PAOLO CASANOVA (*) - ANNA MEMOLI (**)
BECCACCIA: UN MIGRATORE DIFFICILE DA GESTIRE ( 1 )
La beccaccia è un tipico abitatore delle foreste che nidifica soprattutto nel nord- Europa (taiga) per poi migrare durante i mesi di ottobre-novembre verso il bacino del mediterraneo. Da qui ripartirà in marzo per tornare nella patria di origine.
La nostra penisola, in particolare per quanto riguarda le zone occupate dalla mac- chia mediterranea, ospita numerose popolazioni di questa specie che vi si fermano sia per svernare, sia per brevi soste se il volo migratorio le porterà più a sud, verso l’Africa setten- trionale. In ogni caso, il governo dei boschi costituisce un elemento di grande importanza per consentire alla beccaccia di trovare il nutrimento necessario e diminuire così i livelli di mortalità connessi con i voli migratori, dovuti a un’eccessiva resistenza ambientale.
Gli autori inoltre evidenziano come un’idonea gestione forestale si trovi alla base non solo di una buona sopravvivenza degli effettivi di popolazione, ma anche di un buon successo riproduttivo nella primavera successiva.
Parole chiave: beccaccia; gestione; Scolopax rusticola; bosco.
Key words: woodcock; management; Scolopax rusticola; forest.
S TORIA
La beccaccia, detta dai cacciatori «la regina del bosco», in Italia è pre- sente solo nel corso della migrazione autunnale e primaverile, nonché come svernante nelle località adatte. Limitate, ma non trascurabili, le zone di nidificazione presenti sull’arco alpino.
Noi ci occuperemo del problema «gestione» da due punti di vista:
quello ambientale e quello venatorio, limitatamente però alla nostra Peniso- la, rimandando il lettore, che desideri approfondire l’argomento, alla bibliografia citata.
(*) Docente di gestione faunistica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi di Firenze.
(**) Dottore di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi di Firenze.
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