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Troverà la fede sulla terra? «E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?»

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Academic year: 2022

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la VOCE

La missione che chiede un'identità

N. 45 Anno CXXXVII 1€

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL Eccoci al traguardo. Di

partenza. Infatti, l’aver raggiunto la data prefissata dell’8 dicembre per presen- tare la nuova veste grafica di “Voce” rappresenta un arrivo ed una ripartenza.

La nuova redazione del settimanale diocesano ha lavorato sodo nei mesi au- tunnali per realizzare un prodotto editoriale che pos- sa corrispondere alle ne- cessità di comunicare della Chiesa che è in Alessandria nel solco della tradizione ultracentenaria di “Voce”, attraverso l’implemen- tazione dei contenuti per dare ai lettori maggiori informazioni e proposte di riflessione.

Siamo consapevoli delle difficoltà contingenti, an- che nel settore dell’editoria, e il rinnovamento di “Voce”

vuole essere un segnale di speranza e di fiducia per tutti, come il Vescovo ha de- siderato fare nei confronti del settimanale e dei suoi lettori.

La creazione del “sito” di

“Voce” è una novità che va di pari passo con la cam- pagna di organizzazione e di diffusione del giornale e il progetto realizzato in

“casa Voce” sta muovendo i primi passi. C’è bisogno dell’ascolto e della com- prensione di tutti per poter camminare insieme sulle strade della vita.

Editoriale

Caro don Andrea, par- tiamo dall’inizio: come è nata la tua vocazione?

«Sono cresciuto in par- rocchia a Valmadonna, la vocazione è nata lì. Prima facendo il chierichetto, poi il catechista e dando una mano. Mi piaceva pregare».

Chi ti aveva colpito di più, all’epoca?

«Direi il mio parroco di allora, don Mario Marti- nengo, il sacerdote che mi ha battezzato. Una perso- na semplice, che teneva molto alla parrocchia e ai suoi fedeli».A che età hai preso la decisione del seminario?«È stato durante l’uni- versità, all’ultimo anno della triennale in filosofia a Pavia. E così sono entra- to, a 22 anni. Il vescovo era monsignor Versaldi».

Come l’ha presa la tua famiglia?

«All’inizio erano un po’ dispiaciuti, anche se mio papà secondo me se lo aspettava. Adesso sono più agitati di me, soprattutto mia mam- ma. Anzi, negli ultimi anni erano più impa- zienti di me!».

Non hai mai avuto dubbi o ripensamenti?

«Direi di no, grossi ripensamenti

non ne ho avuti. Anche se all’i- nizio di ogni anno, in seminario, la domanda me la ponevo: “Vale la pena continuare?”. Ho sempre pregato Gesù di indicarmi la strada, e adesso sono qui».

C’è una figura che adesso guardi con at- tenzione?

«All’interno del semi- nario ho sempre fatto riferimento ai padri spirituali che si sono alternati. Adesso penso

a don Gianni Merlano, a don Guido Ottria e a don Giuseppe Di Luca, attuale parroco di Val- madonna».

E adesso, finalmente, l’ordinazione sacerdo- tale. A chi ti affidi?

«Meditando il Vange- lo dell’Annunciazione, sento per me il grande esempio di Maria, una donna che si fida di Dio e si affida a Lui. Un fidarsi, e un affidarsi.

Penso anche al lega- me meraviglioso con la Madonna della Salve di noi alessandrini. La mia devozione a Maria è forte».

Che sacerdote sarai?

«Da una parte, vorrei essere il buon pastore che va in cerca della pe- cora perduta, che cura quella ferita, a servizio di chi ha più bisogno, secondo il modello che

ci ricorda sempre papa Francesco. Dall’altra, il sacerdote è chiamato a consacrare il pane e il vino e a perdonare i peccati».

Che cosa diresti a un giovane che ha qualche dubbio sulla propria vo- cazione?

«Senz’altro gli direi di pregarci su, poi di farsi consigliare da una persona che lui ritiene affidabile, che sente vicino, con cui si sente di parlare. E ancora, se sente davvero questo desiderio, di buttarsi, di non pensarci troppo e di provare. Gli anni del semi- nario servono a capire, la strada si fa chiara cammin facendo».

Come ti senti adesso?

«Sono tranquillo e sere- no. Mi sento in trepidante attesa».

La Città di Alessandria ha aderito al Protocollo Operativo Regionale per l’attuazione di misure urgenti Antismog e il Comune

ha disposto il blocco del traffico a livello 1 a partir

e da venerdì 9 dicembre e le ulteriori misure cautelative previste che consistono nella riduzione di 1 grado o di 1 ora del funzionamento del riscaldamento degli edifici pubblici.

Sarà in vigore il divieto di circolazione nell’area centrale per i veicoli diesel Euro I – II – III.Sarà consentito l’accesso ai parcheggi di via Parma e piazza Madre Teresa di Calcutta e piazza Garibaldi.

ALESSANDRIA Traffico bloccato per lo smog in città I provvedimenti dal 9 dicembr

e Giovedì 8 Dicembre 2016 Partiamo dall’arrivo

Andrea Antonuccio www.lavocealessandrina.it Marco Caramagna

direttore@lavocealessandrina.it

laVOCE

Abbiamo lavorato per diversi mesi a questo progetto, cercando di coniugare passato e futuro, perché potes- se essere possibile un nuovo presente per il settimanale diocesano e lo abbiamo fatto in un clima comunitario, con i molti volontari, diaconi e sacerdoti che ci hanno aiutato a realizzare que- sto primo passo.

Il rinnovo del settima- nale diocesano è uno dei tasselli di un progetto più ampio, che compren- de tutti gli strumenti di comunicazione della dio- cesi. E’ il progetto di un affiatato gruppo di la- voro, un coordinamento che da questa primavera si sta occupando degli strumenti diocesani di comunicazione sociale.

FACCIAMO GIRARE LA VOCE Un progetto comuneda vivere insieme Sono tre le novità che troverete su questo nu- mero: la nuova grafica, per dare freschezza e colore, la carta utiliz- zata per la stampa, to- talmente riciclata nel rispetto del Creato e il giorno di uscita del settimanale. Da questa settimana infatti il giorno di uscita del settimanale sarà il giovedì e non più il venerdì. Inoltre, per dare spazio e ancora più

“voce” è stato inaugurato il sito del settimanale.

Ma la scelta più “az- zeccata” è stata optare per l’Immacolata come giorno del cambiamen- to, perché Maria possa accompagnarci nel no- stro nuovo cammino tra passato e futuro.

Vincenzo Governale@cipEnzo TERZA DOMENICA DI AVVENTO Don Andrea è sacerdote

Nuova ordinazione presbiterale nella nostra Diocesi

I 60 anni de “i Pochi”

Un patrimonio culturale non solo per Alessandria che vuole rimanere vivo nel ricordo di Ennio Dollfus.

a pag. 15 L’intervista del direttore Con questo numero inizia- no le interviste settimanali.

La prima al nostro vescovo Guido Gallese.

a pag. 11 L’Immacolata è fra noi La festa dell’8 dicembre nelle testimonianze delle Immacolatine, di don Bosco e dell’Oftal.

a pag. 8

PAG. 4

PAG. 7

Preparazione al matrimonio:

parla don Bodrati

PAG. 10

Beni culturali sacri:

al via il corso per conoscerli

Madre Leonarda:

una vita piena e una fede ardente

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL

Andrea Antonuccio

Editoriale

Care lettrici, cari lettori, apriamo questo numero di Voce con una intervista a don Valerio Bersano, direttore del Centro missionario della nostra diocesi, sulla Giornata Missionaria di domenica 20. Il

“motto” di quest'anno è: “Bat- tezzati e inviati”. Ma che cosa vuol dire “essere missionari”?

Intanto, come dice don Valerio,

«la spiritualità missionaria è la spiritualità del cristiano: non ne esiste un'altra». È proprio così: la missione chiede una identità, ancora prima di una attività; non c’è missione se non si appartiene a Cristo e alla Chiesa. Sorgono allora (almeno a me) due domande:

la fede mi ha trasformato? Ha dato, e dà, un gusto diverso alla mia vita? Altrimenti nella mia “missione”, a casa o al la- voro, con gli amici o con uno sconosciuto, che cosa porto di nuovo (e di più interessante) rispetto a quello che gli altri già vivono? Nuove regole, nuovi valori? Oppure una pienezza non sperimentabile altrove?

“Pertanto tutti i figli della Chiesa devono avere la viva coscienza della loro respon- sabilità di fronte al mondo, devono coltivare in se stessi uno spirito veramente cattolico e devono spendere le loro forze nell’opera di evangelizzazione.

Ma tutti sappiano che il primo e principale loro dovere in ordine alla diffusione della fede è quello di vivere una vita profondamente cristiana.

Sarà appunto il loro fervore nel servizio di Dio, il loro amore verso il prossimo ad immet- tere come un soffio nuovo di spiritualità in tutta quanta la Chiesa, che apparirà allora come «un segno levato sulle nazioni» (Is 11,12), come « la luce del mondo» (Mt 5,14) e

«il sale della terra» (Mt 5,13)”.

Concilio Ecumenico Vaticano II, Ad gentes, 6.

Andrea Antonuccio

direttore@lavocealessandrina.it

«Tutti gli anni la Giornata Missionaria ha un tema.

Quest'anno è molto signifi- cativo: “Battezzati e inviati”.

È il motto che papa France- sco ha lanciato su proposta dell'assemblea dei vescovi, che proprio su questo tema hanno discusso per cinque giorni nell'assemblea di maggio». Così comincia la nostra chiacchierata con don Valerio Bersano, diret- tore del Centro missionario diocesano.

Don Valerio, ma di che cosa hanno discusso per cinque giorni i vescovi?

In fondo, l'invito di que- sta giornata missionaria sembra molto semplice da capire...

«Intanto, particolare non banale, il Santo Padre in quanto Pontefice e vescovo di Roma ha aperto l'as- semblea, come fa già da alcuni anni. Detto questo, a conclusione dei lavori sono emerse due riflessioni:

una, che parte dalle parole del Papa, e un'altra, frutto del lavoro dei partecipanti riuniti nelle diverse sessio- ni. La sintesi è stata questa, come hanno scritto i ve- scovi nel loro documento finale: “Punto di partenza rimane il recupero di una spiritualità missionaria, centrata sulla Parola di Dio, sulla sobrietà come stile, sull’incontro e la fraterni- tà: elementi che portano ad “uscire”, a “stare con”, a coinvolgersi e abitare la vita dell’altro, all’accoglienza delle genti che arrivano da

altri Paesi”. Ma non solo: un elemento che a me sem- bra importante è costituito dalla “valorizzazione del rientro di presbiteri e laici fidei donum”».

Proviamo a spiegare i punti della missionarietà?

«Mi sono chiesto che signi- ficato possano avere questi punti per la mia gente. E mi sono detto che il tema “Bat- tezzati e inviati” sottolinea proprio il coinvolgimento di tutti i cristiani chiamati a testimoniare con la pro- pria vita. La spiritualità missionaria è la spiritualità del cristiano: non ne esiste

un'altra. E mi spiego...».

Prego.

«Mi viene in mente un'e- spressione di San Giovanni Paolo II nella Redemptoris Missio: “La fede si rafforza donandola! (n. 2)”. Questo vuol dire che noi cresciamo come cristiani, affiniamo la nostra sensibilità missio- naria e recuperiamo anche entusiasmo nelle nostre comunità, quando ci spen- diamo per annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo agli altri. In modo gratuito e disinteressato».

Che cosa vuol dire “gratu- ito”? E che cosa c'entra con

la missione?

«La gratuità è segno che Cristo ti ha conquistato, che non farai più nulla di gran- de senza di Lui e lontano dal suo stile autenticamente umano... la Misericordia che sperimentiamo nella Chiesa è una spinta che testimonia la nostra pur piccola conversione. Un processo inarrestabile che coinvolge necessariamente tutti coloro che incontri, ai quali senti il dovere dell'an- nuncio, con riconoscenza e disinteresse. Altro è il “pro- selitismo”, che molte volte papa Francesco ci ha detto di evitare. In un discorso pronunciato durante il suo recente viaggio in Africa, ha spiegato: “[...] l’evangelizza- zione libera! Il proselitismo, invece, fa perdere la libertà.

[...] Nell’evangelizzazione il protagonista è Dio, nel pro- selitismo è l’io”. La gratuità esprime il cuore della vita cristiana, il calcolo rinchiu- de l'esperienza cristiana in un piccolo ambito. Se non fosse così, i missionari sa- rebbero solo quelli che han- no lasciato il nostro Paese.

Mentre invece siamo tutti chiamati a questo, perché la spinta a “partire” è data dal battesimo che abbiamo ricevuto, non da un carisma o da un mandato speciale».

La questione non si chiude certamente qui. Torneremo ad approfondire il tema della missione sui prossimi numeri di Voce.

«Dal principe degli apo- stoli impariamo che un evangelizzatore non può essere un impedimento all'opera creativa di Dio, il quale “vuole che tutti gli uomini siano salva- ti”; ma uno che favorisce l’incontro dei cuori con il Signore». Così il Papa, nell'udienza di mercoledì, ha parlato dell’incontro di Pietro con Cornelio negli Atti degli Apostoli. «E noi - chiede il Papa - come ci comportiamo con i nostri fratelli, specie con coloro che non sono cristiani?

Ostacoliamo il loro in- contro con il Padre o lo

PAPA FRANCESCO

«Un evangelizzatore non può essere un impedimento all'opera

creativa di Dio»

agevoliamo?». Il Pontefice poi conclude: «Lasciamoci stupire dalle sorprese di Dio, senza ostacolare la sua creatività, ma ricono- sciamo e favoriamo le vie sempre nuove attraverso cui il Risorto effonde il suo Spirito nel mondo».

GRANELLO di SENAPE

Da qualche giorno in Medio Oriente c'è una nuova guerra in corso. Erdogan l'ha chiama- ta “fonte di pace” ed è stato molto bravo a descriverne le motivazioni.

Innanzitutto è partito da un coinvolgimento emotivo dello Stato turco: «Da quando è ini- ziata la guerra in Siria nel 2011, nessun Paese ha sentito più della Turchia il dolore della cri- si umanitaria». Questa empa- tia è diventata patimento: «Ma a un certo punto, la Turchia ha raggiunto il suo limite». Com- pletamente abbandonata dal resto del mondo, la Turchia

«ha tratto la conclusione che la comunità internazionale non avrebbe agito, quindi abbiamo sviluppato un nostro piano [...] per mettere fine alla crisi umanitaria, alla violenza e all’instabilità che sono alla ra- dice dell’immigrazione irrego- lare nella nostra regione». Una scelta alla quale non esistono alternative, perché gli altri

non ci provano neanche:

«Visto che sono così con- trariati (gli Stati della Lega araba, ndr) dallo sforzo che la Turchia sta facendo per riunire i rifugiati siriani alle loro terre, potrebbero dichiarare: quante vittime di guerra hanno accolto loro?».

Sono parole che abbiamo già sentito pronunciare da più parti in questi anni e che creano giustificazioni per l'uso della forza: come puoi dire di no davanti all'inten- zione di «riunire i rifugiati si- riani alle loro terre»? Parole che ascoltate con distacco fanno credere che la guer- ra sia bella e possa davvero portare la pace. Ma siamo sicuri che per bloccare le migrazioni dei profughi dalle zone di guerra, una

“guerra alla guerra” sia la soluzione più adatta?

Enzo Governale

@cipEnzo

La guerra è bella anche se fa male?

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Siamo tutti battezzati e inviati

«La fede si rafforza donandola»

Sabato 19 ottobre la Veglia missionaria in Cattedrale alle ore 21

PER CHI HA SALE IN ZUCCA...

31 OTTOBRE 2019

anni1879 - 2019

140

N° 36 Anno CXL 1€

Giovedì 17 ottobre 2019

anni

1879 - 2019

140

(2)

I

n quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:

«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.

Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».

E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 18,1-8

In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.

Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk.

Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.

Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva;

ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.

Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.

Es 17,8-13 Prima lettura

Dal libro dell’Èsodo

Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.

Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

2Tm 3,14-4,2 Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Il mio aiuto viene dal Signore Alzo gli occhi verso i monti:

da dove mi verrà l’aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore:

egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,

da ora e per sempre.

Salmo responsoriale

Sal 120

DALL’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

Domenica ottobre 20

XXIX domenica del Tempo Ordinario Cari fratelli e sorelle,

nel Vangelo di oggi Gesù racconta una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi. La protagoni- sta è una vedova che, a forza di supplicare un giudice disone- sto, riesce a farsi fare giustizia da lui. E Gesù conclude: se la vedova è riuscita a convincere quel giudice, volete che Dio non ascolti noi, se lo preghia- mo con insistenza? L’espres- sione di Gesù è molto forte: «E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?» (Lc 18,7).

“Gridare giorno e notte”

verso Dio! Ci colpisce questa immagine della preghiera.

Ma chiediamo- ci: perché Dio vuole questo?

Lui non cono- sce già le nostre necessità? Che senso ha “insi- stere” con Dio?

Questa è una buona doman- da, che ci fa ap- profondire un aspetto molto

importante della fede: Dio ci invita a pregare con insistenza non perché non sa di che cosa abbiamo bisogno, o perché non ci ascolta. Al contrario, Lui ascolta sempre e conosce tutto di noi, con amore. Nel nostro cammino quotidiano, specialmente nelle difficoltà, nella lotta contro il male fuori e dentro di noi, il Signore non è lontano, è al nostro fianco;

noi lottiamo con Lui accanto, e la nostra arma è proprio la preghiera, che ci fa sentire la sua presenza accanto a noi, la sua misericordia, anche il suo aiuto. Ma la lotta contro il male è dura e lunga, richiede

pazienza e resistenza – come Mosè, che doveva tenere le braccia alzate per far vincere il suo popolo (cfr Es 17,8-13).

E’ così: c’è una lotta da portare avanti ogni giorno; ma Dio è il nostro alleato, la fede in Lui è la nostra forza, e la preghiera è l’espressione di questa fede.

Perciò Gesù ci assicura la vit- toria, ma alla fine si domanda:

«Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18,8). Se si spegne la fede, si spegne la preghiera, e noi camminiamo nel buio, ci smarriamo nel cammino della vita.

Impariamo dunque dalla vedova del Vangelo a pregare sempre, senza stancarci. Era b r a v a q u e s t a vedova! Sapeva lottare per i suoi figli! E penso a tante donne che lottano per la loro famiglia, c h e p r e g a n o , che non si affa- ticano mai. Un r i c o rd o o g g i , tutti noi, a queste donne che col loro atteggiamento ci dan- no una vera testimonianza di fede, di coraggio, un modello di preghiera. Un ricordo a loro! Pregare sempre, ma non per convincere il Signore a forza di parole! Lui sa meglio di noi di che cosa abbiamo bi- sogno! Piuttosto la preghiera perseverante è espressione della fede in un Dio che ci chiama a combattere con Lui, ogni giorno, ogni momento, per vincere il male con il bene.

Piazza San Pietro Domenica, 20 ottobre 2013

FARE FESTA

Nelle nostre comunità

domenica 20

canonico Claudio Moschini

Compleanno

Parrocchia San Giovanni Evangelista - Alessandria

mercoledì 23

don Silvano Sirboni

Compleanno

Parrocchia Santi Apostoli - Alessandria

Eugène Burnand, “La parabola del giudice iniquo”

Troverà la fede sulla terra?

«E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?»

C'è una lotta da portare avanti

ogni giorno;

ma Dio è il nostro alleato

2 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 36 - 17 ottobre 2019

Il messaggio di PAPA FRANCESCO La DOMENICA

n° 36 - 17 ottobre 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 3

Battezzati e inviati:

la Chiesa di Cristo in missione nel mondo

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2019

C

ari fratelli e sorelle,

per il mese di ottobre del 2019 ho chiesto a tutta la Chiesa di vivere un tempo straordinario di missionarietà per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV (30 novembre 1919). La profetica lungimiranza della sua proposta apostolica mi ha confermato su quanto sia ancora oggi importante rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto.

Il titolo del presente messaggio è uguale al tema dell’Ottobre missionario: Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo. Celebrare questo mese ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo. La nostra appartenenza filiale a Dio non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale: dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle. E questa vita divina non è un prodotto da vendere – noi non facciamo pro- selitismo – ma una ricchezza da donare, da comunicare, da annunciare: ecco il senso della missione. Gratuitamente abbiamo ricevuto questo dono e gratuitamente lo condividiamo (cfr Mt 10,8), senza escludere nessuno. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi arrivando alla conoscenza della verità e all’esperienza della sua misericordia grazie alla Chiesa, sacramento universale della salvezza (cfr 1 Tm 2,4; 3,15; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Lumen gentium, 48).

La Chiesa è in missione nel mondo: la fede in Gesù Cristo ci dona la giusta dimensione di tutte le cose facendoci vedere il mondo con gli occhi e il cuore di Dio; la speranza ci apre agli orizzonti eterni della vita divina di cui veramente partecipiamo; la carità, che pregustiamo nei Sacramenti e nell’amore fraterno, ci spinge sino ai confini della terra (cfr Mi 5,3; Mt 28,19; At 1,8; Rm 10,18). Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini richiede conversione missionaria costante e permanente. Quanti santi, quante donne e uomini di fede ci testimoniano, ci mostrano possibile e praticabile questa apertura illimitata, questa uscita misericordiosa come spinta urgente dell’amore e della sua logica intrinseca di dono, di sacrificio e di gratuità (cfr 2 Cor 5,14-21)!

Sia uomo di Dio chi predica Dio (cfr Lett. ap. Maximum illud).

È un mandato che ci tocca da vicino: io sono sempre una missione; tu sei sempre una missione; ogni battezzata e battezzato è una missione. Chi ama si mette in movimento, è spinto fuori da sé stesso, è attratto e attrae, si dona all’altro e tesse relazioni che generano vita. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio. Anche se mio padre e mia madre tradissero l’amore con la menzogna, l’odio e l’infedeltà, Dio non si sottrae mai al dono della vita, destinando ogni suo figlio, da sempre, alla sua vita divina ed eterna (cfr Ef 1,3-6).

Questa vita ci viene comunicata nel Battesimo, che ci dona la fede in Gesù Cristo vincitore del peccato e della morte, ci rigenera ad immagine e so- miglianza di Dio e ci inserisce nel corpo di Cristo che è la Chiesa. In questo senso, il Battesimo è dunque veramente necessario per la salvezza perché ci garantisce che siamo figli e figlie, sempre e dovunque, mai orfani, stranieri o schiavi, nella casa del Padre. Ciò che nel cristiano è realtà sacramenta- le – il cui compimento è l’Eucaristia –, rimane vocazione e destino per ogni uomo e donna in attesa di conversione e di salvezza. Il Battesimo infatti è promessa realizzata del dono divino che rende l’essere umano figlio nel Figlio. Siamo figli dei nostri genitori naturali, ma nel Battesimo ci è data l’originaria paternità e la vera maternità: non può avere Dio come Padre chi non ha la Chiesa come madre (cfr San Cipriano, L’unità della Chiesa, 4).

Così, nella paternità di Dio e nella maternità della Chiesa si radica la nostra missione, perché nel Battesimo è insito l’invio espresso da Gesù nel mandato pasquale: come il Padre ha mandato me, anche io mando voi pieni di Spirito Santo per la riconciliazione del mondo (cfr Gv 20,19-23; Mt 28,16-20). Al cristiano compete questo invio, affinché a nessuno manchi l’annuncio della sua vocazione a figlio adottivo, la certezza della sua dignità personale e dell’intrinseco valore di ogni vita umana dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. Il dilagante secolarismo, quando si fa rifiuto positivo e culturale dell’attiva paternità di Dio nella nostra storia, impedisce ogni autentica fraternità universale che si esprime nel reciproco rispetto della vita di ciascuno. Senza il Dio di Gesù Cristo, ogni differenza si riduce ad infernale minaccia rendendo impossibile qualsiasi fraterna accoglienza e feconda unità del genere umano.

L’universale destinazione della salvezza offerta da Dio in Gesù Cristo condusse Benedetto XV ad esigere il superamento di ogni chiusura nazionalistica ed etnocentrica, di ogni commistione dell’annuncio del Vangelo con le potenze coloniali, con i loro interessi economici e militari. Nella sua Lettera apostolica Maximum illud il Papa ricordava che l’universalità divina della missione della Chiesa esige l’uscita da un’appartenenza esclusivistica alla propria patria e alla propria etnia. L’apertura della cultura e della comunità alla novità salvifica di Gesù Cristo richiede il superamento di ogni indebita introversione etnica ed ecclesiale. Anche oggi la Chiesa continua ad avere bisogno di uomini e donne che, in virtù del loro Battesimo, rispondono generosamente alla chiamata ad uscire dalla propria casa, dalla propria famiglia, dalla propria patria, dalla propria lingua, dalla propria Chiesa locale.

Essi sono inviati alle genti, nel mondo non ancora trasfigurato dai Sacramenti di Gesù Cristo e della sua santa Chiesa. Annunciando la Parola di Dio, testimoniando il Vangelo e celebrando la vita dello Spirito chiamano a conversione, battezzano e offrono la salvezza cristiana nel rispetto della libertà personale di ognuno, in dialogo con le culture e le religioni dei popoli a cui sono inviati. La missio ad gentes, sempre necessaria alla Chiesa, contribuisce così in maniera fondamentale al processo permanente di conversione di tutti i cristiani. La fede nella Pasqua di Gesù, l’invio ecclesiale battesimale, l’u- scita geografica e culturale da sé e dalla propria casa, il bisogno di salvezza dal peccato e la liberazione dal male personale e sociale esigono la missione fino agli estremi confini della terra.

La provvidenziale coincidenza con la celebrazione del Sinodo Speciale sulle Chiese in Amazzonia mi porta a sottolineare come la missione affidataci da Gesù con il dono del suo Spirito sia ancora attuale e necessaria anche per quelle terre e per i loro abitanti. Una rinnovata Pentecoste spalanca le porte della Chiesa affinché nessuna cultura rimanga chiusa in sé stessa e nessun popolo sia isolato ma aperto alla comunione universale della fede. Nessuno rimanga chiuso nel proprio io, nell’autoreferenzialità della propria appartenenza etnica e religiosa. La Pasqua di Gesù rompe gli angusti limiti di mondi, religioni e culture, chiamandoli a crescere nel rispetto per la dignità dell’uomo e della donna, verso una conversione sempre più piena alla Verità del Signore Risorto che dona la vera vita a tutti.

Mi sovvengono a tale proposito le parole di Papa Benedetto XVI all’inizio del nostro incontro di Vescovi latinoamericani ad Aparecida, in Brasile, nel 2007, parole che qui desidero riportare e fare mie: «Che cosa ha significato l’accettazione della fede cristiana per i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi? Per essi ha significato conoscere e accogliere Cristo, il Dio sconosciuto che i loro antenati, senza saperlo, cercavano nelle loro ricche tradizioni religiose. Cristo era il Salvatore a cui anelavano silenziosamente. Ha significato anche avere ricevuto, con le acque del Battesimo, la vita divina che li ha fatti figli di Dio per adozione; avere ricevuto, inoltre, lo Spirito Santo che è venuto a fecondare le loro culture, purificandole e sviluppando i numerosi germi e semi che il Verbo incarnato aveva messo in esse, orientandole così verso le strade del Vangelo. [...] Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura. L’utopia di tornare a dare vita alle religioni precolombiane, separandole da Cristo e dalla Chiesa universale, non sarebbe un progresso, bensì un regresso. In realtà, sarebbe un’involuzione verso un momento storico ancorato nel passato» (Discorso nella Sessione inaugurale, 13 maggio 2007: Insegnamenti III,1 [2007], 855-856).

A Maria nostra Madre affidiamo la missione della Chiesa. Unita al suo Figlio, fin dall’Incarnazione la Vergine si è messa in movimento, si è lasciata totalmente coinvolgere nella missione di Gesù, missione che ai piedi della croce divenne anche la sua propria missione: collaborare come Madre della Chiesa a generare nello Spirito e nella fede nuovi figli e figlie di Dio.

Vorrei concludere con una breve parola sulle Pontificie Opere Missionarie, già proposte nella Maximum illud come strumento missionario. Le POM esprimono il loro servizio all’universalità ecclesiale come una rete globale che sostiene il Papa nel suo impegno missionario con la preghiera, anima della missione, e la carità dei cristiani sparsi per il mondo intero. La loro offerta aiuta il Papa nell’evangelizzazione delle Chiese particolari (Opera della Propagazione della Fede), nella formazione del clero locale (Opera di San Pietro Apostolo), nell’educazione di una coscienza missionaria dei bambini di tutto il mondo (Opera della Santa Infanzia) e nella formazione missionaria della fede dei cristiani (Pontifica Unione Missionaria). Nel rinnovare il mio appoggio a tali Opere, auguro che il Mese Missionario Straordinario dell’Ottobre 2019 contribuisca al rinnovamento del loro servizio missionario al mio ministero.

Ai missionari e alle missionarie e a tutti coloro che in qualsiasi modo partecipano, in forza del proprio Battesimo, alla missione della Chiesa invio di cuore la mia benedizione.

Dal Vaticano, 9 giugno 2019, Solennità di Pentecoste

© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

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Daniela Terragni

Beni culturali sacri

il corso per conoscerli

a cura di Daniela Terragni a cura di Daniela Terragni

a cura di Alessandro Venticinque Azienda Ospedaliera. Paolo Nozza, 52 anni, è il nuovo diretto-

re della Struttura complessa di anatomia e istologia patologica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Il neuropatologo genovese ha lavorato per quindici anni all’Istituto Gaslini prima di essere direttore dell’anatomia e istologia patologica all'Ospedali Galliera di Genova. Neuropatologo, esperto nella diagnosi delle malattie del sistema nervoso, di disturbi della motilità gastrointestinale, ha maturato un’esperienza specifica in patologia pediatrica.

Maratona musicale. Domenica 20 ottobre dalle ore 11 alle ore 23, nelle sale di Palazzo Cuttica del Conservatorio “A.

Vivaldi” (in via Parma 1), si svolgerà l'evento “Musica in rete IX”. Si tratta di una vera e propria maratona musicale di 12 ore con i migliori allieve e allievi del Conservatorio alessandrino e dei Centri di formazione musicale che aderiscono c alla Rete per la formazione musicale di base.

L'evento si svolgerà con il Contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Casal Cermelli. Domenica 20 ottobre alle 15.30 nel salone delle ex scuole elementari di Casal Cermelli, la Pro Loco e l’associa- zione “Insieme per Leggere” organizzano il pomeriggio per i più piccoli, dal titolo “Mani in pasta”. Con ottobre riparte l’ap- puntamento mensile, che riunirà le famiglie dall'autunno fino a maggio. Nel paese senza scuola, le due associazioni si attivano per creare momenti di aggregazione, utili anche a tramandare antiche ricette, da preparare per solidarietà e a fare una visita in più in biblioteca, che si trova al primo piano.

Capriata d’Orba. Domenica 20 ottobre torna l’ottava corsa podi- stica “Correndo a Capriata”, Memorial Ettore Dacomo. Ritrovo presso il Campo sportivo comunale Maccagno, partenza alle 9.20, L’itinerario di 9,8 km si svolgerà in concomitanza del percorso non competitivo di 4 km. Una corsa per diversificare le attività sportive, che a Capriata vanno dal tamburello alla scuola calcio Asd Capriatese, che dal 2015 è affiliata all'Udinese Academy. «Lo sport insegna a crescere in salute, divertendosi e imparando i valori utili in campo e nella vita» spiegano i genitori.

Fubine. Sabato 19 ottobre alle 21.15 al Teatro dei Batù di Fubine, torna la rassegna di teatro brillante Fubine Ridens, organizzata dalla Compagnia Teatrale Fubinese. Ospite la compagnia Ike- atrando di Valenza che presenterà un classico della comicità,

“Sarto per signora” di Georges Feydeau, regia di Agata Tinni- rello. Un opera tra intrighi, passioni, equivoci e amori segreti che animano il salotto di una stimata famiglia parigina. Ingresso sette euro (abbonamento a sette spettacoli: 35 euro). Prenota- zioni al 335 7291099, o massimobrusasco@libero.it.

Nel contesto specifico dei Beni di interesse cultura- le, quelli di carattere sacro occupano un segmento di particolare rilievo, poiché costituiscono in ambito na- zionale, una percentuale assai elevata che copre un cospicuo spazio dell’intero patrimonio artistico italiano.

Tuttavia ancor oggi e no- nostante l’aumentata tutela

esercitata da coloro ai quali è preposta la conservazione, sono frequenti le sottrazio- ni imputabili alla casualità della scelta, oppure al furto proposto da committenti che desiderano un bene partico- lare e ben definito. L’accordo fra il Ministero per i Beni e le attività Culturali e la Cei (Conferenza Episcopale Ita- liana), ha previsto un’azione Intervento di elevata

complessità eseguito dalla cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessan- dria, diretta dal dottor Gianfranco Pistis, grazie all'integrazione tra l’al- ta specializzazione dei professionisti coinvolti e l’innovazione tecnologica applicata alla cardiologia interventistica.

Il paziente sottoposto all'operazione presentava una grave aterosclerosi di tutte e tre le principali coronarie, condizione che aveva determinato una severa compromissione della forza di contrazio- ne del cuore. Si trattava dunque di un caso com- plesso poiché la fragilità e la debolezza del muscolo cardiaco rendevano molto rischioso il posizionamen- to del by-pass attraverso l’intervento cardiochirur- gico, ma anche la meno invasiva angioplastica co- ronarica era sconsigliata.

I medici hanno quindi deciso di procede con il supporto di un’innovativa pompa cardiaca capace di sostenere il cuore per un lasso di tempo sufficiente

ai cardiologi per effettuare l’angioplastica in sicurez- za. L’intervento, eseguito dal dirigente medico di cardiologia Gioel Gabrio Secco e dal responsabile dell’emodinamica Mau- rizio Alessandro Reale, è durato cinque ore: i due professionisti senza effet- tuare alcun taglio, quindi solamente per via percuta- nea attraverso l’incanula- mento dei vasi sanguigni, hanno posizionato la par- ticolare pompa cardiaca e poi hanno riaperto le coronarie malate prima di rimuovere il macchinario.

«Anche questo caso - di- chiara il dottor Gianfranco Pistis - dimostra come la cardiologia abbia un importante ruolo, all'in- terno di un ospedale di riferimento come quello di Alessandria, nel risol- vere patologie cardiache complesse con l’utilizzo di quanto la tecnologia mette a disposizione al fine di offrire la migliore cura possibile». Grazie all'otti- ma riuscita dell’intervento, privo di complicanze, ora il paziente è in progressivo e costante miglioramento.

di individuazione dei sogget- ti da tutelare con una relativa razionale schedatura tecnica che è stata predisposta e, la cui memoria è conferita all'Istituto centrale per l’in- ventario dei Beni Mobili e all’archivio della Cei. Occor- re oggi sensibilizzare mag- giormente coloro che hanno il compito di esercitare un controllo sul recupero dei

Beni sottratti, al fine di dare informazioni sulla tipologia specifica e specialistica del materiale rinvenuto, for- nendo altresì un corredo di notizie, anche sul materiale eventualmente presente sul mercato dell’antiquariato, la cui provenienza dovrà essere accertata.

In tal senso s’inserisce il corso di formazione che la Fondazione Cassa di Rispar- mio di Alessandria, grazie alla generosa sensibilità del suo presidente notaio Lu- ciano Mariano, ha ancora una volta, offerto alle Forze dell’Ordine in generale, ed a tutti i cittadini interessati, ivi compresi professionisti del settore e operatori di asso- ciazioni finalizzate alla pro- mozione dei Beni Culturali, un’occasione imperdibile per migliorare il bagaglio delle loro conoscenze. L’attività svolta sarà convenuta anche d’intesa con la Parrocchia di Pecetto. L’articolazione delle lezioni che si svolgeran- no presso ambienti ricchi di opere sacre o presso il Comando Provinciale dell’Arma dei Cara- b i n i e r i , p r e v e d e un totale d i m o l - te ore di didattica e pratica, sud- divise in un primo intervento propedeutico, sulla natura del Bene medesimo di uso sacro e non solo, finalizzato a discernere fra

suppellettile, paramento, arredo, iconografia, abito ed apparato liturgico, ele- menti decorativi profani, ed un successivo confronto di valutazione pratica dei Beni medesimi. Il corso, total- mente gratuito, diretto dal professor Luciano Orsini, delegato vescovile per i Beni Culturali e titolare del pro- getto didattico di formazione e tutela, si svolgerà a partire da mercoledì 30 ottobre, con lezioni settimanali, dalle ore 14.30 alle ore 16.30, presso la sala riunioni del comando provinciale dei Carabinieri, piazza Vittorio Veneto, op- pure, secondo le opportu- nità, presso la Cattedrale di Alessandria o chiese del ter- ritorio ed è aperto a tutti co- loro che intendono acquisire un bagaglio di conoscenza specifica, concludendosi poi con il meritato successo ed ampio riconoscimento della pubblica opinione, all'inizio del mese di giugno 2020.

Chi fosse interessato potrà segnalare la propria adesione pres-

so i seguenti recapiti tele-

fonici: 340 1 2 8 0 3 3 5

( p r o f e s - sor Orsi- ni) - 0131 5 1 2 2 3 9 o p p u r e p r e s e n - tandosi di- rettamente il prossimo 30 ottobre presso il Comando provincia- le dei Carabinieri, piazza Vit- torio Veneto ad Alessandria, alle ore 14.30.

Dal Comune due pro- poste di lavoro per disoc- cupati over 58.

Infatti, entro giovedì 31 ot- tobre il Comu- ne, su propo- sta della giun- ta comunale, presenterà la propria candi- datura al bando della Regione Piemonte per l’attivazione di due cantieri di

lavoro per interventi di pubblica utilità di cui po- tranno beneficiare disoc- cupati over 58.

Due le proposte. La pri- ma inserirebbe due cantie- risti, per 25 ore settimanali

e complessivi 260 giorni lavorativi, nel progetto

“I depositi librari della Biblioteca Civica France- sca Calvo”; si tratta di un intervento di riordino dei materiali della biblioteca, di un miglioramento del servizio per accedere più

rapidamente ai libri, fa- scicoli e opuscoli richiesti

in sala di c o n s u l - t a z i o n e , e d i u n a m p l i a - m e n t o della fru- ibilità del patrimo- nio della biblioteca da parte dell’uten- La seconda proposta ha za.

come titolo “Mi curo di te: in simbiosi con l’am- biente”: sei i cantieristi al lavoro per 25 ore setti- manali e complessivi 260 giorni. Interventi sul verde

presente e interventi di riqualificazione sulle ol- tre 360 fioriere cittadine, questi i due intenti del progetto in collaborazione con il giardino botanico comunale “D. Bellotti”.

In totale saranno nove i lavoratori reperibili con questi requisiti: aver com- piuto i 58 anni di età e non aver maturato i requisiti pensionistici; essere resi- denti in Piemonte nei 12 mesi precedenti; la data di presentazione della domanda; risultare di- soccupati e non percepire ammortizzatori sociali, e non essere inseriti in altre misure di politica attiva, compresi altri cantieri di lavoro.

L'arrivo dell'inverno porta con sé anche tut- ti i malanni di stagio- ne: come comportar- si? Sarà questo il tema principale dell'incontro di venerdì 18 ottobre alle ore 18, nella Farma- cia della Pista, in corso IV Novembre 38 ad Alessandria, dal titolo

“Difendiamoci: come orientarsi tra integrato-

ri, vitamine e minerali per prevenire e curare le infezioni invernali”.

Relatrice dell'incon- tro sarà la dottoressa Sabrina Camilli (nella foto), medico pediatra, omeopata, esperta in medicina funzionale, e collaboratrice del no- stro settimanale. Per partecipare è obbliga- toria la prenotazione.

Domenica 13 ottobre, nel contesto della Festa di Apertura dell’Anno Pastorale 2019/2020 del- le quattro parrocchie di Valmadonna, Pietra Ma- razzi, Montecastello e Pa- vone, è stata inaugurata l’area attrezzata a cucina presso i locali della par- rocchia di Valmadonna.

Dopo un decennio di sistemazione tempora- nea si è deciso di allestire un ambiente più stabile e normato per garanti- re maggiore efficienza e professionalità per la pre- parazione dei pasti nelle occasioni di attività pasto- rali delle parrocchie e nelle feste delle associazioni operanti sul territorio che

per l’importante apporto, non solo economico, e per il contributo della Fondazione Cassa di Ri- sparmio di Alessandria. Si vuole altresì ringraziare il geometra Maurizio Ugioli per la paziente co- ordinazione dei lavori e i tecnici Giuseppe Rapetti e Maurizio Chiabrera, e le ditte che hanno lavorato alla realizzazione dell’a- rea attrezzata a cucina.

La parrocchia, arricchita di una nuova struttura, potrà migliorare nella sua azione pastorale e con- fermare la sua squisita vocazione per il sociale, ga- rantendo al territorio una condivisa crescita umana e cristiana.

ne possono usufruire. Ol- tre allo sforzo economico della parrocchia di Valma- donna si vuole ringraziare Roberto Guala per la sua abbondante generosità, Guido Minola per il mate- riale elettrico, l’associazio- ne Valmadonna Insieme Si terrà sabato 19 ottobre, alle ore

21, al Museo Etnografico “C’era una volta”, in piazza della Gambarina 1, la serata finale della nona edizione del concorso dia-

lettale “A suma tüc Gajóud”.

Q u e s t o t r a - dizionale con- corso, dedicato alla memoria di Gianni Fozzi e Sandro Locardi, è organizzato dall'associazio- ne Alessandria i n P i s t a . Ne l corso della ma- n i fe s t a z i o n e ,

presentata da Mauro Remotti, saran- no premiati i vincitori delle categorie poesia, prosa e canzoni, insieme con la migliore composizione avente per

tema “il Piccolo” e la sua rilevanza nella società alessandrina. Anche il pubblico potrà votare la propria opera preferita che sarà premia-

ta in ricordo di Antonio Silvani.

L’evento sarà al- lietato dal coro de “I Uataron”.

A l t e r m i n e , piccolo rinfre- sco con il vino o f f e r t o d a l l a Cantina Sociale di Mantovana.

A margine della manifestazione, sarà inaugurata una mostra di immagini, curata da Marco Biorci e Tony Frisina, dal titolo: “Gli ales- sandrini tra ‘800 e ‘900 attraverso l’obiettivo dei fotografi”.

DAL COMUNE

Due proposte di lavoro per disoccupati over 58

Il bando della Regione per i progetti della biblioteca e del giardino botanico

FARMACIA DELLA PISTA

Malanni invernali, incontro con la dottoressa Camilli

VALMADONNA

Una nuova cucina in parrocchia

Per una crescita umana e cristiana della comunità MUSEO ETNOGRAFICO “C’ERA UNA VOLTA”

Ritorna “A suma tüc Gajóud”

La nona edizione del concorso dialettale alessandrino IN PRIMO PIANO

Al via da martedì 30 ottobre, grazie alla Fondazione Cral,

diocesi di Alessandria e parrocchia di Pecetto

AZIENDA OSPEDALIERA

Innovativo intervento di angioplastica

Eseguito dall'équipe di cardiologia

Servizio civile universale È stato prorogato fino a giovedì 17 ottobre il Bando per la selezione di 40 operatori per il Ser- vizio civile universale del Comune di Alessandria. La durata dell’esperienza è di 12 mesi e l’assegno mensile di 439,50 euro.

Ai nove progetti finanziati potranno partecipare ragazzi dai 18 ai 28 anni (28 anni e 364 giorni) regolarmente residenti in Italia e in possesso del Diploma di Scuola Media Superiore.

Per informazioni visitare il sito www.comune.alessandria.it nella sezione dedicata al Servizio Civile.

del caso e far emergere i punti di forza della nostra idea. In generale riteniamo sempre utile la partecipazione pubbli- ca, perché progetti complessi e artico- lati come il nostro necessitano di una discussione larga e di merito, evitando così il ricorso a slogan e scorciatoie che inquinano, quelle sì, la verità».

Nel frattempo non si fermano le attività di ascolto, comunicazione e dialogo nei confronti della comunità locale. Amministratori locali, rap- presentanti d’interessi locali o singoli cittadini possono richiedere un appun- tamento ai proponenti telefonando al 351 8612282, oppure scrivendo a info@

lafilippa2.it. Costantemente aggiornato è, poi, il portale informativo, lafilippa2.

it: a questo indirizzo è possibile con- sultare i materiali relativi al progetto e di trovare risposte alle domande poste direttamente dai cittadini durante gli incontri.

Con l’avvio dell’Inchiesta pubblica, entra nel vivo il procedimento per l’autorizzazione al progetto di nuova discarica e di riqualificazione turi- stico-ricettiva di Cascina Pitocca nei comuni di Frugarolo e Casal Cermelli.

La Filippa 2.0, questo il nome della società proponente, ha accolto po- sitivamente la decisione di istituire questa procedura che consiste nella raccolta di osservazioni da parte di tutti i soggetti interessati, in seguito valutate dalla commissione di esperti apposi- tamente nominata dagli Enti preposti e presieduta dal dottor Andrea Pillon.

A tale proposito, Massimo Vaccari, amministratore unico de “La Filippa 2.0” dichiara: «Nonostante i costi per lo svolgimento dell’Inchiesta pubblica siano tutti a carico del proponente del progetto, riteniamo siano risorse ben investite, perché l’indagine permetterà di effettuare tutti gli approfondimenti

A Trisobbio, la 16a Fiera nazionale del Tartufo Bianco tornerà domenica 27 ottobre con 60 stand espositivi, cinque mila visitatori, punti di ristoro, degustazioni di Ovada Docg con Fi- sar ed Edoardo Raspelli (nella foto), e molti laboratori. «Nella vecchia scuola saranno a disposizione alcuni visua- lizzatori - spiegano il sindaco, Marco Giovanni Comaschi, e il vicesindaco, Mario Arosio - oltre a visitare la fiera, si potrà percorrere la passeggiata fra le piante tartufigene, realizzata dal co- mune e dall'associazione tartufai tri- sobbiesi, fra cui Remo Giacobbe, che ha posizinato i pannelli illustrativi».

TRISOBBIO

Torna la Fiera nazionale del Tartufo Bianco.

Anche Raspelli tra gli ospiti LA FILIPPA 2.0

Parte l'inchiesta pubblica

Proseguono le attività di ascolto per la comunità locale

4 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 36 - 17 ottobre 2019

In ALESSANDRIA Dai PAESI

n° 36 - 17 ottobre 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 5

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A. A.

Come si comportò?

«Nel 1948 fece un milione di debiti di lire per ristabilire in salute le sue consorelle, mettendosi anche in contatto con tutti i migliori personaggi d'Italia: La Pira a Firenze, poi ad Andreotti a Roma...

e così facendo cambia la modalità di gestione del convento. Co- struisce i bagni, mette il riscaldamento e organizza meglio la di- stribuzione del lavoro all'interno del convento. Creò un fervore,

un entusiasmo in convento che non si era mai visto! C'era in lei un'attenzione all'umano che rese attuale il monastero e il ter- ritorio. Chi si riferisce a Madre Leonarda non si trova davanti un personaggio del passato, retro- grado, pauroso della modernità;

ma ha invece a che fare con una donna capace, saggia ma vivace, pienamente inserita nella vita del territorio».

Cosa serve a una donna di oggi confrontarsi con una monaca di clausura passionista, e per di più dedita alla contemplazione?

«La risposta è subito data. Vista la perdita di senso del nostro mondo, per recuperare il senso della vita, o per conservarlo, bisogna servirsi di percorsi con- templativi. Da questo punto di vista il monachesimo contemplativo è preziosissimo: il messaggio che dà è che per vincere l'alienazio- ne, dominare l'ansia e “gestire” l'eros, è essenziale riservarsi ogni giorno un periodo di pace e di contemplazione, per entrare nel proprio centro interiore».

Padre Max, lei che cosa imparato da Madre Leonarda?

«Ho imparato a essere un sacerdote molto più serio, ma anche molto più libero. Perché sono venuto a contatto con una visione positiva dell'agire umano, della storia e del progresso: non più un nemico, quest'ultimo, ma un potente alleato. Prova ne sia che lei riusciva ad avere in monastero tutte le ragazze di Alessandria, per renderle mamme moderne, capaci di affrontare la vita del tempo.

E noi, oggi, non dobbiamo avere paura della nostra situazione, anche se in diversi casi potrebbe portarci allo sconforto e alla de- pressione: quante chiese vuote, quante opere che chiudono, quanti matrimoni sfasciati... Ma i santi come Madre Leonarda danno fede, amore e coraggio!».

INTERVISTA A PADRE MAX ANSELMI PASSIONISTA

Una donna moderna, inserita nella vita del territorio

«I santi come Madre Leonarda danno fede, amore e coraggio!»

Padre Max Anselmi è vice postulatore aggiunto della causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Leonarda. Oggi vive al Convento della Presentazione sul Monte Argentario (Grosseto).

Padre Max, perché è importante interessarsi di Madre Leonarda?

Innanzitutto darei una risposta di attualità, ed è questa: io come missionario vedo nel nostro popolo un senso di morte tremendo...».

Cioè?

«Le progettualità storiche che nella nostra epoca abbiamo atti- vato, volenti o nolenti, sono state tutte distrutte. Faccio un esem- pio personale. Nella formazione dei giovani ho lavorato per 25 anni: l'impostazione pedagogica che avevo dato, e il comporta- mento come risultato della for- mazione, è stato raso a terra. Ma pure chi ha fatto un'industria, o chi ha preparato per i figli un avvenire, può vedere come spes- so i suoi sforzi sono stati vani.

D'altronde anche Gesù lo dice:

“Non resterà pietra su pietra”.

In più, le colpe di questo sfa- celo vengono date alla persona che si è impegnata, e non a chi realmente ha le responsabilità!

Questo produce sofferenza, tristezza e delusione».

E cosa c'entra Madre Leonarda?

«Confrontarsi con Madre Leonarda fa recuperare la capacità di un ideale, dà la capacità di reagire, di trovare un senso in ulteriori realizzazioni. Sono personaggi, quelli come lei, che ti portano alla fede. Ma c'è anche un altro motivo...».

Quale?

«Un'altra motivazione è che si è perso il senso della vita. Perché vivere, perché impegnarsi, perché darsi da fare? Subentra un so- stanziale menefreghismo. Allora, ecco la necessità di un confronto con questi uomini e donne del nostro territorio, che hanno vissuto la nostra storia. Come Madre Leonarda, che da bambina ha speri- mentato la Prima guerra mondiale e da monaca la Seconda, con i bombardamenti di Ovada; da giovane, ha vissuto i conflitti sociali delle campagne alessandrine, soprattutto nelle parti di Castelce- riolo e Piovera, dove erano scoppiate grosse contestazioni, anche contro la stessa famiglia di Madre Leonarda. Una donna coraggio- sa, che durante la guerra affrontò la situazione del monastero, in condizioni miserabili: su 30 suore, 27 erano ammalate».

La fede ardente di una giovane passionista

Ripercorriamo la vita e i passi di Madre Leonarda

6 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 36 - 17 ottobre 2019

Speciale MADRE LEONARDA

n° 36 - 17 ottobre 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 7

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Che cosa sappiamo di Madre Leonarda Boidi, Passionista alessandrina, nata a Quargnento (AL), alla cascina Cascinetta, il 10 luglio 1908?

Papa Francesco, venerdì 21 dicembre 2018, autorizzando di pubblicarne il decreto l'ha ufficialmente riconosciuta Persona da venerare perché ha amato Dio e il prossimo in pienezza.

Al battesimo, amministratole nella chiesa parrocchiale di Quargnento, la chiamarono Angela Maria;

da Passionista, in onore del patrono delle missioni popolari, san Leonardo da Porto Maurizio, prese il nome di Maria Leonarda di Gesù Crocifisso.

Conosciamola meglio, partendo dal nostro paginone.

Contenuti a cura di Alessandro Venticinque e padre Max Anselmi

Ha collaborato Marco Lovisolo Elaborazione grafica a cura di

Giorgio Ferrazzi

da “L'Osservatore Romano” del 23 dicembre 2018

madre

Leonarda

Una vita piena

La biografia

Madre Leonarda e il suo diventare passionista con “amore sviscerato”

Il processo di canonizzazione

La preghiera

Il decreto

Angela Maria Boidi, la futura Madre Leonarda, nacque a Quargnento nel 1908. Frequentò i primi quattro anni di scuole elementari a Frascaro e la quinta a Borgoratto, e fu proprio in questi due paesi le Piccole Suore della Divina Provvidenza della Michel la prepararono per prima co- munione e cresima. Nel 1925 fu eletta segretaria diocesana della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, fino al 1931.

La vocazione arrivò nel 1929; il 6 luglio 1930 fu registrata dal monastero di Ovada. Entrò nelle Passioniste il 2 luglio 1931, come Maria Leonarda di Gesù Crocifisso. Il 6 giugno 1933 emise la professione religiosa temporanea, quella perpetua nel 1936. Nel 1941 Madre Leonarda divenne Vicaria del monastero e le fu affidato anche l'ufficio di infermiera. Nel 1947 fu eletta presidente del Monastero, carica che ricoprì fino alla morte. Quando nel '50 fu rie- letta superiora, ma non era in buone condizioni di salute.

Ebbe però una ripresa quasi miracolosa, entro la quale poté lavorare, ma nel 1952 peggiorò. Dopo un ricovero presso l'ospedale di Alessandria, venne alloggiata dalle sorelle nella casa paterna, dove morì il 22 ottobre 1953.

Il 2 luglio 1931 Angela Maria entrò nel monastero delle Passioniste a Ovada (AL). Trascorso il primo periodo di prova del postulandato, iniziò l’anno di noviziato con la vestizione il 30 maggio 1932 e lo concluse con la profes- sione, emessa il 6 giugno 1933. I due riti furono presieduti nientemeno che dal vescovo di Alessandria, Mons. Nico- lao Milone e con la presenza dell’Assistente Ecclesiastico della gioventù femminile di Azione Cattolica, il sacerdote Pier Damiano Civera, che era stato anche confessore e direttore spirituale di Angela Maria.

Il 1933 fu un anno particolarmente significativo per la Congregazione Passionista perché a livello di tutta la

Processo diocesano: il processo diocesano infor- mativo di Acqui Terme (AL) circa la vita, le virtù e la fama della sua santità, voluto e sostenuto dal vescovo, monsignor Piergiorgio Micchiardi, è stato celebrato in un tempo brevissimo di soli 5 mesi:

è iniziato il 15 maggio 2003 ed è giunto alla sua conclusione il 22 ottobre 2003.

Il 9 dicembre 2005 fu firmato il Decreto di validità dei processi diocesani da parte della Congregazione delle Cause dei Santi.

L'importante documento della “Positio”, che for- ma la raccolta ufficiale del materiale probatorio, con abbondanti informazioni e testimonianze per conoscere e verificare le virtù eroiche praticate da Madre Leonarda Boidi è stato pubblicato a Roma nel 2010.

Il giorno 8 maggio 2018 si è riunito il Congresso Peculiare della Congregazione delle Cause dei Santi. Il gruppo dei Teologi Censori, guidati dal Promotore Generale della Fede, hanno discusso se la Serva di Dio, Madre Leonarda Boidi di Gesù Crocifisso, Passionista, abbia esercitato in grado eroico le virtù e all'unanimità, nove su nove, hanno espresso un giudizio positivo.

I Padri Cardinali e Vescovi, appartenenti alla Con- gregazione dei Santi, nella Sessione Ordinaria del 4 dicembre 2018, presieduta dal Prefetto cardinal Angelo Becciu hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il 21 dicembre 2018 il Cardi- nale Prefetto fu in udienza dal Papa, il quale, dopo avergli fatto una accurata relazione di tutto questo, accogliendo e ratificando i voti della Congregazio- ne per le Cause dei Santi, ha dichiarato: «Risultano certe le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e il prossimo, nonché le virtù cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e altre ad esse connesse, in grado eroico, della Serva di Madre Leonarda di Gesù Crocifisso (al secolo:

Angela Maria Boidi), religiosa professa della Con- gregazione della Passione di Gesù Cristo, nel caso e al fine di cui si tratta».

Il Sommo Pontefice ha dato quindi ordine di ren- dere pubblico questo Decreto e di inserirlo negli Atti della Congregazione per la Causa dei Santi.

Questo Decreto attribuisce alla Serva di Dio il tito- lo di Venerabile. Laus Deo. Siano rese grazie a Dio!

La preghiera alla venerabile madre Leonarda Boidi in cui è ben riassunta la sua vita spesa per gli altri, specie a sostegno dei sacerdoti e nella cura dei giovani.

Uno stralcio da “L'Osservatore romano” del 23 dicembre 2018 in cui si riporta, tra gli altri, il decreto che riconosce le virtù eroiche della serva di Dio.

Chiesa si celebrava l’Anno Santo della Redenzione e poi perché il 14 maggio era stata dichiarata beata la stigma- tizzata di Lucca, Gemma Galgani. I tre anni successivi alla professione temporanea fino a quella perpetua, emessa il 6 giugno 1936, sono caratterizzati dal lavoro interiore per crescere nell’unione con Dio, e da quello formativo, tramite colloqui periodici con la Maestra delle novizie e delle juniores e soprattutto curando la lettura di testi spirituali e abituandosi a fare scelte individuali che espri- messero un programma di vita personale sempre più conforme al vangelo e alla regola di san Paolo della Croce.

Chi l’aiutò nell’assimilazione del vero spirito passioni-

sta, da innamorarsene e goderlo in pienezza, da farsene convinta sostenitrice e missionaria, fu innanzitutto sua sorella Carla, che da passionista prese il nome di Matilde;

poi Padre Disma Giannotti, che da novello sacerdote fece visita al monastero, per il suo “amore sviscerato” al fon- datore, san Paolo della Croce; infine alcune Passioniste che vivevano in comunità con lei e morirono da

La grande svolta di maturità di Madre Leonarda va però collocata nel marzo del 1938, dopo la morte della sorella Carla, avvenuta il 18 gennaio 1937, e dopo il termine del periodo formativo, che durava allora cinque anni, quindi quando Madre Leonarda passò al cosiddetto “Madrato”.

C ara Madre Leonarda,

tu che hai tanto sofferto in questa vita nel farti eucaristia per gli altri,

specie per i sacerdoti ed i giovani, prega Gesù, che ti è sempre accanto, affinché possiamo santificare la nostra vita

ed aiutare a santificare le persone che amiamo.

Prega Gesù per noi,

perché possiamo essere forti nel fare la volontà di Dio ed intercedi

affinché venga concessa la grazia che ti chiediamo.

Amen. AGENDA del VESCOVO

giovedì 17

Saluto al Convegno

“Dall'Impresa 4.0 alla P. A. 4.0:

una sfida possibile”

ore 9.00, Palazzo Monferrato, via San Lorenzo - Alessandria

Discernimento comunitario Zona Alessandria

ore 19.30, parrocchia San Giovanni Evangelista - Alessandria

venerdì 18

Discernimento comunitario Zona Fraschetta Marengo

ore 20.00, parrocchia di Bettale

sabato 19

Cresime per le parrocchie San Pio V e Cuore Immacolato

ore 17.00, parrocchia San Pio V - Alessandria

Veglia missionaria diocesana “Battezzati e inviati”

ore 21.00, Cattedrale di San Pietro - Alessandria

domenica 20

Cresime per la parrocchia Santa Maria di Castello

ore 10.00, parrocchia S. Maria di Castello - Alessandria

lunedì 21

Consiglio generale Oftal Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes

ore 9.00, Trino Vercellese (VC)

martedì 22

Consiglio pastorale diocesano

ore 19.00, Collegio Santa Chiara - Alessandria

giovedì 24

Assemblea del presbiterio

ore 9.30, Collegio Santa Chiara - Alessandria

8 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 36 - 17 ottobre 2019

Speciale MADRE LEONARDA Speciale MADRE LEONARDA

n° 36 - 17 ottobre 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 9

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