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Anno XL n. 485 Gennaio 2021

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Academic year: 2022

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(1)

Autorizzazione del Tribunale di Treviso n. 454 del 07/08/1980

RIVISTA TECNICA

COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO

Anno XL n. 485 Gennaio 2021

(2)

PRESIDENTE

Dott. Geom. Vanni Battistella

COMPONENTI DELLA REDAZIONE CHE HANNO COLLABORATO ALLA STESURA DI QUESTO NUMERO:

Geom. Fabio Bolzan Geom. Riccardo Bozzo Geom. Giovanna Capretta Geom. Massimo Cattarossi Geom. Luigi Clementi Geom. Roberto De Cristofaro Geom. Claudio Favero Geom. Paolo Gazzola Geom. Gabriele Perencin

SOMMARIO

Pag. 2

DIRETTORE RESPONSABILE Geom. Alberto Varago

via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472 Sito web: www.geotreviso.it e-mail: ilfoglio@geometri.tv.it

FOTO DI COPERTINA:

Campagna di Ogliano (TV)

Foto del

Geom. Massimo Cattarossi

Sommario:

VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Albo Professionale 3

VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Registro dei Praticanti 4

EDILIZIA E TECNOLOGIA: Digital transformation per la prassi sulla decostruzione selettiva 5

FISCO E TASSE: Bonus in edilizia e bonus mobili 7

PROFESSIONE: Consultazione On Line delle mappe dei valori immobiliari 10

FUORI STUDIO: La cultura senza crediti! 11

Il Foglio Gennaio 2021

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Pag. 3

a cura della segreteria del Collegio

VITA DEL COLLEGIO

Aggiornamento Albo Professionale

SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 21 DICEMBRE 2020

AGGIORNAMENTO ALBO PROFESSIONALE

Geom. MASSIMO CASARO di Casier n. 3695

Dott. Geom. DANILO BARBISAN di Pederobba n. 3384 Geom. FABIO BAREL di San Vendemiano n. 2960

Geom. EMANUELE BASSO di Resana n. 3601

Geom. FABIO BEDIN di Pederobba n. 1368

Geom. ADRIANO BORDIGNON di Nervesa della Battaglia n. 1274 Geom. VITTORIO BRUNELLO di Caerano San Marco n. 2015 Geom. TATIANA CAMPARDO di Sernaglia della Battaglia n. 3232 Geom. ANGELO CASAGRANDE di Moriago della Battaglia n. 2601 Geom. MORRIS CASAGRANDE di San Pietro di Feletto n. 2635 Geom. DAVIDE CERVI di Biadene di Montebelluna n. 3148 Geom. ROCCO DALESSANDRI di Treviso n. 1819

Geom. OSCAR DE MARTIN di Sarmede n. 3141

Geom. SIMONE DONADI di Treviso n. 3291

Geom. MATTEO FEDATO di Trevignano n. 3239 Geom. RICCARDO GAION di San Biagio di Callalta n. 3579 Geom. GIULIANO GROPPO di Pederobba n. 3295 Geom. FRANCESCO PERIN di Nervesa della Battaglia n. 3073

Geom. LUIGI PERIN di Spresiano n. 2433

Geom. GIANFRANCO PIVATO di Villorba n. 803 Geom. DANIELE PRIMO di Mogliano Veneto n. 3434

Geom. ELVIO PUPPATO di Morgano n. 1497

Dott. Geom. FABIO SACILLOTTO di Moriago della Battaglia n. 3495 Geom. ANTONIO SALVADOR di Vittorio Veneto n. 1696 Geom. ANTONIO TESSARIOL di Montebelluna n. 2328 Geom. ALESSANDRO TONELLO di Mogliano Veneto n. 3066 Geom. ANDREA VETTORUZZO di Maser n. 3207 Geom. SIMONE VIANELLO di Villorba n. 3528

ISCRIZIONE D’UFFICIO PER TRASFERIMENTO

CANCELLAZIONI PER DIMISSIONI n. 27

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Pag. 4

Aggiornamento Registro dei Praticanti

a cura della segreteria del Collegio

VITA DEL COLLEGIO

SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 21 DICEMBRE 2020

AGGIORNAMENTO REGISTRO DEI PRATICANTI

Geom. TOMMASO BALZAN di Vedelago Geom. GIOVANNI MILAZZO di Valstagna (VI) Geom. MATTIA ROSSI di Maserada sul Piave

NUOVE ISCRIZIONI n. 3

Il Foglio Gennaio 2021

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Pag. 5

DIGITAL TRANSFORMATION

PER LA PRASSI SULLA DECOSTRUZIONE SELETTIVA

A valle di un percorso iniziato nel 2019, per volontà della Rete Tecnica delle Professioni, con il supporto e il contributo della Divisione Innovazione della UNI, il 3 febbraio 2020 è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 75:2020 “Decostruzione selettiva – Li- nea guida per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare”. La UNI/PdR 75:2020 si è posta come obiettivo quello di delineare una metodo- logia, espressa in termini procedurali e di diretta applicazione, la definizione in termini di fasi progettuali delle attività di decostruzione operate in cantiere, mirate alla massimizza- zione del tasso di recupero dei rifiuti che con esse si producono.

L’importanza di questa PdR deriva da diversi fattori. In primo luogo, va sottolineato che i rifiuti prodotti nella attività di Costruzione & Demolizione costituiscono il 41,7% dei rifiuti speciali prodotti (Dati: “ISPRA – Rapporto Rifiuti Speciali 2020” – dato stimato per l’anno 2018): indirizzare questi rifiuti nella filiera del recupero, che per il settore specifico signifi- ca il loro riciclaggio, attraverso processi di lavorazione e trasformazione, ma anche riuso, significa quindi introdurre nel flusso della Circular Economy una parte rilevante dei rifiuti prodotti dalla società moderna.

A questo dato si aggiunge quello che il 92% dei rifiuti da C&D provengono da attività di

“micro demolizione”, sia del contesto residenziale che non residenziale (Atti del Convegno Inertia 2012 - “L’utilizzo di aggregati riciclati da parte delle imprese di costruzione” – Inter- vento del Responsabile Tecnologie e Qualità delle Costruzioni, ANCE) e di ristrutturazio- ni. Completa questo quadro l’evidenziare che in Italia delle circa 508 mila imprese del settore C&D il 96,2% ha meno di 10 addetti, e il 61,4% ha un solo addetto (Le Imprese nel Settore delle Costruzioni – gennaio 2019 - ANCE).

Non è difficile immaginare, quindi, che una micro-impresa, impossibilitata quasi per defini- zione a fare innovazione di processo e di prodotto percepisca come un solo, e probabil- mente, ulteriore onere la necessità, ormai normata con disposizioni di legge molto precise e stringenti (Direttiva (UE) 2018/851), di far proprio il principio della Decostruzione Seletti- va. Questa, infatti, richiede modalità operative integrative e diverse rispetto a una deco- struzione di tipo tradizionale, “non selettiva”: una stima, a cui spesso si fa riferimento, va- luta l’incremento degli oneri economici compreso tra il 10% e il 20%.

Questo incremento di costo, che si ribalta però inevitabilmente sul committente - sul clien- te finale -, determina vantaggi collettivi, sociali, immediati e di ampia portata: meno mate- riale in discarica, incremento della quantità di materiale recuperato, flussi dei rifiuti più controllati, processi di trattamento e riciclaggio dei rifiuti per la produzione di materie pri- me seconde più efficienti. Benefici e oneri, che si distribuiscono sugli attori della filiera, devono essere compensanti per poter attivare un vero “ciclo-virtuoso”.

È in questo contesto che la UNI/PdR 75:2020 va inquadrata, e la metodologia definita intende suggerire uno schema operativo, fattivo e supportivo, per le attività che i profes- sionisti e le imprese di C&D sono chiamate a espletare.

L’applicazione della metodologia proposta dalla PdR già consente al progettista e all’im- presa di produrre in termini organici il Piano di Gestione dei Rifiuti di Cantiere (PGRC), un documento formale già richiesto da molte delle amministrazioni locali italiane per il rilascio dei permessi edilizi (CILA, SCIA, ecc).

Digital Transformation per la prassi sulla decostruzione selettiva

tratto da:

U. & C. UNI n.11-12/2020

EDILIZIA E TECNOLOGIA

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Pag. 6

Ma nel definire la metodologia, con il suo approccio progettuale e operativo, il tavolo di lavoro ha voluto fare di più: ne ha presidiato la “compatibilità con una gestione digitale del processo e delle informazioni”. Infatti, la PdR mira, in termini organici,a identificare e do- cumentare qualità e quantità dei rifiuti prodotti, e queste possono essere il risultato di una

“modellazione di tipo geometrico e semantico eseguita all’interno di un modello virtuale BIM-oriented”, integrato dalla pianificazione delle attività di decostruzione selettiva, le cui modalità ne determinano la caratterizzazione in termini di codici EER, sincronizzate con le fasi di trasporto e conferimento presso gli impianti presso i quali avvengono i processi di riciclaggio, o di immagazzinamento per le componenti destinate al riuso.

L’offerta di una piattaforma digitale, in cloud, disponibile alle imprese ed ai professionisti, che grazie a una tecnologia ormai matura consente ad esempio di trasformare un set di immagini – raccolte con un drone o perfino con uno smartphone – in un modello geome- trico 3D virtuale ma dimensionalmente esatto, su cui descrivere l’intervento di decostru- zione selettiva in termini sostanziali – non foto-realistici! - e user-friendly, è oggi una pos- sibilità concreta.

Integrare nella stessa piattaforma la possibilità di accedere a una rete di operatori del set- tore che esponga servizi di trasporto e di conferimento di rifiuti da C&D, opportunamente differenziati in cantiere secondo la classificazione EER (Elenco Europeo dei Rifiuti), o anche componenti destinati al riuso, per pianificarne la gestione e valutarne anche oppor- tunità e opzioni di valorizzazione economica, costituisce anch’essa una opportunità che l’ingegneria del software può declinare con l’obiettivo della semplicità e immediatezza nell’uso.

Una piattaforma siffatta ha insita dentro sé i principi e gli auspici della “digitalizzazione”, e non della sola “dematerializzazione”, perché è in grado, semplicemente usandola, di crea- re “database digitali di informazioni” accessibili, correlabili, analizzabili e controllabili. De- costruire in modalità selettiva significa, come già detto, attivare un processo che determi- na un vantaggio collettivo: gli svantaggi, più che compensati dai vantaggi, non possono gravare sulle imprese. In altre parole, i benefici sono collettivi: e solo su questa scala pos- sono essere, e sono, misurabili e misurati; ma anche gli oneri devono essere collettivi, perché solo su questa scala si compensano.

È importante sottolineare come una “prassi”, per diventare “norma”, ha bisogno di essere praticata! Sarebbe, ancora una volta, non farsi carico di una grande responsabilità nel non cogliere questa grande opportunità, frutto di un lavoro collettivo, per fare un passo deciso verso una significativa riduzione dell’end-of-waste come contributo del settore Co- struzione & Demolizione, al contrasto dell’attuale deriva “disecologica” del Pianeta.

Quindi che fare? Gli stakeholder, quelli istituzionali in primis, devono farsi carico di offrire le occasioni per porre in essere dei progetti pilota che siano in grado (con l’aiuto indispen- sabile di un processo di digitalizzazione - che GEOWEB, quale soggetto di riferimento per il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati, e quindi di una delle catego- rie professionali fortemente coinvolta nelle attività in cui la Decostruzione Selettiva si esplica, metterebbe a disposizione con il suo prototipo di “piattaforma digitale per deco- struzione selettiva”) di organizzare tutte le positività innegabili del processo al fine di co- glierne la grande validità che compete alla scala sociale, collettiva, che è la vera dimen- sione nella quale il processo complessivo si compie.

Il Foglio Gennaio 2021

EDILIZIA E TECNOLOGIA

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Pag. 7

BONUS IN EDILIZIA PROROGATI PER IL 2021 IL BONUS MOBILI SALE A 16.000 EURO

Con la legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020) si prevede il rinnovo dei principali bonus in edilizia per tutto il 2021.

I commi 58-59 della legge di Bilancio 2021 infatti dispongono la proroga per l’anno 2021 delle seguenti detrazioni:

- bonus ristrutturazioni;

- bonus mobili;

- ecobonus;

- bonus facciate;

- bonus verde.

La principale novità è l’innalzamento da 10.000 a 16.000 euro dell’importo complessivo sul quale calcolare la detrazione prevista per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici.

Il comma 60 ha inoltre introdotto che la detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica spetta anche per quelli di sostituzio- ne del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia

La lettera b), n. 1, del comma 58, modifica l’articolo 16 del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, in materia di interventi di ristrutturazione edilizia, prorogando al 31 dicembre 2021 la misura della detrazione al 50%, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, per gli in- terventi di ristrutturazione edilizia indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, del TUIR ovvero interventi di:

- manutenzione ordinaria (solo sulle parti comuni di edifici residenziali), straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (sulle parti comuni di edi- ficio residenziale e sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria cata- stale);

- ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;

- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;

- eliminazione delle barriere architettoniche;

- prevenzione del compimento di atti illeciti da parte di terzi;

- cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;

- risparmio energetico con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’im- piego delle fonti rinnovabili di energia;

- adozione di misure antisismiche;

- bonifica dall’amianto e opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici

La lettera b), n. 2), del comma 58, proroga al 2021 la detrazione al 50% (ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 16.000 euro, secondo le modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare) prevista per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

In altri termini, le spese per l’acquisto di mobili possono anche essere più elevate di quel- le per i lavori di ristrutturazione.

Bonus in edilizia e bonus mobili

tratto da:

Biblus.net

FISCO E TASSE

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Pag. 8

Detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica

Il comma 58, comma 1, lettera a) proroga al 31 dicembre 2021 il termine previsto per av- valersi della detrazione fiscale (dall’Irpef e dall’Ires) nella misura del 65% per le spese documentate relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (ecobonus) disposta ai commi 1 e 2 dell’articolo 14, del dl 63/2013, in materia di interventi di efficien- za energetica.

Si ricorda che l’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici, come proroga- ta nel tempo da numerosi provvedimenti, consiste nel riconoscimento di detrazioni d’im- posta (originariamente del 55%, poi elevata al 65%, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo) delle spese sostenute entro un limite massimo diverso in relazione a ciascuno degli interventi previsti.

Si tratta di riduzioni Irpef e Ires che riguardano le spese per:

- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;

- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;

- la realizzazione di interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobilia- ri, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimen- ti), finestre comprensive di infissi;

- l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o in- dustriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;

- la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria (articolo 1, comma 48, legge 13 dicembre 2010, n.

220);

- per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari indicate nell’allegato M del de- creto legislativo n. 311 del 2006 (articolo 14, decreto legge 4 giugno 2013, n. 63).

La disposizione proroga altresì a tutto il 2021 la detrazione per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro) nonché la detrazione nella misura del 50% per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizza- zione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combu- stibili fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

Detrazioni fiscali per il recupero/restauro della facciata degli edifici

Il comma 59 proroga per l’anno 2021 la detrazione per il recupero o restauro della faccia- ta esterna degli edifici (cd. bonus facciate).

Si ricorda che il comma 219 della legge di Bilancio 2020 ha introdotto la detraibilità dall’imposta lorda del 90% delle spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupe- ro o restauro della facciata degli edifici ubicati in specifiche zone (cd bonus facciate).

In particolare la norma stabilisce che per le spese documentate, sostenute nel 2020 per interventi, anche di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici ubicati in zona A o B ai sensi del decreto ministeriale n.

1444 del 1968, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 90%.

Detrazioni fiscali per parchi, giardini e terrazze

Il comma 76 proroga di un anno (a tutto il 2021) l’agevolazione fiscale inerente alla siste- mazione a verde di aree scoperte di immobili privati ad uso abitativo.

Il Foglio Gennaio 2021

FISCO E TASSE

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Pag. 9

L’agevolazione consiste nella detrazione dall’imposta lorda del 36% della spesa sostenu- ta, nel limite di spesa di 5.000 euro annui e entro la somma massima detraibile di 1.800 euro.

La misura prorogata è stata introdotta nella legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205 del 2017, all’articolo 1, commi da 12 a 15).

La disposizione in vigore specifica che gli interventi per cui è possibile ottenere la detra- zione sono:

- la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, per tinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;

- la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

FISCO E TASSE

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CONSULTAZIONE ONLINE DELLE MAPPE DEI VALORI IMMOBILIARI:

IL NUOVO SERVIZIO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

E’ ora possibile consultare online le mappe dei valori immobiliari del territorio na- zionale con i dati dichiarati nelle compravendite

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la consultazione dei valori immobiliari che per- mette di visualizzare i dati dichiarati nelle compravendite, stipulati esclusivamente a parti- re dal 1° gennaio 2019, attraverso la navigazione online sulle mappe del territorio nazio- nale (ad eccezione di quelle nei Comuni delle Province autonome).

Il servizio e la tutela della privacy

Per usufruire delle nuove funzionalità bisogna accedere al portale dei servizi telematici dell’Agenzia (Entratel/Fisconline): il servizio consiste in un’applicazione web, con le usuali funzionalità di ricerca e di navigazione su mappa.

Vengono mostrati i dati dichiarati nelle compravendite di immobili situati nella selezione di un ambito territoriale e nel periodo di stipula (mese e anno) di interesse, relativi ad esem- pio alla:

tipologia (residenziale, commerciale, produttivo, ecc.),

il numero degli immobili transati nell’atto,

il prezzo,

il comune e la zona OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) di ubicazione degli immobili,

la categoria e la consistenza catastale di ciascuno immobile.

I dati sono visionabili in forma anonima a garanzia della privacy dei soggetti coinvolti nelle transazioni, infatti la consultazione può essere effettuata solo nel caso in cui nell’area e nel periodo di interesse selezionati, siano avvenuti almeno cinque atti traslativi.

La fonte dei dati è costruita incrociando:

gli archivi delle note di trascrizione degli atti di compravendita;

le note di registrazione degli stessi atti;

gli archivi censuari del Catasto fabbricati e l’archivio delle zone OMI.

PROFESSIONE

Pag. 10

Consultazione online delle mappe dei valori immobiliari

tratto da:

Biblus.net

Il Foglio Gennaio 2021

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Pag. 11

LA CULTURA SENZA CREDITI!

Saranno i miei capelli già praticamente bianchi, sarà la nostalgia del passato ormai anda- to ma talvolta mi ritrovo a ricordare quelle volte in cui ho partecipato a dei seminari sfrut- tando le rare occasioni che ci venivano offerte, anche a costo di spostarsi in altre province o regioni, come capitava quando si sfruttavano le manifestazioni fieristiche di settore.

In quelle occasioni ci si incontrava solo con Tecnici che presenziavano all’incontro con l’unico scopo di arricchirsi di conoscenza, quasi come fosse un hobby, ed al termine un’e- splosione di entusiasmo e di scambio di esperienze, in merito al tema appena affrontato, che diveniva un secondo momento di “assorbimento” di notizie utili. Difficile sentire qual- cuno che si lamentasse per la spesa sproporzionata rispetto al contenuto dell’incontro e di certo nessuno parlava di crediti, che non esistevano.

Probabilmente non tutti i Professionisti (comprendendo tutte le Categorie) provvedevano di propria sponte ad incrementare ed aggiornare le proprie conoscenze in merito alla pro- fessione esercitata ed il Legislatore ha ritenuto di imporci la “formazione professionale”.

È pacifico che tutto ciò che è imposto risulta difficile da accettare ma, considerato che il tempo è sempre limitato e che è un obbligo conseguire il numero di crediti previsti, si fini- sce per partecipare a quei corsi/seminari che contribuiscono ufficialmente alla

“formazione”, lasciando magari perdere tutte le altre occasioni che potrebbero arricchirci con maggior soddisfazione.

Causa la pandemia, ultimamente abbiamo ricevuto inviti per assistere a webinar di vario genere che, pur in assenza di crediti, ci fornivano delle informazioni utili e, magari sfrut- tando qualche mezz’ora di presenza in studio, abbiamo dedicato un po’ di tempo anche a queste “sorgenti”, o almeno così ho fatto io.

Non mi sono lasciato sfuggire l’occasione quando, alcuni mesi fa, ho ricevuto la comuni- cazione che era in fase di organizzazione la seconda edizione della Giornata di studio

“Pietro Pedeferri” dal titolo “La durabilità delle opere in calcestruzzo armato”, edizione che si sarebbe svolta in modalità da remoto. Non c’erano ancora i nomi dei relatori e tantome- no gli argomenti nel dettaglio in quanto la comunicazione era rivolta agli interessati a pre- sentare propri lavori sull’argomento. Mi sono appuntato subito la data sull’agenda e, ap- pena il Comitato Organizzatore ha scelto i lavori ed i relatori ed ha pubblicato il program- ma completo, mi sono affrettato ad iscrivermi.

Il programma prevedeva l’esposizione di numerosi relatori, per lo più docenti universitari e ricercatori, con brevi ma intensi interventi (dai 10 ai 20 minuti) che hanno impegnato tutta la giornata ad esclusione di una brevissima pausa per il pranzo.

Una valanga di notizie, tutte collegate alla durabilità del calcestruzzo, che partivano dagli studi sulla corrosione dei ferri effettuate nei decenni scorsi per giungere all’esposizione dei primi risultati delle ricerche attualmente in atto, dai sistemi di monitoraggio della corro- sione ai metodi per prevenirla ecc. ecc.

Otto ore di totale immersione in un argomento tanto quotidiano quanto complesso e altret- tanto trascurato ma, soprattutto, una giornata di tanto ripasso e di ampio apprendimento.

Alla fine, non ho ricevuto crediti formativi (non previsti) ma posso dire di essermi cultural- mente arricchito e, ringraziando gli organizzatori, non posso che sperare di poter ripetere l’esperienza con la terza edizione, che consiglio a tutti i Colleghi.

FUORI STUDIO

La cultura senza crediti!

a cura del

Geom. Fiorenzo Dall’Ava

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