ILIADE
Poema epico che narra gli episodi del decimo e ultimo anno dell'assedio che i Greci posero intorno alle mura di Troia (o Ilio ). La spedizione contro Troia, secondo la leggenda, nacque per volere di Menelao, re di Sparta , per vendicare il rapimento della moglie Elena; a guidarla fu Agamennone il più potente re dei Greci. Alla spedizione parteciparono con navi ed eserciti numerosi re e principi.
AUTORE
Le notizie su Omero sono avvolte da leggende e racconti fantastici; neppure gli antichi sapevano di lui notizie certe, ma si affidavano alle numerose "Vite", nessuna delle quali aveva però fama di autenticità. La più famosa è la "Vita di Omero" scritta da Erodoto: il poeta secondo lo storico nacque a Smirne e gli fu dato il nome di Melesigene ; viaggiò molto per sviluppare le sue doti artistiche e durante una sosta ad Itaca ebbe notizia delle avventure di Ulisse. In seguito si ammalò agli occhi e perse la vista: da qui il nome Omero che significa appunto cieco.
ANTEFATTO
Stavano per essere celebrate le nozze tra Teti, ninfa del mare, e Peleo, entrambi genitori di Achille.
A questo banchetto , però, furono invitati tutti gli dei tranne Eris, la dea della discordia. Così ella, per vendicarsi, gettò sul tavolo un pomo d'oro, con scritto "alla più bella". Afrodite, Era e Atene cominciarono a discutere tra di loro e chiesero al capo degli dei, Zeus, di scegliere la più bella tra loro. Zeus prese la sua decisione; affidò il compito a Paride, il più bel giovane del mondo troiano che scelse Afrodite, poiché il suo era stato il dono più accattivante : ella gli promise infatti l'amore della donna più bella del mondo, Elena , che era la moglie del re di Sparta Menelao , fratello di Agamennone , re degli Achei .
STORIA
Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i Greci, capitanati da Agamennone, volevano
vendicarsi. Dopo nove anni di un lungo assedio, Agamennone non volle restituire a Crise, sacerdote di Apollo, la figlia Criseide. Il dio mandò perciò una terribile pestilenza nel campo greco, ed i Troiani cominciarono a guadagnare terreno. Agamennone fu quindi costretto a restituirla,
prendendosi però come bottino di guerra, la schiava di Achille, Briseide. Achille prese l'accaduto come un affronto e si ritirò dalla guerra. Senza di lui la Grecia era persa: i troiani non facevano altro che guadagnare vittorie su vittorie; un giorno Patroclo, il miglior amico di Achille, decise di scendere in campo con i vestiti dell'amico. Ettore, capo dei Troiani, credendolo Achille, lo uccise.
Quando Achille venne a sapere cosa fosse accaduto, u immenso desiderio di vendetta cominciò ad annebbiargli il cuore. Riuscì ad uccidere finalmente l'assassino del suo migliore amico, Ettore, a seguito di un duello sotto le mura di Troia . Dopo varie suppliche da parte del padre di Ettore,
Priamo, si decise a restituirgli il cadavere del figlio. L'argomento centrale della storia è, come potete vedere, la furia di Achille.
CONCLUSIONE
Dopo la morte di Ettore anche il destino di Achille è segnato. Il dio Apollo dirige la freccia di Paride proprio nel suo tallone, l'unico suo punto vulnerabile. Le armi divine di Achille verranno assegnate all'astuto Ulisse. È lui che con l'inganno permette ai Greci di entrare nella città per distruggerla.
Fa costruire un grande cavallo di legno vuoto all'interno, in cui vengono fatti salire i migliori guerrieri; i Greci fingono la partenza abbandonando il cavallo sulla spiaggia. I Troiani imprudenti lo trascinano dentro le mura e nella notte i guerrieri nemici ne escono e mettono la città a ferro e fuoco. Caduta Troia i Greci iniziano il viaggio di ritorno, ma solo pochi eroi tornano a casa.
LUOGHI
SPARTA Significa
"seminata" per indicare la fertilità del suolo dove sorge. Sede del regno di Menelao.
Fu fondata da Lacedemone, figlio di Zeus, e Sparta, figlia di Eurote
MICENE Situata sulla pianura
dell'Argolide, era stata fondata da Perseo. Sede del regno di
Agamennone. La sua "porta dei leoni " è la più antica scultura europea.
ITACA Isola del mar Ionio di circa 174 kmq era la patria di Ulisse.
Era ricca di viti e ulivi, e le coste presentano tutt'oggi golfi e rientranze adatte all'entrata e all'uscita di navi.
TROIA Città dell'Asia Minore, capitale del regno di Priamo, distrutta dai greci nel 1184 a.C. fu fondata da Dardano , figlio di Zeus , da cui il nome dello Stretto dei Dardanelli .
PERSONAGGI GRECI
Achille: figlio di Pelèo e della ninfa Teti, è considerato il più forte tra i guerrieri che combattono a Troia. È quasi invulnerabile, è un semidio con un solo un punto debole: il tallone. Appena nato infatti venne immerso nelle acque di un fiume sacro, lo Stige, in grado di donare l'invulnerabilità e l’unica parte che non venne toccata dalle acque fu proprio il tallone. Sceglie una vita breve, ma gloriosa per essere ricordato in eterno.
Agamennone: figlio di Atreo, re di Argo e di Micene, fratello di Menelao. È il capo supremo della spedizione degli Achei. Si dimostra spesso avido, prepotente ed irascibile.
Menelao: re di Sparta, marito di Elena e fratello di Agamennone. Per vendicarsi del ratto della moglie da parte del principe troiano, si rivolgerà al fratello chiedendogli di accompagnarlo con il suo esercito a Troia. Nel III libro si scontrerà contro Paride, che si salverà grazie ad Afrodite.
Patroclo: amico di Achille, dal carattere gentile in netto contrasto con i classici eroi greci aventi
come unica virtù la forza. Nel XVI libro indossa l'armatura di Achille, per seminare il terrore nel campo nemico, poichè Achille adirato con Agamennone, si ostina a non tornare nel campo di battaglia. In questa occasione Patroclo verrà ucciso da Ettore e spogliato delle sue armi.
Ulisse o Odisseo: astuto e ingegnoso. Famosissimo per aver fatto entrare i greci dentro le mura di Ilio con inganno del Cavallo di legno, nel VII libro tenterà di far tornare in campo, invano, assieme a Diomede, l'amico Achille.
Aiace Telamonio: cugino di Achille e valido combattente, distinto per coraggio e forza. Si toglie la vita a seguito di un evento drammatico: essendo il più forte dopo la morte del cugino, toccherebbero a lui le armi ma i capi decidono di consegnarle all'astuto Ulisse, scatenando così l'ira ma anche il dolore di Aiace.
Diomede: re di Tirinto, figlio di Tideo , è audace e coraggioso, tanto che ferisce anche Ares quando interviene nel duello tra lui ed Enea.
Elena: figlia di Zeus e Leda, è bellissima, amata ma anche molto odiata perché le viene addossata la colpa di aver causato la guerra fra Achei e Troiani. Viene rapita da Paride.
Aiace Oileo: re della Locride, figlio di Oileo, uno dei capi achei più efferati.
Macaone: medico greco, guarisce e salva Menelao
Mirmidoni: popolo di guerrieri agli ordini di Achille
Nestore: anziano eroe greco, re di Pilo
Calcante: indovino greco
PERSONAGGI TROIANI
Ettore: figlio di Priamo, re di Troia, e fratello di Paride, sposato con Andromaca, dalla quale ha ricevuto il piccolo figlio Astianatte. Il suo patronimico è Priamide: è coraggioso, combatte per la patria e per il proprio orgoglio. Uccide Patroclo, e molti altri eroi greci. Alla sua morte il suo corpo viene orrendamente sfregiato. È la più nobile figura del poema.
Paride: figlio di Priamo; è la causa principale della guerra, avendo donato, secondo la leggenda, la mela d’oro ad Afrodite, la quale, per dimostrargli la propria gratitudine, gli dona l’amore di Elena, moglie di Menelao. Nel III libro si scontra contro Menelao, dimostrandosi vile e immaturo.
Priamo: re di Troia, padre di molti figli. È un re saggio, ma il suo destino è molto triste: vedrà infatti cadere quasi tutti i suoi figli per mano del nemico e la sua città.
Adromaca: moglie di Ettore. Per mano di Achille ha perduto il padre e i fratelli. Perderà ora anche il marito e resterà sola con il figlioletto Astianatte.
Cassandra: sacerdotessa figlia di Priamo, ha, come tragico destino, quello di non essere mai
creduta pur sapendo prevedere il futuro. Chiede ai troiani di non far entrare il cavallo in città inutilmente.
Ecuba: è la moglie di Priamo dal quale ha avuto diciannove figli. È una regina gentile e saggia.
Briseide: è una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Durante la guerra di Troia, Achille riesce a catturarla e la prende come schiava e amante dopo aver ucciso il marito di lei, Minete, re di Cilicia.
Enea: nell’Iliade ha un ruolo marginale, spesso aiutato da sua madre Afrodite. Sarà poi il protagonista dell’Eneide.
Reso: giovane signore di Tracia, alleato dei troiani; viene ucciso nel sonno da Diomede.
Sarpedonte: figlio di Zeus e re dei Lici, alleato dei troiani; viene ucciso da Patroclo.
Asteropeo: giovane condottiero peone, alleato dei Troiani; riesce a ferire Achille prima di venire da lui ucciso
Deifobo: principe troiano figlio di Priamo e fratello prediletto di Ettore.
Dolone: araldo troiano, traditore dei suoi compagni; viene catturato da Diomede, che lo decapiterà.
Eleno: figlio di Priamo, indovino e fratello gemello di Cassandra
Pandaro: arciere alleato dei troiani, ferisce a tradimento Menelao e cade per mano di Diomede.
DIVINITA' A FAVORE DEI TROIANI
Eris, Afrodite ( responsabile del rapimento di Elena , madre di Enea ), Apollo ( scatena una pestilenza nell'accampamento dei Greci ), Ares, Artemide, Dione, Latona, Scamandro (dio dell'omonimo fiume).
DIVINITA' A FAVORE DEI GRECI
Atena ed Era ( entrambe offese dalla scelta di Paride ), Efesto ( che fabbrica le armi di Achille ), Ermes, Teti ( madre di Achille ) , Poseidone,
DIVINITA' NEUTRALI
Zeus, Peone, Iride, Ebe e le Moire. Inoltre compare Ipno (dio del sonno), che addormenterà temporaneamente Zeus su richiesta di Era . IL FATO .
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ESEMPI DI EPITETI E PATRONIMICI NELL'ILIADE
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PERSONAGGI EPITETI PATRONIMICI
ACHILLE PIE' VELOCE PELIDE
AGAMENNONE RE SUPREMO ATRIDE
APOLLO FEBO
ERA LA DEA DALLE BIANCHE BRACCIA CALCANTE IL BUON PROFETA
CRISEIDE LA ROSATA GUANCIA CRISEIDE
BRISEIDE GUANCIA GENTILE BRISEIDE
ZEUS IL PADRE DEGLI DEI CRONIDE
ULISSE INGEGNOSO LAERZIADE
TROIANI TEUCRI
ACHEI ARGIVI
AFRODITE AUREA
PARIDE BELLO COME UN DIO
ELENA LUNGO PEPLO
MENELAO BELLICOSO ATRIDE
PRIAMO PARI AI NUMI DARDANIDE
AIACE TELAMONIO
ETTORE ELMO LUCENTE
ATENA PALLADE
PERCHE' SI CHIAMA “ ILIADE” ?
Perchè l'antico nome della città di Troia era ILIO .
LA GUERRA SCOPPIA DAVVERO PER UNA LITE TRA LE DEE ?
No , si tratta solo di un espediente letterario . In realtà la guerra scoppia per motivi economici : Troia si trovava in una posizione dominante per il controllo dei commerci , quindi era nemica dei Greci
Come si vede dall'immagine Troia era situata proprio all'ingresso dello STRETTO DEI
DARDANELLI . Questo permetteva ai Troiani di chiedere ingenti contributi per il passaggio verso il MAR NERO .
L'ILIADE RACCONTA TUTTA LA STORIA DELLA GUERRA DI TROIA ? NO . Nell'Iliade sono raccontati gli ultimi giorni della guerra .
QUAL E' IL TEMA DELL'OPERA , IN SINTESI ?
L'opera è basata sull'IRA DI ACHILLE . Questa , infatti , dapprima rivolta verso Agamennone e la sua tracotanza , causerà indirettamente la morte di Patroclo , quindi , di conseguenza , l'ennesima rabbia di Achille contro Ettore , reo di aver ucciso Patroclo .
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LE ARMI
L'armatura degli eroi dell'Iliade era composta da gambiere, corazza, scudo, elmo, lancia e spada, pezzi unici, veri e propri capolavori di artigianato.
GAMBIERE Le gambiere
proteggevano gamba ginocchio e caviglia, erano spesso ornate e decorate.
CORAZZA La corazza aderisce al corpo come una seconda pelle. "Quella di Agamennone ha 10 fasce di smalto nero, 12 d'oro e 20 di stagno;
serpenti di smalto nero si snodano verso il collo."
SCUDO
Lo scudo si presenta in due forme : una
circolare e l'altra rettangolare. E' formato da pelli di bue
sovrapposte e cucite su un telaio di legno, con una piastra di bronzo applicata all'esterno .
ARCO
L'arco era considerato dai greci "barbaro e vile" perché colpiva da lontano e impediva lo scontro corpo a corpo.
SPADA E'un'arma di ripiego che serviva per lo scontro diretto dopo che il tiro della lancia era andato a vuoto. Poteva avere degli ornamenti d'oro e d'argento.
LANCIA La lancia è lo strumento
principale del duello epico . Era formata da un'asta di legno con un puntale di bronzo capace di perforare la corazza.
ELMO La parte più evidente e decorativa dell'armatura.
Formato da placche di bronzo , era sormontato da una cresta dove venivano fissate le parti mobili, i pennacchi di crine di cavallo.
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