L’armonizzazione contabile: programmato e realizzato attraverso il bene pubblico bilancio.
Le criticità finanziarie
(Viareggio 29 – 30 novembre 2018 – Marcello Degni)
La dimensione quantitativa del fenomeno
La dimensione quantitativa del fenomeno
Riequilibri e dissesti nel 2018
Il testo approvato
Come riformare il trattamento della criticità finanziaria?
• LA SITUAZIONE ATTUALE
• deficitarietà, misurata attraverso indicatori, recentemente ridefiniti sulla base della nuova struttura del bilancio;
• riequilibrio, situazione di disagio finanziario non affrontabile con gli strumenti normali (cioè con quanto dispone il TUEL agli articoli 193 e 194); il
• dissesto, che scatta quando il comune non riesce a fornire i
servizi essenziali o a pagare i creditori.
Il caso di Benevento
• Il comune di Benevento ha dichiarato dissesto nel gennaio 2017, dopo avere richiesto nel dicembre 2012 l’attivazione di un Piano di riequilibrio che la Corte dei Conti ha respinto nel maggio 2014.
• Ma le radici dello squilibrio finanziario strutturale sono risalenti.
• Il comune era entrato in dissesto nel lontano 1993 (15 settembre) e l’organo straordinario di liquidazione il 6 febbraio 1998 (quasi cinque anni dopo!) “ha dato avvio a una procedura semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti”.
• L’approvazione del piano di estinzione dei debiti arriva solo nel 2001 (il decreto è del 30 ottobre), con una “differenza non finanziabile” di oltre 10 milioni di euro (la copertura dei debiti non transatti è del 76,6 per cento).
• Si è quindi disegnato un nuovo piano operativo, che ha incluso anche i nuovi creditori formatisi dopo il piano di estinzione (fino al 15 ottobre 2005).
• Nonostante le nuove somme messe a disposizione la situazione resta critica come rileva la Corte dei conti nella delibera 48 del 2007
Cosa serve
• Una cabina di regia nazionale capace di approntare
procedure d’incisiva assistenza finanziaria e organizzativa
• Il Tavolo dovrebbe essere composto dal ministero dell’Interno, dal ministero dell’Economia, e dalle associazioni esponenziali dei comuni
• Il meccanismo di accesso potrebbe essere regolato dalla Corte dei Conti nella sua azione di controllo di
legittimità-regolarità sui bilanci degli enti locali
Tavolo nazionale e tavoli regionali
• Un tavolo nazionale per i comuni di maggiori dimensioni (50.000 abitanti e capoluoghi).
• Il comune predispone un piano di risanamento, concordato con il Tavolo
• Il Tavolo nomina un commissario (con le funzioni
dell’assessore al bilancio)
I tempi del risanamento
Tempi celeri
• Massimo 5 anni (durata del mandato)
• Fase operativa (1 anno per i comuni inferiori a 5.000 abitanti; 2 anni per quelli maggiori)
• Fase di attuazione e controllo (verifica del processo e
ritorno del comune nel gruppo dei virtuosi, certificato
dalla CDC)
Procedure di risanamento
• Riportate nella sfera del Tavolo
• 148 bis
• Raccomandazioni
• Programmi di spesa non sostenibili
• Piano di risanamento strumento dinamico
• Confronto serrato con il Tavolo a adeguamento eventuale dell’intervento
• Il controllo della CDC è integrato con quello su bilanci di previsione e rendiconti (un prospetto di raccordo tra bilancio e Piano)
• Modello europeo (regolamento 472 del 2013 del two pack)
I tavoli regionali
• Per evitare la strozzature attuali dell’istruttoria
• Per dare elasticità alle procedure
• Per accumulare una prassi applicativa che consenta
di diffondere buone pratiche
Una riduzione dei costi
La procedura di risanamento finanziario
• Una nuova procedura al posto delle attuali riequilibrio e dissesto
• Disciplina legislativa per i principi (stabilità) e i
dettagli in un Regolamento
La procedura di monitoraggio
• Sull’esempio del regolamento europeo del 2011 (MIP)
• Due fasi:
• Scoreboard (collaborazione con ISTAT)
• In depth review (da ricondurre nella procedura di risanamento finanziario)
• Relazione annuale
Dissesti e riequilibri per anno
1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Riequilibri 33 55 45 31 55 47 12
Dissesti 133 68 66 36 37 33 21 4 3 4 5 0 4 2 2 2 4 3 1 6 6 5 13 15 19 21 18 32 28 26
133
68 66
36 37 33 21
4 3 4 5
0 4 2 2 2 4 3 1 6 6 5 13 15 19 21 18
32 28 26 33
55 45
31 55
47
12
0 20 40 60 80 100 120 140
Dissesti e requilibri per anno (1989 - 2018)
Riequilibri Dissesti
Dissesti e riequilibri per regione
ABRUZZ O
BASILICA TA
CALABRI A
CAMPAN IA
EMILIA ROMAG NA
LAZIO LIGURIALOMBAR
DIA MARCHE MOLISEPIEMON
TE PUGLIA SARDEG
NA SICILIA TOSCAN
A UMBRIA VENETO
Riequlibri 6 9 56 41 5 20 4 22 5 9 6 25 0 57 7 5 1
Dissesti 24 22 164 142 8 50 4 17 7 17 7 42 3 59 5 5 5
24 22
164 142
8 50
4 17
7 17
7 42
3 59
5 5 5
6 9
56
41
5 20
4 22
5 9
6 25
0 57
7 5 1
0 50 100 150 200 250
Comuni in riequlibrio e dissesto (1989 - 2018)
Riequlibri Dissesti
Dissesti per dimensione
392
144
41 40
7,1%
8,7% 9,3%
13,1%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
0 50 100 150 200 250 300 350 400 450
1-4.999 5.000-14.999 15.000-29.999 >=30.000
Procedure di dissesto dei comuni per dimensione
Comuni in dissesto Quota % dissesti su totale Comuni
Riequilibri per dimensione
111
91
31
45
2,0%
5,5%
7,0%
14,7%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
0 20 40 60 80 100 120
1-4.999 5.000-14.999 15.000-29.999 >=30.000
Procedure di riequilibrio dei comuni per dimensione (2012 - 2018)
Numero comuni in riequilibrio Quota % dei comuni in riequilibrio sul totale dei comuni della fascia demografica
Dal riequilibrio al dissesto
-
10
12
11
19
15
5
- 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018