[ memory is what we are ]
RAMI (Rescued Archive Memories Initiative) è un progetto multi-disciplinare che esplora il modo in cui vediamo il passato attraverso le nostre memorie private. Lettere, diari, liste della spesa, riviste, cartoline, fotografie e altri materiali vengono trasformati in fanzine e opere che offrono scorci sul passato e su momenti di intimità rielaborati attraverso il concetto di hauntology.
La nostalgia del passato e i fantasmi del futuro: è questo il sentimento che anima il mio progetto artistico, la scintilla che lo innesca. L’hauntology (la nostalgia per il futuro perduto) è un sentimento ma è soprattutto un concetto filosofico del francese Jacques Derrida, in seguito ampliato da Mark Fisher e Simon Reynolds.
RAMI genera incursioni continue in ambiti affini al tema della memoria e della nostalgia; tutti territori connessi alle mie indispensabili ossessioni: i timbri e le cartoline, la fotografia e le fanzine, la calligrafia e l’inchiostro, la grafica e la stampa. Un infinito elenco di suggestioni.
Dopo la laurea in Storia e critica del cinema ho iniziato a occuparmi di comunicazione e copywriting in ambiti artistici. Sono giornalista e grafologa, attualmente collaboro per «FrizziFrizzi».
L’esperienza giornalistica mi ha aiutato molto, soprattutto all’inizio della mia ricerca artistica. In un certo senso continuo a cercare e raccontare storie ma le domande che pongo non trovano risposte reali. Posso chiedere ai volti di una foto chi siete? Dove siete? Cosa state festeggiando? Posso leggere una lettera e cercare di capire cosa ha preceduto le parole del mittente o quali emozioni avrebbero generato nel destinatario, ma le risposte non ci sono, non nella realtà.
Le risposte sono le mie opere.
La mia pratica artistica è una routine: cammino molto, sempre alla ricerca di messaggi scritti e poi abbandonati sull’asfalto, oppure di vecchie fotografie e cartoline che trovo da robivecchi e antiquari. Tutti materiali privati che salvo e archivio. A quel punto la routine muta, si libera e così trasformo le memorie in opere e le “lascio andare”, modifico il loro destino immaginando la storia che raccontano.
Il mio lavoro creativo è solo un tramite e le memorie sono un cantiere aperto, di volta in volta protagoniste di nuove storie. I collage di RAMI – che realizzo utilizzando diversi supporti e tecniche – trasformano la memoria di vite passate, la ricreano e la preservano per il futuro, un futuro diverso da quello che le persone che scrivono, fotografano o vengono ritratte hanno vissuto, un futuro che viene modificato dall’interpretazione che ognuno di noi è libero di dare ai miei lavori. Il passato ha un duplice valore in quanto strumento di ricerca, ci aiuta a confrontarci con la nostra memoria collettiva e ci permette di scoprire parti di noi stessi. RAMI è un progetto sulla memoria e su come vi incida il passare del tempo, un progetto che vuole riflettere e restituirci il senso del qui e ora, così prezioso e fuggevole.
RAMI si occupa anche di trascrivere diari di famiglia creando mini-libri cartacei e organizza talk, laboratori e workshop sul ruolo della memoria individuale nei processi artistici, sulla comunicazione analogica e sulla scrittura a mano.
Tutte le opere sono pezzi unici che elaboro utilizzando i miei materiali d’archivio. Ogni serie racconta storie diverse, da tempo le realizzo anche su commissione. Insomma, tutto questo mio da fare è la sintesi del progetto RAMI che spero apprezzerete.
LABORATORIO (14/18 anni)
RETROMANIA: I FANTASMI DEL FUTURO
• Lezioni da 5 a 10 (di 2 ore)
• Laboratorio teorico/pratico
• Max 10 partecipanti a ciclo
Retromania: i fantasmi del futuro è il titolo di un laboratorio teorico/pratico. Si comincia con un’introduzione sul tema della memoria e dell’hauntology (la nostalgia per il futuro perduto), concetto filosofico del francese Jacques Derrida, in seguito ampliato da critici quali Mark Fisher e Simon Reynolds. Il primo incontro prevede soprattutto una panoramica su artisti e correnti che negli anni hanno utilizzato materiali privati (foto, lettere, diari, cartoline ecc.) per creare le loro opere. Una seconda lezione teorica sarà dedicata a tecniche (analogiche e digitali) e supporti da utilizzare per realizzare collage, fanzine, tele e così via. Il terzo incontro prevede una vera e propria spedizione a caccia di materiali. A Roma si può andare al mercato di Porta Portese per recuperare vecchie foto e materiali cartacei ma anche supporti su cui lavorare. Gli ultimi due incontri saranno dedicati alla pratica vera e propria, ogni studente sarà libero di esprimere la propria idea di Retromania attraverso foto originali e materiali recuperati, utilizzando le più congeniali tecniche artistiche.
Lezione 1 – Teoria Intro e Percorsi artistici (1 ora) Lezione 2 – Teoria Tecniche (2 ore)
Lezione 3 – Uscita Mercato Porta Portese Recupero dei materiali (Intera giornata) Lezione 4 – Pratica (2 ore)
Lezione 5 – Pratica e Conclusioni (2 ore) Progetto finale:
• Realizzazione di un poster e/o fanzine collettiva con materiali originali e stampa digitale.
LABORATORIO (8/13 anni)
AMICI DI PENNA
• Lezioni da 5 a 10 (di 2 ore)
• Laboratorio teorico/pratico
• Max 10 partecipanti a ciclo
L’idea di presentare il progetto RAMI, ai bambini delle scuole elementari e ai ragazzi delle scuole medie, nasce dalla consapevolezza che la memoria sia un gioco che deve essere stimolato e allo stesso tempo una funzione psichica con cui è bene sapersi rapportare sin da bambini.
Prima di tutto mostro loro il materiale d’archivio e li coinvolgo nel processo di scrittura di lettere, cartoline e diari. Durante la visione dell’archivio racconto ai ragazzi anche un po’ di storia della comunicazione: dalle cartoline postali a oggi. Un momento importante è poi quello dell’esperienza condivisa, ovvero scrivere e disegnare la lettera, imbucarla, attendere e infine provare l’emozione di riceverne una. È un gioco che li indirizza verso un antico modo di comunicare che richiede tempo e cura.
In numerosi studi si legge però quanto sia indispensabile per ognuno di noi, anche per gli adulti, continuare a scrivere (o disegnare) per tenere in allenamento le nostre capacità manuali ma anche e soprattutto in termini di costruzione e cura del pensiero e delle idee. C’è infatti un rapporto importante tra cervello e mano, poiché la scrittura manuale accende massicciamente aree del cervello coinvolte nell’attività del pensiero, del linguaggio e della memoria.
Sin da subito ho verificato che la maggior parte dei partecipanti non è più abituata ad avere un
“diario segreto”, molto raramente scrivono cartoline e quasi mai lettere. Nonostante ciò l’esperienza del laboratorio e di un approccio più intimo alla scrittura per tutti risulta positivo, divertente e denso di emozioni.
Il laboratorio è strutturato in 3 principali blocchi teorico/pratici:
• Visione dell’archivio e storie sulla comunicazione
• Scrivere e disegnare lettere e cartoline
• Lettura del materiale inviato/ricevuto e confronto con gli altri Progetto finale:
• Realizzazione di un poster e/o fanzine collettiva con materiali originali e stampa digitale.
BIO RAMI
RAMI (Rescued Archive Memories Initiative) è un progetto multi-disciplinare che esplora il modo in cui vediamo il passato attraverso l’arte. Lettere, liste, cartoline, fotografie e molti altri materiali vengono trasformati in fanzine e opere che offrono scorci sulle nostre memorie e su momenti di intimità rielaborati attraverso il concetto di hauntology. RAMI si occupa anche di trascrivere diari di famiglia creando mini-libri cartacei e organizza workshop sull’importanza della scrittura a mano.
BIO SABRINA RAMACCI
Sabrina Ramacci è giornalista freelance e grafologa; laureata in Storia e Critica del Cinema e specializzata in Arte Contemporanea. È ideatrice e curatrice del progetto RAMI Rescued Archive Memories Initiative. Per Newton Compton ha pubblicato: Hollywood criminale (coautore Diego Giuliani), 1001 cose da vedere a Roma almeno una volta nella vita, 101 personaggi che hanno fatto grande Roma e Italia giallo e nera (coautore Emanuele Boccianti).
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