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Mozione Cassa Forense del 18.01.2019 su c.d. saldo e stralcio | Ordine degli Avvocati di Verona

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MOZIONE

IL COMITATO DEI DELEGATI

- preso atto di quanto comunicato dal Presidente;

- vista la legge 30/12/2018, n. 145 e, segnatamente, l’art. 1, comma 185 e seguenti, relativo all’estinzione dei debiti iscritti a ruolo per omesso versamento dei contributi da parte degli iscritti alle Casse Previdenziali Professionali;

- considerato che il provvedimento legislativo rappresenta una indebita e grave ingerenza nell’autonomia normativa e gestionale delle Casse, riconosciuta loro dal D. Lgs. 509/94 e ribadita, da ultimo, dalla sentenza n. 7/2017 della Corte Costituzionale;

- considerato altresì che il c.d. “saldo e stralcio” di cui alla richiamata normativa crea ingiustificata disparità di trattamento tra gli iscritti, rispetto all’assolvimento di obblighi contributivi previsti dallo Statuto e dai regolamenti, con inevitabili ricadute negative anche sui futuri trattamenti pensionistici degli stessi beneficiari del provvedimento;

- evidenziato che la norma, nella sua formulazione, crea situazioni di disparità anche tra le varie Casse Previdenziali, a seconda dei diversi sistemi di riscossione e di recupero crediti da ciascuna adottati;

- rilevato che la normativa introdotta, senza alcuna previa consultazione della Casse Professionali almeno in ordine alle sue ricadute economiche, genera preoccupazioni in termini di sostenibilità di medio/lungo periodo ed è potenzialmente in grado di produrre un minor gettito di entrate stimabili in circa 110 milioni di euro, per la sola Cassa Forense;

protesta

per il metodo utilizzato, in contrasto con i principi di autonomia riconosciuti per legge alle Casse Professionali dal D. Lgs. 509/94 e più volte ribaditi dalla stessa Corte Costituzionale;

(2)

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invita

il Governo e il Parlamento ad un riesame, nel merito, del provvedimento potenzialmente lesivo degli equilibri finanziari dell’Ente e degli interessi previdenziali degli stessi Avvocati iscritti;

si riserva

di tutelare gli interessi dell’Ente, anche di concerto con le altre Casse professionali, in ogni sede istituzionale e giudiziaria competente, con particolare riferimento ai profili di palese incostituzionalità che la norma presenta.

Roma, 18 gennaio 2019

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