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Nome: Classe: Data:. E voi, cosa ne pensate? Dove va e cosa diventa quello che ingerite? Disegnatelo sul foglio A3 che avete a disposizione.

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Academic year: 2022

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SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute I

Cosa accade agli alimenti che ingeriamo?

“Quando mangiamo, ingeriamo degli alimenti dalla bocca e li espelliamo sotto forma di feci”, dice Tommy.

“Ma allora, se li espelliamo, come fanno i nostri organi a nutrirsi?”, replica Lara.

E voi, cosa ne pensate?

Dove va e cosa diventa quello che ingerite?

Disegnatelo sul foglio A3 che avete a disposizione.

Ogni gruppo dovrà riassumere su un foglio le informazioni fornite dai documenti seguenti.

(2)

SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute II

Doc 1 Dove passa quello che mangiamo e quello che beviamo?

Sarah: “Gli alimenti che ingeriamo vanno in una sacca chiamata stomaco.”

Omar: “No, vanno in un tubo che passa nella pancia e poi riesce.”

Julie: “Ci sono due percorsi, uno per i cibi solidi e uno per i liquidi.”

E voi come avete affrontato il problema?

È possibile seguire il tragitto degli alimenti grazie a delle radiografie. Esse sono state realizzate grazie all’ingestione di un liquido di contrasto (che risulta opaco ai raggi X).

Sulle radiografie, il tubo digerente risulta essere bianco.

Nella bocca i denti masticano gli alimenti e le ghiandole salivari emettono la saliva che impregna gli alimenti trasformandoli in una pasta molle.

Con la deglutizione, gli alimenti arrivano nell’esofago.

In seguito passano nello stomaco, che è una grande sacca che rimesta gli alimenti e li impregna di succhi digestivi.

Dopo un po’ di tempo vanno nell’intestino tenue dove sono rimescolati con altri succhi digestivi e con della bile, che provengono da altri organi.

Una parte degli alimenti (gli scarti) attraversa lentamente l’intestino crasso prima di essere evacuata attraverso l’ano.

Schema dell’apparato digerente

Radiografie di differenti parti del tubo digerente

(3)

SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute III

Doc 2 Fare la verticale… senza vomitare

Gli alimenti avanzano nell’esofago e nell’intestino tenue grazie a delle contrazioni muscolari delle loro pareti.

Queste contrazioni si propagano come un’onda.

All’entrata e all’uscita dello stomaco si trovano dei muscoli che, contraendosi, chiudono questa sacca quando essa è piena.

È per questa ragione che, anche se ci mettiamo a testa in giù, non rigurgitiamo quello che abbiamo mangiato.

Nei neonati questi muscoli non sono ancora ben formati e dunque non hanno una forte contrazione, per questa ragione essi hanno la tendenza a vomitare spesso dopo mangiato. (Chiedete alla vostra mamma se non è proprio così!)

Doc 3 Come si presenta il contenuto dei diversi organi?

In queste fotografie (di una dissezione) puoi osservare alcuni organi di un coniglio ed il loro contenuto.

Stomaco

Intestino tenue

Intestino crasso

(4)

SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute IV

Doc 4 Masticare o non masticare?

Un adulto possiede 32 denti: essi comprendono gli incisivi, che servono a tagliare, e i premolari e i molari, che servono a masticare il cibo. La masticazione è essenziale. In effetti un alimento ingerito senza essere masticato non è sufficientemente impregnato di saliva e dunque sarà digerito in modo inadeguato e con tempi più lunghi.

Doc 5 Il ruolo della bile

La bile è prodotta dal fegato ed è immagazzinata nella vescicola biliare. Essa è emessa nell’intestino tenue durante la digestione e facilita la scomposizione e la digestione dei grassi.

Un piccolo esperimento…

Questa esperienza serve per comprendere in modo più approfondito il ruolo della bile.

Riempire metà di una provetta con acqua e l’altra metà con dell’olio.

Scuotere la provetta (tenendo chiusa la parte aperta con il pollice) e osservare. Ripetere l’esperienza ma questa volta aggiungendo qualche goccia di detersivo (che svolge un ruolo molto simile alla bile) e osservare.

Cosa fa la nostra bile sperimentale (il detersivo)?

Perché essa facilita la digestione?

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SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute V

Doc 6 Qual è il ruolo dei succhi digestivi?

Nel 1787, Lazzaro Spallanzani fu il primo a tentare delle esperienze sulla digestione per riuscire a comprendere come essa agisse.

In effetti Spallanzani aveva avanzato l’ipotesi che la digestione non fosse solamente un’azione di separazione meccanica degli alimenti.

Ecco cosa scrisse:

Per analizzare l’azione del sistema digestivo ingerire una piccola borsa di tela contenente della mollica di pane. Aspettare che essa passi attraverso il sistema digestivo (24 ore circa) ed espellerla con le feci.

L’analisi del sacchetto (che non presenta nessuna apertura) mi ha permesso di osservare l’assenza della mollica di pane. Ulteriori esperienze di questo tipo (con sacchetti contenenti diversi tipi di alimenti) hanno dato lo stesso esito.

Le esperienze di Spallanzani permisero di confermare le sue ipotesi iniziali?

………

………

In effetti i succhi digestivi contengono degli enzimi che SCOMPONGONO chimicamente gli alimenti in “parti” più piccole dette nutrienti. Questi possono in seguito essere assorbiti attraverso la parete intestinale.

A questo punto dovreste essere in grado di comprendere cosa sono gli scarti che ritroviamo nell’intestino crasso e che vengono poi espulsi.

………

………

Ci sono diversi succhi digestivi

Luogo di produzione del succo digestivo

Nome del succo

digestivo Quantità emessa

per giorno (in litri) Luogo d’azione del succo digestivo

Bocca Saliva 0,8 – 1,5 Bocca

Stomaco Succo gastrico 1,5 – 2 Stomaco

Pancreas Succo pancreatico 2 Intestino tenue Intestino Succo intestinale 4 Intestino tenue

(6)

SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute VI

Doc 7 Il nostro stomaco in una provetta

Mettere due piccoli pezzi di carne in due provette contenenti:

- provetta di sinistra: carne e acqua;

- provetta di destra: carne, acqua e succo gastrico (contenente enzimi).

Conservare le provette a 38°C ed agitarle di tanto in tanto. Osservare il loro contenuto quattro ore più tardi.

La medesima esperienza potrebbe essere fatta usando della carne macinata.

In questo caso che risultato ci si potrebbe attendere?

………

………

………

All’inizio dell’esperienza Alla fine dell’esperienza

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SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute VII

Doc 8 L’assorbimento dei nutrienti

Introducendo una piccola sonda nel tubo digerente di una persona è possibile prelevare dei piccoli campioni in vari punti. È possibile in seguito analizzare la composizione dei campioni prelevati.

Quantità di nutrienti nel tubo digerente dopo un pasto contenente proteine, grassi e zuccheri

Doc 9 Un intestino tenue di 300 m

2

di superficie!

Come è possibile?

La parete interna dell’intestino tenue (che misura 7-8 m) presenta numerosi ripiegamenti, i quali a loro volta sono provvisti di piccole anse chiamate villi intestinali (circa 10 milioni).

Questi ultimi sono alti mezzo millimetro e sono molto vicini gli uni agli altri. In questo modo la superficie interna dell’intestino tenue aumenta notevolmente.

Intestino tenue visto ad occhio nudo

Parete interna (x 150)

Villi intestinali (x 150, in sezione)

Nutrienti derivati da:

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SP alimentazione (apparato digerente) - L’uomo e la salute VIII

Doc 11 Il sangue arriva all’intestino tenue e poi riparte.

Ci sono differenze nella sua composizione?

Quantità di glucosio nel sangue quando arriva all’intestino tenue e quando parte.

Doc 10 Il “segreto” dei villi intestinali

L’intestino tenue è fortemente irrigato e i vasi sanguigni raggiungono il centro di ogni villo. La parete dei villi, che separa i nutrienti dal sangue, è estremamente fine.

Il passaggio dei nutrienti dall’intestino tenue verso il sangue si chiama ASSORBIMENTO INTESTINALE.

Villi intestinali e capillari sanguigni.

(x 150)

Riferimenti

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