(2®o<ì.
IL CORSARO
POESIA
DIMUSICA DI
GIUSEPPE VERDI
DA IUPPRESENHARSI
AL TEATRO CARIGNANO IN TORINO
Neil'
Autunno 1859.
MILANO
COI
TIPIDI FRANCESCO LUCCA.
// presente Librettoj essendo di esclusiva prò- prietàdell'Editore Su\\\Ct&C0 CliCfftj restano dif- fidati i signori Tipografi di astenersi dalla ri- stampa dello stesso senza averne ottenutoil per- messo dal sn citato editore proprietario.
PERSONAGGI ATTORI
CORRADO,
Capitano dei Cor-sari Sig. Giovanni De Vecchi
GIOVANNI, Corsaro. . . . Sig. N. N.
MEDORA
, giovane amante diCorrado Sig.a Maria De Gianni Vive:
CULNARA,
schiava predilettadi Seid Sig.a Maddalena Olivi-Vetturi
SEID, bascià di Corone . . Sig. Leone Gilardoni
SELIMO, agà Sig. Francesco Dedussi
EUNUCO
nero....
Sig. N. N.UNO
SCHIAVO Sig. Teobaldo CubettiANSELMO,
Corsaro che nonparla Sig. JV. IV.
CORI,
COMPARSE
Corsari
—
Guardie—
Turchi—
Schiavi—
Odalische:Ancelle di Medora.
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA.
L*Isola dei Corsari nelP Egeo.
—
Seno di mare circondato da erti scogli che ne lasciano vedere Vampiezza.—
Scorgesi in lontano sopra piùalta rupe scoscesa unamassiccia torrequa- drata di architettura bisantina.—
Tragliscoglia sinistraveg- gonsi capanne e grotte rifugio de1Corsari.Tramonto.
Corsari
sparsi qua e làper la scena.Coro
Chiome
liberi volano i ventiPer le
immense
pianure de' mari, Così corrono gli arditi corsariPugna
e preda sull'onde a cercar.Patria e regno n' è il fiotto spumante.
Nostro scettro la nostra bandiera :
Noi sappiamo con anima altera I perigli, la morte affrontar.
* ATTO PRIMO
Clr è la vita ? d' alterna fortuna
Ora
scherno , or sorriso gradito;Ch' è la morte ?
un
riposo infinito.Un
confili tra la gioia e il dolor.Su
godiam! nè ci caglia che il sangue Dalla destra pittrice ne grondi, L' allegria delle tazze confondi L'imprecar del nocchiero che muor.SCENA
II.Detti e
Corrado.
Cor.Fero è il canto de' prodi miei consorti !
Ah
sì, ben dite... guerra...Perenne, atroce , inesorabil guerra Contro gli uomini tutti
}
Io per essi fui reo.., tutti gli abborro !
Temuto
da costoro ed esecratoInfelice son io,
ma
vendicato! Tutto parea sorridereAl viver mio primiero:
L'aura, la luce, l'etere
E
l'juniverso intero;
Ma un
fato inesorabile Ogni mio ben rapì.Più
non
vedrò risorgere Dell' innocenza il di.SCENA
III.Dettiy e Giovanni.
G
10, Della brezza col favore Sopra celere naviglioManda
il greco esploratoreUn
fidato messaggiero...(consegna a CoiTado una lettera)
ATTO PRIMO Leggi e svelaci il mistero
Che
il tuo labbro a noi copri.Cor. (dopo averletto)
Pronti siate a seguitarmi,..
Gianni, a
me
tu appresti l'armi...Risalpiam !... Trascorsa un'ora,
Tuoni
il bronzo... In questa sera 10comando
alla bandiera.Tutti Dici il ver ?
Tu
stesso?...Cor. Sì,..
Sì: de'Corsari il fulmine Vibrar disegno io stesso.
Dal braccio nostro oppresso
11
Musulman
cadrà.Tutti
Teco
riuniti intrepidiCadrem
sulPempiaLuna
} Qual possa in noi s'aduna
Il vile apprenderà!
(il Coro si disperde^ eCorrado s'avvia alla torre)
SCENA
IV.Stanze di Medora nella vecchiatorre,con verone verso il mare.
Medoro,
sola.Egli
non
riede ancora !Oh come
lunghe, eterne,Quando
lungi è dame,
l'ore mi sono!(prendeVarpa)
Arpa
che ormuta
giaci, Vieni, ed i miei sospiriSeconda sì, che più veloce giunga
Il flebile lamento
Al cor del mio fedel, sull'ali al vento.
(siede e s'accompagna)
fi ATTO PRIMO
Non
so le tetre immaginiFugar
del mio pensiero.Sempre
dannata a gemereÀlP ombra
d'un mistero :E
se dispeme un
pallido Raggio sume
traluce,E
passaggiera luce Dilampo
ingannator.Meglio è morir/ Se F
anima
Se ?n voli in seno a Dio} Se il mio Corrado a piangere Verrà sul cener mio : Premiouna
cara lagrima Chieggo all'amor
soltanto.Virtù
non
vieta il pianto Per chi moria d' amor,SGENA V.
Medora
eCorrado.
Cor. (che avrà udite le ultimeparoledi Medora.)
E pur
mesto, oMedora
, il canto tuo Med.Quando
lungi è Corrado esserpuò
lietolPerchè fuggir F
amore
?Cor.
Eppur
su questa terraSe togli F
amor
tuo, nulla mi resta...Quasi
non
oso più sperar ne' cieli...Med.
Ah mio
Corrado, taci I...Cor.Tutto il passato è pegno
A
te^delF avvenire...No,
F amor
nostronon
morrà...Medora
!...Ho d
?uopo
ancor del tuo coraggio...ATTO PRIMO 9
Med.
Oh
cielo...Cor.
Un
dovere a compir... senza periglio...MED.Non
partirai! ti tratterrà Vamore
!...Cor.
Pur
ti consola!... il deggio !...Med. Oh me
infelice!...me
'1 predisse il core !...No, tu
non
sai comprendereL
? ambascia del mio core,Quando
le notti io vigiloFra
speme
e fra tmore.Ogni
rombar
di vento Paruri un feral lamentoChe
ti rimpianga, ahi misero, Preda d'irato mar!...Cor.
Oh
così tetre immagini Dal tuo pensier discaccia,Tu
mi vedrai dai vorticiTornar fra le tue braccia,
E
tergere quel ciglioMesto del mio perglio,
E
le tue pene in subita Gioja,amor
mio, cangiar.Ma
Pora avanza celere...Med. Dove, perchè te 'n vai?...
Cor.
Un
dì forse il saprai.Med.
Deh non
lasciarmi!.,.Cor.
No
!...Medora
? il deggio '
Med. Ascoltami.
(s'ode un colpo di cannone) Cor. Senti?... già dato è il segno.
Med. Pietà delle mie lagrme...
Cor. Pronto a salpare è il legno.
Med.
Oh
mio dolor/Cor.
M'
attendono/...Ti calma, io
tome
ò!// Corsaro 2
i» ATTO PRIMO Mf.d. Tornerai,
ma
forse spentaPria cadrà quest'infelice,
Voce
infausta al cormi
diceChe
mai più ti rivedrò!...Deh
rimati se in petto hai core,O
di duolo io morirò.Cor.
Vano
è il duol che ti tormenta, Credi a me, sarai felice,Voce
arcanami
prediceCbe
fra poco tornerò.E
in letizia il tuo dolore Tramutarsi alfin vedrò.Coro Deh
Corrado! Vien, t'affretta...U
indugiar perder ne può.(il cannone tuona la seconda voi (a)
Cor. Varcata è Fora... Addio!... (f"8ge)
Meo.
Ah non
partir!Gran
Dio! (svietiejCALA IL SirAIUO.
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Stanzadeliziosa neirHarem di Seid.
Odalische tenenti veli trapunti e
gemme
che presentami aGulnara*
Coro
Oh
qual perenne—
gaudio t'aspetta.Tu
prima gioja—
sei del Bascià.Vieni
? Gulnàra,
—
vieni , o diletta, Per te sol brilla—
qui voluttà.Di vesti seriche
—
di ricchegèmme
Cingi ed adorna
—
la tua beltà.Tu
sei la stella—
di quest'Haremme, Uri più vaga—
il cielnon
ha.GuL.Nè
sulla terra creatura alcuna Dime
più sventurata!(jVT
ama
Seid !... io Vodio L.O
vile musulmano, tu non conosci,Tu non
comprendi ancoraQual
alma io chiudo in petto !Per
gemme
ed oronon
ne avrai l'affetto.il ATTO SECONDO Vola talor dal carcere
Libero il pensiero mio Al sospirato e limpido Aere del ciel natio:
Ivi rapita 1'
anima
Scorda le sue catene,
Oblia le antiche pene, Spazia in
un
ciel d'amor:Ma
di Seid nel talamoFugge
il mio dolce errori)SCENA
II.Dette ed un
Eunuco
nero.Euw, Selde celebra
—
con gioia e festaUna
vittoria—
che egli otterrà.Vieni, a goderne
—
tu pur t'appresta,Te
spettatrice—
vuole il Bascià.Gul. Verrò... voipure
—
conme
verrete falleOdaL)
AIsuocomando
-s'ubbidirà.(alPEu. cheparte)Ah
conforto è sol laspeme
Per guest'anima
smarrita:Il sentier della mia vita
Non
fia sempre di dolor:Forse il cielo alfin
commosso
A
pietà del pianto mioDarà
fine a quel desio,Che m'infiamma
e strugge il cor.Coro
Del Bascià tu sei desio,Tu
reginaD del suo cor.: .oaftrnlmo n :>liv
O
^
fi'ioOflfi rbif&fqaioo nonuT
\
! oll'M] ni obuiib oi fiala 1bu£)ATTO SECONDO te inoifjrrifì') ìiap>h'MO ir» rJjìoi*l,tad
SCENA
III.Magnifico chiosco in riva al porto di Corone, che vedrassi occu- patodal navile musulmano illuminato e messo a festa - Asi- nistra dello spettatore vedrassi parte del serraglio puresplen- dentedi faci.
—
Alla destra avviuna tenda consotto le mense apprestate.Soldati e Duci musulmani.
Coro
Sol grida di festaEcheggino intorno, Più chiara del giorno
La
notte sarà.Mostriamci e rinfesta Ciurmaglia cadrà.
Tremate, o corsari!
Su
voi fulminando4
L'invitto suo brando Seid graverà.
Al traffico i mari Securi farà.
SCENA
IV.Dettie
Seid
che entra seguitoda /SetimoedaltriguerrieriTuttisi prostrano.
Seid.
O
prodi miei, sorgete, Gioia v'allegri i cuoriMentr' io preparo a voi vittoria e allori.
Squillin le trombe intanto,
E
ad Allah vincilor s?
intuoni il canto.
Salve, Allah/... tutta quanta la terra Del suo
nome
possente risuoni:ATTO SECONDO
Del Profeta ai credenti campioni Ei la spada invincibil farà.
Santo in pace, terribile in guerra
Per gli
Osmani
è il grannome
di Allah!Salve, Allah!... s'ei corruga il suo ciglio
Bujo e pianto è Vattonito
mondo
}5e
sereno è il suo sguardo e giocondoIl creato è sorriso e beltà.
Per gli
Osmani
guerrieri periglio, Se in suonome
combatton,non
v'ha.SCENA V.
Detti, ed uno
Schiavo*
ìVchia.Giunge
un
Dervis fuggito alle catene De' rei corsari, e favellarti implora.ìSèid
Fa
che egli venga...scena
vi.Detti e
Corrado
sotto le spoglie d'unDERFIS
introdotto dallo Schiavo.
Seid. Onde, o Dervis?
Dei perfidi Der. Fuggii pur or
V
artiglio.5eid
E
dove preso, equando
?Der.
Tre
lune, or sono, varcandoSii
musulman
naviglio.Sew Chi
t'ha salvato ?Der,
Un
umilePietoso pescator.
A
te ne vengo or supplice...Proteggimi, signor.
14
Tutti
Seid
Tutti
ATTO SECONDO i*
Seìd Di': que' ribaldi fremono , Paventon 1' ira mia ?
Restar, fuggirsi pensano.
Di
scampo han
qualche via?5an essi qual vendetta Terribile gli aspetta?
San
che macerie e polvereDe
1covi lor farò?..,Der. Io
non
vedea che il carcere,Che
la catena mia-, Dell'onde solo 1 fremito L'orecchiomi
feria.Pur me
ne son fuggito:Mal
vi si guarda il lito.Che
la tua possa irridanoDubbio, o signor,
non
ho. (yaperpartire)Sew
Resta ancora.Der. Signore...
*5eid
Lo
voglio/I miei cenni ripeter
non
soglio.(un abbagliante chiarore illumina la scena)
Ma
qual vivo splendor si diffonde?Àrde
il cielo, di fuoco son l'onde!Der.(O miei prodi/) (con gioja: mentre tutticonfusa- mente vanno alla spiaggia, scoppia un brulotto. Ilfuoco
s9appiccaalle navi, indi al serraglio)
Tutti Traditi noi siamo;
Preda al fuoco già sono le navi.
*Seid
A me
1' armi...Tutti 11 periglio affrontiamo.
(Il Dervis
non
può celare la gioja.) 5eidEmpio
Dervis, tai nuove recavi ?Ch' ei sia preso... costui ci tradia,
Tosto in brani ridotto egli sia/
16 ATTO SECONDO
Der. (gettando il cappuccio e la vestejappariscearmalo d'elmo edi maglia. Dà fiato ad uncornoj ed impugnando la spada esclama:)
.
Su
coraggio, miei prodi, avanzate...(i Turchi sono messi infuga dai Corsariche inx>mponodal fondodella scena)
Gl'infedeli abbattete, fugate.
SGENA
VII.Voci dal
ser.CIiìne
aita... soccorso!Cor.
Voliamo,
Alle imbelli salvezza portiamo.
Morte
all'uomo: lui solo s'uccida.Coraggiosi! io vi sono di guida.
(siprecipita coi suoi alla volta del serraglio)
SCENA
Vili.Corrado* Gulnara* Giovanni* Anselmo*
Corsari* Odalische*
COR. (entra precipitosamente tenendofra le braccia Gulnara: i Corsari lo seguono seco traendo le Odalische.)
Gul, Ah
pietade! pietà!Cor.
Non
temete^Rispettate, redente sarete.
Coro
int://Allah!
IlAllah!
Cor. (ai suoi) Su, coraggio,,
Uno
sforzo, en
è schiuso il passaggio.(» Corsari obbediscono)
ATTO SECONDO 17
SCENA IX.
Dettie Mussulmani cheirromponocapitanatida Seid»
Coro
77Allah!
Il Allah!... Morte, morte...Cor,
O
dispetto!... m'atterra la sorte!!(Anselmo e parte de1Corsari fuggonosgli altri sono CiV- condatie vinti. Lo stesso Corradosopraffallo dalnumero è costretto a cedere)
SeidSi risparmii queiruorn.
(Corrado
si alza)Prode
invero Rapitore didonne
sei tu !Ch'io t'
ammiri! Fu
grande il pensiero;Ma
fortuna contraria ti fu.Cor.
Chiudi
il labbro superbo: m'aspettoNon
parole, solmorte da
te.Seid
Audace
cotanto - mostrartipur
sai?Vedremo,
superbo, -vedrem
se potrai Nell'orasuprema
- la sorte tua estremaCon
ciglio securo - mirare, incontrar.Cor. Pei vili tuoi pari -
tremenda
è la morte,Ma
chiusa èal terrore - quest'anima
forte.Vedraiseiltormento-
mi
strappaun lamento Quel
gaudio infernale -non
devi gustar.Gul.(E demone
onume
- 1' ignoto corsaro?Quel
fiero sembiante-mi sembra pur
caro!M'accende
nelcore-talfiamma d'amore Qual mai non
vi seppe - Seide destar.) Gio.(Che
giova l'ardire - nel petto del forte,Se a lui
non
sorride - propizia la sorte?Ha
troppo sfidato -Corrado
il suo fato,Ed
or la cervice - videbbe
piegar.)IS ATTO SECONDO
Coro
Vittoria, vittoria: - l'impresa è compiuta!Recisa è la testa - dell'idre
temuta
:Distrutti i Corsari - sui liberi
mari Potremmo
le vele - securi spiegar.Oda.
(Pietà chinon
sente - del prode, del forte?Ah
tropponemica
- gli volge la sorte:Tra
il sangueel'incendio -la vitaeP onore Sprezzando
i perigli -ne
volle salvar!...)SCENA X.
Dettie
Se limo
seguitoda soldatiturchiche trascinano parte dei Corsari in catene*Sel. Signor, trafitti giaciono
Gran
parte di costoro, Schiavison
questi:fuggono
Gli altri alle grotte loro.Se tu lo vuoi, raggiungerli Potreui...
Seid Sarebbe
vano!
Costui
mi cadde
inmano, Di
piùbramar non
so.{Corradofa un allo sdegnoso)
Ancor
minacci, o perfido? Cor. Perfido ame? Tu
il sei...Potessi
un brando
stringere,Tremar ben
ti farei:È
vile, abbietto, e despotaFare
agli inermi insulto.Seid Morrai.
Con.
Ma non
inulto.ATTO SECONDO Seid
Nuovi
supplizi, orribili^
Mal
notiall'uomo
e aldemone Immaginar
saprò.Se. e ConoSì,
morrai
dimorte
atroce, Lenta, infame, orrenda morte:Vo'
che metta la tua sorteLo
spavento in ogni età.Non un
bracciood una voce Per
quest'empio
s'alzerà.Gu.
eOd.Deh,
signor,deh
tirammenta Che quest'uomo
vincitoreN' ha
salvato e vita e onore,Il dannarlo è crudeltà.
Ah non
fia del tutto spentaPer
costui la tua pietà.Cor.
EGio.Siam
sconfitti; la vittoriaNon
vi renda ortroppo
alteri.,Meno
splendida la gloriaNelP
orgoglio si farà...Siamo
inermi e prigionieri...Insultarci è gran viltà.
cala il Sipario.
u/[aaat otta
.u'Fjr.a 'fcuferuti
mi
ATTO TERZO
SCENA PRIMA
l sai flirt irTr^fv .tongia
c
nai l
.aUa
Stanza diSeid
Sete! £0/0 ~r- .«We pensoso.
j»Jnoq8 oJjuJ 1>h ì;I$
non
flÀIl
fier corsaro alfine èmio
prigione!Arsa
da
luimia
reggia, in questa roccaCol
vinto alberga il vincitori -Audace!
(sorgeimpetuoso )
Fin
laGulnara mia
Tentò
rapirmi!...ed
ella...oh
gelosia!...Serpe feroce che dagli occhi avventi
Freddo
tosco nel core !Oh
quali orribili oreTu
prepari a colui chedubbia ed ama, Che
sospettaed
adora!...Oh
va! ti scosta.Tormentoso
sospetto,Nè
m'agitar colle tue furie il petto!Cento
leggiadre verginiDa me
chiedeanoamore:
Io le sprezzai, chè palpita Sol per
Gulnara
il core.Ma
se Pamor
chem
7agitaATTO TERZO Cercasse ora tradir?...
Dammi,
o vendetta; i fulminiPer
l'empia incenerir.Ma
pria togliam dall'animaTale
incertezza amara.Olà.
SCENA
IL Dettoe$
etimo*Signore?
Ascoltami,
Qui
tosto ame
Gulnara...L'ultimo
sole al perfidoDiman
risplenderà.Ch'ei pera fra gli spasimi...
Udisti?...
Intesi!...
Or
va!...CIBO Vò 90.pfff!D - ooirusn OiXfl l'Ai
SCENA
III.Seta
solo.i... gl Q • ' HJ&7HÌ - ,IU, :ì'\ i :i /(Si
S'avvicina il tuo-
momento-.
Fiera sete di vendetta,
Già pensando
al suotormento M'incomincio
a vendicar.E
Gulnara!... Se l'ingannoIn
quell'anima
s' allettaDee,
lo giuro, il suo tirami"Nell'amante
ritrovar.Eccola!... fingasi.
si ATTO TERZO
SCENA
IV.Gulnara
e detto.Seid Vieni,
Gulnara!
Gul.
(Quest'è ristante.)Seid Vieni
;
mia
cara!Mio primo ed
ultimo - dolce pensiero.Gul.
Vincesti?Seid Vinsi: -
mio
prigionieroFatto
èCorrado
-Nel
dì vegnente Morrà.Gul.
Gli è giusto.-Pur
se viventeTu
lo serbassi? -Qual
alta inchiestaFar non
potresti - per la sua testa?....Seid
Noi
farei franco - perquante gemme
Del mio
Sultano - chiudel'Haremme.
Gul. Franco non
dico, - lascialo vivo,Meglio
ti frutta - se l'hai captivo.Seid
Del mio nemico
-dunque
si caraÈ
a te la vita?.. Bella Gulnara...Ad
ardua, credimi, - opra t'accingij
Invan mi
preghi, -invan
tu fingi...Empia
tu l'ami! -Gul.
Signor,che
ascolto!Seid
La
colpa orribile - ti leggo in volto,Gul.
Ingrato!Seid Scostati! col tuo rossore
L'onta
è palese - del vii tuo core;Ma
bada, o perfida, - almio
consiglio,Non
è il corsaro - solo in periglio !Una
parola - e fia 1'estremaATTO TERZO ti Gul.
(Come
salvarlo ?) -Skid Pensaci e trema!
Sia l'istante maledetto
Che
dai foco ei ticampava,
Non
più sposa, abbietta schiavaTu
sarai del tuo signor...Trema
iniqua! tunon
saiQual
t'aspetta orrenda sorte,Tu non
sai che sta lamorte Nel
sospetto delmio
cor.Gul,
(Ei minaccia, enon
conosceQuanto
possaun'alma
offesa,Ei non
sa qual furia accesaV han
qui dentro iraed
amor.Guai, tiranno, s'io
rammento Che
1'onor m'
hai tu macchiato,Che mi
desti, o scellerato, All'infamiaed
al dolor ....)SCENA
V.Interno (Tunatorre. Di fronte una porta chiusa che mette al
mare: presso ad essaun balcone con grosse inferriate.A si-
nistra dello spettatore portacon cancello che guida alle gal- leriesuperiori del Serraglio. Da un latoè un durogiaciglio.
Corrado
carico di catene alteramente passeggia*Eccomi
prigioniero!Ambiziosi sogni miei svaniste!
In
forse è l'onor mio, piùancor
la vita!...Infelice
Medora!
Quanto
di leimi
duoli il feroannunzio
L'ucciderà...pur
seuna
spada avessiS4 ATTO TERZO
Se questi ferri... ahimè..,
vane
lusinghe!Al mio
stanco cadavereun
istanteDi
riposo s'accordi;E
faccia ilsonno
l'oreMen
lente all'uom
chemuore
!(sigetta sul giacìglio e s'addormenta.)
SCENA
VI.oliata et zi?, sdo ir»a
non uT
Dettoe
Oulnara
checautamenteapertoil cancellos'a-vanza vestita dibianco tenendoin
mano
unalampada.Appressatasi a Corrado amorosamente locontempla.
Gul.Eì dorme
?...eppur
nel piantoVegliai! molti per lui.
Qual
possa arcana Sì caro ame
lo rende... io della vita Debitrice gli son... ma... già si desta...Cor. Sei tu mortale, o spirto?
Gul.
Coleipiù non
ravvisiChe
dal foco salvasti?... a tene
vengo...Cor.
A
che?Gul. L'ignoro
anch'io:ma
tuanemica
Certo
non
son.Cor.
Noi
sei ?Gul. Ti
rassicura.Cor. Allor la
morte mi
saràmen
dura!Gul.
Seid la vuole : inutili I prieghi miei ti furo.Cor.
Per me
pregasti ?Gul. Libero
Pur
tune
andrai: lo giuro!Cor.
Chi mi
trarrà dal carcere?Gul. Del
bracciomio
l'ajuto.ATTO TERZO * Cor.
No
; senon
valsi a vincereSaprò
morir. Rifiuto...Solo
un
pensiermi
lacera...Gul. Di
chi?Cor.
D'un' alma
afflitta...Gul. Dunque ami
tu?(me
misera!) Cor.Or
sola e derelitta !Gul. Ami
tudunque
?Cor.
Un
angelo!Gul.
Quanto
l'invidio!Cor.
E
caroNon
t'è Seid?Gul. Quel
barbaro?Schiava
son
io; corsaro!...
Ed
ilmio
coreun
palpitoPer
esso aver potria?A
foco così ignobileNon
arde l'alma mia.Ma
che dicea ? Sia 1' unico Pensier de'giorni tuoiChe
orami
prenda. Infrangere Voglio i tuoi ceppi.Cor.
E
il puoi ?Gul. Sì
; tutto io posso seguimi!
Cor. Seguirti? e questi ferri?
Gul.
Cadran
jda me
furcomperi
Servi, soldati e sgherri...
Cor.
Donna
!Gul.
Diffidi?un
agileNavil ci attende al lito :
Già
tutto è presto: seguimiPrima
ilcammin
t'addito.•6 ATTO TERZO Seid che su te vigila
Giace
or nelsonno:
tieni,Questo
èun
pugnai., la vittimaMai
più si desti!ah
vieni!..
Cor. Cessa, o Gulnara, lasciami
;
Il tuo pregare è vano...
Giammai
sapròd'un
perfidoPugnale armar
lamano;
Gul. Ti muova
ilmio
perigli o,Se
non
il tuo, spietato!Vieni, t'arrendi...
Cor.
Ah
lasciamiAl mio
destino!Gul.
Ingrato!Non
sai tuche
sulla testaGià ne freme
la tempesta?Che
il tuo palco e lamia
scurePuò
l'aurora illuminar?Ah fuggiam
da questemura, N'apra scampo
il vasto mar.Cor.
No, mi
lascia allamia
sorte, Fissa in cielo è questa morte.11 destino a
me
fa guerra,Dio m'impresse
il suo suggel;Maledetto
io son in terra,La mia speme
è solo in ciel !Gul.
Di
seguirmi tudunque
disdegni?Cor. Io disdegno...
Gul. Terror d'un pugnale
Provi tu, masnadiero, corsale ? (risoluta)
Un
imbelle a vibrarlo t'insegni!(fuggeìspidamente pel cancello brandendo colla massima esaltazione ilpugnale.)
Con.
Ah
! che fai?ATTO TERZO 27 j&fidrriaJ ion noo 6 Of|noiT
SCENA
VII.oJfcb óf£n fioff iJtajrnfi
€oi%
rado
solo.Il tuono romoreggia: scoppia il fulmine.
Sul
mio capo
discenda.Fero
Iddio, la tua folgore orrendaTronca
alfin questa misera vita! (cessailtuonoAi ! j. . -
1 et/ eie/ovaa
Ali Cll IO VIVO! poco a poco rasserenandosi)
SGENA
Vili.Gulnara
entravolgendo lo sguardoinorridita dietro di sèjcamminavacillando e cade...sottovoce diceaCorr*Gul. Già T
opera è finita;Per
destarsi egli stava... e morì!Cor. Tu?... Gulnara, omicida!...
Gul. Ei
perì.(sorge e appressandosia Corradodicepiangendo)
La
terra, il eie)m'
abborrino,Tu
sol, tu sol noi dèi.Per amor
tuo colpevole,Caro
stranier,mi
fei.Fuggiam: d'un
ferreo vincoloMi
stringe teco il fato,Senza
speranzaamato,
Ma
salvoa]meh
t' avrò.Cor.
Or
più dime
sei misera,E
sol perme
lo sei,Perchè
volesti accrescereDonna,
i rimorsi miei?2« ATTO TERZO
Troppo
ècon
noi terribile.Troppo
crudele il fato:Se amarti
non m'
è dato Salvartialmen
saprò.(
f
uB§PnoPerlaVortac^emette al tnare)SCENA IX.
Spiaggia delmare come neiratto primo.Si vedrà unanave ancorata.
Corsari, 31
edora
edAncelle*
Med.Voì
tacete..., ionon
osoInterrogarvi...
eppur
vorrei... lo sposo...Silenzio!.... ahimè!... so tutto.
Il
mio Corrado non
è più... (Frapoco Con
luisarò... giànelmio
seno èmorte
!..Scendo
contenta dell'età sul fiore Nellatomba
che schiuse ame V
amore.)ànc Non
disperar, Medora!...I.
parte del coro
Olà!una
vela.II.
Amica od
inimica?...I.
Un
segnohan
fatto...Ed un
secondo.II.
È
d'amistà?... chi fìa?...Tutti Oh
giojalè lui!... Corrado, egli è Corrado!.Med.ÈIuì!
chefeci?... Ilsuolmi
manca... io cado!..ATTO TERZO
SGENA ULTIMA.
Detti
Corrado
eGutnara
con alcuni Corsari.]or. e
Med.
(abbracciandosi)Ah
quest'amplesso èbalsamo
Sul lungomio
dolor!jul. Respira alfin qui libero
;
O
miseromio
cor!Ancelle Ah!
brilla per quell'animaDi
giojaun lampo
ancor!Corsari
Con
tepugnare
e vincereNe
sarà dato ancor!Med. Or
contentamorrò!
Cor.
Che
di' tumai
?Med. Mi contempla!
Cor.
Gran
Dio!Med. Ma
qualdonna
piangente qui vegg' io!...Cor.
Per me
infelice - vedi costei;
Rischiò suoi giorni - pe'giorni miei.
Fu
di Seide - la favorita ;Ardea
1'haremme,
- salvai sua vita.Grata
e pietosa - lemie
ritorteInfranse, e tolsemi -
da
orrendamorte Fuggimmo
insieme. -Coro Oh
generosa!Med.
Grazie tirendo
- bella pietosa.Gul.
Grazienon
curo -non merto omaggio;
Troppo
colpevole- fu ilmio
coraggio!I miei rimorsi -
non
vo' svelare5Ti
farei fremere - raccapricciare.r,o ATTO TERZO
Saper ti basti - che sul
mio
corePiù
che pietade - potèP
amore.Med.
L'ami? che
ascolto! -Gul. Ah
sì!P
adoro,Ma
invano.Med. È
vero? - Corrado,, iomoro!
Cor.
Che
festi, o misera?...Med.
Io ti credea...Già
spento, e vivere - piùnon
potea Perdono...Cor.
Or
apriti - terra! e m'avrai.Tutti Frenar
le lagrime - chi puote ornai ìMed. O mio
Corrado, appressati:Mi
sia confortoalmeno Sopra P amato seno
Quest'anima
esalar.Del
giorno i rai s'oscurano...Più
non... ti veggo...addio—
In
cielo... innanzi... a Dio...Volo... per te.. a.~ pregar!...
Con. Ah
se tumuori
inospitaLanda mi
fìa la terra,Del mio
destin la guerraPiù non
saprei durar!O mia
dilettaT
guardami!
L'
amante
tuo son io...Se
a te serboramiun Dio Perchè mi
vuoi lasciar?Gul.
Cara, innocente vittimaD'un
infeliceamore,
Vivrai del nostro, coreNel mesto
palpitar.ATTO TERZO
Reca
nel ciel le lagrimeDel pentimento
mio, Pietà;
perdon da Dio
Tu mi
saprai pregar!Ah
troppo di quell'animaFu lungo
il dolorar.(Medoro, muore nelle braccia di Corrado)
Spenta è
Medora
!!!... i vortici M'inghiottino delmar.
(sislancia in mare)
Che
fai? Corrado!...Ah
corrasiQuel
misero a salvar!(Partonofrettolosi: le Ancelleportano via la salma diMedora. Gulnara cade.)
FIINE.
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