1. P remessa
Le molteplici e fragili caratteristiche degli ecosistemi forestali determinano la comples- sità delle attività legate alla gestione forestale ed all’evoluzione delle filiere da essa derivate.
Per questo motivo la conduzione delle attività antropiche presenti all’interno degli ecosistemi naturali, volta a garantire la tutela degli ambienti ed il mantenimento degli equilibri necessari al rapporto uomo/natura, non può prescindere da un governo pianificato del territorio rurale che si spinga oltre i confini stabiliti dai limiti di pro- prietà e dalle competenze amministrative.
La Legge Forestale della Toscana (L.R.
21/03/2000, n.39 e successive modifiche.), de-
lineando le linee di intervento e gli strumenti per la gestione dei boschi regionali, agli arti- coli 19 (Interventi pubblici per la promozione della selvicoltura) e 33 (Gestione associata dei patrimoni silvo-pastorali), incentiva la gestione associata dei boschi, incaricando le Province e le Comunità Montane di promuovere forme as- sociative pubblico/private improntate ad ope- rare un’amministrazione omogenea, ottimale e virtuosa delle aree boscate.
In Toscana, negli ultimi anni, l’organizza- zione in consorzi si è ormai diffusa quale forma comune per la gestione associata del patrimo- nio forestale e, considerati i risultati raggiunti e le iniziative promosse, si può affermare che tale strumento ha assunto un’importanza strategica
– L’Italia Forestale e Montana / Italian Journal of Forest and Mountain Environments 66 (4): 343-350, 2011 © 2011 Accademia Italiana di Scienze Forestali doi: 10.4129/ifm.2011.4.08
IL CONSORZIO FORESTALE DELLE CERBAIE E LA FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA.
AZIONI PER LA GESTIONE ASSOCIATA E SOSTENIBILE DELLA RISORSA BOSCO
(*) Tecnico forestale - Provincia di Pisa, P.za V. Emanuele II 14, 56100 Pisa; [email protected] (**) Collaboratore tecnico Progetto BIOMASS - Provincia di Pisa, P.za V. Emanuele II 14, 56100 Pisa.
Il Consorzio Forestale delle Cerbaie, istituito ai sensi della Legge Forestale della Toscana (L.R.
21/03/2000, n.39), rappresenta la prima realtà del territorio pisano creata per gestire in maniera unificata e sostenibile ampie aree boscate proponendo un modello di sviluppo attento agli aspetti socio-economici e alle criticità ambientali.
La Provincia di Pisa, attraverso il Servizio Politiche Rurali, oltre ad averne promosso l’istituzione, ha attivato, mediante il Progetto Semplice BIOMASS, una serie di azioni capaci da un lato di creare interesse intorno al neonato Consorzio e dall’altro di colmare quelle lacune conoscitive e progettuali imprescindibili per una corretta gestione dei boschi e per la valorizzazione delle utilizzazioni forestali scaturite dalla stessa gestione.
La filiera bosco-legno-energia rappresenta oggi, nell’ambito della gestione forestale associata, un importante punto nodale grazie al quale possono trovare intersezione la valorizzazione economico-sociale dei territori boscati e l’attuazione di strategie per la tutela ambientale.
Lo scopo vuole essere quello di creare progetti efficienti, capaci cioè di sviluppare in maniera sostenibile aree sempre più vaste che necessitano, oggi più che mai, una visione d’insieme.
Parole chiave: consorzio forestale; gestione forestale associata; filiera bosco-legno-energia; progetto transfrontaliero BIOMASS; sostenibilità.
Key words: the forest consortium of the cerbaie territory; the forest-wood-energy; the BIOMASS project; the associated forest management; sustainability.
Citazione - d
roseraF., m
ottolaS., 2011 – Il Consorzio Forestale delle Cerbaie e la filiera bosco-
legno-energia. Azioni per la gestione associata e sostenibile della risorsa bosco. L’Italia Forestale e
Montana, 66 (4): 343-350. doi: 10.4129/ifm.2011.4.08
anche per il conseguimento degli obiettivi pre- visti dalla stessa Legge Forestale.
L’unione in Consorzi di proprietari forestali pubblici e privati permette di raggiungere di- versi obiettivi primari legati alla gestione fore- stale quali: la pianificazione di vasti compren- sori boschivi; l’omogeneità e la sostenibilità della gestione delle risorse forestali; la tutela del bosco e l’organizzazione di filiere corte per la trasformazione e la commercializzazione del legno e dei prodotti derivati.
La prima esperienza storica ad oggi conso- lidata e presa come riferimento per le nuove iniziative è rappresentata dal Consorzio Fore- stale dell’Amiata. Questa realtà, attiva da oltre cinquant’anni, sviluppandosi e perfezionando la propria azione nel tempo, ha rappresentato e continua a rappresentare un importante mo- dello per il territorio regionale e nazionale. Da qualche anno è nato il consorzio forestale dei Monti del Chianti che ha riunito proprietari forestali delle province di Arezzo e Siena.
Tali iniziative hanno avviato diverse espe- rienze progettuali volte ad introdurre nuovi sistemi di gestione associata necessari al rilan- cio economico e culturale del settore forestale e alla salvaguardia degli ecosistemi naturali dei boschi toscani.
In base a queste premesse, la Provincia di Pisa, nei primi mesi del 2008, ha avviato il per- corso per l’istituzione del Consorzio Forestale delle Cerbaie, il quale, formalmente, si è costi- tuito nell’ottobre dello stesso anno.
Nell’ambito delle attività per lo sviluppo del Consorzio Forestale delle Cerbaie, la Provincia di Pisa, grazie ad un contributo finanziario per- cepito in qualità di partner del Progetto sem- plice transfrontaliero Italia-Francia Marittimo denominato BIOMASS, ha avviato diverse azioni volte allo studio dell’ambiente e del ter- ritorio delle Cerbaie, alla verifica della soste- nibilità delle filiere bosco-legno-energia, alla pianificazione forestale delle superfici facenti capo alla gestione associata ed alla promozione del Consorzio stesso. Tali azioni sono state con- dotte con la consulenza ed il supporto scienti- fico del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali dell’U- niversità degli Studi di Firenze (D.E.I.S.T.A.F).
2. i l c onsorzio f orestale delle c erbaie
L’area delle Cerbaie (Figura 1) comprende il territorio di cinque comuni della provincia di Pisa (Bientina, Calcinaia, Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte) e di due comuni della provincia di Firenze (Cerreto Guidi e Fucecchio). Le Cerbaie co- stituiscono un complesso collinare situato tra l’ex-lago di Bientina e il Padule di Fucecchio e, sul territorio provinciale pisano, si estendono per circa 14.800 ettari (Figura 2). La superfi- cie totale del bosco e delle altre terre boscate è pari a 3.582,5 ettari (n ocentini et al., 2010).
Le principali formazioni forestali presenti sono:
boschi misti di specie quercine; fustaie di pino marittimo (spesso con un piano dominato di specie quercine governate a ceduo); boschi igrofili dei vallini. Per la peculiarità di alcune cenosi vegetali e per le sue uniche caratteristi- che morfologiche sull’area delle Cerbaie sono presenti vari istituti di tutela ambientale (S.I.C., S.I.R., Z.P.S. e A.N.P.I.L.) che coprono gran parte del territorio.
La particolarità degli ecosistemi e delle emer- genze presenti nell’area delle Cerbaie, la lunga tradizione legata alle attività di utilizzazione del bosco (P iussi e s tiavelli , 1995), la pressione ambientale derivante dall’emergenza fitosani- taria del pino marittimo (Matsucoccus feytaudi Ducasse) (A.R.S.I.A. Progetto META
1) e dagli incendi boschivi (S.O.U.P. Regione Toscana
2), che hanno provocato ripercussioni negative sulla filiera del legno, sono stati tra gli elementi che hanno indotto la Provincia di Pisa e le Am- ministrazioni comunali locali all’individuazione di strategie utili per una gestione condivisa e sostenibile dei boschi e delle attività antropiche connesse.
L’istituzione di un Consorzio che permettesse la gestione associata delle proprietà forestali pubbliche e private ha trovato, quindi, nel ter- ritorio delle Cerbaie, un luogo ideale ove essere attuata.
1
A.R.S.I.A. Progetto META – Monitoraggio Estensivo dei boschi Toscana a scopi fitosanitari, Regione Toscana, Firenze.
2