PICCOLO DIZIONARIO TECNICO D'OROLOGERIA
di Nicola de' Toma
Spero di averne dimenticati pochi, di quelli importanti! Sarò comunque grato al lettore che vorrà segnalarmi i termini, relativi all'orologio da polso, che mi sono rimasti nella penna, per poter completare una possibile futura riedizione. Ringrazio sin d'ora della collaborazione.
Le parole in corsivo trovano un riferimento alle singole voci in NERETTO che fanno da capoverso.
T. = termine S. = sinonimo V. = vedasi ACCIAIO =
Lega di ferro con debole tenore di carbonio, superiore allo 0,4%. Gli acciai usati in orologeria subiscono quasi sempre il processo di tempera e rinvenimento.
ACCIAIO INOSSIDABILE =
Lega di ferro, cromo e nichel. Inalterabile, non temperabile e che può essere rifinito raggiungendo un bel lucido. Impiegato nella costruzione di casse per orologi da polso.
ACCIAIO-NICHEL =
Questa lega trova impieghi particolari in orologeria: V. Spirali compensatrici e Bilanciere Guillaume.
AFFATICAMENTO =
Di una molla: V. Avvolgimento permanente.
AFFIDABILITÀ
Capacità di un determinato meccanismo di svolgere in maniera ottimale le operazioni per le quali è stato progettato, nell'arco di un periodo definito.
AFFISSI =
piccole bilame bimetalliche di cui una estremità fissata sulla corona del bilanciere monometallico: corregge la debole sensibilità della spirale compensatrice alla variazione termica che, pur essendo molto bassa, non è quasi mai nulla. Il "bilanciere ad affissi" fu inventato da Ditisheim e da lui ha preso il nome.
ALBERO =
Corpo cilindrico sul quale sono fissati o ruotano altri organi. Albero, asse e "tige" sono, in orologeria, sinonimi: vi è l'abitudine di dire albero del bariletto (e non asse), asse del bilanciere (e non albero), tige dell'àncora (e non asse).
ALBERO DEL BARILETTO=
Supporto del bariletto e della sua molla. Ha una parte cilindrica di diametro maggiore, dalla quale sporge un minuscolo gancio "G" al quale si attacca il coquillon della molla. Il perno superiore dell'albero termina con una parte quadra sulla quale viene fissato a vite il rocchetto del bariletto. L'albero ruota superiormente nel ponte del bariletto ed inferiormente nella platìna.
ALTERNANZA =
Rotazione di un pendolo o di un bilanciere da una posizione estrema all'altra (da "A" a "B"). Gli orologi vengono distinti anche dal numero di alternanze all'ora che il bilanciere compie (simbolo: A/h). I numeri di A/h che caratterizzano gli orologi da polso sono: 18.000, 19.200, 19.800, 21.600, 28.800, 36.000. Da un punto di vista teorico - a parità di accuratezza di costruzione - maggiore è il numero di A/h, maggiore può essere la precisione.
AMPIEZZA =
Angolo massimo di cui si allontana il bilanciere dal suo punto di riposo
"R" (da R ad A, oppure da R a B). A seconda del grado di carica della molla e della posizione dell'orologio, il bilanciere può oscillare con un'ampiezza da 180° a 315°. Una buona ampiezza di oscillazione raggiunge i 270° con l'orologio in posizione orizzontale. Tale valore si registra normalmente dopo la revisione dell'orologio.
ANALOGICO =
Orologio con l'indicazione oraria a mezzo di lancette; l'altro tipo di indicazione è quella digitale.
ÀNCORA =
Organo intermedio dello scappamento, in acciaio od in ottone, la cui forma ricorda quella di un'àncora marinara (V. scappamento ad àncora svizzero).
ÀNCORA BILANCIATA =
Nei vecchi orologi di esecuzione accurata, l'àncora può presentare un'appendice che bilancia lo squilibrio, rispetto al suo centro di oscillazione, dovuto allo stelo. Sino all'inizio del nostro secolo si riteneva che tale squilibrio avesse un effetto negativo sulla regolarità di marcia dell'orologio: oggi vi sono molti dubbi in proposito e le àncore bilanciate non vengono più impiegate.
ÀNCORA A LINEA DIRITTA =
Abbreviazione per "Scappamento ad àncora a linea diritta". In questo, i centri di rotazione della ruota di scappamento "A", dell'àncora "B" e dell'asse del bilanciere "C" sono posti su di una linea retta.
ÀNCORA LATERALE =
Scappamento nel quale i centri di rotazione della ruota di scappamento "A", dell'àncora "B" e dell’asse del bilanciere "C" sono posti ai vertici di un triangolo. Questo scappamento era di tipica produzione inglese e viene ancor oggi usato, quasi esclusivamente, nel tourbillon.
ÀNCORA A CAVIGLIE =
Àncora che porta perpendicolarmente al suo piano due sottili caviglie in acciaio che svolgono la funzione delle leve dell'àncora. Lo scappamento con questa àncora era montato sull'orologio di Roskopf; oggi non viene più impiegato negli orologi da polso.
ÀNCORA A RINCULO DEGLI OROLOGI A RIPETIZIONE =
È un regolatore di velocità che permette di distanziare tra di loro i colpi del martello sul timbro.
ANSA =
Pezzo che raccorda la carrure della cassa dell'orologio da polso con l'attacco per il cinturino. Può presentare forme diverse: diritta, a goccia, conica, ovale, cannelée, bisellata, articolata, a scalini, "cachée"
(occultata), ecc. Può attribuire all'orologio maggiore o minore interesse a seconda delle mode.
ANSETTA =
(S.: Barretta) Asse cilindrico metallico che unisce tra di loro le anse dell'orologio e che costituisce l'attacco per il cinturino. Può essere fisso od amovibile; in quest'ultimo caso è costituito da un tubetto, contenente una molla elicoidale, che mantiene spinto verso l'esterno un cilindretto interno.
ANTIURTO (ANTISHOCK)=
(S.: Parachute, Incabloc) Riguarda esclusivamente i perni dell’asse del bilanciere, i più delicati dell’orologio.
È costituito da un sistema particolare di pietre di controperno e di cuscinetti in rubino, nei quali ruotano i perni dell’asse del bilanciere e che possono evitarne la rottura in caso di urto. Il principio è il seguente: la pietra di controperno è sotto l’azione di una molletta che la tiene in posizione elasticamente; in caso di urto assiale il perno spinge su questa pietra che può alzarsi un poco, ammortizzando così l’urto. Per ammortizzare gli urti laterali, invece, il cuscinetto in rubino in cui ruota il perno, può spostarsi lateralmente su di un piano inclinato, piano che lo fa poi tornare in posizione al cessare dell’urto.
ANTICIPO =
Numero di secondi e minuti di cui un orologio supera l’indicazione oraria esatta. È indicato con il simbolo +.
ANTIMAGNETICO =
Orologio costruito con materiali insensibili al magnetismo o, più spesso, con un movimento protetto da uno schermo magnetico costituito dal quadrante, da una capsula che copre e circonda il movimento, realizzati in ferro purissimo. L’intensità di campo magnetico a cui può resistere un orologio viene espressa in Oersted (simbolo: Oe).
ARRESTO ALL’IMPULSO =
Può verificarsi durante l’impulso del dente della ruota di scappamento sulla leva dell’àncora, quando il bilanciere ruota molto lentamente quando la molla è quasi scarica. Se non è dovuto ad una leva dell’àncora troppo sporgente o ad una molla "affaticata" (V. Avvolgimento permanente) non è un difetto: può infatti verificarsi in orologi di eccellente qualità quando questi siano dotati di bilancieri vantaggiosamente pesanti.
ARRESTO AL RIPOSO =
Difetto dello scappamento ad àncora da evitare e che si produce quando il bilanciere, ruotando molto lentamente, si arresta perché il dente della ruota di scappamento non riesce a disimpegnarsi dal piano di riposo della leva dell’àncora.
ASSE DEL BILANCIERE =
Asse che supporta il bilanciere, sul quale sono riconoscibili: due perni "P", il supporto per il bilanciere "B" e la parte allargata "V" sulla quale viene montata la virola della spirale. Il plateau viene calzato su "X".
ASSE DI CARICA =
(S.: Tige di carica) Asse che sporge dal movimento e sul quale è fissata a vite la corona di carica. Sulla parte cilindrica di questo asse, che consente anche la messa all’ora, è posto il rocchetto di carica e, sulla sua parte quadra, il pignone scorrevole.
ASTROLABIO
È uno strumento per misurazioni astronomiche che consente di determinare su una superficie piana la posizione del sole e delle stelle principali. Consente di determinare l'ora sia di giorno che di notte.
ATTRITO =
Resistenza mostrata da due corpi che si spostano uno in rapporto all’altro. Dipende dalla natura dei corpi (acciaio su acciaio, acciaio su rubino, ecc.), dallo stato delle superfici di contatto (superfici più o meno lucide, secche o lubrificate, ecc.), dalla pressione tra i due corpi e dalla natura dei lubrificanti. V. anche coefficiente d’attrito.
AUTOCOMPENSATRICE O AUTOCOMPENSANTE =
Si dice di una lega il cui coefficiente termoelastico varia poco o nulla con il variare delle temperature più usuali a cui viene sottoposto l’orologio. L’Elinvar, ad esempio, è una di queste leghe impiegate nella costruzione delle spirali compensatrici.
AUTOMATICO =
Orologio a carica automatica: il movimento del polso carica la molla motrice grazie alla rotazione di un rotore che gira liberamente sul suo asse, rotazione provocata dal movimento del polso e dalla forza di gravità.
AVVOLGIMENTO PERMANENTE =
È il numero di spire che si possono contare in una molla quando è libera, fuori dal bariletto.
Maggiore è il suo numero, minore è la forza elastica della molla. In gergo, una molla ad alto numero di giri di avvolgimento permanente viene definita "affaticata" ed è da sostituire.
BARILETTO =
Scatola cilindrica "A" contornata da un bordo sul quale è ricavata la dentatura della prima ruota dell'orologio, la ruota di carica. La scatola è chiusa da un coperchio "B" e gira attorno all’albero del bariletto. Contiene la molla motrice attaccata alla parete interna del bariletto con la brida ed all’albero del bariletto con il coquillon.
La ruota di carica (Fig.17) ingrana con il primo pignone del ruotismo posto sulla ruota dei minuti. Il bariletto gira lentamente, compiendo una intera rotazione in circa 6/8 ore.
BARRA
Elemento realizzato in metallo, in genere una struttura tipo ponte semplificato, in cui si imperniano gli alberi degli ingranaggi.
BASCULA =
Leva che può muoversi attorno ad un suo centro di oscillazione e che è fornita di uno o più bracci;
nell’orologio semplice ve ne è una nel meccanismo di carica e di messa all’ora.
BASCULA DELLA RUOTA DI RINVIO DEL CRONOGRAFO =
Porta la ruota di rinvio del cronografo; lo spostamento di questa bascula ha per effetto di trasmettere il movimento dalla ruota conduttrice alla ruota centrale del cronografo mettendo così in moto la grande lancetta.
BASCULA DELLA RUOTA DI RINVIO DELLA CONTAMINUTI =
(nel cronografo) Porta l’omonima ruota ed ha il compito di avvicinare od allontanare i denti di questa nel raggio di azione del dito.
BASSINE =
(T. francese) Indica un tipo di cassa in cui tutte le sue parti sono lisce, così da dare l’impressione di essere costruita in un pezzo unico.
BATTUTA
Rumore tipico emesso dal moto alterno dello scappamento (detto anche battito).
BILAMA =
Lamina composta da due metalli a diverso coefficiente di dilatazione, saldati tra di loro: è impiegata nei bilancieri per la compensazione della temperatura. I due metalli usati sono l’ottone e l’acciaio oppure l’ottone e l’acciaio-nichel.
BILANCIERE =
Organo che con le sue oscillazioni regolarizza la velocità di rotazione del ruotismo dell'orologio.
Maggiore è la sua libertà d'oscillazione, maggiore è il suo isocronismo.
BILANCIERE BIMETALLICO COMPENSATO =
La corona del bilanciere, tagliata in due punti simmetrici, è formata da due metalli saldati insieme, acciaio all’interno ed ottone all’esterno: questi, avendo un diverso coefficiente di dilatazione, fanno aprire le semi-corone tagliate quando la temperatura diminuisce, aumentando così il suo raggio di girazione, fatto che provoca ritardo. Viene così compensata la variazione di elasticità della spirale che, irrigidendosi, fa anticipare l’orologio. Il contrario si verifica quando la temperatura aumenta. Sulla corona si trovano delle viti: allontanandole od avvicinandole al taglio si può ottenere una compensazione maggiore o minore. Questo bilanciere può compensare con precisione gli effetti delle variazioni di temperatura solo a quelle estreme (per es. +4 e +36° C). Alle temperature intermedie si registra un errore, definito errore secondario. Non deve essere associato a spirali compensatrici.
BILANCIERE GUILLAUME =
Di aspetto e di funzionamento identico al precedente. In questo però all’acciaio è stata sostituita una lega di acciaio-nichel al 42/44% di nichel. Questa sostituzione lo rende praticamente indenne dall’errore secondario. È anche detto "Bilanciere Integrale" perché i risultati ottenibili sono i migliori. Per il suo elevato costo, derivante dalla sua complessa taratura, è riservato a pezzi unici o ad orologi destinati a concorsi di cronometria.
BILANCIERE MONOMETALLICO A VITI =
Le viti presenti sulla corona di questo bilanciere consentono di variarne il momento di inerzia, quindi di regolare a mezzo di esse l’anticipo o il ritardo. Ciò si ottiene rispettivamente alleggerendo con la fresatura le teste delle viti o appesantendole con piccole rondelle sotto le loro teste; con lo
stesso metodo si ottiene la sua equilibratura.
BILANCIERE MONOMETALLICO SEMPLICE =
A corona liscia. Costituito da un solo metallo (ottone, maillechort, glucydur), è oggi molto diffuso e sempre associato ad una spirale compensatrice di tipo Elinvar (oppure Metelinvar, Isoval, Nivarox, evoluzioni dell’Elinvar) il cui coefficiente termoelastico è basso e risente poco delle variazioni di temperatura.
BISELLATURA =
Asportazione a mezzo di limatura o di tornitura degli spigoli vivi di leve, bascule, ponti, ecc.: è una lavorazione di rifinitura estetica riservata a prodotti di alta qualità.
BISOLFURO DI MOLIBDENO =
Lubrificante moderno, in polvere od in sospensione oleosa, usato dall’industria orologiera per le molle e per lo scappamento: ha il vantaggio di non diventare colloso, ma è ancora poco usato dai riparatori perché di non semplice applicazione (soprattutto la versione in polvere).
BLU =
Colore che acquista l’acciaio quando è sottoposto a rinvenimento a mezzo di riscaldamento a 290/300° C. Le vecchie molle motrici, le spirali, le viti, venivano rinvenute al blu anche per evitarne l’ossidazione.
BOCCOLA
Anello al cui interno ruota un albero o un’asse. La sua funzione è quella di offrire una guida alla rotazione, diminuendo gli attriti. Può essere di ottone o di berillio (di norma si usano rubini sintetici).
BOLLETTINO UFFICIALE DI MARCIA =
Documento che riassume il comportamento di un orologio sottomesso a prove in un Osservatorio Astronomico Nazionale. Solo se l’orologio supera certe prove di precisione può fregiarsi del titolo di "Cronometro con bollettino", relativo solo all’orologio testato. Diverso è invece il "Certificato di cronometro": la casa produttrice presenta un certo numero di orologi all’Osservatorio, che costituiscono un campione. Se le prove vengono superate dagli orologi presentati, tutti gli orologi prodotti dalla casa con quelle caratteristiche hanno diritto al Certificato di cronometro.
BOTTONE DEL DISCO =
(S.: Caviglia d’impulso, Ellipse) Cilindretto sporgente inferiormente dal disco d’impulso che è montato sull’asse del bilanciere. Serve da collegamento tra la forchetta dell’àncora ed il bilanciere stesso durante l’impulso. Può avere forma semi- cilindrica, triangolare od ellittica (da cui ellipse). Quest’ultima forma non viene più impiegata.
BRACCI Sono così denominati i raggi delle ruote dentate.
BRIDA =
Tratto di molla che ha la funzione di mantenere collegata l’estremità della molla stessa alla parete del bariletto: questo collegamento può essere fisso o a slittamento. Nel primo caso la funzione della brida è solo quella di far svolgere la molla nel modo più concentrico possibile all’albero del bariletto evitando spinte laterali, nel secondo caso anche di far slittare l’adesione della molla sulla parete del bariletto in modo da evitare una sua sovratensione. La brida a slittamento è impiegata nei bariletti degli orologi automatici.
BRUNITURA =
(S.: Pivottatura) Procedimento di accurata lucidatura dei perni degli organi rotanti dell’orologio. Ha la finalità di ridurre l’attrito dei perni nei fori nei quali ruotano e quindi la loro usura. Per essere efficace, deve essere condotta su perni dai quali siano state precedentemente eliminate le eventuali asperità.
CADUTA =
Angolo percorso a vuoto dal dente della ruota di scappamento dopo l’impulso su una leva dell’àncora per andare ad appoggiarsi sul piano di riposo dell’altra leva. Si distingue una caduta esterna ed una interna a seconda che essa avvenga tra le due leve dell’àncora o all’esterno di queste. La caduta ha un valore angolare da 1°,30’ a 3°. È uno spreco di energia ma è indispensabile per far fronte alle inevitabili tolleranze di lavorazione: è quindi necessaria per garantire il funzionamento dello scappamento. In quelli di alta qualità si cerca di contenerla al minimo.
CALENDARIO =
Orologio il cui quadrante, oltre alle indicazioni orarie, riporta le indicazioni del calendario. Queste possono andare dalla semplice data del mese a quelle più complete comprendenti il giorno del mese, quello della settimana, il mese dell’anno e le lunazioni: in quest’ultimo caso lo si definisce
"calendario completo".
CALENDARIO PERPETUO =
(S.: Perpetuale) Oltre alle indicazioni del calendario completo (qualche rara volta riporta anche il millesimo del secolo) passa automaticamente dal 30 al 1° del mese successivo quando il mese ha trenta giorni. Inoltre indica la data giusta anche alla fine di febbraio nell’anno bisestile.