• Non ci sono risultati.

Regolamento Comunale per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Regolamento Comunale per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica"

Copied!
7
0
0

Testo completo

(1)

Regolamento Comunale per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica

approvato con delibera di C.C. n.47 del 28.07.2006

Art. 1 - Oggetto del regolamento

1. Il presente regolamento disciplina le modalità di funzionamento della Commissione Mensa e i suoi rapporti con gli altri organi istituzionali quali il Comune, la Dirigenza Scolastica e l’A.S.L.

2. La Commissione Mensa, organo collegiale di partecipazione democratica, è istituita al fine di collaborare per il buon funzionamento del servizio di refezione scolastica che il Comune eroga agli utenti delle scuole. Promuove inoltre iniziative di educazione alimentare in col- laborazione con gli organismi pubblici preposti e collabora, su richiesta, con gli enti gestori delle scuole dell’infanzia autonome presenti sul territorio comunale.

3. La Commissione Mensa è costituita a livello comunale ed esercita le proprie attività nell’ambito del servizio di refezione scolastica dei seguenti plessi scolastici di Cernobbio:

• Scuola dell’infanzia di Rovenna

• Scuola primaria plesso di Cernobbio Capoluogo

• Scuola primaria plesso di Campo Solare

• Scuola secondaria di primo grado “Don U. Marmori”

Art. 2 - Composizione della commissione mensa 1. La Commissione Mensa è composta da:

a) Rappresentanti dell’utenza:

• n. 1 rappresentante dei docenti addetti al servizio di assistenza mensa per ogni plesso scolastico (Tot. 4). I rappresentanti dei docenti sono proposti dal rispettivo Consiglio d’Istituto;

• n. 1 rappresentante dei genitori, i cui figli frequentino la mensa scolastica, per ogni plesso scolastico (Tot. 4). Ogni genitore può rappresentare un solo plesso scolasti- co. I rappresentanti dei genitori sono nominati dagli organi collegiali competenti.

b) Membri di diritto:

• l’Assessore con delega alle Politiche dell’istruzione o suo rappresentante, con fun- zione di Presidente.

c) Personale tecnico:

• il Responsabile del controllo qualità nominato dal Comune;

d) la Dietista incaricata dal Comune;

• il Responsabile dell’Area competente o un suo collaboratore delegato.

CITTA’ DI CERNOBBIO

Provincia di Como

(2)

2. E’ facoltà della Commissione Mensa invitare alle riunioni anche un rappresentante della competente istituzione sanitaria (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’A.S.L.) e un rappresentante dall’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scola- stica, secondo quanto previsto nel successivo art. 14.

Art. 3 - Nomina e durata

1. La Commissione Mensa è nominata, previa formale nomina da parte del Dirigente scola- stico dei rappresentanti degli insegnanti e dei genitori designati in base all’articolo prece- dente, con provvedimento del Responsabile comunale dell’Area competente.

2. L’elenco completo dei componenti della Commissione Mensa è notificato alla Dirigenza scolastica, all’azienda che gestisce il servizio di refezione scolastica e al Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’A.S.L.

3. I componenti designati all’esterno restano in carica per la durata di due anni scolastici, ivi compreso quello nel quale è avvenuta la nomina, e comunque fino al rinnovo della Com- missione, e possono essere riconfermati nell’incarico.

La perdita del requisito elettivo (insegnanti e genitori) fa decadere dall’incarico e il mem- bro deve essere sostituito.

Art. 4 - Modalita’ di funzionamento

1. La prima riunione è indetta dal Presidente - Assessore con delega alle Politiche dell’istruzione entro 20 giorni dalla nomina della Commissione Mensa.

2. In occasione della sua prima seduta la Commissione elegge al proprio interno il Vicepre- sidente e il Segretario.

3. La Commissione può essere convocata, oltre che dal Presidente, anche su richiesta di uno o più componenti. In ogni caso la convocazione (mediante posta elettronica, fax o an- che per il tramite della scuola) deve avvenire con un preavviso di almeno 4 giorni liberi.

La Commissione si riunirà nelle ore pomeridiane compatibilmente con le attività didattiche.

Le riunioni sono valide quando sia presente almeno la metà più uno dei componenti.

La Commissione si riunisce almeno quattro volte all’anno, di cui almeno una volta all’inizio dell’anno scolastico.

4. Nel caso di assenze ingiustificate per tre volte consecutive è prevista la decadenza dall’incarico.

E’ obbligatoria la sostituzione, a mezzo di surroga da parte degli organi che hanno prov- veduto alla nomina, dei componenti che nel corso del periodo di carica rassegnino le di- missioni e decadano dall’incarico.

5. La Commissione decide al proprio interno il calendario delle attività, le date delle riunioni ed ogni altra iniziativa di propria competenza.

6. Il Presidente può richiedere all’ufficio comunale referente il supporto organizzativo per la convocazione delle riunioni e per ogni altra attività della Commissione.

Art. 5 - Compiti del presidente e del segretario

1. Il Presidente svolge funzioni di coordinamento e di collegamento con gli organi istituziona- li, convoca e presiede la Commissione Mensa, sovrintende all’esercizio corretto delle fun- zioni della stessa e la rappresenta nei rapporti con l’esterno.

(3)

2. Il Segretario redige i verbali delle riunioni che dovranno indicare i punti principali della di- scussione. I verbali approvati dal Presidente dovranno essere divulgati in copia ai compo- nenti della Commissione e agli altri soggetti di cui al successivo art. 13, a cura dell’ufficio comunale referente. Eventuali correzioni o integrazioni al testo del verbale potranno esse- re proposte e apportate nelle riunioni e nei verbali successivi.

Art. 6 - Ruolo e compiti della commissione mensa

1. Nell’interesse dell’utenza e di concerto con il Comune, la Commissione Mensa esercita un ruolo:

• di collegamento tra gli utenti e il Comune, facendosi carico di riportare le diverse i- stanze che pervengono dall’utenza stessa;

• consultivo per quanto riguarda il menu scolastico, le modalità di erogazione del servi- zio e il capitolato d’appalto.

2. E assume i compiti di

• monitoraggio e valutazione della qualità del servizio;

• proposta di attivazione di percorsi didattici/educativi di educazione alimentare.

Art. 7 - Possesso del nulla-osta

1. Il Comune organizza, direttamente o tramite altri servizi, corsi per l’ottenimento del nulla osta. I componenti della Commissione Mensa che non partecipino ai suddetti corsi deca- dono automaticamente. Nell’attesa di tale corso, i componenti potranno svolgere le loro funzioni nell’ambito della riunione della Commissione ed accedendo ai refettori, ma non potranno accedere al Centro cottura.

2. L’A.S.L. potrà predisporre corsi di formazione o materiale didattico per i componenti della Commissione Mensa, come previsto dalle Linee Guida della Regione Lombardia per la ri- storazione scolastica.

Art. 8 - Modalita’ di espletamento del monitoraggio e valutazione della qualita’ del servizio

1. I compiti da svolgere da parte dei componenti della Commissione Mensa sono i seguenti:

a) Valutare l’allestimento dei refettori, la pulizia e l’igiene dei locali e delle attrezzature.

In particolare la Commissione Mensa:

• valuta periodicamente la pulizia e l’igiene delle aule refettorio, dei tavoli e delle sto- viglie;

• valuta che gli arredi e le attrezzature a disposizione siano sufficienti, senza tocca- re, per nessun motivo, alimenti, stoviglie, tovaglioli e tovagliette;

• valuta se le attrezzature o gli arredi presentano rotture o segni di marcato consumo tali da pregiudicare l’incolumità e la salute degli utenti.

b) Valutare il servizio di distribuzione dei pasti.

In particolare la Commissione Mensa:

• valuta che il personale addetto alla distribuzione dei pasti:

• sia in numero adeguato e sia puntuale nel rispetto degli orari previsti;

• indossi il camice e il copricapo (che deve raccogliere completamente la capigliatu- ra);

• si sia tolto anelli, braccialetti e orologi;

• indossi mascherine, se affetto da raffreddore o disturbi affini e guanti monouso se sono presenti verruche o infezioni;

• valuta che l’arrivo dei pasti rispetti l’orario e che la consegna sia completa;

• valuta il dosaggio delle porzioni.

(4)

c) Valutare il rispetto delle diete particolari e la conformità dei pasti al menu e alle tabelle dietetiche.

In particolare la Commissione Mensa:

• valuta che vengano puntualmente e correttamente consegnate le diete particolari;

• valuta la conformità del pasto fornito con quello previsto dal menu.

d) Valutare la qualità del pasto.

In particolare la Commissione Mensa:

• valuta la gradibilità dei piatti:

− chiedendo al personale addetto alla distribuzione di poter assaggiare il pasto al momento della distribuzione, dopo che siano stati serviti tutti i bambini. E’ vieta- ta l’apertura anticipata dei contenitori per l’effettuazione dell’assaggio; e’ vietato rivolgersi ai bambini per chiedere pareri sulla qualità dei cibi;

− verificando l’entità e la quantità degli scarti;

− registrando il numero dei bambini che hanno consumato il pasto o che l’hanno rifiutato;

• valuta che la temperatura sia idonea per quel tipo di alimento e che quest’ultimo ri- sponda ai requisiti organolettici e di salubrità previsti nel capitolato;

• osserva il grado di comfort durante la consumazione dei pasti.

e) Valutare il servizio di assistenza mensa.

In particolare la Commissione Mensa:

• valuta che il personale addetto al servizio di assistenza mensa:

• sia in numero adeguato e sia puntuale nel rispetto degli orari previsti per la sommi- nistrazione dei pasti;

• assista i bambini con gentilezza e disponibilità, aiutandoli, ove richiesto, nel taglio delle pietanze e nella somministrazione dell’acqua.

f) Proporre interventi migliorativi.

g) Promuovere e sostenere programmi di educazione alimentare in collaborazione con gli organismi pubblici preposti.

Art. 9 - Modalita’ di comportamento e norme igieniche

1. Per poter svolgere i compiti definiti dal presente regolamento, i componenti della Com- missione Mensa possono accedere al locale refezione del plesso scolastico di competen- za, sempre muniti di grembiule di colore chiaro, fornito dal Comune, con modalità preven- tivamente comunicate all’inizio di ogni anno scolastico.

2. Se in possesso del nulla-osta di cui all’art. 7 i componenti della Commissione Mensa, pre- vio accordo con l’ufficio comunale referente e solo se accompagnati da un addetto, pos- sono accedere anche al Centro di cottura e ai locali annessi, con l’esclusione dei momenti di massima produttività e preparazione (per esempio nelle fasi posteriori alla cottura e du- rante le fasi di riempimento e stazionamento dei contenitori), per non intralciare il corretto svolgimento di fasi particolarmente a rischio igienico–sanitario. Durante il sopralluogo ver- ranno messi a disposizione della Commissione Mensa, da parte dall’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica, camici e copricapo monouso. Nei locali cucina è vieta- to l’assaggio dei cibi.

3. La visita ai locali di refezione è consentita, in ogni giornata, ad un numero di componenti non superiore a due (tre, se l’insegnante membro della Commissione è in servizio presso la sala refezione), di cui uno necessariamente appartenente al personale tecnico. Il nume- ro delle visite complessive per ogni plesso scolastico non può essere superiore a una vol- ta alla settimana. La data della visita dovrà essere concordata con l’ufficio comunale refe- rente, che lo comunicherà al Dirigente scolastico entro le ore 10.00 del giorno stesso, per permettere l’accesso alla scuola.

(5)

In ogni locale di somministrazione, durante il sopralluogo, che deve essere articolato in modo da non ostacolare il lavoro degli operatori, vengono messi a disposizione della Commissione le stoviglie necessarie per l’assaggio dei cibi.

4. La Commissione Mensa formalizza le risultanze dei controlli eseguiti in ogni sopralluogo su modulistica predisposta dall’ufficio comunale referente. Copia di questa modulistica deve pervenire mensilmente (salvo in caso di rilevazione di anomalie, per il quale si rinvia al successivo art. 10) all’ufficio comunale referente e al Presidente della Commissione Mensa, per le opportune valutazioni e i relativi interventi.

Ogni osservazione al riguardo del servizio deve essere fatta esclusivamente e direttamen- te al Comune. Durante i sopralluoghi non possono essere elevate contestazioni o date in- dicazioni direttamente al personale in servizio, ad eccezione dei casi specifici previsti nell’art. 10. Si precisa inoltre che la Commissione Mensa, essendo un organo propositivo e non esecutivo, non può, in alcun modo, richiamare il personale in servizio o modificare in modo autonomo il menu scolastico in vigore.

5. Non è consentito ad alcuno, fatta eccezione degli organismi a ciò ufficialmente preposti, prelevare porzioni di cibo per eventuali analisi o controlli sulla qualità delle pietanze e sul- le condizioni igienico-sanitarie degli alimenti.

6. L’attività della Commissione Mensa si esplica attraverso l’osservazione delle procedure di preparazione e somministrazione dei pasti con esclusione di qualsiasi forma di contatto diretto o indiretto con gli alimenti. I componenti della Commissione Mensa non possono toccare alimenti cotti o crudi pronti per il consumo, utensili, attrezzature e stoviglie. Inoltre non devono utilizzare i servizi igienici riservati al personale e devono astenersi dai sopral- luoghi in caso di tosse, raffreddore e malattie dell’apparato gastrointestinale.

Art. 10 - Modalita’ di comportamento in caso di rilevazione di anomalie

1. Attraverso l’attività di monitoraggio svolta durante i sopralluoghi di cui ai precedenti artico- li, la Commissione Mensa ha la possibilità di rilevare eventuali anomalie e/o di proporre al Comune eventuali interventi migliorativi.

2. Nel caso si riscontrino delle anomalie, i componenti della Commissione Mensa dovranno procedere come segue:

a) In caso di anomalie nell’allestimento dei refettori e nella pulizia dei locali e delle attrez- zature: fare immediata segnalazione (anche telefonica) all’ufficio comunale referente;

b) In caso di mancata consegna di uno o più pasti o di diete speciali: avvisare il personale addetto alla distribuzione, che è tenuto a chiedere subito il reintegro al Centro cottura.

Verificare quindi che i pasti aggiuntivi siano consegnati nel più breve tempo possibile.

c) In caso di sottodosaggio delle porzioni: fare immediata segnalazione (anche telefoni- ca) all’ufficio comunale referente, che provvederà ad effettuare la verifica del rispetto delle grammature previste dal capitolato.

d) In caso di presenza episodica di corpi estranei (quando nel piatto o nel contenitore multiporzione è presente, in unico esemplare, un residuo del processo di lavorazione, es. etichetta, oggetti metallici, sassolino …, oppure un corpo proveniente dall’esterno, es. capello, insetto …): chiedere al personale addetto alla distribuzione di verificare che non ci siano altri corpi estranei e, verificata l’accidentalità del caso, chiedere la so- stituzione del piatto o del contenitore multiporzione in cui è avvenuto il rinvenimento.

Successivamente conservare il piatto o il multiporzione in attesa del Responsabile dell’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica. Il Comune interverrà im- mediatamente, se necessario, o al massimo il giorno dopo, con un suo incaricato per il prelievo del piatto e per l’effettuazione di eventuali analisi e l’accertamento di eventuali responsabilità.

(6)

e) In caso di presenza di corpi infestanti ed infestazioni (quando nel piatto e/o nel conte- nitore multiporzione sono presenti più corpi estranei di cui al precedente numero 4, oppure quando sono presenti agenti contaminanti, es. parassiti che per la loro natura non sono riconducibili ad errori accidentali nel processo di selezione e pulitura dei pro- dotti alimentari): fare immediata segnalazione (anche telefonica) all’ufficio comunale referente, che darà istruzione di sospendere il servizio e chiederà di far pervenire una fornitura sostitutiva d’emergenza. Successivamente conservare il piatto o il multipor- zione in attesa del Responsabile dell’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica. Il Comune interverrà immediatamente con un suo incaricato per l’esame della situazione ed avviserà l’ASL competente per gli adempimenti conseguenti.

f) In caso di odore sgradevole persistente dopo l’apertura del multiporzione: chiedere agli addetti alla distribuzione la sostituzione del contenitore multiporzione. Successivamen- te conservare il multiporzione in attesa del Responsabile dell’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica. Il Comune interverrà immediatamente, se necessa- rio, o al massimo il giorno dopo, con un suo incaricato per il prelievo del piatto e per l’effettuazione di eventuali analisi e l’accertamento di eventuali responsabilità.

3. In tutti i succitati casi, e ogniqualvolta la Commissione Mensa rilevi delle anomalie circa la qualità del servizio, dovranno essere compilati, sottoscritti e trasmessi all’ufficio comu- nale referente, entro 24 ore dalla rilevazione, gli appositi moduli di “non conformità” ap- positamente predisposti dal Comune.

4. I compiti disciplinati dal presente articolo dovranno essere svolti in un clima di collabora- zione con l’Istituzione scolastica e con il Comune, evitando di arrecare qualsiasi disservi- zio allo svolgimento dell’attività didattico-educativa di cui la refezione scolastica costitui- sce uno dei momenti fondamentali.

Art. 11 - Segnalazioni da parte dei genitori

1. Qualsiasi contestazione, inerente il servizio di refezione scolastica, da parte di utenti non facenti parte della Commissione Mensa, dovrà pervenire tempestivamente in forma scritta al Presidente, almeno sei giorni prima di ogni convocazione della Commissione Mensa.

Art. 12 - Informazione e comunicazione

1. Al fine di attivare una politica di comunicazione che renda visibile il servizio offerto e lo faccia percepire come punto di riferimento per ricevere informazioni corrette in ambito i- gienico e nutrizionale, la Commissione Mensa si fa promotrice di un sistema di informa- zione alle famiglie chiaro ed efficiente, anche attraverso l’organizzazione, in collaborazio- ne con gli organismi pubblici preposti, di specifiche iniziative (es. momenti di informazio- ne, attività formative, presentazioni e pubblicazioni …).

Art. 13 - Rapporti con il comune

1. Il Comune assicura il supporto organizzativo necessario per il funzionamento della Com- missione Mensa ed in particolare:

• individua un ufficio comunale referente che funga da supporto organizzativo per la convocazione delle riunioni e per ogni altra attività della Commissione Mensa, in base a quanto previsto nel presente regolamento;

• assicura la disponibilità dei documenti amministrativi (capitolato, atti amministrativi e riferimenti legislativi, …) relativi al servizio di refezione scolastica;

• invia copia dei verbali della Commissione, una volta redatti e sottoscritti, a tutti i membri della Commissione stessa e al Dirigente scolastico per l’affissione nelle ba- cheche per la visione ai genitori.

(7)

Art. 14 - Rapporti con l’a.s.l. e con il gestore del servizio

1. Alle riunioni della Commissione Mensa potrà essere richiesta, mediante preavviso scritto di almeno 4 giorni liberi, la partecipazione di un rappresentante dell’A.S.L. e/o di un rap- presentante dell’azienda che gestisce il servizio di ristorazione scolastica (cuoco, respon- sabile cucina, ..), o di altro personale coinvolto nel servizio di ristorazione.

Art. 15 - Pubblicità’ e controllo

1. Copia del presente regolamento sarà approvato e pubblicizzato secondo la normativa in vigore.

Una volta formalizzato sarà trasmesso, per conoscenza, alla Dirigenza scolastica e all’A.S.L. e sarà inviato ai componenti della Commissione Mensa, che lo firmeranno per ri- cevuta e per accettazione.

Riferimenti

Documenti correlati

Le riunioni ordinarie della Commissione Mensa devono essere convocate a cura del Presidente, mediante lettera scritta, trasmessa, anche a mezzo fax o e-mail, a

Nel caso sussistano rapporti di controllo e di collegamento ai sensi dell'art.2359 C.C. con altre imprese concorrenti, l'offerta potrà essere proposta solo in RTI pena l'esclusione.

Potrà usufruire del servizio anche il personale docente e ATA delle scuole in servizio al momento della somministrazione del pasto con funzioni di vigilanza educativa ed

Il Comune, prima dell'inizio dell'anno scolastico, acquisisce dai competenti organi scolastici gli elenchi degli iscritti alle scuole con servizio di ristorazione, riceve dagli

I pasti effettivamente consumati sono addebitati agli utenti sulla base delle comunicazioni periodiche trasmesse agli uffici comunali dagli operatori del servizio;

Le mense scolastiche devono garantire la salubrità degli alimenti prodotti e/osomministrati e al contempo predisporre modalità di erogazione del servizio tali da

La Carta dei Servizi è uno strumento attraverso il quale il Comune di Vicenza, come soggetto che eroga un servizio pubblico, individua gli standard della propria

Il monitoraggio sull’esecuzione del servizio presso i locali scolastici, del consumo del pasto e sul grado di soddisfazione degli utenti del servizio è effettuata attraverso