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Invisibili Sabato 28

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Academic year: 2021

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A Milano nell’estate 2009 Mohamed Ba viene aggredito senza motivo da un ragazzo italiano alla fermata del tram.

Ferito gravemente nessuno lo soccorre.

L’episodio di cui è stato protagonista diventa spunto per lo spettacolo teatrale intitolato emblematicamente Invisibili.

Ba in uno straordinario monologo ripercorre e interpreta contemporaneamente il cammino di due cittadini africani che cercano di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore. Con questo lavoro Ba conferma il suo ruolo sia di custode della tradizione africana sia di rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche, i sogni, le speranze, i dolori e le gioie delle persone, delle comunità e dei loro percorsi in

Africa e nei loro viaggi di migrazione.

Per arrivare a CUSTOZA, uscita A4 di Sommacampagna. Prendere subito a dx e seguire le indicazioni per Custoza (circa 5 km). La Corte Cavalchina (“Agriturismo NICOBRESAOLA”)

è sulla provinciale, 500 m prima dell’ingresso in Custoza.

Invisibili

CUSTOZA - Verona

Sabato 28

maggio 2011

Corte Cavalchina ore 21.00

Spettacolo teatrale

Scritto, diretto e interpretato da Mohamed Ba

Ingresso € 5,00

Lo spettacolo è parte del progetto Cittadini diversi, Comunità in sviluppo promosso da Rete Guinea Bissau onlus e CrescereInsieme onlus con il contributo della Regione del Veneto

Per informazioni: www.creacustoza.it

(2)

For tre sse E urop e, l

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Palestra Centro Sociale

Via Lugo,2 (accesso anche da parcheggio nuovo)

Il Nuovo Sud dell’Italia

Associazione Comunità Emmaus

Località Emmaus, 1 (Strada villafranca-valeggio svolta per rosegaferro)

Soltanto il mare

Sala parrocchiale don Marcello

Via Ospedaletto,4 (giardini)

Il Sangue Verde

in collaborazione con:

Villafranca (Verona) Custoza (Verona) Sommacampagna (Verona)

Cré a in d ial ett o sig nifi ca “ cre ta”

, la ne c olli re c ost elle n sa d llo rgi ra a ter

on re ma a , zza le ico ori e for esi a tor ura i, t o. ult o dar io s e e val gett tori ver iam mon ico e c ogl muo atri ist e e pro terri art cui v pro del ide il p

ww w.cre acu sto za.i t

Progetto di:

CUSTOZA - Ciclo di incontri con proiezioni e teatro

2011 Umanità in cammino

2

Cré a - Ass oci azi one C ult ural e a Cus toz a

Den tro e o ltr

e lo s che rmo c ine

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co. ral ltu rcu nte ca i tti ida na d er u te p pos Pro

e a inem l c erso i rav att

Venerdì 20 maggio 2011 / ore 20.45

Incontro con Matteo Calore codirettore fotografia Sabato 14 maggio 2011 / ore 20.45

Incontro con il regista Pino Esposito Venerdì 6 maggio 2011 / ore 20.45

Incontro con il regista Dagmawi Yimer

È un film di riflessione sul Sud Italia che sta cambiando e sta diventando, da luogo di migrazione, luogo di immigrazione.

Quel profondo Sud costretto ad accogliere tanti disperati che stanno scappando da fame e guerre, ma anche da un Nord Italia che rifiutandoli li costringe ad emigrare verso il Mezzogiorno.

Un Sud dove mancano infrastrutture e risorse per accogliere queste masse di persone alla deriva… E ci si divide quel poco che c’è, in mezzo a violenza e sfruttamento.

La solitudine è alla base del film, vissuta da tutti, non solo dall’immigrato. Il senso di inquietudine e di isolamento che si avverte è riferito all’insicurezza verso il futuro, che ci pare decadente come le barche che si vedono nel film, distrutte, accatastate l’una sull’altra.

Proiezione del film documentario

Il nuovo Sud dell’Italia

scritto e diretto da Pino Esposito (Svizzera/Italia, 2010, 74’)

Dialoga con il regista il sociologo Carlo Melegari, direttore del centro studi Immigrazione

Pino Esposito, regista cinematografico e teatrale, nasce a Rossa- no Calabro. Frequenta la facoltà di Architettura e diversi corsi su Cinema e Teatro all’Università di Firenze. A Zurigo si diploma alla scuola multimediale KSC di video, suono e grafica. Dal 1994, lavora come regista indipendente in Svizzera. Precedono Il nuo- vo Sud dell’Italia i cortometraggi Nuray (2002) Il Telegiornale (2004).

A par tir e dal la v isi one d i cor

tom etr agg i di a nim azi one

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Le p roi ezi oni

Girato a Lampedusa nel 2010 e completato all’inizio del 2011 - quando i nuovi sbarchi hanno riportato l’isola al centro dell’attenzione - il film propone lo sguardo incrociato di due realtà che raramente dialogano tra loro: quella di un migrante, Dagmawi Yimer, qui sbarcato da clandestino nel 2006, e quella dei lampedusani. Soltanto il Mare vuole essere innanzitutto un omaggio a Lampedusa da parte di chi all’isola deve la sua stessa vita, un’occasione per riflettere sul dovere morale di aiutare un territorio stretto tra una crisi umanitaria epocale, una guerra a due passi, la stagione turistica compromessa e una serie di problemi irrisolti. Il film ha ottenuto il premio del pubblico al Salina DocFest e il riconoscimento per il miglior film nella sezione Migranti e Viaggiatori al XXX Festival del Cinema Africano di Verona.

Proiezione del film documentario

Soltanto il mare

regia di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco (Italia, 2011, 50’)

Dialoga con il regista

il giornalista di Nigrizia Raffaello Zordan

Dagmawi Yimer, sbarcato in Italia il 30 luglio 2006, ha ottenuto lo status di “protezione umanitaria”. Nel 2007 ha frequentato un corso di video-partecipato concluso con la realizzazione del do- cumentario Il deserto e il mare (2007). Nel 2008 ha firmato con Andrea Segre e Riccardo Biadene il film documentario Come un uomo sulla terra e nel 2010 il documentario C.a.r.a. Italia. Ha re- alizzato cortometraggi (Sagome, Lo scarabocchio, L’albero, Equi- librio) per il Progetto Archivio delle memorie migranti.

Le voci, i volti e le storie dei protagonisti delle manifestazioni che nel gennaio 2010 Calabria, Rosarno, hanno portato alla luce le condizioni di degrado e ingiustizia di migliaia di braccianti africani, sfruttati nella raccolta delle arance e oggetto di intimidazioni e minacce da parte di piccole bande di stampo mafioso. Il 7 gennaio 2010, dopo l’ennesimo episodio di violenza contro quattro di loro, hanno dato vita ad una manifestazione molto forte. l’Italia si è accorta di loro, ne ha preso paura e ha reagito: il Governo ha ordinato l’espulsione di tutti gli immigrati e in poche ore Rosarno è stata “sgomberata”. Pochi giorni dopo le manifestazioni, 7 protagonisti di queste vicende, raccontano non solo cosa fosse successo, ma come fosse la loro vita in Italia.

Proiezione del film documentario

Il Sangue Verde

scritto e diretto da Andrea Segre (Italia, 2010, 57’)

Dialoga con Matteo Calore

il critico cinematografico Giancarlo Beltrame

Andrea Segre, dottore di ricerca in Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Bologna, regista di documentari per la tele- visione, per il cinema e per progetti di solidarietà internazionale, fondatore di ZaLab, associazione che produce laboratori di video partecipativo e documentari. Tra le sue opere principali: Marghera Canale Nord (2003); PIP49, uno degli episodi del progetto Che cosa Manca (2007); A sud di Lampedusa (2008); La Mal’ombra (2008).

Con la sceneggiatura di Shun Li e il Poeta ha vinto il Premio per il Miglior progetto europeo al Festival di Roma 2008 ed è stato selezio- nato all’Atelier del Festival di Cannes 2009. Con Infinito edizioni ha pubblicato Come un uomo sulla terra.

Ass oci azi one M iss ion ari a di S om mac am

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Progetto grafico di Roberto Solieri

ingresso contributo

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Cus toz a (Ve ron a) - S ala P arr occ hia le - P iaz za X XIV m agg io

Sabato

11 Giugno 2011 / ore 14 .30 - 1 6.0 0

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