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Analisi Reale e Complessa - a.a. 2007/2008 Quarto appello

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Academic year: 2021

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(1)

Analisi Reale e Complessa - a.a. 2007/2008 Quarto appello

Esercizio 1

Data la funzione

f (x) = sin(x − 1)

(x − 1)(x2+ 1)2, x ∈ R \ {1} , si provi che `e sommabile e si calcoli

Z +∞

−∞

f (x) dx.

Svolgimento

Si osservi che essendo | sin y/y| ≤ 1 per ogni y ∈ R, si ha

|f (x)| ≤ 1

(x2+ 1)2 ≤ 1 x2+ 1,

che `e funzione sommabile su R, e quindi tale risulta anche f . Per calcolare l’integrale si osservi che

Z +∞

−∞

f (x) dx = Im

"

p.v.

Z +∞

−∞

ei(x−1)

(x − 1)(x2+ 1)2 dx

#

= Im

"

e−ip.v.

Z +∞

−∞

eix

(x − 1)(x2 + 1)2 dx

# .

Calcoliamo l’ultimo integrale con metodi di analisi complessa. Si osservi che la funzione ϕ(z) = eiz

(z − 1)(z2+ 1)2

ha un polo semplice in z = 1 e poli doppi per z2+ 1 = 0, cio`e per z = ±i, essendo

z→1lim(z − 1)ϕ(z) = ei

4 , lim

z→i(z − i)2ϕ(z) = − e−1

4(i − 1), lim

z→−i(z + i)2ϕ(z) = e 4(i + 1). Inoltre

lim

|z|→+∞

1

(z − 1)(z2+ 1)2 = 0 ,

e dunque siamo nelle condizioni di poter applicare il lemma del cerchio piccolo in z = 1 e il lemma di Jordan nel semipiano Im z > 0. Grazie al teorema dei residui si ottiene

p.v.

Z +∞

−∞

eix

(x − 1)(x2+ 1)2 dx = πi res (ϕ, 1) + 2πi res (ϕ, i) .

(2)

Poich´e

res (ϕ, 1) = lim

z→1(z − 1)ϕ(z) = ei 4 , res (ϕ, i) = lim

z→i

d

dz(z − i)2ϕ(z) = lim

z→i

d dz

eiz (z − 1)(z + i)2

= lim

z→ieizi(z − 1)(z + i)2−(z + i)2+ 2(z − 1)(z + i) (z − 1)2(z + i)4

= e−1−4i(i − 1) − − 4 + 4i(i − 1)

16(i − 1)2

= e−1

4 · 3 + 2i

−2i = e−1

8 · (3i − 2) , si ottiene

p.v.

Z +∞

−∞

eix

(x − 1)(x2+ 1)2 dx = πiei

4 + 2πie−1

8 (3i − 2) , da cui

Z +∞

−∞

f (x) dx = Im

"

e−ip.v.

Z +∞

−∞

eix

(x − 1)(x2+ 1)2 dx

#

= Im

"

π

4i − 2πe−ie−1

8 (3 + 2i)

#

= π

4 − πe−1

4 Im(cos 1 − i sin 1)(3 + 2i)

= π

4 − πe−1

4 (2 cos 1 − 3 sin 1) .

Esercizio 2

Siano f ∈ D(R) e g ∈ L1(R).

1. Si provi che la funzione hg : R → R definita da

hg(x) = Z +∞

−∞

f (x − t)g(t) dt

`e continua.

2. Si provi che il funzionale T : L1(R) → C0(R) definito da T g = hg `e lineare e continuo (in C0(R) si consideri la norma del sup).

Svolgimento

1. Fissato ¯x ∈ R, proviamo che data una successione xn

n∈N ⊂ R convergente a ¯x, si ha che hg(x)n

n∈N converge a hg(¯x), cio`e

n→+∞lim Z +∞

−∞

f (xn− t)g(t) dt = Z +∞

−∞

f (¯x − t)g(t) dt . (1)

(3)

Poich´e f (xn− t) → f (¯x − t) per ogni t, essendo f continua, per provare (1) `e sufficiente trovare una dominante e poi applicare il teorema della convergenza dominata. Per farlo, `e sufficiente osservare che

f (xn− t)g(t)

≤ kf k|g(t)| ∈ L1(R) , essendo f funzione C a supporto compatto.

2. Per provare che T `e continuo `e sufficiente dimostrare che `e limitato:

|T g(x)| = |hg(x)| =

Z +∞

−∞

f (x − t)g(t) dt

≤ Z +∞

−∞

f (x − t)g(t) dt

≤ kf k

Z +∞

−∞

|g(t)| dt = kf kkgk1, da cui si deduce

kT gk≤ kf kkgk1, come si voleva.

Esercizio 3

Sia fn

n∈N la successione di funzioni definita da fn(x) = xχ]−n,n[(x) 1. Si calcoli il limite di fn

n∈N in S0(R).

2. Si calcoli il limite di  fbn

n∈N in S0(R).

3. Detta efn la prolungata 2n-periodica di fn, se ne calcoli la sua serie di Fourier.

4. Usando i punti 2 e 3, si provi che per n → +∞

+∞

X

k=1

n

ik(−1)k+1 δπk/n− δ−πk/n



converge a πiδ00 in S0(R).

Svolgimento

1. Proviamo che la funzione limite `e f (x) = x. Fissata una funzione test ϕ ∈ S(R), si osservi che

(a) fn(x)ϕ(x) → f (x)ϕ(x) per ogni x ∈ R, perch´e fissato x ∈ R `e sufficiente prendere n > |x| affinch´e fn(x) = f (x);

(b) si ha |fn(x)ϕ(x)| ≤ |xϕ(x)| ∈ L1(R) essendo ϕ funzione a decrescenza rapida.

Allora, grazie al teorema della convergenza dominata, si ottiene

n→+∞lim hfn, ϕi = lim

n→+∞

Z +∞

−∞

fn(x)ϕ(x) dx = Z +∞

−∞

xϕ(x) dx = hf, ϕi come si voleva.

(4)

2. Poich´e fn → f in S0(R) se e solo se bfn→ bf in S0(R), si ha che

fbn→ F [x] = −1

iF [−ix] = iF0[1] = 2πiδ00.

3. Essendo efn dispari (tale `e fn), la sua serie di Fourier `e di soli seni. I coefficienti sono dati da

bk = 1 n

Z n

−n

x sinkπ

n x dx = 2 n

Z n 0

x sinkπ n x dx

= 2 n

"

− n

kπx coskπ n x

n 0

+ n kπ

Z n 0

coskπ n x dx

#

= 2n

kπ(−1)k+1. Quindi la serie di Fourier di efn si scrive

s[ efn](x) =

+∞

X

k=1

2n

kπ(−1)k+1sinkπ n x .

4. Si osservi che efn `e funzione continua a tratti che soddisfa le condizioni di H¨older, perch´e nell’intervallo periodo ] − n, n[ `e derivabile con derivata limitata. Quindi la sua serie di Fourier converge puntualmente a efn in tutti i punti in cui `e continua, e quindi per ogni x 6= n + 2jn, j ∈ Z. In particolare vale

s[ efn](x) = efn(x) per q.o. x ∈ R ,

e quindi Fs[fen] = F[fen] in S0. Poich´e efn(x) → x e | efn(x)| ≤ |x| per q.o. x ∈ R, procedendo come punto 2 si ottiene

Fs[fen] → 2πiδ00 in S0(R) . (2) Inoltre, essendo efnfunzione 2n-periodica tale che efn∈ L2(−n, n), la sua serie di Fourier converge in S0(R) e quindi

Fs[fen] =

+∞

X

k=1

2n

kπ(−1)k+1F sin(kπx/n) = 2

+∞

X

k=1

n

ik(−1)k+1 δkπ/n− δ−kπ/n . (3) Confrontando (2) con (3), si ottiene il risultato cercato.

Esercizio 4

Si determini per quali α ∈ R la funzione f : R → R definita da

f (t) .

=



 e−α|t|

|t|α se t 6= 0 ,

0 se t = 0 ,

appartiene a L1(R) ∩ L2(R).

(5)

Svolgimento Se α < 0, allora

t→±∞lim f (t) = +∞ ,

e quindi f non `e sommabile su R. Se α = 0, si ha f (t) = 1/|t|α per q.o. t, ed `e noto che tale funzione non `e sommabile su R. Discutiamo allora solo il caso con α > 0. Poich´e f `e pari, ci limiteremo a verificare per quali α > 0 f appartiene a L1(0, +∞) ∩ L2(0, +∞). Osserviamo che f ∈ C0(R \ {0}) ed `e quindi f ∈ L1(a, b) ∩ L2(a, b) per ogni 0 < a < b. Non ci resta che verificare la sommabilit`a in un intorno di 0 e un intorno di +∞.

1. Poich´e

limt→0|f (t)||t|α = 1 , ed inoltre

Z 1 0

1

|t|α dt < +∞ ⇔ α < 1 , Z 1

0

1

|t| dt < +∞ ⇔ α < 1 2, si ha che f ∈ L1(0, 1) ∩ L2(0, 1) se e solo se α < 1/2.

2. Poich´e per α > 0

t→+∞lim |f (t)|eα|t|= 0 ,

e t 7→ e−α|t| appartiene a L1(1, +∞) ∩ L2(1, +∞) per α > 0, si ha che anche f ∈ L1(1, +∞) ∩ L2(1, +∞) per tali valori di α

Dalla precedente discussione si conclude che f ∈ L1(R) ∩ L2(R) se e solo se 0 < α < 1/2.

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