Trovare lavoro, posti disponibili per 100.000 tecnici
written by Noemi Secci | 21/11/2015
Professioni specializzate tecniche, 100.000 posti non coperti in Italia: i mestieri più richiesti dalle aziende.
In un periodo in cui trovare lavoro è sempre più difficile, pare impossibile che ci siano ben 100.000 posti messi a disposizione dalle aziende italiane, che nessuno occupa. Eppure, è quanto emerso dal ventiduesimo incontro Orientagiovani di Confindustria, svoltosi a Milano: nonostante il potenziamento della formazione tecnica superiore, le aziende faticano notevolmente a trovare tecnici specializzati, per cui, al momento, ci sono circa 100.000 posizioni aperte in tutt’Italia.
Le imprese, difatti, ricercano lavoratori specializzati soprattutto in ambito tecnico, tecnologico e scientifico, con un elevato livello di istruzione, e forti competenze tecnico–meccaniche. Requisiti difficili da reperire, poiché il sistema scolastico fatica a svecchiarsi, ma non solo: sono numerosi i giovani che scelgono studi universitari umanistici, anche a causa della notevole difficoltà di accesso alle facoltà tecnico-scientifiche, spesso a numero chiuso.
Una speranza di miglioramento, comunque, risiede nell’attuazione della Riforma cosiddetta Buona Scuola, che dovrebbe favorire l’alternanza scuola-lavoro, e formare, così, gli studenti nella pratica, e non solo nella teoria. Con una particolare
attenzione alle professioni tecniche, ed un rafforzamento dell’offerta formativa in questa direzione.
Le professioni più ricercate
Al momento, secondo recenti indagini Istat, le principali professioni ricercate in ambito tecnico sono:
– responsabili della produzione industriale;
– analisti e progettisti di software;
– imprenditori e tecnici della gestione di cantieri edili e di servizi;
– specialisti nella saldatura elettrica;
– progettisti d’impianti.
Tra le professioni emergenti abbiamo, poi, i mestieri legati alla green economy:
energy manager, installatore di pannelli solari, installatore d’impianti e di coperture, progettista d’impianti fotovoltaici, termici ed eolici.
Sono comunque in ascesa tutte le professioni tecniche specialistiche: vediamo insieme l’elenco esaustivo di tali mestieri, secondo la nomenclatura Istat.
Le professioni tecniche
Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione:
– Tecnici delle scienze quantitative, fisiche e chimiche: Tecnici fisici e geologici, Tecnici chimici, Tecnici statistici;
– Tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni: Tecnici programmatori, Tecnici esperti in applicazioni, Tecnici web, Tecnici gestori di basi di dati, Tecnici gestori di reti e di sistemi telematici, Tecnici per la trasmissione radio-televisiva e per le telecomunicazioni;
– Tecnici in campo ingegneristico: Tecnici meccanici, Tecnici metallurgico- minerari e della ceramica, Elettrotecnici, Tecnici elettronici, Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate, Tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, Disegnatori industriali e professioni assimilate;
– Tecnici della conduzione di impianti produttivi in continuo e dell’esercizio di reti idriche ed energetiche: Tecnici della conduzione di impianti produttivi in continuo, Tecnici dell’esercizio di reti idriche ed energetiche;
– Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi: Tecnici di produzione in miniere e cave, Tecnici della gestione di cantieri edili, Tecnici della produzione manifatturiera, Tecnici della produzione e preparazione alimentare, Tecnici della produzione di servizi;
– Tecnici del trasporto aereo, navale e ferroviario: Comandanti e ufficiali di bordo, Comandanti e piloti di aereo, Tecnici dell’aviazione civile, Tecnici dell’organizzazione del traffico ferroviario, Tecnici dell’organizzazione del traffico portuale;
– Tecnici di apparecchiature ottiche e audio-video: Fotografi e professioni assimilate, Operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video, Tecnici di apparati medicali e per la diagnostica medica;
– Tecnici della sicurezza e della protezione ambientale: Tecnici della
sicurezza di impianti, Tecnici della sicurezza sul lavoro, Tecnici del controllo e della bonifica ambientale.
Per ciascuna di queste professioni specializzate, le occasioni d’impiego sono molto alte ed in continuo aumento: appaiono anche mestieri esistenti da tempo, come i fotografi, poiché si tratta di attività rinnovate dal web e dall’information technology, alle quali sono state aggiunte competenze tecniche altamente specializzate.
Non dimentichiamo, però, che, per quanto non forniscano occasioni di lavoro in misura pari alle professioni elencate, non devono essere buttate alle ortiche nemmeno le professioni umanistiche: unite agli strumenti dell’information technology, infatti, le competenze derivanti dagli studi umanistici costituiscono una carta vincente. Pensiamo ai mestieri legati al copywriting, nei quali saper scrivere e saper raccontare sono delle doti fondamentali; pensiamo, ancora, alle figure del counselor e del formatore aziendale, in continua ascesa, nonostante l’attività di stampo prevalentemente umanistico.
Il web, infatti, ha il merito di scoprire antichi mestieri e di rivoluzionarli, riadattandoli alla nuova realtà e coordinandoli con le tecnologie e le più moderne applicazioni.
Chiudono la carrellata sui mestieri più richiesti alcuni evergreen, come le professioni sanitarie (medici, infermieri, ma anche Oss, la cui crescita è scontata, visto l’invecchiamento della popolazione), i mestieri tecnici non specializzati (addetti alle pulizie, addetti alla manutenzione), ed i mestieri legati alle attività turistiche e ricettive (seppure con andamento stagionale).
Certo, la contrazione del mercato del lavoro non sparirà in poco tempo, ma un contributo fondamentale sarà dato dalle scuole e dagli istituti di formazione in
genere, che offriranno una preparazione più in linea con quanto richiesto da chi assume, e , soprattutto, prepareranno gli allievi anche alla pratica, e non solo alla teoria.