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Numero 1/2018

Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli

operatori sanitari

INTIMIDAZIONI

Speriamo di vedere qualche

iniziativa concreta S

i è riunito a marzo per la prima volta l’”Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sa- nitari”, presieduto dal ministro della salute e composto dal comandante del NAS, il coordinatore degli Assessori alla Sanità, i presidenti della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, il presidente della Federa- zione degli infermieri, il presidente della Federazione nazionale ordini dei veteri- nari, il presidente della Federazione dei farmacisti, il direttore generale dell’A- genzia per i servizi sanitari regionali e i direttori generali della Prevenzione, della Programmazione e delle Professio- ni sanitarie e della Sanità animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero. 

L’istituzione di un osservatorio è stata tanto invocata quanto attesa e sarà for- se un tassello fondamentale per il mo- nitoraggio del drammatico fenomeno delle aggressioni e intimidazioni che mina la sicurezza di tutto il personale sanitario. 

Con una lettera al presidente del Con- siglio, ai ministri della Salute, Interno e Agricoltura, e al presidente Fnovi, il Segretario nazionale, Aldo Grasselli, ha ricordato che per porre fine al fenome- no che riguarda il personale veterinario del SSN, nel 2010, sotto pressante spin- ta del SIVeMP, è stata istituita presso il Ministero della Salute una struttura analoga, un “Osservatorio naziona- le sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica”, che però, per l’inerzia di gran parte delle istituzioni, non ha pro- dotto risultati tangibili. 

La situazione è divenuta difficilmente sostenibile, tanto da  causare perdita di fiducia da parte dei veterinari,  e richiederebbe alcuni interventi che, oltre alla già indicata necessità di im- plementare gli organici, potrebbero essere attuati senza l’impiego di ul- teriori risorse risultando comunque efficaci.

In attesa di una adozione concreta di questi o altri provvedimenti ritenuti più efficaci, il SIVeMP ha quindi ri- proposto gli interventi che si ravvisano come maggiormente utili e urgenti, che riassumiamo brevemente:

- assistenza legale alle vittime degli epi- sodi di violenza

- riconoscimento dell’infortunio sul la- voro/la causa di servizio

- obbligo per le ASL di adottare cor- rettivi (interventi nei confronti degli aggressori noti supportati dalle di- rezioni aziendali e, in ogni caso, af- fiancamento e implementazione delle équipe) evitando quelli di più facile adozione, ma meno opportuni (rota- zione o comunque sottrazione delle competenze che potrebbero aver de- terminato i fatti);

- obbligo per le ASL di annotare in un registro tutte le segnalazioni o denun- ce delle intimidazioni, con trasmissio- ne periodica a Regione, Prefettura e Osservatorio presso il Ministero della Salute

- possibilità di costituire uno specifico fondo di solidarietà destinato a risar- cire i danni subiti dai veterinari, così come avviene per altre analoghe si- tuazioni di interesse nazionale.

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