente ricordato le alterne vicende che hanno portato alla creazione dell’Impero Romano d’Occidente e a quello d’Oriente per arrivare ad un altro punto nodale della costituzione dell’Europa moderna che si interseca con la storia del nostro territorio: l’incoronazione di Carlo Magno, che avrebbe dormito proprio nel palazzo in cui si trova oggigiorno la Biblioteca Comunale. L’evidenza di questa ipotesi si concreta nella osservazione che il Presidente Onorario dell’ Associa- zione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS ha avuto modo di compiere nel tra- gitto dalla porta Quattrocentesca alla Biblioteca ed in particolare di un cordolo, for- nendo così ulteriori spunti di riflessione e studio che il Sindaco ha prontamente ac- colto, ricordando le difficoltà oggettive in cui si è trovata l’Amministrazione per le

opere di restauro inizialmente finanziate con fondi pubblici extra-comunali non rinnovati per la mancanza di risultati visibili, date alcune coincidenze particolarmente sfortunate.

Il relatore ha ribadito inoltre che le principali divisioni europee, quale quella tra Francia e Germania, parzial- mente sanata solamente il 9 maggio 1950 con la Dichiarazione Schuman celebrata in questa occasione, ha ori- gine antiche e soprattutto ha avuto una sua espressione piuttosto evidente nella lotta tra i Longobardi e i Fran- chi. Come molti sanno, Papa Leone III incontrò Carlo Magno a Mentana, quindi ‘al 12° miglio della Via Nomen- tana, una distanza – spiega Vicario – adeguata all’incontro tra il pontefice e l’imperatore’ e simbolicamente molto importante. Ovviamente l’importanza di questo incontro non è soltanto simbolica, è facile infatti imma- ginare che i dettagli per gli accordi tra Imperatore del Sacro Romano Impero e Pontefice siano stati discussi proprio nel nostro paese. Non è dunque sbagliato affermare che i destini dell’Europa del tempo sono stati deci- si anche a Mentana. Il Dott. Vicario ha poi brevemente accennato allo ‘stupor mundi’ Federico II, quindi alla storia medievale e rinascimentale fino ad arrivare con velocità, mantenendo il fil rouge della dissertazione sto- rica, all’epoca moderna e al Risorgimento.

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Ha dunque addotto colte evidenze storiche ribadendo i principi fondamentali che hanno portato alla crea- zione dell’Italia Unita e quindi all’Europa Unita, citando Carlo Cattaneo e le idee che hanno dato vita all’i- deale federalista europeo, per poi esporre le teorie mazziniane della Giovine Europa e immediato è stato il riferimento all’Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, che a Mentana ha perso la famosa battaglia. Il Dott.

Vicario ha chiarito che le idee di unificazione europea hanno avuto una vita più lunga di quanto si potrebbe pensare e si sono concretate in uno scritto che è unanimemente considerato uno dei capisaldi della costi- tuzione dell’Europa unita: il Manifesto di Ventotene. In conclusione, dopo il momento ricreativo di cui si parlerà più avanti, ha fatto un accenno alla storia contemporanea e ci ha deliziato con una ‘chicca’, il rac- conto della sua conoscenza diretta di Gaetano Martino, animatore della fondamentale Conferenza di Mes- sina, che pose rimedio alla crisi all’apparenza insanabile tra Francia e i Paesi dei ‘Sei’, dopo l’uscita della stessa dalla CED – Comunità Europea di Difesa. Il Dott. Vicario ha inoltre ribadito che l’Unione Europea con- temporanea è l’unica possibile soluzione alla crescente concorrenza globale, in particolare riferendosi all’e- mergere di nuove potenze, quali i Paesi del BRICS.

La dissertazione è stata intervallata da una rappresentazione tea- trale, una lettura musicata di un dialogo immaginario tra Ursula Hirschmann e suo marito Eugenio Colorni, due dei protagonisti indiscussi della stesura e della diffusione del testo attribuito gene- ralmente ad Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, ovvero al ‘gruppo di Ventotene’, composto da persone condannate al confino che non erano affiliate ai grandi movimenti politici antagonisti del tempo (in particolare Socialisti, Comunisti e i

‘partigiani bianchi’ Cattolici), le cui idee hanno poi animato movimenti e partiti di ispirazione liberale e li- bertaria.

Ursula Hirschmann, donna che era stata in contatto sin da bambina con le idee dell’elite culturale berline- se, partigiana tedesca, moglie di Eugenio Colorni, con- finato a ‘Pandoteira’, ha consentito la diffusione del

‘Manifesto di Ventotene’ tra le Brigate della Resisten- za italiana, ma il suo ruolo non può essere ridotto a

quello, seppur importantissimo, della ‘staffetta partigiana’, senza ombra di dubbio il suo è stato un contributo prezioso anche per la definizione del testo vero e proprio.

Dopo l’uccisione del marito sposerà in seconde nozze Altiero Spinelli, uno dei Padri Fondatori dell’Unione Europea. Eugenio Colorni, partigiano italiano, trucidato durante gli anni del confino, non ha mai visto l’Eu- ropa unita, né la fine della Seconda Guerra Mondiale, però ha saputo immaginarla insieme ai suoi compa- gni di sventura ed è ricordato come uno dei grandi contributori al Sogno Europeo di stampo federalista.

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Anna Lepre e Alessandro Cau hanno generosamente dato corpo e voce e questi due personaggi nella lettura, musicata dal Prof. Giovanni Falduto, di un dialogo immaginario tra i due sposi immediatamente precedente la brutale uccisione del protagonista maschile.

Il Professor Falduto ha quindi spiegato alcuni punti fondamentali della vicen- da dei due eroi e ne ha ribadito la funzione storica nella formazione dell’Euro- pa unita, ha poi fornito una breve spiegazione del testo, specificando che mette in scena un momento cruciale del nostro bagaglio culturale e che è stato scritto da Valentina Cosimati. Ha quindi ringraziato il Sindaco Altiero Lodi, il Dott. Vicario e l’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente ed è stato prontamente ringraziato a sua volta per la gentile disponibilità.

Valentina Cosimati ha poi spiegato che non ci sarebbe stato un vero e pro- prio dibattito sulle questioni di attualità vista la vicinanza temporale con le consultazioni elettorali e la natura apartitica dell’Associazione. Ha comunque

ribadito che il principio ispiratore della manifestazione è racchiuso nel motto europeo ‘Unità nella Diver- sità’ e che il concetto di cittadinanza europea si è andato delineando con molta fatica in seguito a secoli di guerre. L’attuale situazione socio-politica in cui viviamo da cittadini europei è qualcosa di unico e straordinario, ha sottolineato, che si è realizzato per la prima volta nella storia umana e che va salvaguar- dato tenendo viva la memoria storica e la percezione cosciente delle nostre radici. ‘La conoscenza del nostro territorio e della nostra storia è di vitale importanza per mantenere la pace tanto faticosamente conquistata’, ha evidenziato la Presidente dell’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente.

Dopo un primissimo accenno alle fondamentali tappe storiche e al concetto di cittadinanza, si è prosegui- to con un momento ludico-educativo con la gioiosa cooperazione dei Ragazzi del Mentana Calcio 1947.

‘Voi siete il nostro futuro- ha affermato Cosimati – ed è impor- tante che abbiate chiaro cosa è accaduto con la formazione dell’Unione Europea e soprattutto che 10 anni fa qualcosa di impensabile fino a qualche anno prima è stato realizzato: l’ade- sione di 10 Stati dell’Europa Orientale. Noi siamo più anziani – ha proseguito rivolgendosi ai più giovani – e ricordiamo l’emo- zione dell’abbattimento del Muro di Berlino, le discussioni sull’unificazione tedesca e sul futuro europeo, è cruciale che voi ne comprendiate la portata storica’. Va- lentina Cosimati ha quindi cercato di spiegare ai più giovani che tra Spagna,Francia, Italia e gli altri Paesi vi erano confini difficili da attraversare e il Sindaco Altiero Lodi ha ricordato un controllo doganale in Bul- garia in cui gli vennero confiscate le copie del giornale Panorama, ritenute materiale pericoloso e scanda- loso. La Presidente ha poi accennato alle guerre jugoslave, cercando di spiegare con un esempio facil- mente comprensibile uno dei momenti più bui della storia europea dopo la fine della Guerra Fredda e ha coinvolto i più giovani nel ‘gioco delle stelle’ per far comprendere in modo ludico il concetto di

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allargamento e soprattutto il significato del motto europeo. Valentina Cosimati ha poi dato appuntamento, con consenso da parte del Sindaco, al prossimo anno per snocciolare le questioni di attualità che per motivi di opportunità politica non sono stati discussi durante l’edizione 2014, per approfondire la parte storico-archeologica e per proseguire un per- corso con i giovani.

I Ragazzi del Mentana Calcio 1947 hanno dato un apporto fondamentale per la loro freschezza e per la capaci- tà di interagire con gli adulti, nonostante il tema non fosse dei più semplici. Hanno quindi dato vita ad un mo- mento ludico-educativo con le ‘stelle’. Muniti di cartelli con una stella gialla e i nomi dei vari Paesi, hanno rappresentato i 28 Stati Europei, a simboleggiare la recente storia del Vecchio Continente e il futuro stesso dell’Unione.

Dopo aver interpretato i singoli Stati in base alla narrazione storica, sono saliti sul palcoscenico e hanno reso evidente la formazione dell’Europa Unita, partendo dalla celebrazione del decimo anniversario dell’ingresso dei ‘Dieci’. Hanno poi raggiunto il palco e in coro hanno gridato il motto europeo ‘Unità nella Diversità’.

Il Sindaco Altiero Lodi ha quindi svolto le conclusioni della giornata, ha ribadito i temi più importanti accennati durante la Tavola Rotonda e ha affermato la sua ferma volontà di agire concretamente con l’Amministrazione Comunale e con l’unione delle associazioni presenti sul territorio per creare una realtà culturale di ampio re- spiro, stabile e durevole nel tempo che metta in luce proprio i tesori del luogo in cui viviamo. Un discorso a parte, ha poi esplicitato Altiero Lodi, deve essere contestualmente portato avanti per la parte ambientale, archeologica e naturalistica. Ha inoltre ripreso lo spunto di ricerca fornito dal Dott. Salvatore Giuseppe Vicario con l’auspicio che vi siano presto delle evoluzioni teoriche sulla questione. Il Primo Cittadino ha quindi ringra- ziato le persone e le Associazioni presenti e ha dato il sostegno alle iniziative future tese alla divulgazione, alla promozione e alla valorizzazione di Mentana e del nostro territorio.

Durante l’evento sono state proiettate delle sequenze di immagini com- poste da fotografie di Mentana realizzate da Ileana Valente.

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Abstract Festa dell’Europa 9 May 2014 Mentana (Rome, Italy) Sala Crescenzio, Municipal Library

Organised by Associazione Culturale La Giraffa Impertinente, with the Patronage of Comune di Mentana, and the participation of the Mayor of Mentana Altiero Lodi, of Dott. Salvatore Giuseppe Vicario, Founder and Honorary President of the Associazione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS, of Prof. Giovanni Falduto and two members of his Compagnia Teatrale Amatoriale, Anna Lepre and Alessandro Cau, the Youngsters of the Soccer Team Mentana Calcio 1947 and the Trainer of Scuola Calcio Mentana Calcio 1947, Mr. Emanuele Fravili, and the support of the President of Mentana Calcio 1947, Mr. Goffredo Fravili.

Round Table:

Speakers: Sindaco Altiero Lodi (Mayor of Mentana), Dott. Salvatore Giuseppe Vicario (Honorary President and Founder of Associazione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS, author of several books and pu- blications on Mentana and the Nomentana area), Ms. Valentina Cosimati (President of the Associazione Culturale La Giraffa Impertinente).

Moderator: Ileana Valente (Photographer, in charge of Visual Arts for La Giraffa Impertinente)

Performance:

Actors: Anna Lepre (Ursula Hirschmann), Alessandro Cau (Eugenio Colorni) Music and direction: Prof. Giovanni Falduto

Text: Scrittura su Misura di Valentina Cosimati

Edutainment:

The Youngsters of Mentana Calcio 1947, supervised by Emanuele Fravili (Coach of the Soccer Training Centre of Mentana Calcio 1947) and the support of the President of Mentana Calcio 1947, Mr. Goffredo Fravili.

Images of Mentana:

Ileana Valente

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ABSTRACT:

Mayor Altiero Lodi addressed to the Associazione La Giraffa Impertinente and to the public the institutional greetings; he then introduced the core subject of the Round Table:

the importance of Mentana in the historical process that led to the creation of the EU, highlighting the main characters that have been somehow linked to our town, such as Agrippina, Garibaldi and Charlemagne.

The Mayor then skimmed over his political career that led him to accept the candidacy for the position he actually holds and highlighted some points of his programme particularly relevant to the event, such as the institution of a Permanent Cultural Centre where peo- ple with very different cultural background - theatre, music, literature, science and so on- can meet and interact to reaffirm the importance of our roots as to value, protect and promote our territory in a continue dialogue with the popular traditions that, he stated, ‘have a very important cultural function because they keep the local traditions alive and – Mr. Lodi pointed out – are an important element of social cohesion. The popu- lar feasts and the Saint Patron Festival are also important to lighten up citizens in difficult moments’. Sindaco Lodi then re-affirmed his intention to create an Environmental-Archaeological Park of the Risorgimento that shall be an important, stable and long-lasting project to revitalize our historical memory, for the sustainable and aware frui- tion of our territory that will eventually implement tourism in Mentana.

Mr. Lodi outlined the importance of our small town in the European history and recalled that the Old Continent has been afflicted by wars and turmoils for centuries. The peaceful demolition of apparently impenetrable barriers, and even more an actual union of Peoples and States with such a long-lasting peace seemed unimaginable just a few years ago and it is vital to keep the peace process ongoing. The Mayor then highlighted another important item in the ‘European issue’: the need for a more and more prolific and strong Union to face the challenges of the global economy and the competition of the BRICS – namely Brazil, Russia, India, China and South Africa. He finally wished the speakers and the public a good debate, with the promise to draw the conclusions of the Round Table.

Dott. Salvatore Giuseppe Vicario then elaborated, in a very detailed way and with a unique ability in connecting historical events and places, the ‘difficult task’ that the Associazione Culturale La Giraffa Impertinente assigned him: to delineate a historical path from ancient times to the constitution of the European Union, focusing on Men- tana.

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He recalled the mythological origins of the word ‘Europa’, then briefly talked about the pre-Roman populations that were living in our territory, confirming the assertion of the Mayor on the fact that the city of Nomentum was built many years before the Capital of Italy. He underlined that our area was a sort of ‘holiday resort’ for emperors and VIPs of the ancient time, as they had their villas there. He spoke about Ancient Rome, a society that has developed the founding criteria for the modern state of law and the principle of the respect of local customs of the peoples that joined the Empire, whose borders resembled the ones of the EU.

He explained the idea of citizenship in ancient times and highlighted the common deeds with the contemporary ideas of citizenship, then underlined that, despite the similarities it is crucial to understand the difference be- tween an annexation by the means of war and a peaceful and voluntary annexation such as the one that is hap- pening in our continent, even though the Romans were ‘very intelligent: they – he explained – used to preserve the local customs and traditions’.

Dott. Vicario then quickly recalled the alternate episodes that led to the creation of the Western and the Eastern Roman Empires to arrive to another crucial moment in the creation of the Modern Europe that intersects the history of our territory: the enthronement of Charlemagne, who apparently slept in the building where the Mu- nicipal Library is presently located, i.e. where the round table was being held. The proof of this hypothesis substantiates in the observation that the Honorary Presi- dent of the Associazione Nomentana di Storia e Archeologia ONLUS did while walk- ing from the 15th Century portal to the Library, noting an architectural detail. He

gave some more sparks for further reflections and studies that the Mayor promptly received, highlighting the objective difficulties of the Municipality for the restoration works.

Mr. Vicario pointed out that the main European divisions have ancient roots and had a quite clear expression in the war between the Langobards and the Frankish, and in the strives between France and Germany, that the Schuman Declaration of the 9th of May 1950 - celebrated on this occasion - tried to recompose. The 23rd of No- vember 799 A.D. Pope Leone III met Charlemagne in Mentana, as many are aware of. The encounter happened at the ‘12th mile of the Via Nomentana, a distance – Vicario explained – appropriate for a meeting between a Pope and an Emperor’. The importance of this meeting was not only symbolic, it is easy to imagine that the de- tails for the agreement between the Emperor-to-be of the Holy Roman Empire and the Pope were discussed in our town. It is not mistaken to affirm that Europe originated also in Mentana.

Mr. Vicario briefly spoke about the ‘stupor mundi’ Federico II, then to the Medieval and Renaissance history and finally, skimming over the historical dissertation, to Modern history and to the Risorgimento.

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He brought historical proofs recalling the main principles that led to the creation of Unified Italy and later of the United Europe. He quoted Carlo Cattaneo and the ideas that gave birth to the Euro-Federalist ideas; then ex- posed the Mazzini theories on ‘Giovine Europa’ and linked to the ‘Hero of Two Worlds’, Giuseppe Garibaldi, that in Mentana lost the famous battle. Dott. Vicario explained that the ideas of the European unification have deep roots and found a synthesis in a text that is unanimously considered one of the basics for the constitution of a United Europe: the Manifesto di Ventotene. To conclude, after the performance that we’ll describe later on, he skimmed over contemporary history and treated us with a titbit: his personal recollection of his direct knowledge of Gaetano Martino, the catalyst of the fundamental Conferenza di Messina, i.e. the International Conference that found a solution to the apparently irresolvable crisis between France and the Countries of ‘The Six’, after France exit the EDC – European Defence Community. Dott. Vicario clearly stated that contemporary European Union is the only possible solution to face the growing global competition, especially referring to the emerging of new economical powers such as the BRICS countries.

The dissertation has been spaced out with a musical reading of an im- aginary dialogue between Ursula Hirschmann and her first husband Eugenio Colorni. They were two of the main characters of the drafting and of the spreading of the Ventotene Manifesto that is usually attributed to Ernesto Rossi and Altiero Spinelli, namely the ‘gruppo di Ventotene’. The ‘Group of Ventotene’ was composed of confined peo- ple who were not affiliated to the big antagonist political movements of that time (especially Socialists, Com- munists, and the Catholic ‘White Partisans’), whose ideas later animated liberal and libertarian movements and parties.

Ursula Hirschmann was a German Partisan, married to Eu- genio Colorni. As a child she had been in touch with the Berlin cultural elite . Her husband was confined in

‘Pandoteira’ and she spread the ‘Manifesto di Ventotene’

among the Brigate of the Resistenza italiana. Her role can- not be reduced to the one, albeit vital, of the ‘Staffetta

Partigiana’. There is no doubt that hers was a precious contribution also for the elabora- tion of the actual text. After the brutal killing of her husband she re-married with Altiero Spinelli, one of the Founding Fathers of the European Union.

Eugenio Colorni, Italian partisan, brutally killed during the confinement, had not the chance to see the unifica- tion of Europe nor the end of WWII, but he could figure it out together with his friends. He is remembered as one of the great contributors to the Federal European Dream.

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Anna Lepre and Alessandro Cau generously played the role of this two characters, reading an imaginary dialogue between the two spouses immediately before the brutal killing of the male character.

Prof. Giovanni Falduto, composed the music and directed the performance high- lighting some aspects of the story of the two heroes and underlining their historical function in the European unification process. He also explained that it was written by Valentina Cosimati. He then thanked the Mayor Altiero Lodi, Dott. Vicario, the Associazione Culturale La Giraffa Impertinente and was thanked back for the kind- ness.

Valentina Cosimati explained that, seen the proximity to the political elections and the non-party nature of the cultural association, there would have not been a proper debate on the topical issues. She then reaffirmed that the inspiration for

the event is enshrined in the European motto ‘United in Diversity’ and that the concept of European citizen- ship had been outlined after many wars and through the centuries. The socio-political situation we are cur- rently experiencing as European citizens is something unique and extraordinary, she said. A dream become true for the first time in human history that must be safeguarded keeping alive the historical memory and the awareness of our roots. “Getting to know our territory and our history is vital to maintain a peace that was obtained with so many sacrifices”, the President of the Associazione Culturale La Giraffa Impertinente said.

After a briefly outline of the fundamental historical steps that led to the creation of modern Europe and the concept of citizenship, it was the time for an edutainment moment with the joyful cooperation of the Young-

sters of the local soccer team, the Ragazzi del Mentana Calcio 1947.

“You are our future – Ms Cosimati said – and it is crucial that you have clear in mind what happened with the formation of the Europe- an Union. Ten years ago something unthinkable till a few years ago was fulfilled: the accession of 10 States of former Eastern Europe. We are older – she went on, addressing the youngsters in the public – and we can remember the emotion of the Fall of the Berlin Wall, the debates on the German Unification and on the future of Europe. It is vital that you realize how important this anniversary is.” Valentina Cosimati then tried to explain to the youngsters that crossing a border between Spain, France, Italy and the other nowadays Member States of the European Union was a serious issue. Mayor Lodi then told a story of his youth. He had to cross a border with Bulgaria and the guards confiscated some copies of the news magazine Panorama, con- sidered by the customs officers as dangerous and outrageous material. The President then said a few words on the Wars in Former Yugoslavia, trying to explain in a simple and clearly understandable example one of the darkest moment of European history after the Cold War. Then she included the youngsters in the ‘Game of the Stars’ to clarify the concept of enlargement and most of all the meaning of the European motto.

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Valentina Cosimati then invited the participants and the public, with the agreement of the Mayor, to next year celebrations of the Shuman Declara- tion to go in depth with the topical issues that for political correctness had- n’t been debated during the 2014 edition. In the 2015 edition of the Festa dell’Europa, she anticipated, the Associazione Culturale La Giraffa Imperti- nente will go in depth with the archaeological and historical topics and will continue a path with the youngsters.

The Youngsters Ragazzi del Mentana Calcio 1947 gave an important input and brought a moment of freshness to the Round Table. They also enjoyed the interactions with the adults, even though the argument was not the most simple. They animated an edutainment moment with the ‘Stars’, cardboards with the yellow star of the European flag and the names of the EU Member States. The guys represented the 28 European States, symbolizing the recent history of the Old Continent and the future of the EU, holding in their hands the post- ers and moving in the space, following the instructions of Valentina Cosimati, to recreate in a figurative way the annexation history that led to the creation of the current European Union. Following the historical telling by Ms Cosimati they showed the formation of the European Union, clearly highlighting the annexation of ‘The Ten’. Then they reached the stage and they shouted the European motto ‘United in Diversity’.

Mayor Altiero Lodi then draw the conclusions of the day, underlining the main themes that had been debated during the Round Table. Hr then affirmed his strong will to concretely act with the Municipality and the part- nership of all the associations based on the territory to create a broad-ranging, stable and long-lasting cultural reality that shall highlight the local treasures of the wonderful place where we live.

The Mayor also re-affirmed that a broad-based project shall be carried on with the institution of an Archaeo- logical-Environmental-Naturalistic Park. Mr Lodi also gathered Salvatore Giuseppe Vicario’s research hint hop- ing that there will soon be theoretical evolutions on the issue. The Mayor then thanked the public, the speak- ers, all the people that intervened, the Associations and gave his support to the future initiatives for the divul- gation, the promotion and the enhancement of Mentana and of our territory.

The sequences of images of Mentana and the surroundings projected during the event were shot by Ileana Valente.

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FESTA DELL’EUROPA 2014 Introduzione ai lavori

Relatore: Sindaco del Comune di Mentana Altiero Lodi.

Evento organizzato dall’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente con il Patrocinio del Comune di Mentana presso la Biblioteca Comunale di Mentana.

Buonasera e grazie per l’invito.

Devo dire che sono sempre aperto a tutte le iniziative culturali perché mi sono ripromesso di trasmette alle nuove generazioni quello che noi un po’ giovani un po’ anziani cerchiamo di portare avanti da molti anni.

E non soltanto durante il mio mandato: politicamente io ho iniziato ad occuparmi di questioni d’interesse pub- blico alcuni decenni orsono, all’inizio, in qualità di Consigliere, in modo abbastanza generico.

Ho accettato dopo un certo periodo di tempo la candidatura a Sindaco da parte di alcuni amici e la prima cosa che ho fatto è stato trasmettere quello che voi cercate in tutti i modi e con molta fatica di esplicitare alle future generazioni e anche a noi che comunque abbiamo costruito l’Europa.

Il Manifesto di Ventotene, e guarda caso uno degli autori si chiama Altiero come me, è qualcosa di concreto.

Durante i secoli l’Europa è sempre stata funestata da conflitti armati, ricordiamo le Guerre mondiali, quelle Risorgimentali e tutte le travagliate vicissitudini che hanno afflitto nei secoli il nostro continente. Grazie anche a questo Manifesto da settant’anni non abbiamo più nessuna guerra, c’è una certa cooperazione economica, che sicuramente dovrà essere rivista perché in questi periodi di crisi credo che si debba sì tener conto dell’a- spetto finanziario ma bisogna guardare al futuro e sviluppare l’economia europea con investimenti in ricerca e innovazione. Il rischio attuale è che le economie emergenti, e non dico sono India e Cina ma anche Brasile e Sudafrica, diventino appetibili per quella ricchezza che ci consente un certo livello di benessere.

Uno dei punti del mio programma è la fondazione di un Istituto Culturale Mentanese, un organismo apolitico, dove saranno inserite delle persone che amano la cultura di qualsiasi tipo, teatrale, musicale, letteraria per cer- care di elevare un pochino il livello culturale a Mentana e dare altre prospettive ai giovani. Oltre alle feste pa- tronali, le feste di quartiere, che hanno una loro intrinseca importanza in quanto fanno parte della vita quoti- diana e del tessuto culturale e servono anche a rallegrare un po’ le persone nei momenti un po’ difficili, vorrei cercare di portare avanti non tanto qualcosa di più elitario ma qualcosa che possa ribadire le nostre origini cer- cando contestualmente di portare avanti la nostra cultura. Si può dire che Mentana è nata prima di Roma e quindi sul territorio abbiamo delle cose che il Dott. Vicario ci illustrerà nel dettaglio, come degli eventi partico- lari, da Carlo Magno al fatto che qui comunque risiedeva Agrippina, quindi la madre di un imperatore romano e la battaglia di Mentana, e Garibaldi, ci sono tutta una serie di eventi che si potrebbe far conoscere, non soltan- to alla cittadinanza ma anche fuori dal nostro paese.

Ho anche un altro progetto, l’ho accennato a Pietro Cosimati, il Parco Archeologico Ambientale Risorgimentale che è una cosa abbastanza complessa e articolata. Credo cha da queste persone che inviterò a breve cercherò di tirar fuori qualcosa di interessante e un aiuto importante. Sono lusingato di ascoltare il presente dott. Vicario e vi ringrazio.

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FESTA DELL’EUROPA 2014

Le radici storiche dell’Europa con riferimento a Mentana

Relatore: Dott. Salvatore Giuseppe Vicario.

Evento organizzato dall’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente con il Patrocinio del Comune di Mentana presso la Biblioteca Comunale di Mentana.

Sono particolarmente emozionato di parlare in questa sala, ritornando qua alle mie origini laziali. Io sono arrivato dalla Sicilia a Mentana quando vi erano appena 3.500 abitanti, 202 abitanti a Tor Lupara, 25 abitanti a Santa Lu- cia, circa 200 a Casali (risata del pubblico e dei relatori).

Mi trovai in questa situazione e quando arrivai chiesi ‘Ma che c’è di bello a Mentana?’, mi hanno risposto ‘La battaglia di Mentana’; mi sembrò strano che non ci fosse nient’altro e mi misi a studiare e, sistemata un po’ la famiglia, ho pubblicato, come ricordava il Sindaco, il primo lavoro ‘Mentana, cavalcata su tre millenni’, perché Mentana è certamente molto precedente rispetto alla fondazione di Roma: comunque il tema non è questo, og- gi.

Ciò che mi ha sempre animato è stata una grande curiosità, che mi ha portato sistematicamente a cercare di ca- pire che cosa c’era intorno a me e tutto questo, poco alla volta e una cosa dopo l’altra, mi ha fatto capire che in- torno a me c’era molto.

L’idea che mi ha colpito era quella di venire in un paese che aveva un castello che era una meraviglia. Appena sono entrato la prima volta e ho visto questo nucleo qui, subito passata la Porta Quattrocentesca, ho visto che cosa voleva dire avere un paese così - io speravo fosse stato conservato nei limiti del possibile; però purtroppo il palazzo l’ho visto ora dopo molti anni e non è stato così.

Comunque, torniamo all’argomento di cui sono stato invitato a parlare oggi in questa Festa dell’Europa.

Per iniziare, un breve cenno alla geografia. Nel V sec. a.C. la geografia poneva il ‘Mediterraneo’ come ‘Centro dell’Universo’, e su questo mare galleggiava un’isola che si chiamava Creta, che aveva, a Sud, delle spiagge che chiamate ‘Asia’: in realtà quest’Asia era composta dal Medio Oriente, dall’Egitto e dalla Libia e poi vi erano le ter- re a Settentrione di Creta che non avevano neanche nome, si chiamavano le Terre delle zone Iperboree.

E allora perché Europa? È importante, per prima cosa, porre attenzione ai nomi, che come sapete hanno sempre una radice che proviene dalle lingue precedenti; la grande maggioranza di questi nomi proviene o dal greco o dal latino ma soprattutto dalla mitologia, che ha dato tante nozioni prima del periodo storico. Europa richiama pro- prio la mitologia. All’inizio non vi era una religione particolare, vi era il paganesimo e la divinità fondamentale era Zeus, il padre degli dei. Una mattina si svegliò e dal suo trono vide che c’era una fanciulla intenta a raccogliere fiori in un campo prossimo a una spiaggia vicino alla città di Tiro, il re della quale era Agenore.

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Dott. Salvatore Giuseppe Vicario, Presidente Onorario e Fondatore dell’Associazione Nomentana di Storia e Ar- cheologia ONLUS, autore di numerosi libri sul territorio. [ http://www.salvatorevicario.com ]

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Zeus guardò la ragazza che raccoglieva fiori, l’ammirò e disse: ‘Ma guarda quanto è bella, sapete che dico?

Ora me la rapisco. Però se me la rapisco così, quella si spaventa’ e allora si trasformò in un torello bianco e così allegramente dal suo trono in Grecia si ritrovò accanto a questa fanciulla, la quale subito si spaventò, ma lui faceva l’occhiolin di triglia e tranquillamente lei si rabbonì e si mise seduta. Lui si stese ai suoi piedi, lei cominciò ad accarezzarlo e poi disse: ‘Oh guarda, ma quant’è carino questo torello, ora ci monto in grop- pa’. Ci montò in groppa e questo immediatamente si mise a trottare, si buttò in mare e, essendo un dio, in un battibaleno arrivò a Creta dove sulla spiaggia si rivelò e disse: ‘Io sono Zeus’ e lei rispose: ‘Mi piace’. Eb- bero tre figli, il primo si chiamò Minosse, quello che diede vita alla cultura cretese e che fu culla della cultu- ra europea. La fanciulla si chiamava Europa e siccome le terre a Settentrione non avevano un nome, il re chiamò il suo geografo e gli disse: ‘Queste terre si chiameranno Europa’. E quindi Europa fu.

Ma questa nostra Europa è unita? Unità dovrebbe essere una meta ma a me sembra che sia ancora un mi- raggio; il programma dell’Unione Europea dovrebbe essere ‘ex pluribus unum facěre’, da tanti farne uno solo e invece ci troviamo ad avere a che fare con un’Europa che si trova a contrastare delle strutture nazio- nali quali la Confederazione Russa, la Repubblica Popolare Cinese, l’India, gli Stati Uniti d’America, il Cana- da, il Brasile, strutture immense con spazi infiniti; per contro la piccola Europa, che potrebbe ‘essere pure qualche cosa’, è divisa in 28 stati: sono quelli che già stanno dentro l’UE, e che non dovrebbero dimenticare che è soltanto l’unione che fa la forza… ma soprattutto che c’è un altro proverbio drammatico: Quando la forza con la ragion contrasta la forza vince e la ragione non basta.

COSIMATI: Chiedo scusa per l’interruzione ma vorrei far capire ai Ragazzi del Mentana Calcio 1947 qui pre- senti questo concetto che dovrebbe essere particolarmente chiaro proprio a loro: provate a pensare di fare goal da soli contro una squadra di 11, è impensabile! Ecco, lo stesso accade con gli Stati.

VICARIO: Giusto, e quindi siamo arrivati a questo tentativo di avere un’Europa Unita e oggi siamo qui a ce- lebrare la Festa dell’Europa perché abbiamo una data, quella del 9 maggio 1950, in cui ci fu la dichiarazione di Schuman, ministro francese che disse: ‘Noi da soli non possiamo fare granché, cerchiamo di unirci’; si uni- rono nella CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio). Erano solamente sei Stati e tra di essi c’era il BENELUX (Belgio, Olanda, Lussemburgo), ma tuttavia quello fu il primo passo.

Ne parleremo più avanti; proseguiamo nell’excursus su questo tentativo di riunire l’Europa. Non è partito da oggi questo tentativo, già con l’Impero Romano, alla fine del periodo Repubblicano, abbiamo avuto l’Eu- ropa quasi riunita ma per averla veramente riunita, dalla Spagna fino alla Romania, si è dovuto aspettare Traiano. Nel 117 d.C. già l’Europa era un’unità, solo che era nell’Impero Romano e quindi era un’unità fatta con la forza; poi nel 330 arrivò Costantino il quale disse: ‘L’Impero è troppo grande, lo dividiamo in due: Im- pero Romano d’Oriente e Impero Romano d’Occidente’ e l’Impero Romano si smembrò.

Per riparlare di Europa unita dobbiamo fare un salto di molti secoli e arrivare a Carlo Magno.

COSIMATI: Una piccola delucidazione su questo. È possibile fare un parallelo anche tra la civiltà giuridica romana e quella contemporanea?

VICARIO: La situazione era piuttosto diversa, in quanto quell’unione fu fatta con la forza, seppur con l’intel- ligenza dei Romani: lasciare le leggi locali, lasciare gli usi e i costumi locali. Questa è la cosa molto impor- tante solo che poi Costantino ci mise il codino, divise l’Europa in due e vi fu una nuova spaccatura.

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In ogni caso, per tornare al difficile compito del tema ‘Le origini dell’Europa con riferimento a Mentana’ è bene non dimenticare che a Nomentum vi fu il palazzo di campagna, prima repubblicano con Giulio Cesare e poi im- periale, fino a Nerone. La famiglia Giulio-Claudia ebbe fino a Nerone la casa di campagna a Nomentum e qui vennero tutti, perché c’erano gli imperatori; insomma era una località frequentata da personaggi molto illustri, quali Seneca, Marziale, Quinto; tante ville, di alcune abbiamo trovato pure il nome, di altre ancora no.

Ora facciamo un gran salto temporale fino al Sacro Romano Impero che tentò, soprattutto con Carlo Magno, quell’unità europea ma trovò una grossa difficoltà: l’Islam aveva conquistato la Spagna. Carlo Magno ha potuto conquistare solamente la Marca spagnola sino alla base dei Pirenei però ebbe in suo potere grande parte della Francia, della Germania e l’Impero Longobardo tranne il Ducato di Benevento. Questa unione è finita con il pianto di Ermengarda ‘sparsa le trecce morbide sull’affannoso petto …’[Alessandro Manzoni, Adelchi, Coro dell’Atto IV] ma rappresenta il massimo della unificazione europea fino ai giorni nostri.

Ora, vi devo segnalare una cosa importante: in tutto questo travaglio capitò una pagina mentanese.

Paolo Delogu (Storia dei Papi, Encl. Ital., Leone III, santo, pp. 695-704) scrive:

“Nell'agosto dell'anno 800 Carlomagno partì per l'Italia alla testa del suo esercito. Il 23 novembre il papa Leone III gli venne incontro insieme ai Romani fino a Mentana, al XII miglio da Roma; una distanza che nel cerimoniale dell'epoca bizantina era riservata all'accoglienza dell'im-peratore in carica.

Dopo il pasto, che consumarono insie-me, il papa tornò a Roma: Carlomagno dormì a Mentana”.

Per la storiografia di Mentana è un dato importante: Carlomagno non poteva essere ospitato in tenda; quindi mi pare che la mia ipotesi che, distrutta Nomentum, fosse stato già edificato, almeno all’inizio del IX secolo sul modesto acrocoro, ma pur sempre un luogo difendibile, un primo nucleo del castello medievale, non sia azzar- data. Mi ha sempre incuriosito il cordolo che si diparte dai due lati della porta interna del borgo che si affonda nel contesto del palazzo accanto alla nuova porta, e dall’altro nella casa di civile abitazione confinante: l’attuale proprietaria ha confermato che ancora il cordolo è in situ, anche se celato in una intercapedine. Soprattutto perché il Delogu continua con una frase che ne rafforza l’ipotesi:

“Il giorno seguente, 24 novem-bre, Leone III inviò incontro a Carlomagno le bandiere della città, i diversi gruppi della cittadinanza, le corporazioni degli stranieri, quelle dei Romani, che cantavano le acclama-zioni liturgiche per l'avvento del sovrano”.

Cioè il corteo del papa incontra lungo la Nomentana il corteo di Carlomagno, che non poteva essere da meno;

gli serviva come protezione (fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!) avendo alle spalle l’Abazia imperiale di Farfa.

Delogu conclude:

“Leone stesso aspettava Carlomagno in cima alla scalinata di S. Pietro, con il clero romano. Essi entrarono in- sieme nella basilica fra le acclamazioni”.

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Mentana ora esce di scena per molti secoli e pure l’Europa unita; infatti né re Ruggero II della dinastia nor- manna degli Altavilla, al quale si deve la nascita del primo parlamento in senso moderno, né Federico II, stu- por mundi, che fu pure imperatore del Sacro Romano Impero dal 1230, ebbero la possibilità di pensare a una Europa unita, forse a causa della litigiosità della nobiltà germanica .

L’idea di una Europa unita ritorna con la formazione dei moderni stati nazionali e con il pensiero di Carlo Cattaneo (1801-1869) che scrisse: “Avremo pace vera, quando avremo gli Stati Uniti d’Europa” e definì il fede- ralismo come la "teorica della libertà" in quanto in grado di coniugare indipendenza e pace, libertà e unità e la federazione europea come garante della pace in Europa. Di Giuseppe Mazzini (1805-1872) che scrisse ne I do- veri dell’uomo: “… Né vi è speranza per voi se non nel miglioramento universale, nella fratellanza di tutti i po- poli dell’Europa…” Fondò l'associazione segreta "Giovine Europa" il 15 aprile 1834, in Svizzera insieme ad altri giovani esuli italiani, polacchi e tedeschi, che morì due anni dopo, con la fine dell'esilio di Mazzini in Svizzera.

Scrisse tuttavia Mazzini: "La Giovine Europa è morta, o quasi, ma non come fede". Di Giuseppe Garibaldi che ebbe costante l’idea dell’Europa unita; ma il suo internazionalismo si inseriva in un percorso coerente al pen- siero rivoluzionario europeo dell’età della restaurazione, in particolare del Sansimonismo: una dottrina filoso- fico-politica solo per idealisti.

E siamo alla seconda guerra mondiale e a Ventotene. Il fascismo aveva tentato di mettere il silenziatore agli avversari politici inviandoli all’isola e li si ritrovarono Altiero Spinelli e i compagni di fede: nell’isolamento e nella conseguente meditazione nacque il Manifesto di Ventotene e il primo nucleo degli ispiratori.

[ Lettura del testo teatrale, dialogo immaginario tra Ursula Hisrshman e Eugenio Colorni, musicato e diretto dal Prof. Giovanni Falduto, interpretato da Anna Lepre e Alessandro Cau, scritto da Valentina Cosimati. ]

VICARIO - Mi piace invece concludere questo 9 maggio 2014 leggendo il ricordo di uno che nel 1950 credette all’idea dell’Europa unita, anzi ne fu uno dei padri: Gaetano Martino, il mio Maestro di Fisiologia umana all’U- niversità di Messina. Mi piace leggerla perché è pure la storia delle difficoltà che questa Istituzione ancora in- contra a distanza di mezzo secolo da quel primo vagito. Fu il ricordo scritto dalla sig.ra Nicole Fontaine, Presi- dente del Parlamento Europeo:

“Gaetano Martino, di cui il Parlamento europeo ha commemorato il 29 novembre 2000 il centenario della na- scita, è stata una delle principali personalità che ha espresso questa istituzione, da lui presieduta a due riprese agli inizi degli anni 60. I discorsi, che ha pronunciato nell'aula a Strasburgo tra il 1958 ed il 1967, mettono in evidenza un elevato rigore morale ed un acutissimo senso politico.

Gaetano Martino, che fu professore di fisiologia umana di fama internazionale e rettore dell'Università di Ro- ma, dedicò al tema dell'insegnamento universitario una parte importante della sua azione politica. Menò in particolare una coraggiosa battaglia a favore dell'Università europea di Firenze, che concepì come lo strumen- to al servizio della formazione e diffusione della coscienza europea. Per questo pioniere dell'Unione, la cultura rappresentava una leva insostituibile tramite cui lanciare e accelerare il processo d'unificazione.

Il progresso della politica scientifica europea rappresenta un altro aspetto essenziale della sua attività parla- mentare. Egli fu, in un certo senso, il precursore dei programmi quadro di ricerca e di sviluppo.

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tecnologico; infatti non si stancò di chiedere ai sei governi di allora di fornire i mezzi necessari alla ricerca onde frenare la fuga dei cervelli che cominciò a colpire il nostro continente sin dagli anni 60.

Il suo capolavoro fu senz'altro l'organizzazione della Conferenza di Messina dell'1 e 2 giugno 1955, grazie alla quale il motore europeo tornò a girare e il Mercato comune si realizzò. E' opportuno ricordare che la Conferenza di Messina si tenne meno di un anno dopo il fallimento della Comunità europea di difesa.

Senza Messina, l'Unione non avrebbe compiuto i progressi che oggi sono ben visibili: dallo spazio europeo senza frontiere alla Carta dei diritti fondamentali, dall'elezione a suffragio universale del Parlamento europeo alla crea- zione dell'Euro.

I discorsi di Gaetano Martino mettono in risalto la sua doppia fedeltà: fedeltà alle proprie tradizioni e fedeltà ai principi di una civiltà comune. Non considerava cioè la Comunità Economica Europea come un cumulo di interes- si ma come lo strumento per realizzare un fine più alto: l'unità dei popoli liberi.

Nella visione di questo grande europeista gli accordi politici, economici, di difesa, sono certo importanti ma deb- bono inserirsi in un contesto generale volto a fornire la piena realizzazione delle libertà individuali, della demo- crazia, dello Stato di diritto, della società civile.

La sua lungimiranza gli fece capire sin dalle origini della Comunità che essa era destinata progressivamente ad estendere le sue frontiere, in un modo nuovo rispetto al passato, fino a comprendere tutto il territorio della grande Europa.

La stessa chiaroveggenza deve incitare noi parlamentari europei, che abbiamo il potere di co-decidere il prossi- mo allargamento dell'Unione, a portare a compimento questa funzione storica, salvaguardando il buon funziona- mento delle istituzioni e la loro capacità di decidere”.

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FESTA

DELL’EUROPA 2014 L’Unione Europea oggi

Relatore: Dott.ssa Valentina Cosimati.

Evento organizzato dall’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente con il Patrocinio del Comune di Mentana presso la Biblioteca Comunale di Mentana.

Inizio ringraziando il Sindaco Lodi, il Dott. Vicario, il Prof. Falduto, Anna Lepre e Alessandro Cau, i Ragazzi del Mentana Calcio 1947, Emanuele e Goffredo Fravili, tutte le persone che sono intervenute e quelle che sono venute ad ascoltarci, saluto in particolare Riccardo Donati, l’Avvocato Claudio Santini e il Presidente di Italia Nostra Augusto Zauli.

Vista la vicinanza temporale con le Elezioni Europee il prossimo 25 maggio abbiamo evitato per questa prima edizione di affrontare questioni di attualità politica, anche perché siamo un’associazione apartitica. Il prossimo anno contiamo, se avremo la possibilità di farlo, di approfondire tutto ciò che ha a che fare con la nostra vita quotidiana e quindi con l’attualità, nella speranza di dare voce alle varie tendenze e opinioni in un confronto aperto e diretto.

L’edizione di quest’anno è dedicata al motto europeo ‘Unità nella diversità’, passiamo quindi a spiegare le mo- tivazioni della Festa dell’Europa, anche in luce di una coincidenza. Il 9 maggio 1950, a pochissimi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e in piena Guerra Fredda, il Ministro degli Esteri francese Robert Schuman lesse quella che passò alla storia come la ‘Dichiarazione Schuman’ esattamente alle ore 16, quando abbiamo iniziato questo nostro incontro. La Dichiarazione venne redatta dietro supervisione di Jean Monnet, considerato unani- memente uno dei Padri Fondatori dell’Unione Europea con Altiero Spinelli, uno dei due autori riconosciuti del Manifesto di Ventotene, Alcide De Gasperi e altri.

Cosa disse il Ministro degli Esteri francese e perché fu tanto importante da diventare oggetto di celebrazione a distanza di tanti anni?

Schuman, anche per timore che gli Stati Uniti non vedessero di buon occhio le azioni francesi in Europa e si ri- velassero un alleato non troppo affidabile, chiese niente meno che ad uno dei suoi nemici storici, la Germania, di unire le forze e creare una Comunità per gestire le risorse del carbone e dell’acciaio.

Ora, queste risorse sono state per decenni oggetto di contenzioso tra Francia e Germania e addirittura il con- trollo monopolistico delle stesse è stata una delle scintille scatenanti di ben due guerre mondiali, quindi il passo di Schuman fu particolarmente significativo.

In seguito alla dichiarazione del 9 maggio venne quindi creato il primo nucleo dell’Unione Europea: la CECA – Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, di cui facevano parte ‘I Sei’: Italia, Francia, Germania, Belgio, Lus- semburgo e Paesi Bassi. Piccola nota polemica: tra ‘I Sei’ l’unico Paese che non ha beneficiato

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Valentina Cosimati, Presidente dell’Associazione Culturale La Giraffa Impertinente [ http://

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ampiamente dei privilegi dei ‘pionieri’, per citare il proverbio ‘chi primo arriva meglio alloggia’, è stato l’Italia.

Ma le motivazioni di questa mancanza italiana verranno viste il prossimo anno. Tra l’altro, come ricordava il dott. Vicario, questa unione ha fortemente vacillato per il rifiuto dei francesi di costituire una vera e propria Comunità Europea di Difesa, questione ancor oggi piuttosto spinosa.

Vedo che i Ragazzi del Mentana Calcio 1947 scalpitano sulle sedie e voglio rivolgere proprio a loro il mio discor- so.

Avevo preparato tutta una scaletta sul concetto di cittadinanza e sulle evoluzioni nel tempo presente di tale idea ma forse queste questioni per noi un po’ più grandicelli sono più chiare, almeno a livello empirico. Voi Ra- gazzi siete il nostro futuro, voi siete il futuro dell’Europa e dell’Unione.

Sapete cos’è una frontiera? [Risposta corale affermativa]

Quanti di voi sono stati all’estero [Un ragazzo risponde di essere stato una volta in Spagna]

Bene e quando sei stato in Spagna hai dovuto attraversare una frontiera? [Risposta negativa]

Ecco, considerate che quando sono nata io non soltanto c’erano frontiere da attraversare ma era molto com- plicato passare da un Paese all’altro.

La democrazia spagnola ha suppergiù la mia età.

Prima c’era un dittatore che si chiamava Francisco Franco, è morto nel 1975 e attraversare il confine poteva essere non soltanto molto difficile ma anche pericoloso.

Ricordiamo che quest’anno ricorre un altro anniversario importante: l’ingresso dei ‘Dieci’. Dieci anni fa hanno fatto il loro ingresso nell’Unione Europea i Paesi dell’Europa dell’Est più Malta e Cipro.

Per farvi capire perché questo evento è stato così importante devo fare un piccolo accenno a come era l’Euro- pa prima della caduta del Muro di Berlino e della Riunificazione tedesca.

Immaginate che il nostro continente era diviso, spaccato in due da una ‘cortina di ferro’ e non si poteva andare in molti Paesi europei.

Pensate a dov’era l’Italia, in mezzo al Mediterraneo. Bene, da una parte c’erano le dittature di stampo fascista di Francisco Franco in Spagna e di António de Oliveira Salazar in Portogallo e dall’altra c’erano le dittature co- muniste, tra cui quella di Josip Broz, conosciuto con il nome di battaglia di ‘Maresciallo Tito’ nella Jugoslavia, di Nicolae Ceaușescu in Romania, di Enver Hoxha in Albania; a Est e ancora più a Nord quelle sovietiche che face- vano direttamente capo a Mosca. In Grecia c’era la Dittatura dei Colonnelli. Insomma la situazione era tutt’al- tro che pacifica.

[Intervento del Sindaco Altiero Lodi: ‘Ricordo quando ho attraversato il confine con la Bulgaria. Avevo con me delle copie di Panorama, una delle riviste di attualità e politica più diffuse in Italia, dopo avermi controllato qua- lunque dettaglio, alla Dogana mi hanno sequestrato le copie del giornale. Dicevano che era contenuto osceno e sovversivo…’. I Ragazzi commentano increduli. ]

Ecco appunto, attraversare una frontiera non era cosa facile né tantomeno gradevole.

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Quello che è accaduto con l’Unione Europea è stato un miracolo dell’epoca moderna: i Paesi hanno chiesto che le loro frontiere venissero pacificamente abbattute per entrare a far parte di un progetto, di un’idea che sem- brava irrealizzabile, utopica, fino a qualche anno prima. Per la prima volta in assoluto nella storia.

La recita ci ha fatto capire che all’epoca nonostante vi fosse il sogno, l’idea, non si pensava davvero che si po- tesse vederla realizzata in così poco tempo e il dott. Vicario ha ricordato che non è un’idea di oggi, ha radici molto antiche e nella modernità si fa risalire come ideazione di un’entità sovranazionale per la pace perpetua a Kant.

In realtà questo processo non è stato poi così indolore per l’Europa: la Jugoslavia, che confina con l’Italia ed è proprio di fronte alle coste Adriatiche, è stata incendiata da una orribile guerra fratricida.

Per farvi capire di cosa si è trattato in parole molto semplici.

Chi di voi ha origini abruzzesi? [La Relatrice e un buon numero di partecipanti alza la mano]

Ecco, immaginate che un giorno un capo di governo si alza di cattivo umore e si mette in testa di ammazzare tutte le persone abruzzesi ma non quelle di Mentana. Qualcosa di impensabile e di talmente assurdo da sem- brare impossibile. Eppure è accaduto a pochi chilometri dall’Italia proprio mentre gli altri Paesi uscivano dall’in- cubo delle dittature.

[A questo punto la Relatrice dà il via al ‘gioco delle stelle’ in cui i Ragazzi vengono coinvolti in un momento ludi- co-educativo per far comprendere loro l’unificazione europea in modo empirico. I Ragazzi poi recitano in coro il motto europeo ‘Unità nella diversità’.]

A questo punto darei la parola al Sindaco Altiero Lodi, vi ringrazio e vi do appuntamento alle prossime iniziative della Giraffa Impertinente e all’edizione 2015 della Festa dell’Europa.

[Il Sindaco Altiero Lodi conclude brevemente i lavori con i saluti istituzionali e la moderatrice Ileana Valente rin- grazia e riassume i punti fondamentali della giornata.]

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