• Non ci sono risultati.

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici Sede I.P.S.E.O.A.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici Sede I.P.S.E.O.A."

Copied!
71
0
0

Testo completo

(1)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 1

I . I . S . S . “ L U I G I V A N V I T E L L I ” T E C N I C O E P R O F E S S I O N A L E

L I O N I ( A V )

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici

Sede I.P.S.E.O.A.

Allegato al D.V.R.

FUNZIONE NOME E COGNOME FIRMA

Datore di lavoro Prof.ssa Marilena Viggiano

RSPP Ing. Vincenzo Fungaroli

Medico competente Dott.ssa Simona Iannelli

RLS Prof. Gerardino Di Popolo

Revisione N°0

Data revisione: 0__/09/2020

Protocollo 0004185/2020 del 04/09/2020

(2)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 2 Premessa

Al fine di gestire la situazione emergenziale COVID 2 la Dirigente Scolastica con la collaborazione del R.S.P.P, medico competente e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ha provveduto a redigere il seguente Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici nel rispetto del “D.Lgs. 81/2008, T.U. in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". Per la stesura del presente protocollo si è tenuto in considerazione delle "Norme tecniche" approvate e pubblicate da organismi internazionali, europei e nazionali di normalizzazione, dai D.P.C.M. emanati, dalle "Linee guida" elaborate e raccolte dalle Regioni, dall'INAIL, dal Comitato Tecnico Scientifico e dal Protocollo d’intesa siglato in data 6 agosto 2020 tra Ministero dell’Istruzione e Sindacati per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione COVID 19 (disposizioni relative a pulizia e igienizzazione dei luoghi e delle attrezzature).

Il protocollo affronta il tema della gestione delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nei tre plessi scolastici dell’I.I.S.S. “L. Vanvitelli” di Lioni, provincia di Avellino ed è rivolto in particolare a chi ha la responsabilità della gestione.

La pulizia e la sanificazione dei locali, delle apparecchiature, delle attrezzature, degli arredi e degli strumenti di lavoro diviene un fattore fondamentale nella gestione degli ambienti ad alta frequentazione, al fine di evitare, per quanto tecnicamente possibile, già nella normalità dei casi, la trasmissione di malattie note quali le malattie dell’infanzia, l’influenza, la tubercolosi, la meningite, la salmonellosi, l’epatite A e B, i funghi, le verruche, la scabbia, nonché, nelle attuali condizioni di emergenza, il virus Sars Cov 2.

Il dirigente scolastico ha provveduto, come detto in precedenza, a far redigere tale documento nel quale sono state fissate delle istruzioni ben specifiche, sono stati attribuiti compiti e responsabilità ed è stato definita una frequenza delle operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle diverse aree dei plessi che compongono l’istituto scolastico.

(3)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 3

DEFINIZIONE DI PULIZIA, DISINFEZIONE E SANIFICAZIONE

Spesso i termini pulizia, disinfezione e sanificazione vengono utilizzati come sinonimi, ma si intendono nella realtà complessi procedimenti e operazioni molto diversi, realizzati con metodologie e prodotti differenziati che si pongono obiettivi diversi.

Il D.M. 7 luglio 1997, n. 274 “Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della Legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione” fornisce le seguenti definizioni:

a) sono attività di PULIZIA quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati e aree di pertinenza;

b) sono attività di DISINFEZIONE quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni;

c) sono attività di DISINFESTAZIONE quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta a singola specie;

d) sono attività di DERATTIZZAZIONE quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia;

e) sono attività di SANIFICAZIONE quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l'umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l'illuminazione e il rumore.

Le diverse azioni messe in essere in un ambiente scolastico tendono a concorrere ad una salubrità degli ambienti che portano ad una migliore qualità della vita degli studenti, dei lavoratori e dei frequentatori diminuendo la probabilità di diffusioni di microrganismi portatori di infezioni.

(4)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 4

La pulizia delle superfici e degli ambienti è l’azione preliminare da effettuare e indispensabile per una eventuale successiva disinfezione. La disinfezione non risulta efficace se attuata su superfici non precedentemente pulite. Le operazioni di pulizia tipologicamente sono inquadrate come:

- pulizie ordinarie: comprendono attività di pulizia di carattere continuativo e programmato, solitamente con frequenza giornaliera;

- pulizie periodiche: comprendo attività di pulizia più profonda a periodicità più lunga da svolgersi con frequenze prestabilite;

- pulizie straordinarie: comprendono interventi imprevedibili richiesti per esigenze occasionali o emergenziali; dopo un’adeguata valutazione dei rischi, la programmazione deve essere rivista, anche in base alla destinazione d’uso dell’ambiente stesso e dei flussi di persone.

Le operazioni di pulizia devono essere condotte possibilmente negli orari, nei periodi e nei luoghi in cui non sono presenti persone in modo da non creare interferenze o rischi rispetto alla normale attività scolastica.

DETERSIVI, DETERGENTI E DISINFETTANTI

Nella scelta dei detergenti multiuso e dei disinfettanti occorre tenere conto di una serie di requisiti, quali rapida azione e lunga persistenza dell’attività, attività biocida, spettro d’azione più ampio possibile, minor pericolosità alle concentrazioni d’uso, per l’uomo e sui materiali da trattare, facilità di applicazione, qualità e sicurezza, economicità di gestione, ma anche buona stabilità chimica, elevato potere di penetrazione, non induzione a resistenze.

L’utilizzo di prodotti nel rispetto degli utenti, dei materiali e dell’ambiente è auspicabile sempre, ma prima di tutto occorre verificare che i principi attivi normalmente utilizzati nei prodotti disinfettanti siano autorizzati a livello nazionale (Presidi Medico Chirurgici - PMC) ed europeo (biocidi). Durante un’emergenza sanitaria tipo COVID-19, i disinfettanti che sembrano avere i migliori risultati sono l’etanolo, i sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetilammonio - DDAC, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio, ADBAC), il perossido d’idrogeno, l’ipoclorito di sodio e altri principi attivi. Le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione disinfettante sono dichiarati sull’etichetta apposta sui prodotti disinfettanti stessi, sotto la responsabilità del produttore. Il produttore stesso al fine di ottenere l’autorizzazione del prodotto come presidio medico chirurgico o del prodotto biocida deve presentare test di verifica dell’efficacia contro uno o più microorganismi bersaglio.

I presidi medico-chirurgici (PMC) disponibili in commercio sul territorio nazionale per la disinfezione della cute e/o delle superfici sono, per la maggior parte, a base di principi attivi come ipoclorito di sodio, etanolo, propan-2-olo, ammoni quaternari, clorexidina digluconato, perossido di idrogeno, bifenil-2-olo, acido peracetico e troclosene sodico alcuni dei quali efficaci contro i virus. I prodotti disinfettanti contenenti i principi attivi approvati ai sensi del BPR (Regolamento UE 528/2012) sono autorizzati e disponibili sul mercato europeo classificati come “biocidi”.

Per la disinfezione umana e per quella delle superfici il BPR identifica distinte tipologie di prodotti (Product Type, PT)

(5)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 5

L’uso di alcuni PMC è riservato esclusivamente agli utilizzatori professionali, in quanto il loro impiego richiede una specifica formazione e l’obbligo di indossare i DPI; questa tipologia di prodotti è facilmente riconoscibile in quanto riportano sull’etichetta la dicitura “Solo per uso professionale”.

In assenza di tale dicitura il prodotto si intende destinato per l’uso al pubblico.

La pulizia con acqua e normali detergenti e la disinfezione con prodotti disinfettanti comuni è di per sé sufficiente, come primo intervento, per la decontaminazione delle superfici anche se non sono, a tutt’oggi, disponibili prove specifiche della loro efficacia su SARS-CoV-2, ma dati di bibliografia attestano, comunque, la loro efficacia rispetto ad altre patologie, ad esempio una concentrazione di etanolo al 70% (non specificato se in p/p o v/v) sono più efficaci su due diversi coronavirus (virus dell'epatite di topo e virus della gastroenterite trasmissibile) dopo un minuto di contatto su superfici dure rispetto all’ipoclorito di sodio allo 0,06% v/v.

ATTREZZATURE PER LA PULIZIA

Per la pulizia degli ambienti si ritengono necessarie le seguenti attrezzature:

 Panni-spugna differenziati per codice colore e teli monouso per la spolveratura (si sconsigliano le normali spugne perché facilmente inquinabili).

 Scope trapezoidali e scope tradizionali.

 Asta pulivetro, vello lavavetro.

 Sistema MOP. Si sottolinea la necessità di utilizzare più sistemi MOP in base alle zone da pulire: uno per i servizi igienici, uno per gli ambienti didattici in genere (sezioni, aule, palestre, laboratori, ecc.).

 Sistema MOP con serbatoio per autocaricamento;

 Macchina lava – asciuga pavimenti, ove possibile utilizzarla.

 Aspirapolvere, ove necessaria.

 Sacchi per i rifiuti grandi e piccoli

Per l’utilizzo delle attrezzature è obbligatorio indossare i seguenti Dispositivi di protezione individuale (camice, guanti, scarpe antiscivolo, visiera).

(6)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 6

MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE

Tutto il materiale per la pulizia deve essere regolarmente pulito dopo l'uso in quanto spugne, stracci, telini possono essere importante veicolo di contagio di infezioni o patologie; ove possibile si consiglia l’uso di materiale monouso.

Alla fine delle operazioni di pulizia le frange MOP, le garze, i panni devono essere lavati con acqua calda e disinfettati. Si consiglia di utilizzare il lavaggio in lavatrice (dove disponibile) ad alta temperatura (maggiore di 60° C) che consente una più efficace pulizia e una adeguata disinfezione a calore. L'uso della lavatrice presenta alcuni vantaggi: si evita l'uso di disinfettanti chimici, si abbreviano le procedure di pulizia del materiale lavabile, si riduce il ricorso a materiale monouso. In alternativa alla lavatrice si deve eseguire la pulizia manuale in un lavandino adibito unicamente a questo scopo, seguita da immersione in soluzione acquosa di cloro allo 0,5% per almeno 10 minuti, avendo cura di eseguire separatamente il lavaggio dei materiali precedentemente usati per la pulizia del bagno dai materiali utilizzati in altri ambienti.

Evitare di lasciare in ammollo gli stracci per periodi superiori a quelli necessari per una corretta disinfezione (10-20 minuti). Tutti i contenitori (secchi, anche quelli del MOP) usati per le operazioni di pulizia, le scope delle latrine e altre attrezzature per i servizi igienici devono essere lavati con acqua e detergente e successivamente disinfettati con una soluzione acquosa di cloro allo 0,5% per almeno 10 minuti. L'umidità favorisce la crescita microbica: gli stracci, le spugne, le frange, le scope delle latrine vanno asciugati in ambiente aerato, quando è possibile con l'esposizione diretta al sole.

CONSERVAZIONE DELLE ATTREZZATURE

L’apposito locale per la conservazione di tutti i prodotti e le attrezzature deve essere chiuso a chiave. Tenere conservate le relative schede tecniche e schede dati di sicurezza dei prodotti per consultazione.

Dopo l'uso, richiudere accuratamente le confezioni del detergente e del disinfettante.

È fondamentale riporre materiale e attrezzi a seconda delle aree (materiale separato per bagni, cucine, aule e sezioni) e a seconda dell'utilizzo (per water, lavandino, altre superfici). Questo, oltre a rispondere a esigenze igieniche, faciliterà l'utilizzo delle attrezzature da parte del personale assegnato per le sostituzioni.

TRAVASO DI PRODOTTI

Nel caso occorra travasare i prodotti (ad esempio quando la fornitura è in confezioni molto grandi o in forma solida da sciogliere o necessita una diluizione), i nuovi contenitori devono essere chiaramente etichettati, indicando il nome del prodotto la classificazione di rischio.

(7)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 7

TECNICHE DI PULIZIA

Le tecniche di pulizia sono comportamenti non complessi che l’addetto deve adottare prima, durante e dopo le operazioni di pulizia. In via preliminare l’incaricato dovrà predisporre i prodotti e le attrezzature necessarie all’operazione che è chiamato a svolgere. Normalmente, questa azione consiste nell’approvvigionare il carrello di cui il personale è dotato e che porta al proprio seguito nei luoghi ove è chiamato ad operare.

Nel caso dell’emergenza COVID-19, il Ministero della Salute, nella Circolare 5443 del 22 febbraio 2020, afferma che in letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus, inclusi quelli responsabili della SARS e della MERS, possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature fino a 9 giorni. Allo stesso tempo, però, le evidenze disponibili hanno dimostrato che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti, quali ipoclorito di sodio (0,1% - 0,5 %), etanolo (62% – 71 %) o perossido di idrogeno (0,5%) per un tempo di contatto adeguato.

In via del tutto cautelativa ogni pulizia o disinfezione deve essere effettuata areando i locali, ove possibile, indossando i guanti, gli occhiali e le mascherine (FFP2 in caso di emergenza o pandemia). Per razionalizzare le operazioni di sanificazione e renderle più sicure, evitando il trasferimento di microrganismi tra le diverse superfici, per i panni viene adottato un codice colore.

Il colore diverso dei panni indica che questi vanno utilizzati in aree diverse con prodotti diversi e su differenti superfici.

Ad esempio:

Rosso. Aree a rischio molto alto, come sanitari (wc, bidet). Prodotti disincrostanti.

Verde. Aree ad alto rischio, come cucine e superfici su cui si trattano alimenti o superfici particolarmente sporche come posaceneri, cestini dei rifiuti, ruote di sedie e arredo mobile.

Prodotti sgrassanti (aule scolastiche, ambulatori).

Blu. Aree a rischio medio, come uffici e arredi. Prodotti multiuso.

Giallo. Aree a rischio basso, come vetri, superfici vetrificate, sanitari (doccia, lavandino). Prodotti multiuso dedicati (corridoi).

Bianco. Prodotti disinfettanti.

Al di là del colore, i panni possono essere di materiali diversi, ciascuno dei quali ha proprie caratteristiche.

- Cotone. Fibra naturale molto resistente. I panni in cotone possono essere utilizzati sia asciutti che umidi.

- TNT (Tessuto Non Tessuto). Velo, strato o foglio di fibre ripartite direzionalmente, la cui coesione è assicurata da metodi meccanici, chimici e/o fisici. Molto usato per panni monouso.

- Microforato. Lattice con microforature che conferiscono grande scorrevolezza. Molto assorbente.

- Spugna. Composti da cotone e cellulosa, con grande capacità assorbente.

- Microfibra. Famiglia di fibre tessili sintetiche molto ampia, con diverse composizioni e finezze. La microfibra che si è affermata nel settore pulizie è composta da poliestere (80%) e poliammide (20%) uniti tra loro in una sola fibra, detta a matrice, che ingloba lo sporco e lo rimuove dal substrato.

Si riportano le tecniche di pulizia.

(8)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 8

SPOLVERATURA AD UMIDO/DETERSIONE SUPERFICI - Areare i locali.

- Se è la prima volta che si utilizza un prodotto detergente, controllare la scheda dati di sicurezza.

- Verificare se la concentrazione del detergente è adeguata alla tipologia di superficie da trattare, in caso contrario diluire il prodotto fino alla concentrazione desiderata.

- Nebulizzare il detergente sul panno o inumidire il panno dopo essersi accertati che il prodotto può essere utilizzato per la specifica operazione indicata; non mescolare mai i prodotti tra di loro e non travasarli in contenitori anonimi.

- Piegare il telo in quattro (non raccoglierlo casualmente).

- Passare il passo sulla superficie eseguendo movimenti paralleli e a S in modo da coprire l’intera area.

- Girare spesso il telo.

- Una volta utilizzate tutte le facce del telo, gettarlo se monouso.

- Se si usa un panno riutilizzabile, lavarlo accuratamente in soluzione detergente e sciacquarlo.

- Cambiare spesso la soluzione detergente.

- Sciacquare abbondantemente le superfici trattate.

- Leggere sempre le avvertenze riportate sull’etichetta e richiudere sempre il recipiente quando non si utilizza più il prodotto.

- A superficie asciutta ripetere l’intervento utilizzando il disinfettante.

DISINFEZIONE DELLE SUPERFICI

- La disinfezione deve essere preceduta da accurata pulizia. Lo scopo è quello di eliminare lo sporco in modo da diminuire la carica microbica favorendo la penetrazione del principio attivo.

- Se è la prima volta che si utilizza un prodotto disinfettante, controllare la scheda dati di sicurezza.

- Verificare se la concentrazione del disinfettante è adeguata alla tipologia di superficie da trattare, in caso contrario diluire il prodotto fino alla concentrazione desiderata. Una concentrazione impropria di disinfettante non ne aumenta l’efficacia.

- Tutti i disinfettanti usati in modo improprio possono determinare effetti indesiderati (danni alle persone e ai materiali).

- Ogni volta che si prepara una soluzione di disinfettante, dovrà essere opportunamente identificata e utilizzata in tempi brevi. Se si presuppone il rischio di contaminazione, la soluzione va sostituita con frequenza.

- Non rabboccare mai le soluzioni disinfettanti.

- Non lasciare i contenitori dei disinfettanti aperti e, ogni volta che si aprono, non contaminare la parte interna del tappo (poggiare il tappo sempre rovesciato).

- Conservare i contenitori ben chiusi, al riparo della luce, lontano da fonti di calore e in un apposito armadietto.

- Il prodotto deve essere sempre mantenuto nel contenitore originale, a meno che non si renda necessaria la diluizione, che andrà fatta seguendo le modalità concordate e utilizzando acqua o altri diluenti non inquinati.

- Per l’applicazione fare sempre ben attenzione alle etichette, dove vengono riportate le diluizioni da effettuare prima dell’impiego, le modalità e gli eventuali dispositivi di protezione individuale da utilizzare.

- Evitare di portare a contatto l’imboccatura del contenitore con mani, garze, panni o altro.

- Se non chiaramente specificato o già previsto dal produttore è bene non associare mai due disinfettanti o un disinfettante con un detergente per evitare problemi di interazioni o di eventuali incompatibilità che potrebbero compromettere l’azione detergente e/o disinfettante.

(9)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 9

- Il disinfettante chimico più utilizzato nella disinfezione ambientale (pavimenti, pareti, porte, letti, tavoli, servizi igienici, cucine di reparto ecc.) è l’ipoclorito di sodio stabilizzato che, essendo un disinfettante ad ampio spettro d’azione, garantisce un’attività su virus, batteri e numerosi tipi di spore già a concentrazioni molto basse.

- Inumidire il telo/panno con l’apposito disinfettante

- Lavarlo accuratamente con il disinfettante ogniqualvolta si cambia ogni singola superficie (cattedra, banco, sedia, ripiano, WC, lavandino, interruttore, ecc.).

- Lasciarlo agire il disinfettante il tempo necessario.

- In base alle istruzioni ripassare un panno pulito o lasciare agire senza risciacquo.

- Le operazioni rispecchiano quanto detto per la detersione dei pavimenti.

DETERSIONE E DISINFEZIONE ARREDI (IN CASO DI PRESENZA DI PERSONA CONTAGIATA O PRESUNTO CONTAGIO)

L’azione di detersione e disinfezione degli arredi (in particolar modo quelli di uso quotidiano, quali scrivanie, banchi, sedie, lavagne, contenitori, ecc.) in periodo emergenziale deve essere effettuata, oltre a quanto previsto normalmente, ogniqualvolta si ha notizia che nel locale abbia soggiornato per brevi o lunghi periodi una persona contagiata o presunta tale, o nel caso in cui si verifichino situazioni eccezionali quali presenza di persona con sintomi COVID – 19, vomito e rilascio di secrezioni corporee. È opportuno procedere nel modo seguente:

- Areare i locali.

- Sgomberare le superfici rimuovendo tutti gli oggetti e possibili incontri.

- Detergere e disinfettare gli arredi con prodotto adeguato e compatibile con il materiale con cui l’arredo è stato realizzato.

- Riposizionare gli arredi mobili, qualora sia stato necessario rimuoverli nella fase iniziale.

SCOPATURA AD UMIDO

- Verificare che sia l’attrezzatura a disposizione per quella tipologia di ambiente su cui agire.

- Non utilizzare la scopa tradizionale perché la polvere viene sollevata e torna a depositarsi, ma utilizzate o aspirapolvere o MOP per la polvere.

- Nel caso di MOP per la polvere avvolgere le alette con l'apposita garza inumidita.

- Si procede sempre avanzando, per non perdere lo sporco, eseguendo movimenti ad S.

- Sostituire spesso la garza e necessariamente quando si cambia tipologia di ambiente.

- Al termine delle operazioni di pulizia si devono lavare e asciugare sia le alette sia le garze.

DETERSIONE DEI PAVIMENTI

- Attrezzature: carrello a due secchi (ad esempio rosso e blu con la soluzione detergente- disinfettante) con MOP o frangia, panni in microfibra.

- Se si tratta di superfici molto estese e senza troppi arredi o ostacoli è consigliabile l’uso di un lavasciuga, macchina che consente di intervenire in sicurezza anche in presenza di passaggio di persone durante l’orario di apertura della scuola.

- In assenza di un sistema automatico e per gli ambienti di ridotte dimensioni e con molti arredi è consigliato il sistema MOP perché:

- permette all'operatore di mantenere una posizione eretta;

- consente di evitare il contatto con l'acqua sporca;

- diminuisce la possibilità di allergie, limitando al minimo il contatto tra le mani e il detergente.

- Immergere la frangia nell'apposito secchio con acqua e detergente appositamente diluito, secondo le istruzioni del produttore.

(10)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 10

- Iniziare dalla parte opposta rispetto alla porta di uscita in modo da non dover ripassare al termine sul bagnato e pulito.

- Frizionare con metodo ad umido nei punti critici (angoli, bordi, ecc).

- Immergere il MOP nel secchio, contenente la soluzione detergente-disinfettante, per impregnarlo di soluzione pulente.

- Introdurre il MOP nella pressa e strizzare leggermente, azionando la leva della pressa.

- Passare il MOP sul pavimento, facendo in modo che aderisca bene alla superficie; lavorare su aree di 2 metri per 2 metri, con movimento a “S” per fasce successive sempre retrocedendo.

- Introdurre il MOP nel secchio rosso, per diluire lo sporco accumulato.

- Introdurre il MOP nella pressa e strizzare con forza, per eliminare il più possibile l’acqua che si deposita nel secchio rosso.

- Immergere solo la punta del MOP nel secchio blu, per assorbire una quantità di soluzione sufficiente a inumidire, ma evitando lo sgocciolamento; così facendo si evita di sporcare la soluzione nel secchio blu.

- Si raccomanda sempre di rispettare il tempo di contatto riportato nell’etichettatura del prodotto.

- Il risciacquo deve avvenire rispettando le seguenti regole:

- secchio e straccio puliti e diversi da quelli utilizzati per il lavaggio;

- l'acqua deve essere pulita e abbondante;

- in ambienti ampi (palestre, corridoi) è opportuno cambiare più frequentemente l'acqua e la soluzione con il detergente.

Per la disinfezione dei pavimenti si possono utilizzare diverse attrezzature, anche l’attrezzo con serbatoio per l’autoalimentazione dotato di panni in tessuto.

L’attrezzo, provvisto di un serbatoio posto sul manico, di una piastra erogatrice snodata e di un sistema di regolazione per la distribuzione controllata del disinfettante, garantisce una stesura uniforme e razionale della soluzione che, all’interno del contenitore, conserva intatta la propria azione senza dispersioni o contaminazione. Dopo avere effettuato un accurato lavaggio dei pavimenti, seguito da asciugatura, procedere nel seguente modo:

1. Preparare la soluzione disinfettante nel contenitore graduato.

2. Riempire, per ¾ della sua capacità, il serbatoio di cui è dotato l'attrezzo applicatore.

3. Posizionare il tessuto applicatore sotto la piastra erogatrice dello spazzolone e, prima di farlo scorrere sul pavimento, inumidirlo facendo scendere con l’apposito pomello, una quantità di soluzione tale che il panno, passando sul pavimento, lo lasci moderatamente bagnato.

4. Procedere alla distribuzione della soluzione sulla superficie in modo uniforme, regolando, con l'apposito pomello di comando, l’intensità di bagnatura così che sia rispettato il tempo di contatto del disinfettante.

5. Intervenire prima lungo i bordi del locale, per poi coprire il resto del pavimento procedendo dalla zona opposta all’entrata e retrocedendo verso l’uscita del locale, senza calpestare la superficie già trattata.

6. Sostituire il panno applicatore a ogni cambio di locale o quanto meno dopo 30/40 mq di superficie trattata. All'occorrenza, rabboccare il serbatoio dell'attrezzo, servendosi della tanica contenente il prodotto diluito, già pronto all'uso.

(11)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 11

Consigli pratici:

- Segnalare le aree bagnate con apposita segnaletica.

- Proteggere sempre durante le operazioni di pulizia le mani con guanti monouso.

- Proteggersi sempre con i DPI previsti durante le operazioni di disinfezione, se del caso FFP2 o FFP3.

- Rispettare la diluizione dei prodotti indicata dalla casa produttrice.

- Cambiare l’acqua tutte le volte che si rende necessario.

- Far seguire alla detersione sempre il risciacquo e l’asciugatura (la maggior parte dei microrganismi è rapidamente uccisa dall’essiccamento).

- Iniziare a pulire la zona meno sporca da quella più sporca o contaminata.

- Per le aree di passaggio (atrii, corridoi) effettuare in due tempi successivi il lavaggio in modo da mantenere sempre una metà asciutta che permette il transito senza rischio di cadute.

- Impiegare attrezzature pulite: un attrezzo lasciato sporco dopo l’uso può una volta riusato, ridistribuire molti più germi di quelli che ha raccolto, poiché l’umidità e la temperatura ambiente creano una situazione ottimale per una rapida moltiplicazione batterica.

DETERSIONE, DISINFEZIONE E DISINCROSTAZIONE DEI SERVIZI IGIENICI Per pulizia ordinaria dei servizi igienici si intende:

- la disinfezione delle superfici orizzontali e verticali degli arredi e la disinfezione degli idrosanitari e relative rubinetterie, delle maniglie delle porte e dei contenitori del materiale igienico di consumo e ogni altro accessorio ad uso comune.

- il costante rifornimento del materiale igienico di consumo (carta igienica, sapone liquido, salviette in carta) negli appositi contenitori;

- l’asportazione dei sacchetti in plastica contenenti i rifiuti assimilabili agli urbani e il posizionamento all’interno dei cestini porta carta e porta rifiuti di un nuovo sacchetto.

La detersione e disinfezione delle superfici è effettuata su tutte le superfici sia verticali che orizzontali.

Prodotto: panno riutilizzabile (lavabile a 90°C) o panno monouso (consigliato), detergente e disinfettante.

Attrezzature: carrello, secchi, panni con codifica colore, MOP.

Nei servizi igienici, per evitare contaminazione tra un’area e l’altra, preferibilmente utilizzare panni di colore diverso.

Tecnica operativa: arieggiare il locale.

Detersione:

- Pulire tutte le superfici con apposito detergente.

- Lavare i distributori di sapone e asciugamani.

- Nebulizzare dall’alto verso il basso il detergente sul lavabo e sulle vasche, sulle docce, sulla rubinetteria.

- Rimuovere i residui del detergente. Preferibile un detergente che non fa schiuma esercitando la dovuta azione meccanica.

- Pulire con panno di colore codificato e detergente il bordo superiore, la parte interna ed esterna del bidet.

- Rimuovere con lo scovolino eventuali residui presenti nel wc, avviare lo sciacquone e immergere lo scovolino nella tazza.

Disinfezione:

- Disinfettare tutte le superfici precedentemente pulite utilizzando il detergente e un panno di colore codificato e lasciare agire secondo il tempo richiesto, quindi risciacquare il prodotto utilizzato con acqua pulita.

- Distribuire nella tazza il disinfettante e lasciare agire il tempo richiesto.

(12)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 12

- Disinfettare tutta la parte esterna del wc con panno di colore codificato immerso nella soluzione detergente disinfettante.

- Sfregare la parte interna con lo scovolino e dopo l’azione del disinfettante avviare lo sciacquone.

- Sanificare il manico dello scovolino e immergere lo scovolino e il relativo contenitore in soluzione di disinfettante per il tempo richiesto.

Disincrostazione:

Per gli interventi di disincrostazione degli idrosanitari si usano prodotti appositamente formulati da utilizzare nel caso siano presenti incrostazioni calcaree, in particolare sugli idrosanitari e sulla rubinetteria.

Quando vengono utilizzati prodotti di questo tipo è auspicabile:

- distribuire uniformemente il prodotto lungo le pareti e nel pozzetto dell’idrosanitario;

- lasciare agire il prodotto per il tempo indicato sulla propria etichetta;

- sfregare con panno dedicato;

- risciacquare accuratamente.

PULIZIA DEGLI UFFICI

Per pulizia ordinaria dei servizi degli uffici si intende:

- La detersione e la disinfezione di superfici orizzontali e verticali degli arredi e la disinfezione degli idrosanitari e relative rubinetterie, delle maniglie delle porte, degli interruttori e dei

- contenitori del materiale igienico di consumo e ogni altro accessorio ad uso comune.

- L’asportazione dei sacchetti in plastica contenenti i rifiuti assimilabili agli urbani e il posizionamento all’interno dei cestini porta carta e porta rifiuti di un nuovo sacchetto.

- La detersione e la disinfezione delle superfici è effettuata su tutte le superfici sia verticali che orizzontali.

Tecnica operativa:

- Nebulizzare il detergente sul panno dopo essersi accertati che il prodotto può essere utilizzato per la specifica operazione indicata; non mescolare mai i prodotti tra di loro e non travasarli in contenitori anonimi.

- Leggere sempre le avvertenze riportate sull’etichetta e richiudere sempre il recipiente quando non si utilizza più il prodotto.

- Detergere le superfici e le lampade, interruttori, quadri elettrici (parti esterne), attrezzatura fissa, arredamenti, porte e infissi.

- A superficie asciutta ripetere l’intervento utilizzando il disinfettante.

In commercio esistono prodotti che svolgono azione detergente e disinfettante (ad esempio detergenti con ipoclorito di sodio).

L’azione di detersione e disinfezione degli arredi (in particolar modo quelli di uso quotidiano, quali scrivanie, sedie, stampanti, fotocopiatrici, interruttori, maniglie) in periodo emergenziale deve essere effettuata con frequenza giornaliera, da implementare nel caso in cui si verifichino situazioni eccezionali quali presenza di persona con sintomi COVID – 19, vomito e rilascio di secrezioni corporee.

Tecnica operativa:

- Sgomberare le superfici rimuovendo tutti gli oggetti e possibili incontri.

- Detergere e disinfettare gli arredi con prodotto adeguato e compatibile con il materiale con cui l’arredo è stato realizzato.

- Riposizionare gli arredi mobili, qualora sia stato necessario spostarli nella fase iniziale.

(13)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 13

PULIZIA DELLE AREE ESTERNE

Trattasi di pulizia ordinaria e si intende l’insieme delle operazioni necessarie per eliminare i rifiuti, quali carta o cartoni, sacchetti, foglie, bottiglie, mozziconi di sigaretta e rifiuti grossolani in genere dai piazzali, dai viali, dai passaggi, dalle scale e dalle zone di rimessaggio attraverso l’utilizzo dell’attrezzatura a disposizione e dei prodotti chimici in grado di salvaguardare lo stato d’uso e la natura dei diversi substrati.

Prodotto: panno riutilizzabile (lavabile a 90°C) o panno monouso (consigliato), detergente e disinfettante; scopa o spazzettone o soffiatore o aspiratore foglie.

La pulizia delle aree esterne deve essere effettuata con scope e spazzettoni per tutte le pavimentazioni, mentre i punti di appoggio più frequenti, quali corrimani, interruttori, rubinetti, carrelli, tubi deve essere effettuata con panno e detergente – disinfettante adeguato (ad esempio soluzioni di ipoclorito di sodio).

La rimozione delle foglie può essere effettuata tramite rastrelli, scope, soffiatori o aspiratori.

Tecnica operativa per punti di appoggio

- Nebulizzare il detergente sul panno dopo essersi accertati che il prodotto può essere utilizzato per la specifica operazione indicata.

- Non mescolare mai i prodotti tra di loro e non travasarli in contenitori anonimi.

- Leggere sempre le avvertenze riportate sull’etichetta e richiudere sempre il recipiente quando non si utilizza più il prodotto.

A superficie asciutta ripetere l’intervento utilizzando il disinfettante.

In commercio esistono prodotti che svolgono azione detergente e disinfettante (ad esempio detergenti con ipoclorito di sodio).

Le pavimentazioni esterne devono essere pulite da eventuali rifiuti o foglie, erba, ramoscelli e, ove possibile, deterse con il prodotto adeguato alla tipologia di materiale.

Sono comprese nelle pulizie ordinarie anche la svuotatura dei contenitori porta rifiuti e la sostituzione dei relativi sacchi di plastica.

VUOTATURA E PULIZIA DEI CESTINI PER LA CARTA E RACCOLTA RIFIUTI

Attrezzatura: carrello multiuso dotato di reggisacco e sacco porta-rifiuti, porta carta e porta plastica (se viene eseguita la raccolta differenziata).

Prodotto: panno.

Tecnica operativa: Vuotare i cestini porta rifiuti nel sacco di raccolta differenziata dei rifiuti del carrello; pulire il cestino con il panno; sostituire, quando è necessario, il sacco in plastica; chiudere i sacchi che contengono i rifiuti che al termine delle operazioni dovranno essere trasportati nei punti di conferimento prestabiliti.

Se trattasi di materiale infetto, o presunto tale, devono essere trattati ed eliminati come materiale infetto di categoria B (UN3291).

(14)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 14

LA SCELTA DEI DPI

La scelta dei DPI deve essere frutto di un’attenta valutazione del rischio residuo, da ulteriormente ridurre o eliminare e da una efficace e ponderata analisi delle caratteristiche e certificazioni in possesso di ciascun DPI al fine di proteggere adeguatamente l’attività dei lavoratori; pertanto è necessario:

- identificare i DPI necessari nelle varie fasi lavorative sulla scorta delle risultanze della valutazione dei rischi;

- identificare le caratteristiche, i requisiti e le certificazioni dei DPI (materiale, resistenza, efficacia a ridurre il rischio, portabilità, durata);

- ricercare sul mercato i DPI adeguati alle esigenze aziendali;

- valutare tra le istruzioni, certificazioni, documenti tecnici le modalità d’uso e i limiti di applicazione;

- verificare che la documentazione informativa di tutti i dispositivi sia in lingua italiana;

- verificare che le note informative contengano tutti gli elementi necessari per una valutazione dell’uso, delle modalità, della durata, della manutenzione anche ai fini dell’attività di formazione e informazione dei lavoratori.

L’individuazione e la scelta devono essere aggiornate in funzione di:

- eventuali cambiamenti delle condizioni di lavoro (cambio sostanze o materiali, situazione di emergenza, ecc.);

- progressi tecnici e tecnologici in tema di materiali, risoluzioni, efficacia;

- eventuali aggiornamenti normativi.

LA SCELTA DELLE PROTEZIONI IN CASO DI PANDEMIA

In situazioni normali, in caso di attività di pulizie, sanificazione e disinfezione in ambiente scolastico, le protezioni per i lavoratori sono relative quasi esclusivamente all’uso di prodotti per la pulizia, alla protezione da eventuali contatti o schizzi di secrezioni organiche.

Nel caso in cui si dovesse verificare la diffusione di un virus per via aerea, per contatto con occhi, bocca e naso, per contatto con liquidi organici (sangue, saliva, vomito, ecc.) le protezioni devono essere mirate anche alla protezione di tutte le vie di contagio; durante la pandemia da COVID – 19, l’UNI ha messo a disposizione le seguenti norme relative a:

- Dispositivi di protezione individuali;

- Maschere filtranti e maschere facciali ad uso medico;

- Occhiali protettivi;

- Guanti medicali e di protezione;

- Indumenti e teli chirurgici;

- Indumenti di protezione.

In ottemperanza all’art. 1 dell’Allegato al DPCM 26 aprile 2020 “Il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid- 19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020” l’azienda fornisce una informazione e formazione adeguata sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi e in particolare sul corretto utilizzo dei DPI per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio.

(15)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 15

Si evidenzia come le cosiddette “mascherine chirurgiche” non siano dispositivi di protezione individuale, ma siano comunque regolamentate da una norma tecnica, la UNI EN 14683. Le mascherine chirurgiche sono finalizzate ad evitare la diffusione di secrezioni da parte dell’essere umano che la indossa e sono progettate e testata rispetto alla capacità di ottenere questo risultato;

le FFP (2 o 3) sono finalizzate a proteggere le vie respiratorie della persona che le indossa dall’ingresso di agenti pericolosi o patogeni e sono progettate e testate per verificare che rispondano a questo scopo.

E’ evidente che le due protezioni perseguono delle finalità diverse, l’una a protezione degli altri e per tale ragione la massima diffusione costituisce un elemento di prevenzione del contagio

“collettivo”, l’altra a protezione del soggetto che la indossa e pertanto, ne è auspicabile l’uso nei casi in cui c’è un caso confermato, probabile o sospetto di una positività al COVID – 19; nel caso degli edifici scolastici, in cui è presente una moltitudine di persone, durante una pandemia è auspicabile l’uso da parte di tutti (con l’esclusione di bambini al di sotto dei 6 anni e dei disabili)

(16)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 16

delle mascherine chirurgiche, mentre è consigliabile l’utilizzo di maschere FFP2 nel caso in cui l’attività lavorativa porti a contatto con secrezioni umane.

Questo ultimo caso è riconducibile a tutto il personale interno o esterno durante le attività di pulizia ordinaria o straordinaria, di disinfezione e sanificazione.

Costituendo un’efficace misura di protezione, i DPI facciali filtranti FFP2 o FFP3 devono essere in possesso della corretta marcatura che riconduca al nome del produttore, al codice del prodotto, alla norma di riferimento UNI EN 149, al livello di protezione e alla marcatura CE con numero dell’Ente notificato, cosi come riportato nella seguente immagine.

Allo stesso modo anche gli altri dispositivi di protezione, se normati, devono essere riconducibili attraverso documenti, etichette, certificati ai requisiti previsti dalle relative norme di riferimento.

In commercio ci sono altre tipologie di maschere che non sono dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, così come descritti nelle parti precedenti; pertanto non sono soggette ad autorizzazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o dell’INAIL, ma il produttore sotto la propria responsabilità garantisce che non provochino irritazioni, effetti nocivi e che non siano altamente infiammabili; è sconsigliato l’uso di queste mascherine in caso di pandemie, non avendo alcuna garanzia dell’efficacia della protezione.

CONSEGNA DEI DPI

I DPI sono consegnati dal Datore di lavoro o suo delegato ai dipendenti in base alle caratteristiche dei dispositivi stessi e all’uso che ciascun lavoratore ne fa durante l’attività lavorativa.

Sulla base di queste informazioni il Datore di lavoro deve provvedere ad un acquisto in un numero che non solo tiene conto delle necessità attuali, ma anche di eventuali scorte.

I DPI devono essere consegnati al dipendente, previa attestazione di consegna tramite firma e indicazione della data, in modo da distribuire in numero adeguato se monouso o poterli sostituire a tempo debito in caso di dispositivi riutilizzabili.

Anche questi dispositivi subiscono l’usura dovuta a:

1) invecchiamento del materiale;

2) mancata o parziale manutenzione dello stesso;

3) pulizia.

E’ di primaria importanza che il Datore di lavoro definisca dei sistemi di manutenzione e controllo degli stessi, nonché di monitoraggio circa l’usura dei dispositivi e la loro sostituzione in tutti i casi in cui non è possibile garantirne il corretto funzionamento o entro i termini di “scadenza” definiti dal costruttore.

Al personale, inoltre, devono essere consegnati i DPI nel momento in cui è terminata la scorta personale consegnata, nel caso di dispositivi monouso, o su richiesta del lavoratore nel caso di malfunzionamento o di rottura.

(17)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 17

COMPITI E RESPONSABILITÀ

Affinché le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione possano essere effettuate correttamente ed efficacemente e secondo una programmazione ben predefinita, è necessario definire prima di tutto compiti, responsabilità e istruzioni operative; ciò è necessario al fine di fornire indicazioni sugli interventi mirati a prevenire infezioni, contagi o contatti con sostanze allergizzanti da parte del personale, dei docenti, degli studenti e delle persone presenti.

I risultati migliorano nel momento in cui si svolge un’attività di informazione e di formazione rivolta al personale coinvolto, ma anche agli utenti, e finalizzata a:

- comprendere l’importanza della prevenzione delle malattie mediante l’igiene della persona e degli ambienti in cui viviamo;

- utilizzo in modo responsabile detergenti e disinfettanti, evitandone l’uso indiscriminato che potrebbe risultare pericoloso e inefficace;

- il rispetto della res publica in termini di conservazione degli arredi, del materiale, ma anche nel rispetto delle regole primarie di educazione nell’utilizzo dei servizi igienici, dei dispositivi di distribuzione del materiale (sapone, salviette, carta), nel rispetto dell’ambiente differenziando i rifiuti.

Ad ogni attività deve corrispondere un responsabile (R), cioè il soggetto che in virtù di disposizioni legislative o in quanto incaricato dal Datore di lavoro, e dotato di adeguata capacità e autorità all’interno dell’organizzazione e a cui è affidato in tutto o in parte il compito, indipendentemente da ulteriori responsabilità aziendali, di coordinare l’attività e verificare che sia eseguita in conformità ai testi di riferimento (procedure, istruzioni operative, linee guida).

Il responsabile dell’attività nella definizione, nell’organizzazione o nella realizzazione si avvale della consulenza del collaboratore (C) (Datore di lavoro ditta esterna, Servizio di Prevenzione e Protezione, eccetera) al fine di delineare necessità, tempistiche, vincoli, limiti, nonché gli obiettivi dell’attività svolta.

Solo una verifica sistematica o un esame a campione permette di determinare se le attività e i relativi risultati sono conformi alle disposizioni pianificate e se queste disposizioni sono state attuate efficacemente.

Esistono, inoltre, delle figure che devono essere informate (I) delle attività previste in quanto queste ultime potrebbero influenzare o essere influenzate dall’attività del soggetto informato.

Per ciò che concerne le attività di pulizia sono state individuate le seguenti attività e relative funzioni dei principali soggetti individuati:

(18)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 18

Come in tutte le procedure, anche in quelle di sicurezza, la piena implementazione si verifica nel momento in cui ogni lavoratore si sente coinvolto nella tematica e parte integrante dell’organizzazione anche attraverso semplici gesti quotidiani che incidono sulla realizzazione del processo di pulizia, disinfezione e sanificazione a vantaggio di tutti.

(19)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 19

AZIONI PRELIMINARI

All’interno di una struttura scolastica esistono diverse patologie trasmissibili quali ad esempio per via aerea: tubercolosi, malattie dell’infanzia, influenza, meningite; malattie della cute e suoi annessi:

scabbia, malattie da funghi, verruche, pidocchi del capo; malattie a trasmissione oro-fecale:

salmonella, epatite A; malattie a trasmissione ematica: epatite B.

Prima di entrare nel dettaglio delle istruzioni operative è indispensabile una prima azione preliminare: suddividere l’edificio in aree in base alla frequentazione sia in termine di numero di persone, ma anche di tipologia di persone (frequentazione occasionale/periodica/ripetitiva) e autonomia (normodotato, mobilità ridotta, ipovedente, eccetera), all’utilizzo, ai materiali presenti e della necessità di evitare qualsiasi forma di contagio.

La massima precauzione è data dall’attuare le procedure di pulizia e sanificazione considerando un frequentatore positivo non noto, ad esempio un asintomatico che ignora il proprio stato di salute.

Per ogni ambiente assimilabile, sulla scorta della valutazione dei rischi, predisporre delle SCHEDE DEGLI AMBIENTI in cui sono riepilogate le diverse fasi della pulizia e sanificazione e la frequenza.

Sarebbe opportuno affiggerle in ogni locale in modo che chiunque possa utilizzarle come promemoria.

La loro consultazione potrà evitare errori nella successione delle operazioni di pulizia e nell’uso dei prodotti e delle attrezzature.

Le principali schede degli ambienti potrebbero essere:

a) Aule didattiche b) Servizi igienici c) Uffici amministrativi d) Palestra/Spogliatoi e) Aree esterne all’edificio f) Corridoi e spazi comuni g) Biblioteche o Aula magna h) Laboratori

PULIZIE ORDINARIE E STRAORDINARIE

Le operazioni di pulizia possono essere ordinarie o straordinarie.

Per pulizie ordinarie si intendono quelle atte a mantenere un livello di igiene dei locali e delle attrezzature ed è necessario ripeterle a cadenza fissa: giornaliera, settimanale, bisettimanale o mensile.

Per attività straordinarie di pulizia si intendono, invece, quelle che, seppur programmate, si verificano a cadenze temporali più dilazionate nel tempo (trimestrale, quadrimestrale, semestrale o annuale). Costituisce attività straordinaria di pulizia quella effettuata in seguito ad eventi determinati, ma non prevedibili.

Nella seguente tabella sono state riprese alcune attività primarie che devono essere svolte all’interno dei locali scolastici con una frequenza indicativa basata su alcuni dati bibliografici; in allegato sono riportate delle schede distinte per ambiente, così come indicato nel paragrafo precedente, in cui si entra più nel dettaglio delle attività con un’indicazione di frequenza di giornaliera (G una volta al giorno, G2 due volte al giorno), settimanale (S una volta a settimana, S3 tre volte a settimana), mensile e annuale (A una volta all’anno, A2 due volte all’anno, A3 tre volte all’anno). In base all’organizzazione ogni Datore di lavoro declina le proprie specifiche attività con una frequenza maggiore o minore.

(20)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 20

(21)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 21

(22)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 22

All’interno dei laboratori per la pulizia e disinfezione delle attrezzature e apparecchiature, dopo un’adeguata formazione, può essere eseguita dagli studenti stessi, come altre operazioni in aula dagli studenti e dai docenti. Le scrivanie e portineria sono a cura dei collaboratori scolastici ad ogni cambio di personale.

Per la frequenza delle azioni di pulizia, disinfezione e sanificazione bisogma tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali, quali:

- numero di persone presenti nei diversi periodi dell’anno;

- attività formativa al personale e agli studenti;

- attività informativa a tutte le persone presenti;

- tecniche di pulizia, disinfezione e sanificazione messe in atto;

- percentuale di persone a cui quotidianamente viene misurata la temperatura;

- numero e frequenza di effettuazione di tamponi, test molecolari o test anticorpali;

- presenza di dispositivi che limitano il numero di contatti ad esempio pedale per apertura rubinetto acqua, pulsante a terra per acqua WC, sensore per erogazione disinfettante, sistemi automatici di apertura porte (in rispetto alla normativa antincendio);

- copertura della distribuzione di DPI ai lavoratori e dispositivi medici (mascherine) alle persone presenti;

- organizzazione tale da ridurre al minimo e solo a casi eccezionali ingresso di

“visitatori”

- all’interno dell’edificio scolastico;

- precauzioni sull’uso delle calzature personali all’interno della scuola;

- sistema di controllo dell’attuazione delle procedure;

- altro.

Ognuno di questi fattori interviene in modo più o meno diretto sulla frequenza delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione.

(23)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 23

PIANO DELLE PULIZIE E DISINFEZIONE

Il seguente piano di pulizia consente di fornire in dettaglio il programma di lavoro riportando tutte le operazioni previste: il tipo di locale, la frequenza degli interventi, il tipo di superficie da pulire, la metodologia per effettuare l’operazione.

Obiettivo primario è la rimozione dello sporco e la conseguente rimozione della carica batterica, mantenendo livelli accettabili di igiene ambientale, oltre che la prevenzione di infortuni, minimizzare il rischio infettivo per gli alunni e gli operatori scolastici attraverso l’approntamento di corrette procedure di carattere igienico – sanitario.

Pulizie e disinfezioni ordinarie e Giornaliere

Gli ambienti scolastici devono essere puliti ed accoglienti; è superfluo aggiungere che questo presupposto si raggiunge solo con la collaborazione degli utenti. Gli studenti devono in primo piano essere protagonisti del loro stesso benessere a scuola. Le condizioni d'igiene dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per tutti.

I collaboratori scolastici devono prestare particolare attenzione alle condizioni igieniche dei servizi, delle aule, dei laboratori e delle palestre. Un ambiente pulito e sicuro diminuisce l'incidenza di comportamenti scorretti o vandalismi.

L'espletamento del lavoro di pulizia giornaliera dovrà avvenire in modo da non creare intralcio o disturbo alle attività scolastiche.

Gli orari di servizio, i tempi e le attività sono stabiliti nel piano delle attività predisposto dal DSGA.

L'intervento quotidiano per le pulizie, oltre all'attività di assistenza e vigilanza, comprende:

- La spazzatura di tutti pavimenti (comprese scale e pianerottoli); il lavaggio dei pavimenti andrà svolto giornalmente con adeguati prodotti, onde garantire l'igiene, la protezione e la conservazione.

- La vuotatura e pulitura dei cestini getta carte e contenitori di rifiuti vari; la raccolta rifiuti e trasporto presso luoghi di raccolta.

- Nelle aule, la spolveratura dei mobili e degli arredi; i mobili e le suppellettili devono essere spolverati in ogni loro lato esterno; spolveratura ad umido di scrivanie, banchi (sopra e sotto), arredi e suppellettili in genere con eliminazione impronte e macchie da porte, vetri, arredi, pareti, bacheche; lavaggio delle lavagne.

- La scopatura tradizionale dei cortili delle aree esterne per la rimozione di cartacce e foglie.

- La pulizia e la sanificazione dei servizi igienici è un fattore di enorme importanza: gli stessi servizi, compresi i rivestimenti, dovranno essere quotidianamente lavati con detergenti ad azione germicida compreso il lavaggio e asciugatura di specchi, rubinetterie e zone adiacenti, distributori sapone e carta, bagni docce e pareti piastrellate.

- Sanificazione delle tazze WC e orinatoi, bidet, contenitore di spazzola WC e zone adiacenti compreso il ripristino del materiale di consumo dei servizi igienici. Il personale addetto alle pulizie utilizzerà sempre i dispositivi di protezione personale (es. guanti) forniti dall'Istituto.

Nello svolgimento del lavoro assegnato è necessario rispettare anzitutto le norme igieniche fondamentali:

- Ogni giorno, al termine delle lezioni, eseguire un'accurata pulizia di: aule, corridoi, palestre, laboratori, assicurando l'indispensabile ricambio d'aria per diluire la carica batterica.

- Pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno utilizzando strumenti (guanti, panni,...) destinati esclusivamente a quei locali; al termine delle pulizie tutti i materiali usati vanno lavati in acqua ben calda con detersivo e successivamente risciacquati, oppure disinfettati in acqua fredda con candeggina diluita allo 0,5 1 % di cloro attivo per almeno un'ora ed ugualmente risciacquati, fatti asciugare e riposti in appositi spazi chiusi.

I detersivi e i prodotti per la pulizia utilizzati nell'Istituto assolvono egregiamente il loro compito se usati correttamente; l'uso improprio può dar origine invece a reazioni indesiderate. L'esempio più

(24)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 24

classico è quello della candeggina e dell'acido muriatico che hanno un effetto detergente se usati separata mente ma se mescolati tra di loro, pensando di aumentarne l'efficacia, non solo non danno l'effetto desiderato ma provocano la formazione di gas tossici alla salute.

Questo esempio serve a far capire che i detersivi pur essendo indispensabili devono essere utilizzati con la massima attenzione, in quanto l'uso improprio può provocare effetti indesiderati. Prima di utilizzare un prodotto è necessario, pertanto, leggere attentamente le istruzioni riportate sull'etichetta.

Solo un uso corretto non provoca nessun rischio alla propria salute e a quella di terzi. L'etichetta di un prodotto serve proprio a conoscere il grado di pericolo che esso ha se non usato correttamente.

Occorre ricordare inoltre di:

- Rispettare le dosi consigliate dalle istruzioni dei prodotti.

- I prodotti concentrati devono essere diluiti nelle percentuali stabilite sulle etichette.

- Utilizzare i prodotti per gli usi specifici cui sono destinati.

- Per nessun motivo miscelare più prodotti in quanto possono provocare reazioni indesiderate sviluppando gas asfissianti o tossici.

- Non trasferire mai un detersivo o un acido da un contenitore ad un altro su cui sia riportata una dicitura diversa da quella del contenuto immesso.

- Riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo.

- I prodotti tossici, nocivi o corrosivi devono essere riposti con la massima cura in luoghi inaccessibili a terzi.

Il rappresentante della sicurezza provvederà, d'intesa con il Dirigente scolastico e il Dsga, alla definizione d'acquisto dei prodotti con caratteristiche più rispettose della salute degli utilizzatori e della salvaguardia dell'ambiente naturale (meno inquinanti); ciò non significa che gli stessi possano essere usati senza precauzioni e in quantità illimitate.

Qualunque prodotto, infatti, è costituito da sostanze chimiche (singole o in associazione con altre), alcune delle quali potrebbero essere "pericolose" o "nocive". Qualunque sostanza diventa pericolosa o nociva, se in determinate condizioni è male utilizzata.

Al termine della pulizia tutti i materiali usati vanno lavati con detersivo e successivamente risciacquati oppure disinfettati con disinfettante idoneo lasciando a mollo per almeno un’ora ed ugualmente risciacquati, fatti asciugare e riposti in appositi spazi chiusi.

Pulizie di carattere Settimanale

Dette attività sono riepilogate come segue:

- lavaggio e disinfezione delle pareti lavabili di aule e laboratori e delle porte;

- lavaggio e disinfezione delle pareti a piastrelle dei servizi igienici;

- pulizia con panni umidi delle attrezzature della palestra;

- pulitura dei vetri delle aule e dei laboratori;

- pulitura e disinfezione dei seminterrati e degli archivi e del magazzino.

L'intervento settimanale comprende in generale: la pulizia di targhe e maniglie, la pulizia delle parti in legno e metalliche delle porte, portoni, infissi, finestre, cornici e battiscopa, spolveratura radiatori, pulizia e lavaggio dei davanzali, dei vetri, degli arredi metallici, pulitura a fondo, lavaggio e sgrassaggio di rampe di scale e pianerottoli, pulizia a fondo di pavimenti linoleum, materiale vinilico, gomma e similari, spazzatura e lavaggio di pavimentazioni di magazzini ed archivi, spolveratura ringhiere, corpi illuminati (assicurandosi che l’energia elettrica sia disattivata), cappelli di armadi ed arredi vari.

(25)

Protocollo di pulizia, sanificazione, disinfestazione degli ambienti ed arredi scolastici I.I.S.S. “L. Vanvitelli” Lioni (AV) . Plesso IPSEOA Pag. 25

Pulizie di carattere mensile

Le attività di intervento di pulizia mensile, in generale vengono riassunte in:

- Pulitura vetri, corridoi, atri, porte a vetri, uffici; - pulitura dei vetri delle aule e dei laboratori.

- Particolare attenzione deve essere posta nei periodici interventi agli archivi e biblioteca; la pulizia dovrà essere estesa anche alle scaffalature adottando una procedura di spolveratura ad umido per ridurre il sollevamento della polvere.

- Lavaggio e disinfezione delle pareti lavabili di aule e laboratori e delle porte;

- Pulitura ed eventuale lucidatura di maniglie, cornici, targhe, corrimano ecc.

Periodicamente e/o straordinario

La pulizia straordinaria andrà eseguita di norma quattro volte nell'arco dell'attività .scolastica e precisamente prima dell’inizio delle attività didattiche (settembre, durante le chiusure scolastiche di Natale e Pasqua e alla conclusione delle attività scolastiche (giugno).

Le pulizie speciali dovranno essere compiute solo durante i periodi nei quali è esclusa l'attività didattica, garantendolo svolgimento dei lavori nei tempi programmati attraverso adeguata organizzazione del lavoro.

E' diritto di ciascuna componente della scuola operare in un ambiente accogliente e funzionale ai rispettivi bisogni e rispondente a criteri di sicurezza.

Vanno curati: l'arredo esterno, le aree di sosta, il cortile interno attrezzato con verde, gli androni, le pareti, le bacheche.

Posso essere previste secondo le tipologie, le strutture e le necessità, le seguenti attività particolari:

a) Particolari pulizie di laboratori o di aule speciali;

b) Locali utilizzati per elezioni o riunioni.

Riferimenti

Documenti correlati

(A/2) DUE VOLTE L’ANNO (prima dell’inizio dell’anno scolastico e durante le vacanze pasquali) - Pulizia dei vetri interni ed esterni delle finestre. - Pulizia a fondo

annotazioni riguardo l’uso delle mascherine e dei guanti, l’igienizzazione delle mani, la pulizia e sanificazione degli ambienti scolastici.. Con riferimento all’epidemia di

La scuola rappresenta un luogo di lavoro per tutto il personale che svolge attività didattiche (circa 1 milione di insegnanti, escluse le università) o amministrative, per i

Asportazione delle ragnatele ed aspirazione soffitti Scala, aspirapolvere, panno monouso o riutilizzabile, asta piumino per spolverare. Disinfestazione da scarafaggi,

Carta assorbente, segatura, secchi di colore diverso Sacchetto dei rifiuti Mop.. x In

La pulizia con acqua e normali detergenti e la disinfezione con prodotti disinfettanti comuni è di per sé sufficiente, come primo intervento, per la

- Eseguire la disinfezione delle superfici che si sporcano con secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei della persona o delle persone malate o sospette, ad

emollienti per plastica. Si sconsiglia l’uso di questi prodotti, poiché tendono a creare uno strato colloso che accumula lo sporco sulla superficie. La pulizia delle superfici EGGER