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Aeroporto, entro il 2023 parzialmente operativo: i lavori procedono spediti di Erika Noschese

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Aeroporto, entro il 2023 parzialmente operativo: i lavori procedono spediti

di Erika Noschese

Incrementare l’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di infiltrazione delle organizzazioni criminali nei lavori di potenziamento dell’Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi, per il quale sono stati stanziati, per il periodo 2021/2025, investimenti complessivi per circa 134 milioni di euro. È questo l’obiettivo del “Protocollo d’Intesa ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di potenziamento dell’Aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”. All’incontro hanno partecipato, nel rispetto delle misure anti-Covid, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il prefetto di Salerno Francesco Russo e l’amministratore delegato della Gesac Spa Roberto Barbieri. Il protocollo – che irrobustisce l’attività di monitoraggio delle ditte aggiudicatarie dei lavori e verifica delle anomalie nell’esecuzione delle opere – consentirà di favorire la più ampia libertà di impresa e di concorrenza nella realizzazione dei lavori, il cui primo intervento di ampliamento consisterà nell’allungamento della pista e nella riqualificazione delle infrastrutture di volo. “E’ un importante passaggio su cui stiamo lavorando da un po’ di tempo che serve ad affrontare, nella massima legalità, quello che è uno degli asset fondamentali dello sviluppo della città e della provincia di Salerno ma che ha una proiezione sicuramente molto più ampia, anche rispetto a quella che è la vita del turismo e, in generale, dell’economia del nostro territorio”, ha dichiarato il prefetto Francesco Russo evidenziando che sono stati attenzionati vari aspetti. “E’ un protocollo basato su tutte le norme, anche quelle più recenti, che sono state emesse e noi l’abbiamo sottoposto al Ministero dell’Interno il quale lo

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ha approvato. Tiene conto anche di tutti gli aspetti che riguardano l’aeroporto, anche della parte espropri su cui c’è un monitoraggio attento sviluppato dalla guardia di finanza, c’è un capitolo dedicato all’ingresso in aeroporto, ai pass per coloro che lavorano e c’è una forte attenzione a quello che è il tema dei subappalti, con meccanismi efficienti per evitare – dando la possibilità anche alla ditta appaltatrice – di allontanare eventuali situazioni di compromissione. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto e di quello che stiamo sviluppando”, ha poi aggiunto il prefetto. Alla luce dell’ultimo incidente sul lavoro, con l’ennesima vittima, un capitolo del protocollo è dedicato ai responsabili della sicurezza. “È sempre molto doloroso, nonostante le tante azioni poste in essere. Abbiamo lavorato su più fronti, ci si sta muovendo anche a livello governativo per potenziare gli ispettori; ci vuole una maggiore coscienza e consapevolezza anche da parte degli imprenditori e dei lavoratori, per tutelare la propria salute e la propria vita. Per quanto riguarda la nostra attività facciamo parecchie ispezioni, in numero consistente rispetto alla forza in campo – ha aggiunto il prefetto Russo – Ogni qualvolta c’è un rilancio dell’attività economica questo può comportare un maggior pericolo per i lavoratori. Bisogna lavorare intensamente affinché questa piaga venga eliminata”. Una sfida importante per la Gesac Spa, come dichiarato dall’amministratore Delegato, ricordando di essere tornato al sud circa tre anni fa proprio per gestire la società. “La vera attrazione mia era provare a far realizzare questo progetto importantissimo per la città di Salerno”, ha infatti dichiarato Barbieri.

Capodichino era ormai saturo, con 11 milioni di passeggeri e non poteva più crescere. Si rischiava di perdere altri milioni di passeggeri, 5 circa che andrebbero verso altri scali. “È necessario fare presto per non perdere ricchezza e sviluppo per la regione Campania. Per noi è un progetto importante, di collaborazione fra un soggetto privato – quale Gesac, proprietario di un fondo italiano di investimenti e infrastrutture – e un soggetto pubblico, la Regione”, ha poi

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aggiunto l’ad della società che gestisce lo scalo Costa D’Amalfi. Intanto, i lavori procedono, nel rispetto dei tempi:

si sta continuando con l’intervento di allungamento della pista, prima a 2mila e poi a 2200 metri; è in corso di progettazione la gara per l’assegnazione dell’aereostazione commerciale; la Regione sta lavorando per la viabilità, sono in corso gli espropri. “Tutto sta andando avanti e noi contiamo la operatività strutturata dell’aeroporto di Salerno per il 2024 con qualche operatività non completa già nel 2023.

Per ora non abbiamo ostacoli questo accordo fatto è anche per dimostrare di poter lavorare nei tempi giusti e con trasparenza”, ha detto infine Barbieri. “Salutiamo con favore il protocollo che è stato sottoscritto questa mattina in Prefettura, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno, tra la Gesac, gestore dello scalo salernitano, ed i vertici delle forze dell’ordine – hanno dichiarato il segretario generale della Filt Cgil Gerardo Arpino e il segretario generale della Fillea Cgil Luca Daniele – Riteniamo dispositivo indispensabile per evitare tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di potenziamento dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi. Siamo certi che con tale strumento promuoverà la qualità del lavoro coniugando il principio della legalità con la tutela e la sicurezza dei diritti dei lavoratori”. Per le organizzazioni sindacali è infatti il momento di progettare il futuro segnando così definitivamente la strada maestra verso la definitiva realizzazione prevista per il 2024. “Lo scalo, una volta ultimato, sarà un’opera fondamentale per la crescita economica ed occupazionale del territorio”, hanno detto infine Arpino e Daniele.

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Aeroporto, a luglio iniziano lavori per l’allungamento della pista

Partiranno a luglio i lavori per la realizzazione della pista dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Lo ha annunciato il presidente della Camera di Commercio, Andrea Prete. Nelle prossime settimane, dunque, si entrerà nel vivo della fase operativa per i lavori di ampliamento e approfondimento. “Pare che le cose stiano andando secondo i nostri piani”, ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli. “Le cose evolvono al meglio e credo sia il coronamento di un ragionamento che ha visto Salerno al centro di un progetto ampio, di armatura urbana e di possibilità di sviluppo – ha poi detto il primo cittadino – L’aeroporto, insieme a Porta Ovest, la metropolitana, l’escavo e i tanti progetti credo si abbia la visione esatta di cosa può significare l’Hub di Salerno rispetto alle due costiere e ai piani nazionali”. Grazie al decreto Sblocca Italia, per lo scalo salernitano, saranno presto concessi circa 40 milioni di euro mentre i lavori dovrebbero essere conclusi in un anno e mezzo circa. Le offerte per l’appalto dei lavori – del valore complessivo di 5,8 milioni di euro – dovranno essere presentate entro il prossimo 9 luglio. Successivamente, si darà il via alla realizzazione del nuovo terminal, con un importo complessivo di spese pari a 4 milioni di euro. Dunque, nell’arco di poco tempo potrebbe finalmente vedere la luce anche l’ampliamento della pista, dopo i numerosi stop and go che hanno caratterizzato i lavori.

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Antonio Ferraro accetta a costo zero «Si procede con la riorganizzazione»

di Erika Noschese

Antonio Ferraro assume la guida di Salerno Pulita, a titolo gratuita. L’ex patron dell’aeroporto di Salerno, nel pomeriggio di giovedì, è stato nominato amministratore unico della partecipata del Comune e già ieri mattina il primo impegno ufficiale: l’incontro con i sindacati e la Rsu aziendale per fare il punto della situazione dopo le dimissioni di Sardone che hanno portato ad un inevitabile stop del processo di riorganizzazione aziendale. All’incontro hanno partecipato il neo amministratore di Salerno Pulita Ferraro, il sindaco Enzo Napoli, l’assessore all’Ambiente Caramanno e il segretario del Pd Enzo Luciano. In virtù del decreto per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il sindaco ha richiesto, in apertura di seduta, di incontrare solo due rappresentanti per sigla sindacale, sollevando le perplessità dei sindacalisti: «Lo abbiamo ritenuto un elemento di singolare la limitazione delle delegazioni sindacali – ha dichiarato il segretario della Csa Fiadel, Angelo Rispoli – Abbiamo ritenuto di dare la parola ai nostri Rsu, io come segretario ho lasciato la seduta e sono rimasti solo i delegati, Francesco Pezzano e Franco Parrinello». Tra gli argomenti trattati, la difesa degli accordi assunti in merito al superamento della cassa integrazione, non oltre il mese di marzo, il passaggio a tempo pieno dei lavoratori part time, la riorganizzazione della società con il contratto unico «che porterà vantaggi all’amministrazione recuperando efficienza ed efficacia», il ripristino delle sedi territoriali, come ha sottolineato Rispoli. I vertici di Palazzo di Città, dal canto loro, hanno confermato l’intenzione a procedere nel rispetto degli accordi sottoscritti con Sardone, oltre a una manifestazione di

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fiducia nel nuovo amministratore, che ha appunto accettato di lavorare a costo zero. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri di verifica. «Attendiamo l’atto pratico – prosegue Rispoli – Ma se qualcuno ha il disegno di spacchettare Salerno Pulita per avviare processi di privatizzazione, troverà nella Fiadel e nei lavoratori una netta opposizione. Non permetteremo a Salerno di privarsi di un’azienda così importante per l’interesse della città e dei lavoratori,infatti passaggi a tempo pieno, il superamento della cassa integrazione e l’inquadramento in un solo contratto avverrà recuperando le economie e gli sprechi come dimostrato dai 25 lavoratori che stanno tirando a lucido il centro storico e che stanno operando a costo zero».

Caldoro scalda i motori: “Con De Luca siamo ultimi”

di Andrea Pellegrino

Scalda i motori in attesa dell’ufficializzazione, nonostante l’investitura da parte di Silvio Berlusconi. Stefano Caldoro pensa al futuro della Regione Campania, bocciando pesantemente i cinque anni di governo regionale guidato da Vincenzo De Luca.

Siamo alla vigilia di una campagna elettorale, i sondaggi segnano un vantaggio del centrodestra, è pronto per questa nuova avventura?

«Non è una partita personale, non è una vicenda dei singoli. È la grande sfida di una squadra che deve essere unita e coesa.

Pronta a rilanciare questa Regione con un programma fatto di cose concrete. Poi verrà il ragionamento sui ruoli. I

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sondaggi, che leggono la realtà campana, ci danno avanti perché c’è una coalizione credibile e perché questa Sinistra ha fallito».

Come immagina la sua coalizione? Di recente ha ricevuto numerosi attestati di stima da parte degli alleati. Ma manca l’ufficializzazione nonostante l’investitura di Berlusconi.

«Immagino semplicemente una squadra. La stessa che ha fatto una opposizione intelligente sui temi e che ha il dovere di allargarsi a tanti dirigenti ed amministratori, alla società civile. Ma ripeto che non è una partita personale. Ho ringraziato Berlusconi per le parole di stima e l’indicazione ed attendo le determinazioni del tavolo nazionale con gli alleati. Nel frattempo continuiamo il lavoro. Con gli amministratori, con i militanti, interrogando e coinvolgendo le professioni».

Sanità, ambiente, trasporti: come sono stati i cinque anni di Vincenzo De Luca?

«Ho avuto modo di dirlo in Consiglio regionale. Su questi temi e su altri – e penso alle grandi macroaree di intervento, rischio povertà, reddito, occupazione giovanile, salute, assistenza sociale, trasporti e rifiuti – siamo ultimi in Italia. Lo certificano osservatori terzi come Banca d’Italia, Svimez ed Eurostat che ci pone fanalino di coda in Europa. È questo il bilancio di questi ultimi cinque anni».

Il governatore in carica non ha mai risparmiato accuse alla sua gestione, soprattutto su trasporti e sanità, vuole controbattere?

«Siamo ultimi con questa Giunta. Parlano i dati e le ricordo che con il buon governo del centrodestra, in un contesto difficile, abbiamo recuperato su tutte le aree di intervento.

Abbiamo fatto miracoli veri e parlato ai campani con il linguaggio della verità. Senza inutile propaganda. Abbiamo dato credibilità alla Campania e rimesso i conti in ordine,

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nel bilancio ordinario e nella sanità. Abbiamo impresso una svolta nell’utilizzo dei fondi europei, tagliato gli sprechi».

Gli ultimi eventi climatici hanno mostrato una fragilità del territorio. Tra tutti la Costiera Amalfitana, che è stata pesantemente danneggiata. Quale programma per salvaguardare i territori?

«Bisogna utilizzare bene e meglio i fondi europei. Lo abbiamo fatto e torneremo a farlo. Sarà necessario puntare sulla prevenzione e sul monitoraggio del territorio. La Giunta regionale ha grandi responsabilità sulle frane che hanno fortemente penalizzato la costiera amalfitana e tanti centri della provincia. Noi, con l’assessore Cosenza, avevamo preparato in Arcadis dei tecnici, delle vere sentinelle per il presidio territoriale. Una vera scuola organizzata con il Dipartimento Nazionale di Protezione civile, con la Scuola regionale, con l’Ordine degli ingegneri e quello dei geologi.

Figure che dove- vano essere messe a disposizione dei Comuni.

Un errore non seguire questa strada».

Aeroporto di Salerno: sostanzialmente si è tornato al punto di partenza, immaginando una fusione con Napoli.

«L’aeroporto di Salerno è stato inserito nel piano nazionale aeroportuale all’epoca della mia Giunta e con quella provinciale guidata dall’ottimo Edmondo Cirielli. Il bando, immaginato all’epoca e validato da Enac, Mit e Mef, ha sempre previsto un investimento economico per chi volesse gestirlo, secondo le direttive degli enti citati. Con la giunta De Luca e con la fusione scompare del tutto l’obbligo per il gestore di investire ed in più si confermano i 40 milioni di euro pubblici appostati per l’aeroporto dal governo Renzi nel decreto sblocca Italia. Difatti oggi il gestore può utilizzare quei fondi per allungare la pista ma non ha obblighi ulteriori».

Nuovo “Ruggi d’Aragona” di Salerno, cosa pensa e soprattutto

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secondo lei ci sono i presupposti affinché venga realizzato e completato?

«Non serve investire sul mattone ma intervenire per migliorare la qualità delle prestazioni. Serve procedere, perché è possibile grazie all’azione avviata nel 2010, alle assunzioni di giovani medici ed infermieri. Serve stabilizzare i precari e non fare ‘regali’ ai soliti noti».

Un ultimo pensiero: un ricordo di Marta Naddei, recentemente scomparsa a seguito di un tragico incidente stradale. In diverse occasione ha partecipato agli eventi organizzati per presentare l’ebook “Il sistema Salerno”.

«Ho conosciuto Marta in diverse occasioni ed ho apprezzato il suo stile, la serietà, la passione e la voglia di conoscere i temi. Ha scritto a Salerno pagine di giornalismo dal grande valore, vere e coraggiose».

«Aeroporto di Salerno a pieno regime tra due anni»

di Erika Noschese

L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi potrebbe entrare a pieno regime entro i prossimi due anni. Lo ha dichiarato il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di un incontro organizzato dalla Fit Cisl Campania su

“Trasporto aereo: aiutiamo la Campania a decollare verso un futuro migliore”, in presenza del segretario della Ust Salerno Gerardo Ceres, il segretario generale della Fit Cisl Campania Alfonso Langella, il presidente della commissione Trasporti Luca Cascone, il presidente dello scalo salernitano Antonio

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Ferraro, l’amministratore delegato dell’aeroporto Giovanni Perillo, il segretario generale della Cisl Campania Doriana Buonavita e il segretario generale della Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia. «Due anni, due anni e qualche mese e credo che saremo a regime», ha infatti detto il presidente di Palazzo Santa Lucia secondo cui «già da quest’anno avremo la scelta dell’impresa che deve realizzare i lavori di allungamento della pista, poi si dovrà fare la gara per ampliare l’aerostazione del Costa d’Amalfi. Da quando terminano i lavori, nell’arco di 3-5 anni possiamo portare almeno tre milioni di viaggiatori in piu’ su Salerno Costa d’Amalfi e dare respiro anche a Capodichino che oggi è uno degli aeroporti meglio gestiti d’Italia», ha aggiunto il numero uno che spinge affinché si concretizzi l’intesa con la Gesac per il decollo dello scalo salernitano. «Realizziamo per la prima volta un sistema aeroportuale regionale, accorpando in un’unica società l’aeroporto di Capodichino a quello di Salerno Costa d’Amalfi”, ha poi aggiunto l’ex sindaco, per il quale si tratta di «un’operazione di utilità reciproca» in quanto «Capodichino non ha più possibilità di espansione perchè’ è un aeroporto in pieno centro urbano e Salerno Costa d’Amalfi non è decollato anche per errori e limiti amministrativi. Sotto la direzione di Gesac, che avrà la responsabilità di gestione del sistema regionale, possiamo realizzare davvero un sistema di 5-6 milioni di unità di viaggiatori nella nostra regione. Una grande operazione, siamo molto fiduciosi». Secondo De Luca, inoltre, la creazione del sistema aeroportuale campano è un’operazione «di utilità reciproca tra tra lo scalo di Napoli-Capodichino e Salerno- Costa d’Amalfi». Secondo il governatore, infatti, proprio grazie all’accordo con la Gesac – che avrà la responsabilità di gestione del sistema regionale – si potrebbe aumentare il numero di viaggiatori in tutta la regione. Già entro la fine del 2019 dovrebbe essere scelta l’impresa che si occuperà dei lavori di allungamento della pista pari a circa 2.200 metri per poi procedere con la gara per ampliare l’aerostazione del Costa d’Amalfi. Parla di spot elettorali del «governatore pro

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tempore della Campania» il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli: «De Luca sull’aeroporto di Salerno? Sono ricominciati gli spot elettorali del governatore pro tempore della Campania. Ma presto si accorgerà che la stagione delle bugie è finita», ha dichiarato infatti il parlamentare di Fratelli d’Italia. «De Luca ha sprecato ben quattro anni di tempo e guarda caso soltanto ora, a pochi mesi delle elezioni regionali, inizia a promettere cose che avrebbe già potuto fare: dalla sanità alle infrastrutture, dal lavoro al turismo.

Doveva cambiare tutto e non ha cambiato niente. Ma i cittadini, anche sull’aeroporto “Costa d’Amalfi” di Salerno, conoscono la verità: fu proprio De Luca – ricorda Cirielli – a boicottare dieci anni fa l’ipotesi di accordo tra aeroporto di Salerno e Gesac, come puo’ testimoniare l’ex presidente della giunta regionale Bassolino, e sempre lui cercò di far fallire l’aeroporto quando era sindaco di Salerno non pagando la quota associativa e noi fummo costretti a fare causa e decreti ingiuntivi per obbligarlo a pagare». Attacchi per il governatore anche dal consigliere regionale pentastellato Michele Cammarano: «Ci fa piacere che De Luca cominci pubblicamente ad apprezzare il lavoro fatto dal nostro Governo e dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale per il definitivo rilancio dell’aeroporto Salerno-Costa-D’Amalfi. Un l a v o r o , t r a l ’ a l t r o , i n c o n t r o t e n d e n z a a l l ’ o p e r a ostruzionistica dello stesso De Luca, che in vent’anni non ha fatto altro che frenare il rilancio dello scalo salernitano.

Il governatore che plaude all’intesa con Gesac è lo stesso che ha provato a impedire in ogni modo l’accordo con la società che gestisce Capodichino, che da sindaco di Salerno lo definiva un’invasione dei napoletani», ha infatti dichiarato Cammarano, secondo cui accorpando i due scali sotto un’unica società, nonostante De Luca, è stato possibile realizzare un sistema aeroportuale regionale che avrà ricadute notevoli in termini di presenze turistiche, quantificate in 3-5 milioni».

Secondo il consigliere regionale, la Regione Campania non avrebbe messo in campo alcuna strategia, «tenuto conto che nel piano turistico triennale appena licenziato, all’operazione di

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nascita di un sistema campano aeroportuale siano state dedicate appena tre righe».

Aeroporto e meriti, De Luca batte tutti: che successo il masterplan

di Erika Noschese

Cinque milioni e mezzo di passeggeri, 250milioni di investimenti, 5mila nuovi posti di lavoro ed un investimento regionale pari a 250mila euro: sono i dati principali relativi al masterplan dell’aeroporto SalernoCosta d’Amalfi. La presentazione si è tenuta ieri in una gremitissima sala del Comune di Salerno, in presenza di sindaci, consiglieri e

“addetti ai lavori”. Tra i vari lavori di pot e n z i a m e n t o dello scalo salernitano la totale ricostruzione del terminal passeggeri con criteri di sostenibilità ambientale e prol u n g a m e n t o della metropolitana di Salerno che raggiungerà l’aeroporto di Pontecagnano. Inoltre, la Gesac gestirà gli scali di Napoli e Salerno in maniera integrata, aumentando la capacità aeroportuale complessiva anche grazie ad un investimento di oltre 250milioni di euro per l’ammodernamento delle infrastrutture Landside e Airside. «Si tratta di un investimento dalla portata storica, l’arrivo dei jet privati cambierà per sempre il territorio in cui viviamo», ha dichiarato il presidente della Commissione Regionale Viabilità e Trasporti . L’obiettivo iniziale della Gesac è quello di tre milioni di passeggeri l’anno per poi arrivare a cinque milioni e mezzoper poi procedere con l’aumento d e l l ’ i n c o m i n g d e l l ’ i n t e r o s i s t e m a a e r o p o r t u a l e ,

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prevalentemente turistico. La vera novità riguarda però il bando per l’allungamento della pista che sarà pubblicato a fine mese. I voli commerciali partiranno invece nel 2022, una volta completato l’allungamento della pista, per poi arrivare a regime a partire dal 2024. E potenziare lo scalo significa inevitabilmente migliorare il collegamento verso l’aeroporto con l’allungamento delll’Aversana e il collegamento tra tangenziale e scalo salernitano. «Si afferma sempre più l’immagine di Salerno come hub, un luogo da cui si dipartono servizi e comunicazioni strutturali – ha dichiarato il sindaco Napoli – Salerno è collegata con l’alta velocità, la possibilità è che Salerno si pone al centro di un luogo di smistamento di traffici ed economie». Per il presidente dell’aeroporto Antonio Ferraro si tratta di un’operazione

«eccezionale : «vincono tutti, il territorio, la società di gestione e la Regione che ha puntato alla ricapitalizzazione per realizzare gli investimenti necessari». Soddisfatto per il lavoro che si sta portando a termine anche il presidente della Provincia Michele Strianese: «l’aeroporto di Salerno è una priorità per il nostro territorio: per questo motivo ci stiamo muovendo in sinergia con il presidente della Regione, per dare nuovo slancio alla nostra provincia.

La Ciarambino contro De Luca: «Inventa convegni per coprire i nostri meriti»

«De Luca inventa convegni per coprire i nostri meriti».

Continua la lotta a distanza tra il Movimento 5 Stelle e il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Ad attaccare De Luca la consigliera regionale pentastellata Valeria Ciarambino che prende di mira proprio l’incontro tenutosi ieri pomeriggio al Comune per la presentazione del master plan: «L’evento al Comune di Salerno, da dove De Luca ingaggiava le sue battaglie contro Gesac», ha infatti aggiunto la Ciarambino, secondo cui

«è esilarante osservare lo stato maggiore del Pd, almeno di quella porzione democrat dei burattini di De Luca, mentre si

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batte il petto da quando un governo, non certamente il loro, ha dato il via libera al progetto di rilancio dell’aeroporto di Salerno, sbloccando una situazione che è rimasta incancrenita per vent’anni». La consigliera pentastellata ha poi rivendicato «l’impegno di una efficiente filiera istituzionale, dal nostro Gruppo regionale ai portavoce in Parlamento, fino ai ministri del nostro Governo, ha messo fine allo stallo creato dalla malapolitica che ha avuto il suo principale esponente nel governatore e già sindaco di Salerno Vincenzo De Luca». Per la Ciarambino De Luca ha voluto solo riprendersi la scena e «organizza un comizio travestito da convegno per illustrare il masterplan di un aeroporto al cui posto, per ammissione dell’allora sindaco di Salerno, avrebbe preferito un campo di broccoli». Attacchi al governatore anche da parte dei consiglieri comunali Roberto Celano e Ciro Russomando: «De Luca ed il suo Harem, senza alcun imbarazzo e confidando sulla memoria corta dei Cortigiani più creduloni, con un incontro pubblico, hanno avuto il coraggio di rivendicare meriti sull’apertura di un’infrastruttura prima fortemente osteggiata e di cui si è ritardato il rilancio con atteggiamenti dilatori ed ostracistici». Al centro della polemica proprio lo scetticismo iniziale del governatore, contrariato «rispetto agli investimenti necessari a perseguire quell’obiettivo di cui oggi, chi ieri si opponeva, rivendica impropriamente meriti». Secondo Celano e Russomando, il Comune con a capo De Luca «non pagava, infatti, tempestivamente le quote consortili risultando l’ente maggiormente moroso e minacciava di uscire dal Consorzio, tant’è che non ricapitalizzò e ridusse di fatto la partecipazione ad una quota assolutamente irrilevante». «E’ Si afferma sempre più l’immagine di Salerno come hub, un luogo da cui si dipartono servizi e comunicazioni strutturali. Salerno è collegata con l’alta velocità, la possibilità è che Salerno si pone al centro di un luogo di smistamento di traffici ed economie. Mi pare che ci sia un’ottima risposta. Abbiamo fatto una chiacchierata per quanto riguarda l economia del mare e si sono registrati dei riscontri positivi. È una visione che

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abbraccia tutta la Regione Campania in termini di sviluppo.

Impegno delle ferrovie corollario indispensabile perché la metropolitana arriverà all’università, credo ci siano tutti gli ingredienti per un ulteriore passo in avanti. È un grande hub con il software di imprenditori. proprio vero che all’indecenza non c’è mai fine», hanno poi aggiunto i due consiglieri.

Prete: «L’aeroporto è in vita anche grazie al nostro lavoro»

«Dietro questo masterplan vedo soprattutto tanto lavoro, tanta tenacia e voglia di fare». Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Salerno Andrea Prete, secondo cui «abbiamo p r o d o t t o t u t t o c i ò c h e e r a n e c e s s a r i o p e r a v e r e autorizzazioni, progetti, la Via e – vi assicuro – che è stato un lavoro notevole». Prete ha rivendicato poi il «ruolo straordinario» che ha avuto la Camera di Commercio soprattutto nella fase iniziale e che, di conseguenza, è parte attiva di questo lavoro per far decollare l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. «La Camera di Commercio, di fatti, ha tenuto in vita l’aeroporto e se non ci fosse stata oggi avremmo una situazione di un’area chiusa che non avrebbe nessuna attività e sulla quale nulla si sarebbe potuto fare». Secondo Prete, lo scalo salernitano è aperto proprio grazie al lavoro della Camera di Commercio «ovviamente fronteggiando risultati notevoli negativi dal punto di vista dei bilanci» a causa delle spese da sostenere quali i 30 dipendenti e nessun incasso. Da qui l’attacco alla classe politica di 15 anni fa che prediligeva, secondo Prete, altri aeroporti. E in merito al mancato invito del Movimento 5 Stelle il presidente taglia corto: «Viste le loro abitudini alle gaffe non mi sono meravigliato. Il problema è che la gaffe è doppia perchè quando hanno voluto rimediare hanno fatto anche di peggio».

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Toninelli: «Approvato il progetto definitivo»

di Erika Noschese

La direzione generale aeroporto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha firmato l’approvazione del progetto definitivo. Lo ha annunciato il ministro Danilo Toninelli, in visita – ieri – allo scalo salernitano. «Dopo anni di inerzia una gran bella notizia – ha dichiarato il ministro – Ora la palla passa all’ente gestore dell’aeroporto perché possa e debba fare velocemente, entro il 31 dicembre di quest’anno, tutte le gare di appaltabilità per l’ampliamento di questo aeroporto». Secondo Toninelli, infatti, lo scalo salernitano è «una delle opere più necessarie per questo territorio perché parliamo di uno dei territori più belli d’Italia e probabilmente del mondo in cui i turisti non possono ancora accedere anche a causa di un aeroporto che non può ovviamente sottostare alle necessità». Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture si è poi scusato con i presenti, a causa dell’assenza di aria condizionata: «Mi dicono ci sia stato un sabotaggio da parte di De Luca», ha detto ironicamente Toninelli che, nel corso del suo intervento ha puntato l’attenzione anche sui cantieri che presto saranno avviati grazie allo sblocca cantieri: «Il sud è in generale tagliato fuori. Io vengo dal cantiere della Bari-Napoli, un cantiere ferroviario e una delle più grosse, importanti e necessarie opere infrastrutturali». E proprio sulla Napoli Bari che il ministro ha sperimentato il modello gestionale inserendo lo sblocca cantieri come commissariamento. «Qui abbiamo sbloccato l’importante cantiere dell’aeroporto e in generale abbiamo sbloccato tutti i cantieri necessari». Da qui l’attacco diretto ai suoi precedessori: «E’ quello che si erano dimenticati di fare i governi precedenti e i miei predecessori che significa centinaia e centinaia di cantieri

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per milioni di euro». Grandi opere, dunque ma anche interventi ordinari e straordinari che riguarderanno anche la Cilentana.

« G r a – zie alla velocizzazione dello sblocca cantieri e alla semplificazione delle norme apriremo il maggior numero di cantieri», ha poi aggiunto il ministro che è stato accolto dai fischi di protesta dei lavoratori della Treofan. E se Toninelli su De Luca ha scelto un tono ironico lo stesso non si può dire del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Andrea Cioffi che tenta di mettere a tacere la polemica sulla paternità dello scalo salernitano: «E’ una polemica stupida, triste. Ci interessa solo fare in modo che i cittadini campani possano avere un sistema aeroportuale migliore, più efficace che possa soddisfare le esigenze di tutti – ha dichiarato Cioffi – La paternità è di chi ha lavorato perchè l’aeroporto è stato fonte di grande spreco». Da qui l’attacco a De Luca:

«Il governatore è stato vice ministro alle Infrastrutture e ci viene da chiedere come mai questo aeroporto non è mai decollato e ci è voluto il Movimento 5 Stelle». Intanto, il progetto definitivo è stato approvato nella giornata di lunedì, ora non resta che procedere con la gara d’appalto prima di iniziare ufficialmente i lavori di ampliamento dello scalo salernitano. Presenti all’incontro con il ministro anche la senatrice Felicia Gaudiano e i consiglieri regionali Valeria Ciarambino e Michele Cammarano.

I lavoratori della Treofan: «Ministro, ci ascolti»

«Chiediamo che la nostra voce venga sentita». Ad accogliere il ministro Toninelli all’aeroporto di Salerno anche i lavoratori della Treofan di Battipaglia che chiedono al ministro di essere ascoltati e di revocare i finanziamenti che, a Brindisi, ha avuto Jindal per poi vendere, ad un nuovo acquirente «che voglia investire in quelle che sono le nostre competenze e queste risorse che non aspettano altro che riprendersi il lavoro che ci hanno tolto. Dobbiamo riprendere la nostra dignità», ha dichiarato Federica Colabene, una delle dipendenti dell’azienda siderurgica di Battipaglia. I

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lavoratori – che rifiutano con forza la cassa integrazione – si sentono trascurati e abbandonati non solo dalle istituzioni locali ma anche da quelle nazionali. Ad oggi, non c’è alcuna novità ad eccezione del tavolo ministeriale che dovrebbe tenersi a fine luglio.

La protesta dei Gd: «Grazie di nulla»

«Grazie di nulla». E’ lo striscione esposto dai Giovani Democratici di Salerno che hanno così accolto il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti. «Il Movimento 5 Stelle continua a prendere in giro i cittadini – ha dichiarato il segretario dei Gd di Salerno, Marco Mazzeo – I grillini continuano con lo sciacallaggio politico». Secondo Mazzeo, l’aeroporto parte

«grazie all’investimento della Regione Campania. Il merito è del presidente De Luca».

Camera di Commercio e Confindustria i grandi esclusi: «Nessuna conoscenza del tessuto economico e produttivo»

Camera di Commercio e Confinduastria Salerno le grandi esclusa dall’incontro, in programma ieri pomeriggio presso l’aeroporto SalernoCosta d’Amalfi con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. «Il mancato invito a Confindustria Salerno è la dimostrazione che non si ha alcuna conoscenza del tessuto economico e produttivo della provincia di Salerno». Lo ha dichiarat il presidente di Confindustria Salerno Ansrea Prete che non risparmia attacchi ai diretti interessati. Secondo Prete, inoltre, la struttura aeroportuale n o n è a l s e r v i z i o s o l o d e l c o m p a r t o t u r i s t i c o e dell’agricoltura ma è un’infrastruttura strategica per tutte le aziende manifatturiere e, in generale, per le attività economiche salernitane che contribuiscono a generare il Pil della nostra provincia – ha aggiunto infatti il presidente di Confindustria – Questa iniziativa, per come è stata intesa, conferma ancora una volta la inadeguatezza dell’attuale classe politica alla guida del Paese. Il Ministro Toninelli, già famoso per le sue gaffe, non si è voluto smentire neanche in

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questa occasione. L’ignoranza regna sovrana». Nessun invito anche per la Camera di Commercio di Salerno. A esprimere grande disappunto il vice presidente della Camera di Commercio di Salerno Giuseppe Gallo: «Ricordo che l’Ente camerale è l’istituzione delle imprese, è socio del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano, organismo proprietario dello scalo, poiché detiene l’intero capitale della società di gestione. Un ruolo che, fino all’ingresso della Regione Campania, l’Ente camerale ha svolto da protagonista assoluto che ha consentito di trasformare, con l’investimento di decine di milioni di euro, quello che fu un campo di aviazione in un vero aeroporto, potenzialmente destinatario di una concessione di gestione totale da parte delle autorità preposte – ha poi aggiunto Gallo – Pertanto, il mancato invito delle Camera di Commercio di Salerno alla conferenza stampa é un atto intollerabile, soprattutto per le imprese che l’Ente rappresenta, le quali hanno contribuito, attraverso il conferimento del diritto annuale, a finanziare fin qui l’infrastruttura. Purtroppo – conclude Giuseppe Gallo – questo ormai è un Paese che ha deciso di mettersi nelle mani di una classe politica assolutamente inadeguata, a cui mancano le conoscenze di base anche della buona educazione».

Tutti vogliono Gesac ma 10 anni fa «l’accordo fu osteggiato da alcuni»

Andrea Pellegrino

«Gesac era visto come un nemico da alcuni amministratori locali dell’epoca, che non comprendevano la necessità di

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affidare la gestione dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano ad un soggetto autorevole, in possesso di uno specifico know-how, nell’ottica di un sistema aeroportuale regionale (Capodichino – Pontecagnano – Grazzanise/ quest’ultima ipotesi più avanti sarebbe tramontata).Iniziammo ilpercorso con la Camera di Commercio con il Presidente Antonio Pastore prima e dopo col suo successore Augusto Strianese». Alfonso Andria, all’epoca presidente della Provincia di Salerno, ricostruisce nel dettaglio la vicenda Aeroporto “Costa d’Amalfi”: «Mi spiace che non tutti abbiano memoria; in questa provincia si comincia sempre da zero. Spero che quanto prima qualcuno finalmente inventò l’acqua calda». Alfonso Andria racconta: «La Provincia era in prima linea e dal 2000 fu a fianco alla Regione, ad Antonio Bassolino appena eletto presidente e al compianto Antonio Valiante suo vice. Gianpaolo Lambiase assessore al Territorio della Giunta provinciale da me presieduta (1995/2004) e Angelo Paladino che indicai quale rappresentante della Provincia nel Consiglio d’amministrazione del Consorzio Aeroporto sono autorevolitestimoni delle vicende cui mi riferisco. Le difficoltà frapposte da altre istituzioni assottigliarono la filiera istituzionale, rischiando di vulnerare l’iniziativa. Basti pensare che alcuni anni dopo il Comune di Salerno addirittura dismise le quote e si disimpegnò dal Consorzio e dalla Società di gestione nel frattempo costituita. Tuttavia oggi l’Aeroporto c’è e si verifica una nuova e più diffusa attenzione istituzionale».

«Lo scalo è l’espressione del

fallimento politico del

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centro sinistra al governo»

Erika Noschese

L’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi continua ad essere al centro della politica locale. In attesa di lunedì quando si terrà l’’assegnazione per il bando di gara – per un valore complessivo di 3 milioni di euro – mirato al potenziamento dei collegamenti con lo scalo salernitano nei comuni di Salerno, Pontecagnano e Bellizzi, è ancora polemica. Nella mattinata di ieri, infatti, si è tenuto il consiglio provinciale con l’insediamento dei nuovi consiglieri e proprio il Salerno- Costa d’Amalfi è stato al centro di polemiche e attacchi da parte dell’opposizione. «L’ennesima pantomima. Quelli che governavano fino ad un anno fa non hanno fatto nulla di concreto, solo chiacchiere», ha infatti dichiarato il consigliere provinciale Dante Santoro. «Del resto, chiacchierare è l’attività che a loro viene meglio – ha aggiunto Santoro – E’ una farsa che ora al nuovo governo recriminino il decollo dello scalo salernitano». Proprio ieri mattina il consigliere Santoro ha affronto la questione dello scalo salernitano con una richiesta esplicita al presidente Strianese: «Forse porta anche male il loro parlarne, ci dessero notizie solo il giorno del decollo del primo aereo, con una compagnia seria e con gli interventi alla pista e tutti gli adeguamenti che di fatto vengono proclamati e promessi anche dai nostri governanti locali, De Luca compreso», ha aggiunto il consigliere provinciale di Provincia di Tutti. Attacchi anche dal consigliere provinciale della Lega Ernesto Sica, secondo cui la vicenda dello scalo salernitano è «la massima espressione del fallimento politico»

targato centro sinistra.Intanto, anche la visita del segretario dem Maurizio Martina continua a portare con sé una scia di polemiche. L’ultima, se non altro per l’ordine cronologico, arriva dal senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone: «La passerella all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi è

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il trionfo del ridicolo. Solo il Pd poteva giungere ad un così goffo tentativo di strumentalizzazione: criticare il Governo che c’è da 10 mesi per l’aeroporto di Salerno dopo che il Pd ha governato per anni a livello nazionale e continua a detenere la governance della società di gestione dello scalo».

Iannone ha poi chiarito la sua posizione circa il governo giallo-verde: «sono all’opposizione del governo grilloleghista ma questo modo di fare opposizione del Pd è l’unica cosa che alimenta le simpatie governative dei cittadini – ha infatti dichiarato il senatore – Sono anni che De Luca e suoi accoliti non sono capaci di far fare un passo avanti allo scalo pur essendo alla guida di Comune, Provincia, Regione e fino a qualche mese fa del Governo nazionale». Il parlamentare salernitano, inoltre, ricorda «che se non fosse stato per un emendamento, al quale il Pd in Parlamento non ha votato a favore, l’aeroporto di Salerno avrebbe già perso i 40 milioni di finanziamento che riuscimmo ad ottenere nel “salva Italia”

e questo proprio per incapacità della governance deluchiana.

Insomma il bue che chiama cornuto l’asino e intanto volano solo le baggianate».

«Toninelli non può voltarsi

dall’altra parte

L’aeroportodiSalernodevedecol lare subito»

Erika Noschese

«Toninelli non può voltarsi dall’altra parte». Parole dure quelle utilizzate da Maurizio Martina, ex ministro e attuale

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segretario nazionale del Pd, ieri in visita all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, nel corso del suo tour in Campania.

«Rispetto al lavoro che è stato fatto qui per potenziare, infrastrutturare e investire su questo aeroporto, il governo deve rispondere alle istanze delterritorio», ha dichiarato il s e g r e t a r i o d e m , a c c o m p a g n a t o i n v i s i t a a l l o s c a l o dall’onorevole Piero De Luca, i sindaci di Pontecagnano, Bellizzi e Salerno, rispettivamente Giuseppe Lanzara, Mimmo Volpe ed Enzo Napoli. Martina, poco prima di procedere con la visita in aeroporto, si è intrattenuto con gli amministratori locali, il presidente della società di gestione dell’aeroporto Antonio Ferraro e Anna Ferrazzano, presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno. L’ex ministro del governo Renzi e Gentiloni sembrava seriamente interessato alla vicenda dello scalo salernitano. Da qui, appunto, l’appello al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «L’onorevole De Luca e tutto il territorio mi pare che chieda a gran voce, in maniera inequivocabile, di poter procedere, di poter investire e di poter lavorare su un’infrastruttura come questa e Toninelli non si volti dall’altra parte. Se vuol fare il ministro deve sapere che queste scelte le deve fare, che non esiste che siano merce di scambio per bloccare o non bloccare altre questioni – ha infatti dichiarato Maurizio Martina – Qui c’è un territorio che chiede di poter procedere e se siamo qui è per dare un messaggio tutti insieme di attenzione, di sostegno, di impegno su una questione che per me è strategica». Dopo la visita alla pista che dovrebbe essere allungata, il democratico ha lanciato un nuovo monito al governo: «deve darsi una mossa, entro due settimane l’aeroporto deve decollare». Secondo Martina, infatti, il Salerno-Costa d’Amalfi ha un grande potenziale che dovrebbe – e potrebbe – valorizzare ilterritorio; potrebbe, infatti,

«generare un flusso di presenze, di lavoro, un indotto significativo quindi questo è anche il ruolo del Pd fare fino in fondo in ogni territorio questo lavoro fianco a fianco alle istanze delle comunità, e chiedere al governo in particolare di svegliarsi perché se poi manchiamo di investire risorse

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ingenti come quelle che potenzialmente possono essere investite qui, questo è un erroraccio nei confronti di famiglie, imprese, lavoratori e comunità locali». Intanto, proprio nella giornata di ieri, proprio da Capaccio Paestum, gli operatori della provincia di Salerno, unitamente alle maggiori sigle dell’Agroalimentare, dell’Industria e dell’Artigianato hanno lanciato un nuovo grido d’allarme, manifestando la propria ferma volontà affinché a strettissimo giro venga resa efficace e funzionale l’aeroporto SalernoCosta d’Amalfi. E proprio dopo l’incontro, al ministro Martina e al parlamentare Piero De Luca è stato consegnato un documento con tutte le richieste avanzate dagli operatori presenti su tutto il territorio salernitano, affinchè i dem facciano qualcosa di concreto.

«Scalo salernitano è un progetto vitale per lo sviluppo del territorio»

Un progetto vitale per lo sviluppo del territorio. Così l’Assocepi di Salerno definisce l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, sottolineando l’importanza di unirsi compatti per raggiungere un obiettivo che i cittadini salernitani e non solo, ormai attendono da decenni. «E’ inutile sottolineare, tutte le discrasie del passato dovute soprattutto al conflitto di interessi tra enti, che ha determinato danni inestimabili alle Pmi del nostro territorio, che hanno scontato personalismi e autoreferenzialità di personaggi, che non hanno inteso la valenza e l’imprescindibilità di una infrastruttura del genere, rispetto alla ripresa economica di un territorio falcidiato dalla mancanza endemica di servizi e collegamenti rapidi, sempre promessi e mai realizzati – ha dichiarato il presidente dell’Assocepi, Beniamino Brancaccio – Sicuramente tale struttura porterebbe un vantaggio competitivo al Turismo, all’Agricoltura, al Commercio locali che hanno bisogno di un volano per decollare. Per non parlare, poi, del fondamentale, conseguente notevole incremento dei posti di lavoro in un’area che vede decine di nostri giovani costretti ad abbandonare le

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proprie case nel tentativo di realizzarsi altrove. Stiamo purtroppo, da anni, rinunciando ad utilizzare le nostre enormi potenzialità». Da qui, l’invito rivolto alla politica locale a f f i n c h é s i m e t t a d a p a r t e l a l i t i g i o s i t à d o v u t a all’appartenenza partitica e ci si unirsi, coesi, «verso la realizzazione di un’opera di cui non si può più fare a meno, e dare così agli operatori del territorio, quelle possibilità da troppo tempo negate rispetto ad altri territori che godono di un sistema stradale e di trasporti di gran lunga superiore alle regioni che dovrebbero essere servite dall’aeroporto di Salerno», ha dichiarato ancora il presidente Beniamino Brancaccio che proprio nella giornata di ieri ha partecipato all’incontro tenutosi a Paestum con gli operatori locali e le associazioni di categoria, con il Vice Presidente Nazionale di Cepi, Claudio Pisapia, il Presidente di Assocepi Salerno, Beniamino Brancaccio e il Presidente della “Citta di Salerno”

Alfonso Siano.

Martina contro Salvini: «Da lui nessuna lezione, piuttosto spieghi l’alleanza con i 5 Stelle»

«Strada spianataperZingaretti?No,nonlopenso».Cosìil segretariodemMaurizio Martina commenta l’ipotesi di un’avanzata dell’attuale candidato alla segreteria delpartitopolitico. «Lanostramozione è quella cheunisce le forze anchedapunti di vista differenti perché si rende conto che il Pd oggi è a rischio – ha dichiarato il segretario - IlPdoggideve essere salvato,unito e aperto.Noi stiamo facendo questo lavoro con la pluralità giusta e con con l’intensità giusta: io chiedo a tutti di dare una mano». L’ex ministro sembra aver anche seppellito l’ascia di guerra con Matteo Richetti, di fatto numero due della lista che candida Maurizio Martina alla segreteria del partito: «qui c’è da dare una mano tutti insieme senza polemica, c’è da fare squadra. Questo è il senso della mozione, questo è il senso del lavoro che abbiamo intrapreso, questo è il senso della squadra che abbiamo organizzato. C’è da salvare il Pd, unirlo, aprirlo, costruire

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un alternativa forte alla Lega e 5 stelle». Per Martina, dunque,tutto ciò che c’è da fare ora è essere concentrati sulle primarie del prossimo 3 marzo «e chiedere a tanti elettori di venire a darci una mano. Per il momento per il Paese è difficilissimo: questo governo a far finta di non vedere che in questi mesi purtroppo ha riportato l’Italia sul crinale più difficile, quello della crisi economica e sociale e noi dobbiamo essere all’altezza di questa responsabilità», ha poi aggiunto il segretario dem che non risparmia attacchi al ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Il ministro è scappato dal processo anziché difendersi dal processo.Ha purtroppo messo in palio il blocco della Tavper salvarsi la poltrona, quindi dovrebbe solo che stare zitto adesso, anche perché ha preso in ostaggio47persone in quei giorni perché aveva bisogno di esibire in maniera spettacolare qualche vittima. Quindi da Salvini Nessuna lezione: piuttosto risponda del perché ha contrattato col Movimento 5 Stelle il blocco delle Infrastrutture strategiche di questo paese a partire dalla Tav». E sui domiciliari ai genitori dell’ex segretario Renzi ha tagliato corto: «massimo rispetto per questa vicenda, fiducia nella giustizia e vicinanza a quello che in particolare Matteo sta provando in questo momento, perché non è certo umanamente un passaggio facile».

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