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LA LAVANDA DEI PIEDI

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Academic year: 2022

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Percorso 3.2

LA LAVANDA DEI PIEDI

La lavanda dei piedi, 1311 Duccio di Buoninsegna

Attraverso un gesto come quello della lavanda dei piedi impariamo che l’amore deve tradursi in azioni concrete di aiuto e disponibilità. La Chiesa ne fa memoria nel giorno del Giovedì santo: anche noi, nel nostro piccolo, possiamo accogliere l’invito di Gesù e seguire così il suo esempio.

Obiettivi di apprendimento

 Riflettere sulle ragioni che determinano comportamenti cristiani.

 Comprendere il significato del gesto della lavanda dei piedi.

Obiettivi trasversali

Immagini, suoni, colori

 Analizzare un’immagine confrontandola con la realtà.

Dove: Nel salone prima e in sezione poi.

Quando: Durante la settimana santa, un’ora per ogni attività.

Con chi: In gruppo per i momenti di ascolto, confronto ed esperienza; da soli per la rielaborazione personale.

Materiali: Un catino, grembiule da casa, un asciugamano, immagini di sacerdoti che lavano i piedi nel giorno del Giovedì santo.

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Attività 1. OGGETTI MISTERIOSI IN SEZIONE

 Ricollegandoci all’unità precedente (Mani unite) presentiamo ai bambini l’immagine dell’opera di Duccio di Buoninsegna, osserviamola e commentiamola insieme.

 Confrontiamo il gesto di Gesù con i gesti dei bambini che hanno rappresentato nei disegni dell’unità precedente: anche Gesù usa le mani per fare un gesto molto importante.

 Proponiamo un brano tratto dal Vangelo (Gv 13,1-17; La Bibbia dei bambini, ed.

Piemme 2005, pp. 268)

 Dopo la lettura commentiamo con il gruppo “terra” e chiediamo: “Che cosa ha fatto Gesù?”. Davanti ai suoi amici, Gesù, che era il maestro dei discepoli, compie un gesto importante: vuole che i suoi amici capiscano bene che l’amore per gli altri si esprime con gesti concreti di disponibilità e servizio.

 Pensiamo alla nostra esperienza: “Qualche volta abbiamo ricevuto dai nostri genitori, dalla maestra, dai nostri amici un gesto di gentilezza senza chiederlo?

Come ci siamo sentiti? E’ stato bello?”.

2. UN GESTO PER RIFLETTERE

 Mostriamo l’immagine di alcuni sacerdoti, tra cui il Papa, che lavano i piedi a delle persone e chiediamo ai bambini di descriverla: “Che cosa stanno facendo? Da chi abbiamo visto fare questo gesto?”. Lasciamo spazio ai bambini e aiutiamoli a riconoscere in quel gesto quello compiuto da Gesù.

 Spieghiamo che vedremo compiere la lavanda dei piedi in una delle celebrazioni che precedono la festa di Pasqua. Il Papa e i sacerdoti, compiendo questo gesto, vogliono ricordarci l’insegnamento di Gesù e incoraggiarci: anche noi, oggi, nel nostro piccolo, possiamo vivere azioni d’amore per gli altri.

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 Se possibile cerchiamo di concordare con un sacerdote un momento dove poter vivere, insieme a scuola, il gesto della lavanda dei piedi, come momento di preparazione alla Pasqua.

 Prendendo un grembiule simile a quello che si usa per servire a tavola chiediamo ai bambini: “Cosa ha usato il sacerdote? Cosa ci ricorda questo grembiule? Chi lo usa di solito?”. Cerchiamo di farli riflettere che “il grembiule” di solito lo usa chi fa un lavoro “a servizio di altri” (la mamma o il papà quando cucinano, sr Carmela quando ci serve il pranzo, i camerieri al bar quando vengono a portarci il gelato…)

 Proviamo a pensare: “ C’è una persona che vorrei aiutare oggi? Come posso servire qualcuno?”. Invitiamo i bambini a compiere un gesto di servizio verso qualcuno, condividendo che si tratta di un gesto di affetto, di gentilezza e di cura.

3. SEGNI E SIMBOLI DELLA PASQUA

 Parliamo ai bambini della Pasqua che si avvicina. Spieghiamo che per i cristiani è la festa religiosa più importante dell’anno, nella quale ricordano che Gesù è vivo, passato dalla morte alla vita senza fine.

 Aiutandoci con delle immagini raccolte su un cartellone, continuiamo dicendo che per esprimere la loro gioia i cristiani usano alcuni segni che possiamo vedere nelle chiese o nelle nostre case.

 Insieme ai bambini proviamo a riconoscerli e a dire cosa ci ricordano:

a. le campane annunciano la gioia per la resurrezione di Gesù b. le uova sono il simbolo della vita che rinasce

c. l’agnello ricorda Gesù, che ha offerto la sua vita per donarla a tutti noi d. la colomba con il rametto di ulivo è il simbolo della pace

e. il cero acceso indica che Gesù Risorto è la luce del mondo

 Presentiamo ai bambini la scheda “I segni della festa”, chiediamo loro di colorarla e di spiegarci il significato dei vari simboli.

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Osserviamo se i bambini:

1. Nel lavoro sulla lavanda dei piedi comprendono il significato del gesto compiuto da Gesù e riflettono su ciò che muove gesti di amore gratuiti

2. Riconoscono nel gesto del Papa e dei sacerdoti quello insegnato da Gesù

3. Comprendono quali gesti quotidiani possono accogliere l’invito di Gesù all’amore gratuito.

4. Nella lettura delle immagini, riconoscono il significato del gesto che la Chiesa compie nel Giovedì santo.

Canto È PASQUA!

Suonano le campane suonano din don dan dicono tutte assieme:

“E’ risorto Gesù!”

La la laralla La la laralla La la la la la (2 v.) Oggi è un giorno importante

cantalo anche tu:

la nostra gioia è grande, alleluia, è risorto Gesù!

La la laralla…

Din don din don dan Din don din don dan Din don din don dan (2v.)

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Lavoretto di Quaresima

Nel corso della Quaresima, la nostra scuola ha fatto suo il motto proposto dalla Diocesi di Verona, tratto dalle parole della Samaritana nel vangelo di Giovanni (4,15);

“Signore, dammi quest’acqua”

Con i bambini abbiamo pensato di preparare un “segno” che ci ricordasse quanto importante sia l’acqua della vita che ci dà Gesù con la sua Parola.

Abbiamo quindi realizzato il nostro piccolo pozzo:

1. Con delle mollette di legno abbiamo ricoperto un cilindro di cartone 2. Abbiamo poi realizzato il sostegno per la carrucola…

3. … e arrotolando le stelle filanti abbiamo realizzato un secchiello …

4. … che abbiamo poi appeso sopra il pozzo.

5. Infine, abbiamo posizionato il pozzo sopra un cerchio di cartone di recupero 6. e dipinto il prato con i colori della primavera.

Riferimenti

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