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Academic year: 2022

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La contaminazione microbiologica

Stafilococchi

Si conoscono 5 diverse enterotossine della famiglia degli

Stafilococchi, capaci di scatenare una intossicazione alimentare.

Esse sono molto resistenti agli agenti fisici e chimici; resistenti, in particolare, all’ebollizione, quindi restano attive anche dopo la

cottura dell’alimento che le contiene.

Gli alimenti responsabili degli episodi di intossicazione sono

prevalentemente dolci o gelati alla crema o alla panna, seguiti da formaggi freschi e carni. Si tratta di una delle più frequenti

tossinfezioni alimentari.

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La contaminazione microbiologica

Stafilococchi

Gli stafilococchi possono facilmente contaminare gli alimenti, con partenza dalle mucose e dalla pelle dell’uomo e degli animali.

Questi batteri possono instaurarsi anche nel naso e facilmente possono raggiungere un alimento durante la sua preparazione.

TEMPI DI INCUBAZIONE 1 – 6 ore

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La contaminazione microbiologica

Stafilococchi

MISURE PREVENTIVE:

•  Allontanare dal contatto con gli alimenti coloro che sono affetti da piodermiti (infezione da batteri della pelle) e da lesioni ed escoriazioni delle mani.

•  Formare il personale addetto alla produzione e preparazione degli alimenti a non toccare direttamente gli alimenti e a

mantenere ininterrotta la catena del freddo;

•  Conservazione degli alimenti a 4 °C, temperatura che inibisce la produzione delle tossine (specialmente per la preparazione di gelati e di dolci alla crema, le miscele aromatizzate e le creme devono essere immediatamente refrigerate).

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La contaminazione microbiologica

Clostridium Perfringens

E’ un bacillo che vive nell’intestino dell’uomo e degli animali.

La sintomatologia si risolve in poche ore senza bisogno di alcun trattamento terapeutico, i sintomi sono dolori addominali e

diarrea.

Gli alimenti responsabili sono essenzialmente le carni cotte ed il brodo, in cui, per la cottura vengono a crearsi condizioni di

anaerobiosi.

Può accadere che all’interno degli alimenti sopravvivano delle spore termo-resistenti o che subito dopo la cottura si abbia una contaminazione con spore.

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La contaminazione microbiologica

Clostridium Perfringens

Le spore sono presenti nelle feci dell’uomo e degli animali e si trovano diffuse nel suolo e nell’ambiente di vita, sicché la

contaminazione degli alimenti è facile.

La loro vegetazione e la moltiplicazione batterica inizia attorno ai 55°C e si svolgono tumultuosamente alla temperatura ottimale di 43-47°C.

Un alimento lasciato raffreddare lentamente, in poche ore può raggiungere e superare il numero di batteri per grammo

sufficiente a causare la tossinfezione.

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La contaminazione microbiologica

Clostridium Perfringens

TEMPI DI INCUBAZIONE 8 – 24 ore MISURE PREVENTIVE:

•  Particolare attenzione nelle mense collettive, dove la

preparazione degli alimenti precede spesso di diverse ore il loro consumo.

•  Poiché è molto facile che spore termoresistenti contaminino le carni, è necessario che queste siano rapidamente raffreddate dopo la cottura e siano mantenute a bassa temperatura.

•  Per quelle pietanze che vengono servite calde, è necessario che la temperatura non scenda mai sotto i 65°C.

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La contaminazione microbiologica

Bacillus Cereus

Il B. Cereus è un bacillo sporigeno ambientale.

La sua tossinfezione è causata dall’ingestione di creme, latte, carni cotte, brodo di carne e brodo vegetale, fortemente contaminati dal batterio (sporco, polvere); tuttavia, anche il riso bollito o fritto è un veicolo di trasporto di questa tossina.

Essendo un batterio ambientale, risulta frequentemente reperibile sui substrati più svariati; risulta quindi, molto difficile preservare gli alimenti dalla sua presenza.

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La contaminazione microbiologica

Bacillus Cereus

TEMPI DI INCUBAZIONE 1 – 16 ore

MISURE PREVENTIVE:

•  Consumare gli alimenti subito dopo la loro preparazione

•  Conservare a basse temperature per evitare che si moltiplichino tali batteri

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La contaminazione microbiologica

Salmonella

Le salmonelle sono batteri che vivono nell'intestino dell'uomo e degli animali, anche portatori sani. La salmonellosi è una zoonosi da non sottovalutare per quanto riguarda il numero di casi e la

gravità dei sintomi.

La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi sono più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare

Ha origine dal consumo di carni di pollame, uova crude e prodotti derivati, carni rosse, alimenti pronti, creme, prodotti lattiero

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La contaminazione microbiologica

Salmonella

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La contaminazione microbiologica

Salmonella

TEMPI DI INCUBAZIONE 12 – 36 ore

MISURE PREVENTIVE:

•  Attraverso una buona cottura i batteri della salmonella possono essere eliminati

•  Evitare di utilizzare, senza opportuna sanificazione, gli stessi coltelli o utensili utilizzati per la carne cruda per la

preparazione di carni già cotte

•  Lavare le mani tra una fase di preparazione e l’altra

•  Conservare gli alimenti separatamente

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La contaminazione microbiologica

Clostridium botulinum

Il botulismo è una malattia dovuta all’ingestione di alimenti che contengono la tossina prodotta dal batterio Clostridium Botulinum.

E’ un “avvelenamento” raro ma che può assumere gravità estreme e una mortalità che oscilla tra il 15 e il 70%. Il

botulismo può essere lieve o fulminante e portare alla morte nel giro di 24 ore.

Gli alimenti coinvolti sono: i cibi in scatola o sotto-vetro,

carni, pesci, e molluschi

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La contaminazione microbiologica

Clostridium botulinum

TEMPI DI INCUBAZIONE 12 – 36 ore MISURE PREVENTIVE:

•  Utilizzare adeguati tempi di cottura

•  Adeguata ebollizione delle conserve casalinghe, sono spesso la causa di tale tossinfezione (conserve di pomodoro, dolci fatti in casa a base di formaggi non cotti a sufficienza)

•  non assaggiare mai conserve con rigonfiamento, cattivo odore o aspetto

•  La cottura prolungata (30 minuti a 80°C; 10 minuti a 100°C) può distruggere la tossina botulinica presente negli alimenti.

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La contaminazione microbiologica

Esempio del principale parassita causa di infezioni veicolate da alimenti:

•  Tenia

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La contaminazione microbiologica

Tenia

La tenia (T. solium, T. saginata) o verme solitario vive come parassita nell’intestino umano (dove può raggiungere 9 metri)

La tenia è priva di apparato digerente, dato che assorbe direttamente le sostanze nutritive presenti nell'intestino dell'ospite.

L’uomo si infesta mangiando carni suine e bovine crude o poco cotte, che contengono queste larve.

Disturbi: nausea, difficoltà di digestione, fame e dimagrimento.

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La contaminazione microbiologica

Ciclo di vita della Tenia

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La contaminazione microbiologica

Tenia

TEMPI DI INCUBAZIONE

MISURE PREVENTIVE:

•  Verificare l’origine e la qualità delle carni acquistate

•  consumare carni suine e bovine ben cotte o stagionate a lungo (2-3 mesi)

•  Oltre alla cottura, anche la surgelazione della carne (almeno -10°C per una settimana) abbatte il rischio di venire infestati dal verme solitario

Variabile da qualche

giorno a diversi mesi

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La contaminazione microbiologica

Abbiamo visto come le cause principali che conducono i microorganismi agli alimenti sono:

•  Prodotti primari

•  Mani operatori

•  Starnuti, tosse

•  Abbigliamento

•  Superfici di lavoro

•  Attrezzature

•  Insetti e roditori

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La contaminazione microbiologica

Mentre le condizioni, che favoriscono la crescita e la proliferazione dei microorganismi, da tenere sotto controllo sono:

•  Temperatura

•  Umidità

•  Tempo

•  Acidità

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La contaminazione microbiologica

Effetti della temperatura sui microrganismi

La “Temperatura

Ambiente” è quella in cui si favorisce la

contaminazione degli alimenti

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La contaminazione microbiologica

Umidità:

•  L’acqua è indispensabile per la vita dei

microorganismi, in assenza restano in stato di quiescenza

•  Alcune muffe possono svilupparsi anche in assenza, purché il grado di umidità ambientale sia

sufficientemente elevato

•  La sua diminuzione provoca il rallentamento della loro crescita e la morte batterica

•  Molti metodi di conservazione si basano su questo

principio

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La contaminazione microbiologica

Tempo:

Un alimento conservato a

temperatura ambiente può in poche ore raggiungere cariche batteriche elevatissime (milioni di cellule

batteriche), soprattutto se coesistono altre condizioni favorevoli alla

crescita batterica.

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La contaminazione microbiologica

Acidità:

Il grado di acidità di un alimento può favorire o

ostacolare la moltiplicazione batterica

La misura del grado di acidità di una soluzione è il pH

Può assumere valori compresi tra 0 e 14, con pH neutro pari a 7

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La contaminazione microbiologica

Acidità:

I batteri vivono male in ambienti acidi o basici

In particolar modo l’ambiente acido non è favorevole per lo sviluppo di numerosi microrganismi

L’acidificazione può essere ottenuta:

•  con acido citrico (succo di limone), acido acetico (aceto)

•  per via biologica (microrganismi della fermentazione)

Ecco perché il limone sul carpaccio diminuisce la carica

microbica (ma non la elimina)

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La contaminazione microbiologica

Alimenti a rischio:

•  Prodotti lattiero – caseari

•  Uova e prodotti derivati

•  Carni e pollame

•  Brodi, sughi, creme e condimenti

•  Peschi, molluschi, e crostacei

•  Riso cotto

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La contaminazione microbiologica

Tipo di prodotto Temperatura latte pastorizzato in confezioni,

panna o crema di latte, ricotta

0 / +4°C prodotti lattiero-caseari

(formaggi freschi, latti fermentati, yogurt)

0 / +4°C

burro +1 / +6°C

prodotti della pesca freschi da trasportare sempre sotto

ghiaccio)

0 / +4°C

carni -1 / +7°C

pollame e conigli -1 / +4°C

Tabella temperature di stoccaggio

e trasporto degli

alimenti:

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La contaminazione microbiologica

Tabella temperature di stoccaggio

e trasporto degli

alimenti:

Tipo di prodotto Temperatura selvaggina e frattaglie -1 / +3°C molluschi in confezione

(compresi canestrelli e cappesante)

+6°C

congelati (incluso burro, pollame, frattaglie e carni), gelati alla

frutta e succhi di frutta congelati

-10°C

altri gelati -15°C

prodotti della pesca congelati, -18°C

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Contaminazione microbiologica

Come ridurre il rischio:

•  lavarsi accuratamente le mani prima di preparare alimenti, durante e dopo la loro preparazione;

•  tenere accuratamente pulite le superfici del luogo in cui si prepara il cibo e gli strumenti utilizzati;

•  evitare che i cibi cotti entrino in contatto con quelli crudi:

in particolare, mantenendo separate le carni/uova/verdure crude da quelle cotte e lavando accuratamente tutti gli

utensili utilizzati per manipolare il cibo crudo;

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Contaminazione microbiologica

Come ridurre il rischio:

•  Non consumare carne, uova e pollame crudi o poco cotti: la temperatura di cottura deve raggiungere almeno + 80°C;

•  I prodotti della pesca da consumarsi crudi necessitano di

trattamento di abbattimento a 20°C per 24 ore; N.B.: condire i frutti di mare con il limone non ha alcun effetto sugli

eventuali agenti patogeni;

•  Non consumare uova il cui guscio sia rotto e non sottoporle a sbalzi termici, poiché favoriscono la penetrazione di agenti infettivi attraverso il guscio.

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Contaminazione microbiologica

Come ridurre il rischio:

•  Riporre immediatamente il cibo cotto in frigorifero (non mantenerli a temperatura ambiente) e riscaldarli alla

temperatura di almeno 65°C prima del successivo consumo.

•  Verificare la potabilità dell’acqua utilizzata

•  Proteggere i cibi da insetti volanti e striscianti

•  Stoccaggio dei rifiuti in zone separate dalla lavorazione tali che non possano contaminare i prodotti alimentari

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Contaminazione microbiologica

Come ridurre il rischio:

•  Mantenere a + 4°C le uova e tutti gli alimenti freschi

(maionese, creme, salse) e consumarli appena preparati, senza conservarli a lungo;

•  Mantenere il prodotto surcongelato sino al momento della vendita o dell’uso; tali prodotti non possono mai salire al di sopra dei – 15°C;

•  Verificare quotidianamente che la temperatura delle diverse celle frigorifere sia accettabile secondo i limiti critici stabiliti;

utilizzare esclusivamente strumenti tarati per effettuare le misurazioni;

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Catena del freddo

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Definizione dei prerequisiti

LA World Health Organization (WHO) definisce i prerequisiti come pratiche e condizioni necessarie prima e durante

l’implementazione del sistema HACCP.

I prerequisiti permettono di controllare e ridurre i rischi igienici derivanti dall’ambiente e soddisfare i requisiti igienici di base identificati lungo le fasi della catena produttiva.

Sono utili al fine di supportare un corretto piano HACCP e renderne più semplice e snella la gestione.

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Definizione dei prerequisiti

Ogni azienda operante nel settore alimentare dovrebbe attivare le seguenti procedure :

•  programma di pulizia e disinfezione;

•  controllo degli animali infestanti e indesiderati;

•  controllo della potabilità dell’acqua;

•  programma di formazione del personale;

•  procedura di gestione dei rifiuti , dei sottoprodotti e delle loro emissioni;

•  manutenzione delle strutture e degli impianti;

•  controlli igienico sanitari del personale;

•  selezione e verifica dei fornitori;

•  procedura per il ritiro dal mercato delle merci non idonee;

•  sistema di rintracciabilità

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Sanificazione dei locali e delle attrezzature

Insieme dei procedimenti e delle operazioni atti a rendere sani gli ambienti e le attrezzature mediante le attività di pulizia e disinfezione

I macchinari, gli utensili, nonché i pavimenti, le pareti i soffitti devono essere tenuti in condizioni di pulizia a manutenzione soddisfacenti per evitare contaminazioni

L’obiettivo è quello di eliminare i residui delle lavorazioni, diminuire la carica batterica e distruggere i microorganismi patogeni

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Sanificazione dei locali e delle attrezzature

Occorre formulare un piano di sanificazione, e specifici moduli di registrazione per la programmazione, gli interventi messi in atto e la verifica della loro efficacia

Le modalità di esecuzione di corrette pratiche di detersione, devono rispettare quelle indicate in etichetta e nelle schede tecniche dei singoli prodotti (sempre a disposizione di ogni operatore)

Qualora per la sanificazione si ricorra a ditte esterne specializzate, le stesse devono inoltrare le proprie procedure, fornire le

specifiche tecniche dei prodotti utilizzati e un report specifico per ogni intervento effettuato

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Sanificazione dei locali e delle attrezzature

In generale le operazioni devono seguire i seguenti criteri:

•  tutte le macchine utilizzate nelle preparazioni degli alimenti

devono essere regolarmente deterse e disinfettate con cura, e se possibile, smontando le parti che entrano in contatto con il cibo;

•  il lavaggio degli utensili da cucina deve avvenire in lavastoviglie che garantisce un trattamento termico a temperature adeguate;

tutto ciò che viene lavato a mano deve seguire una specifica procedura di detersione e disinfezione.

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Fasi principali della sanificazione

Scelta del prodotto detergente e sanificante

Rimozione rifiuti residui

Preparazione soluzione detergente

Pulizia

Risciacquo con acqua calda

Preparazione soluzione igienizzante

Applicazione soluzione Risciacquo con acqua

calda Asciugatura

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Controllo degli animali infestanti

Gli animali infestanti costituiscono una notevole minaccia per la sicurezza e l’igiene degli alimenti, in quanto sono veicolo di

potenziale contaminazione.

In tutte le realtà del settore alimentare il microclima artificiale è particolarmente ospitante per gli insetti infestanti, tale da

consentirne un continuo e regolare sviluppo.

In particolar modo in ambienti caldo-umidi (come le cucine) Principali infestanti:

•  Roditori (topi, ratti, ecc.)

•  Insetti striscianti (blatte, ragni, ecc.)

•  Insetti volanti (mosche, coleotteri, ecc.)

•  Volatili

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Controllo degli animali infestanti

Un adeguato programma di lotta agli infestanti dovrebbe adottare le seguenti azioni preventive:

•  Mantenere l’area esterna libera dai rifiuti e dall’ingombro di materiali vari;

•  Controllare e proteggere (ad. esempio con guarnizioni isolanti) le vie di ingresso ai locali (porte, finestre, fori, ecc.);

•  Monitoraggio all’interno dell’edificio di tutte le potenziali sedi di rifugio;

•  Mantenere un elevato standard di pulizia e sanificazione;

•  Gli interventi di disinfestazione (sia dell’area interna che di quella esterna), devono essere registrati in un apposito registro; occorre richiedere alla Ditta esterna che effettua la disinfestazione le

specifiche delle procedure adottate, le schede tecniche dei prodotti utilizzati e il report sull’intervento.

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