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3mS5*F

III Commissione consiliare permanente

XI LEGISLATURA

III Commissione

VERBALE n. 14

Seduta del 15/03/2021 ore 12,00

Ordine dei Giorno;

1. Audizione richiesta dall' Associazione A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone Down) Sezione di Brindisi sul tema: ''Problematiche riguardanti i centri Diurni socio educativi e riabilitativi 'Villa Cavaliere', 'Oltre l'orizzonte', 'Dante Cappello', 'Pino Pagliara'".

2. Audizione richiesta da Confcooperative Sanità Puglia, dell'Assessore alla Sanità, del Direttore dipartimento Salute, sul tema: "Ricoveri di estrema urgenza previsti e permessi dal comma 8 dell'articolo 3 del Regolamento reg.le n.4/2007 - Cooperativa OSA - Mesagne".

3. Audizione richiesta dal Coordinamento Centri diurni provincia di Lecce sul tema:

"Situazione grave del centri diurni per disabili della provincia di Lecce".

Presidenza: Mauro Vizzino.

Commissari presenti: Gabellone

Commissari presenti da remoto: Galante, Ciliento, Splendido., Conserva, Mazzetta, Di Gregorio, Ferrini

Commissari assenti: Mazzarano,

Per la Giunta regionale: Assessore Lopalco, Assessore Barone Per il Dipartimento: dott. Vito Montanaro.

Per la Struttura della III Commissione sono presenti: la dirigente dott.ssa Di Cosmo, la funzionarla P.O. dott.ssa De Nicolò.

Alle ore 12.15 il Presidente Vizzino apre i lavori della III Commissione consiliare e,

dopo aver salutato ì commissari dichiara aperta la seduta e cede la parola alla rappresentante dell'Associazione AIPD, per relazionare in merito all'audizione

richiesta, la quale spiega che a partire dalla fine del 2013 le Convenzioni stipulate con

le ASL dai Centri Diurni socio-educativi e Riabilitativi ex Art. 60 del R.R. 4/2007,

scadono e non vengono mai più rinnovate. La Provincia di Brindisi è stata l'unica,

sull'intero territorio pugliese, ali'interno delia quale nessun Centro Diurno ha ottenuto il rinnovo della convenzione. . Le stesse convenzioni prevedevano in particolare la

materie di competenza: Assistenza Sanitaria, Servizi Sociali indirizzo: Via Gentile, 52- 70126 - Bari, tel. 080/5403449 - 2125

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corresponsione di una quota-parte della retta degli utenti anche in caso di loro

assenza. Da quando le convenzioni sono scadute e non più rinnovate, le assenze non vengono più corrisposte alle strutture, le quali sono comunque obbligate a mantenere il personale obbligatorio in essere (come previsto dallo stesso Regolamento Regionale, secondo una proporzione di un operatore ogni 5 utenti, assunto con CCNL della

categoria Cooperative Sociali, più 1 OSS ogni 15 utenti), retribuito, chiaramente, anche nei giorni in cui gli utenti non frequentano la struttura. . Sempre dette

convenzioni prevedevano una maggiorazione della retta per gli utenti valutati come

"Gravissimi", a fronte della garanzia, da parte della struttura, di un rinforzo del

personale specializzato per le loro particolari tipologie di disabilità. Qui è il caso di far presente che la valutazione di "Gravissimo", fino al 2013, perveniva alle strutture attraverso l'autorizzazione all'ingresso fornita alla struttura dalla Unità di Valutazione Muitidimensionale, organo della ASL, preposto a valutare ed autorizzare gli utenti alla frequenza dei Centri Diurni. A far data dal 2014 le maggiorazioni destinate al

mantenimento degli utenti gravissimi non sono più state corrisposte alle strutture e le autorizzazioni all'ingresso non contenevano più una valutazione della gravità

dell'utenza, il che significa che anche gli utenti con disabilità molto gravi, che quindi necessitano di assistenza continua e specifica, venivano valutati alla stessa stregua di utenti autonomi e/o parzialmente autosufficienti. Nel Gennaio 2019 è stato emanato il Regolamento Regionale 5/19, il quale dispone che tutti i Centri Diurni, al fine di essere autorizzati al funzionamento, devono seguire delle specifiche procedure di

"Accreditamento", adeguando i propri requisiti strutturali ed organizzativi a dette

procedure. Tale Regolamento, che in maniera evidente si discosta dal precedente,

caratterizzando i Centri diurni come strutture semi-residenziali ad alta densità

sanitaria e quindi non più destinate al recupero delle autonomie funzionali ed al re inserimento sociale degli utenti, prevede altresì una ricognizione dei posti disponibili

su tutto il territorio regionale. In questa attività di ricognizione le strutture che non erano state convenzionate alla scadenza dei precedenti contratti con la ASL (quindi tutti i Centri diurni di Brindisi e provincia) sono state penalizzate, in quanto è stata

data la priorità di accreditamento ai posti già occupati nelle strutture contrattualizzate

con le ASL di riferimento. Ciò non ha tenuto conto del fatto che su Brindisi molti utenti

già frequentanti le strutture da diverso tempo perderanno la retta sanitaria per la frequenza e saranno costretti ad andare in altre strutture, non necessariamente

esistenti nel proprio territorio di residenza. Per una persona con disabilità ciò potrebbe comportare: destabilizzazione, cambio di equilibri, disadattamento ed in aicuni casi subentro di patologie psichiatriche e/o depressive. 5. Nel periodo di emergenza legato al Covid-19 la Regione Pugiia, con la Disposizione Regionale 1036 del 02/05/2020, riconosce agli utenti che decidono di non frequentare fisicamente i Centri diurni, al solo scopo di prevenire il contagio, la possibilità di usufruire di prestazioni domiciliari e/o a distanza. Di conseguenza le strutture sono autorizzate a fornire queste

prestazioni a fronte della corresponsione della parte sanitaria della retta (50%). Il restante 50%, che dovrebbe essere corrisposto alla famiglia dal Buono Servizio di Conciliazione, viene completamente negato a causa di una incompatibilità con una disposizione Europea, così come comunicato e specificato nelle Circolari Regionali a seguire. Il che significa che gli stessi utenti per i quaii le strutture forniscono

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III Commissione consiliare permanente

prestazioni domiciliari e/o a distanza, vengono pagati alle strutture al 50%. Ma le strutture sono comunque obbligate a mantenere i parametri del personale previsti dal Regolamento Regionale, ossia 1 Educatore ogni 5 utenti ed 1 OSS ogni 15 utenti.

Infine viene rappresentato la problematica legata al trasporto disabili, i cui costi, complice il rispetto delle misure di distanziamento, ormai pesano sui bilanci delle famiglie di pazienti, ultra fragili, in modo non più sostenibile.

Il Presidente da la parola alla rappresentante dell'Associazione Coloriamo il mondo la quale rappresenta la mancanza di centri diurni specifici per l'autismo 60 quater come

previsto dal regolamento regionale. Questa grossa mancanza aggravata dalla

Pandemia sta producendo effetti disastrosi sìa sui soggetti che sulle famìglie lasciate completamente sole. L'assenza sul territorio di centri diurni specifici per l'autismo provoca una mancata possibilità di sviluppo delle potenzialità dei soggetti con

autismo, e questo molto spesso per colpa di lungaggini burocratiche o assegnazioni di autorizzazioni a procedere che rimangono poi sulla carta per troppo tempo. Vanno create in tempi brevissimi le condizioni affinchè i danni enormi provocati dal Covid 19 (non ultimo il totale ricadere sulle famiglie la gestione di crisi comportamentali,

destabilizzazione totale del soggetto che non riesce a elaborare quello che sta accadendo) non producano effetti irreversibili.

Il presidente propone di anticipare la discussione del punto n. 3 all'o.d.g. essendo affine al punto n.l appena discusso, quindi passa la parola al Sig. Caracuta,

rappresentante del Coordinamento dei Centri diurni della provincia di Lecce il quale

deposita un cohtributcyich&«Ì Mlega^

A questo punto il Presidente fa intervenire l'Assessore Barone la quale dichiara che

sarà fatto tutto il possibile per recuperare fondi per finanziare tutte le domande

pervenute a valere sulla procedura dei Buoni servizio minori, disabili e anziani.

Il Presidente passa la parola al dott. Montanaro il quale dichiara che si lavorerà per

definire se necessario, un accordo derogatorio in relazione alle procedure di

autorizzazione e accreditamento, mentre sulla questione del Trasporto disabili spiega

che la competenza dovrebbe passare a pieno titolo al settore del Welfare, con un

trasferimento di fondi dedicati.

Chiedo la parola il Consigliere Pagliaro il quale afferma che i centri diurni per disabili della provincia di Lecce sono al collasso economico e gestionale e che ancora una volta si rilevano disparità di trattamento fra le diverse AsI e i diversi territori regionali, disparità ancor più inaccettabili in questo caso, visto che a patirne le conseguenze

sono i soggetti più fragili della nostra comunità.

Interviene il Commissario Gabellone il quale propone che le AsI redigano una puntuale relazione per analizzare se vi sono delle disomogeneità territoriali.

Interviene il Consigliere Metallo per anticipare che formulerà una richiesta di audizione specifica relativa alle problematiche delle persone affette da autismo.

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Il Presidente Vizzino dichiara che l'attenzione della Commissione su queste

problematiche sarà massima, non solo per tutelare le esigenze dei Centri diurni ma

soprattutto per tutelare le famiglie.

Interviene l'assessore Lopalco per confermare l'inclusione del soggetti affetti da autismo nella categoria dei disabili gravi per i quali, secondo il nuovo piano vaccinale regionale, la campagna di immunizzazione partirà subito dopo Pasqua, l'assessore ha aggiunto che contestualmente saranno vaccinati anche tutti coloro che si prendono

cura di loro.

Il Presidente apre la discussione sul punto n. 2 all'o.d.g. e cede la parola al Presidente di Confcooperative il quale illustra la ratio della sua richiesta di audizione relativa al fatto che nelle strutture non convenzionate della Cooperativa Osa di Mesagne, per i cosi detti ricoveri di urgenza non viene riconosciuta la stessa retta riconosciuta alla strutture convenzionate ed infine formula una richiesta specifica alla Commissione ovvero che venga creato un Tavolo tecnico che possa affrontare e trovare soluzioni concrete alle varie problematiche rappresentate.

Il Presidente Vizzino e il Consigliere Metallo condividono l'ipotesi di istituire un tavolo tecnico, che funga da strumento di confronto operativo con le strutture amministrative

per addivenire alla risoluzione delle problematiche rappresentate.

Infine interviene il Consigliere Pendinelli per evidenziare che è necessaria una scaletta

operativa e concreta che consenta di capire quello che si può fare, per risolvere le questioni poste all'attenzione della Commissione, e anche per capire quali debbano

essere le priorità di intervento.

A questo punto, non essendoci più altri interventi alle 14.20

discussione.

Presidente chiude la

Letto, confermato e sottoscritto

Il Cons. Segretario

Tupputi G'ius^pe

Tizian

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Ili Commissione consiliare permanente

Il presente verbale è stato approvato nella seduta del ^^^

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La situazione dei centri diurni delia Provincia di Lecce è ai collasso economico e gestionale.

La confusione creata dalla Regione non permette una tutela sanitaria per il soggetto disabile di recupero, di mantenimento funzionale e di continuità a causa dei rinnovi trimestrali imposti alle asi che hanno modificato gli inserimenti bloccandoli al 31/0^021 e dei nuovi inserimenti nelle strutture creando non pochi problemi per gli utenti e per le loro le famiglie. Con riferimento al blocco degli inserimenti quando verremo convocati forniremo le copie delle richieste prodotte dalle famiglie con regolare timbro e protocollo ASL.

Il tutto in grave violazione all'art. 30 dei livelli essenziali di assistenza, art.l, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502.

"Con DGR n. 2153/2019 e con DGR n. 2154/2019 sono stati approvati gli atti ricognitivi attuativi rispettivannente del R.R. n. 4/2019 e dei R.R. n. 5/2019, per cui dai 01/12/2019 è decorso il termine per la presentazione delle istanze di conferma dell'autorizzazione all'esercizio e/o dell'accreditamento da parte delle strutture sociosanitarie già autorizzate al funzionamento". Contestualmente, " la Regione [ha dato]

mandato ai Dipartimenti di Prevenzione di verificare il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi previsti dalla intervenuta normativa regionale in tema di strutture sociosanitarie, ai fini del rilascio dei provvedimenti definitivi di autorizzazione all'esercizio". Tuttavia, a fronte di quanto imposto per Iegg0^ "la decorrenza delle [nuove] tariffe di cui [alla DGR 1502/2020J avverrà alla data di adozione dei provvedimenti regionali di rilascio delle autorizzazioni all'esercizio e/o delle autorizzazioni all'esercizio ed

accreditamento ai sensi del RR n. 4/2019 e RR n. 5/2019 e comunque la decorrenza non può avere effetto retroattivo rispetto alla dato di pubblicazione dei presente provvedimento".

Situazione aggravata maggiormente con nota circolare DGR n. A00_18yi981^021 del 0502^021 che in riferimento al Regolamento Regionale del 23 luglio 2019, n. 16 "Disposizioni in materia di accreditamento-

approvazione manuali di accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie" proroga i termini di un

anno la Fase "DO" al febbraio 2022.

Indubbiamente un'anomalia, se si tiene conto che I Centri Diurni sono obbligati per legge

all'adeguamento (strutturale, tecnologico e organizzativo), oggetto di verifica da parte delle ASL, e

dall'altra beneficiare ancora delle tariffe in vigore ai sensi della DGR 3032^010. Sinteticamente, con l'aumentare del costì (soprattutto di personale, dovuto all'Introduzione di figure professionali sanitarie

quali il Direttore Sanitario, il Consulente Medico, non compresi - precedentemente - in pianta organica nonché dalle ulteriori spese riferite a sanificazioni e dispositivi antì Covid), i Centri Diurni disabili

fetturano € 62,2Vdie, ì Centri Diurni Alzheimer fatturano € 63,6S/die (vecchie tariffe) per soggetto

"effettivamente frequentante" (di cui il 50% a carico della ASL e il 50% a carico degli ambiti). Tale riduzione (applicata nonostante I costi fissi nel frattempo "aumentati"), è aggravata dalle ripetute assenze (periodo emergenziale) ma soprattutto dell'Incertezza del tempi di erogazione. A tìtolo di esempio, la quota del 50% spettante agli Ambiti Sociali relativa al mese di ottobre 2020, non è stata ancora

"fatturata" perché si rimane In attesa di "rinnovo della convenzione" (a seguito di manifestazione di interesse della struttura, associazione degli utenti, approvazione delle graduatorie, ecc.), determinando una esposizione finanziaria non piìi sostenibile. Segnaliamo anche, che moltissimi Centri Diurni non hanno ancora ricevuto il "famoso" 15% per le spese di gestione del lock down dall'anno 2020.1 tempi di conclusione iter amministrativo per tutte le strutture della provincia, sono Incerti stante anche le

"problematiche" legate al rinnovo contratto degli operatori dell'Ambito Sociale Lecce.

Pertanto, la pubblidzzata "presa in carico graduale dei paziertti già dai 01/07/2020 (30%), per giungere ad un 60% già dal 01/09/2020, per poi arrivare ai 100% con i'accreditamento definitivo a valere sul bilando 2021" ((ittps://press.regÌone.puglia.lt/-/rsa-e-centri-diumi-giunta-%C2%A0approva-%C2%A0dellbera- suaccreditamenti-e-nuovi-posti), seppure in parte "giustificata" e ritardata dall'emergenza covid, rischia

oggi di minare definitivamente la sopravvivenza dei Centri stessi.

I/I CHieOIAMn ITPMPI PREVISTI PER L'ACCRPOfTAMENTO E LA CONTRATTUAt,l2ZAZIOm E DA QUANDO VENGONO APPUCATE LE NUOVE TARIFFE?

Msto che le strutture del barese e del foggiano sono già contrattualizzate da temPOÌ

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Inoltre in riferimento all'autorizzazione di nuove strutture VI CHIEDIAMO, vista la Usta di attesa nel vari distretti e vista la necessità emersa dal Abbisogno, auali sono i temo! previsti?

Contrariamente a quanto previsto con DGR 151^020 "Approvazione tariffe regionali per le prestazioni sociosanitarie erogate dalle strutture sociosanitarie per soggetti non autosufficienti e disabiii", la Regione

Puglia non ha inserito nel costo tarif^ il costo inerente il trasporto.

Pertanto chiediamo alla Regione di "affrontare il tema dei trasporto degli utenti che frequentano i Centri diurni sociosanitari, alfine di meglio disciplinare e stabilire quali siano i soggetti legittimati ed effettuare il predetto servizio, oltre che a stabilire le competenze in tema di remunerazione dei servizio di trasporto e le relative tariffe (demandando] ad un ente esterno, ovvero ad un tavolo tecnico appositamente istituito, di effettuare uno studio ad hoc relativo alla problematica dei trasporti da e verso i Centri diurni sociosanitari per gli utenti che usufruiscono dei servizio " (criticità rilevata in data 07/09/20 dai Sindacati firmatari e non firmatari dei CCCC.NN.LL. del settore sociosanitario e dall'ANCI-Puglia).

A tale proposito, si ritiene necessario e urgente "definire i soggetti legittimati per il servizio trasportd' e rivedere - eventualmente - la "remunerazione dei servizio", dal momento che nella sola Provincia di Lecce il

predetto servizio non è uniformato: alcuni Centri beneficiano "gratuitamente" del trasporto, altri devono sostenere costi aggiuntivi (non ricompresi nella tariffa del 2010 e in quella del 2020), nettamente superiori alla quota riconosciuta oggi dagli Ambiti (€ 3,11). Si ribadisce, ancora, che - in questa fase emergenziale - i Centri che erogano direttamente II Servizio sono gravati da ulteriori costi determinati dal "distanziamento sociale" che presuppone non più un solo collegamento, ma almeno tre collegamenti a parità di utenti.

a risuHa che nella ASL dì Bari le strutture art. 60 fatturano alla osi di riferimento la quota trasporto con una fatturazione distinta. Questo costituirebbe una arave violazione della normativa reaionale.

Nonostante le inequivocabili difficoltà economiche, si rendono necessari da parte della Regione Puglia - anche - opportuni chiarimenti riferiti ai "profili professionali". In particolare, molti Centri Diurni sono in

"confusione" soprattutto la qualifica di «educatore», per i quali - ai fini dei requisiti per l'accreditamento di cui al punto 8.1.6 risorse umane dell'art. 8 del Reg. Reg. n. £1^019 - si stabilisce che il "possesso dei

requisiti di accesso deve risultare identici a quelli richiesti per l'accesso al SSN" (ovvero Educatore Socio

Sanitario). Tuttavia, in questa fase, la Regione Puglia - relativamente agli "educatori professionali in servizio nella struttura alia data di entrata in vigore dei regolamento" - ha "(contemplato transitoriamente] il

possesso di idoneo titolo (D.M. 8 ottobre 1998, n. 520 - DM. 27 luglio 2000)" e rinviato "a quanto previsto

dall'art. 46 del R.R. n. 4/2007 per quanto compatibile con la normativa nazionale e regionale in materia di professioni sociosanitarie" (educatore socio pedagogico).

Nel nostro caso, trattasi sostanzialmente di "personale" impegnato nei Centri Disabili da diversi anni che

hanno conseguito il titolo di "educatore professionale socio pedagogico" (corso di Laurea L_19), ai quali

sono state riconosciute "funzioni, competenze e titolo", allorquando la "figura di Educatore professionale socio-sanitario" non era ancora prevista, ne esistevano a quel tempo specifici "percorsi di studio". Pertanto,

"al fine di promuovere la qualità delle prestazioni erogate dalie strutture e dai servizi oggetto del presente regolamento e di tutelare e valorizzare le esperienze professionali acquisite dagli operatori" si chiede - per gli "educatori" attualmente inseriti nei Centri Diurni - la possibilità di integrare il titolo in possesso (in

collaborazione con Università, Regione Puglia e ASL), ovvero "promuove percorsi di formazione

professionale per la riqualificazione di operatori già in servizio alia data di entrata in vigore del presente regolamento, pur non in possesso dei titoli di studio richiesti dalle normative successive, purché non in

contrasto con le norme comunitarie e nozionaii vigentr (come richiamato nel Reg. Reg. n. 5^019 e stabilito

con l'art. 46 del Reg. Reg. n. 4^007).

In riferimento ai buoni Servizio per Disabili e Anziani non autosufficienti, relativa alla finestm della annualità 2020/2021 risulta essere stato finanziato in questi giorni solo il 40% circo delle richieste fatte dalle famiglie. Situazione grave intanto per il ritardo dell'approvazione delle graduatorie che sarebbero dovute essere approvate ed essere operative dal 1 Ottobre 2020 per permettere alle strutture di coprire i costi del personale (ad oggi non sono ancora operative in quanto non sono stati predisposti i controtti do porte degli ambiti) ed alle famiglie che si ritroverebbero a

pagare il 50% della retta prevista circa €. 700,00 per gli utenti Disabili e € 875,00 per gli Anziani affetti da demenza/Alzheimer mensili con grave disagio economico ed organizzativo.

Vista l'emergenza Covid Vi chiediamo di poter inserire 5 giorni al mese di eventuale assenza senza

ulteriore giustifica.

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In tema emeigenzìaie da Givfd 19, riteniamo opportuno sottolineare l'importanza di estendere anche ai

centri diurni la facoltà di sottoporsi a vaccinazione. È indubbia la priorità nei confronti degli operatori

sanitari delle strutture pubbliche/private nonché delle Residenze Sanitarie Assistenziali. Tuttavia, suggeriamo la possibilità di estendere la platea dei "vaccinati" anche a coloro che operano nei Centri Diurni al pari degli operatori delie RSA.

Non è superfluo Ipotizzare che i "rischi di contagio di una semi-residenza sono sicuramente più elevati rispetto ad una struttura residenziaie (protetta), tenuto conto del contatto diretto/costante/ripetuto tra famiglie/utenti/Centri/mondo esterno".

Per ultimo vi chiediamo, in riferimento al Decreto n. VipLQ convertito in Legge 7V2XI che ha erogato alia Regione Puglia € 2.760.000,00 destinati alle strutture semiresidenziaii per disabili, il rimborso per le spese derivanti dall'adozione di sistemi di protezione dei personale e degli utenti

Si confida in una "soluzione delle problematiche evidenziate" per scongiurare la "chiusura dei Centri Disabiii" stante le oggettive difficoltà riscontrate e si resta a disposizione per ulteriori integrazioni e

chiarimenti.

Si ringraziare anticipatamente per l'impegno assunto e si porgono cordiali saiuti.

i sottoscrittori di questo documento hanno costituito un coordinamento provinciale della Provincia

di Lecce che rappresenterà le istanze sopraelencate e le successive che saranno oggetto della gestioni delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità e non autosufficienti (ex art. 60,

60 ter, 60 qater, art. 105).

La persona referente delegata a rappresentare il coordinamento con eli uffici Regionali e con la AsI

distrettuale sarà il:

Sig.CESARE CARACUTA

e-mail cop.donbosco©libero.it contatti 3387232179

(9)

FIRMATARI DEL COORDINAMENTO DEI CENTRI DELLA PROVINCIA DI LECCE

COOPERATIVA SOCIALE DON BOSCO ENTE DEL TERZO SETTORE Centro diurno "Ponto Kolà" di Mortono ort 60

Centro diurno "NomenP'dl Mortono ort 105 Centro diurno "Glrosole" di Collmera ort. 105

AGAPE ORGANISMO DI VOLONTARIATO Centri diurni "Mondo di Colori" Covoliino Centri diurni "C'entro Anch'io" di Covoliino

COMUNITÀ' CAPODARCO "PADRE GIGI MOVIA"

Centri diurni "Amos" di Golotone Centri diumi"via Zara" di Sannicola

SERVIZI ED EMARGINAZIONE S.C.S.

Centro diurno "Il Quadrifi)glio" di Mogiiono ort 60

ENEADUEs.r.1.

Centro diurno "Elisi" di Golotone art 60 TER

PROVITAMED s.r.l.

Centro diurno "ProvHo" di Copertìno ort. 60 TER

COOPERATIVA LEALI DELLA VITA

Centro diurno "Lo bussola" di Goiatina art. 60

COOPERATIVA NUOVI INCONTRI

Centro diurno "Santo Rito" di Golotino ort. 60 TER

R.S.5.A. SANTA LAURA S.r.L

Centro diurno "Santo Laura" di SecTi art. 60

COOPERATIVA SOOALE L'ADELFIA

Centro diurno "Lo casa di Igor" di Alessono art. 60

Centro diurno "Scorpenuove" di Castiglione di Otranto ort 60 Centro diurno "Don Tonino Bello" dIAndrono ort. 60

SOCIETÀ' COOPERATIVA SOCIALE REGINA DELLA PACE Centro diurno "San Gabriele" di Toglie ort. 60 TER

/UMICI DI NICO OMLUS

Centro Diurno art. 60 AAatino (LE) Centro Diurno art. 60 Llzzanello (LE)

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