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Chimica del Ferro

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Academic year: 2021

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(1)

Chimica del Ferro

Prof. Attilio Citterio

Dipartimento CMIC “Giulio Natta”

hhttp://iscamap.chem.polimi.it/citterio/it/education/inorganic-chemistry-introduction/inorganic-chemistry-lessons/

Corso Chimica Inorganica

“CCS Chimica”

(2)

• Minerali :

Ematite (Fe

2

O

3

), siderite

(FeCO

3

), pirite (FeS

2

), magnetite (Fe

3

O

4

), limonite (Fe

2

O

3

·3H

2

O).

• Proprietà elemento :

Metallo strutturale, tenero e perciò usato in leghe con C ed altri metalli (acciai), facilmente corrodibile. (4° per abbondanza)

• Stati di ossidazione :

(- 2, - 1, 0, + 1) poco comuni + 2, + 3, + 4 e + 5 , + 6

Esistenza in acqua :

Ioni Fe

2+

(3d

6

, verde, r = 0.78 Å) e Fe

3+

(3d

5

, giallo, r = 0.645 Å) in acidi, e relativi idrossidi in basi.

Fe

3+(aq)

Fe

2+(aq)

0 7

0 +1

-1

Diagramma di area di predominanza in soluzione acquosa (T = 25°C)

pH E°’

Fe

(s)

Fe(OH)

2 (s)

FeO

42-(aq)

Fe(OH)

3 (s)

Ferro (3d

6

4s

2

)

(3)

Fe α 906°C Fe γ 1401°C Fe δ 1539°C Fe liquido

bcc fcc bcc

a(Å) 2.86 3.65 2.93

r

M

(Å) 1.24 1.29 1.27

Proprietà magnetiche: a T>T

C

=768°C è paramagnetico

a T>T

C

=768°C è ferromagnetico (σ

s

=1.8µ

B

/mol) Densità: ρ = 7.87 g·cm

-3

Resistività: ρ = 9.7 µΩ·cm (conduttore elettrico medio)

Proprietà Fisiche del Ferro

(vicine a quelle di Co e Ni)

(4)

Tipo - Suscet. Magn.- Dipendenza Origine segno (cgs) da H

Diamagnetismo - 1-500·10

-6

Indipendente Carica elettrone Paramagnetismo + 0-10

-2

Indipendente Elettroni spaiati

in orbitali mol. o at.

Ferromagnetismo + 10

-2

-10

6

Dipendente Interazioni coopera- tive fra momenti magnetici di atomi Antiferromagnetismo + 0-10

-2

Dipendente

- respinto dal campo magnetico + attratto dal campo magnetico Il Ferro è ferromagnetico fino alla sua temperatura di Curie (768 °C), oltre la quale è semplicemente paramagnetico. E’ perciò impiegato da solo o come lega con altri metalli nella preparazione di magneti permanenti

Proprietà Magnetiche del Ferro

(5)

Proprietà Chimiche del Ferro

• Molto reattivo se in polvere (è piroforico all’aria)

• Meno reattivo se in massa

• Combustione con ossidanti forti: O

2

, Cl

2

, F

2

(→ N.O. III, Fe

2

O

3

, FeCl

3

, FeF

3

) Fe + 3/2 F

2

→ FeF

3

(a r.t., ma si arresta per passivazione)

Fe + 3/2 Cl

2

→ FeCl

2

(a 600°C, reaz. esotermica)

• Ossidazione con ossidanti deboli: I

2

(→ N.O. II, FeI

2

)

• Reazione con «non metalli»: più moderate ma spontanee.

Zolfo Fe + 1/8S

8

→ Fe

II

S (a caldo)

FeS + 1/8S

8

→ Fe

II

S

2-I

(pirite – tipo NaCl)

Azoto Fe + x/2N

2

→ FeN

x

(azoturi, composti di inserzione che ne

aumentano la resistenza all’abrasione)

Carbonio Fe + C → Fe

3

C (carburi, cementite – vedi diagramma Fe/C)

(6)

nE°

4 3

1

0 2

- 1

Fe Fe

2+

Fe

3+

FeO

42-

N. Ox.

Volt equiv. Fe

2+

= - 0.88 V = E°(Fe

2+

/Fe) × 2 Volt equiv. Fe

3+

= - 0.12 V = E°(Fe

3+

/Fe) × 3 Volt equiv. FeO

42-

= + 5.46 V = E°(Fe

6+

/Fe) × 6

II IV VI

E°(Fe

2+

/Fe) = - 0.44 V E°(Fe

2+

/Fe

3+

) = 0.77 V E°(Fe

6+

/Fe

3+

) = 1.9 V

(in mezzo acido)

Stati di Ossidazione del Fe in Acqua 25°C

Diagramma volt-equivalente del Ferro

(7)

Proprietà Chimiche del Ferro

A partire dal Fe non si raggiunge più lo stato di ossidazione pari al numero totale di elettroni del livello di valenza, che per Fe è 8.

Lo stato di ossidazione più elevato del Fe è VI, ed è raro e

fortemente ossidante. Anche lo stato III è più ossidante e meno stabile del II.

Il Ferro è il secondo metallo più abbondante, dopo Al, e il quarto

elemento sulla crosta terrestre. La parte centrale della Terra è costituita da Fe e Ni.

Il Ferro puro in ambienti umidi viene rapidamente corroso dall’O

2

a dare ossidi idrati di Fe(III) (ruggine) che non proteggono il metallo sottostante perché si sfaldano facilmente. Viene attaccato dagli acidi minerali diluiti non ossidanti, dando Fe(II) in assenza di O

2

, ma Fe(III) in sua presenza.

Si passiva in mezzi ossidanti (HNO

3

o Cr

2

O

72-

). E’ stabile all'acqua e alle soluzioni basiche esenti da aria, ma è attaccato da NaOH concentrata.

Si prepara per metallurgia (riduzione di ossidi con C) in altoforno.

(8)

0 1 2 3 4 5 6 7

1 2 3 4 5 6 7

Fe % in peso C

Acciai Ghise

Ferro δ bcc a0=2.39 Å

Ferro γ fcc a0=3.63 Å

Ferro α bcc a0=2.86 Å

γ + δ

Ferrite + Perlite

Cementite + Perlite Austenite γ

Liquido L

Austenite γ + Ledebunite

+ Cementite

Fe3C + Ledebunite

Fe3C + L

γ + L

2 % C 4.3 % C

0.8 % C 0.025 % C

γ + α 906°C

1401°C

1492°C

1130°C

723°C

0.5% C

δ + L

0.18% C

0.10% C Perlite Eutettoide Ledeburite Eutettoide Fe3C 6.67% C

1540°C

Diagramma Ferro – Carbonio (in % peso)

Cementite Fe

3

C

(9)

scorie ferro fuso

aria calda zona di riduzione gas per pre-

riscaldamento 1000°

1800°

700°

300°

gas di scarico carica Fe, coke, CaCO

3

CaCO

3

→ CaO + CO

2

FeO + CO → Fe + CO

2

CO

2

+ C → 2 CO

CaO + SiO

2

→ CaSiO

3

FeO + CO → Fe + CO

2

3 Fe

2

O

3

+ CO → 2 Fe

3

O

4

+ CO

2

Fe

3

O

4

+ CO

2

→ 3 FeO + CO

2

∆H > 0

∆H < 0

∆H > 0

Metallurgia del Ferro (Altoforno)

(10)

Caratteristiche Medie di un Altoforno

• Produzione: 4 M t/anno

• Consumo di materie prime (1 ton):

Minerale 2-3 ton

Coke 400 kg

Fondente 300-500 kg

Gas 400 m

3

• Un altoforno moderno è alto 100 metri, ha un diametro di 14 metri e produce 10000 t/giorno.

Ghisa (% peso) Scorie (% peso) Gas (% vol.)

93 Fe 38 CaO 56 N

2

4 C 36 SiO

2

28 CO

1 Mn 15 Al

2

O

3

13 CO

2

0.5-2 Si 5-6 MgO 3 H

2

0.1-2 P 1-2 Fe

2

O

3

0.05 S 0.3-1 Mn

(11)

Raffinazione della Ghisa: Acciai

Il Ferro puro non ha che poche applicazioni industriali per la sua

sensibilità alla corrosione e le scarse proprietà meccaniche. Al contrario, riducendo il Carbonio a < 1.8 % e addizionando vari metalli, quali Mn, Co, Ni, W, Mo e P, Si, si superano questi problemi (acciai).

Si opera sulla ghisa liquida in un convertitore a 1500°C insufflando O

2

(Bessemer/Thomas) o per aggiunta di rottami arrugginiti (Martin).

C→ CO Mn,Si → Fe(Mn)SiO

3

P → Ca

3

PO

4

(+ CaO)

L’operazione dura 20 minuti. Non appena il ferro inizia ad ossidarsi si aggiunge una fonte di carbonio (Spiegel) per ottenere l’acciaio.

Acciaio extra-dolce C<0.25% Acciaio dolce 0.25<C<0.7%

Acciaio duro 0.7<C<1.7% Ghisa acciaio 1.7<C<2.5%

Composizione media di un acciaio:

Fe 98.8%, C 0.05-1.7%, Si 0-0.3%, Mn 0.3-0.6%, P e S < 0.05%

Acciai speciali: ottenuti dall’acciaio per aggiunta di Metalli:

Acciaio inox 18/8 con 18% di Cromo e 8% di Nichel

(12)

Diagramma di Ellingham

■ T(°C) minima di riduzione da parte del Carbonio

400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000

T (K)

-800 -600 -400 -200

400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

T (°C)

0 200

-∆ G °

T

(kJ·mo le

-1

)

Si Mn

Cr Fe CO C C

CO CO2 CO2

SiO2 MnO FeO

Cr2O3 Fe2O3 Fe3O4

(13)

CO CO

2

C

Diagramma di Boudouard

980K

CO CO2 CO/CO2 -100

-200

-300

-400

-500

-600

500

0 1000 1500 2000 2500

T(K)

G°T(kj/mol)

C + O

2

a CO

2

∆G°

1

= -399.1 + 2.4·10

-3

T 2CO + O

2

a 2CO

2

∆G°

2

= -565.4 – 0.174 T

2C + O

2

a 2CO ∆G°

3

= -220.9 – 0.179 T Sotto i 980K

2CO a CO

2

+ C ∆G < 0

Conseguenze Diagramma di Ellinghman

Tutte le rette rappresentative degli ossidi hanno pendenza positiva, esclusa quella che porta alla formazione del CO

(CO possiede proprietà riducenti rispetto agli ossidi di Ferro)

• CO è l’ossido del carbonio preponderante ad alta T in quanto ∆G°

f

diminuisce all’aumentare della T.

• CO è perciò un ossido più riducente di FeO, Fe

2

O

3

e Fe

3

O

4

• L’aggiunta di O

2

alla ghisa (T = 1500-1600°C) ossiderà in sequenza: C, Si, Mn, ….. e quindi il Fe.

• C è più riducente dei metalli Fe, Si, Mn, … dopo i punti di incontro delle

rette ∆G°

f

, a temperature elevate (MO + C → M + CO)

(14)

Equilibrio CO

2

(g) + C(s) a 2 CO(g)

CO

2

+ C a 2 CO

2 2

2 p

( )

=

CO

dove

CO CO

CO

K p P p p

p P = +

× All’equilibrio:

0 4 p

207.12

log = G 21.3

K RT T

∆ = − +

Si può diagrammare p

CO

/P per una data pressione:

Esempio:

A T = 900 K, K

p

= exp(-230.1+21.3) = 0.18

p

CO

+ p

CO2

= 0.5 atm; p

CO

= 0.223 atm e p

CO2

= 0.277 atm p

CO

/p

CO2

= 0.805 e p

CO

/P = 0.446

0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0

600 800 1000 1200 1400 1600 1800

T (K) pCO/(pCO + pCO2)

CO2 CO

0

4

log

p

G RT K

∆ = −

0 0 0

4 3 1

172.2 0.177

G G G T

∆ = ∆ − ∆ = − ⋅ (↓ per T↑)

(15)

Zone di Esistenza degli Ossidi di Ferro

2Fe + O

2

a 2 FeO ∆G°

1

= -532.6 + 0.420 T kJ·mol

-1

[1]

3/2 Fe + O

2

a 1/2 Fe

3

O

4

∆G°

2

= -559.9 - 0.1728 T kJ·mol

-1

[2]

4/3Fe + O

2

a 2/3 Fe

2

O

3

∆G°

3

= -547.6 - 0.1815 T kJ·mol

-1

[3]

Equilibri monovarianti: V = n + 2 – f, per cui T↑ come P↑ e viceversa:

2 2

0

O O

1 P

K = =

p p In cui P

0

è la pressione totale.

Dal diagramma di Ellingham le linee si incrociano, per cui gli ossidi non sono stabili a qualsiasi temperatura.

• a T < 863 K

FeO è instabile (dismutazione) e la situazione varia per gli equilibri:

4 Fe

3

O

4

+ O

2

a 6 Fe

2

O

3

∆G°

4

= 9∆G

03

- 8∆G

02

= -449.0 +0.251T kJ·mol

-1

[4]

3/2Fe + O

2

a 1/2 Fe

3

O

4

∆G°

2

= -559.9 - 0.1728 T kJ·mol

-1

[2]

(16)

Zone di Esistenza degli Ossidi di Ferro

• a T > 863 K si deve tener conto dell’equilibrio [5] seguente:

6 FeO + O

2

a 2 Fe

3

O

4

∆G°

5

= 4∆G

02

- 3∆G

01

= -641.8 +0.2677T kJ·mol

-1

[5]

Si può così recuperare il seguente diagramma per P

O2

1 Atm. Sotto i 863°C FeO è termodinamicamente instabile.

Diagramma di Chaudron

1000 1500 2000

-500 -400 -300 -200 -100 0 100

T (K)

G

0 T

(k J /mol)

863 K

Fe

2

O

3

Fe

3

O

4

FeO

Fe

Fe → FeO {1}

Fe → Fe3O4{2}

FeO → Fe3O4{5}

Fe3O4→ Fe2O3{4}

(17)

Riduzione degli Ossidi di Fe con CO

A T>1000K, il riducente è CO gas (sovrapposizione 2 diagrammi precedenti)

• Riduzione di Fe

2

O

3

3 Fe

2

O

3

+ CO a 2 Fe

2

O

3

+ CO

2

∆G

0T

Reazione completa se T > 500 K, poiché K

p

= p

CO2

/p

CO

>> 1,

(all’equilibrio ∆G°

T

= -RT·Log K

p

e K

p(500)

= exp(-∆G°

500

/RT) = 10

8

perché:

3 4 2 2 3

0 0 0 0 0

T Fe O CO Fe O CO

G = -58.18 - 0.0385·T = 2 G G 3 G G

∆ ∆ + ∆ − ∆ − ∆

• Riduzione di Fe

3

O

4

Se T < 863 K

¼ Fe

3

O

4

+ CO a ¾ Fe + CO

2

∆G

0T

= -2.74 + 6.3·10

-4

·T l’equilibrio spostato a destra alla diminuzione di T,

Se T > 863 K,

Fe

3

O

4

+ CO a 3 Fe + CO

2

∆G

0T

= 38.2 – 0.0488·T questo equilibrio si sposta a destra all’aumento di T:

Poi FeO + CO a Fe + CO

2

∆G°

T

= -16.4 + 0.0165·T

Equilibrio spostato a destra al diminuire di T.

(18)

In effetti a seguito della forte corrente gassosa dal basso, il CO è in eccesso e l’andamento reale del p

CO

è superiore ai valori teorici (linea rossa).

0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0

600 800 1000 1200 1400 1600 1800

T (K) pCO/(pCO + pCO2)

CO CO2

FeO Fe

Fe

3

O

4 {5}

{1}

{2}

pCO/(pCO + pCO2)= f(T)

Influenza della T su K = p

CO

/(p

CO

+p

CO

2

)

Per una data T, si raggiunge l’equilibrio per un dato rapporto p

CO

/P.

Se si mantiene tale rapporto e si varia T, sparisce una fase.

(19)

Corrosione del Ferro

Dati per il diagramma:

E°(Fe

2+

/Fe) = - 0.44 V E°(Fe

2+

/Fe

3+

) = 0.77 V pK

s

[Fe(OH)

2

] = 15.1 pK

s

[Fe(OH)

3

] = 37 pK

s

Fe(OH)

2

* = 18.3

*Fe(OH)

2

a HFeO

2-

+ H

+

Fe

3+

Fe(OH)

3

↓ Fe

2+

Fe↓

E

b

+0.4

Fe(OH)

2

↓ 0

5 10 15 20

-5 -10 -15 pE

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

pH

[conc. = 10

-2

M]

O

2

E

b

H

2

E

a

E

a

-0.2

HFeO

2-

[c=10

-6

M]

Corrosione acida:

Fe a Fe

2+

+ 2e

-

2H

+

+ 2e

-

a H

2

2H

+

+ Fe a Fe

2+

+ H

2

Corrosione : ½O

2

+ 2H

+

+ 2e

-

a H

2

O

da ossigeno Fe

2+

+ 3 H

2

O a Fe(OH)

3

+1e

-

+ 3H

+

2Fe

2+

+ ½O

2

+ 5 H

2

O a Fe(OH)

3

+ 4H

+

(20)

Corrosione del Ferro

Il diagramma di Pourbaix (a conc. = 10

-6

M) fornisce un approccio per chiarire i concetti di corrosione, passivazione e immunità del Ferro:

Corrosione: zone del diagramma con specie solubili

Passivazione: zone del diagramma con specie ossidate insolubili Immunità: zone del diagramma dove esiste stabile il metallo

0 5 10 15 20

-5 -10 -15 pE

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 pH

[conc. = 10

-6

M]

Passivazione corrosione

corrosione

immunità

(21)

Derivati del Ferro

STEREOCHIMICA

Fe(II) Ottaedrico ([Fe(H

2

O)

6

]

2+

, e [Fe(CN)

6

]

4-

) Fe(III) Ottaedrico/vario ([Fe(H

2

O)

6

]

3+

e Fe(acac)

3

) Fe(VI) Tetraedrico (FeO

42-

)

OSSIDI E IDROSSIDI

Fe

2+

+ 2 OH

-

→ Fe(OH)

2

verde pallido, si comporta da anfotero in NaOH conc. caldo forma cristalli blu di Na

4

[Fe(OH)

6

].

Fe(OH)

2

+ O

2

→ Fe(OH)

3

o Fe

2

O

3

·nH

2

O (ossido idrato) rosso bruno

La forma FeO(OH) (lepidocrocite) si ottiene per idrolisi a caldo di FeCl

3

. A 200°C Fe(OH)

3

si presenta nella forma α-Fe

2

O

3

, rosso scuro, presente

nell’ematite (isomorfo ad α-Al

2

O

3

, con reticolo hcp e Fe

3+

ottaedrico)

L'ossido misto Fe(II)-Fe(III) cristallino nero, Fe

3

O

4

, magnetite (a struttura di spinello inverso) si ottiene da Fe

2

O

3

sopra i 1400° C.

Le ferriti, M(II)Fe

2

O

4

, sono ossidi misti (spinelli) usati in nastri magnetici.

(22)

Formula chimica Nome comune Colore Sistema cristallog.

Tipo di magnetismo

Ossidi: α-Fe2O3 Ematite rosso trigonale debolmente ferro-

magnetico β-Fe2O3 (sintetico)

γ-Fe2O3 Maghemite rosso-bruno cubico o tetragonale

ferrimagnetico

ε-Fe2O3 (sintetico)

Fe3O4 Magnetite nero cubico ferrimagnetico

FeO Wustite nero cubico antiferromagnetico

Ossidi Idrossidi α-FeOOH Goetite giallo-bruno ortorombico antiferromagnetico β-FeOOH Akaganeite giallo-bruno tetragonale

(monoclino)

antiferromagnetico γ-FeOOH Lepidocrocite arancio ortorombico antiferromagnetico δ-FeOOH (sinthetico) rosso bruno Esagonale ferrimagnetico δ'-FeOOH Ferossite rosso bruno Esagonale ferrimagnetico Alta pressione FeOOH (sintetico) ortorombico

Fe16O16(OH)y(SO4)z

nH2O

Schwertmannite giallo-bruno tetragonale

Idrossidi Fe5HO8 4H2O Ferridrite rosso bruno Esagonale paramagnetico Fe(OH)3 Bernalite verdastro ortorombico

Fe(OH)2 bianco Esagonale

Esistono 16 Diversi Tipi di Ossidi di Ferro

(23)

Ossido di Ferro(II) – FeO - Wustite

E’ un ossido lacunare, in teoria non ottenibile sotto i 590°C, ma ottenibile come polvere piroforica nera per decomposizione del Fe(II) ossalato:

Fe(C

2

O

4

) → FeO + CO + CO

2

è solido non stechiometrico, Fe

0.950

O.

Il cristallo dovrebbe avere una struttura tipo

NaCl (a = 4.32 Å) ma in pratica ha a = 4.28 Å, con deficit di Ferro del 6% (6% di lacune )

Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2- Fe2+ O2- Fe2+O2- Fe2+

Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2-

2xFe

2+

→ 2xFe

3+

+ 2xe

-

xFe

2+

+ 2xe

-

→ x[ ]

xFe

2+

→ 2xFe

3+

+ x[ ]

La scomparsa di uno ione Fe(II) si accompagna alla formazione di due ioni Fe(III) ed una lacuna (difetto di Schottky [ ]). Si ha così Fe

1-x

[ ]

x

O (x = 0.06), o meglio, tenendo conto dei tipi di Fe la formula è Fe

II1-3x

Fe

III2x

[ ]

x

O.

La presenza di lacune facilita l’ossidazione del metallo in assenza di acqua.

Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+

(24)

Miller, D.M., Buettner, G.R., and Aust, S.D. (1990) Free Radic. Biol. Med. 8, 95-108.

Chimica del Ferro(II), d

6

Lo ione [Fe(H

2

O

6

]

2+

è presente nel sale di Mohr (NH

4

)

2

[Fe(H

2

O)

6

]

2

SO

4

, stabile all’O

2

(perde H

2

O nel tempo), usato in analisi volumetrica e in misure

magnetiche. FeSO

4

·7H

2

O è efflorescente e diventa giallo scuro per ossidazione.

Per aggiunta di HCO

3-

o SH

-

le soluzioni acquose di Fe

2+

precipitano FeCO

3

e FeS. Il sistema Fe(II)-Fe(III) fornisce un eccellente esempio dell'effetto che i leganti e i solventi hanno sulle stabilità relative degli stati di ossidazione :

[Fe(Oxquin)

3

] + e

-

a [Fe(Oxquin)

2

] + oxquin.

-

E° = - 0.30 V

[Fe(EDTA)]

-

+ e

-

a [Fe(EDTA)]

2-

E° = - 0.12 V

[Fe(C

2

O

4

)

3

]

3-

+ e

-

a [Fe(C

2

O

4

)

2

]

2-

+ C

2

O

42-

E° = + 0.02 V

[Fe(CN)

6

]

3-

+ e

-

a [Fe(CN)

6

]

4-

E° = + 0.36 V

[Fe(H

2

O)

6

]

3+

+ e

-

a [Fe(H

2

O)

6

]

2+

E° = + 0.77 V

[Fe(Bipy)

3

]

3+

+ e

-

a [Fe(Bipy)

3

]

2+

E° = + 0.96 V

[Fe(phen)

3

]

3+

+ e

-

a [Fe(phen)

3

]

2+

E° = + 1.12 V

(25)

E°(V) vs. NHE

0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8

DMSO DMF H

2

O MeOH MeCOOH MeNO

2

(MeCO)

2

O

MeCN Fe(S)

3+

+ e

-

a Fe(S)

2+

La reattività del ferro è fortemente dipendente dal suo intorno di leganti, compresi i solventi in cui i sali di ferro vengono sciolti. Per esempio,

solventi che contengono atomi di ossigeno tendono a stabilizzare il Fe(III), mentre i solventi contenenti atomi di azoto o zolfo tendono a stabilizzare il Fe(II). La anidridi funzionano staccando i leganti ossigenati.

Effetto dei Solventi sulla Coppia Fe

3+

/Fe

2+

(26)

Di fondamentale importanza per la vita di specie animali e vegetali sono i complessi presenti in sistemi biologici (emoglobina, P-450, Fe/S, ecc).

Importanti sono i derivati organometallici del Fe(II), quali il ferrocene Fe(cp)

2

. Ioni Complesso pK

L

Fe

2+

/ 2 Cl

-

0.4

Fe

2+

/ C

2

O

42-

pK

2

= 4.5

Fe

2+

/ CN

-

pK

6

= 24; pK

1

= 8.3 Fe

2+

/ SCN

-

1.8

Fe

2+

/ EDTA

4-

14.3

Fe

2+

/ Acac

-

pK

1

= 5.1; pK

2

= 3.6 Fe

3+

/ Phen. pK

3

= 17.7

Ioni Complesso pK

L

Fe

3+

/ F

-

pK

3

= 13; pK

1

= 5.2 Fe

3+

/ C

2

O

42-

pK

3

= 20; pK

1

= 9.4 Fe

3+

/ CN

-

pK

6

= 31; pK

1

= 2 Fe

3+

/ SCN

-

pK

3

= 5; pK

1

= 3.1 Fe

3+

/ EDTA

4-

24.2

Fe

3+

/ Acac

-

pK

3

= 26; pK

1

= 9.8 Fe

3+

/ ClO

4-

1.2

Complessi del Ferro

I complessi ottaedrici del Fe(II) generalmente sono paramagnetici, e sono necessari campi leganti molto forti per avere un accoppiamento di spin

(diamagnetici sono [Fe(CN)

6

]

4-

e [Fe(dipy)

3

]

2+

). La formazione dei complessi rossi della 2,2'-bipiridina e 1,10-fenantrolina viene usata come test di presenza del

Fe

2+

. [FeCl

4

]

2-

è tetraedrico, mentre FeCl

2

(verde pallido, quasi bianco) si ottiene

per passaggio di HCl

(g)

su polvere di ferro calda o da FeCl

3

con Fe

(s)

in THF. I

cloruri si usano nella sintesi di altri composti del ferro.

(27)

Esempi di Complessi del Ferro

[Fe(H

2

O)

6

]

3+

[FeSCN(H

2

O)

5

]

2+

[FeCl(H

2

O)

5

]

2+

[FeF(H

2

O)

5

]

2+

(28)

(S) N° el.spaiati Ione Config. Elet. Tipi di composti 0 0 Fe(II) basso spin t

62g

K

4

[Fe(CN)

6

]·3H

2

O

HbO

2

(ossiemoglobina) Fe(0) Fe(CO)

5

1/2 1 Fe(III) basso spin t

52g

K

3

[Fe(CN)

6

]; HbCN Fe(I) basso spin t

62g

e

1g

[Fe(diars)(CO)

2

I]

1 2 Fe(IV) basso spin t

42g

Fe(diars)

2

Cl

2

](ClO

4

)

2

Fe(VI) tetraedrico e

2

Ba[FeO

4

]

3/2 3 Fe(III) piramidale d

2x2-y2

, d

3

[Fe(S

2

CNR

2

)

2

Cl]

2 4 Fe(II) alto spin t

42g

e

1g

[Fe(H

2

O)

6

]

2+

, desossiem.

5/2 5 Fe(III) alto spin t

32g

e

1g

[Fe(acac)

3

], Fe-proteine

Stati di Spin in Complessi del Ferro

(29)

Fe

3

O

4

(Magnetite)

E’ un ossido misto Fe(II) e Fe(III) (formula: FeO·Fe

2

O

3

) Struttura a spinello AB

2

O

4

(a = 8.41 Å, Z = 8)

32 siti ottaedrici B occupa la metà dei siti o.

64 siti tetraedrici A occupa 1/8 dei siti t.

E’ uno spinello inverso: Fe

III

(Fe

II

Fe

III

)O

4

- ferromagnetico (T< 578°C)*

Spinello diretto: A(BB)O

4

Spinello inverso: B(AB)O

4

[4] [6] [6]

[6] [4] [6]

N.B. Fe(II) è più stabilizzato in un campo ottaedrico che tetraedrico (mentre non c’è alcuna stabilizzazione per Fe(III) in nessun tipo di campo), da ciò deriva la preferenza per lo spinello inverso.

* Il ferromagnetismo (di spin) si spiega con un accoppiamento anti-parallelo tra i siti [4] e [6]. σ

s

= |σ

[6]

– σ

[4]

| = |σ

Fe(III)

+ σ

Fe(II)

– σ

Fe(III)

| = |s

Fe(II)

| = 4µ

B

Giallo: Fe

III

[4]

Blu-grigio: Fe

II

e Fe

III

[6]

Rosso: O

2-

(30)

Spinelli – Reticolo Cristallino

Gli spinelli sono minerali di formula generale A

2+

B

23+

O

42-

che cristallizza nel

sistema cristallino cubico (isometrico), con gli anioni ossido disposti in un reticolo cubico a impaccamento compatto e i cationi A e B che occupano alcuni o tutti i buchi ottaedrici e tetraedrici nel reticolo.

(a) Sito Tetraedrico A

(b) Sito Ottaedrico B

Ione ossido

Ione metallico in sito ottaedrico Ione metallico in sito tetraedrico

a

(c)

a

(d)

(31)

Spinelli Normali, Inversi e Misti

• In uno spinello normale la formulazione più comune è [A]

T

[B]

O2

O

4

Gli ioni A occupano siti T

d

e hanno carica 2+

Gli ioni B occupano siti O

h

e hanno carica 3+

• In una struttura a spinello inverso la formulazione più comune è [B]

T

[A,B]

O

O

4

Metà degli ioni B occupa siti T

d

, l’altra metà occupa siti O

h

Gli ioni A occupano siti O

h

• In una struttura a spinello misto i cationi di carica 2+ e 3+ occupano sia posizioni A- che B-. (Formula: A

(1-d)

B

d

[A

d

,B

(2- d)

]O

4

)

Dove d indica il grado di inversione

• ioni A = Mn, Fe, Co, Ni, Cu, Zn, Mg, Cd

• ioni B = Fe, Al, Cr

Inoltre, in alcuni composti l’O è sostituito da S.

(32)

d xy

d x 2 -y 2 d yz d xz

d z 2 d xy

d x 2 -y 2

d yz d xz

d z 2

La stabilizzazione ottaedrica del Cr(III) favorisce la struttura di spinello normale. Esempio: MgCr 2 O 4

Campo cristallino O

h

Campo cristallino T

h

Ioni in Siti Ottaedrici

(Effetti Elettronici del Cr(III))

(33)

Fe(III)

Fe(II)

d

xy

d

x2-y2

d

yz

d

xz

d

z2

d

xy

d

x2-y2

d

yz

d

xz

d

z2

d

xy

d

x2-y2

d

yz

d

xz

d

z2

d

xy

d

x2-y2

d

yz

d

xz

d

z2

Nessuna preferenza

Favorisce l’ottaedrica

Fe 3 O 4 è uno spinello inverso – [Fe 3+ ][Fe 2+ ,Fe 3+ ]O 4

Ioni di Siti Ottaedrici e Tetraedrici (Effetti Elettronici del Fe(II) e Fe(III))

ottaedrico tetraedrico

(34)

Proprietà Magnetiche

• I momenti magnetici di ioni in siti tetraedrici sono orientati in direzione opposta a quelli degli ioni nei siti ottaedrici

Distribuzione attesa degli ioni

Momento magnetico per unità Fe

2

O

4

Ferrite Ioni

tetraedrici

Ioni ottaedrici

Momento magnetico degli ioni tetraedrici

Momento magnetico degli ioni

ottaedrici

teorico sperimentale

MnFe

2

O

4 Fe +Mn0.2III II0.8

MnII0.2+Fe1.8III

5 5 + 5 5 4.6

Fe

3

O

4

Fe

III

Fe

II

+ Fe

III

5 4 + 5 4 4.1

CoFe

2

O

4

Fe

III

Co

II

+ Fe

III

5 3 + 5 3 3.7

NiFe

2

O

4

Fe

III

Ni

II

+ Fe

III

5 2 + 5 2 2.3

CuFe

2

O

4

Fe

III

Cu

II

+ Fe

III

5 1 + 5 1 1.3

MgFe

2

O

4

Fe

III

Mg

II

+ Fe

III

5 0 + 5 0 1.1

Li

0.5

Fe

2.5

O

4

Fe

III Li +FeI0.5 1.5III

5 0 + 0.75 2.5 2.6

(35)

Effetto del Drogaggio con Zinco

• Lo zinco è diamagnetico

• Preferisce i siti tetraedrici

• Aumenta il momento magnetico

0 0.2 0.4

δ

0.6 0.8 1.00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

MeFe2O4 ZnFe2O4

nB Me1-dZndFe2O4

Me=Mn Co

Ni Mg

(36)

Preparazione Chimica degli Spinelli

Metodo Ceramico

 Sinterizzazione di ossidi nitrati, o carbonati di Me(II) e Me(III),

 Si richiedono temperature superiori a 1000°C

 In certe situazioni le preparazioni dei composti richiedono atmosfere diverse dall’aria.

Co-precipitazione Chimica

Si mescolano i cationi in soluzione e si scalda per creare un precipitato

Esempio di reazione:

½ Mn

2+

+ ½ Zn

2+

+ 2Fe

3+

+ 8OH

-

½Mn(OH)

2

•½Zn(OH)

2

•2Fe(OH)

3

Mn

0.5

Zn

0.5

Fe

2

O

4

•2H

2

O + 2H

2

O

(37)

Processo Sol-Gel

• Processo Sol-gel

− Soluzione di ioni metallici sciolti in acqua

− Aggiunta di acido citrico in rapporto CA:SM

+

di 1:1

− Riscaldamento a 80°C finché si forma un gel

− Essiccazione del gel e riscaldamento per 5 h a 800°C

Acido Citrico X + Acido Citrico Chelato Y = gel con ioni M distribuiti

+

O C C O C O O

C O

O

O H

H

C H H H

H

H H

C O C C

C

O O

O C

O

O H

H M

C H H H H C O

C C C O O

C

O O C C O C

O O

C O O O

O O

C C O C O

O C O

O

O

H M

C H H H H C H

H CH

H

H H

H

C H

C H H

H H

C H

(38)

Metodo delle Microemulsioni

Controllando le dimensioni delle micelle si controlla la crescita dei grani

I sali metallici si aggiungono assieme al sodio dodecil solfato (NaDS)

Si forma una soluzione micellare mista di Me

2+

(DS)

2

e Me

3+

(DS)

3

Si precipita lo Spinello usando una soluzione acquosa di metilammina

micella micella inversa

(SDS, tensioattivo)

O S O O-

O

Na+

(39)

Magnetite Bio-sintetizzata

• I batteri magnetici sono stati scoperti per la prima volta nel 1975 da Robert Blakemore

• Necessitano di una precisa regolazione del potere redox, del pH, e della chimica del ferro da parte dell’organismo

Fe

3

O

4

Batterio

(40)

2 4 6 8 10 12 14

pH

0 10

-2

M

10

-3

M 10

-5

M

[M

n+

]

FeS Fe(OH)

2

Fe(OH)

3

Ioni Componenti pK

ps

Fe

2+

/ 2 OH

-

15.1 Fe

2+

/ S

2-

16.4 Fe

2+

/ CO

32-

10.7

Fe

3+

/ 3 OH

-

37* (43)**

2 Fe

3+

/ 3 S

2-

85 4 Fe

3+

/ 3Fe(CN)

6-

40.5 Fe

3+

/ PO

43-

30 M(OH)

n

a M(OH)

n+1

‾ + H

+

M(OH)

n

a M

+

+ n OH

-

K

1

K

ps

S = [M

n+

] + [M(OH)

n+1

]

-

= K

ps

10

- pH

+ K

1

10

pH

equivalente a

M(OH)

n

+ n H

+

a M

+

+ n H

2

O

Composti Poco Solubili di Fe(II) e Fe(III)

(41)

Chimica del Ferro(III), d

5

Fe(III) si trova in sali con vari anioni, escluso quelli riducenti (p.es. lo ioduro) Fe

3+

+ I

-

a Fe

2+

+ I

2

I sali contenti lo ione [Fe(H

2

O)

6

]

3+

(colore rosa chiaro), come Fe(ClO

4

)

3

·10H

2

O, hanno colori che vanno dal rosa pallido al bianco. Fe

3+

idrolizza in H

2

O a pH > 2- 3 formando specie idrosso gialle per bande CT nell’UV-Vis.

[Fe(H

2

O)

6

]

3+

a [Fe(H

2

O)

5

(OH)]

2+

+ H

+

K= 10

-3.05

[Fe(H

2

O)

5

(OH)]

2+

a [Fe(H

2

O)

4

(OH)

2

]

+

+ H

+

K= 10

-3.26

2 [Fe(H

2

O)

6

]

3+

a [Fe(H

2

O)

4

(OH)

2

Fe(H

2

O)

4

]

4+

+ 2H

+

K = 10

-2.91

Questi ioni binucleari sono seguiti dalla formazione di ossoioni binucleari e da ioni polinucleari, fino alla formazione di gel di Fe(OH)

3

o ossidi idrati.

Lo ione ferro(III) ha grande affinità per F

-

(Con Cl le K sono risp. 10, 3 e 0.1).

F

3+

+ F

-

a FeF

2+

FeF

2+

+ F

-

a FeF

2+

FeF

2+

+ F

-

a FeF

3

K

1

= 10

5

K

2

= 10

5

K

3

= 10

3

FeCl

3

(cristalli rosso bruni, quasi neri che idrolizzano facilmente in presenza di

H

2

O) si ottiene da cloro e ferro a caldo. E' solubile negli eteri e in altri solventi

polari; è catalizzatore di Friedel-Craft nelle sostituzioni elettrofile.

(42)

Complessi del Fe(III)

Lo ione Fe

3+

(d

5

come Mn

2+

) non ha contributi di stabilizzazione per nessuna stereochimica, tende ad adottare geometrie diverse dalla ottaedrica ed è ad alto spin. E’ acido hard e preferisce legarsi in complessi con atomi molto

elettronegativi. In HCl conc. si forma FeCl

4-

tetraedrico. I complessi con SCN

-

hanno un intenso colore rosso (usati nei test quali- e quantitativo per

l'identificazione del Fe

3+

), Fe(SCN)

3

e Fe(SCN)

4-

sono estraibili in etere. F

-

distrugge questi complessi formando fluorocomplessi molto più stabili. Allo stato solido, sono noti ioni [FeF

6

]

3-

ma in soluzione è presente solo FeF

52-

.

Lo ione esacianferrato [Fe(CN)

6

]

4-

è abbastanza velenoso perché dissocia in ioni CN

-

, a differenza di [Fe(CN)

6

]

4-

che non è labile.

L'affinità di Fe(III) per NH

3

e ammine è bassa, salvo che con i chelanti EDTA

4-

, 2,2'-dipiridile e 1,10-fenantrolina (basso spin, indicatore redox).

[Fe(Phen)

3

]

2+

(rosso) a [Fe(Phen)

3

]

3+

(blu)

Sono comuni i complessi a ponte idrosso e osso dotati di inusuali proprietà magnetiche dovute all'accoppiamento degli atomi di ferro tramite i ponti.

Esistono complessi nitrosili con legante NO quali [Fe(CN)

5

NO]

2-

(nitroprussiato -

da ferrocianuro e HNO

3

) o ([Fe(NO)(H

2

O)

5

]

2+

da Fe

2+

e NO

3-

in H

2

SO

4

(di colore

bruno usato nel riconoscimento dello ione nitrato).

(43)

Ossido di Fe(III), Fe

2

O

3

α-Fe

2

O

3

: ematite (rossa, tipo α-corindone Al

2

O

3

)

• Polimorfo stabile, acida verso ossidi basici (→ MgFe

2

O

4

), ma base verso acidi forti (→ Fe

3+

+ H

2

O)

• Stabile fino a 1540 K, poi si riduce (3Fe

2

O

3

→ 2Fe

3

O

4

+ ½ O

2

)

• Composto anti-ferromagnetico imperfetto (T

N

= 675 K)

• Struttura: reticolo esagonale compatto di ioni O

2-

con 2/3 dei siti [6]

occupati

• Solido reattivo se preparato da Fe(OH)

3

a freddo, ma poco reattivo se preparato a caldo (1000 °C).

γ-Fe

2

O

3

: varietà metastabile (ottenuta per ossidazione di Fe

3

O

4

)

• Struttura cubica tipo spinello lacunare (a = 8.3 Å)

• E’ ferrimagnetico (T

C

= 575°C, σ

sperim.

= 2.4 µ

B

)

III II III III III

2 4 2 0.666 0.333 4 8 12 2 3 2 1/ 4 3

Fe Fe O → Fe Fe [ ] O ( 3) × → Fe [ ]O = Fe O = Fe [ ] O

a = 8.41 a = 8.3

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