Provincia di Nuoro – Pag. 53 31 marzo 2008
SANITÀ. L'OSPEDALE CITTADINO È STATO SCELTO, PRIMO IN SARDEGNA, PER LA SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO
Anticoagulanti, progetto al San Francesco
L'ospedale San Francesco sarà leader in Sardegna nella sperimentazione delle nuove tecniche a favore dei pazienti in trattamento Tao (terapia anticoagulante orale), riservata ai cardiopatici e ai coliti da ictus. I duemila pazienti della provincia che devono ricorrere alla terapia anticoagulante del sangue, indispensabile per prevenire incidenti tromboembolici, potranno contare su un progetto altamente innovativo per monitorare e migliorare l'assistenza terapeutica e di prelievo, mentre salutano la nascita della sezione nuorese della Feder A.i.p.a., la federazione che raggruppa le associazioni italiane dei pazienti che seguono il Tao. Il servizio di medicina di laboratorio dell'ospedale San Francesco, coordinato dal primario Maria Antonietta Contu, gestisce 1300 dei duemila pazienti della provincia, eseguendo in media ogni giorno 120 prelievi sanguigni. Una cifra, questa, che è andata aumentando in modo notevole negli ultimi dieci anni. Il motivo dell'incremento (dai duecento pazienti del 1998 si è passati ai duemila attuali) è dovuto al fatto che prima venivano trattati solo gli affetti da valvulopatie cardiache ai quali in seguito si sono aggiunti i pazienti affetti da fibrillazione atriale, trombosi venosa e arteriosa, malattie della coagulazione del sangue (trombofilie), ictus, infarto del miocardio: tutte patologie che richiedono come prevenzione e cura l'assunzione quotidiana dell'anticoagulante orale.
La sezione di Nuoro della Feder A.i.p.a. ha eletto il direttivo (presidente Gianni Pititu, vice presidente Pina Cualbu Diez, tesoriere Martino Corda, revisori dei conti Angelina Marchi e Francesco Falchi, consiglieri Lorenzo Soro, Lorenzo Pusceddu, Graziano Monni). «Scopo precipuo dell'associazione - spiega Gianni Pititu - è portare ai pazienti, attraverso incontri informativi, le conoscenze utili a prevenire e curare le patologie che richiedono il trattamento Tao al fine di ottenere i migliori risultati con i minimi rischi. Inoltre proponiamo il decentramento dei test di laboratorio, oggi fattibili solo in ospedale e nei distretti Asl, anche negli ambulatori di medicina generale e nelle farmacie, grazie all'uso dei caogulometri portatili. Infine lo snellimento delle procedure, con la liberazione dalla impegnativa oggi richiesta dopo ogni otto prelievi».
Il servizio di medicina di laboratorio del San Francesco sta per far partire, come si è detto, un importante progetto. Denominato Sharda-Tao (capo progetto Giorgio Canova, responsabile dell'organizzazione Carmelo Caldara), è della Noematica e della Zetasei, è stato approvato e finanziato da Sardegna Ricerche con i fondi Por. «Le linee guida -
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afferma la dottoressa Contu, che è anche il responsabile scientifico del progetto - indicano una gestione informatica innovativa (che prevede tra l'altro la consegna della terapia in formato elettronico) dei pazienti. Prevedono inoltre l'analisi del servizio allo scopo di proporre soluzioni per snellire l'iter burocratico».