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03-03-2021

CORRIERE DELLA SERA

16

informazione pubblicitaria

"SAI CHE TRE PERSONE SU DIECI NON HANNO MAI CONTROLLATO LA SALUTE DEL PROPRIO UDITO?

LA PREVENZIONE COMINCIA A MARZO."

Prendiamoci cura del nostro udito. È questa la frase scelta dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità per celebrare il 3 marzo, Giornata mondiale dell'udito.

Una data importante, che apre il mese dedicato al "sentire bene".

Sentire bene è fondamentale, a qualunque età. A casa, al lavoro, al ristorante, al telefono: le difficoltà a percepire e comprendere con chiarezza la voce degli altri in ambienti e situazioni di vita quotidiana, o anche la musica e la televisione, non devono essere sottovalutate perché hanno un rilevante impatto negativo sulla nostra qualità della vita.

Per questo motivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito il 3 marzo la "Giornata mondiale dell'udito" con l'obiettivo di migliorare la prevenzione a livello globale.

A SOFFRIRE DI PROBLEMI DI UDITO, SECONDO L'OMS, SONO 466 MILIONI

DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO.

Numeri altissimi anche in Italia• le stime parlano di circa 7 milioni di italiani che nel nostro Paese convivono con un calo dell'udito. Queste cifre verosimilmente sottostimano il dato reale dal momento che, secondo una ricerca Censis, soltanto un italiano su tre ha effettuato un controllo dell'udito negli ultimi cinque anni. In media, un adulto su due tra gli over 55 che soffrono di calo uditivo tende a non affrontare il problema. I motivi sono tanti:

c'è chi pensa che il problema passerà da solo (il 5o%), c'è chi ritiene che il non sentirci bene, a una certa età, sia normale (47%).

C'è chi è convinto che gli apparecchi acustici non servano a un granché (27%). Ma non è così, la ricerca scientifica smentisce in modo netto queste affermazioni.

L'ipoacusia rappresenta non solo un ostacolo al miglior godimento della quotidianità, ma anche un pericolo, perché aumenta il rischio di infortuni sul lavoro,

in casa, durante le attività all'aperto.

E questo vale anche per chi ha un lieve calo di udito, già sufficiente a causare una perdita di attenzione, necessaria per esempio per segnalare l'arrivo di un'auto mentre si passeggia a piedi.

Ma non solo: «L'ipoacusia è un fattore che favorisce l'insorgenza o l'aggravamento di problemi cognitivi» puntualizza Roberto Albera, Professore Ordinario di Otorinolaringoiatria all'Università degli Studi di Torino.

«È stato infatti dimostrato che un calo dell'udito potrebbe causare la perdita di cellule della corteccia cerebrale, che non possono più essere sostituite, con un danno irreversibile per il cervello». «Anche per questo motivo» - sottolinea l'esperto

- Si

UN CORRETTO

APPROCCIO TERAPEUTICO CONSENTE DI RIDURRE GLI EFFETTI NEGATIVI, ANATOMICI E FUNZIONALI, DI UN CALO DELL'UDITO."

Sappiamo inoltre che l'ipoacusia è correlata alla perdita di equilibrio, con un aumento del rischio di cadute: uno studio appena pubblicato sul Journal of Neurology (testata di riferimento perla neurologia mondiale) ci dà un'informazione in più sul sistema uditivo e sul sistema vestibolare, quello che controlla appunto il senso dell'equilibrio.

Quindi, la prevenzione è estremamente importante.

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Prof. Roberto Albera

Così come facciamo i check up periodici per la nostra salute, esami del sangue, esame della vista, anche il controllo dell'udito deve diventare una routine. Come sottolineato anche dall'OMS, il check up deve avvenire periodicamente perché è la strada maestra per tornare a godersi appieno i suoni quotidiani.

Si tratta di un esame non invasivo, semplice, ma fondamentale e si basa su tecnologie all'avanguardia. In Italia, per esempio, Amplifon, leader mondiale nel campo della cura dell'udito, ha sviluppato un protocollo di test particolarmente avanzato, volto a misurare l'efficienza del sistema uditivo e valutarla sulla base dei bisogni, delle abitudini, delle passioni reali di ognuno. Lo potete provare gratuitamente in ogni filiale.

Una volta che gli esperti Amplifon hanno valutato il profilo uditivo, tutte le possibili soluzioni vengono esaminate con la massima personalizzazione.

Questo approccio rigoroso e basato sui dati è valso al protocollo Amplifon 36o un brevetto e la certificazione dalla Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF).

La scienza e la tecnologia forniscono informazioni e strumenti per gestire efficacemente un eventuale calo uditivo.

Prevenirlo e trattarlo è importante tanto quanto la diagnostica e la prevenzione di tutti gli altri aspetti della nostra salute.

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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