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ADDITO SALIS GRANO ed. Acomep, 1998
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Per una guida italiana
per la valutazione del danno alla persona in r.c.
di
Marino Bargagna*
1. La negazione dell’utilità delle guide, propria anche di illustri Maestri, non ci appare suffragata da argomenti sufficienti. Talvolta si ha l’impressione che esse vengano trascurate per il desiderio di far presto, di non affrontare altri vincoli o difficoltà negli svolgimenti della pratica professionale giornaliera. Ma senza una idonea guida le controversie, anche per quanto attiene alle stime più semplici, possono ulteriormente inasprirsi, rendendo ancor più difficile la ricerca di soluzioni ispirate ad equità.
2. Gli attuali orientamenti dottrinali nel settore del risarcimento del danno alla persona in responsabilità civile hanno assunto il significato di un rovesciamento rispetto all’insegnamento tradizionale.
3. La penetrazione nella prassi forense ed assicurativa della concezione propria del danno alla salute ha impresso una forte accelerazione alla evoluzione della stima del danno a persona attraverso la considerazione unitaria dell’uomo, con conseguente necessità di risarcire integralmente tale nocumento mediante nuovi strumenti operativi ed adeguato supporto medico legale. Si è passati dalla tendenziale considerazione dei soli beni patrimoniali a quella dei beni e valori personali e, per quanto ci concerne, dalla necessità di stimare soprattutto la potenziale o futuro, a quella di fornire prioritariamente indicazioni circa la incidenza negativa della menomazione dell’integrità psicofisica sugli interi attributi del danneggiato, in una visione globale, non scomposta di essi.
4. Molte realtà invalidanti non erano presenti sino a qualche decennio fa; in conseguenza del progresso tecnico-scientifico in tutti settori, compreso quello medico, si è ampliato il capitolo delle gravi menomazioni viscerali e del sistema nervoso centrale.
5. Il medico legale non può quindi che aggiornare il suo compito valutativo sul versante medico biologico della materia, sia attraverso un adeguamento delle procedure di indagine, sia riconsiderando le Guide miranti a facilitare ed uniformare, nei limiti del possibile, l’apprezzamento degli stati di ridotta integrità psicofisica.
6. Nella redazione di una nuova guida, si deve immaginare un impianto globale, assai articolato, nel quale collocare, oltre ad adeguate metodologie di accertamento del danno, meditate, comparate e mirate indicazioni percentuali.
7. Queste devono corrispondere a ben definiti difetti della integrità psicofisica (IPF) sui quali vi sia la maggior convergenza possibile di stime da parte di coloro che più si sono cimentati nelle valutazioni. Tuttavia occorrerà tener sempre conto della constatazione che le indicazioni percentuali sono talvolta ingannevoli per la definizione quantitativa che danno di ciò che non è esprimibile soltanto attraverso dati numerici. In linea generale, le valutazioni percentuali sono di grande aiuto per stime semplici in riferimento ad entità omogenee che consentano ripartizioni che possano tornare
* Ordinario di Medicina Legale, Pisa
Collana Medico Giuridica ADDITO SALIS GRANO
ed. Acomep, 1998
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ADDITO SALIS GRANO ed. Acomep, 1998
2 agevolmente a ricombinarsi nell’insieme primitivo, sia subito dopo l’avvenuta suddivisione sia in momenti successivi. Ebbene, nel caso della validità dell’uomo possono prendersi come entità del genere soltanto quelle unità anatomo-funzionali sufficientemente definite, peraltro non sempre rapportabili agevolmente all’intero rappresentato dall’organismo umano e, già ancora, all’insieme degli atti necessari per vivere in piena autonomia una ordinaria esistenza, condizione indispensabile per la soddisfazione di ogni altra necessità.
8. Appare evidente che le stime potranno essere tanto più agevoli e scientificamente valide, nel senso della oggettività e quindi della riproducibilità, quanto più facile sarà portare l’osservazione sull’ambito corporeo o sulla funzione da indagare, quanto più questa sarà scomponibile dalle altre, sarà più elementare e quanti più mezzi di indagine risulteranno disponibili per la sua esplorazione. Le indicazioni percentuali relative alle menomazioni degli arti, ed in particolare quelle delle mani, sono tra le meglio rapportabili tra loro. Al contrario, ben più late sono le indicazioni che possono essere fornite in tema di menomazioni viscerali.
9. Poiché il medico esperto dovrà pronunciarsi oltre che sulle indicazioni percentuali di ridotta integrità psicofisica, su ogni altro elemento utile per la valutazione delle conseguenze della lesione, egli dovrà trovare nella guida risorse valutative assai al di là di dette indicazioni. Non si deve trascurare che ciò che viene in primo luogo risarcito, almeno in responsabilità civile, sono le conseguenze della lesione del bene giuridico fondamentale, costituzionalmente protetto, rappresentato dalla salute. A questo proposito riteniamo che il magistrato, il liquidatore o l’avvocato, non dovrebbero essere agevolati dall’assetto della guida al fine di concretare liquidazioni automatiche, tabellari, che ben difficilmente potrebbero risultare espressione del principio di equità.
10. Una nuova guida deve essere in primo luogo destinata a chi possiede una preparazione specifica di medicina legale e nel particolare settore del danno alla persona, rappresentando per gli altri operatori un ausilio di orientamento e di verifica. D’altro canto, chi no possiede in misura adeguata tale preparazione non è in grado di obiettivare le menomazioni, di combinare tra loro quelle complesse e multiple, di svelare eventuali simulazioni o dissimulazioni, di formulare pareri accettabili in tema di nesso di causalità materiale ecc. Una superficiale ed inconsapevole consultazione della guida, mirata soltanto a ricavarne occasionalmente indicazioni percentuali, è inammissibile.
11. La elaboranda guida della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, ispirata ai principi ora richiamati, dovrebbe dare prestigio ed accreditamento alla disciplina medico legale.
Collana Medico Giuridica ADDITO SALIS GRANO
ed. Acomep, 1998