Report incentivi ISI 2011
Il 28 giugno 2012 si è conclusa regolarmente la procedura telematica che nell'arco di tre giorni ha coinvolto circa 20.600 imprese per l'assegnazione dei 205 milioni di euro stanziati a fondo perduto dall’INAIL nell’ambito del bando degli incentivi alle imprese ISI 2011. L’elevato interesse delle imprese a tale iniziativa è testimoniato dall’ammontare complessivo dei progetti presentati, che arriva a toccare i 2 mld di euro.
I 205 milioni di euro messi a disposizione dall’Istituto e finalizzato a sostenere le imprese nella realizzazione di interventi mirati a migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è stato assegnato rispettando la priorità cronologica di arrivo delle domande, fino alla copertura del budget previsto per ogni regione. Il budget regionale è stato stabilito in modo tale da tenere in considerazione non solo la distribuzione territoriale degli addetti, ma anche la gravità degli infortuni registrati portando alla seguente distribuzione percentuale:
Tabella 1 –Distribuzione % del budget disponibile per regione
Regione Budget disponibile
Abruzzo 2,0%
Basilicata 1,1%
Bolzano 0,9%
Calabria 2,8%
Campania 9,0%
Emilia Romagna 7,4%
Friuli 1,6%
Lazio 12,8%
Liguria 2,5%
Lombardia 17,5%
Marche 2,7%
Molise 0,5%
Piemonte 6,5%
Puglia 3,5%
Sardegna 2,9%
Sicilia 7,8%
Toscana 8,2%
Trento 1,0%
Umbria 1,8%
Valle d'Aosta 0,4%
Veneto 7,1%
Oltre la metà dei progetti presentati dalle aziende per interventi di prevenzione mirati a ridurre le principali cause di infortuni sul lavoro e di malattie professionali, incluso l’acquisto di macchinari e attrezzature e l’adozione di modelli organizzativi e gestionali, afferisce al Nord dell’Italia (Nord Ovest 31% e Nord Est 23%) al quale è stato assegnato circa il 45% del budget complessivo, mentre il 25%
afferisce a Sud ed Isole e il restante 21% al Centro.
Gli elenchi cronologici delle imprese a livello regionale che hanno partecipato al bando saranno pubblicati sul portale INAIL entro venerdì 6 luglio con l'indicazione dei progetti hanno ottenuto l'accesso ai finanziamenti.
A poter essere presentato un solo progetto ad impresa da realizzare in una singola unità di lavoro su tutto il territorio nazionale inerente uno dei seguenti ambiti: l’investimento o l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (SGSL).
La metà dell’importo complessivo del progetto, presentato e risultato idoneo al finanziamento, è a carico dell’INAIL prevedendo comunque un contributo massimo erogabile pari a 100.000 euro e un contributo minimo di 5.000 euro, quest’ultimo non previsto per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di SGSL.
Particolare peso è stato riconosciuto anche al coinvolgimento delle parti sociali che se previsto nella domanda del progetto garantisce all’azienda di usufruire di un BONUS sulla valutazione assegnata che oscilla tra il 10% e il 14%1.
Stando ai dati disponibili a luglio 20122 grazie ai 205 milioni messi a disposizione dall’INAIL e quasi completamente assegnati è stato possibile finanziare progetti prevenzionali per un ammontare complessivo di quasi mezzo milione di euro, progetti questi presentati da più di 4.300 aziende, vale a dire un quinto di quelle che hanno fatto richiesta.3
Va comunque considerato che l’ampliamento dell’importo messo a disposizione dall’INAIL ha permesso di quadruplicare il numero delle aziende che hanno potuto giovare del finanziamento essendo passate da circa 1.000 per il bando ISI 2010 ad oltre 4.000.
Grafico 1 – Distribuzione delle domande presentate e delle domande ammesse a finanziamento per regione
1 10% se il progetto è realizzato coinvolgendo una sola parte sociale; 12% se il progetto è realizzato coinvolgendo due o più parti sociali; 14% se il progetto è realizzato nell’ambito della bilateralità.
2 Dati provvisori in via di consolidamento.
3 Si precisa che per DOMANDE PRESENTATE si intendono il complesso delle domande inoltrate nell’ambito del Progetto ISI 2011 all’INAIL; per DOMANDE AMMESSE si intendono i soli progetti che sono stati ammessi al finanziamento; per IMPORTO COMPLESSIVO PROGETTI si intende l’ammontare economico dei progetti relativi al complesso delle domande presentate ( somma comprensiva della parte finanziabile dall’INAIL e della parte a carico del datore di lavoro); per IMPORTO ASSEGNATO si intende la quota finanziabile dall’INAIL dell’importo relativo ai progetti ammessi al finanziamento; per STANZIAMENTI REGIONALI si intendono i budget messi a disposizione dall’INAIL per le singole regioni.
- 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 ABRUZZO
BASILICATA BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTO UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO
domande ammesse a finanziamento domande presentate
Di seguito si può apprezzare la percentuale di accoglimento delle domande per singola regione e la relativa posizione rispetto alla media nazionale (21%).
Grafico 2 – Distribuzione percentuale delle domande ammesse a finanziamento su quelle presentate per regione
MARCHE MOLISE BASILICATA PIEMONTE ABRUZZO UMBRIA EMILIA … VENETO
FRIULI … LOMBARDIA
CALABRIA ITALIA PUGLIA TOSCANA CAMPANIA LIGURIA LAZIO SARDEGNA SICILIA BOLZANO TRENTO VALLE …
9%
13%
14%
14%
15%
16%
16%
16%
17%
18%
18%
21%
24%
24%
26%
34%
36%
40%
41%
42%
43%
47%
Va comunque considerato che tutte le regioni hanno usufruito completamente o quasi del budget regionale messo a disposizione dall’INAIL:
Tabella 2 – Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento, del relativo importo assegnato, dello stanziamento regionale e del relativo rapporto percentuale per regione
Regione domande
ammesse
Importo Complessivo
Progetti ammessi
Importi assegnati
Stanziamenti regionali
rapporto percentuale tra
richieste e disponibilità
ABRUZZO 118 8.371.969 3.975.259 4.016.918 99%
BASILICATA 50 5.091.065 2.288.507 2.303.687 99%
BOLZANO 115 5.265.979 1.834.372 1.838.613 100%
CALABRIA 125 13.134.925 5.615.578 5.693.002 99%
CAMPANIA 343 38.392.692 18.464.635 18.525.627 100%
EMILIA ROMAGNA 301 34.353.387 15.156.155 15.175.551 100%
FRIULI VENEZIA
GIULIA 81 6.966.557 3.210.530 3.215.237 100%
LAZIO 509 82.391.559 26.075.767 26.149.453 100%
LIGURIA 107 10.460.903 5.087.994 5.113.610 99%
LOMBARDIA 698 82.817.517 35.839.281 35.839.347 100%
MARCHE 100 11.911.446 5.421.599 5.450.029 99%
MOLISE 25 2.023.285 1.010.755 1.082.770 93%
PIEMONTE 303 29.964.691 13.353.951 13.386.819 100%
PUGLIA 176 15.862.129 7.236.065 7.258.174 100%
SARDEGNA 138 12.722.093 6.012.656 6.036.303 100%
SICILIA 342 35.461.182 16.001.035 16.031.299 100%
TOSCANA 314 39.510.314 16.800.750 16.801.948 100%
TRENTO 52 4.490.686 2.090.589 2.118.337 99%
UMBRIA 72 7.597.107 3.612.720 3.616.743 100%
VALLE D'AOSTA 21 1.530.288 751.644 753.855 100%
VENETO 326 35.778.166 14.567.085 14.592.678 100%
ITALIA 4.316 484.097.940 204.406.927 205.000.000 100%
Il 97% dell’importo riconosciuto ha riguardato la casistica “Investimento”, mentre il residuo 3% è stato assorbito da “Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale”, tale ripartizione è stata rispettata pressoché da tutte le regioni.
Grafico 3 – Incidenza percentuale della tipologia di intervento delle domande ammesse a finanziamento per regione
Di seguito si riporta la distribuzione dettagliata per regione per tipologia di investimento e adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
Tabella 3 –Distribuzione delle domande presentate, delle domande ammesse a finanziamento e del relativo importo assegnato per regione e per tipologia di intervento
Regione domande
presentate
domande ammesse
importo complessivo progetti ammessi
importo assegnato progetti ammessi
ABRUZZO 774 118 8.371.969 3.975.259
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 130 38 328.675 164.337
Investimento 644 80 8.043.294 3.810.922
BASILICATA 366 50 5.091.065 2.288.507
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 62 10 177.315 86.218
Investimento 304 40 4.913.750 2.202.289
BOLZANO 276 115 5.265.979 1.834.372
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 7 6 147.304 73.652
Investimento 269 109 5.118.675 1.760.720
CALABRIA 694 125 13.134.925 5.615.578
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 149 22 290.850 145.325
Investimento 545 103 12.844.075 5.470.253
CAMPANIA 1.336 343 38.392.692 18.464.635
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 224 55 1.064.755 531.212
Investimento 1.112 288 37.327.937 17.933.423
EMILIA ROMAGNA 1.854 301 34.353.387 15.156.155
ABRUZZO BASILICATA BOLZANO CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA … LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTO UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO ITALIA
96% 96% 96% 97% 97% 96% 92% 96% 97% 98% 98% 96% 97% 94% 97% 96% 98% 97% 97% 97% 97% 97%
4% 4% 4% 3% 3% 4% 8% 4% 3% 2% 2% 4% 3% 6% 3% 4% 2% 3% 3% 3% 3% 3%
Investimento SGSL
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 366 53 1.228.289 611.109
Investimento 1.488 248 33.125.098 14.545.046
FRIULI VENEZIA GIULIA 476 81 6.966.557 3.210.530
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 88 21 494.775 246.875
Investimento 388 60 6.471.782 2.963.655
LAZIO 1.405 509 82.391.559 26.075.767
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 368 113 1.937.006 965.124
Investimento 1.037 396 80.454.553 25.110.643
LIGURIA 315 107 10.460.903 5.087.994
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 67 21 322.766 160.883
Investimento 248 86 10.138.137 4.927.111
LOMBARDIA 3.903 698 82.817.517 35.839.281
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 542 79 1.442.641 718.595
Investimento 3.361 619 81.374.876 35.120.686
MARCHE 1.070 100 11.911.446 5.421.599
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 137 12 221.592 110.796
Investimento 933 88 11.689.854 5.310.803
MOLISE 192 25 2.023.285 1.010.755
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 34 6 75.125 37.500
Investimento 158 19 1.948.160 973.255
PIEMONTE 2.128 303 29.964.691 13.353.951
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 266 38 817.910 407.217
Investimento 1.862 265 29.146.781 12.946.734
PUGLIA 744 176 15.862.129 7.236.065
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 229 54 877.209 436.566
Investimento 515 122 14.984.920 6.799.499
SARDEGNA 346 138 12.722.093 6.012.656
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 86 26 411.650 197.699
Investimento 260 112 12.310.443 5.814.957
SICILIA 836 342 35.461.182 16.001.035
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 187 74 1.131.986 564.807
Investimento 649 268 34.329.196 15.436.228
TOSCANA 1.315 314 39.510.314 16.800.750
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 207 35 603.550 301.769
Investimento 1.108 279 38.906.764 16.498.981
TRENTO 122 52 4.490.686 2.090.589
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 20 7 131.175 65.587
Investimento 102 45 4.359.511 2.025.002
UMBRIA 450 72 7.597.107 3.612.720
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 57 5 198.525 99.262
Investimento 393 67 7.398.582 3.513.458
VALLE D'AOSTA 45 21 1.530.288 751.644
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 8 6 47.950 23.975
Investimento 37 15 1.482.338 727.669
VENETO 1.981 326 35.778.166 14.567.085
Adozione di modelli organizzativi e di
responsabilità sociale 435 56 999.030 496.330
Investimento 1.546 270 34.779.136 14.070.755
ITALIA 20.628 4.316 484.097.940 204.406.927
A beneficiare del contributo prevalentemente le microimprese (51%), in aumento rispetto a quanto verificatosi in ambito ISI 2010 (45%):
Grafico 4 – Distribuzione percentuale delle Imprese che hanno ottenuto l’accesso al finanziamento ISI 2011 per dimensione aziendale
L’area geografica alla quale è stato destinato l’importo più consistente risulta essere il Nord del Paese (45%), in crescita rispetto al 2010 la quota destinata a Sud e Isole che arriva al 30%, in linea il Centro con il 25%:
Grafico 5 – Distribuzione percentuale degli importi riconosciuti nell’ambito di ISI 2011 per macroarea.
A differenza di quanto ottenuto nel bando precedente, va precisato che, essendo prevista una ripartizione territoriale dell’importo complessivamente messo a disposizione dall’Inail, in funzione della distribuzione degli addetti e del rapporto di gravità, tutte le macroaree hanno interamente o quasi usufruito dell’importo assegnatogli.
1-10 11-15 16-20 21-30 31-50 51-100 oltre 100 51%
14%
8% 8% 8% 6% 5%
Centro 25%
Nord Est 18%
Nord Ovest 27%
Sud 19%
Isole Sud ed Isole 11%
30%
L’importo medio dei finanziamenti si attesta a circa 47mila euro, importo maggiore rispetto ai 41mila euro dell’anno scorso, con un importo medio più basso nel Nord Est (circa 42mila euro) e più alto nel Centro (circa 52mila euro). A livello Italia 22 aziende su 100 hanno visto riconosciuto un importo superiore ai 90.000 euro, la metà delle quali afferisce in ugual misura nel Nord Ovest e nel Centro del Paese.
Nella tabella seguente la distribuzione degli importi ammessi a finanziamento che rispecchia ampiamente la distribuzione dei budget messi a disposizione delle varie regioni
Grafico 6 – Distribuzione percentuale degli importi riconosciuti nell’ambito di ISI 2011 per regioni.
Nell’ambito dei progetti che hanno visto specificato il numero dei lavoratori interessati dal miglioramento (l’83% degli ammessi a finanziamento) risulta che in due casi su tre si è trattato di un intervento che è andato a coinvolgere una quota almeno pari al 70% dei lavoratori dell’impresa e che uno su tre ha interessato una quota dei lavoratori dell’azienda inferiore a tale percentuale.
Tabella 4 –Distribuzione dei progetti per lavoratori coinvolti
Quota lavoratori coinvolti(*)
Percentuale progetti
fino al 40% 14%
Oltre 40% e fino al 70% 19%
Oltre 70% e fino a 100% 67%
Totale complessivo 100%
* al netto dei casi non specificati VALLE D'AOSTA
MOLISE BOLZANO TRENTO BASILICATA FRIULI VENEZIA …
UMBRIA ABRUZZO LIGURIA MARCHE CALABRIA SARDEGNA PUGLIA PIEMONTE VENETO EMILIA ROMAGNA SICILIA TOSCANA CAMPANIA LAZIO LOMBARDIA
0,4%
0,5%
0,9%
1,0%
1,1%
1,6%
1,8%
1,9%
2,5%
2,7%
2,7%
2,9%
3,5%
6,5%
7,1%
7,4%
7,8%
8,2%
9,0%
12,8%
17,5%
Tabella 5 –Distribuzione dei progetti per percentuale di lavoratori coinvolti per regioni
Regione
fino al 40%
Oltre 40%
e fino al 70%
Oltre 70% e fino al 100%
non specificato
Totale complessivo
ABRUZZO 12 15 53 38 118
BASILICATA 7 4 29 10 50
BOLZANO 3 20 86 6 115
CALABRIA 6 10 87 22 125
CAMPANIA 27 64 197 55 343
EMILIA ROMAGNA 53 53 142 53 301
FRIULI VENEZIA GIULIA 13 11 36 21 81
LAZIO 30 82 284 113 509
LIGURIA 15 20 51 21 107
LOMBARDIA 94 124 401 79 698
MARCHE 18 23 47 12 100
MOLISE - 6 13 6 25
PIEMONTE 37 34 194 38 303
PUGLIA 13 21 88 54 176
SARDEGNA 11 18 83 26 138
SICILIA 40 49 179 74 342
TOSCANA 44 55 180 35 314
TRENTO 10 7 28 7 52
UMBRIA 15 17 35 5 72
VALLE D'AOSTA - 6 9 6 21
VENETO 47 59 164 56 326
ITALIA 495 698 2.386 737 4.316
Il 41% dei progetti ammessi a finanziamento hanno visto il coinvolgimento delle parti sociali, incidenza più marcata nel Nord Est e nel Centro (52% e 45%).
Tabella 6 –Distribuzione regionale dei progetti per coinvolgimento parti sociali
Regione
Una parte sociale
Due o più parti sociali
Nell'ambito della bilateralità
Nessun coinvolgimento
Totale complessivo
ABRUZZO 28 2 2 86 118
BASILICATA 16 3 1 30 50
BOLZANO 99 - - 16 115
CALABRIA 31 - 11 83 125
CAMPANIA 88 24 13 218 343
EMILIA ROMAGNA 139 9 13 140 301
FRIULI VENEZIA
GIULIA 21 2 11 47 81
LAZIO 190 12 33 274 509
LIGURIA 28 3 1 75 107
LOMBARDIA 193 15 24 466 698
MARCHE 37 5 1 57 100
MOLISE 8 - - 17 25
PIEMONTE 74 9 6 214 303
PUGLIA 45 6 9 116 176
SARDEGNA 48 2 7 81 138
SICILIA 123 8 13 198 342
TOSCANA 112 11 19 172 314
TRENTO 7 3 16 26 52
UMBRIA 25 3 1 43 72
VALLE D'AOSTA 16 - 2 3 21
VENETO 102 14 16 194 326
Totale complessivo 1.430 131 199 2.556 4.316
Le prime quindici attività economiche, che rappresentano il 74% delle aziende che hanno ottenuto l’accesso al finanziamento, sono risultate le seguenti:
Tabella 7 –Distribuzione delle domande presentate, delle domande ammesse a finanziamento e relativo importo assegnato per tipo di attività economica dell’azienda richiedente
Tipo di attività economica
presentate domandedomande ammesse
importo assegnato
COSTRUZIONE DI EDIFICI 2.114 486 22.995.673
FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI
MACCHINARI E ATTREZZATURE) 2.100 432 24.374.231
LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI 1.948 406 17.413.184
COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI
PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI 2.559 327 10.085.484 COMMERCIO ALL'INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI
AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI) 941 214 10.017.935
INDUSTRIE ALIMENTARI 755 199 11.739.387
FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA
LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 690 177 10.781.608
FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED
APPARECCHIATURE NCA 783 165 7.660.625
COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E
RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 758 148 5.708.129
COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI
AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI) 550 137 6.680.910
INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO
553 120 7.291.967
INGEGNERIA CIVILE 432 112 6.190.964
FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
PLASTICHE 407 103 5.350.405
TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE
CONDOTTE 402 83 3.929.015
ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI
293 76 4.086.348
ALTRE ATTIVITA' 5.343 1.131 50.101.062
TOTALE COMPLESSIVO 20.628 4.316 204.406.927
Per quanto concerne la rischiosità delle aziende ammesse a finanziamento dei progetti presentati, si riporta la seguente tabella, dalla quale emerge che la fascia di tasso di tariffa più interessata, in termini di progetti accettati e di importo assegnato, è quella massima 115-130.
Tabella 8 –Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento e del relativo importo assegnato per tasso di tariffa aziendale
Tasso di tariffa Domande ammesse Importo assegnato
4-12 617 26.759.124
13-24 271 10.874.511
25-39 486 23.070.233
40-54 614 30.870.327
55-69 280 14.911.871
70-84 242 11.125.789
85-99 312 16.929.037
100-114 189 10.150.482
115-130 1.007 46.357.764
non definito 298 13.357.789
Totale complessivo 4.316 204.406.927
Il 97% dell’importo riconosciuto ha riguardato la casistica “Investimento”, che rappresenta da sola l’83% delle richieste pervenute, mentre il residuo 3% è stato assorbito da “Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale”, che rappresenta il 17% dei progetti.
Tabella 9 –Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento e relativo importo assegnato per tipologia di intervento
TIPOLOGIA INVESTIMENTO PROGETTI AMMESSI A
FINANZIAMENTO
IMPORTO ASSEGNATO
SGSL 737 6.444.838
INVESTIMENTO INFORTUNI 1.254 69.868.309
FATTORI DI RISCHIO 2.325 128.093.780
TOTALE COMPLESSIVO 4.316 204.406.927
In merito all’adozione degli SGSL dei circa 6,5 mln di euro destinatigli spiccano quelli
“certificati secondo la norma BS OHSAS 18001 da un ente di certificazione accreditato per lo specifico settore presso ACCREDIA o presso altro ente unico nazionale di accreditamento con accordo di mutuo riconoscimento per questa norma” (52% dei progetti per un importo pari al 64%
del riconosciuto).
Tabella 10 –Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento e relativo importo assegnato nell’ambito dell’adozione di SGSL
SGSL domande
ammesse
importo assegnato Adozione di un SGSL certificato secondo la norma BS OHSAS
18001 da un ente di certificazione accreditato per lo specifico settore presso ACCREDIA o presso altro ente unico nazionale di accreditamento con accordo di mutuo riconoscimento per questa norma
382 4.143.139
Adozione di un modello organizzativo e gestionale ex D.Lgs 231/01 141 980.248
Adozione di un SGSL 116 546.910
Adozione di un SGSL certificato da enti non accreditati per lo
specifico settore presso ACCREDIA 60 513.811
Adozione di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
(SGSL) di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali 18 111.660 Adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato SA
8000 18 137.570
Modalità di rendicontazione sociale asseverata da parte terza
indipendente 2 11.500
Totale complessivo 737 6.444.838
Gli interventi prevenzionali ammessi a finanziamento attraverso l’investimento hanno mirato per il 35% alla riduzione delle principali cause di infortunio, mentre per il restante 65% uno dei fattori di rischio connessi all’ambiente di lavoro come specificato nel bando.
Per quanto concerne i progetti destinanti a ridurre le principali cause di infortunio (quasi 70 mln di euro), la prima causa è stata contrastata nel 44% dei progetti con un assorbimento del 45% del riconosciuto. Prescindendo dall’ordinamento delle cause di infortunio, che varia al variare del territorio di appartenenza dell’impresa, principalmente contrastate “Caduta del lavoratore dall'alto (impalcatura, scala, sedia)” (29% dei progetti per un importo pari al 26% del riconosciuto) e “Sforzo fisico a carico del sistema muscolo-scheletrico” (24% dei progetti per il 23% del riconosciuto).
Tabella 11 –Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento e relativo importo assegnato dell’investimento per contrastare le principali cause di infortunio
Causa di infortunio domande
ammesse
importo assegnato Caduta del lavoratore dall'alto (impalcatura, scale, sedia..) 364 17.988.616 Sforzo fisico a carico del sistema muscoloscheletrico 299 15.927.164
Ferita o taglio con oggetti appuntiti 254 15.972.957
Ferita per contatto con materiale duro 183 11.667.865
Urto o collisione con oggetto in movimento 134 7.524.472
Caduta in piano 8 299.038
Caduta di oggetto dall'alto 7 190.447
Incastramento, schiacciamento in genere (escluso da grave dall'alto) 2 143.700
Schiacciamento o incastramento sotto qualcosa 2 101.000
Inalazione, ingestione o contatto con sostanze pericolose 1 53.050
Totale complessivo 1.254 69.868.309
Infine, tra i progetti destinati all’eliminazione e alla riduzione dei principali fattori di rischio presenti nei luoghi di lavoro, sono stati rilevanti, tanto per numero di progetti quanto per importo destinato, gli interventi volti a contrastare “movimentazione manuale di carichi - movimenti e sforzi ripetuti - posture incongrue” e “bonifica amianto (escluso mero smaltimento)”.
Tabella 12 –Distribuzione delle domande ammesse a finanziamento e relativo importo assegnato dell’investimento per contrastare i principali fattori di rischio
Fattori di rischio domande
ammesse
importo assegnato movimentazione manuale di carichi - movimenti e sforzi ripetuti - posture
incongrue 734 42.438.654
bonifica amianto (escluso mero smaltimento) 432 24.808.927
vibrazioni trasmesse al corpo intero 212 14.329.179
agenti chimici "molto tossici" 195 10.731.768
altro 193 5.600.950
rumore 161 10.057.678
incendio ed emergenze 120 5.888.658
agenti "cancerogeni", "mutageni" e "teratogeni" (escluso amianto) 95 5.033.680
rischio elettrico 92 4.055.458
spazi confinati 52 3.242.666
vibrazioni al sistema mano-braccio 39 1.906.162
Totale complessivo 2.325 128.093.780