LA CIMICE degli OLMI
un nuovo fastidioso insetto da controllare nelle nostre case
CHI E’ LA CIMICE DEGLI OLMI?
Ha fatto la sua comparsa massiccia nelle nostre aree residenziali un Rincote appartenente alla famiglia dei Ligeidi, Arocatus melanocephalus (F.), una piccola cimice nera e rossa, lunga 6-7 millimetri (immagine a fianco), che a fine Giugno invade le abitazioni di numerosi centri urbani.
In genere si trova associato agli Olmi, ma non disdegna i Tigli, i Pioppi, i Salici e le Querce.
L’adulto sverno sotto la corteccia degli alberi, nelle fessure dei muri, all’interno delle case, negli infissi e negli anfratti.
In primavera, a metà Marzo, gli adulti escono dai rifugi invernali e vanno in cerca di alberature su cui riprodursi.
Le forme giovanili non alate (immagine in fondo alla pagina) stanno sulle piante, hanno capo e torace nero mentre l’addome è di color rosso; si nutrono dei frutti (samare) degli Olmi e di altre piante, e se ne possono trovare numerosissimi in aprile-maggio tra i frutti caduti ai piedi degli alberi.
Le forme alate si sviluppano e iniziano a volare a fine Maggio e a Giugno. L’insetto che ha una sola generazione all’anno, si disperde quindi nell’ambiente lasciando le alberature e creando disagi ai residenti delle aree limitrofe. In effetti dalla metà di Giugno in poi gli adulti di Arocatus invadono le case.
In cerca di rifugio in cui attendere poi l’arrivo della primavera successiva, gli insetti si concentrano sui muri, nelle fessure e nelle intercapedini, nei serramenti, sulla biancheria posta ad asciugare, all’interno delle abitazioni fra le suppellettili. Se infastidito, Arocatus emette un odore particolarmente sgradevole e persistente, molto simile al tipico odore (o puzza) procurato dalla presenza delle più note Cimici verdi.
Adulto di Arocatus m.
COSA FARE?
Il grosso numero degli esemplari ammassati crea reazioni di disagio e a volte di vero e proprio panico, immotivate perché l’insetto è totalmente innocuo per l’uomo, e non cerca di penetrare nelle case per riprodursi e infestarle, ma solo per trovare un rifugio.
La prima tentazioni è quella di impiegare insetticidi per sterminare gli insetti. In realtà è più efficace e meno dannosa per la salute la rimozione meccanica degli insetti, anche aspirandoli con un’aspirapolvere, e ricorrendo a zanzariere.
Come lotta preventiva, da attuare l’anno prossimo, è utile in Maggio rimuovere ed aspirare gli ammassi di materiale e di semi che si trovano nei pressi degli alberi di Olmo dove l’insetto si rifugia, facendo particolare attenzione alle aree più umide.
Un altro metodo di controllo sfrutta l’abitudine delle Cimici dell’Olmo a riunirsi in gruppi numerosi: offrendo agli insetti ripari graditi vicino alle case (cannucciati, barriere umide provviste di fessure …), essi si concentrano in tali aree dove potrà essere effettuato un trattamento con insetticidi usati in modo mirato.
SI POSSONO FARE TRATTAMENTI SULLE PIANTE?
Sulle piante gli insetticidi possono dare risultati solo se applicati a fine Aprile (nella stagione riproduttiva) oppure trattando i frutti dell’Olmo caduti a terra nella seconda metà di Maggio (contro le forme giovanili che stanno a terra).
Tra i presidi medico chirurgici utilizzabili si segnalano i piretroidi di sintesi (deltametrina, permetrina) da acquistare in formulazioni registrate per le piante ornamentali e da usare secondo etichetta.
Sono inutili i trattamenti generalizzati sulla vegetazione in estate, o le irrorazioni effettuate sui muri o all’interno della abitazioni.
In collaborazione con Sireb sas e Dipartimento di Biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna
Forma giovanile