Chimica del Ferro
Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
hhttp://iscamap.chem.polimi.it/citterio/it/education/inorganic-chemistry-introduction/inorganic-chemistry-lessons/
Corso Chimica Inorganica
“CCS Chimica”
• Minerali :
Ematite (Fe
2O
3), siderite
(FeCO
3), pirite (FeS
2), magnetite (Fe
3O
4), limonite (Fe
2O
3·3H
2O).
• Proprietà elemento :
Metallo strutturale, tenero e perciò usato in leghe con C ed altri metalli (acciai), facilmente corrodibile. (4° per abbondanza)
• Stati di ossidazione :
(- 2, - 1, 0, + 1) poco comuni + 2, + 3, + 4 e + 5 , + 6
Esistenza in acqua :
Ioni Fe
2+(3d
6, verde, r = 0.78 Å) e Fe
3+(3d
5, giallo, r = 0.645 Å) in acidi, e relativi idrossidi in basi.
Fe
3+(aq)Fe
2+(aq)0 7
0 +1
-1
Diagramma di area di predominanza in soluzione acquosa (T = 25°C)
pH E°’
Fe
(s)Fe(OH)
2 (s)FeO
42-(aq)Fe(OH)
3 (s)Ferro (3d
64s
2)
Fe α 906°C Fe γ 1401°C Fe δ 1539°C Fe liquido
bcc fcc bcc
a(Å) 2.86 3.65 2.93
r
M(Å) 1.24 1.29 1.27
Proprietà magnetiche: a T>T
C=768°C è paramagnetico
a T>T
C=768°C è ferromagnetico (σ
s=1.8µ
B/mol) Densità: ρ = 7.87 g·cm
-3Resistività: ρ = 9.7 µΩ·cm (conduttore elettrico medio)
Proprietà Fisiche del Ferro
(vicine a quelle di Co e Ni)
Tipo - Suscet. Magn.- Dipendenza Origine segno (cgs) da H
Diamagnetismo - 1-500·10
-6Indipendente Carica elettrone Paramagnetismo + 0-10
-2Indipendente Elettroni spaiati
in orbitali mol. o at.
Ferromagnetismo + 10
-2-10
6Dipendente Interazioni coopera- tive fra momenti magnetici di atomi Antiferromagnetismo + 0-10
-2Dipendente
- respinto dal campo magnetico + attratto dal campo magnetico Il Ferro è ferromagnetico fino alla sua temperatura di Curie (768 °C), oltre la quale è semplicemente paramagnetico. E’ perciò impiegato da solo o come lega con altri metalli nella preparazione di magneti permanenti
Proprietà Magnetiche del Ferro
Proprietà Chimiche del Ferro
• Molto reattivo se in polvere (è piroforico all’aria)
• Meno reattivo se in massa
• Combustione con ossidanti forti: O
2, Cl
2, F
2(→ N.O. III, Fe
2O
3, FeCl
3, FeF
3) Fe + 3/2 F
2→ FeF
3(a r.t., ma si arresta per passivazione)
Fe + 3/2 Cl
2→ FeCl
2(a 600°C, reaz. esotermica)
• Ossidazione con ossidanti deboli: I
2(→ N.O. II, FeI
2)
• Reazione con «non metalli»: più moderate ma spontanee.
Zolfo Fe + 1/8S
8→ Fe
IIS (a caldo)
FeS + 1/8S
8→ Fe
IIS
2-I(pirite – tipo NaCl)
Azoto Fe + x/2N
2→ FeN
x(azoturi, composti di inserzione che ne
aumentano la resistenza all’abrasione)
Carbonio Fe + C → Fe
3C (carburi, cementite – vedi diagramma Fe/C)
nE°
4 3
1
0 2
- 1
Fe Fe
2+Fe
3+FeO
42-N. Ox.
Volt equiv. Fe
2+= - 0.88 V = E°(Fe
2+/Fe) × 2 Volt equiv. Fe
3+= - 0.12 V = E°(Fe
3+/Fe) × 3 Volt equiv. FeO
42-= + 5.46 V = E°(Fe
6+/Fe) × 6
II IV VI
E°(Fe
2+/Fe) = - 0.44 V E°(Fe
2+/Fe
3+) = 0.77 V E°(Fe
6+/Fe
3+) = 1.9 V
(in mezzo acido)
Stati di Ossidazione del Fe in Acqua 25°C
Diagramma volt-equivalente del Ferro
Proprietà Chimiche del Ferro
A partire dal Fe non si raggiunge più lo stato di ossidazione pari al numero totale di elettroni del livello di valenza, che per Fe è 8.
Lo stato di ossidazione più elevato del Fe è VI, ed è raro e
fortemente ossidante. Anche lo stato III è più ossidante e meno stabile del II.
Il Ferro è il secondo metallo più abbondante, dopo Al, e il quarto
elemento sulla crosta terrestre. La parte centrale della Terra è costituita da Fe e Ni.
Il Ferro puro in ambienti umidi viene rapidamente corroso dall’O
2a dare ossidi idrati di Fe(III) (ruggine) che non proteggono il metallo sottostante perché si sfaldano facilmente. Viene attaccato dagli acidi minerali diluiti non ossidanti, dando Fe(II) in assenza di O
2, ma Fe(III) in sua presenza.
Si passiva in mezzi ossidanti (HNO
3o Cr
2O
72-). E’ stabile all'acqua e alle soluzioni basiche esenti da aria, ma è attaccato da NaOH concentrata.
Si prepara per metallurgia (riduzione di ossidi con C) in altoforno.
0 1 2 3 4 5 6 7
1 2 3 4 5 6 7
Fe % in peso C
Acciai Ghise
Ferro δ bcc a0=2.39 Å
Ferro γ fcc a0=3.63 Å
Ferro α bcc a0=2.86 Å
γ + δ
Ferrite + Perlite
Cementite + Perlite Austenite γ
Liquido L
Austenite γ + Ledebunite
+ Cementite
Fe3C + Ledebunite
Fe3C + L
γ + L
2 % C 4.3 % C
0.8 % C 0.025 % C
γ + α 906°C
1401°C
1492°C
1130°C
723°C
0.5% C
δ + L
0.18% C
0.10% C Perlite Eutettoide Ledeburite Eutettoide Fe3C 6.67% C
1540°C
Diagramma Ferro – Carbonio (in % peso)
Cementite Fe
3C
scorie ferro fuso
aria calda zona di riduzione gas per pre-
riscaldamento 1000°
1800°
700°
300°
gas di scarico carica Fe, coke, CaCO
3CaCO
3→ CaO + CO
2FeO + CO → Fe + CO
2CO
2+ C → 2 CO
CaO + SiO
2→ CaSiO
3FeO + CO → Fe + CO
23 Fe
2O
3+ CO → 2 Fe
3O
4+ CO
2Fe
3O
4+ CO
2→ 3 FeO + CO
2∆H > 0
∆H < 0
∆H > 0
Metallurgia del Ferro (Altoforno)
Caratteristiche Medie di un Altoforno
• Produzione: 4 M t/anno
• Consumo di materie prime (1 ton):
Minerale 2-3 ton
Coke 400 kg
Fondente 300-500 kg
Gas 400 m
3• Un altoforno moderno è alto 100 metri, ha un diametro di 14 metri e produce 10000 t/giorno.
Ghisa (% peso) Scorie (% peso) Gas (% vol.)
93 Fe 38 CaO 56 N
24 C 36 SiO
228 CO
1 Mn 15 Al
2O
313 CO
20.5-2 Si 5-6 MgO 3 H
20.1-2 P 1-2 Fe
2O
30.05 S 0.3-1 Mn
Raffinazione della Ghisa: Acciai
Il Ferro puro non ha che poche applicazioni industriali per la sua
sensibilità alla corrosione e le scarse proprietà meccaniche. Al contrario, riducendo il Carbonio a < 1.8 % e addizionando vari metalli, quali Mn, Co, Ni, W, Mo e P, Si, si superano questi problemi (acciai).
Si opera sulla ghisa liquida in un convertitore a 1500°C insufflando O
2(Bessemer/Thomas) o per aggiunta di rottami arrugginiti (Martin).
C→ CO Mn,Si → Fe(Mn)SiO
3P → Ca
3PO
4(+ CaO)
L’operazione dura 20 minuti. Non appena il ferro inizia ad ossidarsi si aggiunge una fonte di carbonio (Spiegel) per ottenere l’acciaio.
Acciaio extra-dolce C<0.25% Acciaio dolce 0.25<C<0.7%
Acciaio duro 0.7<C<1.7% Ghisa acciaio 1.7<C<2.5%
Composizione media di un acciaio:
Fe 98.8%, C 0.05-1.7%, Si 0-0.3%, Mn 0.3-0.6%, P e S < 0.05%
Acciai speciali: ottenuti dall’acciaio per aggiunta di Metalli:
Acciaio inox 18/8 con 18% di Cromo e 8% di Nichel
Diagramma di Ellingham
■ T(°C) minima di riduzione da parte del Carbonio
400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
T (K)
-800 -600 -400 -200
400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
T (°C)
0 200
-∆ G °
T(kJ·mo le
-1)
Si Mn
Cr Fe CO C C
CO CO2 CO2
SiO2 MnO FeO
Cr2O3 Fe2O3 Fe3O4
CO CO
2C
Diagramma di Boudouard
980K
CO CO2 CO/CO2 -100
-200
-300
-400
-500
-600
500
0 1000 1500 2000 2500
T(K)
∆G°T(kj/mol)
C + O
2a CO
2∆G°
1= -399.1 + 2.4·10
-3T 2CO + O
2a 2CO
2∆G°
2= -565.4 – 0.174 T
2C + O
2a 2CO ∆G°
3= -220.9 – 0.179 T Sotto i 980K
2CO a CO
2+ C ∆G < 0
Conseguenze Diagramma di Ellinghman
Tutte le rette rappresentative degli ossidi hanno pendenza positiva, esclusa quella che porta alla formazione del CO
(CO possiede proprietà riducenti rispetto agli ossidi di Ferro)
• CO è l’ossido del carbonio preponderante ad alta T in quanto ∆G°
fdiminuisce all’aumentare della T.
• CO è perciò un ossido più riducente di FeO, Fe
2O
3e Fe
3O
4• L’aggiunta di O
2alla ghisa (T = 1500-1600°C) ossiderà in sequenza: C, Si, Mn, ….. e quindi il Fe.
• C è più riducente dei metalli Fe, Si, Mn, … dopo i punti di incontro delle
rette ∆G°
f, a temperature elevate (MO + C → M + CO)
Equilibrio CO
2(g) + C(s) a 2 CO(g)
CO
2+ C a 2 CO
2 2
2 p
( )
=
COdove
CO COCO
K p P p p
p P = +
× All’equilibrio:
0 4 p
207.12
log = G 21.3
K RT T
∆ = − +
Si può diagrammare p
CO/P per una data pressione:
Esempio:
A T = 900 K, K
p= exp(-230.1+21.3) = 0.18
p
CO+ p
CO2= 0.5 atm; p
CO= 0.223 atm e p
CO2= 0.277 atm p
CO/p
CO2= 0.805 e p
CO/P = 0.446
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0
600 800 1000 1200 1400 1600 1800
T (K) pCO/(pCO + pCO2)
CO2 CO
0
4
log
pG RT K
∆ = −
0 0 0
4 3 1
172.2 0.177
G G G T
∆ = ∆ − ∆ = − ⋅ (↓ per T↑)
Zone di Esistenza degli Ossidi di Ferro
2Fe + O
2a 2 FeO ∆G°
1= -532.6 + 0.420 T kJ·mol
-1[1]
3/2 Fe + O
2a 1/2 Fe
3O
4∆G°
2= -559.9 - 0.1728 T kJ·mol
-1[2]
4/3Fe + O
2a 2/3 Fe
2O
3∆G°
3= -547.6 - 0.1815 T kJ·mol
-1[3]
Equilibri monovarianti: V = n + 2 – f, per cui T↑ come P↑ e viceversa:
2 2
0
O O
1 P
K = =
p p In cui P
0è la pressione totale.
Dal diagramma di Ellingham le linee si incrociano, per cui gli ossidi non sono stabili a qualsiasi temperatura.
• a T < 863 K
FeO è instabile (dismutazione) e la situazione varia per gli equilibri:
4 Fe
3O
4+ O
2a 6 Fe
2O
3∆G°
4= 9∆G
03- 8∆G
02= -449.0 +0.251T kJ·mol
-1[4]
3/2Fe + O
2a 1/2 Fe
3O
4∆G°
2= -559.9 - 0.1728 T kJ·mol
-1[2]
Zone di Esistenza degli Ossidi di Ferro
• a T > 863 K si deve tener conto dell’equilibrio [5] seguente:
6 FeO + O
2a 2 Fe
3O
4∆G°
5= 4∆G
02- 3∆G
01= -641.8 +0.2677T kJ·mol
-1[5]
Si può così recuperare il seguente diagramma per P
O21 Atm. Sotto i 863°C FeO è termodinamicamente instabile.
Diagramma di Chaudron
1000 1500 2000
-500 -400 -300 -200 -100 0 100
T (K)
∆ G
0 T(k J /mol)
863 K
Fe
2O
3Fe
3O
4FeO
Fe
Fe → FeO {1}
Fe → Fe3O4{2}
FeO → Fe3O4{5}
Fe3O4→ Fe2O3{4}
Riduzione degli Ossidi di Fe con CO
A T>1000K, il riducente è CO gas (sovrapposizione 2 diagrammi precedenti)
• Riduzione di Fe
2O
33 Fe
2O
3+ CO a 2 Fe
2O
3+ CO
2∆G
0TReazione completa se T > 500 K, poiché K
p= p
CO2/p
CO>> 1,
(all’equilibrio ∆G°
T= -RT·Log K
pe K
p(500)= exp(-∆G°
500/RT) = 10
8perché:
3 4 2 2 3
0 0 0 0 0
T Fe O CO Fe O CO
G = -58.18 - 0.0385·T = 2 G G 3 G G
∆ ∆ + ∆ − ∆ − ∆
• Riduzione di Fe
3O
4Se T < 863 K
¼ Fe
3O
4+ CO a ¾ Fe + CO
2∆G
0T= -2.74 + 6.3·10
-4·T l’equilibrio spostato a destra alla diminuzione di T,
Se T > 863 K,
Fe
3O
4+ CO a 3 Fe + CO
2∆G
0T= 38.2 – 0.0488·T questo equilibrio si sposta a destra all’aumento di T:
Poi FeO + CO a Fe + CO
2∆G°
T= -16.4 + 0.0165·T
Equilibrio spostato a destra al diminuire di T.
In effetti a seguito della forte corrente gassosa dal basso, il CO è in eccesso e l’andamento reale del p
COè superiore ai valori teorici (linea rossa).
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0
600 800 1000 1200 1400 1600 1800
T (K) pCO/(pCO + pCO2)
CO CO2
FeO Fe
Fe
3O
4 {5}{1}
{2}
pCO/(pCO + pCO2)= f(T)
Influenza della T su K = p
CO/(p
CO+p
CO2
)
Per una data T, si raggiunge l’equilibrio per un dato rapporto p
CO/P.
Se si mantiene tale rapporto e si varia T, sparisce una fase.
Corrosione del Ferro
Dati per il diagramma:
E°(Fe
2+/Fe) = - 0.44 V E°(Fe
2+/Fe
3+) = 0.77 V pK
s[Fe(OH)
2] = 15.1 pK
s[Fe(OH)
3] = 37 pK
sFe(OH)
2* = 18.3
*Fe(OH)
2a HFeO
2-+ H
+Fe
3+Fe(OH)
3↓ Fe
2+Fe↓
E
b+0.4
Fe(OH)
2↓ 0
5 10 15 20
-5 -10 -15 pE
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
pH
[conc. = 10
-2M]
O
2E
bH
2E
aE
a-0.2
HFeO
2-[c=10
-6M]
Corrosione acida:
Fe a Fe
2++ 2e
-2H
++ 2e
-a H
22H
++ Fe a Fe
2++ H
2Corrosione : ½O
2+ 2H
++ 2e
-a H
2O
da ossigeno Fe
2++ 3 H
2O a Fe(OH)
3+1e
-+ 3H
+2Fe
2++ ½O
2+ 5 H
2O a Fe(OH)
3+ 4H
+Corrosione del Ferro
Il diagramma di Pourbaix (a conc. = 10
-6M) fornisce un approccio per chiarire i concetti di corrosione, passivazione e immunità del Ferro:
Corrosione: zone del diagramma con specie solubili
Passivazione: zone del diagramma con specie ossidate insolubili Immunità: zone del diagramma dove esiste stabile il metallo
0 5 10 15 20
-5 -10 -15 pE
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 pH
[conc. = 10
-6M]
Passivazione corrosione
corrosione
immunità
Derivati del Ferro
STEREOCHIMICA
Fe(II) Ottaedrico ([Fe(H
2O)
6]
2+, e [Fe(CN)
6]
4-) Fe(III) Ottaedrico/vario ([Fe(H
2O)
6]
3+e Fe(acac)
3) Fe(VI) Tetraedrico (FeO
42-)
OSSIDI E IDROSSIDI
Fe
2++ 2 OH
-→ Fe(OH)
2verde pallido, si comporta da anfotero in NaOH conc. caldo forma cristalli blu di Na
4[Fe(OH)
6].
Fe(OH)
2+ O
2→ Fe(OH)
3o Fe
2O
3·nH
2O (ossido idrato) rosso bruno
La forma FeO(OH) (lepidocrocite) si ottiene per idrolisi a caldo di FeCl
3. A 200°C Fe(OH)
3si presenta nella forma α-Fe
2O
3, rosso scuro, presente
nell’ematite (isomorfo ad α-Al
2O
3, con reticolo hcp e Fe
3+ottaedrico)
L'ossido misto Fe(II)-Fe(III) cristallino nero, Fe
3O
4, magnetite (a struttura di spinello inverso) si ottiene da Fe
2O
3sopra i 1400° C.
Le ferriti, M(II)Fe
2O
4, sono ossidi misti (spinelli) usati in nastri magnetici.
Formula chimica Nome comune Colore Sistema cristallog.
Tipo di magnetismo
Ossidi: α-Fe2O3 Ematite rosso trigonale debolmente ferro-
magnetico β-Fe2O3 (sintetico)
γ-Fe2O3 Maghemite rosso-bruno cubico o tetragonale
ferrimagnetico
ε-Fe2O3 (sintetico)
Fe3O4 Magnetite nero cubico ferrimagnetico
FeO Wustite nero cubico antiferromagnetico
Ossidi Idrossidi α-FeOOH Goetite giallo-bruno ortorombico antiferromagnetico β-FeOOH Akaganeite giallo-bruno tetragonale
(monoclino)
antiferromagnetico γ-FeOOH Lepidocrocite arancio ortorombico antiferromagnetico δ-FeOOH (sinthetico) rosso bruno Esagonale ferrimagnetico δ'-FeOOH Ferossite rosso bruno Esagonale ferrimagnetico Alta pressione FeOOH (sintetico) ortorombico
Fe16O16(OH)y(SO4)z
nH2O
Schwertmannite giallo-bruno tetragonale
Idrossidi Fe5HO8 4H2O Ferridrite rosso bruno Esagonale paramagnetico Fe(OH)3 Bernalite verdastro ortorombico
Fe(OH)2 bianco Esagonale
Esistono 16 Diversi Tipi di Ossidi di Ferro
Ossido di Ferro(II) – FeO - Wustite
∆
E’ un ossido lacunare, in teoria non ottenibile sotto i 590°C, ma ottenibile come polvere piroforica nera per decomposizione del Fe(II) ossalato:
Fe(C
2O
4) → FeO + CO + CO
2è solido non stechiometrico, Fe
0.950O.
Il cristallo dovrebbe avere una struttura tipo
NaCl (a = 4.32 Å) ma in pratica ha a = 4.28 Å, con deficit di Ferro del 6% (6% di lacune )
Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2- Fe2+ O2- Fe2+O2- Fe2+
Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2-
2xFe
2+→ 2xFe
3++ 2xe
-xFe
2++ 2xe
-→ x[ ]
xFe
2+→ 2xFe
3++ x[ ]
La scomparsa di uno ione Fe(II) si accompagna alla formazione di due ioni Fe(III) ed una lacuna (difetto di Schottky [ ]). Si ha così Fe
1-x[ ]
xO (x = 0.06), o meglio, tenendo conto dei tipi di Fe la formula è Fe
II1-3xFe
III2x[ ]
xO.
La presenza di lacune facilita l’ossidazione del metallo in assenza di acqua.
Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- O2- Fe2+ O2- Fe2+ O2- Fe2+
Miller, D.M., Buettner, G.R., and Aust, S.D. (1990) Free Radic. Biol. Med. 8, 95-108.
Chimica del Ferro(II), d
6Lo ione [Fe(H
2O
6]
2+è presente nel sale di Mohr (NH
4)
2[Fe(H
2O)
6]
2SO
4, stabile all’O
2(perde H
2O nel tempo), usato in analisi volumetrica e in misure
magnetiche. FeSO
4·7H
2O è efflorescente e diventa giallo scuro per ossidazione.
Per aggiunta di HCO
3-o SH
-le soluzioni acquose di Fe
2+precipitano FeCO
3e FeS. Il sistema Fe(II)-Fe(III) fornisce un eccellente esempio dell'effetto che i leganti e i solventi hanno sulle stabilità relative degli stati di ossidazione :
[Fe(Oxquin)
3] + e
-a [Fe(Oxquin)
2] + oxquin.
-E° = - 0.30 V
[Fe(EDTA)]
-+ e
-a [Fe(EDTA)]
2-E° = - 0.12 V
[Fe(C
2O
4)
3]
3-+ e
-a [Fe(C
2O
4)
2]
2-+ C
2O
42-E° = + 0.02 V
[Fe(CN)
6]
3-+ e
-a [Fe(CN)
6]
4-E° = + 0.36 V
[Fe(H
2O)
6]
3++ e
-a [Fe(H
2O)
6]
2+E° = + 0.77 V
[Fe(Bipy)
3]
3++ e
-a [Fe(Bipy)
3]
2+E° = + 0.96 V
[Fe(phen)
3]
3++ e
-a [Fe(phen)
3]
2+E° = + 1.12 V
E°(V) vs. NHE
0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8
DMSO DMF H
2O MeOH MeCOOH MeNO
2(MeCO)
2O
MeCN Fe(S)
3++ e
-a Fe(S)
2+La reattività del ferro è fortemente dipendente dal suo intorno di leganti, compresi i solventi in cui i sali di ferro vengono sciolti. Per esempio,
solventi che contengono atomi di ossigeno tendono a stabilizzare il Fe(III), mentre i solventi contenenti atomi di azoto o zolfo tendono a stabilizzare il Fe(II). La anidridi funzionano staccando i leganti ossigenati.
Effetto dei Solventi sulla Coppia Fe
3+/Fe
2+Di fondamentale importanza per la vita di specie animali e vegetali sono i complessi presenti in sistemi biologici (emoglobina, P-450, Fe/S, ecc).
Importanti sono i derivati organometallici del Fe(II), quali il ferrocene Fe(cp)
2. Ioni Complesso pK
LFe
2+/ 2 Cl
-0.4
Fe
2+/ C
2O
42-pK
2= 4.5
Fe
2+/ CN
-pK
6= 24; pK
1= 8.3 Fe
2+/ SCN
-1.8
Fe
2+/ EDTA
4-14.3
Fe
2+/ Acac
-pK
1= 5.1; pK
2= 3.6 Fe
3+/ Phen. pK
3= 17.7
Ioni Complesso pK
LFe
3+/ F
-pK
3= 13; pK
1= 5.2 Fe
3+/ C
2O
42-pK
3= 20; pK
1= 9.4 Fe
3+/ CN
-pK
6= 31; pK
1= 2 Fe
3+/ SCN
-pK
3= 5; pK
1= 3.1 Fe
3+/ EDTA
4-24.2
Fe
3+/ Acac
-pK
3= 26; pK
1= 9.8 Fe
3+/ ClO
4-1.2
Complessi del Ferro
I complessi ottaedrici del Fe(II) generalmente sono paramagnetici, e sono necessari campi leganti molto forti per avere un accoppiamento di spin
(diamagnetici sono [Fe(CN)
6]
4-e [Fe(dipy)
3]
2+). La formazione dei complessi rossi della 2,2'-bipiridina e 1,10-fenantrolina viene usata come test di presenza del
Fe
2+. [FeCl
4]
2-è tetraedrico, mentre FeCl
2(verde pallido, quasi bianco) si ottiene
per passaggio di HCl
(g)su polvere di ferro calda o da FeCl
3con Fe
(s)in THF. I
cloruri si usano nella sintesi di altri composti del ferro.
Esempi di Complessi del Ferro
[Fe(H
2O)
6]
3+[FeSCN(H
2O)
5]
2+[FeCl(H
2O)
5]
2+[FeF(H
2O)
5]
2+(S) N° el.spaiati Ione Config. Elet. Tipi di composti 0 0 Fe(II) basso spin t
62gK
4[Fe(CN)
6]·3H
2O
HbO
2(ossiemoglobina) Fe(0) Fe(CO)
51/2 1 Fe(III) basso spin t
52gK
3[Fe(CN)
6]; HbCN Fe(I) basso spin t
62ge
1g[Fe(diars)(CO)
2I]
1 2 Fe(IV) basso spin t
42gFe(diars)
2Cl
2](ClO
4)
2Fe(VI) tetraedrico e
2Ba[FeO
4]
3/2 3 Fe(III) piramidale d
2x2-y2, d
3[Fe(S
2CNR
2)
2Cl]
2 4 Fe(II) alto spin t
42ge
1g[Fe(H
2O)
6]
2+, desossiem.
5/2 5 Fe(III) alto spin t
32ge
1g[Fe(acac)
3], Fe-proteine
Stati di Spin in Complessi del Ferro
Fe
3O
4(Magnetite)
E’ un ossido misto Fe(II) e Fe(III) (formula: FeO·Fe
2O
3) Struttura a spinello AB
2O
4(a = 8.41 Å, Z = 8)
32 siti ottaedrici B occupa la metà dei siti o.
64 siti tetraedrici A occupa 1/8 dei siti t.
E’ uno spinello inverso: Fe
III(Fe
IIFe
III)O
4- ferromagnetico (T< 578°C)*
Spinello diretto: A(BB)O
4Spinello inverso: B(AB)O
4[4] [6] [6]
[6] [4] [6]
N.B. Fe(II) è più stabilizzato in un campo ottaedrico che tetraedrico (mentre non c’è alcuna stabilizzazione per Fe(III) in nessun tipo di campo), da ciò deriva la preferenza per lo spinello inverso.
* Il ferromagnetismo (di spin) si spiega con un accoppiamento anti-parallelo tra i siti [4] e [6]. σ
s= |σ
[6]– σ
[4]| = |σ
Fe(III)+ σ
Fe(II)– σ
Fe(III)| = |s
Fe(II)| = 4µ
BGiallo: Fe
III[4]
Blu-grigio: Fe
IIe Fe
III[6]
Rosso: O
2-Spinelli – Reticolo Cristallino
Gli spinelli sono minerali di formula generale A
2+B
23+O
42-che cristallizza nel
sistema cristallino cubico (isometrico), con gli anioni ossido disposti in un reticolo cubico a impaccamento compatto e i cationi A e B che occupano alcuni o tutti i buchi ottaedrici e tetraedrici nel reticolo.
(a) Sito Tetraedrico A
(b) Sito Ottaedrico B
Ione ossido
Ione metallico in sito ottaedrico Ione metallico in sito tetraedrico
a
(c)
a
(d)
Spinelli Normali, Inversi e Misti
• In uno spinello normale la formulazione più comune è [A]
T[B]
O2O
4Gli ioni A occupano siti T
de hanno carica 2+
Gli ioni B occupano siti O
he hanno carica 3+
• In una struttura a spinello inverso la formulazione più comune è [B]
T[A,B]
OO
4Metà degli ioni B occupa siti T
d, l’altra metà occupa siti O
hGli ioni A occupano siti O
h• In una struttura a spinello misto i cationi di carica 2+ e 3+ occupano sia posizioni A- che B-. (Formula: A
(1-d)B
d[A
d,B
(2- d)]O
4)
Dove d indica il grado di inversione
• ioni A = Mn, Fe, Co, Ni, Cu, Zn, Mg, Cd
• ioni B = Fe, Al, Cr
Inoltre, in alcuni composti l’O è sostituito da S.
d xy
d x 2 -y 2 d yz d xz
d z 2 d xy
d x 2 -y 2
d yz d xz
d z 2
La stabilizzazione ottaedrica del Cr(III) favorisce la struttura di spinello normale. Esempio: MgCr 2 O 4
Campo cristallino O
hCampo cristallino T
hIoni in Siti Ottaedrici
(Effetti Elettronici del Cr(III))
Fe(III)
Fe(II)
d
xyd
x2-y2d
yzd
xzd
z2d
xyd
x2-y2d
yzd
xzd
z2d
xyd
x2-y2d
yzd
xzd
z2d
xyd
x2-y2d
yzd
xzd
z2Nessuna preferenza
Favorisce l’ottaedrica
Fe 3 O 4 è uno spinello inverso – [Fe 3+ ][Fe 2+ ,Fe 3+ ]O 4
Ioni di Siti Ottaedrici e Tetraedrici (Effetti Elettronici del Fe(II) e Fe(III))
ottaedrico tetraedrico
Proprietà Magnetiche
• I momenti magnetici di ioni in siti tetraedrici sono orientati in direzione opposta a quelli degli ioni nei siti ottaedrici
Distribuzione attesa degli ioni
Momento magnetico per unità Fe
2O
4Ferrite Ioni
tetraedrici
Ioni ottaedrici
Momento magnetico degli ioni tetraedrici
Momento magnetico degli ioni
ottaedrici
teorico sperimentaleMnFe
2O
4 Fe +Mn0.2III II0.8MnII0.2+Fe1.8III
5 5 + 5 5 4.6
Fe
3O
4Fe
IIIFe
II+ Fe
III5 4 + 5 4 4.1
CoFe
2O
4Fe
IIICo
II+ Fe
III5 3 + 5 3 3.7
NiFe
2O
4Fe
IIINi
II+ Fe
III5 2 + 5 2 2.3
CuFe
2O
4Fe
IIICu
II+ Fe
III5 1 + 5 1 1.3
MgFe
2O
4Fe
IIIMg
II+ Fe
III5 0 + 5 0 1.1
Li
0.5Fe
2.5O
4Fe
III Li +FeI0.5 1.5III5 0 + 0.75 2.5 2.6
Effetto del Drogaggio con Zinco
• Lo zinco è diamagnetico
• Preferisce i siti tetraedrici
• Aumenta il momento magnetico
0 0.2 0.4
δ
0.6 0.8 1.001 2 3 4 5 6 7 8 9 10
MeFe2O4 ZnFe2O4
nB Me1-dZndFe2O4
Me=Mn Co
Ni Mg
Preparazione Chimica degli Spinelli
Metodo Ceramico
Sinterizzazione di ossidi nitrati, o carbonati di Me(II) e Me(III),
Si richiedono temperature superiori a 1000°C
In certe situazioni le preparazioni dei composti richiedono atmosfere diverse dall’aria.
Co-precipitazione Chimica
Si mescolano i cationi in soluzione e si scalda per creare un precipitato
Esempio di reazione:
½ Mn
2++ ½ Zn
2++ 2Fe
3++ 8OH
-→
½Mn(OH)
2•½Zn(OH)
2•2Fe(OH)
3→
Mn
0.5Zn
0.5Fe
2O
4•2H
2O + 2H
2O
Processo Sol-Gel
• Processo Sol-gel
− Soluzione di ioni metallici sciolti in acqua
− Aggiunta di acido citrico in rapporto CA:SM
+di 1:1
− Riscaldamento a 80°C finché si forma un gel
− Essiccazione del gel e riscaldamento per 5 h a 800°C
Acido Citrico X + Acido Citrico Chelato Y = gel con ioni M distribuiti
+
O C C O C O O
C O
O
O H
H
C H H H
H
H H
C O C C
C
O O
O C
O
O H
H M
C H H H H C O
C C C O O
C
O O C C O C
O O
C O O O
O O
C C O C O
O C O
O
O
H M
C H H H H C H
H CH
H
H H
H
C H
C H H
H H
C H
Metodo delle Microemulsioni
Controllando le dimensioni delle micelle si controlla la crescita dei grani
I sali metallici si aggiungono assieme al sodio dodecil solfato (NaDS)
Si forma una soluzione micellare mista di Me
2+(DS)
2e Me
3+(DS)
3
Si precipita lo Spinello usando una soluzione acquosa di metilammina
micella micella inversa
(SDS, tensioattivo)
O S O O-
O
Na+
Magnetite Bio-sintetizzata
• I batteri magnetici sono stati scoperti per la prima volta nel 1975 da Robert Blakemore
• Necessitano di una precisa regolazione del potere redox, del pH, e della chimica del ferro da parte dell’organismo
Fe
3O
4Batterio
2 4 6 8 10 12 14
pH
0 10
-2M
10
-3M 10
-5M
[M
n+]
FeS Fe(OH)
2Fe(OH)
3Ioni Componenti pK
psFe
2+/ 2 OH
-15.1 Fe
2+/ S
2-16.4 Fe
2+/ CO
32-10.7
Fe
3+/ 3 OH
-37* (43)**
2 Fe
3+/ 3 S
2-85 4 Fe
3+/ 3Fe(CN)
6-40.5 Fe
3+/ PO
43-30 M(OH)
n ↓a M(OH)
n+1‾ + H
+M(OH)
n↓a M
++ n OH
-K
1K
psS = [M
n+] + [M(OH)
n+1]
-= K
ps10
- pH+ K
110
pHequivalente a
M(OH)
n↓+ n H
+a M
++ n H
2O
Composti Poco Solubili di Fe(II) e Fe(III)
Chimica del Ferro(III), d
5Fe(III) si trova in sali con vari anioni, escluso quelli riducenti (p.es. lo ioduro) Fe
3++ I
-a Fe
2++ I
2I sali contenti lo ione [Fe(H
2O)
6]
3+(colore rosa chiaro), come Fe(ClO
4)
3·10H
2O, hanno colori che vanno dal rosa pallido al bianco. Fe
3+idrolizza in H
2O a pH > 2- 3 formando specie idrosso gialle per bande CT nell’UV-Vis.
[Fe(H
2O)
6]
3+a [Fe(H
2O)
5(OH)]
2++ H
+K= 10
-3.05[Fe(H
2O)
5(OH)]
2+a [Fe(H
2O)
4(OH)
2]
++ H
+K= 10
-3.262 [Fe(H
2O)
6]
3+a [Fe(H
2O)
4(OH)
2Fe(H
2O)
4]
4++ 2H
+K = 10
-2.91Questi ioni binucleari sono seguiti dalla formazione di ossoioni binucleari e da ioni polinucleari, fino alla formazione di gel di Fe(OH)
3o ossidi idrati.
Lo ione ferro(III) ha grande affinità per F
-(Con Cl le K sono risp. 10, 3 e 0.1).
F
3++ F
-a FeF
2+FeF
2++ F
-a FeF
2+FeF
2++ F
-a FeF
3K
1= 10
5K
2= 10
5K
3= 10
3FeCl
3(cristalli rosso bruni, quasi neri che idrolizzano facilmente in presenza di
H
2O) si ottiene da cloro e ferro a caldo. E' solubile negli eteri e in altri solventi
polari; è catalizzatore di Friedel-Craft nelle sostituzioni elettrofile.
Complessi del Fe(III)
Lo ione Fe
3+(d
5come Mn
2+) non ha contributi di stabilizzazione per nessuna stereochimica, tende ad adottare geometrie diverse dalla ottaedrica ed è ad alto spin. E’ acido hard e preferisce legarsi in complessi con atomi molto
elettronegativi. In HCl conc. si forma FeCl
4-tetraedrico. I complessi con SCN
-hanno un intenso colore rosso (usati nei test quali- e quantitativo per
l'identificazione del Fe
3+), Fe(SCN)
3e Fe(SCN)
4-sono estraibili in etere. F
-distrugge questi complessi formando fluorocomplessi molto più stabili. Allo stato solido, sono noti ioni [FeF
6]
3-ma in soluzione è presente solo FeF
52-.
Lo ione esacianferrato [Fe(CN)
6]
4-è abbastanza velenoso perché dissocia in ioni CN
-, a differenza di [Fe(CN)
6]
4-che non è labile.
L'affinità di Fe(III) per NH
3e ammine è bassa, salvo che con i chelanti EDTA
4-, 2,2'-dipiridile e 1,10-fenantrolina (basso spin, indicatore redox).
[Fe(Phen)
3]
2+(rosso) a [Fe(Phen)
3]
3+(blu)
Sono comuni i complessi a ponte idrosso e osso dotati di inusuali proprietà magnetiche dovute all'accoppiamento degli atomi di ferro tramite i ponti.
Esistono complessi nitrosili con legante NO quali [Fe(CN)
5NO]
2-(nitroprussiato -
da ferrocianuro e HNO
3) o ([Fe(NO)(H
2O)
5]
2+da Fe
2+e NO
3-in H
2SO
4(di colore
bruno usato nel riconoscimento dello ione nitrato).
Ossido di Fe(III), Fe
2O
3α-Fe
2O
3: ematite (rossa, tipo α-corindone Al
2O
3)
• Polimorfo stabile, acida verso ossidi basici (→ MgFe
2O
4), ma base verso acidi forti (→ Fe
3++ H
2O)
• Stabile fino a 1540 K, poi si riduce (3Fe
2O
3→ 2Fe
3O
4+ ½ O
2)
• Composto anti-ferromagnetico imperfetto (T
N= 675 K)
• Struttura: reticolo esagonale compatto di ioni O
2-con 2/3 dei siti [6]
occupati
• Solido reattivo se preparato da Fe(OH)
3a freddo, ma poco reattivo se preparato a caldo (1000 °C).
γ-Fe
2O
3: varietà metastabile (ottenuta per ossidazione di Fe
3O
4)
• Struttura cubica tipo spinello lacunare (a = 8.3 Å)
• E’ ferrimagnetico (T
C= 575°C, σ
sperim.= 2.4 µ
B)
III II III III III
2 4 2 0.666 0.333 4 8 12 2 3 2 1/ 4 3
Fe Fe O → Fe Fe [ ] O ( 3) × → Fe [ ]O = Fe O = Fe [ ] O
a = 8.41 a = 8.3