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volume 20, numero 3, 2005 RELAZIONI

Microbiologia Medica 100

S2.4

BORRELIOSI DI LYME:

EVOLUZIONE DELLA DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

Cinco M.

Laboratorio Spirochete,

Dipartimento di Scienze Biomediche, Università di Trieste

La diagnosi di malattia di Lyme é fondata principal-mente sulla sintomatologia clinica: le indagini micro-biologiche tuttavia sono di estremo aiuto per la confer-ma diagnostica soprattutto in quei casi a sintoconfer-matolo- sintomatolo-gia sfumata, non tipica. In questi anni un notevole sfor-zo é stato dedicato alla serologia che rimane l’approc-cio metodologico più seguito a livello ospedaliero : l’attuale strategia (linee gguida Europee e del CDC) prevede di eseguire una diagnosi a “due steps”, ossia una prima analisi dei sieri con tests ELISA e successi-vamente una conferma dei positivi mediante Western Blot. Con tale sequela si raggiunge una sensibilità dell’40-90% ed una specificità del 95%.

L’introduzione dell’antigene espresso da Borrelia in vivo VlsE o di una sua porzione conservata C6, nella batteria degli antigeni sia in immunoenzimatica che in Western Blot ha portato i livelli di specificità al 100%. Per quanto riguarda la diagnosi diretta: l’isolamento di

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gol-volume 20, numero 3, 2005 RELAZIONI

Microbiologia Medica 101

den standard” della diagnostica: esso é tuttavia scarsa-mente realizzato per una serie di difficoltà tecniche non ultimo il lungo tempo di incubazione della cultura e l’esigenza di un laboratorio attrezzato alla gestione di spirochete vive. Essendo la borreliosi di Lyme un’infe-zione paucibatterica di maggiore applicabilità risulta essere la PCR. Diversi laboratori ne fanno uso e la metodica non é ancora standardizzata. Abbiamo messo a punto una nested-PCR capace di individuare sequen-ze di B.burgdorferi in tutti i casi clinici esaminati (100% sensibilità); dagli amplificati ottenuti é stata sviluppata una genotipizzazione mediante RFLP, che ha rivelato la presenza di infezioni miste da B. afzelii,

B. garinii e B. b. sensu stricto persino nello sesso

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