La STO, dopo ampia discussione, individua le seguenti aree progettuali per il 2018/2019
1. Qualità del dato e sulla necessità di garantire un’adeguata formazione per capi degli uffici e semi-direttivi tanto a livello centrale che a livello distrettuale eventualmente anche attraverso una STO itinerante. Individuazione del ruolo e di strumenti operativi per i RID.
La qualità del dato è essenziale per garantire una statistica giudiziaria che sia mirata a rilevare non soltanto il dato quantitativo, ma anche il dato qualitativo dell’attività giudiziaria. La STO propone di prevedere mirate attività formative per i capi degli uffici anche attraverso la rete RID (anche questi destinatari di specifica formazione) finalizzate a garantire tanto l’adeguata qualità del dato, quanto l’individuazione di nuovi parametri idonei a rilevare anche la qualità del lavoro del magistrato. Si rappresenta che è già stato programmato uno specifico evento formativo “Il consiglio giudiziario e l’UDI nella redazione e approvazione dei programmi di gestione: trattamento e lettura del dato statistico” da fissare preferibilmente entro metà novembre.
2. STO e diffusione delle Buone prassi - apertura dello sportello unico per l’avvio dei “cantieri” da parte degli uffici eventualmente anche con la STO itinerante;
In continuità con l’attività già svolta nella raccolta delle buone prassi la STO valuta utile agevolare la diffusione di alcune buone prassi strategiche attraverso un’attività di collaborazione diretta con gli uffici virtuosi e con quelli che intendano importare i modelli validati proprio con la finalità di supportare gli uffici nell’avvio delle buone prassi prescelte.
3. Laboratorio di linee guida.
La STO, nel proseguire l’attività di monitoraggio, raccolta e diffusionedelle buone prassi, considera opportunorielaborare i modelli raccolti per la predisposizione di apposite linee guida da sottoporre al CSM nei seguenti settori:
a. violenza di genere;
b. esecuzioni;
c. fallimenti (come da specifico progetto);
d. linee guida sulla forma degli atti e modalità della redazione dei provvedimenti in continuità con la delibera del 5/7/2017 anche alla luce delle innovazioni introdotte nel PCT e nel PPT;
e. misure di prevenzione.
4. Tribunali penali e Procure – indagine sull’efficienza e sulla qualità del sistema penale e verifica dell’effettivo impatto dei sistemi di informatizzazione e dei protocolli tra gli uffici.
Considerato lo sviluppo del PPT (recentemente cristallizzata anche nella relazione sullo stato del PPT), la recente adozione da parte di CSM di risoluzioni e delibere anche nel settore penale (violenza di genere, misure di prevenzione, avocazione, protocolli Procura/tribunale anche in relazione ai criteri di priorità) la STO propone di avviare specifici approfondimenti anche nello stesso settore penale.
L’attività - che potrà essere condotta anche attraverso l’acquisizione dei dati statistici e l’ausilio delle rete RID – mira ad individuare preliminarmente alcuni parametri per la valutazione dello stato del sistema penale (quali ad esempio: durata delle indagini, durata del processo, percentuale di estinzione dei procedimenti e dei processi per intervenuta prescrizione, valutazione degli esiti
del dibattimento e percentuale di corrispondenza sostanziale tra la pronunce di primo e secondo grado) al fine di verificare, successivamente, quale sia l’effettivo impatto dei sistemi di informatizzazione e dei protocolli tra gli uffici su tali parametri.
5. Format modello 37. Interlocuzione con gli uffici per verificarne le criticità.
La STO ritiene utile valutare le eventuali criticità nella compilazione del format ex art. 37 da parte gli uffici attraverso un incontro finalizzato all’interlocuzione con i dirigenti degli uffici in particolare di piccola dimensione e incentrare l’attività della STO sulla valutazione tecnica dei risultati delle analisi dei modelli al fine di ottimizzare la rilevazione.
6. Introduzione di rilevazioni riferite al penale nell’elaborazione dei modelli. 37;
La limitazione dell’attività descritta dall’art. 37 al solo settore civile rischia di generare squilibri nella distribuzione delle risorse dei diversi settori (civile e penale) all’interno degli uffici, la STO intende quindi elaborare un numero limitato di domande da inserire nei modelli 37 finalizzate a verificare le modalità di gestione dei ruoli anche penali all’interno dei singoli uffici.
7. Gruppo materie.
La STO parteciperà all’attività del gruppo.
8. Banca dati giurisprudenza di merito (“Archivio nazionale giurisprudenziale di merito”).
La STO ritiene opportuno monitorare le modalità di realizzazione della banca dati anche attraverso l’interlocuzione con il Ministero della Giustizia.
9. Cubotto PCT e PPT
La STO proseguirà nella implementazione e riorganizzazionedei “cubotti” con specifico riferimento all’attività del CSM in relazione agli argomenti ivi trattati.
Al fine dell’utile partecipazione al tavolo paritetico attraverso il suo coordinatore, la STO evidenzia l’opportunità di promuovere la circolarità delle informazioni tra il CSM, la DGSIA, il Ministero e la rete RID.
