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Coordinatore Genitoriale

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Academic year: 2022

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(1)

Elena Giudice

Assistenti Sociale, Coordinatore Genitoriale, Coach Professionista, Facilitatore di Pratica Collaborativa

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Coordinazione Genitoriale?

Lavorare con le ‘coppie’

altamente conflittuali

(2)

Riferimenti normativi

CEDU (Convenzione Europea Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali)

art 8 c.1 ‘ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e famigliare, del suo domicilio e

della sua corrispondenza’

La convenzione ha un’ampia nozione di famiglia comprendendo anche le famiglie di fatto che non

abbiano riconoscimento nel loro ordinamento

nazionale.

(3)

Riferimenti normativi

CEDU stabilisce:

l’obbligo dello Stato a garantire la relazione di OGNI genitore con i figli

l’attuazione di misure rapide, decise da ogni stato MA RAPIDE

Italia misure stereotipate, delega a Servizi Sociali senza alcun controllo

Condanne Italia 2010 (sentenza Piazzi) 2013 (sentenza Vaccari)

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(4)

Concetti cultural-giuridici

Tenera età - Miglior interesse del minore Coppia conflittuale

Come possono giocare le idee sul ‘genitore più rilevante’ per la crescita dei bambini?

Le cosidette COPPIE CONFLITTUALI? Proposta

storico-psicolologica di Friedman: malinterpretazione dei concetti della teoria dei sistemi

SISTEMI CULTURALI/CREDENZE

(5)

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

La Coordinazione Genitoriale:

facciamo chiarezza

(6)

metodo di mediazione-arbitrato: Co.Ge. ampio potere decisionale

metodo pseudo terapeutico in cui interventi di terapia sono parte integrante ( Kirkland; Boyan ) metodo integrato ( Carter )

Ogni metodo comporta indicazioni specifiche

differenti rispetto al ruolo e alle funzioni del Co.Ge.

NON UNIFORMITÀ ANCORA OGGI

Coordinazione Genitoriale: non un solo metodo

(7)

Coordinazione Genitoriale è un Alternative Dispute Resolution

Tutti usano tecniche e strumenti simili

Modelli e metodi di prevenzione del conflitto vs modelli e metodi di

riduzione del danno

Coordinazione Genitoriale: un ADR

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(8)

Metodo/

Modello Finalità principale Potere decisionale Riservatezza Stile comunicativo

Coordinazione Genitoriale Appropriata implementazione decisioni

No su collocamento e affidamento

Si per questioni quotidiane

No (dati di fatto) Direttivo

Mediazione Famigliare Accordo Nessuno Ampia (indica al Giudice

solo se è stata svolta) e accordo delle parti

Supportivo/

Assertivo (dipende dall’approccio)

Arbitrato Decisione in merito

disputa

Totale No Direttivo

Psicoterapia (nelle sue varie forme)

Assunzione di consapevo-

lezza, riparazione traumi,

Nessuno (non può essere prescritta perché attività sanitaria)

Totale Supportivo/

Assertivo (dipende dall’approccio)

CTU Rispondere a quesito del

Giudice

Nessuno. Dà indicazioni al Giudice

No Tutti dipendentemente dal

momento e della collaborazione

Video Interaction Guidance (VIG)

Miglioramento del rapporto genitori bambini, miglioramento competenze

Nessuno se non indicato dal Giudice nell’ambito

pubblico

Dipende da mandato Assertivo

Differenze con…

(9)

Il modello di coordinazione genitoriale rientra quindi tra ‘i processi di risoluzione alternativa delle dispute (ADR) per genitori (separati, divorziati, o mai sposati)’ (Carter, 2011, p.xiii) centrato sui bambini e il cui scopo principale è l’effettiva implementazione di un piano genitoriale che permetta l’effettivo rispetto dei diritti genitoriali e la messa in pratica delle responsabilità genitoriali.

Coordinazione Genitoriale: definizioni

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(10)

‘La coordinazione genitoriale è un processo non confidenziale focalizzato sui bambini’ (Boyan &

Termini, 2005, p.29) per quei genitori ‘per cui la mediazione è inappropriata a causa dell’elevato livello del conflitto o per violenza nella relazione’ (Baris et al., 2004, p.101).

Coordinazione Genitoriale: definizioni

(11)

La coordinazione genitoriale è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie non riservato centrato sul minorenne: bambino o adolescente che sia.

È rivolta a genitori la cui perdurante elevata conflittualità costituisce un rischio evolutivo per i figli.

Essa prevede che un terzo imparziale, professionista adeguatamente formato, aiuti i genitori altamente conflittuali a mettere in pratica la co-genitorialità attraverso l’implementazione e il mantenimento delle decisioni già assunte dall’Autorità Giudiziaria e di quelle che saranno prese all’interno del processo di Co.Ge. sulla base del riconoscimento dei bisogni dei figli.

Il Coordinatore Genitoriale, previo consenso dei genitori, potrà suggerire soluzioni, fornire raccomandazioni e, nei limiti del mandato ricevuto, assumere decisioni nell’interesse dei figli.

Coordinazione Genitoriale: definizioni

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(12)

Alto conflitto

Non valutativo (rispetto a custodia, collocamento, regolamentazione maggiore)

Post accordi o decisioni del Giudice affidamento

collocamento

regolamentazione

CI SONO SEMPRE LE ECCEZIONI…

Coordinazione Genitoriale: condizioni necessarie

(13)

Il conflitto

e la sua analisi

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(14)

CHE TIPO DI CONFLITTO?

Il tipo di conflitto deve essere analizzato così come la sua tossicità, la durata, le cause, le intenzioni e cosa tiene la coppia legata, chi

lo istiga, chi lo mantiene.

SENZA QUESTA DIFFERENZIAZIONE OGNI TIPO DI DECISIONE ED INTERVENTO SAREBBE IRRESPONSABILE e SEMPLICISTICA

Il bambino è esposto al conflitto?

L’elevato conflitto è spesso ritenuto il fattore più dannoso nell’adattamento post-separativo per i bambini. È invece equivalente ad altri.

È L’ESPOSIZIONE AL CONFLITTO CHE È DANNOSA

(15)

CONFLITTO vs ALTO CONFLITTO

Conflitto rimanda ad un aspetto intrinseco ai processi di socializzazione. Incontro tra individui nella relazione interpersonale rappresenta confronto potenzialmente

conflittuale

Relazione = incontro di differenze che occasionalmente si integrano e che non si risolvono mai in maniera

stabile nell’uguaglianza di intenti, sentimenti, pensieri, azioni, convinzioni.

CONTINUA NEGOZIAZIONE (Ardone et al, 2014)

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(16)

Alta conflittualità

3 dimensioni dell’alta conflittualità (Johnston, 1994):

DOMINIO finanziario, proprietà, affidamento, accesso ai figli, etc...

TATTICA evitamento questioni, aggressioni verbali, discussioni, coercizione, aggressione fisica, uso manipolatorio

professionisti, coalizioni di supporto

ATTEGGIAMENTO intensità emozioni negative e ostilità aperta o

subdola diretta ad una delle parti

(17)

IDENTIFICARE LO STADIO

Il conflitto è un processo, non è lineare e questo può farlo percepire come intrattabile

A QUALE STADIO SI TROVANO LE PERSONE NEL CONFLITTO?

+

Che percezione hanno le persone dei conflitto e della loro posizione nel conflitto?

strategie e tattiche =

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(18)

CHE TIPO DI CONFLITTO?

Il tipo di conflitto deve essere analizzato così come la sua tossicità, la durata, le cause, le intenzioni e cosa tiene la coppia legata, chi

lo istiga, chi lo mantiene.

SENZA QUESTA DIFFERENZIAZIONE OGNI TIPO DI DECISIONE ED INTERVENTO SAREBBE IRRESPONSABILE e SEMPLICISTICA

Il bambino è esposto al conflitto?

L’elevato conflitto è spesso ritenuto il fattore più dannoso nell’adattamento post-separativo per i bambini. È invece equivalente ad altri.

È L’ESPOSIZIONE AL CONFLITTO CHE È DANNOSA

(19)

STADI del CONFLITTO

DIVERSI BISOGNI, VALORI, INTERESSI

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Fase di STALLO

Conflitto ACUTO Fase della NEGOZIAZIONE

Conflitto EMERGENTE. Fase dell'ACCORDO

Conflitto LATENTE

Post Conflitto PEACEBUILDING

(20)

Il CONFLITTO si IMPENNA…

Fase LATENTE

Fase EMERGENTE: evento di innesco Fase ACUTA: distruttiva

Fase di STALLO: reciproco dolore, perdita dolorosa, nessuno può vincere. Teoria della maturazione: via

d’uscita altrimenti aumento del dolore.

sub-fasi: plateau (conflitto doloroso incessante senza sollievo) e precipizio (la situazione improvvisamente e

prevedibilmente andrà peggio)

(21)

LA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI È PER

DEFINIZIONE UN PROCESSO DOLOROSO, DI ELABORAZIONE DEL LUTTO

Evans &Evans, 2002 Solo quando l’elaborazione del lutto sarà

completata una persona sarà prognata risolvere un conflitto in maniera permanente…

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(22)

Si può risolvere un conflitto coattivamente?

La Coordinazione Genitoriale si basa sull’elemento della coazione

SCOPO PRINCIPALE EVITARE CHE LA VITA DEI BAMBINI SIA CONNOTATA DAL CONFLITTO COSTANTE E DALLA SUA ESPOSIZIONE AD

ESSO PER OGNI QUESTIONE

SE NON SI RISOLVE SI INCAPSULA:

obiettivi pragmatici, possibili

ALTRIMENTI SI USEREBBERO ALTRI METODI

(23)

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Il metodo Integrato:

facciamo ancor più

chiarezza

(24)

RICERCHE

DATI OGGETTIVI

NO

SCHIERAMENTO

EDUCAZIONE DEI GENITORI FOCUS BAMBINI INTEGRAZIONE

DISCIPLINARE

SIGNIFICATI PERSONALI

TRASPARENZA UNICITÀ RUOLO

Metodo Integrato: principi e condizioni necessarie

(25)

Modello (O).D.I.E.

O observation (osservazione) D description (descrizione)

I interpretation (interpretazione) E evaluation (valutazione)

Modello D.I.E. teorizzato da Mitchell Hammer.

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(26)

POSIZIONI, INTERESSI, BISOGNI?

POSIZIONI: giusto e sbagliato. COSA?

intrattabilità, rigidità INTERESSI (Ury): PERCHÈ?

interest-based negotiation ridefinizione delle posizioni

BISOGNI (Burton): i bisogni sono più impellenti degli interessi.

Sono fondamentali: identità, sicurezza, riconoscimento e non sono negoziabili. Sostenuti da identità collettive o cultura

VALORI e CREDENZE

(27)

LO STILE COMUNICATIVO

Direttivo

Seguire

Guida/assertivo

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Colloquio Motivazione, Rollnick &Miller

(28)

Quali competenze deve avere il CO.GE.?

• psicologia evolutiva/psicopatologia

• gestione dei conflitti - interculturalità

• pedagogia/educazione

• gestione dei casi/tenuta della rete/istituzioni

• diritto di famiglia

• offerta del territorio formale e informale

• valutazione risorse (SWOT)/invio

(29)

Funzioni del coordinatore genitoriale

• informativa

• educativa

• protezione/invio

• gestione conflitto

• facilitazione comunicazione/decisioni

• stabilire priorità/urgenze/emergenze

• creare una squadra perchè ognuno abbia sostegno necessario

• definire confini ruolo, responsabilità e intervento

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(30)

Il Coordinatore Genitoriale…

…è un professionista imparziale il cui ruolo è quello di accompagnare le coppie a creare ed

implementare il piano genitoriale più appropriato per la situazione della loro

famiglia e di maggior successo

NON È MEDIATORE, NON È COUNSELOR, NON È

UNO PSICOLOGO, …

(31)

Gli scopi della Coordinazione Genitoriale

tutelare gli interessi ed il benessere dei figli (contatti, inclinazioni, modelli pensiero stereotipati, tipo di

conflitto, etc...)

supportare acquisizione di strumenti e competenze necessarie per esercitare funzione co-genitoriale in modo indipendente ed efficace senza supervisione.

IMPARARE UN METODO

considerare prevedibilità e stabilità per i bambini

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(32)

Gli scopi della Coordinazione Genitoriale

definizione di obiettivi realistici

no giudizio: bontà adattamento tra stile genitoriale adottato e il figlio

segnalare rischio/danno figli

attenzione al sistema di sostegno sociale

acquisire tutta la documentazione necessaria

attenzione al mondo culturale delle famiglie

implementazione piano genitoriale

(33)

La Coordinazione Genitoriale: scopi

focalizzarsi sul COSA ACCADE

GPS: un sistema di orientamento per genitori al fine di sviluppare e mantenere un sistema di interazioni e comportamenti che tengano conto dei cambiamenti famigliari

imparare a fare il genitore con o ‘nonostante’ l’altro genitore o dopo aver fatto genitore single

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(34)

Lo spazio di potere del coordinatore

genitoriale e il contratto con i

clienti…e gli

utenti?

(35)

LA COORDINAZIONE GENITORIALE mandato dell’autorità giudiziaria il più chiaro

possibile su ambiti di decisionalità e connessione giudice

privato? si con contratto chiaro, ‘pedante’

sottoscritto dalle parti e ‘consenso’ avvocati.

compensi, termini temporali incarico, obiettivi, rilascio informazioni, frequenza appuntamenti, comunicazioni tra le parti, con avvocati, con altri

professionisti, testimonianze, ritiro incarico, segnalazioni. Contratto sia per privati che per CG su mandato AG

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(36)

LA COORDINAZIONE GENITORIALE… in Italia ACCORDO TRA LE PARTI di mandato ad un privato

che il Giudice può sancire in un Decreto/

Ordinanza/Sentenza:

pro e contro?

provvedimento provvisorio o definitivo?

in che fase del procedimento?

differenze con Nord America?

contratto privatistico? Ausiliari?

POTERE CO.GE.?

(37)

LA COORDINAZIONE GENITORIALE… in Italia SERVIZIO SOCIALE Ente Affidatario: può

proporre/indicare ai genitori e all’A.G.:

che utilizzerà il metodo della coordinazione genitoriale in proprio; informare e ‘formare’

l’A.G.

accordo con genitori per mandato ad un provato che lavori con ente affidatario. Sempre accordo genitori

POTERE CO.GE.?

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(38)

LA COORDINAZIONE GENITORIALE… in Italia EXTRA GIUDIZIALE su proposta avvocati o altri

professionisti al di fuori del procedimento (prima o già chiuso)

contratto privatistico

no referente istituzionale

a v v o c a t i p r o m o t o r i d i a l t r i

procedimenti se cose non funzionano

compiti e poteri co.ge.?

(39)

PROBLEMATICHE NELL’IMPLEMENTAZIONE lista coordinatori genitoriali? Se si tenuta da

chi?

contatto diretto con Giudice come garantirlo all’interno del giusto processo?

riservatezza e verbali: come fare?

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(40)

Le tre fasi del metodo

integrato e gli strumenti

(41)

Funzioni del coordinatore genitoriale

FASE 1:

Orientamento, Analisi, Contenimento

FASE 2:

Contenimento,

Implementazione ‘attiva’

FASE 3:

Mantenimento

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(42)

Il primo passo è importante…

incontro informativo:

spiegazione metodo (leggere facsimile contratto)

scegliere conoscendo metodo e professionista

comunicazione mandato

lettura di tutta la documentazione

primo incontro firma contratto o si fa firmare tra incontro

informativo e primo incontro

(43)

La prima fase: ORIENTAMENTO E ANALISI

ANALISI DELLA SITUAZIONE

storia della coppia, storia famiglia, dinamiche genitoriali presenti, come stanno i bambini, analisi punti di forza genitori, focus bambino

DOCUMENTAZIONE

DEFINIZIONE DEL SETTING E DELLE REGOLE

VALUTAZIONE DI INVIO AD ALTRI PROFESSIONISTI e BISOGNI EDUCATIVI

CREARE UN TEAM COLLABORATIVO

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(44)

DEFINIRE PROCEDURE DI URGENZA ed EMERGENZA

modalità di contatto

modalità di comunicazione modalità scritta privilegiata comunica tutto a tutti

disdire incontri? chi paga?

il coordinatore genitoriale non è il PRONTO SOCCORSO

Le regole del ‘CONTENITORE’

(45)

Modalità di gestione e stile comunicativo: due elementi essenziali

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(46)

Modalità di gestione

aiutare i genitori a risolvere i problemi che si presentano loro

prevenire i problemi se possibile:

gestione reattiva: azioni decisive e rapide; mantenere calma nel mezzo della crisi; creatività; questioni urgenti

gestione preventiva: riduzione del numero di

problemi che richiedono una gestione reattiva; prevenire

polarizzazione delle posizioni, no necessità che ognuno dimostri di

essere il migliore

(47)

USO DI SOSTANZE?

DISTURBI MENTALI, DI CHE TIPO?

PUNTI DI FORZA DEI GENITORI?

GENITORI riescono a tenere il bambino al centro? Capiscono i bisogni dei bambini?

CONSAPEVOLI di come inseriscono e utilizzano i bambini nel conflitto?

VIOLENZA DOMESTICA? non mettere a rischio la vittima: che tipo di violenza?

LETTURA DI TUTTA LA DOCUMENTAZIONE. Servono altri dati?

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Screening dei fattori di rischio

(48)

Distorsione modelli pensiero/percezione (cognizione) come percepisce e interpreta le informazioni?

Emozioni o sentimenti difficoltà controllo emozioni, emotività distonica

Controllo del comportamento comportamento senza passare alle conseguenze

Relazione e funzionamento interpersonale

esposizione dei figli a relazioni promiscue e instabili, caos relazionale, poche relazioni adulte di fiducia

Screening disturbi personalità

(49)

SPIEGAZIONE DEL METODO, PROCEDURE, ASPETTATIVE

fornire le stesse informazioni nello stesso momento

ruolo e responsabilità

stabilire focalizzazione sul bambino termini di intervento, regole impegno disposizione posti a sedere

regole comunicazione: turni parola

domande di chiarimento/ricerche-dati identificare conflitti co-genitoriali

identificare bisogni specifici genitori e figli stabilire priorità, obiettivi, tempistiche

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Dall’incontro di conoscenza…la prima fase

(50)

primo appuntamento congiunto a meno che non ci sia violenza

appuntamenti individuali: quando? con quale scopo?

appuntamenti congiunti

è utile vedere i bambini? con quale scopo?

cosa può rendere più facile il lavoro con mamma e papà?

è opportuno includere le figure significative? come rilevarle?

per chi?

CONTROLLO-equilibrio-SUPPORTO

Dall’incontro di conoscenza…la prima fase

(51)

CHE TIPO DI ADULTO VUOI ESSERE?

CHE TIPO DI GENITORE VUOI ESSERE?

PIÙ RIUSCITE AD ACCORDARVI E RISPETTARE ACCORDI PIÙ AVRETE POTERE SULLA VOSTRA VITA ALTRIMENTI IL PC TI DICE COSA DEVI

FARE

STILE FERMO E DIRETTO, NON ACCETTARE COMPORTAMENTI CHE POSSANO MINARE INTEGRITÀ

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

Sollecitazioni per i genitori…

(52)

QUALE MESSAGGIO da subito?

‘NON TI DEVO ESSERE SIMPATICA, IL MIO LAVORO È AIUTARTI A PROTEGGERE I TUOI BAMBINI’

‘PARLEREMO DEI TUOI BAMBINI NON DI TE, NON DEL FATTO CHE TI PIACCIO O NO, NON DI CIÒCHE VUOI’

‘LAVORIAMO SU OBIETTIVI COMUNI’

‘NON PERMETTERÒ A NESSUNO DI VOI DUE DI NON RISPETTARE LE

REGOLE’

(53)

UN VIAGGIO...

....molte persone sono restie ad intraprendere un viaggio che implica cambiamenti senza sapere

DOVE LI PORTERÀ COME CI ARRIVERANNO

LE INSIDIE CHE POTRANNO INCONTRARE

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(54)

Strumenti per rispettare i confini

carta e penna al genitore che interrompe per aiutarlo a segnare le questioni da portare dopo

• timer per dare stesso tempo

farsi portare fotografia dei bambini da tenere sul tavolo

sedie dei genitori in modo che il contatto oculare sia solo con CG

stabilire segnali con le mani (stop, tempo scaduto)

scettro della parola

ordine del giorno

verbale incontro firmato

scheda priorità/una capacità dell’altro...

video

(55)

Funzioni del coordinatore genitoriale

FASE 1:

Orientamento, Analisi, Contenimento

FASE 2:

Contenimento,

Implementazione ‘attiva’

FASE 3:

Mantenimento

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(56)

Seconda Fase

PERIODO: INCONTRI MENO FREQUENTI (una volta al mese)

MODALITÀ: congiunte; raccoglie informazioni dai membri della squadra

SCOPI: Stabilire il modello di co-genitorialità (disimpegnato, parallelo, cooperativo, misto)

Rinforzare i confini

Fornire informazioni educative, monitoraggio e

rivalutazione periodica dei progressi

(57)

Funzioni del coordinatore genitoriale

FASE 1:

Orientamento, Analisi, Contenimento

FASE 2:

Contenimento,

Implementazione ‘attiva’

FASE 3:

Mantenimento

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(58)

Terza Fase

PERIODO: incontri circa ogni 2-3 mesi DURATA: 9-12 mesi

SCOPI: appuntamenti su chiamata se necessario focus sul diventare indipendenti dal CG riconoscimento progressi

rafforzamento punti di forza acquisiti ricordare ai genitori gli obiettivi

Il 60% dei casi arriva alla fase 3.

(59)

I modelli di

co-genitorialità

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(60)

Modelli Co-Genitorialità

DISIMPEGNATA fa fermare i genitori, pone uno stop al conflitto in quanto disimpegna i due ex-coniugi dal conflitto perchè pone in mezzo il CG (es. per situazione violenza). Alto livello conflitto. No esperienze condivise.

PARALLELA prevale il disimpegno emotivo, basso livello conflitto.

Scarsa comunicazione riguardo ai figli. bambini si adattano bene

quando genitori affettivi. I genitori imparano a gestire efficacemente

il tempo che i bambino trascorrono con loro con consultazione

limitata dell’altro genitore. Non si aderisce allo stile dell’uno o

dell’altro. Si ‘gioca nel proprio giardino’ senza interagire con il vicino.

(61)

Modelli Co-Genitorialità

COOPERATIVA genitori capaci di comunicare tra loro, condividere esperienze con i figli, offrire supporto materiale all’altro, proteggere i figli dai disaccordi. Valori simili, livello conflitto basso, stili genitoriali coerenti, risoluzione costruttiva divergenze MISTO è il modello che può contenere modelli di ogni tipo per

diverse dimensioni/questioni in relazione alle esigenze dei bambini e capacità dei genitori

MOTIVARE ALL’INTERVENTO?

Scelta del genitore di come partecipare, come usare quello spazio

Coordinatore Genitoriale Elena Giudice

(62)

QUALI DOMANDE PORSI ALL’INIZIO?

I GENITORI SONO CAPACI DI APPRENDERE?

➡ interventi educativi

I GENITORI SONO CRONICI?

➡ intervento diretto al bambino e valorizzazione delle risorse del bambino

➡ piano più articolato possibile

➡ terapia

➡ valorizzazione fattori protettivi

C’È UN ISTIGATORE?

➡ insegnare all’altro genitore a non reagire e insegnare dinamica attiva (agire non reagire)

➡ terapia/cure farmacologiche

(63)

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Presentazione originale di Elena Giudice. Non è consentita la riproduzione senza consenso

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