Capitolo 4
Livello di rete
Reti di calcolatori e Internet:
Un approccio top-down 3a edizione
Jim Kurose, Keith Ross Pearson Education Italia
©2005
Nota per l’utilizzo:
Abbiamo preparato queste slide con l’intenzione di renderle disponibili a tutti (professori, studenti, lettori). Sono in formato PowerPoint in modo che voi possiate aggiungere e cancellare slide (compresa questa) o modificarne il contenuto in base alle vostre esigenze.
Come potete facilmente immaginare, da parte nostra abbiamo fatto un sacco di lavoro. In cambio, vi chiediamo solo di rispettare le seguenti condizioni:
se utilizzate queste slide (ad esempio, in aula) in una forma sostanzialmente inalterata, fate riferimento alla fonte (dopo tutto, ci piacerebbe che la gente usasse il nostro libro!)
se rendete disponibili queste slide in una forma sostanzialmente inalterata su un sito web, indicate che si tratta di un adattamento (o che sono identiche) delle nostre slide, e inserite la nota relativa al copyright.
Thanks and enjoy! JFK/KWR
Capitolo 4: Livello di rete
Obiettivi del capitolo:
Capire i principi che stanno dietro i servizi del livello di rete:
Instradamento (scelta del percorso)
Scalabilità
Funzionamento di un router
Argomenti avanzati: IPv6, mobilità
Implementazione in Internet
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento broadcast e multicast
Livello di rete
Il livello di rete prende i segmenti dal livello di trasporto nell’host mittente
Sul lato mittente, incapsula i segmenti in datagrammi
Sul lato destinatario, consegna i segmenti al livello di trasporto
Protocolli del livello di rete in ogni host, router
Il router esamina i campi intestazione in tutti i datagrammi IP che lo attraversano
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico
ReteLink Fisico ReteLink
Fisico
Applicazione
Trasporto ReteLink Fisico
Applicazione
Trasporto ReteLink Fisico
Funzioni chiave del livello di rete
Inoltro (forwarding):
trasferisce i pacchetti dall’input di un router all’output del router appropriato
Instradamento (routing):
determina il percorso seguito dai pacchetti dall’origine alla
destinazione
Algoritmi d’instradamento
analogia:
instradamento:
processo di
pianificazione di un viaggio dall’origine alla destinazione
inoltro: processo di
attraversamento di un
determinato svincolo
1
3 2
0111
Valore nell’intestazione del pacchetto in arrivo
Algoritmo d’instradamento
Tabella di inoltro locale Valore
d’intestazione
Collegamento d’uscita
0100 0101 0111 1001
3 2 2 1
Instradamento e inoltro
Impostazione della connessione
Terza funzione importante in qualche architettura a livello di rete:
ATM, frame relay, X.25
Prima che i datagrammi fluiscano, due host e i router stabiliscono una connessione virtuale
i router vengono coinvolti
Servizio di connessione tra livello di trasporto e livello di rete:
Rete: tra due host
Trasporto: tra due processi
Modello di servizio del livello di rete
D: Qual è il modello di servizio per il “canale” che trasporta i datagrammi dal mittente al
destinatario?
Servizi per un singolo datagramma:
Consegna garantita
Consegna garantita con un ritardo inferiore a 40 msec
Servizi per un flusso di datagrammi:
Consegna in ordine
Minima ampiezza di banda garantita
Restrizioni sul lasso di tempo tra la
trasmissione di due
pacchetti consecutivi
Modelli di servizi del livello di rete:
Architettura di rete
Internet ATM
ATM ATM ATM
Modello di servizio
best effort CBR VBR ABR UBR
Banda nessuna Tasso costante garantito
Minima garantita nessuna
Consegna no
sì
sì no no
Ordina- mento no sì
sì sì sì
Temporiz- zazione no
sì
sì no no
Indicazione di congestione
no
Nessuna congestione Nessuna congestione sì
no Garanzia?
Capitolo 4: Livello di rete
4.1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
broadcast e multicast
Reti a circuito virtuale e a datagramma
Reti a datagramma offrono solo il servizio senza connessione.
Reti a circuito virtuale (VC) mettono a disposizione solo il servizio con connessione.
Ci sono alcune analogie con quanto avviene a livello di trasporto ma:
Servizio: da host a host
Non si può scegliere: il livello di rete offre un servizio senza connessione o con connessione ma non entrambi
Le implementazioni: sono fondamentalmente diverse.
Reti a circuito virtuale
Il pacchetto di un circuito virtuale ha un numero VC nella propria intestazione.
Un circuito virtuale può avere un numero VC diverso su ogni collegamento.
Ogni router sostituisce il numero VC con un nuovo numero.
“il percorso tra origine e destinazione si comporta in
modo analogo a un circuito telefonico”
Implementazioni
Un circuito virtuale consiste in:
1.
un percorso tra gli host origine e destinazione
2.
numeri VC, uno per ciascun collegamento
3.
righe nella tabella d’inoltro in ciascun router.
Il pacchetto di un circuito virtuale ha un numero VC nella propria intestazione.
Il numero VC del pacchetto cambia su tutti i collegamenti lungo un percorso.
Un nuovo numero VC viene rilevato dalla tabella
d’inoltro.
Tabella d’inoltro
12 22 32
1 2 3
Numero VC
Numero interfaccia
Interf.in ingresso Nr. VC entrante Interf. in uscita Nr. VC uscente
1 12 3 22
2 63 1 18
3 7 2 17
1 97 3 87
… … … …
Tabella d’inoltro:
Protocolli di segnalazione
Messaggi inviati dai sistemi terminali per avviare o concludere un circuito virtuale
Usati in ATM, frame-relay e X.25
Non usati in Internet.
Applicazione Trasporto
ReteLink Fisico
1. Chiam. di inizialz. 2. Chiam. in ingresso 3. Accettaz. di chiam.
4. Chiamata connessa5. Inizia il flusso di dati 6. Ricezione dei dati Applicazione Trasporto
ReteLink Fisico
Reti a datagramma
L’impostazione della chiamata non avviene a livello di rete
I router della rete a datagramma non conservano informazioni sullo stato dei circuiti virtuali (perché non ce ne sono).
I pacchetti vengono inoltrati utilizzando l’indirizzo dell’host destinatario.
I pacchetti passano attraverso una serie di router che utilizzano gli indirizzi di destinazione per inviarli.
1. Invio di dati 2. Ricezione di dati
Applicazione Trasporto
ReteLink Fisico
Applicazione Trasporto
ReteLink Fisico
Tabella d’inoltro
Intervallo degli indirizzi di destinazione Interfaccia da 11001000 00010111 00010000 00000000
0 a 11001000 00010111 00010111 11111111
da 11001000 00010111 00011000 00000000
1 a 11001000 00010111 00011000 11111111
da 11001000 00010111 00011001 00000000
2 a 11001000 00010111 00011111 11111111
4 miliardi
di possibili indirizzi
Confronta un
Corrispondenza di prefissoprefisso dell’indirizzo
Interfaccia
11001000 00010111 00010 0
11001000 00010111 00011000 1
11001000 00010111 00011 2
altrimenti 3
con: 11001000 00010111 00011000 10101010 Esempi:
con: 11001000 00010111 00010110 10100001 Qual è l’interfaccia?
Qual è l’interfaccia?
Perché reti a circuito virtuale o a datagramma?
Internet
Necessità di scambiare dati tra differenti calcolatori.
Servizi elastici, non vi sono eccessivi requisiti di tempo
L’interconnessione è semplice (computer)
È adattabile, effettua controlli e recupera errori
Rete interna non complessa, la complessità sta agli
estremi
Svariati tipi di link
Caratteristiche differenti
Difficile uniformarne il servizio
ATM
Deriva dal mondo della telefonia.
Conversazione telefonica:
Requisiti stringenti in termini di tempo e affidabilità.
Necessità di servizi garantiti.
Sistemi terminali “stupidi”
Telefoni.
La complessità sta nella
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento broadcast e multicast
Architettura del router?
Due funzioni chiave:
Far girare i protocolli/algoritmi d’instradamento (RIP, OSPF, BGP)
Inoltro di datagrammi dai collegamenti in ingresso a quelli in uscita.
Porte d’ingresso
Commutazione decentralizzata :
Determina la porta d’uscita dei pacchetti utilizzando le informazioni della tabella d’inoltro
Obiettivo: completare l’elaborazione allo stesso tasso della linea
Accodamento: se il tasso di arrivo dei Livello fisico:
ricezione a livello di bit
Livello di link:
Es. Ethernet (vedi Capitolo 5)
Tre tecniche di commutazione
Commutazione in memoria
Prima generazione di router:
Erano tradizionali calcolatori e la commutazione era effettuata sotto il controllo diretto della CPU.
Il pacchetto veniva copiato nella memoria del processore.
I pacchetti venivano trasferiti dalle porte d’ingresso a quelle d’uscita con una frequenza totale inferiore a B/2.
Porta d’ingresso
Porta d’uscita
Memoria
Bus
Commutazione tramite bus
Le porte d’ingresso trasferiscono un pacchetto direttamente alle porte d’uscita su un bus condiviso.
La larghezza di banda della
commutazione è limitata da quella del bus.
Cisco 1900 opera con bus da 1
Gbps: è sufficiente per router che
operano in reti d’accesso o in quelle
Commutazione attraverso rete d’interconnessione
Supera il limite di banda di un singolo bus condiviso.
Tendenza attuale: frammentazione dei
pacchetti IP a lunghezza variabile in celle di lunghezza fissa.
Switch Cisco 12000: usano una rete
d’interconnessione che raggiunge i 60 Gbps
nella struttura di commutazione.
Porte d’uscita
Funzionalità di accodamento: quando la struttura di commutazione consegna pacchetti alla porta d’uscita a una frequenza che supera quella del collegamento uscente.
Schedulatore di pacchetti: stabilisce in quale ordine trasmettere i pacchetti accodati.
Dove si verifica l’accodamento?
Se la struttura di commutazione non è sufficientemente rapida nel trasferire i pacchetti, si può verificare un accodamento.
Se le code diventano troppo lunghe, i buffer si possono saturare e quindi causare una perdita di pacchetti!
Dove si verifica l’accodamento?
Blocco in testa alla fila (HOL): un pacchetto nella coda d’ingresso deve attendere il trasferimento
(anche se la propria destinazione è libera) in quanto risulta bloccato da un altro pacchetto in testa alla fila.
Se le code diventano troppo lunghe, i buffer si
possono saturare e quindi causare una perdita di
pacchetti!
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento broadcast e multicast
Protocollo Internet (IP): inoltro e indirizzamento in Internet
Tabella d’inoltro
Uno sguardo al livello di rete Internet:
Protocolli
di instradamento
•Selezione di percorso
•RIP, OSPF, BGP
Protocollo IP
•Convenzioni di indirizzamento
•Formato dei datagrammi
•Convenzioni di manipolazione dei pacchetti
Protocollo ICMP
•Notifica degli errori
•Segnalazioni del router
Livello di trasporto: TCP, UDP
Livello di collegamento Livello fisico
Livello
di rete
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
broadcast e multicast
Formato dei datagrammi
ver Lunghezza
32 bit
(contiene il segmentoDati a livello di trasporto,
TCP o UDP)
Identificatore a 16 bit
Checksum dell’intestazione Tempo di
vita residuo
Indirizzo IP origine (32 bit) Numero di versione
Lunghezza dell’intestazione
Tempo di vita (si decrementa ogni volta che viene elaborato dal router)
Identificatore, flag,
Spiazzamento
di frammentazione Lunghezza
del datagramma (byte)
Protocollo di livello superiore
Lungh.
Intest. servizioTipo di
Tipo di servizio flag Spiazzamento
di framm. a 13 bit Protoc. di
livello sup.
Indirizzo IP destinazione (32 bit)
Campi opzionali Es.: timestamp, registrazione dei percorsi, elenco dei router
Frammentazione dei datagrammi IP
L’unità massima di trasmissione (MTU) è la massima quantità di dati che un frame a livello di collegamento può trasportare.
Differenti tipi di link, differenti MTU.
Datagrammi IP grandi vengono frammentati in datagrammi IP più piccoli.
Un datagramma viene frammentato.
I frammenti saranno
riassemblati solo una volta raggiunta la destinazione
I bit dell’intestazione IP sono usati per identificare e
ordinare i frammenti
Frammentazione:
ingresso: un datagramma grande
uscita: 3 datagrammi più piccoli
Riassemblaggio
Frammentazione e riassemblaggio IP
ID=x Flag Spiazz.=0
=0
Lunghez.
=4000
ID=x Flag Spiazz.=0
=1
Lunghez.
=1500
ID=x Flag Spiazz.=185
=1
Lunghez.
=1500
ID=x Flag Spiazz.=370
=0
Lunghez.
=1040
Un datagramma IP grande viene
frammentato in datagrammi IP più piccoli.
Esempio
Datagramma di 4000 byte
MTU = 1500 byte
1480 byte nel campo dati
Spiazzamento = 1480/8
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
broadcast e multicast
Indirizzamento IPv4
Indirizzo IP: ogni interfaccia di host e
router di Internet ha un indirizzo IP globalmente univoco.
Interfaccia: è il confine tra host e collegamento fisico.
I router devono
necessariamente essere connessi ad almeno due collegamenti.
Un host, in genere, ha un’interfaccia
A ciascuna interfaccia sono associati indirizzi IP
223.1.1.1 223.1.1.2
223.1.1.3
223.1.1.4 223.1.2.9
223.1.2.2 223.1.2.1
223.1.3.2 223.1.3.1
223.1.3.27
223.1.1.1 = 11011111 00000001 00000001 00000001
Sottoreti
Cos’è una sottorete?
Per IP una rete che interconnette tre interfacce di host e l’interfaccia di un router forma una sottorete.
Nella letteratura
Internet le sottoreti sono anche chiamate reti IP.
223.1.1.1 223.1.1.2
223.1.1.3
223.1.1.4 223.1.2.9
223.1.2.2 223.1.2.1
223.1.3.2 223.1.3.1
223.1.3.27
rete composta da 3 sottoreti sottorete
Sottorete
223.1.1.0/24223.1.2.0/24
223.1.3.0/24
Definizione
È detta sottorete una rete isolata i cui punti terminali sono collegati all’interfaccia di un
host o di un router.
Maschera di sottorete: /24
Sottoreti
Quante sono?
223.1.1.1223.1.1.3
223.1.1.4
223.1.2.2 223.1.2.1
223.1.2.6
223.1.3.2 223.1.3.1
223.1.3.27 223.1.1.2
223.1.7.0
223.1.7.1 223.1.8.0
223.1.8.1 223.1.9.1
223.1.9.2
Assegnazione indirizzi Internet
CIDR: Classless InterDomain Routing CIDR
È la strategia di assegnazione degli indirizzi.
Struttura dell’indirizzo: l’indirizzo IP viene diviso in due parti e mantiene la forma decimale puntata a.b.c.d/x, dove x indica il numero di bit nella prima parte dell’indirizzo.
11001000 00010111 00010000 00000000
Parte di sottorete
Parte host
Come ottenere un blocco di indirizzi
D: Cosa bisogna fare per assegnare un indirizzo IP a un host?
Configurazione manuale:
Wintel: control-panel->network->configuration->tcp/ip-
>properties
UNIX: /etc/rc.config
DHCP: Dynamic Host Configuration Protocol: permette a un host di ottenere un indirizzo IP in modo automatico
“plug-and-play”
(vedi il Capitolo 5)
Come ottenere un blocco di indirizzi
D: Cosa deve fare un amministratore di rete per ottenere un blocco di indirizzi IP da usare in una sottorete?
R: deve contattare il proprio ISP e ottenere la divisione in otto blocchi uguali di indirizzi contigui.
Blocco dell’ISP 11001000 00010111 00010000 00000000 200.23.16.0/20 Organizzazione 0 11001000 00010111 00010000 00000000 200.23.16.0/23 Organizzazione 1 11001000 00010111 00010010 00000000 200.23.18.0/23 Organizzazione 2 11001000 00010111 00010100 00000000 200.23.20.0/23 ... ….. …. ….
Organizzazione 7 11001000 00010111 00011110 00000000 200.23.30.0/23
Indirizzamento gerarchico
“Inviami tutto quello il cui indirizzo
inizia per
200.23.16.0/20”
200.23.16.0/23 200.23.18.0/23
200.23.30.0/23
Scappo-Con-La-Cassa Organizzazione 0
Organizzazione 7 Internet
Organizzazione 1
Provvedo-Io “Inviami tutto quello il cui indirizzo
inizia per
200.23.20.0/23
Organizzazione 2
...
...
Indirizzamento gerarchico e aggregazione di indirizzi:
Indirizzamento gerarchico più specifico
Provvedo-Io presenta un percorso più specifico verso Organizzazione 1
“Inviami tutto quello il cui indirizzo
inizia per
200.23.16.0/20”
200.23.16.0/23
200.23.18.0/23 200.23.30.0/23
Organizzazione 0
Organizzazione 7 Internet
Organizzazione 1
Provvedo-Io “Inviami tutto quello il cui indirizzo
inizia per 199.31.0.0/16 o 200.23.18.0/23”
200.23.20.0/23
Organizzazione 2
...
... Scappo-Con-La-Cassa
Indirizzi IP alla fonte
D: Ma come fa un ISP, a sua volta, a ottenere un blocco di indirizzi?
R: ICANN: Internet Corporation for Assigned Names and Numbers
Ha la responsabilità di allocare i blocchi di indirizzi.
Gestisce i server radice DNS.
Assegna e risolve dispute sui nomi di dominio.
Traduzione degli indirizzi di rete (NAT)
10.0.0.1
10.0.0.2
10.0.0.3 10.0.0.4
138.76.29.7
Rete locale
(es., rete domestica) 10.0.0/24
Internet globale
Spazio di indirizzi riservato alle reti private, molte delle quali
usano un identico spazio,
10.0.0/24 per scambiare pacchetti I router abilitati alla NAT non
appaiono al mondo esterno come router ma come un unico dispositivo
con un unico indirizzo IP.
Indirizzo IP origine: 138.76.29.7,
Traduzione degli indirizzi di rete (NAT)
Il router abilitato alla NAT nasconde i dettagli della rete domestica al mondo esterno
Non è necessario allocare un intervallo di indirizzi da un ISP: un unico indirizzo IP è sufficiente per tutte le macchine di una rete locale.
È possibile cambiare gli indirizzi delle macchine di una rete privata senza doverlo comunicare all’Internet
globale.
È possibile cambiare ISP senza modificare gli
indirizzi delle macchine della rete privata
Traduzione degli indirizzi di rete (NAT)
10.0.0.1
10.0.0.2
10.0.0.3
S: 10.0.0.1, 3345 D: 128.119.40.186, 80
1
10.0.0.4 138.76.29.7
1: l’host 10.0.0.1
invia il datagramma a 128.119.40.186, 80
138.76.29.7, 5001 10.0.0.1, 3345
…… ……
S: 128.119.40.186, 80 D: 10.0.0.1, 3345 4
S: 138.76.29.7, 5001 D: 128.119.40.186, 80
2
2: il router NAT cambia l’indirizzo d’origine del datagramma da
10.0.0.1, 3345 a 138.76.29.7, 5001, e aggiorna la tabella.
S: 128.119.40.186, 80 D: 138.76.29.7, 5001 3 3: la risposta arriva
all’indirizzo di destinazione:
138.76.29.7, 5001
4: il router NAT cambia l’indirizzo di destinazione del datagramma da
Tabella di traduzione NAT
Lato WAN LatoLAN
Traduzione degli indirizzi di rete (NAT)
Il campo numero di porta è lungo 16 bit:
Il protocollo NAT può supportare più di 60.000
connessioni simultanee con un solo indirizzo IP sul lato WAN.
NAT è contestato perché:
i router dovrebbero elaborare i pacchetti solo fino al livello 3.
Viola il cosiddetto argomento punto-punto
• Interferenza con le applicazioni P2P, a meno che non sia
specificamente configurato per quella specifica applicazione P2P.
Per risolvere la scarsità di indirizzi IP si dovrebbe usare IPv6.
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento broadcast e multicast
Capitolo 4: Livello di rete
Internet Control Message Protocol (ICMP)
Viene usato da host e router per scambiarsi informazioni a livello di rete.
report degli errori: host, rete, porta, protocollo irraggiungibili.
echo request/reply
(usando il programma ping).
Livello di rete “sopra” IP:
ICMP è considerato parte di IP.
Messaggi ICMP: hanno un
campo tipo e un campo codice, e contengono l’intestazione e i primi 8 byte del datagramma IP.
Tipo Codice Descrizione
0 0 Risposta eco (a ping)
3 0 rete destin. irraggiungibile 3 1 host destin. irraggiungibile 3 2 protocollo dest. irraggiungibile 3 3 porta destin. irraggiungibile 3 6 rete destin. sconosciuta 3 7 host destin. sconosciuto 4 0 riduzione (controllo
di congestione) 8 0 richiesta eco
9 0 annuncio del router 10 0 scoperta del router 11 0 TTL scaduto
12 0 errata intestazione IP
Traceroute e ICMP
Il programma invia una serie di datagrammi IP alla
destinazione.
Il primo pari a TTL =1
Il secondo pari a TTL=2, ecc.
Numero di porta improbabile
Quando l’n-esimo datagramma arriva all’n-esimo router:
Il router scarta il datagramma.
Invia all’origine un messaggio di allerta ICMP (tipo 11,
codice 0).
Il messaggio include il nome
Quando il messaggio ICMP arriva, l’origine può calcolare RTT
Criteri di arresto dell’invio
Quando un segmento UDP arriva all’host di destinazione.
L’host di destinazione
restituisce un messaggio ICMP di porta non raggiungibile (tipo 3, codice 3).
Quando l’origine riceve questo messaggio ICMP, si blocca.
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento broadcast e multicast
IPv6
Esigenza principale: lo spazio di
indirizzamento IP a 32 bit stava incominciando a esaurirsi.
Altre motivazioni:
Il formato dell’intestazione aiuta a rendere più veloci i processi di elaborazione e inoltro
Agevolare la QoS.
Formato dei datagrammi IPv6:
Intestazione a 40 byte e a lunghezza fissa.
Formato dei datagrammi IPv6
Priorità di flusso: attribuisce priorità a determinati datagrammi di un flusso.
Etichetta di flusso: identifica i pacchetti che appartengono a flussi particolari (anche se non è ben chiaro il concetto di “flusso”).
Intestazione successiva: identifica il protocollo cui verranno consegnati i contenuti del datagramma.
Altre novità di IPv6
Checksum : i progettisti hanno deciso di rimuoverla dal livello di rete in quanto risultava ridondante.
Opzioni: non fa più parte dell’intestazione IP
standard. Il campo non è del tutto scomparso ma è diventato una delle possibili “intestazioni
successive” cui punta l’intestazione di IPv6.
ICMPv6: nuova versione di ICMP:
Ha aggiunto nuovi tipi e codici, es. “Pacchetto troppo grande”.
Assume le funzionalità dell’IGMP, e gestisce l’ingresso e l’uscita di host nei gruppi multicast.
Passaggio da IPv4 a IPv6
Non è possibile aggiornare simultaneamente tutti i router:
Impossibile dichiarare una “giornata campale” in cui tutte le macchine Internet verranno spente e
aggiornate da IPv4 a IPv6.
Come riuscirà la rete a funzionare in presenza di router IPv4 e IPv6?
Tunneling: IPv6 viene trasportato come
payload in datagrammi IPv4 quando attraversa
router IPv4
Tunneling
A B E F
IPv6 IPv6 IPv6 IPv6
tunnel
Vista logica:
Vista fisica: A B E F
IPv6 IPv6 IPv6 IPv6
C D
IPv4 IPv4
Flusso: X Orig.: A Dest: F
dati
Flusso: X Orig.: A Dest: F
dati Flusso: X
Orig.: A Dest: F
dati
Orig.:B Dest: E
Flusso: X Orig.: A Dest: F
dati
Orig.:B Dest: E
Da A a B: Da E a F:
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
1
3 2
0111
valore nell’intestaz.
del pacchetto entrante
Algoritmo d’instradamento
Tabella d’instrad. locale Val. intestaz. link in usc.
0100 0101 0111 1001
3 2 2 1
Algoritmi d’instradamento
u
x
yw v
2
z
2
1 3
1
1
2 3 5
5
Grafo: G = (N,E)
N = insieme di nodi = { u, v, w, x, y, z }
E = insieme di archi ={ (u,v), (u,x), (v,x), (v,w), (x,w), (x,y), (w,y), (w,z), (y,z) }
Grafo di una rete di calcolatori
N.B.: Il grafo è un’astrazione utile anche in altri contesti di rete
Esempio: P2P, dove N è un insieme di peer ed E è un insieme di collegamenti TCP
Grafo di una rete : costi
u
x
yw v
2
z
2
1 3
1
1
2 3 5
5 • c(x,x’) = costo del collegamento (x,x’) - es., c(w,z) = 5
• il costo di un cammino è
semplicemente la somma di tutti i costi degli archi lungo il cammino
Costo di un cammino (x1, x2, x3,…, xp) = c(x1,x2) + c(x2,x3) + … + c(xp-1,xp) Domanda: Qual è il cammino a costo minimo tra u e z ?
Algoritmo d’instradamento: determina il cammino a costo minimo.
Classificazione degli algoritmi d’instradamento
Globale o decentralizzato?
Globale:
L’algoritmo riceve in ingresso tutti i collegamenti tra i nodi e i loro costi.
Algoritmi a stato del collegamento (link-state algorithm).
Decentralizzato:
Ogni nodo elabora un vettore di stima dei costi (distanze) verso tutti gli altri nodi nella rete.
Il cammino a costo minimo viene calcolato in modo distribuito e iterativo.
Algoritmo a vettore distanza (VC, distance-vector algorithms)
Statico o dinamico?
Statico:
I cammini cambiano molto raramente.
Dinamico:
Determinano gli instradamenti al variare di:
Volume di traffico
Topologia della rete
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
Algoritmo d’instradamento a stato del collegamento (LS)
Algoritmo di Dijkstra:
La topologia di rete e tutti i costi dei collegamenti sono noti a tutti i nodi
attraverso il “link-state broadcast”.
tutti i nodi dispongono delle stesse informazioni
Calcola il cammino a costo minimo da un nodo (origine) a tutti gli altri nodi della rete.
Crea una tabella d’inoltro per quel nodo
È iterativo: dopo la k-esima iterazione i cammini a costo minimo sono noti a k nodi di
Definiamo la seguente notazione:
c(x,y): costo del collegamenti dal nodo x al nodo y; = ∞ se non sono adiacenti.
D(v): costo del cammino dal nodo origine alla destinazione v per quanto riguarda
l’iterazione corrente.
p(v): immediato predecessore di v lungo il cammino.
N': sottoinsieme di nodi per cui il cammino a costo minimo
dall’origine è definitivamente noto.
Algoritmo di Dijsktra
1 Inizializzazione:
2 N' = {u}
3 per tutti i nodi v
4 se v è adiacente a u 5 allora D(v) = c(u,v) 6 altrimenti D(v) = ∞ 7
8 Ciclo
9 determina un w non in N' tale che D(w) sia minimo 10 aggiungi w a N'
11 aggiorna D(v) per ciascun nodo v adiacente a w e non in N' : 12 D(v) = min( D(v), D(w) + c(w,v) )
13 /* il nuovo costo verso v è il vecchio costo verso v oppure
14 il costo del cammino minimo noto verso w più il costo da w a v */
Algoritmo di Dijkstra: esempio
passo 0 1 2 3 4 5
N' u ux uxy uxyv uxyvw uxyvwz
D(v),p(v) 2,u 2,u 2,u
D(w),p(w) 5,u 4,x 3,y 3,y
D(x),p(x) 1,u
D(y),p(y)
∞ 2,x
D(z),p(z)
∞ ∞
4,y 4,y 4,y
u
x
w v
z
2
2
1 3 1
2 3 5
5
Algoritmo di Dijkstra: un altro esempio
u
x
yw v
z
Cammino a costo minimo da u:
xv y
(u,v) (u,x) (u,x)
destinazione collegamento Tabella d’inoltro in u:
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
Algoritmo d’instradamento con vettore distanza (DV)
Formula di Bellman-Ford (programmazione dinamica) definisce
d
x(y) := il costo del percorso a costo minimo dal nodo x al nodo y .
Allora:
d
x(y) = min {c(x,v) + d
v(y) }
dove min riguarda tutti i vicini di x .
v
Formula di Bellman-Ford: esempio
u
x
yw v
2
z
2
1 3
1
1
2 3 5
5 Chiaramente, dv(z) = 5, dx(z) = 3, dw(z) = 3
du(z) = min { c(u,v) + dv(z), c(u,x) + dx(z), c(u,w) + dw(z) } = min {2 + 5,
1 + 3,
5 + 3} = 4 L’equazione B-F definisce:
Algoritmo con vettore distanza
D
x(y) = stima del costo del percorso a costo minimo da se stesso al nodo y .
Vettore distanza: D
x= [D
x(y): y є N ]
Il nodo x conosce il costo verso ciascun vicino v:
c(x,v)
Il nodo x mantiene D
x= [D
x(y): y є N ]
Il nodo x mantiene anche i vettori distanza di ciascuno dei suoi vicini
Per ciascun vicino v, x mantiene Dv = [Dv(y): y є N ]
Algoritmo con vettore distanza
Idea di base:
Ogni nodo invia una copia del proprio vettore distanza a ciascuno dei suoi vicini.
Quando un nodo x riceve un nuovo vettore distanza, DV, da qualcuno dei sui vicini, lo salva e usa la formula B-F per
aggiornare in proprio vettore distanza come segue:
D
x(y) ← min
v{c(x,v) + D
v(y)} per ciascun nodo y in N.
Finché tutti i nodi continuano a cambiare i propri DV in
maniera asincrona, ciascuna stima dei costi Dx(y) converge a dx(y).
Algoritmo con vettore distanza
Iterativo, asincrono:
ogniiterazione locale è causata da:
cambio del costo di uno dei collegamenti locali.
Ricezione da qualche vicino di un vettore distanza
aggiornato.
Distribuito:
Ogni nodo aggiorna i suoi vicini solo quando il suo DV cambia.
i vicini avvisano i vicini solo se necessario.
Attende
(un messaggio del cambio del costo da parte del suo vicino )Effettua il calcolo
Se il DV cambia,
lo
notifica
ai suoi vicini.Ciascun nodo:
x y z x
y z
0 2 7
∞ ∞ ∞
∞ ∞ ∞
da
costo verso
da
x y z x
y z
0 2 3
da
costo verso
x y z x
y z
0 2 3
da
costo verso
x y z x
y z
∞ ∞
∞ ∞ ∞
costo verso
x y z x
y z
0 2 7
da
costo verso
x y z x
y z
0 2 3
da
costo verso
x y z x
y 0 2 3
costo verso
x y z x
y 0 2 7
costo verso
x y z x
y ∞∞ ∞
costo verso
∞2 0 1
∞ ∞ ∞
2 0 1 7 1 0
2 0 1 7 1 0
2 0 1
2 0 1 3 1 0
2 0 1
2 0 1 3 1 0
x 2 7 1
z
y
Tabella del nodo x
Tabella del nodo y
Tabella del nodo z
Dx(y) = min{c(x,y) + Dy(y), c(x,z) + Dz(y)}
= min{2+0 , 7+1} = 2
Dx(z) = min{c(x,y) + Dy(z), c(x,z) + Dz(z)}
= min{2+1 , 7+0} = 3
Algoritmo con vettore distanza:
modifica dei costi
Modifica dei costi:
Un nodo rileva un cambiamento nel costo dei collegamenti.
Aggiorna il proprio vettore distanza.
Se si verifica un cambiamento nel costo, trasmette ai suoi vicini il nuovo DV.
x z
1 4
50 1 y
All’istante t0, y rileva il cambiamento nel costo del collegamento, aggiorna il proprio DV e informa i vicini del cambiamento.
All’istante t1, z riceve l’aggiornamento da y e aggiorna la propria tabella, calcola un nuovo costo minimo verso x e invia il nuovo DV ai vicini.
All’istante t2, y riceve l’aggiornamento di z e aggiorna la propria tabella di distanza. I costi minimi di y non cambiano e y non manda alcun messaggio a z.
Algoritmo con vettore distanza:
modifica dei costi
Modifica dei costi:
Le buone notizie (costo diminuito) si sono propagate rapidamente.
Le cattive notizie si propagano lentamente:
problema dell’instradamento ciclico!
44 iterazioni prima che l’algoritmo di stabilizzi (esempio nel testo pp. 312-313)
x z
4 1
50 60 y
Inversione avvelenata:
Se Z instrada tramite Y per giungere alla
destinazione X :
Allora Z avvertirà Y che la sua distanza verso X è infinita (così Y non tenterà mai d’instradare verso X passando per Z)
L’inversione avvelenata può
Confronto tra gli algoritmi LS e DV
Complessità dei messaggi:
LS: con n nodi, E collegamenti, implica l’invio di O(nE) messaggi.
DV: richiede scambi tra nodi adiacenti.
Il tempo di convergenza può variare.
Velocità di convergenza:
LS: l’algoritmo O(n2) richiede O(nE) messaggi.
ci possono essere oscillazioni di velocità.
DV: può convergere lentamente.
può presentare cicli d’instradamento.
può presentare il problema del conteggio all’infinito.
Robustezza: cosa avviene se un router funziona male?
LS:
un router può comunicare via broadcast un costo sbagliato per uno dei suoi collegamenti connessi (ma non per altri).
i nodi si occupano di calcolare soltanto le proprie tabelle.
DV:
un nodo può comunicare
cammini a costo minimo errati a tutte le destinazioni.
la tabella di ciascun nodo può essere usata degli altri.
• Un calcolo errato si può diffondere per l’intera rete.
Capitolo 4: Livello di rete
4. 1 Introduzione
4.2 Reti a circuito virtuale e a datagramma
4.3 Che cosa si trova
all’interno di un router?
4.4 Protocollo Internet (IP)
Formato dei datagrammi
Indirizzamento IPv4
ICMP
IPv6
4.5 Algoritmi di instradamento
Stato del collegamento
Vettore distanza
Instradamento gerarchico
4.6 Instradamento in Internet
RIP
OSPF
BGP
4.7 Instradamento
Instradamento gerarchico
Scala: con 200 milioni di destinazioni:
Archiviare le informazioni
d’instradamento su ciascun host richiederebbe un’enorme quantità di memoria.
Il traffico generato dagli
aggiornamenti LS non lascerebbero banda per i pacchetti di dati!
Autonomia amministrativa:
Internet = la rete delle reti
Da un punto di vista ideale, ciascuno dovrebbe essere in
grado di amministrare la propria rete nel modo desiderato, pur mantenendo la possibilità di connetterla alle reti esterne.
Abbiamo fin qui visto la rete come una collezione di router interconnessi
Ciascun router era indistinguibile dagli altri
Visione omogenea della rete
… nella pratica le cose non sono così semplici
Instradamento gerarchico
Organizzazione di router in sistemi autonomi (AS,
autonomous system).
I router di un gruppo autonomo eseguono lo stesso algoritmo
d’instradamento.
Protocollo d’instradamento interno al sistema
autonomo (intra-AS).
I router appartenenti a differenti AS possono eseguire protocolli
d’instradamento intra-AS
Router gateway
Hanno il compito aggiuntivo d’inoltrare pacchetti a
destinazioni esterne.
3b
1d 3a
1c 2a
AS3
AS1 1a AS2
2c 2b
1b
Algoritmo d’instradamento
(intra-AS)
Algoritmo d’instradamento
(intra-AS)
Tabella d’inoltro
3c
Sistemi autonomi interconnessi
Ciascun sistema autonomo sa come inoltrare pacchetti lungo il percorso ottimo verso
qualsiasi destinazione interna al gruppo
I sistemi AS2 e AS3 hanno tre router ciascuno
I protocolli d’instradamento dei tre sistemi autonomi non sono necessariamente gli stessi