La Terra è
caratterizzata da un sistema complesso,
costituito da 4
‘sfere’ che interagiscono tra loro.
litosfera idrosfera
biosfera
atmosfera
La litosfera – dal greco ‘sfera delle rocce’ – è
la parte rocciosa della Terra. Essa include,
quindi, tutte le terre emerse, compresi i
fondali marini.
L’idrosfera – sfera delle acque – è l’insieme di
tutte le acque presenti sulla Terra: oceani,
mari, laghi, fiumi, ghiacciai.
L’atmosfera – dal greco, sfera del vapore – è
l’insieme dei gas e dei vapori che
avvolgono la Terra.
La biosfera – sfera della vita – include tutti gli esseri
viventi sulla Terra e le zone dove essi possono vivere.
La vita nella
biosfera è possibile grazie
all’interazione tra le tre sfere
precedenti.
Procedendo
dall’interno verso l’esterno troviamo:
Il NUCLEO
Il MANTELLO INFERIORE
IL MANTELLO SUPERIORE
LA CROSTA
TERRESTRE
Il nucleo si trova al centro della Terra ed è incandescente, quindi presenta rocce
allo stato fuso.
La crosta terrestre è la parte più esterna e sostiene sia i continenti che le masse
oceaniche.
Il mantello
inferiore, più vicino al nucleo, è costituito da rocce caldissime.
Il mantello
superiore che, insieme alla crosta terrestre, forma la litosfera.
Tra questi due mantelli si trova l’astenosfera,
una zona fluida su cui la litosfera può
muoversi.
La litosfera, dunque, si muove su uno strato fluido sottostante, l’astenosfera. I movimenti provocati dall’astenosfera sono i responsabili dei principali movimenti della crosta
terrestre: faglie, terremoti, eruzioni
vulcaniche, formazione di montagne.
https://www.youtube.com/watch?v=boWCIx1
E57s
La litosfera è dunque fratturata in un insieme di placche, che si muovono sull’astenosfera.
All’interno dell’astenosfera avvengono moti
convettivi, per cui i materiali incandescenti
posti in profondità si spostano verso l’alto,
provocando così il movimento delle placche
presenti nella litosfera.
La teoria della tettonica a zolle si rifà agli studi dello scienziato tedesco Wegener che, agli inizi del ‘900, formulò la teoria della deriva dei
continenti.
Osservando diversi fattori, come la
corrispondenza tra le coste dei diversi continenti, Wagener ipotizzò che in origine i continenti
fossero uniti in un unico ammasso roccioso, la PANGEA, la quale era a sua volta circondata da un unico enorme oceano, la PANTALASSA.
Nel corso di milioni di anni i continenti si sarebbero poi separati, proprio a causa dei movimenti della crosta terrestre.
I moti che avvengono nell’astenosfera generano dunque il
movimento della litosfera e, quindi, delle placche o zolle.
Le placche possono allontanarsi,
scontrarsi o scorrere l’una lungo i margini
dell’altra.
Questi movimenti danno origine ad
alcuni fenomeni importanti.
L’orogenesi, cioè la formazione di montagne.
Tale fenomeno si determina quando due placche si scontrano e, premendo l’una contro l’altra, determinano un sollevamento della crosta
terrestre.
Terremoti o sismi. Essi possono avvenire in varie
situazioni: quando due placche si scontrano, quando si allontanano,
quando scorrono l’una accanto all’altra. In quest’ultimo caso creano
delle fratture della crosta lungo la linea di contatto tra le zolle: le
faglie.
Fenomeni vulcanici.
Quando due placche si scontrano e una delle due
sprofonda sotto l’altra, il materiale roccioso che sprofonda nel mantello si fonde e poi fuoriesce sotto
forma di magma.