ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G.M. GISELLU” - DORGALI
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INDAGINE SULLA SODDISFAZIONE Principali risultati di un’indagine conoscitiva
sui livelli di soddisfazione delle famiglie degli utenti e dei dipendenti dell’Istituto
1. Introduzione
Il presente rapporto descrive lo svolgimento e la conseguente analisi dei dati, relativamente ad un’indagine conoscitiva sulla soddisfazione degli utenti e dei dipendenti dell’Istituto Comprensivo G.M. Gisellu di Dorgali. In particolare, l’indagine è stata realizzata in funzione della rilevazione dei livelli di soddisfazione per tre gruppi di soggetti: le famiglie degli alunni, il personale docente e il personale non docente.
Gli ambiti sui quali si rileva la soddisfazione vertono principalmente sull’efficacia nell’erogazione dei servizi, la validità delle infrastrutture, la funzionalità della comunicazione e il carico di lavoro (sia per gli studenti, sia per i dipendenti). Da questi aspetti sono quindi scaturiti numerosi quesiti, che variano anche in funzione del gruppo di riferimento, articolati su tre differenti questionari.
Dopo una descrizione stringata delle caratteristiche metodologiche del sondaggio, il rapporto si sofferma sui principali risultati, analizzandoli rispetto al gruppo di appartenenza, seguono infine delle conclusioni essenziali.
2. Caratteristiche indagine
L’indagine oggetto del presente rapporto è stata svolta nel mese di marzo 2020 e ha coinvolto tre gruppi di rispondenti: le famiglie degli alunni, il personale docente e il personale non docente dell’Istituto. Per ogni gruppo è stato predisposto un questionario da compilare on line mediante moduli di Google, inviato tramite posta elettronica e, contestualmente, reso disponibile attraverso un link pubblicato nel registro elettronico e sul sito della scuola. Le famiglie con più di un figlio frequentante l’Istituto sono state invitate a compilare un questionario per ogni figlio.
Tutti i questionari risultano totalmente anonimi e basati sulla risposta volontaria degli intervistati. Non sono stati previsti solleciti in caso di mancate risposte.
Per i tre gruppi intervistati risultano le caratteristiche numeriche riportate nella seguente tabella:
Gruppi Totale risposte attese Totale risposte
ottenute Tasso di risposta
%
Famiglie 879 313 36%
Personale docente 102 81 79%
Personale non docente 28 17 61%
Come si evince dai dati riportati in tabella, le percentuali di risposta sono particolarmente elevate per il personale docente e non docente (rispettivamente il 79% e il 61%), mentre per le famiglie degli utenti si raggiunge a stento il 36%.
3. Analisi dei dati
Di seguito si analizzano i dati raccolti distintamente per ogni gruppo di rispondenti.
3.1 Famiglie
Il primo quesito chiede quale ordine di scuola è frequentato dal figlio a cui il questionario è riferito.
Come si evince dal grafico sopra riportato, le percentuali relative all’appartenenza degli studenti ai tre ordini di scuola sono piuttosto aderenti ai dati originari (rispettivamente scuola dell’infanzia 18%; scuola primaria 50%; scuola secondaria di primo grado32%).
La prima sezione del questionario contiene sei quesiti che indagano sul livello generale di soddisfazione. Un denominatore comune risulta essere l’altissima percentuale di rispondenti abbastanza/molto soddisfatti, si arriva sempre oltre i tre quarti per tutti gli aspetti proposti, con una prevalenza degli “abbastanza” rispetto al “molto”.
Seguono i grafici per i sei aspetti esaminati:
La seconda sezione del questionario contiene nove quesiti che indagano sulla soddisfazione per i servizi e le infrastrutture. La soddisfazione per gli aspetti esaminati appare in questo caso più variegata: prevalgono ancora i molto/abbastanza soddisfatti per quasi tutti gli aspetti, anche se con una diversa composizione dei sottogruppi; fa eccezione, tuttavia, la soddisfazione per le infrastrutture tecniche (laboratori, computer, etc) dove si osserva una netta maggioranza dei poco/per niente soddisfatti.
Seguono i grafici per i primi otto aspetti esaminati.
Un discorso a parte merita il quesito “La comunicazione con il Dirigente, se necessaria, è stata semplice?” per il quale la maggior parte dei rispondenti ha indicato “non so”, probabilmente perché non ha mai avuto necessità di un contatto diretto con la dirigenza; le risposte residue riguardano quasi totalmente alti livelli di soddisfazione.
La terza sezione, riguardante il livello di conoscenza dei servizi disponibili e del piano formativo, è articolata su quattro quesiti: due sulla conoscenza del PTOF e due sul sito internet della scuola. Come si evince dai grafici seguenti, la maggior parte dei rispondenti dichiara di aver letto poco o per niente il PTOF, che tuttavia sembra abbastanza/molto utile ed interessante alla maggior parte delle famiglie. Oltre il 60% dei rispondenti utilizza abbastanza/molto il sito web della scuola, mentre la percentuale di chi definisce abbastanza/molto esaurienti i contenuti di suddetto sito sfiora l’85%.
Seguono i grafici per i quattro aspetti esaminati.
Per quanto riguarda la comunicazione scuola famiglia tramite i rappresentanti dei genitori, la quasi totalità dei genitori è abbastanza/molto soddisfatta, come si osserva nel seguente grafico.
Il 60% dei rispondenti è favorevole ad un versamento volontario di un unico contributo economico iniziale destinato a coprire tutte le attività volte all'arricchimento dell'offerta formativa.
La sezione prevede infine una domanda aperta: “Sareste favorevoli ad eventuali sperimentazioni nell'ambito dell'organizzazione scolastica (settimana corta, ore da 50 minuti, orario modulare, riformulazione dei rientri pomeridiani)?” rivolta ai soli genitori di alunni della scuola secondaria di primo grado. Si sono registrate 125 risposte, alcune delle quali abbastanza argomentative sulla ragione della disponibilità o meno riguardo sperimentazioni sull’orario delle lezioni, anche ricche di indicazioni aggiuntive; per altre invece si osserva un semplice sì o no. Il grafico seguente riporta i dati essenziali.
L’ultima domanda, relativa all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo recentemente, che recita: “In questa fase di emergenza sanitaria che ha portato alla sospensione delle attività didattiche, ritenete che la scuola sia presente, anche a distanza, per proseguire il dialogo educativo?”, ha registrato quasi il 90% di rispondenti che ritiene che la scuola sia abbastanza/molto presente.
Il questionario per le famiglie si chiude con una domanda a risposta aperta, che chiede suggerimenti per migliorare il servizio. Le risposte sono le più varie, e riguardano anche aspetti peculiari dell’ordine di scuola a cui si riferiscono, tuttavia non poche sono incentrate su suggerimenti o malcontento riguardo la didattica a distanza, scaturita dall’attuale emergenza sanitaria.
3.2 Personale docente
La sezione dell’indagine dedicata ai docenti, raccoglie informazioni sulla soddisfazione per numerosi aspetti legati alla professione. Il questionario si apre con un quesito sull’ordine di scuola in cui si svolge la propria attività. Le percentuali relative all’ordine di scuola di appartenenza dei rispondenti, osservabili sul grafico seguente, sono in linea con l’effettiva ripartizione dei docenti tra i tre ordini presenti nell’Istituto.
Segue un quesito che indaga sul numero di ore lavorate in media al giorno, escludendo quelle trascorse in classe. Il primo dei grafici seguenti mette in evidenza due nutriti gruppi che lavorano fuori dall’aula da 4 a 6 ore (46,8%) e da 1 a 3 ore (44,2 %); la percentuale residua si divide tra coloro che lavorano oltre le 6 ore (6,5%) e coloro che non lavorano oltre l’orario scolastico (2,5%).
Il questionario tratta quindi l’equilibrio tra impegni lavorativi e tempo libero: il 60% dei rispondenti ha la sensazione che ci sia un giusto equilibrio.
Le cinque domande che seguono indagano su alcuni aspetti legati al confort e alla funzionalità delle infrastrutture. Tra le categorie di risposta che descrivono la situazione rilevata (buona, discreta, mediocre, negativa) quelle positive sono state indicate dalla stragrande maggioranza dei rispondenti, per l’illuminazione e la pulizia degli ambienti. La situazione è considerata mediocre/negativa da una percentuale un po’ più elevata (comunque inferiore al 25%) per l’insonorizzazione degli ambienti, lo spazio di lavoro (scrivanie e aule docenti) e i parcheggi.
Le domande che seguono chiedono “Con quale frequenza nella scuola si verificano le situazioni di seguito descritte” relativamente a 7 situazioni: 1) rispetto del regolamento di Istituto;
2) condivisione criteri di assegnazione insegnanti alle classi; 3) circolari dl DS chiare e puntuali; 4) ruoli del personale chiari e ben definiti; 5) istruzioni per lo svolgimento dei propri compiti sono chiare e ben definite; 6) gli obiettivi e le priorità del lavoro sono comunicati e condivisi; 7) il Ds ascolta e tiene conto delle richieste del personale. Il comune denominatore dei dati analizzati è che le situazioni elencate si presentano con grande frequenza, secondo la quasi totalità dei rispondenti come si osserva nei grafici seguenti.
Le risposte sono più variegate per la batteria quesiti che recitano “In che misura le capita di vivere i fenomeni seguenti nel suo ambiente di lavoro” per 15 diversi aspetti. Come si evince dai grafici seguenti, non è possibile in questo caso trovare un comune denominatore al profilo delle risposte per i diversi aspetti, data l’eterogeneità degli stessi. Per esempio si ha la totalità di “spesso” e “a volte” in relazione a un fenomeno positivo “il DS approva e sostiene il ruolo educativo degli insegnanti”; specularmente si ha una quasi totalità di “raramente” e “mai” per i fenomeni negativi, per esempio, “si prova disinteresse e insofferenza per il lavoro”.
Il questionario si chiude con un quesito rivolto unicamente ai docenti della scuola secondaria di primo grado “Sareste favorevoli ad eventuali sperimentazioni nell'ambito dell'organizzazione scolastica (settimana corta, ore da 50 minuti, orario modulare, riformulazione dei rientri pomeridiani)?”, al quale oltre il 50% degli intervistati ha risposto “sì,” il 10% “no” e i restanti “non so”.
3.3 Personale non docente
Il gruppo dei rispondenti all’indagine sul personale ATA, piuttosto esiguo (solo 17 risposte a fronte delle 28 attese), risulta essere composto per i tre quarti da collaboratori scolastici e per la parte rimanente da assistenti amministrativi. Solo per i collaboratori, segue un grafico che mostra in quale ordine di scuola prestano servizio.
Il questionario esamina quindi tre aspetti professionali: qualità a livello organizzativo, distribuzione dei carichi di lavoro e efficacia delle riunioni. Per il primo quesito che recita “Il nostro Istituto persegue la qualità a livello organizzativo e logistico - strutturale” si ha la quasi totalità di
“abbastanza” e “molto” (circa il 90% congiuntamente), con solo “non so” come risposta dei rimanenti.
Per il secondo aspetto, “I carichi di lavoro sono distribuiti in modo equo”, come si evince dal grafico seguente, i “molto” si riducono al 12%, gli abbastanza si attestano sul 60%; un altro 12%
sceglie poco come risposta e i restanti “non so”. Per quanto riguarda l’efficacia delle riunioni la percentuale di risposte positive continua a contrarsi, mentre circa un quarto dei rispondenti si distribuisce uniformemente tra “per niente” e “poco”.
L’indagine prosegue con cinque domande che indagano sulla qualità delle relazioni interpersonali a diversi livelli: tra colleghi; con gli insegnanti; con i genitori degli alunni; con il DSGA; con la dirigenza. Come si evince dai grafici seguenti, il profilo delle risposte risulta piuttosto simile per quasi tutti gli aspetti: predominano infatti le risposte positive che mostrano relazioni o comunicazione abbastanza/molto buone, accompagnate da quote non trascurabili di
“poco”, soltanto per “le relazioni con i genitori improntate al rispetto e alla collaborazione” e
“l’efficacia della comunicazione con il DSGA”.
Il quesito seguente “l nostro Istituto offre occasioni di sviluppo professionale per il personale non docente”, i rispondenti si dividono prevalentemente tra “abbastanza”, 53% e “poco” 41%, come si può vedere nel grafico riportato sotto.
L’indagine si conclude con il quesito “È soddisfatto del suo lavoro”, per il quale la quasi totalità delle risposte confermano una percezione positiva: “molto soddisfatto” 35%, “soddisfatto”
59%, “poco soddisfatto” 6%.
4. Conclusioni
dati che scaturiscono dall’indagine condotta da questo Istituto, analizzando i principali aspetti connessi alla soddisfazione delle famiglie e dei dipendenti, tracciano un quadro piuttosto positivo, dove, per la quasi totalità degli aspetti esaminati, i più soddisfatti superano abbondantemente i meno soddisfatti. Non si evidenziano quindi delle criticità, nell’erogazione dei servizi, nella comunicazione o nelle relazioni professionali, ma piuttosto delle potenzialità da sviluppare ulteriormente (per esempio la fruibilità del PTOF e del sito internet della scuola da parte delle famiglie).
Prof. Mariano Incollu