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INDICE

Introduzione. . . . XIII

CAPITOLOI

EVOLUZIONE STORICA DELLA DISCIPLINA CONCERNENTE LA DEDUCIBILITÀ

DEGLI INTERESSI PASSIVI E SUA INTERAZIONE CON GLI ISTITUTI DI INCENTIVAZIONE ALLA CAPITALIZZAZIONE 1. Finalità e oggetto del Capitolo . . . . 1 2. La tendenziale propensione delle imprese a ricorrere

al capitale di debito piuttosto che al capitale di ri-

schio . . . . 3 3. La disciplina della deducibilità degli interessi passivi

dal reddito d’impresa nell’impianto normativo risul- tante dalla riforma tributaria dei primi anni Settanta

e sino alla riforma del 2003 . . . . 7 4. L’introduzione delle prime misure volte ad incentiva-

re la capitalizzazione delle imprese (e a disincentiva-

re il ricorso al debito): la Dual Income Tax e l’IRAP 12 5. La riforma IRES del 2003 . . . . 17 5.1. In generale . . . . 17 5.2. La conferma dell’istituto del pro-rata redditua-

le . . . . 20 5.3. L’introduzione del pro-rata patrimoniale . . . . 22 5.4. Il contrasto alla sotto-capitalizzazione abusiva:

la c.d. thin capitalization rule . . . . 27 6. La controriforma: l’introduzione dell’attuale discipli-

na di limitazione della deducibilità degli interessi

passivi . . . . 39 7. Un nuovo incentivo alla capitalizzazione: l’Aiuto alla

Crescita Economica (ACE) . . . . 57

(3)

CAPITOLOII

LA NUOVA DISCIPLINA DI DEDUCIBILITÀ DEGLI INTERESSI PASSIVI

PER I SOGGETTI IRES COMMERCIALI

1. Finalità e oggetto del Capitolo . . . . 64 2. La preliminare questione di applicabilità del princi-

pio di inerenza agli interessi passivi sostenuti da sog-

getti IRES commerciali . . . . 66 2.1. In generale . . . . 66 2.2. Sintesi dei prevalenti orientamenti della giuri-

sprudenza di legittimità e della prassi dell’am-

ministrazione finanziaria. . . . 68 2.3. Le contrapposte tesi elaborate dalla dottrina e

la“necessaria” applicazione del principio di inerenza agli interessi passivi sostenuti da sog-

getti IRES commerciali . . . . 75 2.4. La parziale adesione della giurisprudenza di

legittimità alla tesi dell’assoggettamento al

sindacato di inerenza degli interessi passivi. . . 84 2.5. Due fattispecie paradigmatiche: i finanziamen-

ti contratti al fine di distribuire utili e riserve ai soci e quelli accesi nell’ambito di operazioni

di leveraged buyout . . . . 87 2.6. Rilevanza del principio di inerenza e prospetti-

ve giurisprudenziali . . . . 91 3. I diversi soggetti ai quali si applica la disciplina del-

l’articolo 96 del TUIR . . . . 93 3.1. In generale . . . . 93 3.2. La disciplina applicabile agli intermediari fi-

nanziari ed alle imprese di assicurazione . . . . 95 3.3. Eliminazione della norma di esclusione di cer-

te società recata dal previgente comma 5 . . . . 96 4. Delimitazione dell’ambito applicativo dell’articolo

96 del TUIR . . . . 97 4.1. Le nozioni di interessi passivi, interessi attivi

ed oneri e proventi finanziari assimilati . . . . 97 4.1.1. Introduzione. . . . 97 4.1.2. Rilevanza della qualificazione conta-

bile. . . . 101 4.1.3. Qualificazione in base ai decreti IAS/

OIC. . . . 114 4.1.4. Il requisito della causa finanziaria o

della presenza di una componente di

finanziamento significativa. . . . 119

VIII INDICE

(4)

4.1.5. La necessaria imponibilità degli inte-

ressi attivi . . . . 126

4.1.6. L’estensione della disciplina ai pro- venti e agli oneri imponibili o deduci- bili in capo al percettore o all’erogan- te. . . . 129

4.1.7. Gli interessi attivi rilevanti nei rappor- ti con la pubblica amministrazione . . . 135

4.2. Gli interessi passivi e gli oneri assimilati capi- talizzati . . . . 136

4.3. Gli interessi passivi e gli oneri assimilati con- nessi a progetti infrastrutturali pubblici a lungo termine. . . . 139

4.4. Finanziamenti ipotecari su immobili destinati alla locazione da parte di società immobiliari di gestione . . . . 145

4.5. Spese di emissioni di cambiali finanziarie, ob- bligazioni e titoli similari . . . . 148

5. La nuova nozione di ROL rilevante ai fini dell’arti- colo 96 del TUIR . . . . 149

5.1. L’inclusione nel ROL dei componenti positivi e negativi di reddito derivanti dal trasferimen- to dell’azienda . . . . 149

5.2. La transizione dal ROL contabile al ROL fi- scale . . . . 152

5.2.1. La nuova nozione di ROL fiscale . . . . . 152

5.2.2. La disciplina transitoria . . . . 160

6. La riportabilità degli interessi attivi e dell’eccedenza di ROL nell’articolo 96 del TUIR. . . . 164

6.1. La riportabilità degli interessi passivi . . . . 164

6.2. La riportabilità degli interessi attivi . . . . 167

6.3. La riportabilità dell’eccedenza di ROL . . . . 170

6.3.1. La riportabilità dell’eccedenza del nuovo ROL fiscale . . . . 170

6.3.2. La residua riportabilità delle ecceden- ze di ROL contabile . . . . 178

7. La rilevanza della disciplina dei prezzi di trasferi- mento ai fini della deducibilità degli interessi passivi 186 7.1. In generale . . . . 186

7.2. La determinazione del tasso di interesse con- forme al principio di libera concorrenza . . . . 189

7.3. Finanziamenti infruttiferi e principio di libera concorrenza. . . . 193

7.4. Riqualificazione delle operazioni di finanzia- mento . . . . 196

INDICE IX

(5)

8. La circolazione delle eccedenze all’interno del con-

solidato fiscale . . . . 198

CAPITOLOIII

LE NUOVE DEFINIZIONI DI“INTERMEDIARI FINANZIARI”

E DI“SOCIETÀ DI PARTECIPAZIONE”

1. Finalità e oggetto del Capitolo . . . . 217 2. La“peculiarità tributaria” dei c.d. soggetti finanziari 219 3. Le definizioni recate dall’articolo 12 del Decreto e la

loro funzione all’interno dell’ordinamento tributario:

il necessario adattamento delle disposizioni tributarie

relative ai c.d. soggetti finanziari . . . . 222 4. Le nuove definizioni di“intermediari finanziari” e di

“società di partecipazione finanziaria” . . . . 234 5. La nuova definizione di “società di partecipazione

non finanziaria e assimilati” . . . . 243 5.1. In generale . . . . 243 5.2. L’individuazione delle “società di partecipa-

zione non finanziaria” . . . . 245 5.3. L’individuazione dei soggetti “assimilati alle

società di partecipazione non finanziaria” . . . . 248 5.3.1. Evoluzione storica della disciplina re-

golamentare . . . . 248 5.3.2. Le problematiche ermeneutiche con-

nesse all’individuazione dei soggetti

“assimilati alle società di partecipa-

zione non finanziaria” . . . . 259 6. Le clausole di salvaguardia . . . . 269

6.1. La clausola di salvaguardia recata dall’articolo

13, comma 9, del Decreto . . . . 269 6.2. La clausola di salvaguardia recata dall’articolo

13, comma 10, del Decreto . . . . 272

CAPITOLOIV

LA COMPATIBILITÀ DELLA DISCIPLINA RECATA DALL’ARTICOLO 96 DEL TUIR

CON I SOVRAORDINATI PRINCIPI COSTITUZIONALI ED EUROPEI

1. Finalità e oggetto del Capitolo . . . . 275

X INDICE

(6)

2. I possibili profili di violazione del diritto primario

dell’Unione europea . . . . 276 2.1. I profili di illegittimità rilevati in dottrina. . . . 276 2.2. Considerazioni preliminari sull’oggetto dell’a-

nalisi di illegittimità europea . . . . 282 2.3. Presunta violazione del principio di proporzio-

nalità . . . . 290 2.4. Presunta violazione delle libertà fondamentali 298 2.5. Presunta violazione di principi generali del di-

ritto dell’Unione europea . . . . 309 2.6. Presunta violazione del divieto di aiuti di Stato 318 3. I possibili profili di violazione dei principi costitu-

zionali . . . . 326 3.1. I profili di illegittimità rilevati in dottrina. . . . 326 3.2. Presunta violazione dei principi di uguaglian-

za, ragionevolezza e capacità contributiva . . . . . 330 Bibliografia. . . . 353

INDICE XI

(7)

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